La modellazione del processo a fanghi attivi - Modulo 3 - Corso avanzato sulla gestione di processo - FAST ...
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Formazione Continua Fondazione Ordine egli Ingegneri di Milano Corso di formazione IMPIANTI BIOLOGICI DI DEPURAZIONE 35° edizione - 2020 Modulo 3 - Corso avanzato sulla gestione di processo 11 –12 maggio 2020 La modellazione del processo a fanghi attivi Roberto Canziani - Politecnico di Milano, DICA Sezione Ambientale Roberto CANZIANI 1
Indice • Metabolismo batterico (richiami): stechiometria e cinetica • Schema dei processi biologici con matrice di Petersen • Il Modello ASM 1 della IWA • Limitazioni e vincoli del modello ASM1 • Evoluzione dei modelli (ASM2, ASM2d, ASM3) Roberto CANZIANI 2
Che cosa fanno i microorganismi? Nuova biomassa METABOLISMO Donatore di elettroni: rilascia e- (sintesi, crescita) Accettore di elettroni: riceve e- G > 0 G < 0 Nutrienti Il donatore di e- viene ossidato (C,H,O,N,P, -Nutrienti) L’accettore di e- viene ridotto ANABOLISMO CATABOLISMO I microorganismi possono essere classificati in base alla fonte di: • Carbonio (per la sintesi): CO2 (autotrofi), sost. organica (eterotrofi); • Energia: luce (fototrofi), energia da rottura di legami chimici (chemotrofi); • Donatore di elettroni: composti inorganici (litotrofi), organici (organotrofi); • Accettore di elettroni: O2 (aerobi), NO3- (denitrificanti), SO4= (sulfato- riduttori), sostanza organica (es.: metanotrofi) Roberto CANZIANI 3
Stechiometria del metabolismo Esempio: NITRIFICANTI Autotrofi (C da fonti inorganiche, CO2, HCO3-), chemo-litotrofi (degradano NH4), aerobi (necessitano di ossigeno libero) • accettore di e- = O2 (ossigeno disciolto in acqua) • donator di e- = N ammoniacale (è anche come usato per la sintesi proteica) ossidato a NO3- • Formula bruta della biomassa: C5H7O2N Substrati: CO2 (autotrofi), O2 (aerobi), NH4+ (chemotrofi) è donatore di e- & fonte di N), H+ (per bilancio di carica elettrica) Prodotti: nuova biomassa, accettore di elettroni ridotto (H2O), donatore di elettroni ossidato (NO3-) 1 NH 4 2O2 3 H 4CO2 1C5 H 7O2 N 5 H 2O 6 NO3 Da misure sperimentali sulla crescita batterica dei nitrificanti si è trovato che per 1 mole di N ossidato, 0,1 moli di carbonio vengono fissate in carbonio organico di nuova biomassa Roberto CANZIANI 4
Stechiometria metabolica degli eterotrofi Eterotrofi (usano C per la sintesi) organotrofi (usano C organico anche come donatore di e-), aerobi (necessitano di ossigeno libero, accettore di e-) Invece del C organico si usa il COD, sintetizzando la reazione metabolica con un semplice BILANCIO DI OSSIGENO (il COD è ossigeno): substratI: S1, Si, ..Sn nuova biomassa, Y·X S + (1-Y) · O2 Y · X • S = substrato organico (donatore di e-, mgCOD) • O2 = ossigeno (accettore di e-, mgCOD) • X = biomassa (mgCOD) prodotti: P1, Pi, ..Pn Ciò significa che, per unità di energia chimica contenuta nel donatore di elettroni S: • una frazione = Y (growth yield, resa cellulare) è convertita in nuova biomassa • una frazione = (1-Y) è ossidata per fornire alla cella l’energia per crescere Roberto CANZIANI 5
Unità di misura: da moli a grammi La massa di una mole di composti chimici corrisponde al peso molecolare in grammi: 1 mol NH4+ = 14 gN 1 mol O2 = 32 gO2 1 mol NO3- = 14 gN Chi sa dirmi Ma… come esprimere il COD?? Roberto CANZIANI 6
Stechiometria metabolica degli eterotrofi organotrofi COD = chemical oxygen demand ossigeno richiesto per ossidare composti organici a CO2 e H2O L’accettore di elettroni che si riduce è l’ossigeno. L’ossigeno richiesto è proporzionale agli elettroni trasferiti ed esprime il “grado di riduzione” o “energia chimica” di quel composto. Per evidenziare gli e-, usiamo H+: O2 + 4e- + 4H+ 2 H2O cioè: 4 moli e- = 1 mole O2 = 32 g O e quindi: 1 mole e- = 8 g O = 8 g COD (Lo stesso si potrebbe fare con C, ma è meno immediato, perché coinvolge diversi livelli di ossidazione del C - sostanza organica e CO2 - ma il risultato è lo stesso) Roberto CANZIANI 7
