UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità

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UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità
AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 09 | 2021 | pp. 72-81
ARCHITECTURE         ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/972021

ESSAYS & VIEWPOINT

                     UNPARK
                     La seconda vita di un’infrastruttura in un
                     contesto urbano ad alta densità

                     UNPARK
                     The second life of an infrastructure in a
                     high-density urban environment

                     Paolo Carli, Patrizia Scrugli

                     ABSTRACT
                     La ricerca UNPark si muove nei confini dell’urban mining, applicando l’idea di ‘archi-
                     tettura rifiutata’ da recuperare e rifunzionalizzare alle infrastrutture urbane, ‘reclaman-
                     do spazio pubblico’ laddove prima non era possibile. Il presupposto è che esista un
                     potenziale latente nascosto nelle infrastrutture che aspetti di essere scoperto e valoriz-
                     zato attraverso operazioni di up-cycling grazie alle quali alla funzione originaria si ag-
                     giungono nuovi usi creativi, più vicini ai bisogni dei cittadini e capaci di incidere positi-
                     vamente sulle dinamiche urbane. Il campo di azione di UNPark è il Cavalcavia Serra
                     Monte Ceneri a Milano; tuttavia l’approccio multidisciplinare, l’evidence-based design
                     e le considerazioni finali possono essere trasferiti a contesti differenti sia nazionali sia
                     internazionali. In quest’ottica, il contributo vuole accendere un faro su un tema di gran-
                     de potenzialità per alimentare il dibattito all’interno della disciplina e delle nostre città.

                     The UNPark research project moves within the boundaries of urban mining, applying
                     the idea of ‘wasted architecture’ to be salvaged and repurposed for urban infrastruc-
                     tures, thus ‘reclaiming public space’ where it was not previously possible. The under-
                     lying assumption is that there is latent potential hidden in infrastructures, waiting to be
                     discovered and developed through upcycling operations which add new and creative
                     uses to their original functions – uses that are closer to citizens’ actual needs and ca-
                     pable of having a positive impact on urban dynamics. The sphere of action for UNPark
                     is the Serra-Monte Ceneri flyover in Milan; however, the multidisciplinary approach, ev-
                     idence-based design and final considerations of the project are all transferrable to a
                     range of national and international contexts. With this in mind, the contribution aims to
                     cast light on a topic with a great deal of potential to fuel debate within the discipline as
                     well as our cities.

                     KEYWORDS
                     infrastrutture, rigenerazione urbana, territori fragili, governance, upcycling

                     infrastructure, urban regeneration, fragile territories, governance, upcycling

                     Paolo Carli, Architect and PhD, is a Researcher at the Department of Architecture and
                     Urban Studies of the Politecnico di Milano (Italy). He carries out research in the field of
                     environmental design within settled areas at the urban, micro-urban and building scale.
                     Mob. +39 347/88.65.149 | Email: paolo.carli@polimi.it

                     Patrizia Scrugli, Architect, is a Research Fellow at the Department of Architecture and
                     Urban Studies of the Politecnico di Milano (Italy). She carries out professional activities
                     and research in the field of architectural design applied to urban regeneration, with
                     a particular focus on the social dimension, in a multi-scalar approach. Mob. +39
                     347/68.90.859 | Email: patrizia.scrugli@polimi.it

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UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità
Carli P., Scrugli P. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 72-81

