UN VENERDÌ DA LEONI 31.05.2021 - il settimanale commentario di fatti e vita sportivi - Terzo Tempo Sport Magazine

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UN VENERDÌ DA LEONI
  Il gruppo squadra di Agnelli Tipiesse con la Supercoppa di A2 (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse).

commentario di fatti
    e vita sportivi                             86                   31.05.2021
                                                                     il settimanale
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86
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EDITORIALE

                                UN VENERDÌ
                                DA LEONI
    Federica Sorrentino
    Coordinamento Redazionale

    V
              enerdì 28 maggio sono andati in scena,          creduto nel progetto di fusione con Cisano Berga-
              lontano da Bergamo, due appuntamenti            masco e regalato alla terra orobica una splendida
              sportivi di diverso tenore e importanza, ma     realtà, di cui andare fieri. Nessuno avrebbe prete-
     accomunati dalla prospettiva di regalare prestigio       so che Agnelli Tipiesse piegasse la resistenza della
     ai colori orobici. Con la Nazionale azzurra di calcio    forte compagine tarantina, ma il modo in cui è riu-
     sono scesi in campo Rafael Toloi e Matteo Pessi-         scita a surclassarla è frutto della serietà di ragazzi
     na, chiamati a dare prova di sostanza e lucidità per     protagonisti di un venerdì da leoni.
     convincere il Ct Mancini a inserirli nella rosa dei 26   Al di là dei fantasmagorici traguardi dell’Atalan-
     per l’Europeo. Dall’altra parte, nel palazzetto dello    ta, che vince anche senza guadagnare titoli, sono
     sport di Taranto lasciato vuoto e muto, i pallavolisti   stati proprio i ragazzi del volley a conquistare la
     di Agnelli Tipiesse, rimasti nel limbo per quaranta      Coppa Italia, poco prima del lockdown. E sono
     giorni prima di tornare in campo per contendere          stati bravi a ripetersi, dopo il secondo trofeo trico-
     la Supercoppa alla squadra pugliese approdata in         lore, mettendo in bacheca la prima edizione del-
     SuperLega, hanno compiuto l’impresa di vincere il        la Supercoppa, mentre siamo impegnati a uscire
     secondo trofeo di una stagione che resterà memo-         dall’incubo della pandemia e ritrovare gli abbracci
     rabile e poteva essere addirittura trionfale.            del pubblico e degli sportivi.
     Il volley è uno sport in cui contano la condizione e     A seguito dei successi di Agnelli, non resta che
     la concentrazione.                                       attendere con fiducia che si manifesti la cordata
     Dopo avere dominato la regalar season ed essere          che consenta di continuare la storia del Volley Ber-
     incappato in un calo inatteso che ha comportato          gamo, tuttora la società più vincente della storia
     l’eliminazione ai quarti dei playoff per la promo-       della pallavolo femminile italiana, con tutto il suo
    zione nel massimo campionato, il gruppo allenato          bagaglio di tradizione e prestigio. Si tratterebbe di
     da Gianluca Graziosi ha saputo ritrovare le sintonie     un progetto destinato a coinvolgere diverse realtà
     giuste per eccellere. Lo ha fatto con la costanza e      imprenditoriali della provincia e che permettereb-
     l’impegno che sono la filosofia di vita e lavoro del-    be al club rossoblù di ripartire, facendo così so-
     la famiglia Agnelli e degli imprenditori che hanno       gnare ancora il territorio e i suoi tifosi.

4                                                                               TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE | MAGGIO 2021
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Rino Fusco

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INDICE

                                          8    Hateboer e Ilicic destini girevoli
    MONDO ATALANTA                        12   Pessina e Toloi attenti a quei due

                                          15   Un Mondonico per l’AlbinoLeffe
      MONDO CALCIO

                                          17   Agnelli Tipiesse regina di coppe
      RETI E CANESTRI                     20   Bcc Treviglio va alla bella

                                          22   Edelweiss come ripartire

                                          25   Dominio Cadei nelle moto d’acqua
           OPEN AIR

                                          27   Sara Dossena a passo di Olimpiadi
       VITE DI CORSA

                                          29   BERGHEM#molamia rinascita in bici
        EDUCATIONAL                       31   Sofia Goggia in Accademia
                                          33   Ciclabile intitolata a Gimondi

                                          36   Yumin Abbadini ginnasta emergente
      MONDO INDOOR

                                          39   Francesco Messori ragazzo in gamba
  MONDO PARALIMPICO

                                          43   Arturo Gentili fedele atalantino
 LO SPORT NEI RICORDI

RIVISTA 86 | TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE                                                  7
UN VENERDÌ DA LEONI 31.05.2021 - il settimanale commentario di fatti e vita sportivi - Terzo Tempo Sport Magazine
COLOPHON
MONDO ATALANTA

HATEBOER E ILICIC
DESTINI GIREVOLI
a cura di Eugenio Sorrentino

                                                                                                U
                                                                                                             n anno fa l’A-
                                                                                                             talanta si ap-
                                                                                                             prestava a cul-
                                                                                                      minare la stagione
                                                                                                       più anomala della
                                                                                                        storia del calcio.
                                                                                                        La ripresa dopo
                                                                                                 il     lockdown        avreb-
                                                                                                  be visto la squadra
                                                                                                      ritrovarsi   in   modo
                                                                                                      inconsueto e poi fi-
                                                                                                  nalmente riacquisire
                                                                                                 confidenza con il pal-
                                                                                                lone. Il gruppo squadra
                                                                                                faceva ingresso in una
                                                                                                 bolla virtuale, giocan-
                                                                                                      do alla grande e pro-
                                                                                                       seguendo il cammi-
                                                                                                        no ad alto livello
                                                                                                         che l’aveva por-
                                                                                                           tata nella Top
                                                                                                           Eight europea.

L’esterno olandese sovrasta i compagni di squadra dopo un gol (Ph: F. Moro).

8                                                                              TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE | MAGGIO 2021
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                                                                                                                                                      INDICE

                                                                                                                              Ma Josip Ilicic si è fermato l’11 lu-
                                                                                                                              glio, la sera del 2-2 con la Juventus.
                                                                                                                              L’Atalanta lo ha atteso, compren-
                                                                                                                              dendone il disagio e la necessità
                                                                                                                              di prendere tempo per ricaricare le
                                                                                                                              batterie e ripresentarsi con lo spi-
                                                                                                                              rito giusto. Fiducia ripagata, tant’è
                                                                                                                              che nella stagione appena conclu-
                                                                                                                              sa, sebbene non raggiungendo il
                                                                                                                              rendimento e la continuità a cui
                                                                                                                              ci aveva abituato, Ilicic è sceso in
                                                                                                                              campo in 27 partite di campionato,
                                                                                                                              segnando sei reti e confezionan-
                                                                                                                              do una decina di assist. Probabil-
                                                                                                                              mente la partita dell’anno è stata
                                                                                                                              quella disputata allo stadio Anfield,
                                                                                                                              una delle sei presenze stagionali in
                                                                                                                              Champions League, con la firma al
                                                                                                                              primo dei due gol che hanno per-
                                                                                                                              messo all’Atalanta di battere il Li-
                                                                                                                              verpool. Ora le voci di dentro dico-
                                                                                                                              no o fanno capire che l’esperienza
                                                                                                                              di Ilicic a Bergamo sia destinata a
In quattro stagioni con l’Atalanta, Ilicic ha disputato 147 partite tra campionato e coppe e segnato 56 reti (Ph: F. Moro).   concludersi.