Stechiometria metabolica degli eterotrofi Il COD (= chemical oxygen demand) può essere: • calcolato in via teorica conoscendo la composizione chimica del substrato organico • misurato con il metodo al bicromato (classico o in cuvette) se la composizione non è nota (acque di scarico)) • Esempio: come esprimere la biomassa (C5H7O2N) in termini di COD. C5 H7 O2 N a O2 b CO2 c H2O d NO3 e H L’ossidazione completa della biomassa a CO2, (si può andare fino a NO3 , oppure fermarsi alla sola ossidazione dle C) deve essere bilanciata: Bilancio di C: b=5; bilancio di H: c=3; Bilancio di O: a=7; Bilancio di N: d=1; Bilancio delle cariche d= e=1; C5H7O2N + 7 O2 5 CO2 + 3 H2O + 1 NO3- + 1 H+ Quindi: 1 mmol C5H7O2N = 7·32 mgCOD = 224 mgCOD; poichè 1 mmol C5H7O2N = 113 mg 224/113 = 1.98 mg COD/mg biomassa (1.42 senza ossidazione di N a NO3-) Roberto CANZIANI 8
Cinetica generale dei processi biochimici dove: µmax = Crescita netta (crescita – scomparsa): Roberto CANZIANI 9
Cinetica generale dei processi biochimici Nel caso in cui la disponibilità di substrato sia elevata e S>>KS la crescita della biomassa avviene in modo illimitato seguendo l’espressione cinetica La variazione del substrato dovuto alla crescita della biomassa viene ricavata introducendo il fattore di resa cellulare o coefficiente di crescita cellulare (Y): Velocità di rimozione del substrato Roberto CANZIANI 10
Modelli ASM – notazione e descrizione • Perché usare i modelli • Notazione dei modelli in modalità «matriciale» • ASM 1 – Componenti • ASM 1 – Processi • ASM 1 - Potenzialità e limiti del modello ASM1 • Parametri di default • Calibrazione (cenni preliminari) Roberto CANZIANI 11
Perché usare i modelli? Che cos’è un modello? Rappresentazione sistematica di un fenomeno reale o un insieme di fenomeni (sistema fisico) Perché modellare? Per descrivere il fenomeno in termini quantitativi e disporre di un supporto decisionale Qual è il modello perfetto? Il più semplice - che fornisca un efficace supporto! Quali sono le caratteristiche di un modello efficace? - Basato su fondamenti scientifici noti - uso prudente della conoscenza empirica - include solo gli elementi essenziali (e di interesse) del sistema che si intende modellare - coerente con le pratiche operative Roberto CANZIANI 12
Perché usare i modelli? Quali fattori limitano l’applicazione di un modello? -Conoscenza della struttura del sistema -Conoscenza delle parametri biologici del sistema -Capacità computazionale (a volte) Chi può avere l’esigenza di un modello? Un progettista Un ingegnere di processo Un ingegnere di controllo Un operatore Un ricercatore Un consulente energetico Roberto CANZIANI 13
Modellare i processi biologici A che serve il modello? • Comprendere i meccanismi dei processi • NON A PROGETTARE (bastano procedure su fogli elettronici, tipo quella del Metcalf o dell’ATV), • Semmai per VERIFICA (ma solo con dati realistici da inserire) • Ausilio al monitoraggio e al controllo di processo • Ausilio alla gestione, con strumenti ad hoc a solo titolo di esempio: https://www.hydromantis.com/SimuWorks.html https://www.environmental-expert.com/software/simuworks-flight-simulator- for-water-and-wastewater-treatment-plants-3511 Roberto CANZIANI 14