      Il paradigma dello sviluppo lineare, alimen-     tegrati. Questa modalità di intervento, che so-             dal nome si pone obiettivi ambiziosi. Se letto
tato da un consumo crescente di risorse e suo-         stanzia il concetto di up-cycling attraverso quelli         come ‘to unpark’ allude alla rimozione di veicoli;
lo, alle volte spietato (Ingersoll, 2018) e derivato   di multitasking e di trasformabilità, affianca alla          come acronimo – Urban Nudging Park – attin-
dall’abbondanza di domanda e offerta, conflig-          funzione originaria nuovi usi creativi, più vicini          ge il proprio significato da ‘to nudge’, ovvero in-
ge profondamente con la scarsità di risorse del-       ai bisogni cogenti dei cittadini, e capaci di inci-         coraggiare dando una spintarella, e quindi inci-
la cosiddetta ‘economia dell’astronauta’, che          dere in maniera positiva sulle dinamiche eco-               tare cittadini e Amministrazione al cambiamen-
contraddistingue il nostro ambiente, finito per de-     nomiche e sociali, proprio laddove invece que-              to; infine; se riferito al gergo informatico, ‘to un-
finizione (Boulding, 1966). La produzione in ec-        ste spesso subiscono gli impatti negativi ge-               park CPU’ (sfruttare al massimo la CPU disabi-
cesso di oggetti, manufatti e spazi antropizzati       nerati dalle infrastrutture urbane. Sulla base del-         litando il Core Parking) diventa metafora del-
che caratterizza l’Antropocene non è più soste-        le superiori premesse, il contributo parte da               l’importanza di rimuovere gli ostacoli che frena-
nibile e tantomeno realistica; questa constata-        una ricerca su un caso reale per indagare un                no la cittadinanza dall’avere un ruolo attivo nei
zione è ancor più vera nei contesti urbani dove        tema dal forte impatto urbano e sociale, oggi               processi trasformativi urbani.
la limitatezza delle risorse, soprattutto spaziali,    però ancora molto frammentato e distante                         Il progetto è finanziato dal bando Polisocial
rende necessario un cambio radicale di approc-         dall’agenda urbanistica delle città, soprattutto            Award 2019, nell’ambito del Programma di re-
cio «[…] from using more to doing more with            italiane. L’obiettivo è quello di innescare, attra-         sponsabilità sociale del Politecnico di Milano, e
the resources at hand» (Burnham, 2018, p. 5).          verso una serie di casi di studio internazionali,           vede il coinvolgimento di ricercatori afferenti a
Per questi motivi, gli ambiti di ricerca dell’Urban    una riflessione che possa aprire un dibattito sul            cinque Dipartimenti tra Architettura, Ingegneria
Mining, del Wasted Architecture e dell’Up-Cy-          ruolo delle infrastrutture nei contesti urbani,             e Design1. Co-finanziamenti arrivano anche dal
cling assumono una nuova importanza, supe-             sempre più bisognosi di spazio pubblico e qua-              Comune di Milano, dalla Presidenza del Muni-
rando l’ambito settoriale in cui nascono (Cossu        lità ambientale.                                            cipio 8 del Comune di Milano, dalla ricerca
and Williams, 2015) e contribuendo a costruire                                                                     Open4Citizens – Horizon2020 e dal Textile Hub
una visione innovativa della città contempora-         UNPark: azioni in campo, criticità emergen-                 del Politecnico di Milano. Diversi sono infine i
nea, anche su scala vasta (Bélanger, 2009), in-        ti e influenza sull’attività di ricerca | UNPark             piani su cui opera UNPark: dalla ricerca teorica
centrata sugli scambi di flussi e la minimizzazio-      (Urban Nudging Park) è uno studio di fattibi-               e analisi di casi studio internazionali alla pratica
ne dei suoi impatti e rifiuti.                          lità per scenari, comprensivo di un progetto pi-            sul campo (attraverso il co-design e il coinvol-
     Quello dell’Urban Mining è un tema parti-         lota temporaneo, finalizzato a trasformare gli              gimento di stakeholder locali nelle scelte di
colarmente calzante. L’espressione, nata negli         spazi sotto al Cavalcavia Serra Monte Ceneri                progetto) per giungere alla partecipazione e in-
anni ’80 per indicare l’attività di ricerca – come     (CSMC) a Milano in una piastra multifunzionale,             clusione sociale, grazie a un confronto aperto
in miniera – di metalli rari e preziosi contenuti      ad accessibilità universale, per sport da strada.           con i cittadini.
nei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elet-      Azioni esemplificative relative al monitoraggio                   Per via della pandemia, UNPark ha subìto
troniche, nel tempo si è ampliata indicando,           della qualità ambientale, alla sperimentazione              un cambio di programma continuo rispetto al
prima, la ricerca di rifiuti urbani adatti alla riva-   di nature-based solutions e all’impiego di ma-              calendario originario, ciò soprattutto in materia
lorizzazione, e, successivamente, la ricerca in        teriali innovativi accompagneranno l’attivazio-             di co-design e partecipazione. L’ostacolo a in-
ambito urbano di nuove risorse tout-court, fino         ne del pilota.                                              contri dal vivo è stato tuttavia ripensato come
a comprendere tra queste il suolo, le infrastrut-           Il CSMC (Figg. 1, 2), nel quadrante nord-oc-           opportunità per esplorare modalità differenti di
ture e gli edifici (Lederer, Laner and Fellner,        cidentale del tessuto consolidato urbano di Mi-             interazione, con l’ausilio di videochiamate, que-
2014). Le città posseggono un patrimonio va-           lano, collega in quota, per una lunghezza di cir-           stionari e sondaggi online, applicazioni interat-
stissimo, tutto da scoprire, di spazi, superfici,      ca km 2, Piazza Stuparich e il Piazzale Lugano,             tive e piattaforme di brainstorming. Diverse so-
strutture, sistemi di approvvigionamento e in-         superando due linee ferroviarie e numerose stra-            no le riunioni che sono state condotte in que-
frastrutture monofunzionali con un potenziale          de di scorrimento e di quartiere. Costruito tra             sto modo, formali e informali, sia con l’Ammini-
latente enorme da sbloccare e/o reinventare            il 1959 e il 1967 con tecnologie allora all’avan-           strazione Pubblica sia con cittadini e stakehol-
per mezzo di un approccio intelligente, design-        guardia su progetto degli ingegneri Silvano Zor-            ders. In quest’ultimo caso, la dimensione del
oriented e human-centered. È questo un nuo-            zi e Giorgio Macchi (Barazzetta and Neri, 2019),            serious game, strumento alla base di molti pro-
vo approccio, sia temporale che funzionale, al-        nel corso del tempo il CSMC è diventato un                  cessi partecipativi, ha svolto un ruolo impor-
la rigenerazione e trasformazione di questi vari       elemento di criticità crescente per la qualità ur-          tante nel facilitare comportamenti attivi che
manufatti urbani che si pone il problema del lo-       bana dell’intorno, una barriera visiva e fisica              hanno reso più agile lo scambio di idee tra i
ro utilizzo o sotto-utilizzo e della loro funziona-    che rende la zona periferica nonostante sia                 partecipanti. I cittadini sono stati coinvolti su
lità, domandandosi quale potrebbe essere una           relativamente vicina al centro città. Oltre a in-           diversi temi: la selezione di proposte proget-
funzione differente e integrabile da attivare a        fluire sul degrado della zona, il cavalcavia e gli           tuali, la valutazione dell’efficacia degli step del
beneficio dell’ambiente e della comunità locale.        spazi a parcheggio sottostanti hanno ripercus-              lavoro, la restituzione di riflessioni su problemi,
Ciò richiede un approccio alla progettazione           sioni anche sulla qualità dell’aria a causa del             attività e richieste relative al progetto pilota. Ad
che non si limiti a disegnare spazi ‘per la città’     grande traffico di autoveicoli in transito. A tutto          esempio, per il solo intervento MUE:SLI/FUR-
bensì ‘con la città’, vale a dire come espressio-      ciò si affiancano problemi di ordine igienico-sa-            NISH, sono stati intervistati 60 cittadini in pre-
ni di potenzialità da incoraggiare e bisogni ine-      nitario, sicurezza, svalutazione commerciale del-           senza in meno 2 giorni (4-6 dicembre 2020).
vasi da intercettare.                                  la zona e ritardo nell’innovazione dei servizi ur-               Infatti per strutturare ulteriormente il lavoro,
     Tuttavia, se l’approccio sistemico di recu-       bani, che scoraggiano conseguentemente an-                  il Team di UNPark ha aderito sia a call – per
pero delle risorse antropogeniche relative a           che quei piccoli e medi investimenti necessari              partecipare e organizzare conferenze – sia a
prodotti ed edifici si è ormai diffuso grazie alle      per rivitalizzare il quartiere.                             bandi europei di ricerca e progettazione. A ot-
nuove necessità di flessibilità e disassemblabi-             Con uno sguardo sugli interventi di trasfor-           tobre 2020 la ricerca UNPark è stata selezio-
lità degli elementi e riciclo dei materiali (Cam-      mazione previsti nell’agenda urbana milanese,               nata all’interno del bando competitivo europeo
pioli et alii, 2018; Sposito and Scalisi, 2020), lo    la ricerca UNPark vuole approfondire e creare               FURNISH – EIT Urban Mobility, insieme ad altri
stesso non è ancora avvenuto in modo così si-          un dibattito con Pubblica Amministrazione e                 tre Team da tutta Europa, per sviluppare pro-
stematico per l’urban mining dello spazio, so-         cittadini sul ruolo delle infrastrutture nella città        totipi open source da realizzare con tecniche
prattutto di quello pubblico e aperto, e delle in-     che verrà. A partire dal caso concreto del CSMC,            di fabbricazione digitale di elementi di arredo
frastrutture, tema ancora affrontato con logi-         sineddoche di tutte le criticità e potenzialità di          urbano mobile (Mobile Urban Elements, MUE)2,
che ingegneristiche avulse dalle peculiarità dei       questo tipo di manufatti monofunzionali, e utiliz-          rispondenti ai criteri di distanziamento fisico in-
territori interessati (Schiaffonati, 2016).            zando il progetto per scenari come strumento                dotti dal Covid-19.
     Riprogrammare la città consente di trasfor-       di lavoro, UNPark aspira a gettare le basi di un                 È in seno a questa iniziativa che è stata
mare spazi e oggetti tradizionalmente destinati        processo condiviso di rigenerazione urbana                  promossa una tre giorni sotto il CSMC, all’al-
a una sola funzione in asset multifunzionali, svi-     che individui nell’infrastruttura il sistema di inne-       tezza di Via Plana, che ha visto la realizzazione
luppabili nel tempo e sempre più integrabili/in-       sco di un effetto domino sull’intorno. UNPark già           di un intervento di urbanistica tattica e l’instal-

