Università degli Studi di Foggia - V ANNO Corso di Medicina Interna CATTEDRA DI MEDICINA INTERNA

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Università degli Studi di Foggia - V ANNO Corso di Medicina Interna CATTEDRA DI MEDICINA INTERNA
Università degli Studi di Foggia
                        CATTEDRA DI MEDICINA INTERNA

                              Corso di Medicina Interna
                                      V ANNO
                                     Prof. Gianluigi Vendemiale

Pierre-Auguste Renoir COLAZIONE DEI CANOTTIERI 1880-1881
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Caso clinico
• Maschio italiano di 84 anni, bracciante agricolo giunge per
  peggioramento degli edemi declivi e peggioramento della
  dispnea (dispnea per sforzi minimi)

• Anamnesi Patologica Remota
   – Ernioplastica inguinale bilaterale
   – Impianto di PM nel 1990 per BAV completo. Ultima
     sostituzione di PM nel 2011
   – BPCO
   – Ricovero ospedaliero nel 2009 per anemia e melena 
     trasfusione di emazie concentrate.
   – Edemi declivi da circa 1 anno

• Anamnesi Patologica Prossima
   – Edemi declivi peggiorati negli ultimi mesi
   – Recente riscontro di Ca 19-9 55.6 (v.n.
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Esame Obiettivo
• Generale: decubito semiortopnoico, discheratosi alle gambe
  con edemi declivi colonnari, giugulari visibili in ortostatismo
  con danza sistolica delle giugulari e reflusso epatogiugulare

• Respiratorio: FVT ridotto alla base DX, Ipofonesi basale Dx,
  MV ridotto alla base di dx e rantoli a piccole bolle alla base sin

• Cardiaco: FC 60 bpm ritmica, soffio sistolico in punta irradiato
  al collo, PA 140/70 mmHg

• Addome: fegato palpabile a 3 cm dall’arcata costale e lieve
  soffio vascolare addominale udibile solo con la campana

• Nervoso: nulla di rilevante
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Focolai di auscultazione delle valvole cardiache

Mitrale: V spazio intercostale
         Emiclaveare sn

Tricuspide: IV spazio intercostale
           marginosternale sn

Aortica: II spazio intercostale
        a dx dello sterno

Polmonare: II spazio intercostale
         a sn dello sterno
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Immagini salienti dell’esame obiettivo
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Esami ematochimici alterati
• Hb 11 g/dl (v.n. 14-18), MCV 75 fL (v.n. 77-98) HCT 30%
  (v.n. 42-52), MCH 30 mcg (v.n. 25-34) RDW 19 % (v.n. 11-
  16.5), GR 4.000.000/mcl (v.n. 4.700.000- 6.100.000)
• Bilirubina 2.28 mg/dl (v.n. 0.20- 1.20)
• Colesterolo 96 mg/dl (v.n. 110-200)
• Gamma GT 196 U/L (v.n. 7-64)
• Fosfatasi alcalina 165 U/L (v.n 40-129)
• Gamma globuline 17.6% (10.4)
• Alfa 1 globuline 3.3% (1.4-2.7)
• VES 17 mm (2-15)
• Sideremia 22 mcg /dL (v.n. 37-145)
• Ferritina 125 ng/mL (v.n. 15-150)
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Alcuni valori dell’emocromo
• MCV (Mean Corpuscolar Volume) indica la grandezza dei globuli rossi
  – Anemia macrocitica, normocitica, microcitica

• MCH (Mean Corpuscolar Hemoglobin), indica il contenuto emoglobinico
  corpuscolare medio, cioè la quantità media di emoglobina contenuta
  all'interno di un globulo rosso
   – Anemia ipocromica, normocromica
   – N.B. Non esiste l’anemia ipercromica

• RDW (Red cell distribution width) misura la variazione di volume dei
  globuli rossi  anisocitosi
   – RDW
       • Valori di riferimento: donne: 11.7–14.4% uomini: 11.6–14.4%
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Cosa facciamo?
• Indaghiamo il Ca 19-9 aumentato (Recente
  riscontro di Ca 19-9 55.6 (v.n.
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La diagnosi
•   Turgore delle giugulari
•   Ipofonesi base polmonare dx
•   FVT ridotto alla base DX      Versamento pleurico
•   MV ridotto alla base di dx
•   Edemi declivi

         SCOMPENSO CARDIACO
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SCOMPENSO CARDIACO

  Sindrome clinica che si verifica quando un’anomalia della
  funzione cardiaca rende il cuore incapace di pompare una
 quantità di sangue adeguata (portata cardiaca) alle necessità
metaboliche dell’organismo oppure quando il cuore è in grado
 di fare ciò solamente con elevate pressioni di riempimento.
Come origina lo Scompenso
• L’incapacità del cuore può essere dovuta ad un riempimento
  insufficiente e/o a ridotta contrazione e svuotamento
  ventricolare.