RIVISTA 86 | TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE                                                                                                                           9
UN VENERDÌ DA LEONI 31.05.2021 - il settimanale commentario di fatti e vita sportivi - Terzo Tempo Sport Magazine
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Nella Champions League 20-21 Ilicic ha firmato il primo dei due gol con cui l’Atalanta ha espugnato lo stadio Anfield (Ph: F. Moro).

I cambi di modulo e l’addio di Gomez                     Capitolo a parte Hans Hateboer, il                        nio al piede sinistro che lo ha te-
hanno influito sulla stagione dello slo-                 quale al termine della passata sta-                       nuto per molto tempo lontano dai
veno. Qualunque sia la nuova destina-                    gione, in pieno agosto, rilasciò una                      campi. Rientrato nel finale di cam-
zione, Ilicic si lascia alle spalle l’affetto             intervista in cui lasciava intende-                      pionato, ha deciso prudentemente
e la stima degli atalantini e merita un                  re che considerava conclusa la sia                        di rinunciare alla convocazione con
posto d’onore nella storia della Dea.                    esperienza con l’Atalanta e il quar-                      l’Olanda per il campionato europeo.
Se finisse così, in 4 stagioni avrà di-                  to di finale di Champions con il Pa-                      La volontà espressa da Hateboer è
sputato 147 partite tra campionato e                     ris SG il massimo traguardo possi-                        di presentarsi nelle migliori con-
coppe e messo a segno 56 reti, tra cui                    bile. L’esterno olandese non solo ci                     dizioni, completamente ristabilito,
la quaterna al Valencia e l’incredibile                   ha ripensato, convincendosi che il                       all’inizio della nuova stagione con
gol da centrocampo al Torino, come                       progetto continuasse a riguardarlo,                       l’Atalanta. Sarà il suo sesto anno a
solo Maradona aveva saputo fare.                         ma è andato oltre, dopo l’infortu-                        Bergamo.

                                                                                                                      INDICE

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28 zone radio bidirezionale         1 rilevatore           1 telecomando              magnetico perimetrale
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PESSINA E TOLOI
ATTENTI A QUEI DUE
a cura di Eugenio Sorrentino

L
      a serata magica di Matteo
      Pessina nel test con la Nazio-
      nale opposta a San Marino ha
lasciato il segno. E non poteva es-
sere diversamente, vista la duttilità
che il centrocampista atalantino ha
dimostrato nell’assetto studiato dal
ct Mancini. Quando è stato spostato
in posizione più avanzata, è arrivata
la doppietta in maglia azzurra che
ne ha certificato una volta di più la
capacità di sfruttare gli inserimenti
offensivi. Mancini ha inserito sia lui
che Rafael Toloi nell’elenco dei 28
giocatori, che rappresenta la pre-li-    Pessina vanta 5 presenze in azzurro, di cui tre in partite valide per la qualificazione al Mondiale 2022 (credits: figc).

sta per l’Europeo. Quando il ct avrà
escluso altri due nomi, resterà la       componente del terzetto di cen-                                Partito terzino destro, e rimasto
fiducia riposta nei due atalantini. I    trocampo, per poi esaltarsi e salire                           in campo per tutta la partita, ha
quali hanno convinto. E le scelte de-    in cattedra, sfruttando la maggiore                            chiuso da centrale: anche in questo
finitive saranno dipese dalla logica     mobilità degli elementi subentrato                             caso una duttilità da non sottova-
degli equilibri e dei ricambi possi-     nel reparto avanzato. Quanto alla                              lutare e che riserverebbe al ct l’op-
bili di cui disporre durante il torneo   difesa, Toloi ha giocato 90 minuti                             portunità di passare, a gara in corso,
continentale. Se Pessina ha svolto       ed è stato schierato largo a destra                            dalla difesa a quattro a quella a tre,
degnamente il suo compito come           nella linea a quattro.                                         come quella adottata da Gasperini.

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Rafael Toloi ha esordito in azzurro il 31 marzo in Lituania-Italia 0-2 (credits: figc).

I meriti del tecnico atalantino sono                         tecnica e tattica maturata nella sua       Qualità, qualità e ancora qualità.
palesi. Sia nella maturazione di Pes-                        prima stagione all’Atalanta. Più sobrio    Crescita frutto di lavoro e abnega-
sina, sia nella valorizzazione di Toloi.                     e di poche parole Rafael Toloi, eletto     zione, capacità di adattamento e
Alla crescita repentina del centro-                          dal suo allenatore uno dei tre capita-     continuità.
campista nell’arco di una stagione,                          ni della squadra, insieme a De Roon        Quale che sarà l’esito dell’ulteriore
ha corrisposto il consolidamento                             e Freuler, dopo l’addio di Gomez. La       dimagrimento della rosa azzurra,
del ruolo del difensore. Non sono                            conferma che qualcosa è decisamen-         a Rafael Toloi e a Matteo Pessina,
sfuggite le parole rilasciate nel do-                        te cambiato, e in meglio, nell’Atalanta,   come pure alla loro squadra di club,
popartita di Italia-San Marino da                            che ha subìto una rivoluzione in cor-      l'Atalanta, resterà la soddisfazione
Pessina, che ha ringraziato pubbli-                          so d’opera senza che il prodotto fina-     di un riconoscimento che vale an-
camente Gasperini per la crescita                            le ne sia rimasto alterato.                che in chiave futura.

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UN MONDONICO
PER L’ALBINOLEFFE
a cura di Simone Fornoni

Gli abbracci tra i calciatori blucelesti dopo la vittoria esterna sul Modena (credits: ufficio stampa AlbinoLeffe).