                                                                                                                                                                     73
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Carli P., Scrugli P. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 72-81

Figg. 1, 2 | Serra-Monte Ceneri flyover in Milan (credits: M. Di Giovanni, 2020).

lazione temporanea di tre primi prototipi di ar-                  inteso come libertà di espressione individuale e        per immaginare quanto già c’è in chiave diffe-
redo urbano, denominati MUE:SLI (Mobile Ur-                       riappropriazione dei tempi e degli spazi del vi-        rente è il primo passo per avviare un processo
ban Elements: Sport, Leisure, Inclusion), realiz-                 vere urbano (Lefebvre, 1968), sembra aver la-           di trasformazione di tipo adattivo, che sblocchi
zati in pannelli di compensato tagliati con mac-                  sciato il passo a poche regole d’uso consoli-           il potenziale nascosto e trasformi questi spazi
chine a controllo numerico. I moduli sono stati                   date, indiscusse e indiscutibili, legate alla mera      in piattaforme di possibilità (Burnham, 2021).
progettati per assumere layout differenti e, gra-                 contingenza. In terzo e ultimo luogo, la man-
zie a plug-in, permettere diverse funzioni: da                    canza di un insieme di casi esemplari e condi-          Up-cycling di infrastrutture della mobilità | Il
semplici sedute possono trasformarsi in tavoli                    visi relativi alle possibilità offerte dall’economia    primo esempio cui la memoria corre a proposi-
da pic-nic, espositori verticali, postazioni di                   circolare, su cui impostare un dialogo costrutti-       to di up-cycling di infrastrutture urbane è quel-
gioco e fioriere. Questa esperienza è stata                       vo con i vari attori coinvolti nel processo di ri-      lo della passeggiata pedonale della Promena-
un’occasione per il coinvolgimento attivo della                   generazione, siano essi funzionari della PA o           de Plantée a Parigi, conosciuta anche come Cou-
cittadinanza e degli stakeholder di UNPark: ex                    semplici cittadini.                                     lée verte René-Dumont. Realizzata tra gli anni
ante, attraverso questionari online che hanno                          Le conferenze Milano Creativa – Design e           Ottanta e Novanta del secolo scorso al di so-
aiutato a orientare le scelte progettuali; in fieri,               Antropologia per Ripartire dalle Periferie, nel con-    pra del viadotto ferroviario dismesso che parti-
attraverso sondaggi e interviste in presenza, che                 testo dell’AnthroDayMilano 2021, e UNPark               va dalla ex Stazione della Bastiglia, oggi teatro
hanno permesso di raccogliere commenti e                          – Upgrading Urban Infrastructure, nella Milano          dell’Opéra Bastille, è il primo parco pubblico so-
suggerimenti sul campo ma anche frustrazioni                      Digital Week 2021 sui temi della Città equa e           praelevato del mondo (che ha ispirato la più no-
e desiderata dei residenti rispetto al quartiere e                solidale, hanno cercato di dare alcune risposte         ta High Line di New York). Con il nome di Le Via-
all’impatto dell’infrastruttura (Figg. 3-5).                      a queste criticità attraverso il dialogo con esperti    duc des Arts3 si identificano le sessanta volte in
     L’intervento di urbanistica tattica sotto il ca-             di diversi settori su temi cogenti per la ricerca:      muratura che connotano il primo tratto del trac-
valcavia CSMC si è rivelato un acceleratore                       dimensione antropologica del cambiamento,               ciato e che accolgono esercizi commerciali, la-
fondamentale per UNPark, costituendo un ve-                       e-parking, efficientamento energetico urbano,            boratori e spazi espositivi in cui si svolgono le
ro e proprio banco di prova per la ricerca che                    mobility on demand e infrastrutture verdi. Altre        più diverse attività artigianali tradizionali (Fig. 6).
ha sollevato alcune criticità e diverse questioni                 risposte sono arrivate dal lavoro di ricerca di         La Promenade è un progetto archetipico, figlio
che difficilmente avrebbero avuto il peso che                     casi di studio internazionali, operazione fonda-        di quella stagione di grandi progetti, innescata
hanno acquisito qualora non fossero emerse in                     mentale di UNPark. Questi esempi dal punto di           dall’allora Presidente Francois Mitterand, tesa
maniera così spontanea. In primo luogo, la com-                   visto scientifico forniscono un quadro di rife-         a fornire monumenti contemporanei a Parigi
plessità e le tempistiche autorizzative. Sebbene                  rimento di buone pratiche utili per comporre un         capaci di trasformarne lo skyline e a stimolare
fossero piuttosto prevedibili sotto certi aspetti,                patrimonio di saperi sulle città circolari e, in        l’economia attraverso operazioni immobiliari di
per altri si sono rilevati come ulteriori nodi di                 particolare, le infrastrutture circolari; dal punto     sostituzione e rinnovamento edilizio.
criticità. Uno per tutti, la variabile del tutto im-              di vista divulgativo, invece, collaborano alla co-           Un altro progetto, più aderente alla dimen-
prevista dello slittamento delle elezioni ammini-                 struzione di un immaginario collettivo di possi-        sione semiperiferica del Cavalcavia Serra Mon-
strative causa Covid-19, intrecciata a doppio                     bilità legate alla rigenerazione delle infrastrut-      te Ceneri, è quello della Bloomigdale Trail, nota
filo con il peso politico che ogni azione sul cam-                 ture urbane.                                            anche come The 606, a Chicago4. Questo trac-
po inevitabilmente acquista in contesti proble-                        Fermo restando che i riferimenti di progetto       ciato di oltre km 4, situato nella porzione nord-
matici come quelli del CSMC.                                      sono sempre parziali (del resto i contesti fisici,       ovest della città, è stato ricavato dalla riconver-
     In secondo luogo, la mancanza di proposi-                    politici, economici e ambientali nei quali sono         sione in parco lineare di una vecchia linea mer-
tività da parte della popolazione residente. La                   maturati differiscono anche profondamente da            ci sopraelevata (Fig. 7). The 606 è parte inte-
trasformazione, seppur temporanea, è spesso                       quelli di applicazione) e dando per assodato            grante di un più ampio progetto, il Logan Square
vista con diffidenza e non è percepita come                       che, per quanto recenti, difficilmente questi           Open Space Plan, finalizzato a estendere la
opportunità. Decenni di insoddisfazione hanno                     esempi riescono a integrare risposte evidenti           superficie destinata a spazi pubblici in un qua-
inaridito le aspettative e inasprito il dialogo. La               per tutti i quesiti della contemporaneità, si ri-       drante della città densamente abitato ma scar-
rimozione di posti auto, seppur per pochi gior-                   porta una rassegna critica di casi studio esem-         samente dotato di servizi per la collettività. Il
ni, è vissuta come l’alienazione di un diritto ac-                plari, utili alla riflessione sulla seconda vita delle   progetto, con una forte componente dal bas-
quisito in un contesto dove il ‘diritto alla città’,              infrastrutture. Infatti partire da quanto già fatto     so, ha permesso la costruzione di un sistema di

