LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo

Pagina creata da Leonardo Manfredi
 
CONTINUA A LEGGERE
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI,
        INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE

           ING. GIORGIO GIACOMIN

  LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI

                       21 settembre
         RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere
                       www.remtechexpo.com
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
G&P intech l’azienda

G&P intech rappresenta, grazie al proprio know-how e a
partnership internazionali, una importante realtà tecnologica di
riferimento nell’ingegneria strutturale e nell’architettura.

G&P intech opera con trentennale esperienza nel mercato
delle tecnologie speciali applicate alle nuove costruzioni, al
recupero edilizio-monumentale e alle infrastrutture offrendo
un servizio tecnologico completo.
G&P intech è partner ufficiale delle multinazionali
statunitense RPM e HIRUN ENG..
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
G&P intech nel rinforzo strutturale

Attività svolta nell’ambito degli FRP-FRCM :

1. Consulenza di ingegneria strutturale per i rinforzi in FRP-
   FRCM in assistenza alla progettazione e alla posa in opera
   con softwares dedicati.

2. Produzione e vendita di:
   - lamelle CFK pultruse in carbonio
   - tessuti in fibra di carbonio
   - tessuti e reti in fibra di vetro AR, carbonio, basalto
   - tessuti in acciaio UHTSS galvanizzato ed inox
   - adesivi strutturali e malte a resistenza
Produzione secondo standard di qualità ISO 9001.

3. Formazione permanente per Enti/tecnici/imprese
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
FIBRE E TESSUTI
                         Carbonio
                     C-SHEET –CTB- Q
                      Unid.-Bid.-Quad.

LAMELLE CFK

                                                     BARRE
                                                    BFK-CFK

              CONNETTORI                   BARRE
               AFIX-CFIX-                FIOCCATE
                  SFIX                    AFIX BC
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
RINFORZO ED ADEGUAMENTO SISMICO DI PONTI E
    VIADOTTI CON TECNOLOGIA FRP SYSTEM

RINFORZO VIADOTTI A14 E TANGENZIALE DI BOLOGNA
   RINFORZO E ADEGUAMENTO PONTE SUL PIAVE
   RINFORZO E ADEGUAMENTO PONTE SUL RABBI
       RINFORZO PONTE SUL BACCHIGLIONE
    RINFORZO PONTE SAN GIULIANO – MESTRE
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
 A 14 - Tangenziale di Bologna
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
                A 14 - Tangenziale di Bologna

  Schemi progettuali dell’intervento per le travi principali e i traversi

                                        PROGETTO RINFORZO TRAVI PRINCIPALI

PROGETTO RINFORZO TRAVERSI
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
               A 14 - Tangenziale di Bologna
Fasi applicative della tecnologia delle pretensione delle lamelle CFK

                                   STESURA DEL PRIMER
                                   ALL’INTRADOSSO DELLA TRAVE

     STESURA DELL’ADESIVO NELLA
      ZONA DI APPLICAZIONE DELLE
          PIASTRE DI ANCORAGGIO
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
            A 14 - Tangenziale di Bologna

                                 LA LAMELLA CFK PRONTA PER
                                 ESSERE APPLICATA
                                 ALL’INTRADOSSO DELLA TRAVE

INCOLLAGGIO DELLA LAMELLA CFK
  PER L’INTERA LUNGHEZZA DELLA
                         TRAVE
LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
               A 14 - Tangenziale di Bologna

                                      POSIZIONAMENTO DELLA PIASTRA
                                      DAL LATO MARTINETTO

IL MARTINETTO IN POSIZIONE CON LE
   PIASTRE A CUNEO PRONTO PER LA
              FASE DI MESSA IN TIRO
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
          A 14 - Tangenziale di Bologna
                               INIZIO DELLA FASE DI TESATURA
                               DELLA LAMELLA CFK

COMPLETAMENTO DELLA FASE DI
 TESATURA DELLA LAMELLA CFK
   ALLO 0,6% DI ALLUNGAMENTO
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
              A 14 - Tangenziale di Bologna

                                    VISTA DELLA TESTA DI UNA TRAVE
                                    CON LE 3 LAMELLE CFK APPLICATE

VISTA DI DUE TRAVI IN LAVORAZIONE
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE
 A 14 - Tangenziale di Bologna