U
            n Mondonico c'è sempre.                         Emiliano, da Lassù, starà guardando                       Ri-proteso   all'obiettivo   cadetto,
            Pareva Toloi con la statura                     di sotto, accarezzando tanta parte                        corroborato da un percorso nei
            di Van Dijk e il tiro alla Zi-                  del suo cuore nell'inseguimento ai                        playoff finora contrassegnato nel
dane, il genio uscito dal cilindro del                      sogni. A pelo d'erba, stavolta, l'ha                      bene e nel male dal bomber Jacopo
quarto di andata contro il Catanza-                         raddrizzata Davide all'incrocio. Un                       Manconi.
ro al minuto 83 per rispondere al                           totem brianzolo scuola Milan che                          Uno da 15 in regular season e da 18
veterano Carlini cui aveva concesso                         con il Grande di Rivolta d'Adda ha                        in tutto, sempre a segno quando i
virata e destro a incrociare. Parente-                      in comune soltanto la militanza in                        seriani allenati da Marco Zaffaroni
le zero, ma l'affinità di colori è tutto.                   epoche          diverse        nell'AlbinoLeffe.          hanno vinto e da scena muta per

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Mister Zaffaroni, allenatore dell’AlbinoLeffe (credits: ufficio stampa AlbinoLeffe). Per l’AlbinoLeffe obbligo di vittoria a Catanzaro per restare in corso nei playoff (credits: LegaPro)

stanchezza quando il punteggio è                                tra le due corsie, l'apoteosi spiazzan-                         anche se per acciuffare le semifinali
stato diverso. Vedi ko casalingo col                            te dal dischetto al 97' guadagnata da                           contro una testa di serie serve vin-
Modena nel primo turno dei playoff                              Simone Canestrelli, difensore monte-                            cere. Eppure l'assist per replicare alla
nazionali, con Spagnoli rimasto senza                           pulcianese firmatario del raddoppio                             zuccata grossetana di Polidori l'aveva
replica. E vedi nell'ultimo festivo di un                       coi maremmani, da palla inattiva. La                            sganciato il viterbese. Eppure Carmi-
maggio sorprendente, in crescendo,                              panchina corta, non per l'entità nu-                            ne Giorgione, la bandiera, è a corto di
con Pontedera e Grosseto fatti fuori                            merica ma per l'assenza di alternative                          fiato e di gamba. Eppure Gael Gene-
di misura (1-0 e 2-1) nella gara secca                          nei ruoli cruciali, è la zavorrina di un                        vier, se non ci fosse, sarebbero guai,
interna prevista dalla formula della                            collettivo che è riuscito a fare a meno                         con le sue pennellate dalla bandieri-
post season di un girone (A) chiuso                             dalla eccessiva distanza dalla dop-                             na e coi suoi recuperi da trentottenne
da settimi.                                                     pia cifra realizzativa dell'unico ariete                        esplosivo. Appuntamento della verità
Al “Braglia”, poi, a tiro della magata                          Cori, cui l'innesto invernale Maritato                          al “Giovanni Ceravolo”, adesso. Ricor-
sotto il sette di Tomaselli, aletta ricicla-                    non ha saputo dare il cambio. Ieri l'ha                         dando che per pasteggiare coi Cana-
ta a pendolino sinistro, nella vorticosa                        dovuto sostituire il rifinitore Gabbia-                         rini emiliani sono bastati gli otto giri
rotazione Borghini-Petrungaro-Gusu                              nelli per l'assist dell'1-1 della speranza,                     di lancetta finali.

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                                                                                                                                   RETI E CANESTRI

AGNELLI TIPIESSE
REGINA DI COPPE
a cura di Luca Lembi

Il regista Finoli e il capitano Cargioli con la Supercoppa di A2 (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse).

A
             gnelli Tipiesse si è aggiu-                    va permesso di dominare la regular                 Momento clou della partita il terzo
             dicata con pieno merito la                     season. Alla neopromossa Prisma                    set, finito ai parziali, in cui Fedrizzi
             prima storica edizione del-                    Taranto, il sestetto bergamasco ha                 ha rilevato Santangelo, che aveva
la Del Monte Supercoppa superan-                            concesso solo la reazione maturata                 bisogno di respirare e ritrovare la
do per 3-1 (21-25, 25-17, 25-27,17-25)                      nel successo parziale del secondo                  giusta concentrazione, e Cargioli
al PalaMazzola di Taranto la squa-                          set, imponendosi dopo una batta-                   ha dato il meglio, riuscendo a neu-
dra padrona di casa, fresca di pro-                         glia adrenalinica e dimostrando una                tralizzare gli attaccanti pugliesi,
mozione in SuperLega. La squadra                            volta di più tutto il suo reale valore. I          fino ad allora tenaci e in grado di
di Graziosi ha rispolverato il gioco                        pugliesi hanno messo in atto tutte le              tenere la contesa punto a punto.
dinamico e frizzante, fatto di tecni-                       rotazioni possibili per arginare l’azio-           Agnelli Tipiesse ha iniziato con Fi-
ca, precisione e potenza, che ave-                          ne dirompente del roster di Graziosi.              noli e Santangelo in diagonale, al

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RETI E CANESTRI
COLOPHON

Il muro di Milesi e Fedrizzi si oppone all’attacco tarantino (credits: ufficio stampa Agnelli Tipiesse).

centro Cargioli e Milesi, in 4 Terpin                       Agnelli Tipiesse ha dilagato arrivan-             za tecnica e agonistica. Un finale di
e Pierotti, libero D’Amico. Dopo l’av-                      do a condurre 21-10 con un ace di                 stagione in grande stile, un epilogo
vio sprint del primo set, vinto 21-                         Terpin, fino a chiudere 17-25 e ap-               dolcissimo per la crescita di que-
25, nel secondo parziale Bergamo                             prestarsi ad alzare la prima Super-              sto gruppo che ha fatto sognare il
ha dovuto fare i conti con il muro                          coppa.                                            pubblico orobico in una stagione
tarantino che ha fatto la differenza                         Un finale in bellezza per il team di             complicatissima, che vede Bergamo
rimettendo il match in parità. Il ter-                      Graziosi, che ha chiuso come meglio               portare il suo secondo trofeo e tito-
zo set se l’è aggiudicato la squadra                         non avrebbe potuto una stagione in               lo stagionale, con la Prisma Taranto
di Graziosi ai vantaggi, grazie a una                       cui ha bissato il successo in Coppa               che vola in Superlega e la consa-
chiusura di Fedrizzi da opposto che                          Italia A2/A3. Dopo essere rimasta in             pevolezza da parte di Bergamo del
è valsa il 25-27.                                            stand-by per quaranta giorni atten-              vero valore di un team giovanissimo
Tre Ace di Fedrizzi, confermato                             dendo l’evolversi dei play off dopo               che può solo migliorarsi ma non ha
come opposto nel 4° set, hanno                               l’eliminazione prematura ai quarti, è            nulla di meno rispetto alle grandi
portato Bergamo sul 4-11.                                   venuta fuori tutta la migliore essen-             squadre dell’olimpo del volley.

