LA COOP E LA SICUREZZA ALIMENTARE - IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO Mais e Insilati per una filiera di qualità

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LA COOP E LA SICUREZZA ALIMENTARE - IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO Mais e Insilati per una filiera di qualità
IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO
Mais e Insilati per una filiera di qualità

 LA COOP E LA SICUREZZA
      ALIMENTARE
     Federico Comellini – Direzione Qualità – Ispettore Carni
                    VERONA 10 febbraio 2006
                                                                1
LA COOP E LA SICUREZZA ALIMENTARE - IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO Mais e Insilati per una filiera di qualità
TUTTI I PRODOTTI A MARCHIO COOP RISPONDONO
               A PRECISI REQUISITI DI
            Bontà, Sicurezza, Eticità,
             Ecologia e Convenienza
                con l’obiettivo di:
ƒ Tutelare gli interessi economici, la salute, la sicurezza
  delle persone
ƒ Salvaguardare l’ambiente
ƒ Favorire una coscienza critica dei consumi
ƒ Contribuire allo sviluppo della cooperazione

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LA COOP E LA SICUREZZA ALIMENTARE - IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO Mais e Insilati per una filiera di qualità
SCHEMA DI GARANZIE
        SULLA FILIERA COOP

„   Contratti e capitolati tecnici
„   Selezione fornitori macelli (ISTRUTTORIA)
„   Selezione allevatori
„   Selezione mangimifici
„   Buone pratiche igieniche a punto vendita
„   Piano dei controlli
„   Rintracciabilità
„   Comunicazione ai Consumatori

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LA COOP E LA SICUREZZA ALIMENTARE - IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO Mais e Insilati per una filiera di qualità
COSA S’INTENDE PER FILIERA?

 Insieme di operatori, legati da legame
     contrattuale e coordinati da un
richiedente che concorrono nella logica
 cliente-fornitore alla produzione di un
                prodotto

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LA COOP E LA SICUREZZA ALIMENTARE - IL TRINCIATO CAMBIA VOLTO Mais e Insilati per una filiera di qualità
LO STRUMENTO PRINCIPALE:
  IL CAPITOLATO COOP
     E’ il documento contrattuale che vincola i
       Fornitori al rispetto delle regole Coop
    Requisiti igienico sanitari di struttura, impianti e processo
   Anagrafica soggetti coinvolti (es. labs, sub-fornitori, ecc…)
      Sottoscrizione di documenti contrattuali “a cascata”
 Requisiti di rintracciabilità di prodotti finiti (PF),     materie
              prime (MP), controlli e documentazione
  Caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche di PF e MP
(nel caso delle filiere animali caratteristiche dei mangimi e delle
       materie prime utilizzate per produrli; es. no-OGM)
 Piani di controllo e verifiche ispettive imposti su PF, MP e sub-
fornitori (formalizzazione e gestione di Piani Qualità validati da
                                Coop)                              5
COESIONE TRA GLI
  “ATTORI” DELLA FILIERA

Volontà e capacità di ricostruire la storia di un
             prodotto attraverso:

        la conoscenza di tutti gli operatori
               legami contrattuali
     la conoscenza dei punti critici relativi a
  rintracciabilità e sicurezza igienico sanitaria
  il coordinamento da parte del “capo filiera”

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IL SISTEMA DEI CONTROLLI
Analisi ed ispezioni
  In allevamento
  Nei mangimifici
  Nei macelli
  A punto vendita
Piano integrativo e non sostitutivo di quello pubblico
Effettuato da
„ Mangimifici
„ Macelli

A cui si aggiungono verifiche di
„ Coop
„ Ente di certificazione
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FILIERA COOP:
         LA SICUREZZA DEL PROCESSO

Verifiche Ispettive condotte ad ogni livello della filiera
      da Coop, Fornitori, Sub-fornitori ed Ente di
                      Certificazione
         Rispetto dei requisiti contrattuali a catena
          Controllo delle formulazioni dei mangimi
         Verifica delle fonti di approvvigionamento
                         (MP e mangimi)
          Monitoraggi sulla corretta gestione degli
                           allevamenti
      Verifica del rispetto delle buone prassi igieniche
            in macello, transit point, punti vendita
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FILIERA COOP:
    LA SICUREZZA DEL PRODOTTO

 Controlli eseguiti lungo tutta la filiera da Coop,
Fornitori, Sub-fornitori ed Ente di Certificazione

