Utilizzando moodle Installare, configurare, preparare l'ambiente moodle
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Cosa è Moodle? Acronimo di Modular ObjectedOrientedDynamicLearningEnvironment Ambiente modulare per l’apprendimento dinamico con orientamento a oggetti Software Open Source per la realizzazione e la gestione e l’erogazione di processi formativi in modalità on linesincorna e asincrona Creare Erogare Gestire
Cosa è Moodle? Moodle è un ambiente d'apprendimento (Virtual Learning Environment) che consente, in modo estremamente agevole, di progettare, amministrare, supportare e diffondere la formazione con le tecnologie in relazione a qualsiasi tipologia di comunità.
Cosa è Moodle? Moodle è uno dei più diffusi VLE con più di 41.000 installazioni registrate in circa 200 paesi di tutto il mondo. E' utilizzato da oltre 18 milioni di persone. Nel 2007 Moodle ha ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti anche dall'Elearning Guild, la Comunità Internazionale di Pratiche per l’e-‐learning. Moodle è stato l'unico prodotto open source a ricevere tali premi.
Cosa è Moodle? Moodle è un prodotto Open Source distribuito in accordo alla licenza GNU/GPL. Per Moodle Open Source significa molto di più del semplice accesso al codice sorgente: Moodle è infatti un prodotto Open Source certificato OSI (Open Source Initiative) .
Cosa è Moodle? Moodle, a differenza di molti prodotti open source creati da una singola azienda locale o da un ristretto gruppo di appassionati, è un progetto di dimensioni planetarie supportato da una comunità internazionale di oltre 300.000 persone e da una rete di circa 40 aziende Partner, distribuite in tutto il mondo.
Cosa è Moodle? Filosofia didattica Moodle è progettato per supportare le più attuali filosofie didattiche come il costruttivismo e il costruzionismo sociale: in accordo a questi principi, Moodle permette di creare ambienti di apprendimento cooperativo per la condivisione delle conoscenze e il coinvolgimento attivo dei discenti.
Cosa è Moodle? Moodle, accanto alla propria filosofia didattica, consente di utilizzare ogni metodologia formativa tradizionale, dal comportamentismo al cognitivismo: con Moodle, infatti, avete sempre la possibilità di decidere voi quali strategie utilizzare, in accordo ai vostri obiettivi formativi.
Cosa è Moodle? Moodle costituisce un supporto tecnologico ideale per un'efficace organizzazione e conduzione di percorsi di formazione. E' accessibile e fruibile tramite il solo utilizzo di un qualisasi browser e la sua semplicità di gestione non richiede particolari conoscenze e competenze informatiche. E' ricco di risorse e attività per garantire flessibilità e personalizzazione dei percorsi.
Cosa è Moodle? Moodle costituisce un supporto tecnologico ideale per un'efficace organizzazione e conduzione di percorsi di formazione. E' accessibile e fruibile tramite il solo utilizzo di un qualisasi browser e la sua semplicità di gestione non richiede particolari conoscenze e competenze informatiche. E' ricco di risorse e attività per garantire flessibilità e personalizzazione dei percorsi.
Cosa è Moodle? Moodle integra e utilizza tutti gli strumenti di social network e collaboration del Web 2.0 ed è anche sistema d'elezione per tutti quei progetti dove la comunità delle persone rappresenta il principio informatore, come portali di comunità, supporto alla gestione di progetti, attività condivise tra persone e sedi remote.
Cosa è Moodle? Moodle funziona su qualsiasi sistema operativo che supporti un web server e il linguaggio di scripting PHP. Ha bisogno di un database e supporta tutti i più diffusi: PostgreSQL, MySQL, MS SQL, Oracle, eccetera. Moodle è scalabile sia verticalmente (server multi processore) sia orizzontalmente (configurazioni con database server ed application server separati, cluster). Moodle possiede già nella sua versione standard i moduli per l'integrazione con la maggior parte dei backend di autenticazione, come LDAP, Active Directory, Database esterni, NTLM, eccetra, permettendo di interfacciare i vostri database degli utenti con pochi click del mouse.