• I meccanismi di compenso aumentano la volemia, le
  pressioni di riempimento, la frequenza cardiaca e la massa
  cardiaca al fine di mantenere la funzione di pompa e
  provocano una ridistribuzione del flusso sanguigno.

• Con il tempo, nonostante questi meccanismi compensatori,
  la capacità del cuore di contrarsi e di rilasciarsi si riduce
  progressivamente e lo scompenso cardiaco peggiora.
Epidemiologia
• Prevalenza in aumento
• Invecchiamento popolazione  scompenso
• Miglior terapia medica e chirurgica delle
  coronaropatie, miocardiopatie, valvulopatie,
  aritmie  scompenso
• Morbilità elevata → aumento della spesa per
  la sanità pubblica
Pre-carico e Post-carico

                         POST – CARICO
                           (After load)
  PRE – CARICO
                    RESISTENZE PERIFERICHE
    (Pre load)
RITORNO VENOSO
Fisiopatologia
L’insufficienza cardiaca: fisiopatologia
L’insufficienza cardiaca: fisiopatologia
Meccanismi neurormonali
• ↑ Sistema renina-angiotensina-aldosterone (SRAA):
   – determina vasocostrizione e ritenzione idro-salina 
     incremento conseguente del pre e del post carico
   – Angiotensina II e Aldosterone promuovono l’apoptosi,
     l’ipertrofia miocardica e la fibrosi interstiziale.
• ↑ Sistema nervoso adrenergico e ↑ catecolamine circolanti:
   – incremento del post-carico e del rischio di aritmie
• ↑ Vasopressina (ADH):
   – aumento della ritenzione idrica e aumento del post-carico
• ↑ Endotelina:
   – aumento della vasocostrizione e quindi del post-carico
• ↑ TnF alfa, IL-1, ossido nitrico:
   – incremento dell’apoptosi, ipertrofia
• ↑ Peptide Natriuretico Atriale ANP:
   – vasodilatazione e natriuresi
In sintesi le modificazioni fisiopatologiche

  •   Ipertrofia miocitaria
  •   Dilatazione ventricolare
  •   Ritenzione idrica e di sodio
  •   Stimolazione simpatica
  •   Vasocostrizione periferica
MECCANISMI DI ADATTAMENTO

• Meccanismo di Frank-Starling

• Ipertrofia miocardica e rimodellamento cardiaco

• Redistribuzione della gittata cardiaca a favore di organi
  vitali come il cuore e cervello rispetto a cute, muscolatura
  scheletrica

• Meccanismi neurormonali
Meccanismo di Frank-Starling

 La forza di contrazione del ventricolo è funzione (entro certi
  limiti) della lunghezza del muscolo cardiaco alla fine della
  diastole a sua volta strettamente correlata al volume
  ventricolare telediastolico

 Nello Scompenso cardiaco moderato la gittata cardiaca a
  riposo rimane normale grazie all’aumento del precarico
  ventricolare.
RIMODELLAMENTO CARDIACO
I ventricoli si adattano al sovraccarico emodinamico cronico
sviluppando ipertrofia.

• Sovraccarico di volume come nelle insufficienze valvolari, si
sviluppa un’ipertrofia eccentrica.

•Sovraccarico di pressione come nella stenosi valvolare aortica o
nell’ipertensione arteriosa si sviluppa un’ipertrofia concentrica.
Le varie forme
           Rispetto al tempo di insorgenza:
– Scompenso Cardiaco Acuto  EDEMA POLMONARE
– Scompenso Cardiaco Cronico (cardiopatia ischemica,
  ipertensione, cardiomiopatia dilatativa, valvulopatie ed aritmie
  come fattore precipitante)
  Rispetto alla funzione cardiaca compromessa:
– Scompenso Cardiaco Sistolico: indebolimento della
  contrazione sistolica che determina riduzione della gittata
  sistolica, inadeguato svuotamento ventricolare, dilatazione del
  cuore e spesso aumento della pressione telediastolica
  ventricolare.
– Scompenso Cardiaco Diastolico: l’anomalia principale
  riguarda il rilasciamento ventricolare che porta ad un’eccessiva
  elevazione della pressione diastolica (Remodeling)
Scompenso Cardiaco Destro
Cause
• Scompenso cardiaco sinistro
• Cuore polmonare (BPCO)
• Embolia polmonare – ipertensione
  polmonare
• Valvulopatia tricuspidalica – polmonare
• Valvulopatia mitralica con ipertensione
  polmonare
• Shunt sinstro-destro (difetto setto
  interatriale o interventricolare)