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UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità
Carli P., Scrugli P. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 72-81

percorsi ciclo-pedonali che connette diverse                        Il tentativo di minimizzare gli impatti si è tra-       vicina passeggiata escursionistica lungo il fiu-
aree verdi reclamate all’uso comune. Oggi The                  dotto, già a partire dal 1976, nella restrizione del-        me Alna. Ciò è stato possibile perché il tunnel,
606 è gestita attraverso una partnership pub-                  la fascia oraria di utilizzo con accesso veicolare           per la sua estensione, ben si prestava ad ac-
blico-privato tra la Città di Chicago, il Chicago              dalle 6:30 alle 21:30. Ciò ha innescato l’utilizzo           cogliere funzioni alternative e complementari a
Park District, l’organizzazione no-profit Trust                spontaneo dello spazio da parte degli abitanti               quella del semplice attraversamento che non
for Public Land e l’associazione Friends of the                che oggi vivono il Minhocão, di sera e durante               generavano conflitto bensì valore aggiunto (Fig.
Bloomingdale Trail.                                            il fine settimana, come una sorta di parco linea-             9). Il progetto e la realizzazione, del 2015, sono
     Un contesto ancora più simile a quello del                re urbano, non formalizzato. Dal 2013 l’Asso-                stati curati dalla Municipalità di Oslo, congiun-
Cavalcavia SMC è quello del Giardino soprae-                   ciação Parque Minhocão si batte per trasfor-                 tamente con la Scuola di Architettura e Design
levato di Sants a Barcellona5, aperto al pubbli-               mare il viadotto in un parco permanente, sem-                AHO di Oslo, e hanno coinvolto cittadini attivi
co nel 2016 al di sopra di un tracciato della me-              pre informale, nel quale l’indefinitezza dello               della zona. Un sottopassaggio scuro e respin-
tropolitana che per decenni ha diviso il tessuto               spazio continui a tradursi in infinite possibilità           gente è diventato così uno spazio piacevole,
urbano del quartiere (De Francesco, 2017; Fig.                 esperienziali. Visione che però contrasta con                colorato e identitario.
8). L’intervento, ad oggi, si allunga per soli 800             quella dell’Amministrazione locale, disposta                      A8erna è invece il progetto pluripremiato
metri, con la prospettiva di un’estensione di                  a rinunciare al viadotto solo a fronte della rea-            degli NL Architects, realizzato nel 2006 a Koog
km 5, e consta di un parco lineare in quota, fi-                lizzazione di un parco pubblico formalmente re-              aan de Zaan, insediamento nei pressi di Am-
lari alberati, collegamenti pedonali e pensiline               gimentato.                                                   sterdam, Olanda, nel punto in cui la Raadhuis-
fotovoltaiche a parziale copertura dei consumi                      Se i primi tre casi offrono una panoramica              straat incrocia il ponte dell’autostrada A8 sul
di energia. La struttura portante a vista di travi             del potenziale di seconda vita delle infrastruttu-           fiume Zaan7 (Fig. 10). La forza del progetto sta
incrociate in cemento prefabbricato che inca-                  re per la mobilità, è importante però evidenzia-             nell’aver saputo sostituire gli spazi destinati a
psula la ferrovia non ostruisce completamente                  re che si tratta di tracciati ferroviari (dismessi e         parcheggio, bui e poco utilizzati, al di sotto del-
la permeabilità visiva e collabora all’abbatti-                non), e pertanto architetture ‘altre’ rispetto al            l’infrastruttura, con luoghi per attività sportive,
mento acustico, evocando al contempo l’este-                   tessuto urbano, riconquistate e restituite alla              socializzazione e commercio. Ciò che prima era
tica dei vecchi ponti ferroviari.                              città in forma di spazio pubblico. Il Minhocão               percepito come una cesura nella continuità
     Un caso particolare è infine quello della Via              racconta invece una storia diversa: da una par-              dello spazio pubblico è diventato luogo di con-
Elevada Presidente João Goulart altrimenti no-                 te, la gestione del traffico su gomma differisce              nessione e socialità. Sotto il viadotto trovano
to come Minhocão o The Big Worm, a San Pao-                    profondamente dalla logistica su ferro, richie-              posto: una pista di pattinaggio, un campo da
lo in Brasile. Questo viadotto di km 3,6 (di cui               dendo un approccio trasformativo nel tempo di                basket, superfici per graffiti, un piccolo super-
km 2,7 in sopraelevata), costruito nel mezzo del               tipo adattivo, dall’altra, il rapporto quotidiano            market, un negozio per aringhe e fiori, un’area
territorio urbano consolidato – a poco più di 6                della popolazione con l’infrastruttura innesca               di parcheggio, una piazza coperta e una pic-
metri da terra e con una distanza minima dai                   aspettative spesso divergenti e conflittuali sul             cola marina sulle rive del fiume Zaan. Uno spa-
fronti abitati nei punti più stretti di soli 5 metri –         suo destino (Hochuli, 2020).                                 zio aperto con attrezzature per lo sport (bocce
fu inaugurato nel 1971 e presentato come la so-                                                                             e calcetto) e una nuova piazza per la chiesa sto-
luzione al decongestionamento veicolare, fina-                  Up-cycling di infrastrutture puntuali | Sem-                 rica completano l’intervento al suo intorno, sal-
lizzata a deviare il traffico di scorrimento fuori dal          pre legato alla rigenerazione delle infrastruttu-            dando il nuovo al vecchio.
centro. Il Vermone ha invece prodotto nel tem-                 re per la mobilità, ma questa volta a carattere                   Growing Underground8 è una urban farm
po diversi fenomeni collaterali negativi, che han-             puntuale, è il progetto Tunnelen6, nell’area su-             di verdure novelle idroponiche a km 0 coltivate
no trasformato un segno di fiducia nel progres-                 burbana di Ammerud ad Oslo, in Norvegia, in                  a 33 metri sottoterra. L’attività è stata avviata
so in una cicatrice urbana (Abruzzese and Fari-                cui l’aggiunta di superfici per il free climbing e            nel 2013 a Londra, dentro i Clapham Subway
nella, 2019) a causa della svalutazione immobi-                attrezzature fisse per il fitness ha dato nuova              Tunnels, rifugi antiaerei costruiti durante la Se-
liare legata alla carenza di luce e all’inquina-               vita a un sottopassaggio abbandonato, insicu-                conda Guerra Mondiale rimasti in stato di tota-
mento, del degrado degli spazi pubblici (spesso                ro e quindi evitato, trasformandolo in un servi-             le abbandono per decenni. I prodotti della farm
usati per traffici illeciti o come bivacco) e della             zio per la collettività, utilizzato dai passanti ma          sono distribuiti giornalmente presso il Mercato
separazione fisica prodotta tra quartieri adiacenti.            anche dalla comunità di sportivi frequentanti la             generale di Covent Garden e presso grossisti e

Fig. 3 | FURNISH/MUE:SLI, results of the surveys during the temporary event in Milan (credit: UNPark, 2020).

