L'INSUFFICIENZA RESPIRATORIA: QUANDO E COME DIAGNOSTICARLA - Giuseppe Iraci
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Insufficienza respiratoria 3. L’alterazione dei gas ematici con valori di pressione parziale di ossigeno al di sotto di 60 mmHg e/o di CO2 superiori a 45 mmHg
Definizione Con il termine di “insufficienza respiratoria” si definisce una condizione caratterizzata da una alterazione della pressione parziale dei gas (O2 e CO2) nel sangue arterioso. PaO2 < 60 mmHg (IPOSSIEMIA) PaCO2 > 45 mmHg (IPERCAPNIA)
La diagnosi di insufficienza respiratoria non e’ una diagnosi clinica (pur essendo dettata dal quadro clinico), ma richiede sempre la misurazione della pressione parziale dei gas nel sangue arterioso Emogas
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA INSORGENZA CARATTERISTICHE IR ACUTA IPOSSIEMICA IR CRONICA IPOSSIEMICA ED IPERCAPNICA IR CRONICA RIACUTIZZATA
IR ACUTA Si instaura in tempi molto brevi, con quadri di severa entità Può essere ipossiemica o ipossiemica ed ipercapnica: in questo caso si associa sempre il quadro dell’acidosi respiratoria scompensata, in quanto i meccanismi di compenso renale richiedono tempi prolungati per instaurarsi (almeno 24h). PaO2 < 60 mmHg PaCO2 > 50 mmHg pH < 7.35 HCO3 ≤ 26 mE/l
IR CRONICA A lenta insorgenza, con minore severità del quadro clinico Può essere ipossiemica o ipossiemica ed ipercapnica: in questo caso si osserva in genere un aumento dei bicarbonati plasmatici e un pH vicino alla norma (per il compenso renale) PaO2 < 60 mmHg PaCO2 > 50 mmHg pH > 7.35 HCO3 > 26 mE/l
IR CRONICA RIACUTIZZATA A lenta insorgenza, con minore severità del quadro clinico Se ad un certo punto, in un paziente con IR cronica, interviene un aumento rapido della PaCO2, che non riesca ad essere compensato da meccanismi cronicamente già impegnati, si ha riduzione del pH e compare il quadro dell’IR cronica riacutizzata. L’ IR cronica riacutizzata differisce dall’ IR acuta perché, una volta risolta la riacutizzazione, si ripristina il quadro dell’insufficienza respiratoria cronica compensata. PaO2 < 60 mmHg PaCO2 > 50 mmHg pH < 7.35 HCO3 ≤ 26 mE/l
Insufficienza Respiratoria Incapacità dell’organismo di mantenere l’omeostasi degli scambi Gassosi PaO2 < 60 mmHg e/o PaCO2 > 50 mmHg mista ACUTA Riacutizzata Insorgenza in tempi brevi: Deterioramento a carattere ore/giorno ACUTO di una Insuffienza Spesso di grave entità Respiratoria Cronica CRONICA Insorgenza in tempi più lunghi: settimane… MECCANISMI DI COMPENSO
L'ipossiemia è il comune denominatore di tutte le forme di insufficienza respiratoria, mentre l'ipercapnia può essere presente o meno La presenza di ipercapnia invece, per l'equazione del gas alveolare, comporta sempre la presenza di una ipossiemia. insufficienza respiratoria ipossiemica (normo o ipocapnica) insufficienza respiratoria ipercapnica
Stadiazione fisiopatologica Esistono due quadri di insufficienza funzionale respiratoria correlati all’interessamento di due entità funzionali distinte : il polmone, comprendente il parenchima, le vie aeree e i vasi polmonari, con funzione di scambiatore di gas la pompa ventilatoria, costituita dai centri respiratori, muscoli respiratori e il torace, che ha la funzione di sostenere la ventilazione alveolare INSUFFICIENZA VENTILATORIA insufficienza di pompa: ipercapnia (es. malattie neuromuscolari) INSUFFICIENZA POLMONARE insufficienza di scambio : ipossiemia (es.fibrosi polmonare)
Insufficienza respiratoria Insufficienza di Insufficienza di parenchima polmonare pompa PaO2 PaCO2
Se l’insulto iniziale colpisce il polmone, il primo fenomeno sarà una ipossiemia arteriosa seguita immediatamente da una ipocapnia; quest’ultima deriva dal tentativo di compenso che l’organismo innesca mediante un aumento della ventilazione alveolare. Se invece l’insulto iniziale colpisce una delle quattro componenti della “pompa ventilatoria” la manifestazione iniziale sarà una ipercapnia arteriosa seguita successivamente da una inesorabile ipossiemia.
