Ulcere croniche agli arti inferiori: trattamento con mini-VAC
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Ulcere croniche agli arti inferiori: trattamento con mini-VAC E. MATTERÀ, E. MADRID, A. SILVESTRONI, P. SALOMONE, G. RAGA2ZINO, P. FEDERIGO Cattedra di Semeiotica e Metodologia Medica, Servizio Speciale di Angiologia Medica, Seconda Università degli Studi di Napoli, Napoli L'incremento della frequenza e della gravita delle manifestazioni cllniche possono essere messe in relazione con l'invecchiamento progressivo della popolazione 1. Per quanto riguarda la tipologia di queste ulcerazioni cutanee agli arti inferiori, siano esse venose, arteriose, diabetiche, ipertensive, miste, linfatiche, vasculitiche, da decubito, angiodisplastiche, sono sempre il risultato di alterazioni a livello di vasi o di nervi, isolate o in associazione tra loro. La sintomatologia soggettiva e l'obiettività clinica così come gli interventi terapeutici variano in relazione all'alterazione responsabile della lesione. Ulcere venose Fisiopatologia II sistema venoso della gamba comprende vene profonde, vene superficiali e vene comunicanti. I muscoli del polpaccio agiscono come una pompa nel ritorno venoso dalla periferia al cuore, contro gravita, per la presenza delle valvole unidirezionali contro flusso retrogrado. Durante esercizi (come il camminare) i muscoli del polpaccio si contraggono e la pressione venosa profonda si riduce, quindi il sangue venoso si dirige dalle vene superficiali alle profonde via sistema delle comunicanti. Nell'insufficienza venosa, la riduzione della pressione venosa profonda durante la contrazione muscolare non raggiunge valori ottimali, con comparsa di "ipertensione venosa". Sintomatologia soggettiva I pazienti lamentano un senso di peso, crampi e parestesie con incremento ortostatico. Anamnesi ed esame obiettivo Per quanto riguarda l'anamnesi i pazienti riportano storia di trombosi venosa profonda o traumi degli arti inferiori in sede perimalleolare (2-5 cm al di sotto dei malleoli a livello in cui i gastrocnemi divengono evidenti sulla faccia posteriore delle gambe). I reperti associati possono comprendere cianosi, edema, pigmentazione da deposizione di emosiderina, desquamazioni, sofferenze annessiali, varicosità, lipodermaitosclerosi. Diagnosi clinica L'Ecocolordoppler localizza e quantifica il reflusso venoso, ed esclude una contemporanea compromissione arteriosa.
Trattamento II trattamento comprende la terapia chirurgica 2, il bendaggio elasto-compressivo 3 che è controindicato per compromissione del settore arterioso (indice di Winsor
Ulcere arteriose Fisiopatologia II danno ischemico pro-ulcera riconosce differenti cause. In casi clinici selezionati la patologia responsabile è l'ate-rosclerosi. Era associata nel caso clinico 3 ad ipertensione, fumo e iperdislipidemia mista; nel caso clinico 4 a diabete, ipertensione e ipercolesterolemia familiare. Sintomatologia soggettiva I sintomi comprendono dolori terebranti, urenti, a scosse accompagnati da impotenza funzionale con incremento in posizione clinostatica o ad arto sollevato e relativo miglioramento in posizione declive. Anamnesi ed esame obiettivo In genere i pazienti di età superiore a 45 anni lamentano Claudicatio Intermittens, dolore particolarmente intenso a livello delle ulcere. Le ulcerazioni cutanee arteriose si sviluppano in seguito a traumi minori e compaiono, in genere, su prominenze ossee in sedi aeroposte, precedute da manifestazioni eritemato-cianotiche. La conversione termica delle zone interessate che da fredde diventano ipertermiche per congestione capillare, è un'importante segno premonitore delle turbe tronche. Le ulcerazioni appaiono ben demarcate e presentano una base necrotica secca. Ireperti associati comprendono l'assenza o la debolezza dei polsi periferici, un prolungamento del tempo di riempimento capillare, pallore cutaneo, in seguito all'elevazione dell'arto, rubor in seguito a posizionamento declive dello stesso, perdita di peli, ispessimento delle unghie, cute secca, atrofica, fredda e di aspetto lucente. Diagnosi La