Vacanze natalizie oltrealpi a casa delle cigogne - Benvenuti su ...

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Vacanze natalizie oltrealpi
         … a casa delle cigogne
              meravigliosa Alsazia!                          2015

Ci sono luoghi dove il "Natale" è più "Natale", dove le feste sono più sentite
e la gente più coinvolta che altrove, dove i paesi si vestono degli ornamenti
            più maestosi per celebrare la più bella festa dell'anno.

                                Uno di questi posti è l'Alsazia, una regione

                               francese "per poco", al confine con la Germania.
                                Piena di fascino in tutte le stagioni, castelli e
                               paesini che sembrano usciti da una favola, ma in
                                 particolar modo ora, con i suoi mercatini di
                               Natale, dislocati in tutta la regione, ci faranno
                                      vivere l'atmosfera unica del Natale.
                                             Colmar e Strasburgo…
                              senza tralasciare altri piccoli paesi alsaziani che si
              vestono a festa per tutto il periodo dell'Avvento.
  Nel programma della nostra visita ci sono incantevoli villaggi decorati con
mille luci, mercatini artigianali, mercatini golosi dove assaggiare piccole e dolci
    specialità e udite udite...gran parte di questi sono sulla “Via dei Vini
  d’Alsazia” che passa attraverso queste pittoresche cittadine, accomunate
          dalla passione del vino tramandata nei meandri del tempo.
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Passiamo il Natale in famiglia e il 26 dicembre intorno alle 6 via...decolliamo
alla volta della Francia. Quest'anno abbiamo deciso di terminare il 2015 nella
più piccola regione francese; l'Alsace (Alsazia). Divisa in due dipartimenti: il
Bas-Rhin (Basso Reno), che per intenderci riguarda la zona di Strasburgo, e
l’Haut-Rhin (Alto Reno), la parte meridionale che da circa metà regione si
estende fino al confine elvetico.
A Cavenago entriamo nella A4, deviamo poi sulla A8 per finire sulla A9, non
c'è in giro un'anima, viaggiamo tranquilli fino alla frontiera (abbiamo già la
vignetta necessaria per viaggiare da oggi fino a Gennaio 2017 su tutta la rete
autostradale svizzera, compresi i vari tunnel)...e l'ansia è tanta, questa nazione è
famosa per pesare i camper e noi siamo decisamente fuori peso. Passiamo
velocemente indenni la frontiera...scampata anche questa volta! Lasciamo
Chiasso alle nostre spalle e proseguiamo sulla A2/E35 fino ad attraversare il
lago di Lugano, entriamo nel tunnel del San Gottardo che collega il Canton
Ticino e il Canton Uri (con i suoi 16,9 km è la galleria stradale più lunga delle Alpi e
la terza a livello mondiale), passiamo il   lago di Lucerna, costeggiamo il
Sempachersee, passiamo Basilea e attraversiamo il confine svizzero. Entriamo
in Germania e i ricordi galoppano all'estate del 2009, quando qui nel Land-
Baden Württemberg visitammo la Foresta Nera...che emozione! Percorriamo
una sessantina di chilometri e sul filo dei ricordi attraversiamo il Reno e il
confine tedesco, quasi senza accorgercene entriamo nell'est della FRANCIA,
nella regione dell'Alsace dipartimento dell'Haut Rhin.
Qui a poca distanza dal Reno che segna il confine, sorge l'ultima fortezze
                                             progettata da Vauban (in tutto sono 12)
                                             e classificate Patrimonio Mondiale
                                             dell'Unesco: Neuf-Brisach la città del
                                             Re Sole, nata nel 1699 esclusivamente
                                             per volontà di Luigi XIV. N48.01755
                                             E7.52872 (in Place d'Armes Général de
                                             Gaulle, al N°6 uff turismo) camping Vauban
                                             N48.01620 E7.53558.
                                             Oggi, questa cittadella fortificata
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inespugnabile, circondata da una serie di bastioni, fossati e barriere esterne a
forma di doppia stella, coperte in parte dalla vegetazione, ma ancora visibili,
è considerata il capolavoro di Vauban (architetto militare che le fece erigere tra il
1698 ed il 1707).
Varchiamo le massicce mura esterne
che compongono un ottagono
regolare, attraversiamo una delle
quattro porte disposte secondo i
punti cardinali: a partire da sud in
senso orario ci sono la Porte de
Colmar, Porte de Strasbourg, Porte
de Bale e Porte de Belfort. Per
visitarla seguiamo il tracciato blu, una bella passeggiata a piedi nel cuore della
storia che ci conduce sulle orme di Vauban! Qui non respiriamo atmosfera
antica, trattandosi di un complesso settecentesco, ma a farsi apprezzare è
l'estrema organizzazione. Ogni minuscolo isolato racchiude una piazzetta...in
totale sono 48, tutte uguali! la piazza d'armi, l'Eglise St-Louis dedicata a
Luigi XV, un percorso dove ogni edificio possiede una sua identità e
spiegazioni evidenziati con cura per mezzo di targhette esplicative. Si tratta
di un esempio architettonico unico in Europa, anche se a me ricorda tanto la
nostra Palmanova. Un giro veloce anche fuori le mura (il cui perimetro è di circa
900mt.) e via si riprende il viaggio. L'idea era di arrivare alla tappa più a
nord dell'itinerario e fissare il punto di partenza per poi ridiscendere, ma
dopo aver costatato che molti mercatini finiscono il 27/28 decidiamo di
conseguenza di fermarci in alcuni borghi, per goderci un po' di quell'atmosfera
natalizia che tanto ci piace. La D415 ci porta a passare Colmar e dopo 26
chilometri fermiamo le ruote del camper a Turckheim. Sosta N48.08619
E7.28234 (parck gratis) (altre possibilità: AA N48.08636 E7.28268 (in quai du le
gare vicino stazione, pagamento con parchimetro) N48.08677 E7.27981 (Place de la
République,5-Parcheggio di fronte al cancello principale del paese, forse possibile
rifornimento di acqua e wc pubblici), o Camping Le Médiéval N48.08513 E7.27228.
Villaggio posto all'ingresso della valle Fecht è famoso non solo per il suo ricco
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centro storico, ma anche attraverso il suo “Veilleur de Nuit” (Sorvegliante
della notte) che continua a fare i suoi giri (da maggio a ottobre ogni sera alle 22
gira ancora come ai vecchi tempi per i vicoli del borgo con il tricorno in testa, il mantello
scuro, la lanterna in una mano e nell’altra lo spuntone e con il corno legato al collo canta
in dialetto la canzoncina “...dormite tranquilli brava gente...”).
                                                Entriamo nel centro storico, dopo
                                                aver superato la "Porta della Francia"
                                                (che costituisce uno dei tre grandi ingressi
                                                della città cinta da baluardi), protetta
                                                da una massiccia torre quadrangolare
                                                del XIV sec. e...ecco lo vedo il primo
                                                nido di cicogne...purtroppo vuoto, mi
                                                guardo attorno per vedere se scorgo
il mio animale preferito...ma niente, un po' delusa mi avvio in Place
Turenne, davanti alla fontana sormontata dalla statua della Vergine, vicino,
un edificio dipinto rosa è sede dell'Ufficio del Turismo, seconda delusione…
chiuso. Va beh faremo da soli! Cominciamo a gironzolare, in fondo alla piazza
sorge il municipio, con una bella guglia rinascimentale e l'antica chiesa è
sormontata da una torre a base romanica. Percorriamo la Grand'Rue dove
sorgono numerose case risalenti alla fine del XVI e agli inizi del XVII sec.,
arriviamo fino a Porta Munster poi ritorniamo al camper.