         VISTA TRAVERSI
AUTOSTRADE PER L’ITALIA - ALLARGAMENTO 3° CORSIA A 14
CATTOLICA-FANO Rinforzo travi ed impalcato di 30 viadotti con
            tecnologia in carbonio FRP SYSTEM
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA

                                     VISTA DEL PONTE PRIMA
                                     DELL’INTERVENTO

      SEZIONE
LONGITUDINALE
   DEL PONTE
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA

                        RINFORZO DEI TRAVERSI
                        CON FIBRA AD ALTO
                        MODULO

          VISTA DEL
          MODELLO DI
          CALCOLO
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA

          RINFORZO
DELL’IMPALCATO CON
       LAMELLE CFK
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA

                        VISTA GENERALE
                        DEL PONTE

             RINFORZO
     DELL’INTRADOSSO
   DELL’IMPALCATO CON
          LAMELLE CFK
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA

VISTA DEI TRAVERSI CON
            IL RINFORZO

                          RINFORZO DEL
                          TRAVERSO CON
                          FIBRA AD ALTO
                          MODULO
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’

SCHEMA DI RINFORZO DELLE TRAVI PRINCIPALI CON LAMELLE CFK E FIBRA AD ALTO
MODULO – SEZIONE E VISTA DA INTRADOSSO
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’

                                     FASI DI APPLICAZIONI DELLE
                                     LAMELLE CFK ALL’INTRADOSSO
                                     DELLE TRAVI PRINCIPALI

     VISTA DI UNA CAMPATA CON LE
          LAMELLE CFK APPLICATE
ALL’INTRADOSSO DELLE TRAVI E LA
              FIBRA IN PROSSIMITA’
                   DELL’APPOGGIO
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’

             SCHEMA DI RINFORZO DEI TRAVERSI DI
             CAMPATA E DETTAGLIO
             DELL’APPLICAZIONE DELLE LAMELLE
             CFK SULLE TRAVI E DELLE FIBRE SUI
             TRAVERSI
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
Il manufatto è stato modellato mediante elementi solidi
ad 8 nodi in modo tale da essere sicuri di tenere nella
giusta considerazione il profilo ad arco ribassato e
l’effetto di irrigidimento dei cordoli posti nella prima e
terza campata in chiave ed ai terzi della luce in quella
centrale.

 Punti chiave per la creazione del modello di calcolo

Per la modellazione si sono resi necessari:
13510 nodi
7944 elementi solidi a 8 nodi
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE-CAVALCAFERROVIA SAN GIULIANO- MESTRE
PONTE-CAVALCAFERROVIA SAN GIULIANO- MESTRE
RINFORZO GALLERIE IN A1 BARBERINO E IMPRUNETA

Rinforzo     con    tessuto
Steel Net G200     e malte
Concrete Rock V2
SPERIMENTAZIONE UNIVERSITARIA PRESSO LAB.
INGEGNERIA PADOVA SU TRAVI IN C.A. E C.A.P. IN
      SCALA REALE RINFORZATE CON CFRP
OBIETTIVI DELLA SPERIMENTAZIONE

•   STUDIARE IL COMPORTAMENTO A FLESSIONE DI TRAVI RINFORZATE
    CON DIVERSE TECNICHE DI APPLICAZIONE DI LAMELLE CFK IN CFRP

•   CONFRONTARE L’INCREMENTO DELLE PRESTAZIONI RISPETTO AD UNA
    TRAVE NON RINFORZATA, IN TERMINI DI:
    1.   MOMENTO A FESSURAZIONE E ROTTURA
    2.   ABBASSAMENTO IN MEZZERIA
    3.   RIGIDEZZA
    4.   EVOLUZIONE DEL QUADRO FESSURATIVO

•   VALUTARE IN CHE PERCENTUALE LE DIVERSE TECNICHE DI
    APPLICAZIONE DELLE LAMELLE CFK CONSENTANO DI SFRUTTARE LE
    POTENZIALITA’ DEL COMPOSITO, IN TERMINI DI DEFORMAZIONE DEL
    CFRP A ROTTURA
CARATTERISTICHE DEL COMPOSITO

