Un disciplinare per la canapa da fibra in Umbria - dr. Andrea Primavera - Agronomo, Perugia - Gruppo ...
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Progetto MAC Meccanizzazione Agricola della Canapa PSR Umbria 2014-2020 Un disciplinare per la canapa da fibra in Umbria dr. Andrea Primavera - Agronomo, Perugia
Indice della presentazione ✴Un disciplinare di produzione in breve ✴Perché un disciplinare sulla canapa ✴Gli elementi del disciplinare ✴Implementazione del disciplinare e il manuale GAP ✴Conclusioni
Un disciplinare di produzione in breve Un insieme di norme conciso e chiaro atto ad individuare la migliore tecnica colturale per una data pianta ai fini di ottenere il miglior prodotto, nel rispetto dei: - vincoli tecnici e economici da una parte - vincoli normativi e di indirizzo politico ed economico dall’altra Diversa da una semplice scheda colturale che persegue solo il miglior risultato produttivo e in genere non fissa degli "obiettivi di comunità", ovvero concordati fra le parti: agricoltore, filiera industriale, amministrazione pubblica Ha natura volontaria ma diviene obbligatorio se si vuole operare in una situazione di concerto con le controparti industriali e/o le pubbliche amministrazioni Ha natura limitata a talune aree/regioni di produzione e necessita adattamenti a diversi contesti produttivi La messa in pratica del disciplinare avviene attraverso il manuale delle Buone Pratiche Agricole, o GAP (Good Agrcultural Practices) che costituicono il “manuale operativo” del disciplinare.
Gli elementi del disciplinare • Indicazioni generali sulla pianta • Caratteristiche agronomiche e fabbisogni agro-pedoclimatici • La scelta varietale (vincoli normativi) • Indicazioni per la semina • Indicazioni per le concimazioni • Indicazioni per le cure colturali e la difesa • Indicazioni per l’irrigazione • Indicazioni colturali per l’ottimizzazione della raccolta e le rese • Tracciabilità delle produzioni • Vincoli di sostenibilità ambientale • Certificazione
Perché un disciplinare? La canapa è una pianta considerata obsoleta a partire dagli anni 80 ma è ritornata in auge per le sue interessanti caratteristiche e per l’opportunità di sviluppo in un ottica di green-economy. Ma di fatto non ci interessiamo di canapa da anni e buona parte delle informazioni sono andate perdute, specie nel contesto tecnico economico attuale. ★Vincoli normativi importanti: DPR 309/90 e legge 242/2016 ★Mancano notizie tecniche sulla coltivazione in un ottica moderna ★Frammentarietà delle informazioni ★Confusione sugli usi e approssimazione ★Necessità di un approccio industriale per competere con il prodotto internazionale ★Necessità di tracciare un prodotto nazionale e sostenibile ★Necessità di sviluppare la coltivazione in un’ottica di compatibilità con l’ambiente
Indicazioni generali sulla pianta e i suoi fabbisogni agro-pedoclimatici Sfatiamo le credenze sulla canapa: non è una pianta per tutti i terreni - pianta molto esigente - terreni eccellenti, fertili, profondi, sciolti - concimazioni abbondanti - irrigazione indispensabile (o falda freatica alta) - tecnica di semina cruciale ai fini del successo - l’effetto degli stress sull’accumulo di cannabinoidi indesiderati - importanza della scelta varietale
La scelta varietale (vincoli normativi) La scelta varietale è imposta dalla legge (Legge 242/2016 e DPR 309/90). Attenzione alle varietà fasulle! Va chiarito che si sa pochissimo della performance delle varietà nelle diverse situazioni agro pedologiche. - varietà da fibra (es.: Carmagnola, Antal, Eletta Campana) - varietà da seme (es.: Felina, Fedora, Finola) - varietà pluri-produzione (es.: Futura75, Kompolti) Molte varietà dalle caratteristiche “continentali” da noi possono performare non bene. Poi è sempre in agguato il problema dell’accumulo del THC che in alcune varietà rimane un problema (es.: Finola) mentre in altre no (es.: Futura 75)
Indicazioni per la semina (quando e quanto) Il periodo di semina è importante ai fini della programmazione in una filiera industriale (da metà aprile in poi in Umbria) Informazioni carenti e contrastanti sulle dosi di semina (da 5 kg a 60 kg!!) Sicuramente la semina per la fibra è diversa dalla semina per il seme, così come per le biomasse per uso estrattivo. In Piemonte si parla di dose massima di 50 kg Ha ma in realtà una dose compresa tra 15 e 25 kg appare essere ottimale. Dipende dal terreno e qualità del seme. E’ importante individuare una specifica densità in relazione alla fertilità del proprio terreno e alla qualità del seme (purezza e germinabilità) LO SCOPO E’ AVERE PIANTE FITTE E SENZA RAMIFICAZIONI MA SUFFICIENTEMENTE LIGNIFICATE PER NON ALLETTARE
Indicazioni per le concimazioni Altro elemento da sfatare: la canapa è una pianta frugale La canapa è conosciuta come pianta nitrovora (divora l’azoto) Se non fertilizzata non allunga lo stelo e tende a fiorire presto e a ramificare Attenzione: se fertilizzata troppo può allettare N100 P100 e K150 sono delle indicazioni sul fabbisogno universalmente riconosciute e dimostratesi valide. Valorizza molto la letamazione e qalsiasi apporto organico anche per il beneficio sull’apparato radicale. Ai fini di una coltivazione sostenibile è molto importante contare su sostanza organica, compost, sovesci di leguminose, piuttosto che su apporti di concimi chimici Nei terreni poco fertili tende a fiorire presto ramificando e inoltre può accumulare THC
