SPIRITO D'OLANDA IL RITORNO IN AUGE DEL GENEVER - Face to face
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N. 3 | NOVEMBRE 2013 Face to face LE ALCOLICHE ALCHIMIE DI DARIO COMINI Cocktail story DAL BELGIO CON AMORE SPIRITO D’OLANDA IL RITORNO IN AUGE DEL GENEVER
liquid story BIRRE ARTIGIANALI LA RIVINCITA DELLE BIONDE Il fascino particolare delle Lambic senza schiuma e l’esuberanza spumeggiante delle Gueze di FULVIO PICCININO C hiara, fresca, bionda e spumeg- i distillati ha percorso un giante, in una parola “Birra”. Un sentiero fatto di progres- prodotto fondamentale della no- so e migliorie che l’hanno stra proposta a banco, che spesso portata ad essere quello molti barman sottovalutano, ritenendo che che noi conosciamo, un la sua richiesta da parte del cliente sia in prodotto qualitativamente parte svilente per la loro professionalità ineccepibile senza alcun di miscelatori. In realtà la sua conoscenza difetto organolettico, di e il suo servizio corretto può dare grandi contro molto appiattito ed soddisfazioni. omologato. Anticamente Un segmento molto interessante del la birra non era assolu- mondo delle birre è rappresentato dalle tamente ciò che noi pen- birre a fermentazione spontanea, di fatto, siamo, ed è possibile la birra originale, in grado di risvegliare nel cercare di capire cosa consumatore una moltitudine di sensazio- fosse guardando alcune ni olfattive dimenticate. Erroneamente si produzioni locali, soprat- pensa che quella che noi oggi conosciamo tutto nel Belgio, che ha come “Birra”, e che abitualmente consu- mantenuto nei secoli la miamo al banco o sulla nostra tavola sia tradizione delle birre rimasta immutata nei secoli, con le sue che utilizzano gli lieviti doti di freschezza e semplicità. La birra nel selvaggi naturalmen- suo lungo cammino, così come il vino ed te presenti nell’aria. 32 Novembre 2013
ALCUNI ESEMPLARI DELLE MIGLIORI PRODUZIONI INTERNAZIONALI Anticamente la fermen- tazione spontanea po- teva essere effettuata ovunque, oggi solo in condizioni pedoclimatiche molto particolari presenti solo in alcuni territori. Un delicato equilibrio fatto di precipitazioni, escursioni termiche e vegetazione che l’inurbamento, l’in- dustrializzazione e l’agri- coltura intensiva hanno definitivamente compro- messo. Questi lieviti Spagna. Sporadicamente altri micro birri- selvaggi, presenti pri- fici, alcuni italiani, si sono cimentati nella ma abbondantemente produzione di Lambic, ma con risultati sco- nell’aria, oggi si trovano stanti, mentre nelle Fiandre sembra che il ufficialmente solo nel- miracolo si perpetui immutato da secoli. le zone delle Fiandre Anticamente i produttori di birra, una in Belgio, nello Jura in volta compiuto l’ammostamento, dovevano Francia ed a Jerez in sperare che Madre Natura compiesse ogni Novembre 2013 33
volta il miracolo inoculando gli lieviti natura- li e selvaggi atti alla fermentazione. La fer- mentazione era lunghissima, talvolta con esiti negativi, e questo spiega molti mec- canismi del mercato della birra dell’epoca, che vedeva centinaia di birrifici all’opera. Empiricamente per risolvere il problema si utilizzò il sistema, noto nella fabbricazione del whiskey con il nome di “sour mash” ovvero l’utilizzo della precedente fermenta- zione per attivare la successiva, ma rimase per lungo un tempo una pratica empirica, soprattutto priva di spiegazione agli occhi dell’uomo. Il fiore del luppolo, presente in maniera massiccia nelle Lambic, fu intro- dotto in quel tempo grazie alle sue dosi antisettiche, mentre sembra assodato che altre popolazioni produttrici utilizzassero profilo organolettico che noi conosciamo, precedentemente rosmarino, erica, corian- riuscendo a svincolarsi dall’andamento dolo ed ortiche per la sua conservazione. delle stagioni. E la birra diventò quella che La mancanza di conoscenze sullo svilup- noi conosciamo, fragrante, limpida, delica- po degli lieviti ed una sostanziale incapaci- tamente profumata di luppolo e lieviti. Le tà nel controllo della fermentazione relegò Lambic no. Sono birre particolari, spiaz- la produzione birraria solo nei mesi inver- zanti al naso ed in bocca, praticamente nali, tradizione che si perpetua nella pro- senza carbonica, prodotti la cui bevibilità duzione delle Lambic belghe, che sostan- è molto bassa, specie se si è dei profani zialmente rifiutano il progresso compiuto. del settore e si è abituati alle produzioni Il miglioramento delle tecniche di inocula- industriali odierne. Birre da meditazione e zione deI lieviti, avvenuto nel XIX secolo, non da pasto, da centellinare in compagnia con gli studi di Pasteur e con l’arrivo delle di amici o con un buon libro, scoprendo e tecniche di controllo della temperatura di commentando le decine di profumi che ci fermentazione, la birra iniziò a prendere il arrivano dal bicchiere in continua evoluzio- 34 Novembre 2013