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INDICE

RIVISTA 86 | TERZO TEMPO SPORT MAGAZINE       19
COLOPHON
RETI E CANESTRI

BCC TREVIGLIO
VA ALLA BELLA
a cura di Simone Fornoni

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                                                                                                                   otizia buona: al contrario
                                                                                                                   del Girone Giallo, il fatto-
                                                                                                                   re campo nella serie dei
                                                                                                          quarti dei playoff, che sarà decisa
                                                                                                          dalla bella al PalaFacchetti del 2
                                                                                                          giugno, è sempre stato rispettato.
                                                                                                          Quella cattiva, per la BCC Treviglio
                                                                                                          alle prese con la rimonta della Top
                                                                                                          Secret Ferrara da 0-2, è che l'asse
                                                                                                          play-post J.J. Frazier-Mitja Nikolic
                                                                                                          dà dipendenza. Vedi 52 punti su 86
                                                                                                          sufficienti in Gara 2 per mascherare
                                                                                                          i limiti del roster di Mauro Zambel-
                                                                                                          li, tra difficoltà sotto le plance per
                                                                                                          l'assenza di Borra e zona affondabi-
                                                                                                          le tipo burro riemersi domenica nel
                                                                                                          69-54 contro (17-18, 23-15, 13-11, 16-
                                                                                                          10) a dispetto dei 17+15 della coppia
                                                                                                          straniera. Tutt'intorno, pochino per
                                                                                                          fronteggiare gli ex Pacher (18+12)
                                                                                                          e Baldassarre (8) sotto con Fanto-
                                                                                                          ni (11) più il panchinaro Bertone (12;
Sconfitta in Gara 4, Bcc Treviglio si giocherà tutto nella quinta e decisiva gara Mercoledì 2 Giugno      Vencato 8, Panni e Zampini 4, Filoni
al PalaFacchetti (credits: ufficio stampa Blu Basket)                                                     e Dellosto 2).

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RETI E CANESTRI
                                                                                                                                                    INDICE

Frazier (17 punti) il miglior realizzatore per la BCC nella seconda sconfitta a Ferrara (credits: ufficio stampa Blu Basket).

Il minibreak del duo (13-9) a 2' dal                        gnifici due sono mancati: l'america-                        con un Bogliardi penalizzato (2 solo
primo cambio cronometrico è un                              nino (11 con 3/12) la mette su azione                       nel casalingo dell'illusorio 2-0, oltre
unicum; Pepe l'azzecca (1) solo dal-                        solo al 34', lo sloveno (13 con 2/11)                       ai 6 del 76-72 due domeniche fa)
la lunetta, Ancellotti ne ghermisce                         si riavvicina sul 57-49 a un tris dalla                     non tampona le falle. Ce l'avevano
11 ma con sole due ciuffate (Reati 7,                       passerella finale ma naufraga sotto i                       fatta il regista (29+7+6), due dall'ar-
Sarto 5, Lupusor 3, Manenti 2). Nella                       colpi del volto noto A.J. (21+7; Pan-                       co per il controsorpasso del non ri-
guerra di nervi per salire tra le elet-                     ni 17, Zampini 13, Filoni 7, Vencato e                      torno sul 76-72 e il “4” da altrettan-
te conta anche la costanza, assente                         Fantoni 6, Baldassarre e Bertone 4,                         ti sottomano corroboranti (23+6;
soprattutto lontano da casa. E così,                        Dellosto 2) senza che si possa spre-                        Pepe 13, Lupusor 10, Reati 6, Ancel-
dopo un martedì da castagne tolte                           mere da altri che da Pepe (13 con                           lotti 5), appunto, all'extra time nel
dal fuoco dai citati caldarrostai (88-                     3/10) e Sarto (12 con 3/5; Lupusor 9,                        catino in Blu. Pur sotto 47-34 nelle
86 dopo 1 tempo supplementare;                              Reati 8+9, Ancellotti 4).                                   carambole, con un pazzesco 10-9-7
13-15, 20-21, 19-14, 18-20; 18-16), ecco                    Detto che non si poteva vincere col                         concesso a Pacher (14 punti; Panni
lo stordente 80-70 alla prima sor-                         7 su 28 dal campo a fronte del 17 su                         15, Zampini 5, Bertone 16, Baldassar-
tita venerdì al MF Impianti Palace                          33 by Spiro Leka nel primo tempo,                           re 13), Vencato (12 e 5 assist) che di
(10-8, 32-17, 23-29, 15-16) dove i ma-                      18 su 55 finale, la rotazione a 7-8                         mestiere fa il manico e Fantoni (11).

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RETI E CANESTRI
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EDELWEISS
COME RIPARTIRE
a cura di Luciano Locatelli

Alcune immagini della gara 2 dei playout che ha visto Edelweiss sconfitta da Ponzano (credits: ufficio stampa Edelweiss).

È
          terminata con una sconfitta                    emerse durante la stagione regolare                       punto e che nelle due partite dispu-
          pesante (50-68) e la retro-                    e che sono poi uscite anche in occa-                      tate di questi playout ha meritato la
          cessione la stagione della                     sione dei playout. La gara con Pon-                       salvezza a scapito di Albino.
Playing For Bergamo Edelweiss Al-                        zano era partita bene, con le stelle                      Per Albino si è messa ancora una
bino, che perdendo anche il secon-                       alpine che avevano più volte provato                      volta in evidenza la polacca Julia
do incontro decisivo della gara 2 dei                    a prendersi il vantaggio della gara,                     Tyszkiewicz 19 punti (2/5, 2/8), in-
playout contro Schiavon Ponzano,                         così almeno nelle prime due frazioni.                     gaggiata a marzo dall’Edelweiss al
ha salutato la serie A2. Anche nell’ul-                  Ma di fronte c’era una squadra più                        posto della Veinberga per cercare di
tima gara disputata a Torre Boldone,                     solida e soprattutto con un organico                      migliorare la percentuale realizzati-
la squadra seriana ha manifestato                        tecnico qualitativo superiore, che ha                     va della squadra, ma che si è dimo-
tutte le sue fragilità che erano già                     saputo sempre rispondere punto su                         strata in questi playout anche l’unica

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giocatrice ad andare sempre in dop-         disposizione delle venete, le quali      nel tempo portare l’Edelweiss Albi-
pia cifra tra le ororosa. La squadra di     già nella stagione regolare avevano      no nella categoria che le compete.
coach Zanco, dopo aver fatto sfoga-         dimostrato il loro valore. Semmai c’è    Ricordiamo che il progetto ororosa
re le stelle alpine, sul finire del terzo   un po’ di rammarico per la gara 1        sta avendo comunque successo a
quarto si è presa un vantaggio che          dei playout contro Carugate che era      livello giovanile con la under 18 elite
non è stato più colmato da Albino           una squadra che si poteva e si dove-     che è seconda nel girone A, squadra
fino alla fine. In evidenza per le ne-      va battere per evitare di retrocedere.   dove militano alcune delle ragazze
roverdi Miccoli, Leonardi, Egwho e          Ora la palla passa alla società          che quest’anno hanno disputato la
Zitkova, tutte in doppia cifra e che        Edelweiss, che nei prossimi giorni       serie A2 e rapppresentano il futuro
da sole hanno realizzato 58 punti           farà le opportune valutazioni di me-     dell’Edelweiss, che a questo punto
per Ponzano.                                rito e dovrà anche capire se è pos-      potrebbe anche ripartire dalla serie
Ma la partita con Schiavon Ponzano          sibile un eventuale ripescaggio, op-     cadetta per tornare in A con gio-
era sulla carta difficile da superare       pure se si dovrà ripartire dalla serie   catrici più pronte per affrontare la
proprio in virtù del miglior roster a       B con un nuovo progetto che possa        massima serie.