Indicazioni per irrigazione La canapa è decisamente una coltura irrigua e con consumi elevati. Le dosi non sono diverse da quelle del mais, anche se rispetto a questo, avendo radici fittonanti profonde può avvantaggiarsi dell’umidità degli strati profondi del terreno. Può anche essere coltivata in asciutta, come in effetti è stato in molte delle prove, ma è necessario che ci siano terreni profondi, grazie anche a lavorazioni profonde (doppia lavorazione), ricchi di sostanza organica, e freschi, grazie al contenuto di argilla o all’esposizione. Terreni sabbiosi, superficiali, poveri possono portare a sofferenza della pianta che in alcune varietà può dar luogo ad accumulo di THC
Indicazioni per le cure colturali e la difesa La canapa è una pianta che in quanto abbandonata per molti anni non ha principi attivi che sono stati registrati come agrofarmaci per l’impiego ai fini della difesa da parassiti e malerbe. Tuttavia è una pianta rustica in tal senso e se ben seminata e al momento giusto. Contro le infestanti è importante adottare universalmente la tecnica della falsa semina. Molto sensibile ai diserbi delle precessioni. Per le malattie ed insetti si dimostra molto tollerante anche se può soffrire di attacchi di afidi e di malattie radicali (es.: quest’anno). L’unico strumento di lotta è la rotazione, prevenendo il ritorno della coltura nell’appezzamento non prima di 4 anni.
Indicazioni colturali per l’ottimizzazione della raccolta e le rese Va premesso che in italia non esiste una filiera industriale della canapa e questo progetto ha proprio lo scopo di indirizzare le imprese alla realizzazione di un primo modello in Umbria. E’ chiaro che un’industria della canapa italiana moderna non può certo rifarsi a modelli esistenti (Cina, Est Europa, etc.) Lo scopo è quello di ripensare al modello industriale e ai suoi fabbisogni di standardizzazione della materia prima. - tipo e dimensione della bacchetta - rapporto fibra/biomassa - tipo e dimensione media della fibra in sezione e lunghezza - comportamento meccanico (viscoelasticità, torsione, etc.) - estraibilità della fibra Molti di questi parametri sono influenzati dalla genetica delle coltivazioni, ma una coltivazione standardizzata è necessaria per rendere il materiale omogeneo e industrializzabile. INFINE: CONVENIENZA ECONOMICA…
Tracciabilità delle produzioni e certificazione E’ possibile una “canapa umbra” che competa con canapa cinese o ucraina o ungherese? Si può fare e la parola chiave per questo percorso è la tracciabilità. Tracciabile vuol dire che possono dimostrare al cliente (industriale e finale) in cerca di un prodotto che non sia solo valido tecnologicamente ma prodotto in un contesto, quello italiano o europeo, dove sa che può trovare altri valori. Questi sono i valori del rispetto delle norme sul lavoro, il rispetto delle norme sull’impiego degli agrofarmaci, sul rispetto della qualità delle acque e dell’ambiente Sono valori estrinseci che sempre di più aggiungono valore a prodotti agricoli, e non, e che il consumatore attento ricerca. La tracciabilità della filiera è tale solo se supportata da documentazione e adeguatamente certificata da enti indipendenti
Dal disciplinare alle GAP (good agricultural practices) Il prossimo step che è necessario definire sono le GAP Canapa Umbra Il disciplinare ha il compito di tracciare le linee guida e i limiti tecnici e normativi entro cui l’azienda agricola aderente al discplinare stesso si deve muovere Il GAP è lo strumento operativo necessario (potremmo definirlo Manuale Operativo della Canapa) per la messa in atto del disciplinare Il disciplinare deve ovviamente essere validato opportunamente e quindi si può passare alla definizione delle GAP I due documenti sono complementari e necessari e devono essere sviluppati in accordo
Conclusioni Un’industria della canapa in Europa, in Italia e in Umbria può e deve rinascere in risposta alla domande di materie prime “green” e sostenibili, nel fabbisogno della riduzione dell’emissioni di CO2. Ovviamente sono necessari presupposti differenti rispetto a quanto fatto in passato, in cui la canapa era una coltura con elevato impatto ambientale Lo scopo del progetto è stato proprio quello di un ripensamento della canapa, con l’obiettivo di produrla con criteri di qualità tecnologica ottimale e comparabile con il mercato, ma con una costante tensione verso la sostenibilità della coltura Il disciplinare «Canapa da Fibra Umbra» pone le basi per lo sviluppo della coltura in questa direzione, che è anche l’orientamento generale dei programmi comunitari attualmente in atto. Sicuramente la parola d’ordine nel prossimo futuro è la sostenibilità e la canapa umbra può senz’altro svolgere un ruolo importante.
In memoria di Emanuele Tiberi GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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