I modelli della famiglia ASM – bilanci di materia I modelli ASM sono formulati sulla base di bilanci di materia Le equazioni legano i rapporti stechiometrici tra le diverse componenti del sistema e le cinetiche di rimozione. Le principali assunzioni semplificative alla base dei modelli matematici ASM adottate sono: 1 - tutti gli organismi di una data specie sono uguali all’interno di un reattore del sistema; 2 - i fenomeni stocastici possono essere trascurati, cioè si trascurano le differenze casuali nell’evoluzione delle biocenosi tra popolazioni dello stesso tipo (autotrofi ed eterotrofi) – es.: non si modella l’adattamento della biomassa a substrati diversi «dai soliti» Roberto CANZIANI 15
I modelli della famiglia ASM – bilanci di materia Variazione = (influente) + (produzione a seguito di reazioni) – (effluente) – (consumo a seguito di reazioni) Roberto CANZIANI 16
Notazione matriciale dei modelli (matrice di Petersen) La notazione matriciale permette di semplificare la descrizione dei diversi processi biochimici che possono avvenire simultaneamente nei sistemi ambientali Matrice di Petersen Cj i j i aij ai,j = “vuota”, se la componente Cj non è modificata dal processo Pi ai,j < 0, se la componente Cj è un substrato consumato dal processo Pi ai,j > 0, se la componente Cj è un prodotto del processo Pi Roberto CANZIANI 17
Notazione matriciale dei modelli (matrice di Petersen) Esempio: Reazione enzimatica d [Cj ] m rCj ai , j ri dt i 1 Roberto CANZIANI 18
Notazione matriciale dei modelli (matrice di Petersen) Proprietà ai,j possono essere adimensionali se tutte le componenti sono espresse nelle stesse unità oppure possono avere diverse unità di misura in funzione di quelle delle componenti Nel caso siano tutte adimensionali per la conservazione della massa deve essere: somma reagenti (0) = 0: n RIGHE i : ai , j 0 j 1 Inoltre la velocità di variazione di ciascun componente dovuta alla compresenza simultanea di tutti I processi che lo coinvolgno sarà: d [C j ] m COLONNE j : rCj ai , j ri dt i 1 Roberto CANZIANI 19
The Activated Sludge Model - International Water Association (IWA) Roberto CANZIANI 20
La famiglia di modelli ASM Nel 1983 l’International Association on Water Pollution and Control (IAWPRC) ha costituito una “task Group on Mathematical modelling for Design and Operation of Actived Sludge Process” con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di modelli da applicare per la progettazione e per la gestione dei sistemi biologici di trattamento delle acque reflue. I modelli messi a punto sono: ASM1 (1987): organic substrate and ammonia removal ASM2 (1995): COD, NH4 and P biological removal ASM2d (1999): ASM2 with introduction of PAO denitrification ASM3 (2000): ASM1 with biomass storage effect Roberto CANZIANI 21
I modelli della famiglia ASM Roberto CANZIANI 22
ASM 1 – Ipotesi fondamentale Substrato solubile Decadimento della biomassa (alla “Metcalf & Eddy”) Schema black box (direct-death) Ss COD Ss XH bH XI Prontamente biodegradaible Substrato particolato Idrolisi enzimatica Morte rigenerazione fp*bH*XH Xs Ss Ss XH XI COD particolato Lentamente COD biodegradaible Prontamente biodegradaible Xs (1-fp)*bH*XH Roberto CANZIANI 23
ASM 1 – Schema dei processi Roberto CANZIANI 24
ASM 1 – simboli Simboli Componenti particolati = X; Componenti solubili = S Pedici definiscono i componenti specifici: XH (Heterotrophic biomass); XAUT (Autotrophic biomass); XPAO (Polyphosphate accumulating bacteria); XTSS (total suspended solids)… SNH4 (Ammonia nitrogen); SO2 (Dissolved Oxygen); SPO4 (soluble phosphate); SI (inert soluble material)… Roberto CANZIANI 25
ASM 1 - generalità • 13 componenti sostanza organica solubile (biodegradabile e non) e particolata (biodegradabile e non, particolato prodotto dal decadimento), composti azotati, biomasse (autotrofa ed eterotrofa) , ossigeno, alcalinità) • 8 processi: (crescita e decadimento della biomassa autotrofa ed eterotrofa, crescita anossica della biomassa eterotrofa, idrolisi del particolato organico e di quello azotato, ammonificazione dell’azoto organico solubile) • 4 parametri stechiometrici (YA,YH, fp, ixB) • 13 costanti cinetiche Roberto CANZIANI 26