•   LE LAMELLE CFK PREFABBRICATE IN CFRP (CARBON FIBER
    REINFORCED POLYMER) SONO COMPOSTE DA FIBRE IMMERSE IN
    RESINA EPOSSIDICA CON LA TECNICA DELLA PULTRUSIONE.
•   IL CONTENUTO DI FIBRE E’ CIRCA    DEL 70%. ESSE HANNO
    DISPOSIZIONE UNIDIREZIONALE PER RAGGIUNGERE LA MASSIMA
    EFFICIENZA.
•   TRA I VANTAGGI DI QUESTO MATERIALE RICORDIAMO CHE:
    1.   NON E’ SOGGETTO A CORROSIONE
    2.   E’ RESISTENTE AGLI ATTACCHI CHIMICI
    3.   E’ MOLTO LEGGERO
CARATTERISTICHE DELLA LAMELLA CFK

•      CARATTERISTICHE MECCANICHE
       RILEVATE SPERIMENTALMENTE:
       1.   RESISTENZA A ROTTURA
            sfU= 2780 MPa
       2.   MODULO ELASTICO
            Ef= 166500 MPa
       3.   DEFORMAZIONE A ROTTURA
            efU= 1,8%
                            LAMELLA CFK

                                ADESIVO

                                   PRIMER
                                          CLS

    SCHEMA DI APPLICAZIONE DEL RINFORZO         ROTTURA A TRAZIONE DI UN CAMPIONE
    IN LAMELLA CFK                              DI LAMELLA CFK
CATALOGAZIONE DELLE TRAVI

                            TIPO DI       AREA DI FRP
       NOME      TIPO
                           RINFORZO         (mm2)

n°1   RC-C       C.A.          --             --

n°2   RC-N       C.A.       INCOLLATO         120

                            INCOLLATO
n°3   RC-EA      C.A.
                            ANCORATO
                                              120

                          PRETENSIONATO
n°4   RC-PrEA    C.A.
                            ANCORATO
                                              96

                          PRETENSIONATO
n°5   PRC-PrEA   C.A.P.
                            ANCORATO
                                              96
SCHEMA DI CARICO E DIMENSIONI

                                                     DD1

                              STRAIN GAGE          LVDT

                       3200                 2600                        3200
         500                                9000                                     500
                                            10000

                                                           2Ø14                            2Ø14

                                                           Ø8/20                           Ø10/15
                                      440

                                                                         460
                                     500

                                                                        500
                                                           2Ø8                             2Ø16+
                                                                                           2Ø14
                                       60

                                                                          40
                                                           3tref 1/2'
                                               250                               220

FASI DEL GETTO DELLE TRAVI                     300                               300

                                            SEZ. C.A.P.                        SEZ. C.A.
MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEL CFRP

•   LA SECONDA E TERZA TRAVE SONO STATE RINFORZATE CON LAMELLE
    INCOLLATE ALL’INTRADOSSO TRAMITE ADESIVI RESIN    E PREVIA
    PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO DI CLS.
    1.   RC-N: UN ESTREMO DELLA LAMELLA E’ LASCIATO LIBERO MENTRE
         L’ALTRO VIENE FASCIATO CON TESSUTO IN CFRP.
    2.   RC-EA: GLI ESTREMI DELLA LAMELLA CFK SONO ANCORATI ALLA
         TRAVE CON PIASTRE IN ALLUMINIO.

                                         B

                     A                   C                               D
STESURA DEL PRIMER       INCOLLAGGIO E       DETTAGLIO DELL’ANCORAGGIO
                         FASCIATURA
MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEL CFRP

   •    LA QUARTA TRAVE IN C.A. E LA QUINTA IN C.A.P. SONO STATE
        RINFORZATE CON LAMELLE PRETENSIONATE IN SITO TRAMITE UN
        MARTINETTO CHE USA LA TRAVE STESSA COME CONTRASTO. LA LAMELLA
        CFK VIENE ANCORATA AD ENTRAMBE LE ESTREMITA’ E IL MARTINETTO
        VIENE SCARICATO SOLO DOPO CHE L’ADESIVO E’ INDURITO.
        1.   RC-PrEA : TRAVE IN C.A. CON PRETENSIONE DELLO 0,6  0,65 %
        2.   PRC-PrEA: TRAVE IN C.A.P. CON PRETENSIONE DELLO 0,4  0,45 %