       Controllo MP utilizzate per i mangimi
                Controllo dei mangimi
       Controllo trattamenti farmacologici in
                      allevamento
          Controllo attività di allevamento
  Controllo igienico-sanitario lavorazione prodotto
                  Controllo trasporti
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FILIERA COOP:
                LA RINTRACCIABILITÀ
“Dalla vaschetta all’allevamento” e a ritroso fino alle
        MP utilizzate per produrre i mangimi
           Identificazione dei PF con codici noti
      Mantenimento dei documenti di trasporto dei PF
 Mantenimento della correlazione animali vivi/PF in macello
   mediante sistemi informatizzati o manuali formalizzati
      Identificazione degli allevamenti di provenienza
  Mantenimento dei documenti di trasporto, “cartellini” e
      campioni dei mangimi utilizzati in allevamento
         Identificazione dei mangimifici produttori
Mantenimento della correlazione mangimi/MP in mangimificio
   mediante sistemi informatizzati o manuali formalizzati

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LE CERTIFICAZIONI
       In un’ottica di trasparenza ed ulteriore
     rassicurazione Coop ha deciso il passaggio
               dall’autoreferenziamento
           alla certificazione di parte terza

„   di sistema (ISO 9001, SA 8000)
„   di filiera (suino leggero, bovino piemontese,
    pesce d’allevamento, avicolo)
„   di prodotto (OGM, alimentazione vegetale…)
„   rintracciabilità

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L’EVOLUZIONE DEI CONTROLLI
„   Trattamenti fraudolenti
„   Abuso di farmaci veterinari
„   Microbi emergenti
„   Contaminanti ambientali
„   BSE
„   OGM
„   Micotossine
„   Influenza aviare
    in collaborazione con Università di Padova, Torino, Bologna,
    Parma, Ghent (Belgio), Camerino, Firenze, Dipartimento di
    sicurezza alimenti Rikilt (Olanda), Gruppo di lavoro Europeo
    progetto Food PCR

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LA QUESTIONE OGM
            Divisione del mondo scientifico

              Rifiuto del Consumatore

                  LA POSIZIONE DI COOP:

   LE BIOTECNOLOGIE POSSONO RAPPRESENTARE UNA GRANDE
   OPPORTUNITA’ (PARTICOLAREMENTE
   IN CAMPO MEDICO)

                           MA
NEL CAMPO DELL’ALIMENTAZIONE, E’ INDISPENSABILE APPROFONDIRE
LE CONOSCENZE SUI POTENZIALI EFFETTI A MEDIO E LUNGO
TERMINE SULLA SALUTE DELL’UOMO E SULL’ECOSISTEMA.

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OBBIETTIVI E INTENTI PER I PRODOTTI
A PROPRIO MARCHIO
Coop, nel rispetto sia del diritto di scelta del
consumatore,
sia dei principi di precauzione e di naturalità dei propri
Prodotti, ha deciso di far certificare da un organismo terzo
il proprio sistema di garanzie …..

                       AD OGGI:
TUTTI I PRODOTTI A MARCHIO COOP NON CONTENGONO E NON
DERIVANO DA MAIS SOIA E COLZA OGM
L’ALIMENTAZIONE DI :
Pollo, pesce, suino leggero, bovino, avicoli speciali (Tacchino,
Faraona Cappone,Grangallo, Livornese) vacche da latte, vitello
NON CONTIENE E NON DERIVA DA MAIS, SOIA COLZA OGM
L’INDIVIDUAZIONE DEI TRATTAMENTI
 ANABOLIZZANTI: L’ANALISI ISTOLOGICA
„Metodica  d’elezione fino agli anni ’90 superata
dall’introduzione e lo sviluppo di tecniche d’analisi
chimiche che forniscono risultati di tipo diretto
„Nuove   tipologie di trattamenti illeciti hanno
rischiato di eludere in parte i controlli chimici, per
cui Coop, ha deciso di utilizzare nuovamente l’analisi
istologica come screening;
„Non    sarà l’unico strumento che Coop utilizzerà.
„Fornirà un ulteriore garanzia al consumatore
dell’assenza di residui di sostanze ormonali proibite
nelle carni distribuite dalla Coop..
„Sarà uno degli elementi della valutazione
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in continuo dei fornitori.
UN PROTOCOLLO AGGIORNATO

Nel 2002 lanciato il progetto Istologia con
Università di Torino, Padova, Bologna,
Parma, Wageningen, tecnici di macelli
fornitori e tecnici Coop.
(Large Animal Review, anno 9 n°2 aprile 2003. Biolatti e coll.)

