L'anticoagulazione nel paziente oncologico: quello che le linee guida non dicono - Ivan Facilissimo - Oncologo Paola Lusardi - Cardiologa ...

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L'anticoagulazione nel paziente oncologico: quello che le linee guida non dicono - Ivan Facilissimo - Oncologo Paola Lusardi - Cardiologa ...
L'anticoagulazione nel paziente oncologico:
    quello che le linee guida non dicono

  Ivan Facilissimo - Oncologo
  Paola Lusardi – Cardiologa
  Antonella Vaccarino - Ematologa
  Ospedale S. Giovanni Bosco – ASL TO2
L'anticoagulazione nel paziente oncologico: quello che le linee guida non dicono - Ivan Facilissimo - Oncologo Paola Lusardi - Cardiologa ...
Problematiche

• Stratificazione del rischio
  emorragico e trombotico

• Scelta dell’anticoagulante

• Interferenze farmacologiche

• Ci aiutano le linee guida?
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Caso clinico

•   Uomo 65 anni
•   FRC: 40 sigarette/die dall’età di 15 anni (da un anno 5-6/die), diabete,
    ipertensione, obesità
•   Nel febbraio 2016 SCA (FE nella norma); alla coronarografia malattia critica
    di IVA media trattata con PTCA + DES, malattia non critica di Cx e CDx
•   FA parossistica in TAO, con TTR= 80%.
•   Terapia in atto: Cardioaspirin 1 cp a pranzo
                     Coumadin sec INR
                     Atorvastatina 20 1 cp la sera
                     Metfotmina 500 1 cp x 3
                     Ramipril 5 1 cp x 2
                     Pantoprazolo 20 1 cp al mattino
                     Amiodarone 200 1 cp ore 8
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Caso clinico

• Agosto 2016: accesso in PS per iperpiressia (40°C) preceduta da
  febbricola serotina persistente e comparsa di edema arto inferiore
  dx
• Esegue pertanto:
  - RX torace: addensamento lobo inferiore sn
  - Ecodoppler venoso arti inferiori: TVP iliaco-femoro poplitea
  - TC cranio/torace/addome con mdc: nodulo di 3 cm nel segmento
  apicale del LIsx. Linfoadenopatia ilare omolaterale di 15 mm.

• Presa in carico oncologica
• Sostituito DOAC con EBPM (nadroparina 15200 UI/die)
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Perché il paziente ha sviluppato una TVP
nonostante la corretta anticoagulazione?

  Posso pensare ad una coagulopatia?
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IL PAZIENTE ONCOLOGIGO

SANGUINAMENTO       TROMBOSI
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Trombosi e cancro

• Esistono diverse evidenze che supportano la correlazione
  tra cancro e trombosi.
• Rischio di MTEV è 4-7 volte più elevato nei pz neoplastici
• Le complicanze tromboemboliche influenzano
  significativamente la morbilità e la mortalità della malattia
  neoplastica
• Il tromboembolismo venoso è la seconda causa di morte
  nei pazienti neoplastici dopo il cancro stesso
• I pazienti con cancro che sviluppano un episodio di TEV
  presentano una minore sopravvivenza rispetto ai controlli
  oncologici senza TEV .
L'anticoagulazione nel paziente oncologico: quello che le linee guida non dicono - Ivan Facilissimo - Oncologo Paola Lusardi - Cardiologa ...
Trombosi e cancro

  The Open Cardiovascular Medicine Journal 2010;4:78–82.
  doi:10.2174/1874192401004020078.
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Fattori di rischio di trombosi
                    nel paziente oncologico

Korana AA, American Society of Clinical Oncology; ASCO Educational Book; 2008:240–8.
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Rischio di TEV in funzione della
storia naturale della neoplasia
CHADS2Vasc Score e HASBLED
   non sono validati nella
  popolazione oncologica
            !!!
Khorana Score

                Ann Oncol. 2009;20(10):1619–30.