Il tutto ci porta via poco tempo, indi proseguiamo alla volta di un altro
borgo e un altro mercatino, costeggiamo la periferia del Parc Naturel
Régionel des Ballons des Vosges, da questo momento il nostro percorso di
grande interesse paesaggistico, passa ai piedi del massiccio dei Vosgi e tocca
alcune delle più graziose cittadine alsaziane. Ci accorgiamo subito che l’Alsazia
è completamente differente dalla Francia che abbiamo conosciuto fin ora, i
borghi che incontriamo strada facendo con case a graticcio e atmosfera
medievale ci ricordano molto la Germania con la sua Foresta Nera e la
Romantica Strasse. Ci fermiamo sulle rive del Reno dove sorge uno dei “Les
Plus Beaux Villages de France” (il più bel villaggio di Francia); Riquewihr (D10-
km12). AA N48.16615 E7.30180 (in Avenue Jacques Presis-Parcheggio auto/camper
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su asfalto €2/2h-€3/4h-€4/notte 18/9 a circa 200mt dal centro. C/S colonnina a
pagamento-posto per pochi mezzi, oppure N48.16516 E7.29933 (park bus €5 la notte,
rifornimento d’acqua. Per chi preferisce il campeggio N48.16223 E7.31688 Camping
Intercommunal in Route des Vins,1 1km dal centro-Aperto 1/4–5/1 Camper 2 persone
incl. Tasse €14,10/€14,90. C/S Gratis-220v €4,50). (uff turismo Rue de la 1E
Armée,2).
Appena arriviamo alle porte del paese, c'è talmente tanta gente e tanti
mezzi parcheggiati che facciamo marcia indietro. Parcheggiamo all'inizio in una
stradina tra i vigneti N48.16330 E7.30356. C'incamminiamo verso questo
piccolo e romantico villaggio medioevale racchiuso da una doppia cerchia di
mura, la più interna risale al XIII sec., mentre la cerchia esterna è del XVI.
Vi accediamo varcando la porta dell'Hotel de Ville ed entriamo in un vero e
proprio luogo magico. Il centro storico è attraversato dalla Rue Général de
Gaulle, via lastricata che s’inerpica, per circa un chilometro, interamente
pedonale, tra case a graticcio dai colori sgargianti splendidamente decorate
con motivi natalizi e pittoresche bancarelle, entriamo in un luogo da favola,
mi sembra di essere in un racconto di Natale! Non ho mai visto tanti decori
in un unico luogo...da cartolina!

Sulla via si affacciano case che risalgono al XV e XVI sec., al civico 12
troviamo la "Maison Irion" (1606) con il suo balcone d'angolo e di fronte un
vecchio Pozzo, a fianco "Maison Jung-Selig" (1561) con travi scolpite, poi
"Maison Liebrich" (1535) con la sua pittoresca corte, di fronte alla quale si
trova "Maison Behrel (1514), poi ancora "Maison Preiss-Zimmer (Antica
Locanda della Stella-1686) e al n°45 la casa del fabbricante di chiodi (1660).
Inoltre, dalla via principale, si dipartono tante piccole vie che ci offrono
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scorci meravigliosi. Molti negozi sono ricavati dalle cave (cantine), molte le
insegne di ferro battuto, sembra un luogo fermo nel tempo, tutto da
fotografare, non riesco a fermare la macchina fotografica. Negozianti ci
offrono assaggi e l'acquisto è la logica conseguenza. Con il calar del sole e
l'accendersi delle luci, rendere il tutto ancora più magico! Nella piazzetta non
ci perdiamo il negozio di addobbi natalizi “Féerie de Noël” della catena Käthe
Wohlfahrt, un vero villaggio natalizio allestito all’interno di una casa a
colombage, rappresenta una sorta di viaggio nella quintessenza del Natale.
Tutta questa meraviglia ci conduce fino ad un’altra porta posta all’estremità
opposta; la Torre Dolder; bellissima costruzione in pietra del 1291 divenuta
simbolo della città, al tempo stesso porta d'accesso, torre campanaria e
torre di guardia. Attualmente i suoi 4 piani ospitano un "Museo di storia
locale". (La cittadina offre anche altri musei quali; museo della tortura, museo della
diligenza e museo di Hansi il famoso artista illustratore francese). Le stradine sono
piene di gente, veramente troppa, non riesco a decidermi se ho voglia di
scappare o di perdermi nell'intricato labirinto, riusciamo comunque ad
acquistare prodotti locali e souvenir, per non parlare delle pasticcerie dove,
in una a caso, facciamo doveroso ingresso con relativi acquisti, i macarons!!!
(Ora capisco perché Cremonini l'ha scelto per il set del video della sua canzone
"Maggese"). Non manchiamo nemmeno alla “casa” delle streghe e dei folletti,
dove si può personalizzare la strega o lo gnomo della nostra fantasia.
A rendere il paesaggio ancora più suggestivo sono le colline traboccanti di
vigneti che lo circondano. Si perché Riquewihr è anche famosa per i suoi vini,
sopratutto per la produzione del Riesling. Infatti questo villaggio è
attraversato dalla “Route des
vins d'Alsace” (strada dei vini
d'Alsazia). Il percorso completo si
snoda per 170km,
prevalentemente pianeggianti, ai
piedi della catena dei Vosgi, che
va da Thann (Alto Reno) a
Marlenheim (Basso Reno), che
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praticamente va di pari passo con i mercatini. Da domani percorreremo parte
di questo tracciato, dove sia in pianura sia in collina, filari di viti colorano
l’orizzonte intervallato da graziosi villaggi e innumerevoli cantine . Ora sé
fatto buio, quindi torniamo al camper e decidiamo di rimanere in mezzo ai
vigneti a passare la notte con altri camper.
Alle 9,30 siamo pronti per ripartire, il cartello marrone che incontriamo
c'informa che è la Route des vins, e non poteva che essere così visto il
magnifico scenario che stiamo percorrendo, fatto di colline ricoperte da
vigneti che scendono dai monti Vosgi. Sulla strada (D1B-km4) incontriamo il
famoso parco delle cicogne a Hunawihr, N48.18027 E7.32100 (parc vietato la
notte) (http://www.cigogne-loutre.com/ centro di reintroduzione delle cicogne e delle
lontre. Un piccolo parco contenente circa 200 esemplari in libertà. Nel parco è possibile
assistere ad uno spettacolo (4 volte nel pomeriggio ogni ora a partire dalle 14,45) che
altro non è che una dimostrazione di pesca in acqua). Enormi alberi a bordo strada
reggono pesanti nidi e intravedo alcune cicogne che li occupano, mi fermo,
ma purtroppo non riesco a vederle bene e il parco è chiuso, ci passeremo la
prossima estate per recarci in Olanda e allora potrò entrare e ammirare
queste meraviglie.
Proseguiamo verso il paese e... Gigi fermooooo!!! Sul tetto di una casa un
                                              enorme nido occupato da due
                                              bellissime eleganti cicogne che con il
                                              loro portamento regale mi
                                              affascinano, mi guardo in giro, su
                                              un'altro tetto un'altra
                                              cicogna...un'altro ancora. Ma qui sono
                                              di casa!!! La macchina fotografica
                                              scatta in continuazione, tutto questo
non ha prezzo! Gigi continua a chiamarmi, va beh stacco gli occhi a
malincuore e mi decido a risalire in camper. Un giro veloce nel villaggio fino a
raggiungere Rue de la Fontaine dove troviamo il lavatoio in legno, la fontana
di Sainte Hune (non potabile), e da dove ammiriamo la chiesa fortificata (XIV-
XV sec.) che domina dall’alto di una collina immersa nei vigneti.