                                                                                                                                                                              75
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                                                                                                                            spute sui prezzi hanno convinto il Governo cen-
                                                                                                                            trale ad avviare dal 2001 una campagna di in-
                                                                                                                            dipendenza idrica coordinata dalla PUB Singa-
                                                                                                                            pore’s National Water Agency con uno dei pro-
                                                                                                                            getti oggi più ambiziosi a livello mondiale (PUB,
                                                                                                                            2018). La diversificazione dell’approvvigiona-
                                                                                                                            mento idrico si poggia su quattro cosiddetti ‘ru-
                                                                                                                            binetti nazionali’ (Four National Taps): le riserve
                                                                                                                            piovane, il riciclo (tramite un processo brevettato
                                                                                                                            con il nome NEWaters), la dissalazione e l’im-
                                                                                                                            portazione. Inoltre, con l’Active, Beautiful, Clean
                                                                                                                            Waters Programme, attivo dal 2006, la Città-
                                                                                                                            stato ha avviato una trasformazione della capil-
                                                                                                                            lare rete di sistemi di drenaggio, canali e baci-
                                                                                                                            ni idrici, in lussureggianti ruscelli, fiumi e laghi
                                                                                                                            dalle acque pulite (per un totale di km 8.000 e
                                                                                                                            17 riserve d’acqua). Questi spazi recuperati ac-
                                                                                                                            colgono una natura rigogliosa e numerose at-
                                                                                                                            tività ricreative che mirano a trasformare Singa-
                                                                                                                            pore in una città di giardini e d’acqua (Fig. 14).
                                                                                                                                 Quello di Singapore è un caso non facilmen-
                                                                                                                            te replicabile altrove, quanto meno in tempi bre-
                                                                                                                            vi. Flessibilità decisionale, impiego di ingenti ca-
                                                                                                                            pitali pubblici-privati, capillare monitoraggio del-
                                                                                                                            l’efficienza e forte spinta all’innovazione sono
                                                                                                                            tutte condizioni difficili da trovare in altri conte-
                                                                                                                            sti. Tuttavia, il fatto stesso che Singapore stia
                                                                                                                            raggiungendo questi obiettivi a ritmi incremen-
                                                                                                                            tali fa ben sperare per il futuro, posto che l’ap-
                                                                                                                            provvigionamento idrico sostenibile è una sfida
                                                                                                                            globale. I due casi, nella loro intenzionale diver-
                                                                                                                            sità di scala, dimostrano come la combinazione
                                                                                                                            di flussi e la calibrazione di processi di produ-
                                                                                                                            zione diversificati consenta di trasformare strut-
                                                                                                                            ture lineari e monofunzionali in infrastrutture cir-
                                                                                                                            colari e polifunzionali (Bélanger, 2017).

                                                                                                                            Possibili scenari futuri di ricerca | Nonostan-
Fig. 4 | FURNISH/MUE:SLI, temporary event in Milan (credit: P. Carli, 2020).
                                                                                                                            te l’ambito di applicazione di UNPark sia ben de-
Fig. 5 | UNPark co-design and participation in Milan (credit: C. Reati, 2021).                                              finito e localizzato nel contesto milanese, l’ap-
                                                                                                                            proccio multidisciplinare, gli approfondimenti re-
                                                                                                                            lativi allo stato dell’arte, l’evidence-based de-
ristoratori locali. Un esperto in ‘carbon account-                Up-cycling di altre reti infrastrutturali | In Gran       sign e le considerazioni finali, mutuate dai casi
ing’ monitora costantemente l’impronta ecolo-                     Bretagna il più esteso network pubblico di rica-          di studio, creano un substrato di conoscenza
gica dell’azienda che aspira non solo alla neu-                   rica di veicoli elettrici – con oltre 2.554 punti di      che può essere trasferito anche a contesti dif-
tralità ma anche a essere considerata una pro-                    ricarica e una copertura del mercato pari al              ferenti, tanto in ambito nazionale quanto in am-
duzione organica (Fig. 11). Il progetto nasce in                  12,5% – è Ubitricity9. Ubitricity, crasi di ‘ubiqui-      bito internazionale. Ad esempio, il caso del Mi-
risposta a due semplici quesiti: è possibile nu-                  tous electricity’, ha come mission quella di offri-       nhocão è stato uno spunto di riflessione non
trire le persone in maniera differente e, soprat-                 re Electricity, for Everyone, Everywhere attraver-        trascurabile per la ricerca. Questa infrastruttura
tutto, è possibile coltivare cibo che non debba                   so soluzioni intelligenti di ricarica e di pagamen-       presenta molte affinità con il Cavalcavia Serra
viaggiare? Le evidenze sono nei fatti: riuso in-                  to. Adeguate prese elettriche, installate su pali e       Monte Ceneri: a partire dalla configurazione spa-
telligente di spazi abbandonati – ‘wasted archi-                  sistemi di illuminazione pubblica, consentono             ziale del viadotto, parallelo ai viali sottostati e
tecture’ – e a basso costo, fuori dal circuito im-                un’agile distribuzione dei punti di approvvigio-          immerso in un’area densamente abitata fino al
mobiliare; applicazione di sistemi ad alta resa e                 namento – senza onerosi costi aggiuntivi per le           suo essere spazio conteso, con una forte pre-
basso costo, quali illuminazione a LED e micro-                   opere civili, con una copertura distribuita e inte-       senza di degrado fisico e sociale. Ciò che però
irrigazione (quest’ultima consente di ridurre l’im-               grata al contesto urbano, secondo un principio            distingue il Minhocão dal CSMC è la multifun-
piego di acqua del 70%); infine, ingegno nel ri-                   di accesso universale ai servizi. Un sistema di           zionalità d’uso, declinata peraltro in chiave tem-
levare un bisogno inevaso e immaginare solu-                      pagamento tramite app consente invece un sal-             porale, unita alla maturità del dibattito sulla se-
zioni economicamente ed eticamente sostenibili,                   do a consumo, agevole, veloce e istantaneo,               conda vita dell’infrastruttura (Fig. 15). In questo
capaci di soddisfare una domanda in costante                      tramite telefoni cellulari (Fig. 13). Il punto di forza   senso il Cavalcavia marca un sostanziale ritar-
crescita, facilmente trasferibili in contesti simili.             di questa soluzione, smart per definizione, è quel-        do cui la ricerca UNPark, nel suo piccolo, cer-
     Nell’insieme, i casi riportati stimolano due ri-             lo di potenziare un’infrastruttura esistente ade-         ca di dare un’importante accelerata.
flessioni. La prima è che il successo di un inter-                 guandola a nuove esigenze emergenti con un                     Il ruolo che il dibattito aperto e il reclamo
vento di rigenerazione sulle infrastrutture non                   uso innovativo e facilmente trasferibile di tecno-        dell’infrastruttura giocano nei processi di rige-
derivi dalla dimensione o ubicazione dei manu-                    logia già presente sul mercato, messa in opera            nerazione è dunque diventato un’importante le-
fatti ma da un sistema di relazioni e opportu-                    senza particolari costi aggiuntivi e senza ulteriori      zione per questa ricerca ma anche una condi-
nità sempre diverso. La seconda è che la con-                     impatti sull’ambiente circostante.                        cio sine qua non da intercettare in contesti si-
versione dei condizionamenti fisici in punti di                        A Singapore quasi metà dell’acqua potabi-             mili. Da ciò risulta ancora più evidente il motivo
forza è il primo passo per immaginare una nuo-                    le proviene dal fiume Johor, in Malaysia, grazie           per cui creare un atlante di pratiche e azioni ri-
va vita dell’infrastruttura.                                      a una serie di accordi stipulati a partire dal 1927       generative, applicate ai sistemi infrastrutturali –

