LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI - MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE - RemTech Expo
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MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO: FOCUS RETI, INFRASTRUTTURE E INDUSTRIE ING. GIORGIO GIACOMIN LA RIQUALIFICAZIONE DI PONTI E VIADOTTI 21 settembre RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere www.remtechexpo.com
G&P intech l’azienda G&P intech rappresenta, grazie al proprio know-how e a partnership internazionali, una importante realtà tecnologica di riferimento nell’ingegneria strutturale e nell’architettura. G&P intech opera con trentennale esperienza nel mercato delle tecnologie speciali applicate alle nuove costruzioni, al recupero edilizio-monumentale e alle infrastrutture offrendo un servizio tecnologico completo. G&P intech è partner ufficiale delle multinazionali statunitense RPM e HIRUN ENG..
G&P intech nel rinforzo strutturale Attività svolta nell’ambito degli FRP-FRCM : 1. Consulenza di ingegneria strutturale per i rinforzi in FRP- FRCM in assistenza alla progettazione e alla posa in opera con softwares dedicati. 2. Produzione e vendita di: - lamelle CFK pultruse in carbonio - tessuti in fibra di carbonio - tessuti e reti in fibra di vetro AR, carbonio, basalto - tessuti in acciaio UHTSS galvanizzato ed inox - adesivi strutturali e malte a resistenza Produzione secondo standard di qualità ISO 9001. 3. Formazione permanente per Enti/tecnici/imprese
FIBRE E TESSUTI Carbonio C-SHEET –CTB- Q Unid.-Bid.-Quad. LAMELLE CFK BARRE BFK-CFK CONNETTORI BARRE AFIX-CFIX- FIOCCATE SFIX AFIX BC
RINFORZO ED ADEGUAMENTO SISMICO DI PONTI E VIADOTTI CON TECNOLOGIA FRP SYSTEM RINFORZO VIADOTTI A14 E TANGENZIALE DI BOLOGNA RINFORZO E ADEGUAMENTO PONTE SUL PIAVE RINFORZO E ADEGUAMENTO PONTE SUL RABBI RINFORZO PONTE SUL BACCHIGLIONE RINFORZO PONTE SAN GIULIANO – MESTRE
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna Schemi progettuali dell’intervento per le travi principali e i traversi PROGETTO RINFORZO TRAVI PRINCIPALI PROGETTO RINFORZO TRAVERSI
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna Fasi applicative della tecnologia delle pretensione delle lamelle CFK STESURA DEL PRIMER ALL’INTRADOSSO DELLA TRAVE STESURA DELL’ADESIVO NELLA ZONA DI APPLICAZIONE DELLE PIASTRE DI ANCORAGGIO
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna LA LAMELLA CFK PRONTA PER ESSERE APPLICATA ALL’INTRADOSSO DELLA TRAVE INCOLLAGGIO DELLA LAMELLA CFK PER L’INTERA LUNGHEZZA DELLA TRAVE
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna POSIZIONAMENTO DELLA PIASTRA DAL LATO MARTINETTO IL MARTINETTO IN POSIZIONE CON LE PIASTRE A CUNEO PRONTO PER LA FASE DI MESSA IN TIRO
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna INIZIO DELLA FASE DI TESATURA DELLA LAMELLA CFK COMPLETAMENTO DELLA FASE DI TESATURA DELLA LAMELLA CFK ALLO 0,6% DI ALLUNGAMENTO
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna VISTA DELLA TESTA DI UNA TRAVE CON LE 3 LAMELLE CFK APPLICATE VISTA DI DUE TRAVI IN LAVORAZIONE
Viadotto BATTIFERRO – NAVILE A 14 - Tangenziale di Bologna VISTA TRAVERSI
AUTOSTRADE PER L’ITALIA - ALLARGAMENTO 3° CORSIA A 14 CATTOLICA-FANO Rinforzo travi ed impalcato di 30 viadotti con tecnologia in carbonio FRP SYSTEM
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA VISTA DEL PONTE PRIMA DELL’INTERVENTO SEZIONE LONGITUDINALE DEL PONTE
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA RINFORZO DEI TRAVERSI CON FIBRA AD ALTO MODULO VISTA DEL MODELLO DI CALCOLO