Condividere le conoscenze derivate
dall’evoluzione dei controlli per ricevere
considerazioni e contributi, per
ulteriormente migliorarlo.

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LA TRACCIABILITA’
MEDIANTE L’ANALISI DEL DNA E LE
      GARANZIE DI FILIERA

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L’IDENTIFICAZIONE GENETICA

• E’ un nuovo strumento sicuro, rapido e
trasparente di verifica delle procedure di
rintracciabilità della carne (Regolamento CE
1760/2000);

• Si basa sulla identificazione spinta al singolo
individuo mediante l’analisi del DNA;

• Non sostituisce o si sovrappone alla normativa
obbligatoria o volontaria sull’etichettatura, ma è
un’attività complementare, in grado di consentire
un’efficace verifica e validazione delle procedure di
rintracciabilità                                      18
DAL 2005 SIAMO PARTITI CON UN PROGETTO PILOTA PER LA
                     RINTRACCIABILITA’
          INFORMATIZZATA DELLE CARNI DI SUINO
 (Finanziamento Regione E.R. – Legge Regionale 33/2002)
       (protocollo intesa Co.an.an per parte Totem)

    OBIETTIVO DEL PROGETTO
     Creare IL PRIMO sistema integrato di gestione e
         rintracciabilità di filiera che comprenda i
                       seguenti attori:
     ALLEVATORI, MANGIMIFICI, MACELLO, TRASFORMAZIONE,
                 DISTRIBUZIONE, CONSUMATORE

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MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
Posizionamento in area di vendita di un
“totem” per la lettura del codice a barre e la
visualizzazione in tempo reale delle
informazioni relative alla singola confezione

Primo Punto Vendita test: Ipercoop Grandemilia   20
BENESSERE ANIMALE

Il consumatore, mostra interesse
   crescente verso la qualità degli
   alimenti e le modalità di produzione,
   con riferimento soprattutto alla
   sicurezza alimentare, all’impatto
   ambientale ed alle condizioni in cui gli
   animali vengono allevati.

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BENESSERE ANIMALE E
CONSUMATORI
Il rispetto per gli animali di allevamento vale
   un aumento dei prezzi sugli alimenti, a
   condizione di poter avere prodotti
   facilmente identificabili e di una maggiore
   informazione sulla provenienza. A dirlo è il
   57% dei cittadini europei intervistati da
   Eurobarometro, il sistema di sondaggi
   dell’Unione Europea
(Agricoltura Luglio Agosto 2005)

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BENESSERE ANIMALE E
CONSUMATORI
    COOP NON SOTTOVALUTA DUE ASPETTI
          FONDAMENTALI DEL TEMA:

„   La percezione del consumatore

„   I costi del benessere legati alla produzione
    nel rispetto del benessere

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MICOTOSSINE:CONTAMINAZIONE DEGLI
ALIMENTI Fonte:Pietri,ott2004, Facoltàdi Agraria UCSC

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DOVE TERMINA LA FILIERA?

7° report OMS sulle tossinfezioni in Europa:

       38% episodi si scatenano in casa

A seguito di errori quali
„   Cattiva conservazione
„   Contaminazione crudo – cotto
„   Non corretto raffreddamento dopo cottura
„   Igiene ambiente e mani
„   Cottura inadeguata
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IGIENE IN CASA: CHE FARE?
   Sensibilizzare il Consumatore in maniera corretta e
   con strumenti efficaci (Collaborazione Pubblico – Privato)

L’igiene
L’igiene domestica
         domestica come
                   come completamento
                        completamento del
                                      del sistema
                                          sistema di
                                                  di garanzie
                                                     garanzie di
                                                              di filiera
                                                                 filiera
       Anche il Consumatore ha un ruolo per la salvaguardia
       della salubrità del cibo
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LE PROSPETTIVE

„   Garanzie su Qualità e Sicurezza sono un’esigenza
    incontrovertibile del Consumatore

„   Servono un forte presidio di controllo pubblico e un
    sistema serio di filiere affidabili

„   Selezione a livello produttivo e distributivo con
    emarginazione delle aziende che non forniscono
    adeguate garanzie

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