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(La chiesa è monumento storico protetto dal 1929 e in essa vi è una testimonianza
dell'importanza del villaggio: una lapide in una volta etta "Volta dei nobili" in memoria di
una defunta di alto rango vissuta proprio in questo villaggio).

Ci rimettiamo sulla Route des vins, che si rivela affascinante fin dall’inizio, la
strada si snoda tra filari di viti a perdita d'occhio. Pochissimi chilometri
(D1B-km2) e...eccolo qui in pittoresca posizione ai piedi della          catena dei Vosgi,
coronato da vecchi castelli sorge il borgo medievale di Ribeauvillé Sosta
N48.19272 E7.33105 (park x bus scolastici, ma oggi è domenica). Eventualmente c'è
pure AA N48.19232 E7.32878 in Route deGuemar, €1,5x5h dalle 19/9 €1,5, scarico
gratis-€2 100L acqua, ma a quanto pare in inverno tolgono il rubinetto, o inizio paese
N48.19271 E7.33061 parcheggio gratuito utilizzabile in alta stagione nel caso in cui l'area
attrezzata sia piena), infine più fuori N48.19330 E7.33493 in Route de Guémar,45
impianti sportivi e vicino al camping Pierre de Coubertin in Rue de Landau,23
marzo/nov). Uff turismo in Grand'Rue 1.
Già dalla rotonda, addobbata e decorata con casette di legno, mulini e slitte,
capiamo che siamo completamente dentro al Natale, anzi in una cartolina di
Natale e che anche questo borgo lascerà il segno nei nostri cuori. Siamo
anche nel mezzo della produzione del Resling, famoso e apprezzato dagli
amanti del buon vino, è rinomato oltre che per il Riesling, anche per il
Tokay, il Pinot Gris e un Gewurztraminer molto delicato, ne approfittiamo
per visitare qualche cantina di produttori di vini, cosa che sarà una costante
per tutti questi paesini. Unica pecca, sono quasi tutti bianchi, io che
preferisco il rosso! l’unico il Pinot noir. L'Alsazia è una delle prime tre
regioni per importanza di produzione del vino di tutta la Francia e
fortunatamente per le nostre tasche, i vini alsaziani, pur essendo di ottima
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qualità, costano notevolmente meno di quelli della Borgogna. (Ogni anno si
ottengono oltre 160 milioni di bottiglie di vino. I vitigni coltivati sono sette: il bianco qui
fa da padrone: Riesling, forse il più conosciuto, il Pinot gris, una volta noto come Tokay,
il Gewürztraminer e lo splendido e meno diffuso Muscat d’Alsace sono i più significativi. A
questi vanno aggiunti: il Pinot blanc, delicato e fresco, il Sylvaner, leggero e molto
profumato e il Pinot noir, l’unico rosso d’Alsazia, che in questa regione, come nella Loira,
si serve freddo).
Entriamo nel borgo costeggiando Jardin de Ville, percorriamo la Grand’Rue e
vedo l'ufficio del turismo, entro subito e ne esco con tanto di quel materiale
che Gigi subito mi dice “lo porti tu nè!” ah! Sti uomini! (una pecca, non c'è
nulla in italiano sig!)
Ogni angolo c'incanta, ci perdiamo fra le vie pittoresche, su cui si affacciano
stupende case a graticcio dai colori a volte sgargianti, a volte pastello, alla
ricerca di scorci da fotografare, come la seicentesca Pfifferhus (la Casa dei
Pifferai) che sembra uscita da una favola dei fratelli Grimm! (la cittadina è
famosa per via di una leggenda ricordata ogni anno con la celebrazione della “Féte des
Ménétriers o Pfifferdaj” (la festa dei Menestrelli), la bella Place de la Sinne
attorniata da case a graticcio con al centro una fontana del 1860, o la Tour
des Bouchers (Torre dei macellai).

Il nostro vagabondare ci spinge fino a Place de Repubbliche (da qui potete
partire alla scoperta di tre castelli fortificati che sormontano la città: Saint-Ulrich (XI-
XV sec.), il Girsberg (XIII sec.) e l'Haut-Ribeaupierre (XIII-XV sec.) sono le tre tappe di
una bellissima passeggiata a piedi con un sentiero in mezzo ai vigneti 3h-noi ci
rinunciamo), poi entriamo in una delle tante cave per degustare e comprare
del buon vino e dell'ottimo formaggio.
Ripartiamo per la seconda meta odierna Bergheim D1B-km3,5) Sosta
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N48.20665 E7.35840 (in fondo a sx della Torre dell’Orologio). (Possibilità anche a
dx N48.20524 E7.35860 o 400mt dopo N48.20496 E7.35522 in Route du Vin,18
gratis centro culturale, o N48.20336 E7.36041 in Rue Porte Neuve,20 impianti
sportivi. Infine prima del paese circa 1km N48.20556 E7.37391 in Rue du Commissaire
À Becker,22 campo sportivo e vicino camping Les Noyers N48.20426 E7.371503 (in
Rue des Romains,4 posti non verificati).
Appena parcheggiamo ci arriva il messaggio che tra un ora i nostri amici
Paolo e Vanna saranno in arrivo, quindi pranziamo e aspettiamo il loro
arrivo. Dopo abbracci, baci e saluti cominciamo la visita di questa incantevole
cittadina fortificata che conserva intatto il suo fascino grazie alle case a
graticcio dai colori pastello. Entriamo nel paese dalla Porte Haute o torre
dell'orologio (XIV sec.), peccato non poterne godere appieno per l'impalcatura
dovuta alla ristrutturazione, avevo letto in internet che sul bassorilievo della
grande piastrella che campeggia sul muro un “Lalli”, personaggio classico della
Regione, fa “la linguaccia e mostra il di dietro”, eravamo pronti a salutarlo
anche noi con una linguaccia, ma l'impalcatura lo nasconde alla nostra vista.
Proseguiamo, tra vicoli lastricati case a graticcio e tipici Caveau, fino alla
caratteristica Eglise de Notre Dame de l'Assomption del '300 con a fianco
l'antico ossario del 1550. Scopriamo che in questa cittadina si è scritta una
pagina nera dell’Inquisizione: vennero bruciate sul rogo 35 donne accusate di
stregoneria. Per chi volesse approfondire la caccia alle streghe, adiacente alla
chiesa sorge la Maison des
Sorcières, che noi purtroppo
troviamo chiusa. Proseguiamo sulla
Rue de la Cicogne e la Rue des juifs
(strada degli ebrei) dove si trova la
sinagoga (1862). Passiamo dal
Municipio e ci ritroviamo di nuovo
sulla via principale.
Ci spingiamo poi sui bastioni lungo
la Promenade des Remparts (un sentiero di 2km che completa il giro delle mura),
dove scopriamo lati pittoreschi e ammiriamo le porte medievali in stile
gotico. Continuo a guardare il alto, sui tetti delle case, delle chiese e altri
edifici vedo grossi nidi, ma di cicogne manco l'ombra.
Ripartiamo per l'ultima meta odierna, dalla A35 vediamo, sulle prime pendici
dei Vosgi, la sagoma del castello di Haut Koenigsbourg, situato sulla cima del
monte Stophanberch, nel comune di Orschwiller presso Sélestat e Saint-
Hippolyte. Il castello abbarbicato sulla roccia sovrasta maestosamente la
Route des vins e la pianura alsaziana. (Ma per noi questo sarà un altro viaggio),
N48.24771 E7.334851 Sosta lungo la strada gratuito). Entriamo nel dipartimento
del Bas Rhin e proseguiamo fino ai piedi del monte Ste-Odile, rannicchiata e
ancora protetta da parte delle antiche cinta murarie sorge la pittoresca
cittadina fortificata di Obernai (km32), anch'essa fa parte dei “Les Plus
Beaux Villages de France”. AA N48.45972 E7.48667 (in Rue Poincare gratis
parcheggio accanto alle mura per entrare in città, 2min. a piedi con mercatini adiacenti).