              A

              B                             C                               D

SEQUENZA DI APPLICAZIONE DEL MARTINETTO         ANCORAGGIO DAL LATO FISSO
PROVA DI PULL-OFF
          Tensione di picco allo strappo su cls non inferiore a 0,9 MPa sull’80% delle prove
                                          (DT 200 R1 2013 )

Sperimentazione su lamelle CFK

   TIPO     Contrassegno       Modo di rottura         Fh (kN)             fh (MPa)

                 TR 1                A                  5,49                 3,45

    1            TR 2                A                  5,72                 3,60

                 TR 3                A                  4,39                 2,76

                 TR 1               A/B                 2,83                  --
    2
                 TR 2                A                  4,89                 3,07

                                   La fase dello
                                   strappo e tre dei
                                   provini
L’ESECUZIONE DELLE PROVE

          A                     B                          C
 RC-C         RC-N                  RC-EA

                                            UNA PANORAMICA
                                            SULLE 5 PROVE
                                            ESEGUITE, CHE
                                            METTE IN EVIDENZA
                                            LA CONDIZIONE
                                            DELLE TRAVI
                                            PORTATE A
                                            ROTTURA.
              D                     E
RC-PrEA              PRC-PrEA
DIAGRAMMA CARICO-FRECCIA

              250

              200

                                                               RC-C
              150
Carico (kN)

                                                               RC-N

                                                               RC-EA
              100
                                                               RC-P rEA

                                                               P RC-P rEA
               50

                0
                    0     50    100          150   200   250
                                  Freccia (mm)
TABELLA DEI VALORI REGISTRATI

              MOMENTO A   FRECCIA
                                    AREA DI FRP
               ROTTURA    MASSIMA
                (kNm)                 (mm2)
                           (mm)

1. RC-C        161,36     158,20        --

2. RC-N        202,77      81,15       120

3. RC-EA       218,64     100,43       120

4. RC-PrEA     294,54     219,20        96

5. PRC-PrEA    375,81      (245)        96
PERCENTUALI DI UTILIZZO DEL FRP

1.   PRC-PrEA:
     75%         PRC-PrEA

2.   RC-PrEA:
     65%          RC-PrEA

3.   RC-EA:
     32%           RC-EA

4.   RC-N:
                     RC-N
     24%

                            0       0,1       0,2     0,3    0,4     0,5    0,6        0,7   0,8

                 e   i-esimo    /   e   1,8 : RAPPORTO FRA IL VALORE DI DEFORMAZIONE

                 RILEVATA NEL FRP E DEFORMAZIONE A ROTTURA
QUADRI FESSURATIVI A CONFRONTO

                               RC-C
•   L’EVOLUZIONE DEL QUADRO
    FESSURATIVO NELLA ZONA
    DI MOMENTO COSTANTE        RC-N
    EVIDENZIA UNA
    DISTRIBUZIONE PIU’
    OMOGENEA DELLE FESSURE     RC-EA

    E UNA RIDUZIONE DELLA
    LORO AMPIEZZA.
                               RC-PrEA
•   IN SOSTANZA LA LAMELLA
    TENDE A “RICUCIRE” LE
    FRATTURE DEL CLS A         PRC-PrEA

    TRAZIONE, RITARDANDONE
    LA FESSURAZIONE.

•   LA PRESENZA DI FESSURE VERTICALI DI TIPO FLESSIONALE NELLE ZONE
    DI LUCE AL TAGLIO DIMOSTRA COME LA LAMELLA CREI UN MECCANISMO
    CHE CONSENTE DI COINVOLGERE CONTRIBUTI DI RESISTENZA DALLE
    ZONE ESTERNE A QUELLA DI MOMENTO COSTANTE.
EVOLUZIONE DELLE FESSURE

                                    RC-C:               RC-EA:
                                    FRATTURA AMPIA      FESSURE
                                    CON ESPULSIONE DI   PICCOLE
                                    CLS

FILMATO
EVOLUZIONE DELLE FRATTURE A
PARITA’ DI CARICO.
ROTTURA DELLA TRAVE RC-PrEA
CONCLUSIONI

•   LA SPERIMENTAZIONE ESEGUITA SULLE CINQUE TRAVI A SCALA REALE
    HA MOSTRATO LA GRANDE EFFICACIA DEL SISTEMA DI RINFORZO A
    FLESSIONE IN LAMELLE CFK:
    1.   INCREMENTI DEL MOMENTO A ROTTURA COMPRESI TRA 36 % E
         85 %;
    2.   DECREMENTI DELLA FRECCIA IN MEZZERIA;
    3.   AUMENTO DELLA RIGIDEZZA DELLA SEZIONE;