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UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità
Carli P., Scrugli P. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 72-81

con un affondo particolare sui sistemi legati alla            Urban Mining is a particularly fitting issue.
mobilità – e indirizzate alla produzione di valore      The expression, coined in the 1980s to refer to
economico e sociale per le città e per i propri         the practice of retrieving rare and precious
abitanti, sia uno degli obiettivi principali di UN-     metals contained in waste electrical and elec-
park. Questo compendio ragionato dovrebbe inol-         tronic equipment – similar to traditional mining
tre accompagnarsi a un set di linee guida, fina-         – has over time expanded to refer, first, to the
lizzate tanto alla valutazione quanto al progetto       practice of seeking out urban waste suitable
di infrastrutture urbane da ricodificare.                for restoration, and later, to the search for re-
     La valorizzazione del patrimonio infrastrut-       sources of any kind whatsoever in urban envi-
turale esistente è infatti una materia in continuo      ronments, even including land, infrastructure and
divenire che non può più prescindere dall’in-           buildings (Lederer, Laner and Fellner, 2014).
terazione con i contesti ambientali e antropici         Cities have a vast and yet-undiscovered wealth
con i quali si interfaccia (Shannon, and Smets,         of spaces, surfaces, structures, supply systems
2010). In un’ottica di up-cycling, alla funzione ori-   and monofunctional infrastructures with an
ginaria si dovrà pertanto saper integrare e/o           enormous amount of latent potential to be un-
sostituire nuovi usi creativi, più vicini ai bisogni    locked and/or reinvented through an intelligent,
dei cittadini e più inclini a incidere in maniera       design-oriented and human-centred approach.
positiva sulle dinamiche economiche e sociali           This is a new approach – both temporally and
della città contemporanea (Ferlenga, Biraghi and        functionally speaking – to the regeneration and
Albrecht, 2012).                                        transformation of these various urban artefacts
     Rispetto alle questioni cogenti che affliggo-       that engages with the issue of their use or un-
no il Serra Monte Ceneri, la ricerca UNPark sol-        deruse and their functionality, asking what dif-
leva invece la necessità di legare a doppio filo il      ferent and integrable function could be imple-
futuro del Cavalcavia e quello dei quartieri limi-      mented in them for the benefit of the environ-
trofi alle grandi trasformazioni urbane in atto sul-     ment and the local community. This requires
le aree adiacenti di Farini e Bovisa, che ne cam-       an approach to design that is not limited to de-
bieranno profondamente l’assetto nei prossimi           signing spaces ‘for the city’, but rather ‘with
anni grazie all’iniezione di ingenti capitali pub-      the city’, in other words as expressions of po-
blici e privati. Il forte potenziale di collegamento    tential to be nurtured and unmet needs to be
in chiave di mobilità sostenibile10 dell’asse Ser-      intercepted.
ra Monte Ceneri rispetto agli ambiti di Farini,               However, whilst a systemic approach to re-
Bovisa, Portello e San Siro è più che evidente          claiming anthropogenic resources related to prod-
ma non sufficiente a immaginare una seconda              ucts and buildings has now become widespread
vita dell’intera infrastruttura. Ecco perché alza-      thanks to new needs in terms of the flexibility
re il livello della riflessione diventa fondamenta-      and disassemblability of their elements and re-
le. Ragionare sui benefici tangibili indotti dal-       cycling of their constituent materials (Campio-
l’applicazione di NBS e su quelli intangibili pro-      li et alii, 2018; Sposito and Scalisi, 2020), the same
ducibili tramite sistemi di sfruttamento e/o ero-       cannot yet be said for a systematic approach
gazione di energie rinnovabili, in sinergia con         to the urban mining of space – especially pub-
soluzioni digitali proprie delle smart cities, di-      lic and outdoor space – and infrastructures,
venta quindi imperativo in un’ottica di circola-        which is an issue still addressed with an engi-
rità urbana.                                            neering logic that is wholly divorced from the
                                                        specific features of the areas in question (Schiaf-
                                                        fonati, 2016).
                                                              Replanning the city allows us to transform
The paradigm of linear development, fuelled by          spaces and objects traditionally intended to serve
the ever-growing and sometimes ruthless (In-            a single purpose into multifunctional assets
gersoll, 2018) consumption of resources and             which can be developed over time and be-
land – the result of an abundance of supply and         come increasingly integrable/integrated. This
demand – profoundly conflicts with the scarcity          method of intervention, which lends substance
of resources in the so-called ‘spaceman econ-           to the idea of upcycling through the concepts
omy’ that characterises our environment, which          of multitasking and transformability, combines
is finite by definition (Boulding, 1966). The ex-         the original function with new and creative us-
cessive production of objects, buildings and an-        es that are not only more in line with the press-
thropised spaces that characterises the An-             ing needs of local citizens, but also capable of
thropocene is no longer sustainable, let alone          having a positive effect on the social and eco-
realistic; this consideration rings all the more        nomic dynamics in the very areas where these
true of any kind in urban environments where            often suffer the negative impacts generated
limited resources, especially in terms of space,        by urban infrastructures. Based on the above
make it necessary to radically change our ap-           premises, the starting point for this project is
proach «[…] from using more to doing more               research into a real-world case as a means of
with the resources at hand» (Burnham, 2018,             investigating an issue with a marked urban and               Fig. 6 | FURNISH/MUE:SLI, tactical urbanism project in
p. 5). For these reasons, the research fields of         social impact which is, however, still highly                Milan (credit: P. Scrugli, 2020).
Urban Mining, Wasted Architecture and Upcy-             fragmented and a very low priority on cities’ ur-            Fig. 7 | Promenade Plantée, Viaduc des Arts in Paris
cling take on a new importance, moving be-              ban planning agendas, especially in Italy. The               (copyright: Le Viaduc des Arts, 2018).
yond the confines of the field in which they            ultimate aim is to use a series of international             Fig. 8 | Bloomingdale Trail – The 606 in Chicago (credit:
originated (Cossu and Williams, 2015) and help-         case studies to trigger a reflection capable of               V. Grigas, 2015).
ing to build an innovative vision of the contem-        launching a debate on the role of infrastruc-                Fig. 9 | Jardins de la Rambla de Sants in Barcelona
porary city, even on a vast scale (Bélanger, 2009),     tures in urban areas, which are increasingly in              (copyright: Area; credit: A. Goula Sardà, 2016).
centred around flow exchanges and minimis-               need of public space and improved environ-                   Fig. 10 | Tunnelen in Ammerud, Oslo (copyright: IF World
ing its impact and waste.                               mental quality.                                              Design Guide).