Segni e sintomi  congestione periferica
   –   Edemi declivi
   –   Epatomegalia congestizia
   –   Distensione giugulare
   –   Versamenti (pleurici – ascite)
Scompenso Cardiaco Sinistro
Cause
• Cardiopatia ischemica
• Ipertensione arteriosa
• Valvulopatia mitralica ed aortica
• Cardiomiopatie

Segni e sintomi
 congestione del piccolo circolo
   –   Dispnea
   –   Ortopnea
   –   Dispnea parossistica notturna
   –   Crepitii
   –   3° e 4° tono (ritmo di galoppo)
In base alla Portata
   (gittata sistolica x frequenza cardiaca)

• Scompenso Cardiaco ad alta portata
  (ipertiroidimo, anemia, fistola arterovenosa,
  malattia di Paget, gravidanza)

• Scompenso Cardiaco a bassa portata
  (cardiopatia ischemica, ipertensione,
  cardiomiopatia dilatativa, valvulopatie)
Cause di scompenso cardiaco:
-   Cardiopatia ischemica
-   Cardiopatia ipertensiva
-   Cardiomiopatie (dilatativa ipertrofica, ostruttiva, restrittiva)
-   Valvulopatie
-   Farmaci ( chemioterapici)
-   Tossine (alcol, cocaina, arsenico, mercurio)
-   Endocrinopatie (ipertiroidismo, feocromocitoma)
-   Miocarditi (infettive o autoimmuni)
-   Nutrizionali (deficit di tiamina, selenio, carnitina)
-   Infiltrative (amiloidosi, sarcoidosi, emocromatosi)
-   Pericardite (costrittiva, versamento)
-   Altre (M. di Chagas, HIV)
CAUSE PRECIPITANTI
•   Embolia polmonare
•   Aumento dell’assunzione di sodio con la dieta
•   Infezioni
•   Anemia
•   Tireotossicosi
•   Gravidanza
•   Aritmie
•   Miocardite ed Endocardite infettiva
•   Infarto acuto del miocardio
•   Scarsa compliance alla terapia medica
•   Crisi Ipertensiva
Cosa chiedere al paziente
Storia di:
- Ipertensione, diabete mellito, dislipidemia, fumo di sigaretta
- Familiarità per malattie cardiovascolari
- Cardiopatia ischemica
- Valvulopatie
- Aterosclerosi
- Febbre reumatica
- Esposizione a farmaci (antracicline, ciclofosfamide)
- Assunzione di alcol e droghe
- Infezioni, malattie del connettivo, amiloidosi, feocromocitoma
Segni e sintomi
• Dispnea: Sintomo cardine dello Scompenso Cardiaco
   – Dispnea da sforzo
   – Ortopnea: Il decombere in posizione supina incrementa il
     ritorno venoso e di conseguenza la pressione venosa
     polmonare e capillare causando edema polmonare
     interstiziale.
   – Dispnea parossistica notturna: è definita come l’improvviso
     risveglio del paziente con senso di ansia severa e fame d’aria.
   – Dispnea a riposo: legata a riduzione della compliance cuore-
     polmone.
• Dolore toracico (in caso di eziologia ischemica)
• Palpitazioni
• Astenia e riduzione della tolleranza all’esercizio fisico
• Nicturia e/o Oliguria
• Edemi declivi e/o polmonare
Ortopnea

Dispnea presente in posizione supina,
alleviata dalla posizione seduta.

Meccanismo: in posizione supina si verifica una
redistribuzione dei liquidi dalle estremità
inferiori verso il torace con conseguente
congestione venosa polmonare.
Dispnea parossistica notturna

Gravi episodi di dispnea improvvisa e tosse che
insorgono durante la notte e risvegliano il
paziente

Meccanismo:
-Aumento del ritorno venoso in posizione supina
-Depressione centri respiratori durante il sonno
Anoressia

Gonfiore addominale
                      Congestione
Dolenzia addominale   portale

Stipsi

Nausea
Astenia
Affaticabilità       Ipoperfusione
Ridotta tolleranza   muscolare
all’esercizio

 Confusione
 Difficoltà di
concentrazione       Ipoperfusione
 Cefalea             cerebrale

 Insonnia
 Ansia
Classificazione NYHA
• Classe I Nessuna limitazione all’attività fisica. L’attività fisica
  ordinaria non causa astenia, palpitazioni o dispnea

• Classe II Lieve limitazione dell’attività fisica. L’attività fisica
  ordinaria causa astenia, palpitazioni o dispnea.