ASM 1 – notazione matriciale completa 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 componenti 1 2 3 4 5 6 7 8 processi Numero di colonne = 13 componenti Numero delle righe = 8 processi Ultima colonna = equazioni cinetiche (1 per ogni processo) Coefficienti stechiometrici = le caselle non vuote (30); Roberto CANZIANI 27
ASM 1 – notazione matriciale completa Numero di colonne = numero delle componenti Numero dei righe = numero di processi Ultima colonna = equazioni cinetiche Coefficienti stechiometrici Roberto CANZIANI 28
ASM 1 – componenti del modello Componenti n. simbolo So Ossigeno Salk Alcalinità Azoto totale (TN) = TKN (organico + ammoniacale) solubile e particolato + azoto nitrico (trascura NO2-) Roberto CANZIANI 29
ASM 1 – componenti del modello Componenti n. simbolo So Ossigeno Salk Alcalinità Roberto CANZIANI 30
ASM 1 – componenti del modello Componenti n. simbolo Roberto CANZIANI 31
ASM 1 – componenti del modello So Ossigeno (mgO2/L) viene indicato come COD NEGATIVO Salk Alcalinità Roberto CANZIANI 32
ASM 1 – componenti del modello Processi di crescita della biomassa – crescita aerobica degli eterotrofi: (processo 1) – Crescita anossica degli eterotrofi: (processo 2) – Crescita aerobica degli autotrofi: (processo 3) Processi di decadimento della biomassa: – decadimento eterotrofi: (processo 4) – decadimento autotrofi: (processo 5) Processi che convertono alcuni substrati in forme direttamente utilizzabili dalla biomassa Ammonificazione dell’azoto organico solubile: (processo 6) Idrolisi del COD particolato XS: (processo 7) Idrolisi dell’azoto particolato biodegradabile XND: (processo 8) Roberto CANZIANI 33
ASM 1 – Processi Processo 1: crescita aerobica degli eterotrofi 1 1 YH i Stechiometria: YH SS ( YH ) SO iXB S NH XB S ALK X BH 14 1) Una parte del substrato rapidamente biodegradabile è utilizzato per la crescita; il resto è ossidato per produrre l’energia; questa parte è responsabile del consumo di ossigeno. 2) La fonte di azoto per la sintesi proteica è l’Ammonio 3) Consumo di alcalinità conseguente all’assunzione di azoto ammoniacale in forma indissociata per la sintesi proteica NH 4 NH 3 H 1 mole di H+ viene rilasciata; consuma 1 mole di alcalinità per ogni mole of NH3 (= 14 gN). Roberto CANZIANI 34
ASM 1 – Processi Processo 1: Crescita aerobica degli eterotrofi SS SO CINETICA rXbh ̂H X BH SS kS SO kOH La crescita è simulata secondo una reazione di primo ordine rispetto alla biomassa (XBH) e secondo una cinetica di Monod rispetto ai substrati SS e SO, che possono limitare la velocità di crescita. Roberto CANZIANI 35
ASM 1 – Processi Processo 2: Crescita anossica degli eterotrofi A B Stechiometria: 1 1 YH i 1 1 YH SS SNO i XBSNH ( XB )SALK X BH YH 2,86 YH 14 14 2,86 YH Una frazione del substrato facilmente biodegradabile viene utilizzata per la crescita della biomassa eterotrofa e il resto viene ossidato per produrre energia, riducendo nitrati (fonte ossidante, accettore di elettroni). NO3 6 H 5e 1 / 2N2 3H2O 1 mole di NO3- = 1 mole N = 14 g N; 5 e- = - 5·8 = 40 g COD, quindi: 1 gN-NO3- = - 40/14 = -2,86 gCOD Vi è sia consumo di alcalinità (A, per la sintesi, come in P1), sia produzione (B, per la riduzione dei nitrati) Roberto CANZIANI 36
ASM 1 – Processi Processo 2: Crescita anossica degli eterotrofi: CINETICA ̂H SS SNO KOH g X BH SS kS SNO k NO KOH SO Come in P1, la crescita è simulata secondo una reazione di primo ordine rispetto alla biomassa XBH e secondo una cinetica di Monod per i substrati SS e SO che possono limitare la velocità di crescita. Si aggiunge una “switching function” (con KOH