(Possibilità anche al Parking des Rempart N48.46342 E7.47890 con sbarra, o AA
N48.46268 E7.47406 Parking de l'Altau in Rue de l'Altau Mix-parcheggio. In questo
periodo non è possibile fare caricare l'acqua. Se serve N48.46477 E7.46741 Le Camping
municipal ***Le Vallon de l'Ehn in rue de Berlin,1-aperto 9/3-9/1).
Appena varchiamo le mura di cinta siamo ancora una volta in mezzo al
Natale, ci accoglie un piccolo mercatino, ma proseguendo ci accorgiamo che
questo incantevole borgo si snoda intorno alla Place du Marchè, considerata il
                                                 cuore della cittadina con al centro la
                                                 fontana dedicata a Saint Odile che
                                                 risale al 1904 e rappresenta la
                                                 patrona dell'Alsazia con il bastone da
                                                 Badessa, un libro aperto e due occhi
                                                 che ricordano la sua miracolosa
                                                 guarigione.
                                                 Le fanno da cornice il gotico palazzo
                                                 comunale (iniziato nel 1370 e terminato
nel XVII sec. Al primo piano si trova l'antica Sala di Giustizia, arredata con mobili
rivestiti da pannelli in legno (1609-1610) e sulle cui pareti si trovano affreschi che
raffigurano i 10 Comandamenti), la bella Torre Campanaria (XIII sec.) con la guglia
che culmina a 60mt. e fiancheggiata da 4 piccole guglie traforate in stile
gotico. Essa serviva anche come torre di guardia; è tutt'ora il campanile di
Obernai. Illuminata e adornata rende l’atmosfera Natalizia ancora più grande.
Il Vecchio deposito/mercato dei cereali (1554), con la campana del timpano
che annunciava l'apertura e la chiusura del mercato settimanale (oggi ospita un
ristorante), chiudono la piazza antichi palazzi storici. In questa atmosfera dove
respiriamo Medioevo e Rinascimento si tiene ogni anno un pittoresco
mercatino di Natale con tanti chalet di legno distribuiti su tre piazze del
centro. E' il punto di partenza per il nostro piccolo tour, fra vie pedonali
ricche di negozi, cortili nascosti e vicoli arriviamo all'imponente chiesa di
Saint Pierre et Saint Paul, (è il più vasto luogo di preghiera della regione dopo la
Cattedrale di Strasburgo) dov'è allestita un’interessante raccolta di presepi
provenienti da tutto il mondo. Fu costruita nel XIX sec. in stile neogotico
sul sito di un'antica chiesa gotica distrutta nel 1867. Il transetto destro
possiede belle vetrate, mentre quello di sinistra due "gioielli" del gotico
fiammeggiante: l'altare del Santo Sepolcro del 1504 e quattro belle vetrate
della fine del XIV sec. Vi troviamo anche la teca in arenaria rosa dei Vosgi
che racchiude (dal 1921) il cuore di Monsignor Freppel (prelato nato ad Obernai
nel 1827 e Vescovo di Angers, morto nel 1891. Nel suo testamento chiese che il suo
cuore fosse riportato nella sua città natale dopo il ritorno dell'Alsazia alla Francia) . In
questo villaggio, conosciuto per la via del vino, vi è anche la sede degli
stabilimenti della birra Kronenbourg. Sono le 19 e le ombre della sera sono
ormai calate sul piccolo villaggio, non ci resta che tornare al camper per la
cena.
Beh direi che come primo assaggio di questa Alsazia non è male, ma ora
dobbiamo proseguire verso nord, lasciamo le stradine costellate di vigneti
immettendoci sull'A35 (qui le autostrade sono gratis) conosciuta come “la strada
delle cicogne”, per arrivare dritti dritti al paese più a nord del nostro
itinerario, il capoluogo dell'Alsazia; Strasburgo per poi ridiscendere
immergendoci ancora negli spettacolari paesaggi che caratterizzano la zona.
(km28). Sosta N48.568571 E7.730347 (Parcheggio P+R tram Elsau, diurno €6
per tutta la giornata fra le 7/20, comprensivi di 2 biglietti per il tram a\r fermata a
100mt ogni 12'. Sorvegliato con custode. No pernottamento).
AA Parc du Rhin N48.56640 E7.80004 (in Rue des Cavaliers,2, nel parcheggio
dell'ostello "Des Deux Rives" accesso al Parco del Reno: oltrepassato il cancello, la sbarra
si abbassa premendo il tasto a sinistra sulla colonnina (che noi troviamo aperta. Sosta e
Scarico gratis, €2,50 L100 di acqua o 1h di 220 per ricaricare le batterie, aperto tutto
l'anno 24h, gettoni acquistabili alla reception dell'ostello, tutto intorno è possibile
sostare). Oppure Camping Indigo o Montagne Verte N48°34'31.7" E7°42'53.9" (in rue
Robert Forrer,2, noi lo troviamo chiuso!-La fermata degli autobus è a 5 minuti a piedi
dalla struttura (Nid de Cigognes).
Prendiamo il tram B e in pochi minuti siamo in centro. Strasburgo con la
sua Grande Ile (la Grande Isola) e il suo centro storico, classificato dal 1988
Patrimonio Mondiale dell'Unesco è sempre stata un crocevia dell'Europa
continentale (il suo nome in tedesco significa incrocio di strade). Città aperta e
cosmopolita, dove cattolici e protestanti vivono in armonia e pregano nella
stessa cattedrale, è stato uno dei motivi per cui si decise di farne dal 1949
una delle capitali dell'Europa unita, in quanto sede permanente del
Parlamento Europeo, del Consiglio d’Europa e della Corte Europea dei diritti
dell’Uomo. Dal 1570 Strasburgo accoglie ogni anno il famoso
«Christkindelsmärik» (il più antico mercatino di natale di Francia, nonché d'Europa) e
non solo, ce ne sono 11 sparsi in parecchi punti del
paese, ma oggi è il 28 dicembre e sono già finiti,
infatti troviamo molti mezzi e uomini intendi a
rimuovere gli chalet.
Visto che la maggior parte delle attrattive e dei
monumenti di Strasburgo sono tutti concentrati
nella “Grande Ile”, scendiamo dal tram e a piedi ci
rechiamo alla vicina Place Kléber, la più celebre
piazza di Strasburgo (rinnovata ed ingrandita al
momento della messa in funzione del tram). Al suo
centro vi è la Statua di Kléber edificata in bronzo
nel 1840 e sotto alla quale riposano i suoi resti
(Jean-Baptiste Kléber fu un generale napoleonico nato a Strasburgo nel 1753 e
assassinato al Cairo nel 1800). Lo zoccolo della statua è composto da due
bassorilievi che ricordano le sue vittorie di Altenkirchen ed Heliopolis e
dall'elenco dei suoi titoli di gloria. Troviamo inoltre tantissime candele in
memoria degli attentati di Parigi. Al nord la piazza è delimitata da un
imponente edificio militare, l'Aubette (eretto da Jean-François Blondel nel 1765-
1771. Il suo nome deriva dal fatto che all'alba i soldati delle guarnigioni vi si recavano per
ricevere gli ordini per la giornata). Qui si erge l'imponete il grand sapin (l'albero di
Natale), il più grande d'Europa, così dicono. Mentre non troviamo più il
village du partage (il villaggio della condivisione, mercatino che tiene viva la tradizione
di lasciare doni sotto il gigantesco albero per le persone povere della città).