Primi Passi Conoscere l’ambiente Sezioni • Organizzazione di un corso LA STRUTTURA Moduli • Funzioni principali del sito rappresentati dalle attività e dai blocchi Blocchi • Detti anche widget: applicativi visualizzabili a piacimento sulla piattaforma (es. calendario) Attività • Le attività che si possono aggiungere ad un corso (Forum, Glossario, Quiz, Lezione ecc) visualizzabili attraverso i Blocchi Risorse • Materiali, elementi vari per arricchire il processo formativo (File, collegamenti ecc) Andiamo sul web
Primi Passi Conoscere l’ambiente MODULI Attività Blocco Sezioni Risorse
Progettiamo: (I fondamentali dell’istructional design) Letture consigliate: Ê Antonio Fini, Luca Vanni, Learning Object e Metadati-‐Quando, come e perchè avvalersene, I quaderni di form@re, Erickson 2006 Ê Riccardo Santilli, Il mestiere dell' Istructional Designer, Azienda Moderna, Franco Angeli 2006 Ê Valerio Eletti, Che cos’è l’e-‐learning, Le Bussole, Carocci 2002 Ê Wiley, Learning object desing and sequencing theory 2000
Progettiamo: (I Learning Object) I LO sono oggetti didattici digitali che perseguono un obiettivo formativo specifico e che possono essere utilizzati dai docenti e dagli studenti in modo indipendente e senza una sequenza predefinita.
Progettiamo: (I Learning Object) PROGETTAZIONE SVILUPPO EROGAZIONE 17
Progettiamo: (I Learning Object) Nel nostro caso, pertanto, la progettazione e lo sviluppo di ogni singolo LO richiede il rispetto di alcuni standard che prevedono: Ê la definizione di un preciso obiettivo formativo Ê l'adozione di uno specifico modello di apprendimento (comportamentista, costruttivista) Ê l'utilizzo di una tipologia di LO adatta all'obiettivo formativo perseguito ed al modello di apprendimento prescelto, di concerto dal docente a dal progettista formativo (Instructional Designer) Ê la strutturazione dei contenuti all’interno di un singolo LO nel rispetto delle diverse capacità cognitive di uno studente
Progettiamo: (I Learning Object) B.S.Bloom propone la costruzione di classificazioni gerarchiche degli obiettivi educativi, chiamate "tassonomie" I criteri da adottare per costruirle devono essere didattici, psicologici, logici, oggettivi e, soprattutto, articolati secondo una complessità crescente La tassonomia di Bloom considera le sfere cognitiva, affettiva, psicomotoria Quella cognitiva è articolata in sei categorie fondamentali, a loro volta ulteriormente analizzate in sequenze di complessità crescente:
Progettiamo: (I Learning Object) Ê conoscenza: capacità di richiamare alla memoria fatti, metodi e processi, modelli, strutture, ordini Ê comprensione: conoscere quello che viene comunicato senza stabilire necessariamente rapporti fra i materiali; è il livello più elementare del capire Ê applicazione: utilizzazione delle rappresentazioni astratte (idee generali, regole di procedimento, metodi diffusi, principi, idee, teorie) in casi concreti Ê analisi: separazione degli elementi di una comunicazione in modo da rendere chiara la gerarchia delle idee e/o dei rapporti fra le idee espresse Ê sintesi: riunione di elementi e parti per formare un tutto in modo da formare una struttura che prima non si distingueva chiaramente Ê valutazione: formulazione di giudizi qualitativi e quantitativi sul valore del materiale e dei metodi utilizzati per uno scopo preciso, su criteri prestabiliti.
Progettiamo: (I Learning Object) Ê Ogni LO, pertanto, deve avere una durata media relativamente limitata: in genere si prevede di non superare mai i 10 minuti per Unità di apprendimento (Wiley, 2000, Learning object desing and sequencing theory). Ê Per ogni singolo insegnamento l’erogazione (tempo di erogazione) di massimo 90/120 minuti di lezioni eLearning. Ê Tempo di fruizione da considerarsi maggiore rispetto al tempo di fruizione
Progettiamo: (I Learning Object) La teoria del carico cognitivo (Sweller, 1988) spiega come l'apprendimento avviene in modo più efficace se le condizioni di presentazione delle informazioni Obiettivi Carico sono allineate il più possibile con cognitivo le architetture cognitive umane. Schaffoldi ng Durata L.O.