                                                                                                                                                                          77
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                                                              lan, connects Piazza Stuparich and Piazzale Lu-       especially with regard to the co-design and
                                                              gano at height for a length of around 2 km,           participatory aspects. However, this obstacle
                                                              passing over two railway lines and numerous           to in-person meetings was instead looked at
                                                              roads both major and local. Built between 1959        as an opportunity to explore different means of
                                                              and 1967 with technology that was cutting-            interaction, with the use of video calls, online
                                                              edge for its time, based on a design by engi-         questionnaires and surveys, interactive appli-
                                                              neers Silvano Zorzi and Giorgio Macchi (Baraz-        cations and brainstorming platforms. As such,
                                                              zetta and Neri, 2019), the SMCF has, over time,       multiple meetings, both formal and informal,
                                                              become an increasingly critical element affect-       have been conducted in this way with the pub-
                                                              ing the urban quality of the surrounding area: a      lic administration as well as with citizens and
                                                              visual and physical barrier that forces the area      stakeholders. In the case of the latter group,
                                                              into the outskirts of the city, despite its being     the dimension of the ‘serious game’ – a tool
                                                              relatively close to the centre. In addition to        that lies at the heart of many participatory pro-
                                                              contributing to the decline of the area, the fly-      cesses – played an important role in facilitating
                                                              over and parking spaces underneath it also            active behaviour which made the exchange
                                                              have knock-on effects on air quality due to the       of ideas between the participants more agile.
                                                              large amount of vehicular traffic that passes          Citizens were involved in multiple parts of the
                                                              through them. This is also combined with an           process: selecting the project proposals, eval-
                                                              array of problems relating to health and hy-          uating the effectiveness of the work steps, and
                                                              giene, safety and security, the commercial de-        providing reflections on problems, activities
                                                              valuation of the area and the delayed innova-         and requests related to the pilot project. For
                                                              tion of urban services, consequently discourag-       example, for the MUE:SLI/FURNISH interven-
                                                              ing even the small and medium-sized invest-           tion alone, 60 citizens were interviewed in per-
                                                              ments so desperately needed to revitalise the         son in less than two days (4-6 December 2020).
                                                              neighbourhood.                                             In fact, to lend the work additional struc-
                                                                   By investigating the transformation works        ture, the UNPark team applied for both calls to
                                                              planned in Milan’s urban agenda, the UNPark           organise and participate in conferences and
                                                              research project intends to take a closer look        European research and design calls. In Octo-
                                                              at the issue and open a debate with both the          ber 2020, the UNPark research project was
                                                              public administration and the citizens on the         selected as part of the European competitive
                                                              role that infrastructures will play as the city de-   call FURNISH – EIT Urban Mobility (along with
                                                              velops. Starting from the specific real-world case     three other teams from all over Europe) to de-
                                                              of the SMCF – synecdochical for all the critical      velop open-source prototypes to be created
                                                              issues and potentialities of these types of mono-     with digital manufacturing techniques for mo-
                                                              functional structures – and using landscape de-       bile urban furniture (dubbed Mobile Urban Ele-
                                                              sign as a working tool, UNPark aspires to lay         ments – MUE)2 meeting the social distancing
                                                              the foundations for a shared process of urban         criteria made necessary by Covid-19.
                                                              regeneration that identifies infrastructure as the          As part of this initiative, a three-day event
                                                              trigger system for a domino effect on the entire      under the SMCF was held, at the level of via
                                                              surrounding area. The name UNPark itself sets         Plana, which saw the implementation of a tac-
                                                              ambitious goals. If read as ‘to unpark’, it alludes   tical urban planning project and the temporary
                                                              to the removal of vehicles; as an acronym – Ur-       installation of three initial prototypes for street
                                                              ban Nudging Park – it suggests ‘nudging’ citi-        furniture, dubbed MUE:SLI (Mobile Urban Ele-
                                                              zens and administrations alike towards making         ments: Sport, Leisure, Inclusion), made from
                                                              real change happen; and, finally, if interpreted       plywood panels cut with numerically controlled
                                                              in reference to computer jargon – as in ‘un-          machines. The modules were designed to be
Fig. 11 | A8ernA in Koog aan de Zaan, Amsterdam, de-
                                                              parking a CPU’ (i.e. using the full capacity of a     arranged into different layouts and, thanks to
signed by NL Architects (credit: Buitenruimten Binnen-        CPU by disabling Core Parking) – it becomes a         plugins, serve different functions: from simple
boord, 2010).                                                 metaphor for the importance of removing the           seating, they can transform into picnic tables,
Fig. 12 | Growing Underground in London (credit: the-         obstacles that are stopping citizens every-           vertical display units, play stations and flower
jaan, 2015).                                                  where from playing an active role on urban            boxes. This experience represented an oppor-
Fig. 13 | Ubitricity: electric vehicle plugged in to charge   transformation processes.                             tunity to actively involve the citizens and stake-
in London (copyright: Ubitricity).                                 The project is financed by the Polisocial        holders of UNPark: beforehand, through online
                                                              Award 2019 competition, within the framework          questionnaires which helped to orient the deci-
                                                              of the Politecnico di Milano’s Social Responsi-       sions made for the project, and throughout the
                                                              bility Programme, and involves researchers from       event, by way of in-person surveys and inter-
UNPark: actions in the field, emerging criti-                  five Departments in the fields of Architecture,         views which allowed the team to collect com-
cal issues and influences on research activ-                   Engineering and Design1. There is also co-fund-       ments and suggestions on the ground, but al-
ity | UNPark (Urban Nudging Park) is a feasibil-              ing from the City of Milan, the Administration of     so the residents’ frustrations and desires with
ity study for various scenarios, including a tem-             Municipality 8 of Milan, the Open4Citizens –          regard to the neighbourhood and the impact of
porary pilot project, aimed at transforming the               Horizon 2020 project, and the Politecnico di          the infrastructure (Figg. 3-5).
spaces underneath the Serra-Monte Ceneri fly-                  Milano’s Textile Hub. UNPark operates on nu-               The tactical urban planning intervention un-
over (SMCF) in Milan into a multifunctional area              merous different levels: from theoretical re-         derneath the SMC flyover proved to be a fun-
for street sports that is truly accessible to all.            search and the analysis of international case         damental accelerator for UNPark, providing a
The launch of the pilot scheme will be accom-                 studies to fieldwork (through co-design and           valuable testbed for the research which raised
panied by illustrative actions relating to the mon-           the involvement of local stakeholders in decisions    some critical issues and quite a few questions
itoring of the environmental quality, experimen-              for the project), with a view to fostering partici-   that would scarcely have had the impact that
tation with nature-based solutions, and the use               pation and social inclusion, thanks to an open        they acquired if they had not cropped up so
of innovative materials.                                      dialogue with Milan’s citizens.                       spontaneously. First of all, the complexity and
     The SMCF (Figg. 1, 2), in the north-western                   Due to the pandemic, the original schedule       timeframes involved in obtaining authorisations.
quadrant of the established urban fabric of Mi-               for UNPark has undergone continuous changes,          Whilst these were fairly predictable in some re-