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DOMINIO CADEI
NELLE MOTO D’ACQUA
a cura di Gian Battista Gualdi

Michele Cadei ha dominato le prime due prove del Campionato Italiano di Moto d’acqua 2021, disputate a Catania e Rimini, nella categoria regina F1 Endurance con la nuova

moto Yamaha turbo 1800 cc. (credits: ufficio stampa Michele Cadei/Fb).

P
          rima ha solcato le acque ma-                    Nel mare siciliano, particolarmente                        La prima prova è stata un’autentica
          rine di Catania, poi quelle di                  mosso, il 47enne campione di Cenate                        battaglia, al termine della quale è ri-
          Rimini, finendo sempre primo,                   Sotto ha fatto prevalere esperienza                        uscito ad imporsi sulle due temibili
davanti a tutti. Nelle prime due pro-                     e doti tecniche, domando una mez-                          Kawasaki avversarie. Nella giornata
ve del Campionato Italiano di Moto                        zo leggero, potentissimo e nervoso.                        seguente, con un mare più tranquillo,
d’acqua 2021, Michele Cadei ha mes-                       Quella di Rimini è stata una gara af-                      ma di sicuro non piatto, è stato il ter-
so già una seria ipoteca sul titolo                       follatissima, con la presenza di ben                       zo giro a decretare le sorti della gara,
nella categoria regina F1 Endurance.                      120 piloti suddivisi nelle varie catego-                   quando Cadei ha preso saldamente
Due vittorie nettissime in un avvio di                    rie. Si sono ripresentate le condizio-                     e definitivamente il comando. Partita
stagione simbolicamente importante                        ni di gara difficili, con vento e mare                     finita, distacco che s’allunga su tutti
visto anche l’esordio di Michele con la                   molto mosso che non hanno certo                            gli avversari e primato assoluto nella
nuova moto Yamaha turbo 1800 cc.                          spaventato Michele Cadei.                                  classifica del campionato generale.

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«Sento un’intesa perfetta con la mia
nuova Yamaha – ha commentato
Michele Cadei al termine della gara
–: c’è un vero e proprio feeling con
questa moto d’acqua leggera, che
insieme è così potente e nervosa e
mi permette di valorizzare la mia
tecnica che ho acquisito in tan-
ti anni di successi e di gare». Non
c’è che dire: altissima ora è l’attesa
per quella gara mitica, cui Miche-
le Cadei parteciperà il prossimo 6
giugno, che è lo storico Raid “Pa-
via-Venezia”, considerata la Dakar
dell’acqua con i suoi oltre 400 km
di percorso, gara in cui Michele si è
già cimentato nel 2011 conquistan-
do l’argento.
Le soddisfazioni, nella famiglia Ca-
dei, non finiscono qui. La giovanissi-
ma Nicole, che gareggia nella cate-      a Catania è passata, dopo la ma-      to, Nicole si è pienamente riscattata
goria giovanile 12-14 anni sulle orme    nifestazione di Rimini, al secondo    nella prova domenicale, vincendola
del padre, sta facendo molto bene        posto nella classifica generale del   e finendo per essere premiata dalla
in sella alla sua moto Sea-Doo Spark     campionato. Quinta a causa di un      grande determinazione, ingredien-
800cc. Dal terzo posto conquistato       salto di boa nella manche del saba-   te fondamentale per emergere.

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SARA DOSSENA
A PASSO DI OLIMPIADI
a cura di Luca Lembi

La maratonesa clusonese in allenamento (credits: saradossena.it).

S
         ara Dossena ha voglia di torna-                 Il tempo di 35’33” conferma che Sara       Oltre 500 giorni di attesa, prima di
         re a essere protagonista nella                  ha ritrovato il ritmo e la condizione,     rimettersi in gioco. Contano il fisico
         maratona e rincorre l’appunta-                 che necessitano tuttavia di ulteriori       e le gambe, ma conta soprattutto la
mento con le Olimpiadi di Tokio. Dopo                    margini di miglioramento per arrivare      testa e quella concentrazione che,
l’infortunio al piede sinistro e la con-                 nella forma migliore all’appuntamento      negli sport individuali, non solo è
seguente operazione chirurgica ese-                     con i cinque cerchi. Non va dimentica-      necessaria ma fa sempre la differen-
guita nel dicembre scorso, la 36enne                     to che sull’atleta seriana, che detiene    za. L’ottimismo con le manca, come
clusonese e portacolori della 101 Run-                   la terza miglior prestazione italiana di   hanno confermato le sue dichiara-
ning ha dimostrato di avere recupe-                      sempre nella maratona, hanno influito      zioni dopo la vittoria nel Master tri-
rato pienamente andando a vincere                        il periodo di lockdown e l’interruzione    colore che ne ha segnato il rientro
il Campionato Italiano Master dei 10                    di ogni tipo di competizione agonisti-      ufficiale. Sara Dossena ha conside-
chilometri disputatosi a Paratico.                      ca nel corso della emergenza sanitaria.     rato la gara di Paratico, al di là del

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VITE DI CORSA
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L’arrivo di Sara Dossena sul traguardo della 10 km corsa a Paratico (credits: saradossena.it).

successo, un punto di partenza e                           L’operazione di caricamento ha dato        L’ultimo impegno agonistico risa-
un primo test decisamente confor-                          risposte positive e ciò alimenta la fi-    liva invece a oltre un anno fa, al
tante. L’obiettivo non era il risulta-                     ducia in vista dei prossimi impegni.       cross del Campaccio nel gennaio
to, che pure è arrivato, ma avere                         All’orizzonte c’è una mezza maratona        del 2020.
conferma della voglia di gareggiare.                       nel mese di giugno, che servirebbe a       Nel suo palmares anche il record
Sotto questo aspetto, lei stessa ha                        trovare la necessaria continuità. Sara     italiano (16’03”) ottenuto nella 5
annesso di avere avuto buone sen-                          Dossena ha fatto segnare il suo tem-       km su strada.
sazioni, per di più su un tracciato                        po migliore di 2h24:00 alla maratona       Un    percorso    di   avvicinamento
impegnativo. Da un mese a questa                           di Nagoya nel 2019, conclusa al setti-     graduale al grande appuntamen-
parte la maratoneta seriana corre                          mo posto, dopo avere contribuito alla      to olimpico, che per Sara Dossena
senza problemi coprendo oltre cen-                         conquista della medaglia d’argento a       rappresenta il traguardo di una car-
to chilometri a settimana.                                 squadre agli Europei di Berlino 2018.      riera in cui vuole lasciare l’impronta.

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BERGHEM#MOLAMIA
RINASCITA IN BICI
a cura di Rino Fusco

Alcune immagini della edizione di BERGHEM#molamia disputata il 26 settembre 2020 (credits: comitato organizzatore BERGHEM#molamia).