• Classe III Marcata limitazione dell’attività fisica. Non sono
  presenti sintomi a riposo ma l’attività fisica inferiore a quella
  ordinaria causa astenia, palpitazioni o dispnea

• Classe IV Sintomi a riposo. L’attività fisica incrementa il
  discomfort.
ESC Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure 2008
Criteri di Framingham per la diagnosi di scompenso cardiaco
Criteri maggiori                Criteri minori
Dispnea parossistica notturna   Edemi periferici
Ortopnea                        Tosse notturna
Turgore giugulare               Dispnea
Rantoli                         Epatomegalia
Cardiomegalia                   Versamento pleurico
Edema polmonare acuto           Capacità vitale 120 bpm
↑ pressione venosa >16 cmH2O    Riduzione ponderale >5kg con diuretici
Tempo di circolo >25 sec

               Diagnosi di scompenso cardiaco
               • 2 criteri maggiori
               • 1 criterio maggiore + 2 minori
Criteri di Boston per la diagnosi di scompenso cardiaco
Criteri                                                                 Punteggio
Categoria I: Anamnesi
Dispnea a riposo                                                                    4
Ortopnea                                                                            4
Dispnea parossistica notturna                                                       3
Dispnea durante cammino in pianura alla velocità abituale                           2
Dispnea durante cammino in salita o attività fisica moderata                        1

Categoria II: Esame obiettivo
Anomalie della frequenza cardiaca                                               1-2
              se FC 91-110 bpm (1 punto)
              se FC> 110 bpm (2 punti)
Aumento della PVC                                                               2-3     SC certo 8-12
              se>6 cmH2O (2 punti)
              se>6 cmH2O più epatomegalia o edema arti inf. (3 punti)
                                                                                        SC possibile 5-7
Rantoli polmonari                                                               1-2     SC improb. < 4
              se basali (1 punto)
              se estesi ai campi polmonari medi (2 punti)
Broncospasmo                                                                    3
III tono cardiaco                                                               3

Categoria III: Rx torace
Edema polmonare alveolare                                                       4
Edema polmonare interstiziale                                                   3
Versamento pleurico bilaterale                                                  3
Rapporto cardiotoracico >0.50 (in proiezione P-A)                               3
Redistribuzione del flusso agli apici                                           2
Alcune diagnosi differenziali

• Diagnosi differenziale della dispnea
  – bronchite cronica
  – enfisema
  – asma
  – anemia
• Diagnosi differenziale dell’edema
  – insufficienza epatica
  – insufficienza renale
ESAMI DI LABORATORIO
- Esame emocromocitometrico, elettroliti sierici, emoglobina
  glicosilata, profilo lipidico, esame delle urine, funzionalità
  epatica e renale, ormoni tiroidei

- BNP (peptide natriuretico atriale) e il suo precursore pro-BNP
  (NT-pro BNP): possono essere utilizzati per la diagnosi, per
  la stratificazione prognostica

- Il rilascio del BNP sembra essere correlato in maniera
  direttamente proporzionale al sovraccarico di volume e di
  pressione ventricolare. I livelli di BNP correlano strettamente
  con la classificazione NYHA dell’insufficienza cardiaca.
B-TYPE NATRIURETIC PEPTIDE
                         Baugham KL, NEJM 2002
• E’ un peptide secreto dai miociti ventricolari
•   gioca un ruolo nel mantenimento del volume omeostatico
•   i livelli di BNP aumentano nello scompenso cardiaco
•   ha proprietà diuretiche, natriuretiche e vasodilatatorie
• A-TYPE secreto dal miocardio atriale in risposta alla dilatazione
• B-TYPE rilasciato dal miocardio ventricolare in risposta all’aumento della
  pressione telediastolica e del volume telediastolico
• C-TYPE rilasciato dalle cellule endoteliali in risposta allo shear stress
Flow Chart per la diagnosi dello scompenso cardiaco
ESAMI STRUMENTALI
ECG: può mostrare aritmie atriali e ventricolari, segni di ischemia,
pregresso infarto, ipertrofia, disturbi di conduzione.