Progettiamo: (I Learning Object) Informazioni indicative 10 minuti sui tempi di erogazione di una lezione Max 120 minuti Modello organizzazione lezione
Progettiamo: (I Learning Object) La realizzazione di un L.O. non deve consistere nell’assemblaggio di informazioni ma deve rispettare una logica, una mappa concettuale! L'obiettivo è quello di aiutare gli studenti del corso ad introdurre e focalizzare l’attenzione su alcuni concetti e/o personaggi chiave. Non è quello di sostituire un capitolo o paragrafo di un libro
Progettiamo: (I Learning Object) Alcune regole: Ê Fornire indicazioni d'uso del L.O. (mappa struttura) Ê Sapere quale è il formato di realizzazione del L.O. (tecnologia) Ê Fornire informazioni sul L.O. (autore, fonti, argomenti ecc) Ê Conoscere qualcosa degli standard e dell’accessibilità (w3c, scorm) Ê Supporto (tutot, help desk) Ê Fornire i riferimenti bibliografici del L.O.
Progettiamo: (I Learning Object) Lo storyboard: Scrivere uno storyboard è un po’ come scrivere una sceneggiatura! Lo STORYBOARD è la sceneggiatura della nostra lezione, del nostro Learning Object.
Progettiamo: (I Learning Object) Ê Gli Strumenti Ê Per realizzare un Learning object abbiamo a disposizione diversi supporti tecnologici: 1. Qualsiasi editor di pagine web 2. Power Point 3. Exe Editor 4. Reload editor
Progettiamo: (I Learning Object) L’adozione di alcuni strumenti piuttosto che altri dipende dagli obiettivi che ci poniamo, dal target di riferimento e dalla scelta di utilizzare o meno le proprietà di una piattaforma CLMS Quali sono i nostri obiettivi primari? Realizzare un prodotto Economizzare la Tracciare e Valutare la Innovativo ma semplice produzione fruizione Per la gestione e la fruizione
Progettiamo: (I Learning Object) Ê Il processo di realizzazione Costruzione macro tecnologia ambiente Reperi Allestim mento Progett Storyb Svilup ento Erogaz materia azione oard po Ambient ione li e CLMS micro standard Learning activity
Progettiamo: (I Learning Object) Macro-‐progettazione: analisi generale del sistema di conoscenze proprie degli argomenti trattati nel percorso formativo; Ê creazione di una mappa concettuale che rappresenta la struttura logica dei contenuti; Ê elaborazione dell’albero degli obiettivi didattici integrandolo con alcune informazioni utili a definire la strategia didattica generale dell’intervento.
Progettiamo: (I Learning Object) Le fasi principali per creare un albero degli obiettivi sono: Ê Analizzare i bisogni formativi individuando i meta-‐obiettivi del percorso formativo: si stabilisce il livello massimo di complessità del macro-‐obiettivo mediante il riferimento ad una tassonomia degli obiettivi. Ê Specificare le capacità dell’utente alla fine del percorso formativo, quindi definire l’obiettivo generale. Ê Suddividere l’obiettivo generale del corso in nuclei concettuali derivati e determinarne le relazioni logiche. Ê Trasformare i nuclei concettuali in obiettivi didattici, quindi in obiettivi operativi corrispondenti a capacità che l’utente deve acquisire per il raggiungimento dell’obiettivo generale. Ê Attribuire i livelli massimi di complessità (Bloom) agli obiettivi didattici appena definiti, mantenendosi al di sotto del livello massimo di complessità dell’obiettivo generale. Ê Definire l’indice di densità semantica (per densità semantica si intende, dato un certo sistema di informazioni, il numero di elementi “non noti” e/o i concetti che lo studente deve assimilare; alto, medio, basso) di tutti gli obiettivi.
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