Siamo di fronte a un problema di ossigenazione (“insufficienza polmonare”) o di ventilazione (“insufficienza di pompa”)?.
Insufficienza ventilatoria la pompa ventilatoria (ovvero quel complesso anatomo-funzionale che consente al polmone di “ventilare”) è costituito da: Centro respiratorio a) Sistema Nervoso Centrale. Diaframma b) Sistema nervoso Periferico. Muscoli Intercostal c) Gabbia toracica. i d) Muscoli respiratori. Parenchima polmonare
Insufficienza di pompa Insufficienza respiratoria di tipo ipossiemica ipercapnica La ventilazione è la capacità che un organismo ha di scambiare aria con l'ambiente esterno. Il volume di aria inspirata che arriva agli alveoli nell’unità di tempo (ventilazione alveolare) risulta ridotto. Ipoventilazione alveolare Ipercapnia
Perché ? La PaCO2 è indice (inversamente) proporzionale della ventilazione alveolare: un aumento della PaCO2 è indice di ipoventilazione alveolare ed esprime un deficit della pompa respiratoria (PUMP FAILURE) PaCO2 = CO2 prodotta/Ventilazione alveolare x 0,863.
Perché il paziente sta ipoventilando ( PaCO2)? Cause di Insufficienza Respiratoria secondarie a Insufficienza di pompa (PUMP FAILURE) 1. Depressione dei centri respiratori (farmaci, stupefacenti) 2. Alterazioni del tronco encefalico 3. Anomalie delle vie di conduzione spinale 4. Patologia delle corna anteriori del midollo 5. Patologia dei nervi e della muscolatura respiratoria 6. Patologia della giunzione neuromuscolare 7, Patologia della muscolatura respiratoria 8. Anomalia della gabbia toracica 9. Ostruzione delle alte vie aeree 10. Fatica respiratoria: BPCO, asma
Insufficienza di parenchima polmonare Insufficienza respiratoria di tipo ipossiemico Un'insufficienza respiratoria di tipo ipossiemico si manifesta con una riduzione della PO2, in assenza di un aumento di PCO2: di fatto, stimoli riflessi a partenza dal polmone stesso o dai chemocettori periferici comportano un aumento della ventilazione e determinano quindi un valore di PCO2 a quello normale.
Meccanismi fisiopatologici della Insufficienza Respiratoria Ipossiemica I meccanismi fisiopatologici che stanno alla base della Insufficienza respiratoria ipossiemica sono rappresentati da: ❖ Alterazioni del rapporto Ventilazione/Perfusione (V/Q) ❖ Presenza di Shunts ❖ Alterazione della diffusione alveolo-capillare
BPCO La PaO2 è rapidamente corretta da basse FiO2 (V/Q mismatch)
SHUNT Una certa quota di sangue raggiunge il circolo arterioso senza passare attraverso le regioni alveolari ventilate
Polmonite Tipica delle polmoniti sono una PaCO2 normale ed una profonda compromissione dell’ossigenazione (shunt) L’ipossia è resistente alla FiO2.