Da li un passo e siamo in Place de la Cathédrale, cuore della vecchia
Strasburgo, ove svetta la Cathédrale de Notre Dame, (Cattedrale di Nostra
Signora), che dall'alto dei suoi 142mt è imponente! E' una delle realizzazioni
più belle ed originali dell'arte gotica e deve gran parte del suo fascino alla
pietra arenaria rosa dei Vosgi con la quale è stata costruita, un capolavoro di
intrecci e ricami scolpiti nella pietra. Fu costruita a partire dall'XI sec. (sulle
fondamenta di un precedente edificio romanico del quale rimane solo la Cripta) e fu
ultimata nel 1439. La facciata occidentale è stata completata nel 1284,
pochi anni dopo l'inizio dei lavori, ma la guglia, alta 142mt, è di due secoli
dopo. (In origine era prevista la costruzione di una guglia gemella sul lato opposto che
non fu mai realizzata). Le bellissime vetrate, che riflettono la luce all'interno
sotto forma di scintilli e bagliori, risalgono al periodo tra il XII e XIV sec. E’
                                                 un insieme di stili, dal gotico al
                                                 romanico con la parte absidale
                                                 affrescata.
                                                 L'organo dorato e coloratissimo è del
                                                 XIV sec, (usato anche da Mozart), il
                                                 coro è romanico e la navata gotica,
                                                 mentre l’orologio astronomico è un
                                                 vero e proprio capolavoro del
                                                 Rinascimento (entrato in funzione nel
1842, tutti i giorni allo scoccare delle 12.30 avvia un movimento che fa sfilare gli
apostoli davanti a Gesù mentre il gallo, appollaiato sulla torre sinistra, sbatte le ali ed
emette per tre volte il suo “chicchirichì”).
Nella piazza troviamo anche la Maison Kammerzell (XV–XVI sec. fu la residenza
di un ricchissimo mercante) le cui facciate sono intarsiate con figure di legno,
adibita oggi a ristorante. Sull'altro lato della piazza, si erge un grande
edificio in vetro e gres rosa, in omaggio alla Cattedrale. È il Museo di Arte
Moderna e Contemporanea. Sul fianco destro della cattedrale si apre Place
Du Chateau cinta da notevoli edifici: da sinistra a destra l'Antico Collegio dei
Gesuiti (1757), il vasto e armonioso Palais dei Rohan .in stile classico, ornato
da un colonnato corinzio e da un frontone scolpito. In fondo, il cortile
d'onore ha una bella facciata classica con un frontone centrale che da sull'Ill.

(realizzato tra il 1730 il 1742 da Massol, su progetto dell'architetto del re, Robert de
Cotte: voluto dal Cardinale Armand de Rohan Soubise Principe-Vescovo di Strasburgo. Gli
appartamenti dei Principi Vescovi non hanno nulla da invidiare a quelli di un palazzo reale.
Nella "Camera del Re" con il letto a baldacchino, dormirono Luigi XV nel 1744, Maria
Antonietta nel 1770 e Maria Luisa nel 1810; nelle scuderie si trova una bella collezione di
ceramiche dalla preistoria al 1700. I bombardamenti alleati dell'agosto 1944 lo
danneggiarono gravemente). Ora sede di tre musei, il museo delle belle arti (noto
per i dipinti italiani, sopratutto rinascimentali ma non solo, da Giotto a Botticelli,
Raffaello, Veronese, Canaletto e Tiepolo, per le tele spagnole, tra cui El Greco, Goya e
per i maestri olandesi dal XV al XVII sec., tra cui Rubens e Van Dyck), il museo
archeologico (delinea la storia della zona compresa in un arco di tempo; divenne
Municipio e poi nel 1898 trasformato in museo) e il museo delle arti decorative,
chiude la piazza l'Opera di Notre Dame.
Dietro a Palais Rohan vedo l’imbarcadero dove salpano i battelli per una
crociera fluviale commentata sulle acque dell’Ill. Non ci penso due volte e mi
precipito a fare la coda, per fortuna corta, alla biglietteria (€12,50 cad.)
partenza alle 11,15, mancano una ventina di minuti, indi passeggiamo nei
dintorni del palazzo.
All'ora stabilita c'imbarchiamo, infiliamo le cuffie con l'impostazione in italiano
e comincia così la nostra avventura
sulle acque dell'Ill (affluente del Reno).
Ascoltiamo la storia di questa città
renana e dei sui monumenti che
vediamo al nostro passaggio, la Vecchia
dogana, l'Antico hotel du Dragon, le
varie chiese il Consiglio Generale, la
Fortificazione di Vauban, il passaggio
del battello tra le chiuse ancora funzionanti, il ponte girevole che si apre al
passaggio delle barche. Lungo il percorso il battello esce dal centro storico di
Strasburgo, passiamo dalla Petite France fino al Quartiere Europeo, vediamo
così le istituzioni europee a cui si deve la fama internazionale di Strasburgo.
E' un quartiere ultramoderno con palazzi in vetro e acciaio. Sulla nostra
sinistra l'edificio principale; il Parlamento Europeo (visitabile gratuitamente,
necessita però prenotare con almeno 2 mesi di anticipo. Per le visite al di fuori delle
settimane di sessione anche con tre mesi di anticipo. Inaugurato nel 1977 è una
costruzione a pianta quadrata con una lunghezza di 106mt. per lato ed un'altezza di
38mt. Comporta nove piani, con una superficie utile complessiva di 64000mq.
Conta 17 sale di conferenza, tutte dotate di installazioni per la traduzione simultanea in
varie lingue e un migliaio di uffici per lo staff del Segretariato.
L'interno e i giardini sono impreziositi da numerose opere artistiche, tappezzerie, quadri e
statue, doni degli Stati membri e di 12 parlamenti nazionali. Una costruzione a forma di
ala dalla quale emerge la cupola dell'emiciclo, una torre alta 60mt. che comprende 17
livelli. L'emiciclo è situato al centro dell'edificio, ed è circondato da due giardini. Dispone
inoltre di una tribuna di 220 posti, dalla quale i giornalisti e i visitatori possono seguire i
dibattiti). Alla nostra destra il Consiglio Europeo (riunitosi a Strasburgo per la
prima volta nel 1949. Prima organizzazione rappresentativa della Grande Europa). Di
fronte il Palazzo dei Diritti dell'Uomo, la sua facciata evoca la bilancia della
Giustizia (inaugurato nel 1995 ospita la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Attualmente 45 paesi membri, che rappresentano circa 765 milioni di persone, fanno
parte di questo club di democrazie pluraliste, che si preoccupa principalmente della
salvaguardia dei diritti dell'uomo, ma anche di questioni sociali, educative, culturali e
ambientali. Le udienze della corte sono pubbliche e si svolgono generalmente l'ultima
settimana di ogni mese nelle due sale cilindriche poste sulla parte anteriore dell'edificio,
l'edificio non si può visitare internamente). La navigazione sul fiume dura poco più
di 1h e ci permette di apprezzare la città dal punto di vista dei suoi canali,
le foto si sprecano. Quando sbarchiamo, mi spavento della coda che s'è creata
alla biglietteria, l'essere mattinieri...alla fine paga!