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA RINFORZO DELL’IMPALCATO CON LAMELLE CFK
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA VISTA GENERALE DEL PONTE RINFORZO DELL’INTRADOSSO DELL’IMPALCATO CON LAMELLE CFK
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA VISTA DEI TRAVERSI CON IL RINFORZO RINFORZO DEL TRAVERSO CON FIBRA AD ALTO MODULO
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’ SCHEMA DI RINFORZO DELLE TRAVI PRINCIPALI CON LAMELLE CFK E FIBRA AD ALTO MODULO – SEZIONE E VISTA DA INTRADOSSO
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’ FASI DI APPLICAZIONI DELLE LAMELLE CFK ALL’INTRADOSSO DELLE TRAVI PRINCIPALI VISTA DI UNA CAMPATA CON LE LAMELLE CFK APPLICATE ALL’INTRADOSSO DELLE TRAVI E LA FIBRA IN PROSSIMITA’ DELL’APPOGGIO
PONTE SUL FIUME RABBI - FORLI’ SCHEMA DI RINFORZO DEI TRAVERSI DI CAMPATA E DETTAGLIO DELL’APPLICAZIONE DELLE LAMELLE CFK SULLE TRAVI E DELLE FIBRE SUI TRAVERSI
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI) Il manufatto è stato modellato mediante elementi solidi ad 8 nodi in modo tale da essere sicuri di tenere nella giusta considerazione il profilo ad arco ribassato e l’effetto di irrigidimento dei cordoli posti nella prima e terza campata in chiave ed ai terzi della luce in quella centrale. Punti chiave per la creazione del modello di calcolo Per la modellazione si sono resi necessari: 13510 nodi 7944 elementi solidi a 8 nodi
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE SUL BACCHIGLIONE (VI)
PONTE-CAVALCAFERROVIA SAN GIULIANO- MESTRE
PONTE-CAVALCAFERROVIA SAN GIULIANO- MESTRE
RINFORZO GALLERIE IN A1 BARBERINO E IMPRUNETA Rinforzo con tessuto Steel Net G200 e malte Concrete Rock V2
SPERIMENTAZIONE UNIVERSITARIA PRESSO LAB. INGEGNERIA PADOVA SU TRAVI IN C.A. E C.A.P. IN SCALA REALE RINFORZATE CON CFRP
OBIETTIVI DELLA SPERIMENTAZIONE • STUDIARE IL COMPORTAMENTO A FLESSIONE DI TRAVI RINFORZATE CON DIVERSE TECNICHE DI APPLICAZIONE DI LAMELLE CFK IN CFRP • CONFRONTARE L’INCREMENTO DELLE PRESTAZIONI RISPETTO AD UNA TRAVE NON RINFORZATA, IN TERMINI DI: 1. MOMENTO A FESSURAZIONE E ROTTURA 2. ABBASSAMENTO IN MEZZERIA 3. RIGIDEZZA 4. EVOLUZIONE DEL QUADRO FESSURATIVO • VALUTARE IN CHE PERCENTUALE LE DIVERSE TECNICHE DI APPLICAZIONE DELLE LAMELLE CFK CONSENTANO DI SFRUTTARE LE POTENZIALITA’ DEL COMPOSITO, IN TERMINI DI DEFORMAZIONE DEL CFRP A ROTTURA
CARATTERISTICHE DEL COMPOSITO • LE LAMELLE CFK PREFABBRICATE IN CFRP (CARBON FIBER REINFORCED POLYMER) SONO COMPOSTE DA FIBRE IMMERSE IN RESINA EPOSSIDICA CON LA TECNICA DELLA PULTRUSIONE. • IL CONTENUTO DI FIBRE E’ CIRCA DEL 70%. ESSE HANNO DISPOSIZIONE UNIDIREZIONALE PER RAGGIUNGERE LA MASSIMA EFFICIENZA. • TRA I VANTAGGI DI QUESTO MATERIALE RICORDIAMO CHE: 1. NON E’ SOGGETTO A CORROSIONE 2. E’ RESISTENTE AGLI ATTACCHI CHIMICI 3. E’ MOLTO LEGGERO
CARATTERISTICHE DELLA LAMELLA CFK • CARATTERISTICHE MECCANICHE RILEVATE SPERIMENTALMENTE: 1. RESISTENZA A ROTTURA sfU= 2780 MPa 2. MODULO ELASTICO Ef= 166500 MPa 3. DEFORMAZIONE A ROTTURA efU= 1,8% LAMELLA CFK ADESIVO PRIMER CLS SCHEMA DI APPLICAZIONE DEL RINFORZO ROTTURA A TRAZIONE DI UN CAMPIONE IN LAMELLA CFK DI LAMELLA CFK
CATALOGAZIONE DELLE TRAVI TIPO DI AREA DI FRP NOME TIPO RINFORZO (mm2) n°1 RC-C C.A. -- -- n°2 RC-N C.A. INCOLLATO 120 INCOLLATO n°3 RC-EA C.A. ANCORATO 120 PRETENSIONATO n°4 RC-PrEA C.A. ANCORATO 96 PRETENSIONATO n°5 PRC-PrEA C.A.P. ANCORATO 96
SCHEMA DI CARICO E DIMENSIONI DD1 STRAIN GAGE LVDT 3200 2600 3200 500 9000 500 10000 2Ø14 2Ø14 Ø8/20 Ø10/15 440 460 500 500 2Ø8 2Ø16+ 2Ø14 60 40 3tref 1/2' 250 220 FASI DEL GETTO DELLE TRAVI 300 300 SEZ. C.A.P. SEZ. C.A.
MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEL CFRP • LA SECONDA E TERZA TRAVE SONO STATE RINFORZATE CON LAMELLE INCOLLATE ALL’INTRADOSSO TRAMITE ADESIVI RESIN E PREVIA PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO DI CLS. 1. RC-N: UN ESTREMO DELLA LAMELLA E’ LASCIATO LIBERO MENTRE L’ALTRO VIENE FASCIATO CON TESSUTO IN CFRP. 2. RC-EA: GLI ESTREMI DELLA LAMELLA CFK SONO ANCORATI ALLA TRAVE CON PIASTRE IN ALLUMINIO. B A C D STESURA DEL PRIMER INCOLLAGGIO E DETTAGLIO DELL’ANCORAGGIO FASCIATURA
MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEL CFRP • LA QUARTA TRAVE IN C.A. E LA QUINTA IN C.A.P. SONO STATE RINFORZATE CON LAMELLE PRETENSIONATE IN SITO TRAMITE UN MARTINETTO CHE USA LA TRAVE STESSA COME CONTRASTO. LA LAMELLA CFK VIENE ANCORATA AD ENTRAMBE LE ESTREMITA’ E IL MARTINETTO VIENE SCARICATO SOLO DOPO CHE L’ADESIVO E’ INDURITO. 1. RC-PrEA : TRAVE IN C.A. CON PRETENSIONE DELLO 0,6 0,65 % 2. PRC-PrEA: TRAVE IN C.A.P. CON PRETENSIONE DELLO 0,4 0,45 % A B C D SEQUENZA DI APPLICAZIONE DEL MARTINETTO ANCORAGGIO DAL LATO FISSO
PROVA DI PULL-OFF Tensione di picco allo strappo su cls non inferiore a 0,9 MPa sull’80% delle prove (DT 200 R1 2013 ) Sperimentazione su lamelle CFK TIPO Contrassegno Modo di rottura Fh (kN) fh (MPa) TR 1 A 5,49 3,45 1 TR 2 A 5,72 3,60 TR 3 A 4,39 2,76 TR 1 A/B 2,83 -- 2 TR 2 A 4,89 3,07 La fase dello strappo e tre dei provini
L’ESECUZIONE DELLE PROVE A B C RC-C RC-N RC-EA UNA PANORAMICA SULLE 5 PROVE ESEGUITE, CHE METTE IN EVIDENZA LA CONDIZIONE DELLE TRAVI PORTATE A ROTTURA. D E RC-PrEA PRC-PrEA
DIAGRAMMA CARICO-FRECCIA 250 200 RC-C 150 Carico (kN) RC-N RC-EA 100 RC-P rEA P RC-P rEA 50 0 0 50 100 150 200 250 Freccia (mm)
TABELLA DEI VALORI REGISTRATI MOMENTO A FRECCIA AREA DI FRP ROTTURA MASSIMA (kNm) (mm2) (mm) 1. RC-C 161,36 158,20 -- 2. RC-N 202,77 81,15 120 3. RC-EA 218,64 100,43 120 4. RC-PrEA 294,54 219,20 96 5. PRC-PrEA 375,81 (245) 96
PERCENTUALI DI UTILIZZO DEL FRP 1. PRC-PrEA: 75% PRC-PrEA 2. RC-PrEA: 65% RC-PrEA 3. RC-EA: 32% RC-EA 4. RC-N: RC-N 24% 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 e i-esimo / e 1,8 : RAPPORTO FRA IL VALORE DI DEFORMAZIONE RILEVATA NEL FRP E DEFORMAZIONE A ROTTURA
QUADRI FESSURATIVI A CONFRONTO RC-C • L’EVOLUZIONE DEL QUADRO FESSURATIVO NELLA ZONA DI MOMENTO COSTANTE RC-N EVIDENZIA UNA DISTRIBUZIONE PIU’ OMOGENEA DELLE FESSURE RC-EA E UNA RIDUZIONE DELLA LORO AMPIEZZA. RC-PrEA • IN SOSTANZA LA LAMELLA TENDE A “RICUCIRE” LE FRATTURE DEL CLS A PRC-PrEA TRAZIONE, RITARDANDONE LA FESSURAZIONE. • LA PRESENZA DI FESSURE VERTICALI DI TIPO FLESSIONALE NELLE ZONE DI LUCE AL TAGLIO DIMOSTRA COME LA LAMELLA CREI UN MECCANISMO CHE CONSENTE DI COINVOLGERE CONTRIBUTI DI RESISTENZA DALLE ZONE ESTERNE A QUELLA DI MOMENTO COSTANTE.