Alterazioni della capacità di diffusione alveolo-capillare In condizioni normali a riposo la PO2 dei capillari polmonari raggiunge quasi quella alveolare dopo circa 1/3 del tempo totale di contatto (3/4 di secondo). In alcune patologie la membrana può essere ispessita e la diffusione ne risulta così rallentata, contribuendo all’instaurarsi dell’ipossiemia.
Fibrosi polmonare idiopatica Generalmente minimo a riposo ma più significativo durante lo sforzo
Quadro sinottico dell’insufficienza respiratoria Insufficienza respiratoria Insufficienza di “mantice” Insufficienza polmonare Ipoventilazione alveolare Alterazione del rapporto ventilazione/perfusione Shunt Alterazione della diffusione alveolo-capillare Ipercapnia + ipossiemia Ipossiemia Ipossiemia ± Ipercapnia
Effetti cardio-respiratori dell’ipossiemia Aumento della eritrocitosi viscosità ematica Sovraccarico ventricolare destro Ipossiemia Cuore polmonare Vasocostrizione ipossica riflessa Aumento del ritorno venoso
Ipossiemia cronica aumento del numero degli α1- Disfunzione endoteliale adrenorecettori nelle arterie polmonari riduzione della densità di β- adrenorecettori nei vasi polmonari Ipertrofia/iperplasia dell’intima muscolarizzazione delle arteriole polmonari Rimodellamento dell’albero arterioso polmonare Vasocostrizione ipossica Aumento delle RVP Aumento della IPERTENSIONE POLMONARE viscosità ematica
Vasocostrizione ipossica La riduzione di ventilazione in un’unità respiratoria comporta aumento della pCO2 e diminuzione della pO2 nell’aria alveolare, il sangue refluo da queste unità presenta una pCO2 maggiore e una pO2 minore rispetto al normale.
La diminuita pO2 nell’alveolo ipoventilato determina vasocostrizione finalizzata a dirottare il sangue verso le aree meglio ventilate Il flusso ematico aumenta nelle aree meglio ventilate
Deviazione flusso ematico verso unità con rapporti V/Q normali Vasocostrizione ipossica Come sempre il processo si realizza pagando un “costo”
Aumento della Pressione arteriosa polmonare.
IPERTENSIONE POLMONARE SOVRACCARICO DI PRESSIONE IPERTROFIA CUORE DX DILATAZIONE CUORE DX EPATOMEGALIA CUORE POLMONARE CRONICO ASCITE EDEMI PERIFERICI SCOMPENSO CARDIACO
Segni e sintomi di ipossiemia Cianosi Tachicardia Dispnea con tachipnea Turbe neurologiche (attenzione, umore, incoordinazione motoria, agitazione psicomotoria, insonnia).
Segni e sintomi di ipercapnia Encefalopatia ipercapnica: quadro neurologico che si instaura in corso di IR, causato dalla sofferenza dell’encefalo a causa dell’ipossia, ma soprattutto dell’ipercapnia. Consiste in: Turbe della coscienza (attenzione,orientamento, comprensione, percezione, vigilanza) Turbe motorie (tremori, asterixis, mioclono multifocale).Stupor. Coma tachipnea,tachicardia, ipertensione, iperemia periferica e congiuntivale, papilledema, alterazione dello stato di coscienza
PROGRESSIONE CLINICA DELL’IR
Progressione clinica dell’IR pH Sintomi neurologici Rallentamento mentale, cefalea 7.30 Tachipnea Encefalopatia ipercapnica (turbe di coscienza) 7.25 Respiro superficiale >30 Encefalopatia ipercapnica (turbe di coscienza e motorie) 7.15 Fatica muscoli respiratori (respiro paradosso, o alternante) Stupor, coma 7.10 Bradipnea Sintomi respiratori
Terapia Ipossiemia Ossigenoterapia Saturazione > 90 %
Terapia Ipercapnia Ossigenoterapia. Ventilazione polmonare
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