Andiamo in un localino tipico per il pranzo e ricominciamo il nostro
vagabondare, attraversiamo il ponte e rifacciamo a piedi una parte del
tragitto fatto con il battello per entrare nei dettagli di ciò che abbiamo
visto dal fiume. Passeggiamo lungo l’Ill, Quai ST Nicolas ci porta a scoprire
belle case alsaziane, tre delle quali (risalenti al XVI e XVII sec.) sono state
trasformate nel Musée Alsacien (€5 da apr/giu, e da sett/dicem 12/18) dedicato
al folclore, alla vita popolare, all’artigianato, alsaziano (i costumi, i giocattoli, le
sculture in legno), con ricostruzioni di tipici interni caratteristici del territorio
alsaziano (la pianura agricola, il vigneto, le valli dei Vosgi) o delle botteghe artigiane
(fucine, falegnamerie, ecc) che si sviluppa attorno ad un bellissimo cortile
interno, tipico delle case alsaziane. Al n.18 invece visse Pasteur nel suo
periodo di permanenza a Strasburgo. Arriviamo fino a Les Ponts Couverts
(Ponti Coperti), una sequenza di tre ponti (Zornemuhle, Dinsemulhe e Spitzmuhle)
che attraversano il braccio dell'Ill nel prolungamento del Quartiere della
Petite France ed hanno conservato il loro nome nonostante la scomparsa
della loro copertura nel XVIII sec.
Sono dominati da 4 Torri del XIV sec., resti di un'antica vestigia dei bastioni
della città. Quella più distanziata viene chiamata la Torre del Boia. (subito
dopo l'annessione di Strasburgo alla Francia nel 1681, una nuova cinta fortificata fu
costruita da Vauban).

A qualche metro dai Ponti Coperti sorge il Barrage Vauban che sbarra
interamente il corso dell'Ill. (detto anche Grande Chiusa, in quanto permetteva, in
caso di necessità, di inondare tutto il lato sud della città. Costruito all'incirca nel 1690
da Tarade, su progetto dell'ingegnere militare Vauban). Saliamo sulla costruzione
dove una piacevole terrazza panoramica ci consente di vedere, in un solo
colpo d'occhio, il tracciato della città, quello dei suoi canali e l'Ill che si divide
in 4 bracci e mostra alcuni mulini, chiuse e dighe ad acqua. Ridiscendiamo
dove sorge ENA e finalmente arriviamo al Quai de le Petit France, il
quartiere più pittoresco della vecchia Strasburgo, un tempo quartiere dei
pescatori, dei mugnai e dei conciatori che ha mantenuto il suo antico
aspetto. Le sue stradine ci offrono un susseguirsi di case a travi risalenti al
XVI e XVII sec. che si specchiano nei canali, antiche viuzze acciottolate su cui
si affacciano le coloratissime tipiche case a "colombages" (tipiche abitazioni con
le pareti a graticcio) per cui l'Alsazia è famosa. Al n.42 troviamo "Gerwerstub"
(la casa dei conciatori) del 1572, mentre sul lato opposto ai n.33,31,27,25 case
del 1651. Ma la chicca è la casa detta “des Tanneurs”, senz'altro la più
bella, è precisamente del 1527.
Non siamo ancora stanchi, ci rechiamo quindi alla piazza intitolata al grande
inventore della stampa Gutenberg, dove la sua statua si erge imponente ed
ha in mano un foglio su cui è scritto: “E luce fu” e poi è la volta di Place
Broglie (nel 1730 era un terreno abbandonato quando il governatore militare di
Strasburgo, François-Marie duca di Broglie, uno dei migliori generali di Luigi XV, decise di
dargli un aspetto elegante che non contrastasse con il bel Palazzo Hanau-Lichtenberg
(1730-1736, opera di Massol) che aveva fatto erigere come sua residenza, oggi è il
Municipio), lungo rettangolo alberato sul cui fondo si erge il Teatro dell'Opera
(inizi XIV sec.), ornato di colonne e muse (scolpite da Ohmach nel 1820). Davanti
al teatro si trova il Monumento al Generale Leclerc, (liberatore di Strasburgo
                                                nel 1944). L'altra statua sulla Piazza
                                                è dedicata al Generale Kellerman,
                                                altro nativo di Strasburgo. Opposta
                                                al Municipio si trova la Banque de
                                                France, sulla cui facciata vi sono due
                                                targhe: una che ricorda Rouget de
                                                Lisle (autore della Marsigliese) e l'altra
                                                che ricorda la nascita di Charles de
Foucauld (che qui vi nacque nel 1858). Dal 1870 vi si tiene il Christkindelsmärik,
il mercatino di Natale più vecchio di Francia (risalente addirittura al 1570),
formato da 100 chalet, che oggi sono tutti chiusi. Proseguiamo verso il
quartiere imperiale tedesco, in place de la République troviamo Palais du
Rhin, la Bibliothèque Nationale a e il Téàtre National de Strasbourg. Le
costruzioni sono impressionanti! In stile neoclassico o "pâtissier",
testimoniano l'epoca in cui l'Alsazia era tedesca. È ben fondata la fama di
Strasburgo quale città cosmopolita, dove coabitano varie culture e influenze
diverse.
Direi che per oggi abbiamo dato, riprendiamo lo stesso tram B che ci riporta
al camper.
Lasciamo il centro di Strasburgo con le luci del tramonto, ci allontaniamo
poco più di 7 chilometri, per passare la notte all'AA comunale adiacente al
parco del Reno e all'ostello.
Stamattina con molta calma ci dirigiamo a sud, percorriamo circa 55
chilometri sulla A35, prima tappa della giornata è Selestat N48.25297
E7.45191 (Parck delle piscine gratis), possibilità anche N48.26402 E7.45538
parcheggio autorizzato di Boulevard).
Vi accediamo attraverso una delle austere porte-torri, vagabondiamo qua e la
tra i vari monumenti del paese, nulla di che a parte due belle chiese
medievali: quella della Ste-Fois di struttura romanica (XII sec.) e quella di
St-Georges (XIII-XV sec.) una delle chiese gotiche più affascinati della regione.
Curiosa la Maison de la boulangerì, quasi un museo, dove un panettiere
accoglie i clienti mentre lavora per mostrare come si fa il pane.
Acquisti di rito e doverosa sosta per il pranzo, dove finalmente riesco ad
assaggiare la Tarta Flammbé.

Lasciamo la pianura ed entriamo ancora nell'Haut Rhin, immersi nel versante
orientale dei Vosgi riprendiamo il tracciato dove si snoda la Route des vins.
Meta pomeridiana è il borgo fortificato sul fiume Weiss; Kaysersberg antica
città imperiale che ha conservato intatto tutto il suo splendore medievale e
che diede i natali al premio nobel per la pace dr Albert Schweitzer (la sua
casa natale ora è un museo). AA N48.13565 E7.26325 (Camping-car P1, rue du 18
Décembre 1944, su asfalto a pagamento €4 dalle 7/19 e €8/24h C/S gratis, molto
ampia, bagni pubblici, 200mt dal centro). Gli altri P sono interdetti ai camper. (Per chi
preferisce il campeggio; Camping Municipal Rue des Acacias, non verificato). uff turismo in
Rue du Général de Gaulle,39.
Situato in una spettacolare conca circondato da colline ricoperte di vigneti,
all'ombra delle rovine del suo castello, il paesino medievale è anch'esso un
“Les plus beaux Villages de France” e ha la particolarità di essere famoso per
la coppia di cicogne che abita in una delle torri murarie. L'imperatore
Federico II di Svevia acquistò il borgo nel XIII sec...roba da imperatori!,
infatti Kaysersberg significa “collina dell'imperatore”, il villaggio è una fiaba,
sembra anche questo uscito da un libro dei fratelli Grimm.
Non perdiamo tempo e via subito in rue General de Gaulle dove troviamo il
municipio, la Chiesa Sainte-Croix con al centro del sagrato la fontana (1521)
che rappresenta l’imperatore Costantino, inoltre fa bella mostra di se l'Hotel
de Ville costruito in stile rinascimentale con portico di legno decorato e una
corte. (Attraversando il portico si apre un sentiero a gradini che sale fino alle rovine del
castello). Ogni sua strada è un susseguirsi di case a graticcio perfettamente
restaurate e addobbate con decori natalizi che ci offrono uno spettacolo da
mille e una notte.