EVOLUZIONE DELLE FESSURE RC-C: RC-EA: FRATTURA AMPIA FESSURE CON ESPULSIONE DI PICCOLE CLS FILMATO EVOLUZIONE DELLE FRATTURE A PARITA’ DI CARICO.
ROTTURA DELLA TRAVE RC-PrEA
CONCLUSIONI • LA SPERIMENTAZIONE ESEGUITA SULLE CINQUE TRAVI A SCALA REALE HA MOSTRATO LA GRANDE EFFICACIA DEL SISTEMA DI RINFORZO A FLESSIONE IN LAMELLE CFK: 1. INCREMENTI DEL MOMENTO A ROTTURA COMPRESI TRA 36 % E 85 %; 2. DECREMENTI DELLA FRECCIA IN MEZZERIA; 3. AUMENTO DELLA RIGIDEZZA DELLA SEZIONE; • IN PARTICOLARE, LE PRESTAZIONI MIGLIORI IN TERMINI DI INCREMENTO SONO STATE REGISTRATE NELLE TRAVI IN CUI LA FIBRA ERA STATA PRETENSIONATA (NONOSTANTE IN QUELLE TRAVI FOSSE PRESENTE IL 20% IN MENO DI CARBONIO): 1. NOTEVOLE INCREMENTO DEL MOMENTO DI PRIMA FESSURAZIONE, + 52 %; 2. LAMELLA UTILIZZATA FINO AL 75 % DELLE SUE POTENZIALITA’ ;
G&P intech – Divisione Hirun Engineering La protezione sismica di una struttura esistente ai sensi delle nuove norme nazionali NTC8-NTC18 può essere ottenuta rinforzando la struttura per es. con materiali compositi (incremento della capacità) oppure isolando sismicamente la struttura con specifici dispositivi (riduzione della domanda). In particolare tali dispositivi sono particolarmente importanti per le nuove strutture strategiche (ponti, viadotti, ospedali, scuole, prefetture, difesa), per gli impianti ad elevato rischio ambientale ed in particolare nelle aree ad elevata criticità sismica (zone 1 e 2). I dispositivi possono inoltre essere impiegati anche per la messa in sicurezza di strutture esistenti con la tecnica del retrofit (ponti, viadotti, edifici strategici ).
Strada dei Parchi A24-25 Roma-L’Aquila- Pescara
Strada dei Parchi A24-25 Roma-L’Aquila- Pescara • 281 km di Autostrada • Realizzazione dal 1970. In fase di adeguamento 176 viadotti e molte gallerie • Realizzazione in corso di catene cinematiche in molti viadotti di lunghezza < 300 m
Stato di conservazioni di ponti e viadotti sulla rete stradale nazionale
Interventi di Ripristino e Adeguamento sismico Isolamento sismico dell’impalcato e dissipatori Rinforzo e ristrutturazione delle pile Rinforzo e ristrutturazione delle spalle Nuove Fondazioni se richieste
Adeguamento sismico L’intervento prevede la sostituzione di tutti gli appoggi con isolatori a scorrimento HISLIDE HP e aggiunta di dissipatori viscosi HIFLUID VDD tra impalcato e sottostrutture (punti fissi originari). Isolatori a Scorrimento Dissipatori Viscosi
Spettro elastico (SLV) 0,80 0,70 Isolamento Sismico 0,60 0,50 Se (g) 0,40 Spettro Elastico 0,30 Spettro Smorzato 0,20 ξ=18% 0,10 0,00 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 T [sec] Tfin Tin Tis
Catena cinematica Alcuni viadotti dell’A24-25 di lunghezza inferiore ai 300 metri vengono adeguati mediante la realizzazione di una catena cinematica e quindi isolati sismicamente con friction pendulum e dissipatori viscosi. Il sistema a struttura continua presenta in particolare nell’adeguamento di viadotti esistenti vantaggi quali: Migliore comportamento sismico Riduzione del numero di giunti Tempi di esecuzione Costi di realizzazione
Ponte continuo con appoggio fisso al centro
Ponte continuo con appoggio fisso ad un estremo
Viadotti A 24
Viadotti A 24
Viadotti A 25
Viadotti A 25 intervento in retrofit Sezione longitudinale Sezione trasversale
Viadotti A 25 intervento in retrofit Sezione longitudinale
Viadotti A 25 intervento in retrofit Sezione trasversale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE, Dott./Ing. Giorgio Giacomin Ente/Società/Università G&P intech Telefono 0444 522797 E-mail info@gpintech.com
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