D
           opo     la    riuscitissima      pri-     Un evento fondato sulla valorizzazio-                Quello più lungo, 153 km, sale al Pas-
           ma edizione del settembre                 ne e il rilancio di un territorio e la rac-          so della Presolana, intercetta la via
           scorso,      torna      domenica          colta fondi per beneficenza da desti-                Mala, arriva a Darfo Boario terme per
13 giugno la BERGHEM#molamia,                        nare all’Ospedale Papa Giovanni XXIII                poi scendere fino a Lovere, prosegui-
evento cicloamatoriale promosso in                   di Bergamo, in primissima linea nella                re transitando da Endine per dirigersi
Valle Seriana dalla Sc Gazzanighese                  lotta al Covid-19.                                   verso il Passo della Forcella, passare
del presidente Mauro Zinetti, ex pro-                La    seconda       edizione      della    BER-      per Cene fino al traguardo di Gazza-
fessionista, che con tutto il suo staff              GHEM#molamia si svolgerà, sempre                     niga. Il percorso più breve, di 72 km,
ha ideato questa manifestazione di-                  con partenza e arrivo a Gazzaniga,                   è confinato nella Valle Seriana. La for-
ventata simbolo della rinascita, non                 con il numero massimo di partecipanti                mula sarà ancora quella della pedalata
solo sportiva, dopo i difficili mesi                 ammessi (oltre 600) e importanti no-                 cicloturistica con tratti cronometrati,
della pandemia di Coronavirus.                       vità riguardanti i due percorsi proposti.            punti di ristoro e pasta party finale.

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La BERGHEM#molamia è nata da              Un periodo drammatico, in cui il       Zinetti - Il significato resta quello
un’idea delle “signore” che animano       mondo ha scoperto l’ashtag #mo-        che ha caratterizzato l’edizione
la Società Ciclistica Gazzanighese        lamia (non mollare !!!).               2020, richiamato dalla stessa de-
asd e si è evoluta nel forte desiderio    “La BERGHEM#molamia vuole es-          nominazione della manifestazione.
di rinascita, dopo “la primavera più      sere un tributo e omaggio alla no-     Si pedala senza dimenticare cosa
triste di questo secolo”, con un’e-       stra cultura, da cui riprende i nomi   è successo nella primavera scorsa,
mergenza sanitaria che ha riscritto la    dei percorsi e della competizione      confidando che lo stato d’animo
storia dell’umanità e visto Bergamo       in dialetto, passando per quelle       sia quello reso incoraggiante e fe-
coinvolta in prima linea con il suo im-   salite che uniscono le due vallate     stoso dalla possibilità di ritrovarsi.
menso dolore, con la grande paura,        principali,   simbolo   dell'impegno   Ci auguriamo che sia un evento
ma anche con la sua dignità, con il       e della fatica che contraddistin-      che porti serenità nei cuori dei ci-
suo carattere, con la sua tenacia.        guono i tratti bergamaschi – dice      cloamatori”.

                                                                                   INDICE

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SOFIA GOGGIA
IN ACCADEMIA
a cura della redazione

Sofia Goggia durante il suo intervento all’Accademia della Guardia di Finanza (credits: ufficio stampa e RP Accademia GdF).

M
             artedi 15 maggio, nell’Au-                  delle Fiamme Gialle, ha ripercorso le                    ma Gialla” eccezionale che è sempre
             la Magna dell’Accademia                     fasi salienti della sua straordinaria                    uscita rafforzata dai tanti infortuni
             della Guardia di Finanza,                   carriera sportiva, raccontando an-                       di cui è stata vittima. La Sofia Gog-
alla presenza del Comandante, Gen.                       che le difficoltà incontrate e supera-                   gia di oggi, infatti, non è solo una
B. Bonifacio Bertetti, ha avuto luo-                     te brillantemente grazie alla propria                    top skier conosciuta ed apprezzata
go un incontro fra gli Allievi Ufficiali                 straordinaria forza di volontà. In que-                  in tutto il mondo, ma è anche una
dell’Accademia della Guardia di Fi-                      sto senso, il filo conduttore dell’in-                   leader seguitissima sui social e una
nanza di Bergamo e la sciatrice So-                      contro si è annodato attorno alle                        fonte di ispirazione per tante perso-
fia Goggia. La campionessa orobica,                      parole “Esperienza, resilienza e lea-                    ne, non solo atleti. Un personaggio
appartenente al V Nucleo Atleti di                       dership”, che ben sintetizzano il per-                   autentico, mai banale, cresciuto an-
Predazzo (TN) del Gruppo Sportivo                        sonaggio-Sofia Goggia, una “Fiam-                        che grazie a tutto ciò che l’ha colpita,

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La sciatrice premiata dal Comandante dell’Accademia, Gen. Bonifacio Bertetti (credits: ufficio stampa e RP Accademia GdF).

forte non solo nel fisico ma anche                      storia di Sofia Goggia in un incon-                      to necessario frenare – abbassare
nell’animo. Un animo nel quale è                        tro-lezione che, oltre a costituire un                   il ritmo – per il bene e la salute di
ben radicato il motto araldico della                    tassello della formazione accademi-                      tutti. Bergamo è nel cuore di Sofia
Guardia di Finanza “Nec Recisa Re-                      ca, sarà certamente fonte di ispira-                     ma è anche serigrafata sul retro del
cedit”, che da sempre ha fatto suo e                    zione.                                                  suo casco, dove appare la skyline di
che non manca mai di pronunziare                        In questo periodo di ripresa per il                    “Città Alta”. Un gesto che la dice tut-
ricordando – ricordandosi – che non                     nostro Paese, la “Goggia” (come                          ta sull’attaccamento della Goggia
bisogna mollare mai. La rappresen-                      lei stessa è solita appellarsi) non                     alla propria terra.
tanza di Allievi Ufficiali presenti in                  ha voluto dimenticare le giornate                       Alla fine, l’atleta gialloverde ha pre-
Aula Magna, e tutti gli altri collegati                 buie affrontate dalla sua Bergamo                        miato gli Allievi Ufficiali maggior-
in videoconferenza per rispettare                       nella fase più acuta della pandemia,                     mente distintisi nelle competizioni
le vigenti norme anti-contagio, ha                      quando anche per lei, abituata a                         invernali dello scorso febbraio a
ascoltato con grande interesse la                       gareggiare ad oltre 120 km/h, è sta-                     Passo Rolle, presso la Scuola Alpina.

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CICLABILE INTITOLATA
A GIMONDI
a cura di Federica Sorrentino

Alcune immagini della pista ciclabile che unisce Almè a Sedrina, intitolata a Felice Gimondi (credits: RB68 – A.Ri.Bi.).