Anche qui, naturalmente le cave abbondano; Riesling, Pinot nero e grigio
fanno da padroni. Arriviamo fino al Pont fortifié (ponte forticato), che
possiede un parapetto merlato e un
piccolo oratorio, e troviamo la
maison Brief, (1594, chiamata anche
"maison du Gourmet"), notevole per il
suo graticcio scolpito e dipinto e la
sua galleria coperta. Passando a
fianco delle torri, ogni volta non
posso fare a meno di volgere lo
sguardo in alto, nidi, nidi e ancora
nidi, ma delle belle ed eleganti cicogne nulla!
Per la notte decidiamo di tornare indietro di un paio di chilometri; a
Kientzheim N48.13649 E7.28233 (parck gratis) di fronte al memoriale alla
Quinta Division Blindee, che nel 1944 liberò la zona dall'occupazione nazista.
Qui si trova il Museo delle Vigne e
                                                 Vini d'Alsazia, un museo dedicato alla
                                                 vinificazione.
                                                 Stamattina alle 8 siamo già pronti a
                                                 riprendere il tours, la Route des vins
                                                 corre sempre tra immensi filari di
                                                 vite e attraversa sempre piccoli
villaggi con le immancabili case a graticcio dai colori pastello, passiamo
Ammerschwihr e Ingersheim sicuramente meritevoli di sosta, purtroppo
abbiamo dovuto fare una selezione per mancanza di tempo. Si, è vero che
alla fine il paesaggio e i borghi sono sempre gli stessi e potrebbero risultare
monotoni, ma per me che adoro borghi e castelli, trovo tutto questo
incantevole.
Facciamo rotta nella capitale dei Vini d'Alsazia, la regina; Colmar.
Andiamo subito all'entrata
settentrionale della città, in Route de
Strasburg per vedere la Statua della
Libertà (12mt), costruita proprio da
Bertholdi, lo stesso di quella a New
York. N48.10857 E7.36392, foto di
rito e via verso il centro a
parcheggiare. Sosta N48.08345
E7.35513 (Parcheggio riservato ai camper, senza servizi a pag €5 dalle 9/12 e 14/19
parchimetro). (Altre possibilità vicino N48.082167 E7.359970 bordo strada in rue de la
Cavaliere a pag, park N48.07533 E7.36233 gratis in vielle ville in Place de la Montagne
Vert comodissimo per il centro che si trova a circa 500mt con un bagno pubblico a
monete o AA Port Du Canal N48.08047 E7.37360 in Rue du Canal,6 sorvegliata,
recintata, gestore italiano, circa 1km a piedi dal centro, anche di la dal canale
N48.08050 E7.37335 in Port de Pleisance-non verificati).
Tipica cittadina alsaziana posizionata tra il Reno ed i Vosgi, miracolosamente
risparmiata da entrambe le guerre mondiali, è la cittadina che meglio ha
conservato il suo aspetto originario. Ci rechiamo subito in Place Unterlinden
con l'omonimo museo e il settecentesco municipio in arenaria rosa per
entrare nell'ufficio del turismo; esco e con cartina alla mano seguiamo
l'itinerario proposto che passa, attraverso i 5 mercatini dislocati in
altrettante piazze alla città vecchia, dove i gioielli gotici e rinascimentali
fanno mostra di se. Non possiamo non passare da rue des Téstes per vedere
il rinascimentale House of Heads (casa delle teste del 1609), la facciata di
questo bizzarro edificio ha una grande quantità di "teste" che la rende
sicuramente particolare....per l'esattezza sono 105 tra teste e maschere
grottesche, oggi adibito a ristorante. Adiacente troviamo l'Eglise des
Dominicains dalla forma di vascello slanciato fondata nel 1283 dall’Imperatore
Rodolfo d’Asburgo, che, in pratica, è un museo, con all’interno splendide
vetrate trecentesche e il dipinto della Vergine al roseto (capolavoro di Martin
Schongauer del 1473, definito la “Madonna sistina tedesca”). Qui si allineano una
sessantina di casette che propongono decorazioni natalizie. Pochi passi e
davanti a noi si apre Place de la Cathédrale dominata dalla gotica collegiata
di Saint Martin (XIII-XIV sec.), realizzata in pietra arenaria gialla e
fiancheggiata da un campanile trecentesco. Di fronte, si erge la casa più
antica di Colmar, la Maison Adolphe (1350) con a fianco l'edificio dell’Ancien
Corps de Garde (sede del corpo di guardia) risalente al 1575. Il suo passaggio
coperto ci consente di raggiungere la casa/museo del famoso Frédéric-Auguste
Bartholdi (€5cad), che qui vi è nato (l'autore della Statua della Libertà di New
York). Vicino, in Rue des Marchands, la via più caratteristica della città
vecchia, all’incrocio con Rue Merciere possiamo ammirare il piccolo gioiello di
architettura locale in legno e pietra; la pittoresca Maison Pfister (eretta nel
                                               1537 per conto di un ricco cappellaio di
                                               Besancon), mentre alla fine della via
                                               si staglia la sagoma dell'imponente
                                               Ancien Douane o Koifhus (antica
                                               dogana) che sorge sulla piazza
                                               omonima, è uno degli edifici
                                               emblematici della città (XIV-XV
                                               sec., simbolo della potenza politica ed
                                               economica di Colmar nel Medioevo).
All'interno è esposto un grosso mercatino artigianale. Addossata si apre la
pittoresca Place de l’Ancienne-Douane con al centro la Fontaine Schwendi
(scolpita da Bartholdi, che porta il nome di colui che, secondo la leggenda, avrebbe
introdotto il Tokay d’Alsazia, prodotto con pinot grigio). Qui i mercatini si
estendono lungo il fiume Lauch che ci accompagna fino al al Marché Couvert
(mercato coperto), dove facciamo doverosa sosta per il pranzo e acquisti vari.
Usciti, non ci resta che seguire la Lauch per arrivare alla “Petit
Venice“(piccola Venezia) incantevole sobborgo con un dedalo di piccoli canali,
solcati dalle barche a fondo piatto disponibili per i turisti. Il tutto nella
splendida cornice di viuzze
ricche di case a graticcio
multicolori. Raggiungiamo il
Quartier des Tanneurs (Quartiere
dei conciatori), restaurato nel
1970 mantenendo le
caratteristiche delle attività che
si svolgevano fino all’Ottocento,
mi ricorda molto il “quai de le
petit France” di Strasburgo (con le sue case alte e strette e solaio deve essiccavano
le pelli). Tuttavia, chiamarla piccola Venezia è azzardato, come se bastasse un
canale per assomigliare alla nostra Venezia!
Torniamo percorrendo la Grand'Rue con l'Eglise protestante St Matthieu (XII
e XIV sec) e a finire si apre la place Jeanne-d’Arc con gli ennesimi mercatini.
Ritorniamo al camper, non ci resta che salire a bordo e dirigerci alla prossima
meta. Ci fermiamo dopo appena 7 chilometri nel villaggio classificato, a buon
titolo, tra “Les plus beaux Villages de France” e qualche anno fa insignito
della medaglia d’oro tra i Villages Fleuries (villaggi fioriti) a livello Europeo:
Eguisheim N48.04445 E7.30523 (Rue de Bruxelles 3). Sostiamo nel cortile
del viticultore Francois Bannwarth che fa parte del circuito ‘France Passion’.