diagnosi è cllnica. L'eco-color-Doppler consente di valutare le sedi e l'entità delle ostruzioni arteriose. Trattamento II trattamento è d'elezione chirurgico di rivascolarizzazione 4. Se controindicato è indispensabile eliminare eventuali cause favorenti (fumo di sigaretta) e controllare al meglio le patologie associate come ipertensione arteriosa e diabete mellito. Per favorire lo sviluppo di circoli collaterali è indicato un programma di esercizio fisico. Nella nostra esperienza l'uso di Iloprost (analogo stabile della PGI2) accelera il processo di guarigione soprattutto se associato all'uso della VAC terapia. Casistica cllnica Caso clinico 3 Sesso Anni Peso Altezza BMI CV F 68 62 kg 1,63 cm 23,3 kg/m2 82 cm La paziente riferisce all'anamnesi ipertensione arteriosa essenziale a 53 anni, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia da circa 20 anni. Fuma da 15 a 25 sigarette/die da 32 anni. Da 5 mesi presenta ulcerazioni cutanee, insorte in seguito a microtraumi da grattamento. All'esame obiettivo dell'arto inferiore sinistro si possono osservare 2 ulcere cutanee di 1/2 cm e 1 cm localizzate al III inferiore della gamba sulla faccia anteriore. I polsi periferici palpatoriamente non sono apprezzabili (Indice di Winsor=0,48). Si segnala assenza di peli, unghie distro-fiche, cute di aspetto lucente. La paziente è stata trattata con Iloprost sale di trometamolo (0,05 mg in 250 cc Na/Cl, ev/l4
ore/die/10 giorni) associato a tampone sterile, courettage chirurgico, bendaggi idro- colloidali. Le ulcerazioni guariscono in 4 settimane. Caso clinico 4 Sesso Anni Peso Altezza BMI CV F 58 93 kg 1,60 cm 36,3 kg/m2 130 cm La paziente riferisce all'anamnesi ipertensione arteriosa essenziale dall'età di 38 anni, in seguito ad isterectomia totale per carcinoma della cervice uterina, diabete mellito di tipo 2 in insulino-terapia, ipercolesterolemia familiare. L'arto inferiore destro è stato amputato al di sotto del ginocchio nel 1995. Da circa 2 anni riferisce la comparsa di piccole ulcere recidivanti in sede sottomalleolare mediale e laterale e al calcagno. All'esame obiettivo dell'arto inferiore sinistro si segnalano 2 piccole ulcere cutanee sottomalleolari mediali di 0,5 Tabella I. - Indicazioni, controindicazioni e precauzioni del trattamento con mini-VAC. Indicazioni Controindicazioni Precauzioni - Perite acute e traumatiche - Lesioni cutanee di natura maligna - Lesioni emorragiche - Ferite deiscenti - Osteomieliti non trattate - Ridotta emostasi locale - Ulcere diabetiche - Tessuto necrotico ricoperto da - Terapia anticoagulanti in - Ulcere da pressione escara o fistole comunicanti con atto - Ulcere da stasi venosa organi o cavità - Preparazione di innesti e lembi cutanei Tabella II. - Raccomandazioni sulla modalità di applicazione della VAC terapia. - Il paziente deve utilizzare la terapia per 22/24 ore/die. In presenza di interruzioni di terapia >2 ore, la medicazione deve essere rimossa - La medicazione VAC deve essere sostituita ogni 48 ore o 12 ore nei casi di infezione. Le fasi del cambio di medicazione eseguite secondo i protocolli previsti nella struttura ed in linea con le indicazioni del medico responsabile del trattamento cm. La cute è secca. Si segnala l'assenza di peli, polsi periferici non apprezzabili (Indice di Winsor=0,58). La paziente è stata trattata mediante Iloprost sale di tro-metamolo (0,05 mg in 250 cc Na/Cl, ev/14 ore/die/10 giorni) associato ad applicazione di VAC terapia, con cambio medicazione ogni 48 ore. Le ulcere guariscono completamente in 12 giorni. Ulcere miste Fisiopatologia II danno microcircolatorio è determinato dall'ipertensione venosa cronica e dall'ischemia relativa 5. L'impegno macrovasale non ha un esordio concomitante 6. Sintomatologia soggettiva La sintomatologia è in rapporto al maggiore o minore impegno del circolo arterioso rispetto a quello venoso o viceversa, sicché potremmo avere un miglioramento della sintomatologia algica in clinostatismo (forme prevalentemente venose) o in ortostatismo (forme prevalentemente arteriose). Diagnosi La diagnosi è clinica e strumentale.