ASM 1 – Processi Processo 3: Crescita aerobica dei batteri autotrofi (nitrificanti) STECHIOMETRIA 1 4,57 YA i XB 2 1 ( i XB ) S NH O2 ( ) S ALK X BA S NO YA YA 14 14 YA YA L’azoto ammoniacale è usato sia come donatore di elettroni (e viene ossidato ad azoto nitrico) sia come fonte per la sintesi proteica. Il consumo di alcalinità deriva da entrambi i processi NH3 + 2 O2 NO3- + H+ + H2O; 1 mole NH3 = 14 g N richiede 2 moli O2 = 64 g O 1 gN = 64/14 = 4,57 g O; Roberto CANZIANI 38
ASM 1 – Processi Processo 3: Crescita aerobica dei batteri autotrofi (nitrificanti) S NH SO CINETICA: ̂ A X BA S NH k NH SO kOA la crescita è simulata secondo una reazione di primo ordine rispetto alla biomassa e di Monod per i substrati SNH e SO che possono limitare la velocità di crescita. Roberto CANZIANI 39
ASM 1 – Processi Processo 4: Decadimento degli eterotrofi STECHIOMETRIA: X BH (1 fP ) XS fP X P i XB (1 fP ) X ND Il processo è modellizzato secondo l’ipotesi di «morte – rigenerazione»: gli organismi «morti» diventano particolato organico: • una parte non è biodegradabile (detrito cellulare XP). • il resto si aggiunge al substrato lentamente biodegradabile. • l’azoto organico associato alle proteine degli XBH diventa azoto organico particolato. Non vi è perdita di COD, in quanto nulla viene ossidato, ma solo trasformato da una forma ad un’altra Roberto CANZIANI 40
ASM 1 – Processi Processo 4: Decadimento degli eterotrofi CINETICA: bH X BH Il processo di decadimento segue una cinetica di primo ordine rispetto alla biomassa. La sua velocità non dipende dalla presenza o meno di accettori di elettroni (= ossidanti) Relazione tra “morte - rigenerazione” e “black box” bh= kd/[1-YH(1-fp)] bH = 0,62 d-1 @ 20°C e 0,20 @10°C YH = 0,67; fp = 0,08 kd = 0,62 * [1 – 0,67*(1 – 0,08)] = 0,24 @ 20°C (black box) Roberto CANZIANI 41
ASM 1 – Processi Processo 5: Decadimento degli autotrofi STECHIOMETRIA X BA (1 fP ) XS fP X P i XB (1 fP ) X ND CINETICA: bA X BA Roberto CANZIANI 42
ASM 1 – Processi Processo 6: Ammonificazione 1 STECHIOMETRIA: SND SNH SAlk 14 L’azoto organico solubile biodegradabile è convertito mediante enzimi extracellulari in azoto ammoniacale. E’ il processo inverso della sintesi e qui viene rilasciata alcalinità. CINETICA : k A X BH SND cinetica di primo ordine rispetto a entrambi i componenti (azoto organico solubile biodegradabile e biomassa eterotrofa) Roberto CANZIANI 43
ASM 1 – Processi Processo 7: Idrolisi dell’organico particolato STECHIOMETRIA: XS SS Il substrato organico biodegradabile incorporato nella massa dei fiocchi viene attaccato dagli enzimi extracellulari e decomposto a sostanza organica solubile biodegradabile, direttamente assimilabile dalla biomassa batterica eterotrofa. CINETICA (Contois): X S X BH SO SNO KOH kH h X BH X S X BH k X SO kOH SNO kNO KOH SO Si tratta di una reazione che avviene in condizioni aerobiche So > 0, o anossiche (So = 0); KOH = numero
ASM 1 – Processi Processo 8: Idrolisi dell’azoto organico particolato STECHIOMETRIA: X ND SND L’azoto organico particolato biodegradabile incorporato nella massa dei fiocchi viene attaccato dagli enzimi extracellulari e decomposto ad azoto organico solubile. CINETICA (Contois): X ND X BH SO SNO KOH kH S k h X BH X ND X BH k X O OH SNO kNO KOH SO La reazione è del tutto analoga a quella di idrolisi del particolato organico Roberto CANZIANI 45
ASM 1 – stechiometria dei processi ASM1 rappresenta i processi dinamicamente con equazioni differenziali che vengono schematicamente descritte in un formato denominato «matriciale» (diversa dalle matrici dell’algebra matriciale) Roberto CANZIANI 46