(Si tratta di una associazione che mette insieme più di 2000 artigiani francesi che
offrono gratuitamente i loro cortili, C/S e 220v, per i mezzi itineranti, senza
assolutamente obbligo di acquisto dei loro prodotti). Noi come ringraziamento
entriamo subito nella cantina per degustare il loro vino e naturalmente non
manca l'acquisto più sostanzioso del viaggio; Pinot Noir, ma sopratutto il
Gewürztraminer e Muscat (sinceramente come rosso preferisco di gran lunga i nostri
piemontesi; Barolo e Nebbiolo, ma anche un toscano come il Chianti e come bianco il
Prosecco extra dry della Valdobbiadene). Andiamo alla scoperta del piccolo paese
                                                medievale che si rivela fin dall'inizio
                                                una vera sorpresa. Ha un centro
                                                storico con tre cerchie concentriche
                                                di cinta muraria. Così la cittadina
                                                appare un anello di case
                                                pittoresche, quasi tutte con telaio
                                                in legno, la maggior parte delle
                                                quali risalgono al XVIII sec. Le vie
                                                si sviluppano attorno alla centrale
Place du Château con la fontana ottagonale (del 1834-36, è una delle più grandi
in Alsazia e può contenere fino a 80.000lt) sormontata dalla statua di papa
Leone IX e il Castello dei Conti di Eguisheim (dove il papa Leone IX nacque).
Il Castello oggi è circondato da un recinto ottagonale del XIII sec. e la
cappella è stata costruita sul sito del vecchio mastio del castello, in stile
neoromanico, fu consacrata nel 1894 e dedicata a San Leone. Fanno da
cornice gli chalet dei mercatini. Conseguenza di Eguisheim alla produzione di
vino, anche qui le cave non mancano. Manchiamo per poco, invece il giro di
ronda con la sentinella, pazienza, lo facciamo da soli fermandoci nei punti
salienti della cittadina, dove dei pannelli illustrativi numerati ci guidano e ci
raccontano la storia e le tradizioni di questo borgo che sembra proprio un
scrigno da fiaba. L'immagine di queste meravigliose case alsaziane
coloratissime in sequenza donano l'esempio di un paese dove il tempo si è
fermato, un susseguirsi di viuzze acciottolate, di piazzette con fontane e un
gran numero di insegne in ferro battuto, molto elaborate ed originali, fanno
bella mostra di sé appese ai muri esterni…scorci bellissimi! Se delle tre
famose torri restano solo le rovine, le viuzze e le vecchie case sembrano
ignare dei quattro secoli trascorsi e conferiscono al borgo l’antico fascino del
pieno Rinascimento. La bella luce del tramonto comincia a rendere tutto
dorato, le bancarelle illuminate sono veramente suggestive in questa cornice
fiabesca mi spiace ritornare al camper, mi riprometto di tornarci domattina
presto quando la ressa di turisti si è allontanata.
Infatti alle 8,45 stamattina sono già nel borgo, sono sempre con il naso
all'insù, non fatico a vedere i nidi di cicogna, solo nella piazza principale ce ne
sono tre, uno aggrappato alla croce posta sulla sommità della chiesa, con
tanto di “padrona di casa” che si
guarda attorno incuriosita. Nell'altro
nido vicino...una coppia! Ecco...
bellissima! un'altra che si libra in un
elegante volo per andare a occupare un
altro nido vuoto, magnìfic !!! Il resto
della combricola sarà la che mi aspetta
per ripartire, ma io non riesco a
muovermi, le gambe sono inchiodate alla strada. Il tempo passa, devo
proprio? Mi sa di si! Arrivo alla cantina e sorrido, va beh...me lo dovete! In
fondo sono io che ho programmato tutto il viaggio!!!
Ripartiamo senza abbandonare la Route des vins, una quindicina di chilometri
e ci fermiamo nel paese dove si produce il Grand Cru Vorbourg, uno dei vini
più pregiati d'Alsazia: Rouffach N47.95583 E7.29555 (in rue de la piscine,
sosta e scarico gratis, carico acqua a colonnina con gettone-in questo periodo la l'acqua
non c'è. chiuso anche il camping Municipal vicino).
Imbocchiamo una stradina sterrata che costeggia le mura e...sorpresa!!! Sui
tetti delle antiche case di questo piccolo comune troviamo moltissimi grossi
nidi di cicogne e quasi tutti occupati, poi camminando capisco anche il
perché, c'è il parc de reintroduction delle cicogne. E finalmente riesco a
vederle da vicino, anche tutto intorno, sui tetti delle case, sul campanile,
tanti nidi occupati da questi magnifici esemplari. Proseguiamo finché
entriamo nel centro storico dove davanti a noi si apre place de la République

circondata da l'ancien Hôtel de ville (antico municipio) con bella facciata
rinascimentale a doppio pignone, segue l'ancienne halle aux blés (mercato
cerealicolo del XV sec.) e la Tour des Sorcières (torre delle streghe-del XIII e il XV
sec.) è coronata da caditoie e sormontata da un tetto a quattro lembi che
termina con un grosso nido occupato da una bellissima cicogna. Infine, in
fondo alla piazza si erge l'imponente gotica Eglise Notre Dame de
l'Assomption. Apprendiamo che Rouffach fu teatro di una delle prime
manifestazioni femministe, nel 1106, che nella torre delle streghe fino al
XVIII sec., vi venivano rinchiuse le donne accusate di stregoneria e se
aggiungiamo poi storie di forche, streghe e Madame Sans-Gêne il mistero è
servito...Vanna da qui non si muove più!
Lasciamo il paese per riprendere la D83, il paesaggio cambia, non più distese
infinite di viti, ma campi arati e verde vegetazione. Salutiamo la Route des
vins e la D430 ci porta a Ungershein, dov'è stato allestito il più grande
museo all’aperto di Francia: l'Ecomusee d’Alsace. N47.85264 E7.28468 (in
Chemin du Grosswald), Sostiamo nel parcheggio del museo e dopo il pranzo esco
a fare due passi intorno. Si tratta di una vera e propria esposizione vivente
dove artigiani vestiti in abiti
                                                 tradizionali svolgono i mestieri e
                                                 le attività di un tempo ridando
                                                 vita a un villaggio di 70 case
                                                 alsaziane, autentiche trasportate
                                                 in loco. Sia in inverno sia in
                                                 estate, varie attività fanno di
                                                 questo paese uno dei più vivaci.
Alle 16,30 ripartiamo attraverso un paesaggio ordinato dalle vigne torniamo
verso la pianura, incastonato dallo scenario magico dell'Alsazia, all'imboccatura
della vallata della Thur, sempre ai piedi dei Vogis, troviamo la ridente
cittadina di Thann porta sud della Route des vins AA N47.80861
E7.10467 (in rue Du Général de Gaulle,43 park del super sosta e scarico gratis, carico
acqua a pagamento, ma a quanto pare in inverno è gratuita anche l'acqua). (possibilità di
sosta anche più avanti AA N47.81168 E 7.10470 in Rue Du Bungert tutto gratis).
Ci avviamo nel centro che ormai è già buio, le illuminazioni abbondano, al
contrario le persone! L'inizio del nostro girovagare coincide con la chiusura di
tutte le attività. E' vero che sono le 18 dell'ultimo dell'anno, ma le strade
sono deserte, i negozi tutti chiusi, insomma una città fantasma. Non ci
resta che osservare gli addobbi natalizi che anche qui non mancano e
ammirare l'imponente gotica collégiale S.Thiébaut (1324) che dopo la
cattedrale di Strasburgo rappresenta l'architettura gotica più importante
della regione, ha una torre campanaria oltre 78mt. che termina con una
guglia come vuole il gotico fiammeggiante e un portale ricchissimo di
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