L
         a pista ciclabile Almè-Villa                      italiani orgogliosi di vedere un atleta                    della intitolazione in corrisponden-
         d’Almè-Sedrina, che si snoda                      di tale spessore e caratura nell’olim-                     za della ex stazione ferroviaria di
         lungo il sedime dell’ex ferrovia                  po mondiale della disciplina. «Uno                         Sombreno, a poche centinaia di me-
della Val Brembana, prende il nome                         dei più grandi ciclisti italiani di sem-                    tri dalla casa della famiglia Gimondi.
di Felice Gimondi. L’intitolazione al                      pre, che nel corso della sua lunga                          Lunga 7,7 chilometri, la pista cicla-
grande ciclista bergamasco Felice                          carriera oltre ad aver vinto numero-                        bile Almè-Villa d’Almè-Sedrina sor-
Gimondi porta la firma del presiden-                       se competizioni è sempre stato un                          ge sul sedime dell’ex ferrovia della
te della Provincia, Gianfranco Gaffo-                      esempio positivo per tutti». Lungo                         Val Brembana ed è frutto del proto-
relli, in calce a una motivazione che                      la pista ciclabile è scritta anche la                      collo d’intesa sottoscritto nel 2015
riassume tutti i valori che il campio-                     vita di Felice Gimondi. Nato Sedri-                         tra Provincia di Bergamo, Comunità
ne è riuscito a costruire con le sue                       na, si è trasferito ad Almè per poi                         montana Valle Brembana, Bacino
imprese sportive, alimentando una                          stabilirsi a Paladina. Non a caso, è                        imbrifero montano (Bim) e i Comu-
passione collettiva e rendendo gli                         stato deciso di posizionare la targa                        ni di Almè, Villa d’Almè e Sedrina.

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Alla sua valorizzazione, oltre che       Sicuramente un percorso attraen-        Durante il tracciato si percorrono
lo stesso Felice Gimondi, ha con-        te, voluto dalla Provincia di Berga-    antichi ponti, gallerie e aree tran-
tribuito A.ri.bi - Associazione per      mo per stimolare l’uso della bici-      quille con scorci meravigliosi sulla
il rilancio della bicicletta. Di fat-    cletta in alternativa all’automobile.   valle e il fiume Brembo che scorre
to, la pista ciclabile Almè-Villa        Un principio che il campione di         alla sinistra andando in sù. Sotto
d’Almè-Sedrina rappresenta una           Sedrina volle condividere e che         l’imponente viadotto di Sedrina si
sorta   di   anello   di   congiunzio-   ha visto realizzato con la riconver-    incontrano i cinque antichi ponti
ne che ha permesso di comple-            sione del sedime, oggi attraver-        che attraversano l’orrido. Tratti fa-
tare un itinerario che arriva fino       sato e apprezzato dai cicloama-         miliari a Felice Gimondi, che verrà
a Piazza Brembana e permette             tori, molti dei quali e sempre più      ricordato da una stele come “figlio
di attraversare il Parco dei Colli.      numerosi provenienti dall’estero.       indomito della Valle Brembana”.

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MONDO INDOOR

YUMIN ABBADINI
GINNASTA EMERGENTE
a cura di Rino Fusco

Il 19enne ginnasta di Ranica, terzo da destra, con la selezione azzurra in una recente manifestazione europea (credits: federginnastica).

C
           ’è    un     bergamasco           tra     i    a Ludovico Edalli, neo Campione                            di festeggiare la medaglia d'argento
            migliori       ginnasti        azzurri        d’Italia con la Pro Patria Bustese e                       come seconda squadra classificata
            dell’Artistica        Maschile.        E’     aviere dell’Aeronautica Militare che                       sulle 13 in gara, superata solamen-
Yumin Abbadini, 19enne di Ranica,                         si sta preparando ai Giochi Olimpi-                        te dalla formazione padrona di casa
in forza alla Pro Carate, squadra                         ci di Tokyo, e al maceratese Matteo                        dell'Ucraina. Yumin Abbadini per
neo promossa in Serie A1 grazie                           Levantesi. Nel concorso All Around,                        meno di mezzo punto non è anda-
alla vittoria nel playoff di A2. Le sue                   che ha visto Ludovico Edalli vincere                       to a medaglia nella finale alla sbarra,
doti sono spiccate nel corso del-                         la medaglia di bronzo e Laventesi ai                       nella quale si è piazzato quarto con
la “Ukraine International Cup 2021”,                      piedi del podio Levantesi per appe-                        il totale di 13,550, alle spalle della
manifestazione internazionale che                         na un decimo, Yumin si è piazzato                          medaglia di bronzo, il francese Paul
si è svolta a Kiev il 22 e 23 maggio                      ottavo. Le prestazioni dei tre ginna-                      Degouy (14,000 pt.). Per il ginna-
scorso, dove ha gareggiato insieme                        sti hanno permesso al team azzurro                         sta bergamasco solo conferme di

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Yumin Abbadini, al centro, tra gli altri due azzurri Edalli e Levantesi con cui ha vinto l’argento a squadre a Kiev (credits: federginnastica).

quanto decisamente buono aveva                               In quella circostanza il giovane gin-                         score allora ottenuto (14.825 - par-
fatto vedere prima del lockdown,                             nasta bergamasco si è aggiudicato                             tenza 6.5) dice tutto. Nella finale
che forse ne ha frenato l’evoluzione.                         la medaglia di bronzo nella finale                           agli anelli, forse pagando lo scotto
Ai campionati italiani di ginnasti-                          di Coppa del Mondo al cavallo con                             di avere esercizi poco sviluppati ne-
ca artistica dello scorso novembre,                          maniglie di Yumin Abbadini. Il gin-                           gli elementi di forza e slancio forza,
Yumin Abbadini ha conquistato il                             nasta allenato da Alberto Busnari,                            Yumin (con 4.6 di partenza) sfiorò
terzo posto nel cavallo con mani-                            ripercorrendo le orme del suo tec-                            il podio piazzandosi in quarta posi-
glie, sfiorando il bronzo alla sbarra.                       nico plurimedagliato, ottenne in fi-                          zione, mentre al corpo libero, al ter-
Le grandi qualità di Yumin Abbadini                          nale un 13.325 (punteggio di parten-                          mine di un esercizio ottimamente
sono emerse nel settembre 2019, a                            za 4.9), piazzandosi alle spalle del                          eseguito, un grave errore nella dia-
Guimares in Portogallo, sede di una                          messicano Corral e dell’inarrivabile                          gonale finale vide regalato Abbadini
tappa di World Challenge Cup.                                giapponese Sugino Takaaki, il cui                             al settimo posto.

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LA RICERCA DELL’ECCELLENZA PER PASSIONE!

           L     a nostra Cantina è adagiata in Franciacorta tra le pendici di Colzano, che
                 proteggono il cuore di questo ambiente unico dove la natura concede al vino
           di trovare il suo effervescente equilibrio.
           La cura delle vigne, l’attenzione che ci impegna nella vinificazione e nella
           selezione dei nostri eccellenti Brut, Extra Brut, Satèn e Rosé sono il risultato di
           un lavoro meticoloso e professionale, condotto nella nostra terra dove lasciamo
           che il tempo assecondi il ritmo del sole.
           Vill’Arquata, la ricerca dell’eccellenza per passione!