•   IN PARTICOLARE, LE PRESTAZIONI MIGLIORI IN TERMINI DI
    INCREMENTO SONO STATE REGISTRATE NELLE TRAVI IN CUI LA FIBRA
    ERA STATA PRETENSIONATA (NONOSTANTE IN QUELLE TRAVI FOSSE
    PRESENTE IL 20% IN MENO DI CARBONIO):
    1.   NOTEVOLE INCREMENTO DEL MOMENTO DI PRIMA FESSURAZIONE,
         + 52 %;
    2.   LAMELLA UTILIZZATA FINO AL 75 % DELLE SUE POTENZIALITA’ ;
G&P intech – Divisione Hirun Engineering

La protezione sismica di una struttura esistente ai sensi delle nuove norme
 nazionali NTC8-NTC18 può essere ottenuta rinforzando la struttura per es. con
 materiali compositi (incremento della capacità) oppure isolando
 sismicamente la struttura con specifici dispositivi (riduzione della domanda).
In particolare tali dispositivi sono particolarmente importanti per le nuove
 strutture strategiche (ponti, viadotti, ospedali, scuole, prefetture, difesa), per gli
 impianti ad elevato rischio ambientale ed in particolare nelle aree ad elevata
 criticità sismica (zone 1 e 2).
I dispositivi possono inoltre essere impiegati anche per la messa in
 sicurezza di strutture esistenti con la tecnica del retrofit (ponti, viadotti, edifici
strategici ).
Strada dei Parchi A24-25 Roma-L’Aquila- Pescara
Strada dei Parchi A24-25 Roma-L’Aquila- Pescara

                 • 281 km di Autostrada
                 • Realizzazione dal 1970. In fase di adeguamento
                    176 viadotti e molte gallerie
                 • Realizzazione in corso di catene cinematiche in
                   molti viadotti di lunghezza < 300 m
Stato di conservazioni di ponti e viadotti sulla
            rete stradale nazionale
Interventi di Ripristino e Adeguamento sismico

Isolamento sismico dell’impalcato e dissipatori

Rinforzo e ristrutturazione delle pile

Rinforzo e ristrutturazione delle spalle

Nuove Fondazioni se richieste
Adeguamento sismico
L’intervento prevede la sostituzione di tutti gli appoggi con isolatori a scorrimento
HISLIDE HP e aggiunta di dissipatori viscosi HIFLUID VDD tra impalcato e
sottostrutture (punti fissi originari).

      Isolatori a Scorrimento                    Dissipatori Viscosi
Spettro elastico (SLV)

         0,80

         0,70
                                     Isolamento Sismico
         0,60

         0,50
Se (g)

         0,40                                     Spettro Elastico

         0,30                                     Spettro Smorzato

         0,20
                                                                           ξ=18%
         0,10

         0,00
                0,0      0,5         1,0   1,5    2,0       2,5      3,0      3,5   4,0
                                                 T [sec]
                      Tfin     Tin                                    Tis
Catena cinematica

Alcuni viadotti dell’A24-25 di lunghezza inferiore ai 300 metri vengono
adeguati mediante la realizzazione di una catena cinematica e quindi isolati
sismicamente con friction pendulum e dissipatori viscosi.

Il sistema a struttura continua presenta in particolare nell’adeguamento di
viadotti esistenti vantaggi quali:
Migliore comportamento sismico
Riduzione del numero di giunti
Tempi di esecuzione
Costi di realizzazione
Ponte continuo con appoggio fisso al centro
Ponte continuo con appoggio fisso ad un estremo
Viadotti   A 24
Viadotti   A 24
Viadotti   A 25
Viadotti        A 25 intervento in retrofit

                                Sezione longitudinale

Sezione trasversale
Viadotti   A 25 intervento in retrofit

                       Sezione longitudinale
Viadotti   A 25 intervento in retrofit

            Sezione trasversale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE,

Dott./Ing. Giorgio Giacomin

Ente/Società/Università G&P intech

Telefono 0444 522797

E-mail info@gpintech.com
Puoi anche leggere