Rx torace: evidenzia un’eventuale cardiomegalia e la presenza di
congestione polmonare e versamento pleurico. Inoltre permette di
escludere altre cause di dispnea

ECOCARDIOGRAMMA: permette di valutare in maniera rapida e
non invasiva l’anatomia cardiaca (volumi, spessori), la presenza di
difetti di cinesi e di eventuali valvulopatie.

In casi selezionati: Coronarografia, Ecocardiogramma da stress,
scintigrafia miocardica, risonanza magnetica cardiaca, TC coronarica,
biopsia miocardica
TEST DI VALUTAZIONE FUNZIONALE

• Test del cammino (6-min walking test)
• Test cardiopolmonare
TRATTAMENTO
 Obiettivo del trattamento dello Scompenso Cardiaco acuto è
  stabilizzare le condizioni emodinamiche del paziente
  identificando e trattando i fattori reversibili che hanno scatenato
  lo scompenso.

 Se i trattamenti farmacologici non riescono a stabilizzare un
  paziente con Scompenso Cardiaco refrattario, è possibile
  ricorrere ad interventi meccanici quali l’utilizzo di un
  contropulsatore aortico o di un dispositivo di assistenza
  ventricolare o di un pacemaker biventricolare.
TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO:
- Riduzione dell’apporto giornaliero di sodio
- Riduzione dell’apporto giornaliero di alcol (effetto inotropo
  negativo)
- Riduzione del peso corporeo nei pazienti obesi
- Abolizione del fumo di sigaretta
- Vaccinazione annuali contro l’influenza e lo pneumococco
- Programmi di riabilitazione cardiaca
Farmacoterapia di primo livello
• ACE inibitori: riducono il postcarico ed il rimodellamento
  ventricolare sinistro.
• Sartani: in pazienti intolleranti agli ACE-I (non aumentano i
  livelli di bradichinina  non danno tosse)
• Diuretici dell’ansa e tiazidici: Riducono il pre e post-carico
  e le pressioni di riempimento. I diuretici dell’ansa si possono
  utilizzare anche quando la filtrazione glomerulare è < 25
  ml/min
• Beta-bloccanti: (carvedilolo, bisoprololo, metoprololo)
  Inibiscono l’attività del sistema nervoso ortosimpatico,
  migliorano la funzione ventricolare sinistra, la tolleranza
  all’esercizio fisico e la classe funzionale NYHA.
• Antagonisti dell’aldosterone: bloccano gli effetti
  dell’aldosterone e del sintema nervoso ortosimpatico, riducono
  il rischio di aritmia.
ESC Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure 2008
Farmacoterapia di secondo livello
• Digossina  nello scompenso cardiaco associato a fibrillazione
  atriale per ridurre la frequenza cardiaca e nei pazienti con
  disfunzione sistolica (dilatazione ventricolare sinistra, bassa
  FE)
• Idralazina e nitrati  usati in associazione hanno un effetto
  vasodilatatore
• Dopamina  a basso dosaggio favorisce la diuresi, poi
  predomina l’effetto inotropo positivo e ad alti dosaggi è un
  potente vasocostrittore.
• Dobutamina  aumenta la gittata cardiaca senza indurre
  vasocostrizione periferica
• Altri farmaci (nitroprussiato di sodio, nesiritide, enalaprilat,
  milrinone).
Anticoagulanti

• Lo scompenso cardiaco è associato ad un aumento del
  rischio di ictus / embolia periferica.

• I pazienti con Scompenso Cardiaco e funzione sistolica
  depressa (bassa FE) con ipocinesia di tutto il ventricolo sin
  hanno un incremento del rischio di formazione di trombi
  ventricolari.

• In pazienti con evidenza ecocardiografica di trombi a
  livello del ventricolo sinistro o aneurisma è indicata la
  terapia anticoagulante mantenendo un I.N.R in un range
  compreso fra 2 e 3
Terapie per scompenso cardiaco
                  in fase avanzata
•   Terapia di resincronizzazione cardiaca o pacing biventricolare
•   Defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD)
•   Contropulsatore aortico (IABP)
•   Devices per assistenza ventricolare (VADs)
•   Trapianto cardiaco
Considerazioni importanti
• Ridurre i fluidi < 1.5 L /die

• Ridurre la somministrazione di farmaci come i FANS che
  antagonizzano l’effetto degli ACE-i e dei diuretici

• Somministrare ossigeno nei pazienti con ipossiemia riduce la
  vasocostrizione polmonare

• Trattare la sindrome da apnee notturne (OSAS)

• Dializzare o ultrafiltrare se scompenso cardiaco refrattario a tp
  diuretica
Fine
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