78
UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità
Carli P., Scrugli P. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 72-81

spects, in others, they proved to represent fur-       Upcycling of mobility infrastructures | The               minimum distance of a mere 5 metres from the
ther tangles of critical issues. Perhaps the most      first example of the upcycling of urban infras-            façades of residential buildings at the narrow-
significant was the completely unforeseen vari-         tructures that springs to mind is the Prome-              est points – was inaugurated in 1971 and offered
able of the postponement of the local adminis-         nade Plantée in Paris, a pedestrian promenade             as the solution to easing problems of conges-
trative elections due to Covid-19, intertwined         also known as the Coulée verte René-Dumont.               tion by diverting the flow of traffic out of the
with the political weight that any action on the       Created between the 1980s and 1990s above                 centre. Instead, the Big Worm has resulted in
ground inevitably acquires in problematic con-         the disused railway viaduct that ran from the             several negative collateral phenomena over its
texts such as the SMCF.                                former Bastille Station – now the Opéra Bastille          lifespan to date, transforming a mark of confi-
     Second, the lack of proactivity shown by the      opera house – it is the world’s first elevated            dence in progress into an urban scar (Abruzze-
resident population. Transformation – although         public park and served as the inspiration for             se and Farinella, 2019) due to the devaluation
temporary – is often viewed with distrust rather       the better-known High Line in New York. The               of property linked to pollution and reduced
than being seen as an opportunity. Decades of          run of sixty masonry vaults that punctuates the           natural light, the decline of public spaces (often
dissatisfaction have dried up their positive ex-       first stretch of the route is known as Le Viaduc           used for illegal dealings or as campsites), and
pectations and fostered a bitter dialogue. The         des Arts3 and is home to shops, businesses,               the physical separation created between neigh-
removal of the parking spaces, even just for a         workshops and exhibition spaces of various                bouring areas.
few days, was interpreted as the alienation of a       kinds in which an incredible range of traditional              The attempt to minimise its impact resulted,
hard-won right in a context where the ‘right to        artisanal activities thrive (Fig. 6). The Promenade       as early as 1976, in the restriction of vehicular
the city’ – understood as freedom of individual        is an archetypal project, the offspring of that           access between the hours of 6:30 am and 9:30
expression and the re-appropriation of the times       season of vast projects kicked off by then-Presi-         pm. This triggered the spontaneous use of the
and spaces of urban living (Lefebvre, 1968) –          dent François Mitterrand as a means of creat-             space by the local residents who now perceive
seems to have given way to a few consolidat-           ing contemporary monuments in Paris capable               the Minhocão, both in the evenings and at
ed, unquestioned and indisputable rules that           of transforming its skyline and stimulating its           weekends, as a sort of unformalised urban lin-
are the result of mere circumstance. Finally, the      economy through operations to replace and                 ear park. Since 2013, the Associação Parque
lack of a set of exemplary and shared cases            renovate its property stock.                              Minhocão has been working hard to have the
demonstrating the possibilities offered by the              Another project, perhaps more closely relat-         viaduct transformed into a permanent, yet still
circular economy upon which to base a con-             ed to the semi-peripheral dimension of the Ser-           informal, park in which the indefinite nature of
structive dialogue with the various actors in-         ra-Monte Ceneri flyover, is that of the Bloom-            the space can continue to translate into infinite
volved in the regeneration process, be they            ingdale Trail in Chicago, also known as The               experiential possibilities. However, this vision is
public administration officials or ordinary citizens.   6064. This trail, which stretches over 4 km in            very much at odds with the view of the local
     Two conferences (Creative Milan – Design          the north-west of the city, was created by con-           administration, which would only be prepared
and Anthropology to Restart from the Periph-           verting an old elevated freight line into a linear        to give up the viaduct if it were converted into a
ery’, in the context of AnthroDayMilano 2021,          park (Fig. 7). The 606 is an integral part of a           formally controlled public park.
and UNPark – Upgrading Urban Infrastructure,           wider project, the Logan Square Open Space                     Whilst the first three cases offer an overview
as part of Milan Digital Week 2021 on the themes       Plan, which aims to extend the area dedicated             of the potential for mobility infrastructures to
of the fair and inclusive city) sought to provide      to public spaces in a part of the city that is            have a second life, it is nonetheless important
some answers to these critical issues through          densely populated yet poorly equipped in terms            to highlight that these are railway tracks (both
dialogue with experts from different sectors on        of community facilities. The project, which has           disused and otherwise), and as such consti-
pressing topics addressed by research: the             a significant bottom-up component, allowed                 tute architectures ‘outside’ the urban fabric
anthropological dimension of change, e-park-           for the construction of a system of cycle and             proper that have been reclaimed and given
ing, improving urban energy efficiency, mobility        pedestrian paths connecting a network of green            back to the city in the forms of public space.
on demand and green infrastructure. Other an-          areas reclaimed for common use. Today, The                The Minhocão, meanwhile, tells a different sto-
swers came from research into international            606 is managed through a public-private part-             ry: on the one hand, the management of road
case studies: a key part of the wider UNPark           nership between the City of Chicago, the Chica-
project. From a scientific point of view, these        go Park District, the non-profit organisation Trust
examples provide a reference framework of              for Public Land, and the Friends of the Bloom-
good practices that are useful for compiling a         ingdale Trail association.
body of knowledge on circular cities and, in                A context that is perhaps even more similar
particular, circular infrastructures; in terms of      to that of the SMC Flyover is that of the Raised
popularising the underlying ideas, meanwhile,          Gardens of Sants in Barcelona5, which opened
they contribute to the construction of a collec-       to the public in 2016 above a metro line that
tive imagination of possibilities linked to the re-    divided the urban fabric of the neighbourhood
generation of urban infrastructures.                   for decades (De Francesco, 2017; Fig. 8). To
     On the understanding that project refer-          date, the project is only 800 metres long, with
ences are always partial in nature (after all, the     the prospect of a 5 km extension in the future,
physical, political, economic and environmental        and consists of a raised linear park with rows
contexts in which they are developed can differ        of trees, pedestrian connections and photo-
quite extensively from those in which they are         voltaic canopies which partially cover its ener-
applied) and accepting that, however recent            gy needs. The exposed supporting structure of
they may be, it would be unlikely for these ex-        prefabricated concrete crossbeams that encap-
amples to manage to integrate clear answers            sulates the railway line does not entirely ob-
to all the questions of the contemporary situa-        struct visual permeability and also contributes
tion, below is a critical review of some exem-         to a noise reduction effect, whilst at the same
plary case studies which are useful for reflect-        time evoking the aesthetic of the railway bridges
ing on the second life of infrastructures. In-         of yesteryear.
deed, using what has already been done as a                 A case that merits special mention is the
jumping-off point to imagine what already ex-          Via Elevada Presidente João Goulart, otherwise
ists in a different way is the first step towards       known as Minhocão or The Big Worm, in São
launching an adaptive transformation process,          Paulo, Brazil. This 3.6 km-long viaduct (of which
one capable of unlocking the hidden potential          a 2.7 km-long stretch is elevated), built in the
of these spaces and transforming them into             middle of a long-established urban area – just            Fig. 14 | ABC Waters Design Guidelines: cover, 4th edi-
platforms of possibilities (Burnham, 2021).            over 6 metres above the ground and with a                 tion (copyright: PUB, 2018).

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UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità UNPARK La seconda vita di un'infrastruttura in un contesto urbano ad alta densità
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