                                                                                               FOLLOW US:
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           Tel: [+39] 335.8396668 - info@villarquata.it - villarquata.it                  & Vill’Arquata az. agr.
MONDO PARALIMPICO
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FRANCESCO MESSORI
RAGAZZO IN GAMBA
a cura di Simone Fornoni

Francesco Messori in palleggio nella palestra delle Scuole Medie di Ardesio (credits: Francesca Soli).

P
          Per aver fondato tredicen- “Mai viste le classi seconde e terze,                               Alle Scuole Medie di Ardesio come
          ne la Nazionale Italiana di                     campionesse di decibel, rimanere               a New York, Francesco Messori,
          Calcio        Amputati,           facen-        così in silenzio e a bocca aperta”,            dalla Correggio di Ligabue, ha zit-
done tuttora il capitano e il testi-                      sussurrano i professori, tra cui               tito tutti. Ma c'è abituato, ormai.
monial a nemmeno 23 (Bologna,                             Francesca Soli, fotogiornalista che            Tra il 16 e il 18 marzo, addirittura,
22 novembre 1998), bisogna es-                            insegna francese e l'ha proposto               nel Palazzo di Vetro dell'Onu, al
sere speciali. “Ho solo una gam-                          a una scolaresca bisognosa di re-              Change the World Model United
ba di meno e volevo solo giocare                          spirare esempi dopo un lockdown                Nations,   davanti   a   personalità
a pallone come tutti”, scherza lui.                       asfittico.                                     come l'ex presidente USA Bill Clin-

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Messori durante l’incontro tenuto alle Scuole Medie di Ardesio (credits: Francesca Soli).

ton, prendendo la parola con Carlo                        'Vorrà dire che metterò al mondo un        Non riuscivo a slacciarla dall'emo-
Ancelotti su invito di Marco Tardelli,                    ragazzo in gamba', rispose lei. Giocai     zione: mi aiutarono lo stesso Pon-
eroe mundial di Spagna '82 che l'ave-                     tra i normodotati grazie a una varia-      tefice e Bruno Pizzul”. La Nazionale
va conosciuto alla Domenica Spor-                         zione regolamentare del Csi, poi que-      Amputati fa parte della FISPES (Fe-
tiva per poi curarne la prefazione                        sto gruppo Facebook con cui facem-         derazione Italiana Sport Paralimpici
all'autobiografia, “Mi chiamano Mes-                      mo la Nazionale”. Europei, Mondiali        e Sperimentali) dal dicembre 2017.
si”. Perché talentuoso, volenteroso e                     in Messico, Champions League, fino         Nel giro, anche i bergamaschi Da-
mancino, come l'idolo dal cognome                         all'incontro con papa Francesco I in       niele Piana di Bariano e Carlo Avelli
assonante: “A mia mamma France-                           piazza San Pietro: "Gli ho regalato la     di Sola. “Ho conosciuto il Messi da
sca, all'ottavo mese di gestazione,                       fascia, da capitano degli Amputati Az-     ragazzino quando lavoravo su Reg-
dissero che sarei nato senza la destra.                   zurri a capitano della Chiesa cattolica.   gio Emilia – ci confida la prof. Soli,

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A sinistra: sul collo il tatuaggio con la scritta: “solo una gamba in meno” (credits: Francesca Soli). A destra: Francesco Messori ha fondato la Nazionale Italiana di Calcio Amputa-

ti quando aveva appena 13 anni (credits: F. Messori/Fb)

modenese di Castelnuovo Rangone                              mi hanno insegnato i miei genitori”,                          ascoltarlo in silenzio, come Alcides
trasferita a Piario, nota anche per le                       fa lui, con naturalezza disarmante.                           Ghiggia, Frank Sinatra e Giovanni
mezze maratone -, è un tipo che col-                         La stessa con cui firma autografi e                           Paolo II al Maracanà di Rio. Lui, Mes-
pisce subito”. “Non mi sento diver-                          riceve doni dai ragazzi di Ardesio.                           sori detto Messi, dal Papa attuale s'è
so, valorizzo la mia condizione come                         La stessa con cui lascia tutti ad                             fatto sfilare la fascia.

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ARTURO GENTILI
FEDELE ATALANTINO
a cura della redazione

Arturo Gentili con la maglia dell’Atalanta in una figurina d’epoca.

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I
     2 giugno 1963 allo stadio di San      rie C, prima di concludere la propria       Dieci presenze e una rete in serie D,
     Siro a Milano, data memorabi-         carriera in serie D nella Gallaratese.      a fine carriera. Su una vecchia figuri-
     le per legata alla conquista del-     Viene descritto come attaccante do-         na distribuita agli inizi degli anni ’60,
la Coppa Italia, c’era anche Arturo        tato di grande velocità, che sfruttava      in cui è ritratto con la maglia dell’A-
Gentili nel gruppo atalantino. Ber-        soprattutto il gioco di rimessa. No-        talanta, Arturo Gentili (statura 1,69 e
gamasco di Stezzano, di ruolo at-          nostante la lunga permanenza nelle          peso 68 kg) viene descritto “elemen-
taccante, Gentili ha indossato la ma-      file dell’Atalanta, non riuscì a giocare    to veloce e insidioso, che dovrebbe
glia nerazzurra per otto stagioni, dal     in modo stabile. Difatti veniva utiliz-     trovare l’annata della sua definitiva
1955 al 1963, collezionando comples-       zato soltanto in particolari situazioni     affermazione tra i Moschettieri, non
sivamente 68 presenze e 13 gol. Si è       di gara, soprattutto quando la pro-         mancandogli la classe e il desiderio
spento all’età di 85 anni, nella serata    pria squadra doveva sfruttare l'arma        di ben figurare”. Citazioni che richia-
di martedì 25 maggio, dopo avere           del contropiede.                            mano un calcio d’altri tempi, in cui i
sperato certamente di rivedere la          Ha disputato tre campionati di serie        giudizi erano prevalentemente spe-
squadra di Gasperini ripetere quella       B: con l’Atalanta nel 1958-59, dopo         ranzosi e offrivano spazio ai sogni di
lontana e storica impresa.                 che la stagione precedente la squa-         una carriera. Che per Gentili avreb-
Centravanti e poi ala, cresciuto nel-      dra era arrivata 17esima di serie A         be potuto essere più premiante di
le file del Leffe, accasato all’Atalanta   ed era retrocessa; con il Varese, nel       quanto lo sia stata. Ha prevalso il
per otto stagioni, sette delle quali nel   1963-64 con la squadra biancorossa          legame con l’Atalanta, a cui ha offer-
massimo campionato, per poi indos-         che aveva vinto in campionato di se-        to il suo contributo pure figurando
sare disputare il campionato cadet-        rie C, segnando un solo gol; e la sta-      poche volte nel tabellino. Per questo
to con le maglie di Varese e Triestina.    gione seguente con la Triestina, che        merita di essere additato alle nuove
Tre le stagioni trascorse con gli ala-     retrocesse in C. Con gli alabardati         generazioni come esempio di fedel-
bardati, la seconda e la terza in se-      disputò 76 partite segnando 15 gol.         tà calcistica e professionale.

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