CALICI SPUMEGGIANTI DI BIRRE chiati in cantine per 3 anni, in modo che ARTIGIANALI perdano la parte “verde” del tannino al palato, mantenendo la dotazione amara. La fermentazione si protrarrà da un mi- nimo di uno ad un massimo di tre anni, in cui le botti non verranno mai colmate, saranno le muffe nobili, le voile, simili al “flor” andaluso ad impedire l’ossidazio- ne del prodotto e lo sviluppo dei batteri acetici. La birra a fermentazione sponta- nea, essendo prodotta inizialmente in tini di legno aperti od in botti usate , non ha anidride carbonica residua, se non quella naturalmente disciolta nel liquido durante la parte finale della fermentazione, quando le botti saranno sigillate. Le Lambic infatti non fanno mai schiuma, una volta versate ne olfattiva. Il loro processo produttivo è nel bicchiere, caratteristica che disorienta molto particolare, utilizza macchinari an- chi non conosce questo stile e si aspetta tichi ed il più possibili tradizionali, a par- il classico cappello di schiuma tipico delle tire dal mulino a pietra, per avere farine birre moderne. In realtà anche la birra a fer- molite grossolanamente, necessarie ad mentazione spontanea ha la sua versione un estrazione lenta degli zuccheri. Per una “spumante” considerato che con lo svilup- cotta di birra a fermentazione spontanea po della produzione con rifermentazione in si utilizzano 1300 kg di cereali, suddivisi bottiglia, si sono create, in tempi tutto som- fra grano orzo, e circa 10.000 litri d’acqua, mato moderni, le “Gueuze”. Le “Gueuze” di cui circa 2.500 evaporeranno durante il hanno uno stile produttivo del tutto simile processo produttivo. Giunti quasi al termi- allo Champagne. Viene fatta una cuvée dal ne di esso, si userà una quantità di luppolo Maitre de Chais, scegliendo mediamente fiore al limite del dimostrativo, impensabile fra una decina di botti di Lambic. La cuvee per una birra moderna. La particolarità di è necessaria poiché trattandosi di fermen- questi fiori di luppolo è che sono invec- tazione spontanea le caratteristiche delle Novembre 2013 35
singole birre sono profondamente diverse e vanno compensate da un “naso” esper- to. Acidità, complessità, intensità sono ele- menti che vanno sapientemente dosati, ma ci garantiranno un prodotto estremamente complesso e più simile, per caratteristiche organolettiche alla birra che conosciamo. La Gueuze, che nelle versioni migliori può evolvere anche per 25 anni, nel bicchiere si presenta spumeggiante ed abbastanza limpida, con profumi di fiori e di lievitazione di Anderlecht, dove un tempo sorgevano dolce, estremamente bevibile grazie ad un più di cento fabbriche di birra, ormai tutte ottima acidità. chiuse. Poco lontano da Bruxelles ci sono Per chi non gradisse i sentori di lisi e altre realtà, la “3 Fontainen” a Beersel, decomposizione degli lieviti, riconoscibili la Lindemans e la Boon. Detentore della nel termine poco piacevole di “crosta di produzione più tradizionale Cantillon, da formaggio”, presenti comunque in alcune tutti riconosciuto come il riscopritore della “Gueuze” classiche con permanenza su- categoria, produce Lambic e Gueuze senza gli lieviti di parecchi anni, ci sono le clas- l’uso di additivi e gasature artificiali, lottan- siche e tradizionali Kriek e le Framboise do contra la standardizzazione del gusto ed che hanno rispettivamente l’aggiunta, alla una tendenza a bere “facile” e dolce. Le cuvee di Lambic, di succo fresco di cilie- sue birre sono assolutamente complesse, gia e lamponi. Altri produttori, in cerca di adatte ad un pubblico in cerca di emozioni minor acidità e morbidezza hanno anche forti, alla ricerca delle radici della birra. percorso la strada delle pesche nella dol- La visita della sua fabbrica è consigliata ce “Pecheresse” e dell’uva nella delicata a tutti coloro che vogliono capire di birre e “Vigneron”. Sono birre profumatissime riscoprire le radici della bevanda di Gam- ed eleganti adatte ad un consumo dopo brinus, magari unendola a qualche abbazia pasto. Uno degli ultimi produttori della ti- trappista, un altro interessante ramo della pologia è Cantillon, una piccola realtà al- storia della birra che in Belgio sembra ave- la periferia di Bruxelles, il cui birrificio fu re la sua patria. fondato nel 1900. La sede è nel quartiere Fulvio Piccinino 36 Novembre 2013
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