Trattamento II trattamento risulta essere complesso7, poiché il bendaggio elastocompressivo, che migliora la componente venosa, tende a peggiorare quella arteriosa, soprattutto da un punto di vista sintomatologico. Nella nostra esperienza il trattamento medico di elezione risulta la VAC terapia. Casistica clinica Caso clinico 5 Sesso Anni Peso Altezza BMI CV F 78 60 kg 1,63 cm 22,5 kg/m2 85 cm II paziente riferisce all'anamnesi diabete tipo 2 da circa 20 anni, in trattamento con antidiabetici orali (Glibenclamide/ fenformina 2 cp/die), ipertensione arteriosa in trattamento da 10 anni con ACE inibitori, insufficienza venosa cronica agli arti inferiori da circa 25 anni e ulcerazione a livello del malleolo mediale destro da circa 3 anni. La paziente lamenta dolore urente all'arto inferiore destro, particolarmente accentuato a livello dell'ulcera, che diventa insopportabile quando l'arto viene posto in posizione cli-nostatica, claudicatio intermittens (stadio 2 di Fontaine). All'esame obiettivo dell'arto inferiore destro si segnala la presenza di un'ulcera di 5 cm al malleolo mediale la cute circostante è secca, lucente, edematosa, discromica. I polsi periferici non sono palpabili. Sono assenti segni di neuropatia diabetica (Indice di Winsor=0,6). La paziente è stata trattata mediante antibioticoterapia mirata associata a courettage chirurgico, VAC terapia per 45 giorni. L'ulcera risulta quasi completamente guarita. Conclusioni La prevalenza delle ulcere degli arti inferiori nella popolazione generale è compresa tra lo 0,5% e il 3%. Il 50% delle ulcere non regredisce per almeno 12 mesi; il 20% non guarito dopo 24 mesi; 1'8% è ancora aperto dopo 60 mesi8. Queste percentuali forniscono un indice del reale problema sociale ed economico che la patologia ulcerosa comporta9'10. Nell'ambito della terapia medica delle ulcere cutanee arteriose, venose o miste la VAC terapia è una metodica estremamente utile per accelerare il processo di cicatrizzazione; è indispensabile nel trattamento delle ulcere miste, ove non sia possibile intervenire chirurgicamente, può essere di ausilio nella preparazione del paziente, in vista di un successivo intervento chirurgico. I vantaggi che derivano dall'uso dell'apparecchiatura si possono così riassumere: 1) rimozione dell'essudato; 2) sviluppo del tessuto di granulazione; 3) protezione da contaminazioni esterne (ad esempio infezioni nosocomiali); 4) contrazione della ferita, aumento della migrazione cellulare; 5) guarigione in ambiente a giusta umidità e temperatura; 6) richiamo di maggiore quantità di sangue e, di conseguenza, miglior nutrimento della zona 7) protezione della cute perilesionale; 8) riduzione dell'uso di antidolorifici; 9) rapida minimizzazione delle colonizzazioni battertene con riduzione del CFU nelle ferite infette (
corrette, così si potrà apprezzare il vantaggio apportato dal VAC in termini di riduzione dei tempi e modalità di guarigione. 1. Hamer C. Patient's perceptions of chronic leg ulceration. In: Harding KG (eds). 2nd European Conference on advances in Wound Management. London: Harrogate 1992, Macmillan M 1993-p. 178-80, 2. Taylor M, Wakely MC, Adams JE, Ghauri AS, Poskitt KR.Influence of venous assessment and surgery on thè outco-me of chronic venous leg ulcers. European Wound Management Association: Aprii 1997, Milan. 3. Hafner J, Botonakis I, Burg G. A Comparison of Multi-layer Bandage Systems During Rest, Exercise, and Over 2 Days of Wear Time, Arch Dermatoi 2000;136. 4. Ghauri AS, Nyamekye I, Farndon JR, Poskitt KR. Influence of reduced compression and/or surgery on outcome of mixed venous and arterial ulcers. Eurosurgery 1997, June 1997, Athens, Greece. 5. Guest M, Williams A, Greenhaigh R, Davies A. Mixed leg ulcers. EurJ Vasc Endovasc Surg 1999; 18:540-1. 6. Hofman D. Leg ulceration with mixed arterial and venous disease. J Wound Care 1997;6:53-5. "7. Ghauri AS, Nyamekye I, Grabs AJ, Farndon JR, Poskitt KR. Thè diagnosis and management of mixed arterial/venous leg ulcers in community-based clinics. EurJ Vasc Endovasc Surger 1998;l6:350-5. 8. Nelzen O. Venous and non-venous leg ulcers. Br J Surg 1994;81:182-7. 9. Moffatt CJ. Evaluation of Community leg ulcer clinics. 2nd European Conference on Advances in Wound Management 1992. 10. Callam MJ. Chronic leg ulceration: socio-economic aspects. ScottMedJ 1988:33:358-60. 11. Steins A. Microcirculation in venous leg ulcers during healing: prognostic impact. Wounds 1999; 11:6-12. n ;
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