ASM 1 – cinetiche dei processi 1 2 3 4 5 6 7 8 ASM1 rappresenta i processi dinamicamente con equazioni differenziali che vengono schematicamente descritte in un formato denominato «matriciale» (diversa dalle matrici dell’algebra matriciale) Roberto CANZIANI 47
ASM 1 – esempio Process rate, i «Traduzione» dalla notazione matriciale alla equazione differenziale Roberto CANZIANI 48
ASM 1 – esplicitazione delle equazioni differenziali Dinamica della biomassa eterotrofa Dinamica della biomassa autotrofa Dinamica del substrato Ss Dinamica del substrato Xs Roberto CANZIANI 49
ASM 1 – esplicitazione delle equazioni differenziali Dinamica dell’azoto particolato Dinamica dell’azoto solubile Dinamica del nitrato Dinamica dell’ossigeno Roberto CANZIANI 50
ASM1 – limiti e restrizioni del modello • I parametri cinetici devono essere ricalcolati alla temperatura operativa T°C; si utilizza l’espressione di Arrhenius semplificata valida tra 5 e 35°C: • Si deve controllare l’alcalinità per assicurarsi che il pH resti intorno a 7. • I cambiamenti frequenti delle caratteristiche dell’influente peggiorano i risultati del modello. • Azoto, Fosforo e altri nutrienti inorganici non sono considerati limitanti. • Non si considerano effetti inibitori di altri composti. • I microorganismi eterotrofi sono considerati come un’unica specie • L’intrappolamento della sostanza organica particolata nella biomassa fioccosa è considerata istantanea. Roberto CANZIANI 51
ASM1: Restrizioni del modello • L’idrolisi del substrato particolato organico e ammoniacale avviene simultaneamente e alla stessa velocità. • Il rateo di decadimento bH (active biomass decay rate) e il coefficiente di resa YH (heterotrophic yield coefficient) non sono condizionati dall’accettore di elettroni. ASM1 è un modello per la simulazione di processi che trattano reflui urbani e può essere applicato a specifici scarichi industriali solo dopo una precisa caratterizzazione dell’influente e la calibrazione delle caratteristiche cinetiche, specialmente i tassi di crescita e decadimento delle biomasse. ASM1 NON considera il nitrito (nitrificazione completa: NH4+NO3-) ASM1 non è progettato per processi con SRT < 2 giorni Roberto CANZIANI 52
Parametri del modello ASM 1 Roberto CANZIANI 53
Calibrazione del modello ASM 1 Alcuni parametri possono essere fissati per ogni tipo di impianto. Alcuni altri devono essere calibrati in ogni caso I parametri più sensibili sono: KX Sono fortemente collegati tra loro KNO La calibrazione va condotta su più parametri ka kh Analisi della sensibilità globale e analisi della bh sensibilità locale per adattare la dinamica del modello ai dati raccolti , Roberto CANZIANI 54
Calibrazione del modello ASM 1 modello dati Prima della calibrazione Dopo modello dati Roberto CANZIANI 55
Calibrazione del modello ASM 1 Roberto CANZIANI 56
ASM 1, ASM 2, ASM 3 Evoluzione da ASM 1 a ASM 2 •Include la rimozione biologica del fosforo Roberto CANZIANI 57
ASM 1, ASM 2, ASM 3 Evoluzione da ASM 1 ad ASM 3 • Include l’immagazzinamento (storage) di composti intracellulari • Il processo di decadimento è modellizzato come respirazione endogena Roberto CANZIANI 58
Plant wide modelling Integra linea acque e linea fanghi • Sviluppo di un modello a livello di impianto che descriva processi biologici e chimico - fisici, compresa la previsione del pH. • Le strategie operative, come il controllo dell'aerazione e il dosaggio di reagenti (sali di Fe e Al), hanno interazioni complesse a livello di impianto. • Quantificazione dei bilanci di massa (non solo COD ed N, ma anche P e S) sia complessivi sia per ciascuna unità di processo. • Consente di eseguire analisi multi-criterio (economico / ambientale) Roberto CANZIANI 59
Grazie per l’attenzione Roberto CANZIANI 60
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