                   Blood. 2010;116:5377–82
Oltre il Khorana Score?
Rischio emorragico e cancro

• I pazienti con cancro attivo in terapia anticoagulante:
  rischio di 2-6 volte più elevato di eventi emorragici
   (J Clin Oncol 2000;18:3078–3083; Blood 2002;100:3484–3488)

• I pazienti con maggior rischio tromboembolico sono
  anche quelli a maggior rischio di sanguinamento
   (Agnelli et. Al N Engl J Med 2012;366:601–609)
TROMBOSI E RISCHIO EMORRAGICO
          NEI PAZIENTI ONCOLOGICI

                            •   Chirurgia
•   Localizzazione tumore   •   Danno da radiazioni
•   Trombocitosi            •   Tumori polmonari,
•   Leucocitosi                 gastrointestinali e vescicali
•   BMI > 35                •   Trombocitopenia da
•   EPO                         terapia mielosoppressiva
•   CVC                     •   Fluttuazioni delle funzioni
                                epatica e renale
                            •   Età >75
Profilassi nei pazienti ambulatoriali che
              ricevono chemioterapia

PROTECHT (Prophylaxis of Thromboembolism during
Chemotherapy Trial): NADROPARINA (3800 U aX)
Ø riduce il rischio di VTE in pz con cancro metastatico o
  localmente avanzato (2% vs 3,9%)
Ø lieve aumento del rischio di emorragia maggiore (0,7 vs
  0%), non di emorragia minore.
                            Lancet Onc. 2009 Oct ;10(10):943-9.

Se si applicano i risk scores si evidenzia che i pz a rischio
  elevato beneficiano maggiormente della profilassi.
Legge 648/96
Prescrivibilità di EBPM come farmaci «off-label»

Le EBPM sono prescrivibili come farmaci «off-label»
per l’utilizzo nella profilassi delle trombosi venose
profonde in pazienti oncologici ambulatoriali a rischio
(KORANA > 3)[ con condizione che l’indicazione sia
posta dallo specialista ematologo o oncologo]
• prescrizione mediante piano terapeutico redatto
  dallo specialista ematologo o oncologo
• dispensazione presso i Servizi Farmaceutici di
  afferenza dell’assistito, sulla base del distretto di sua
  appartenenza.
Torniamo a caso clinico…

• PET total body: anomalo focale
  accumulo in corrispondenza del
  segmento apicale del lobo
  inferiore polmonare sn.
  Associato circoscritto focale
  iperaccumulo di pertinenza
  linfonodale in sede ilare
  polmonare omolaterale.
• FNA TC guidata: adenocarcinoma
  bronchiale
• PFR: di norma
• Valutazione multidisciplinare
  GIC: indicazione a chirurgia
VALUTAZIONE PREOPERATORIA
 DEL RISCHIO CARDIOLOGICO
Caso clinico

• Intervento chirurgico di lobectomia inferiore sn.
  Non complicanze perioperatorie

• ESAME ISTOLOGICO: adenocarcinoma del polmone
  G2 pT2N1 – margini indenni

• Valutazione oncologica: posta indicazione a
  chemioterapia adiuvante secondo schema
  carboplatino/paclitaxel per 4 cicli (circa 3 mesi di
  terapia)
Cardiotossicità

Carboplatino:
Molto raro (< 1/10.000): eventi cardiovascolari (insufficienza cardiaca, embolia)
oltre a eventi cerebrovascolari (apoplessia) sono stati segnalati in singoli casi (il
rapporto causale con il carboplatino non è stato stabilito).
Sono stati segnalati singoli casi di ipertensione.

Paclitaxel:
Comune (≥ 1/100,
Dopo la chirurgia, in previsione della chemioterapia,
                 quale anticoagulante?
                  VKA, DOAC o EBPM?

Creatinina 1,3
eGFR sec CKD EPI 63 ml/min
dabigatran
Anticoagulation for the long-term treatment of
         venous thromboembolism in patients with cancer
                             Akl EA1, Cochrane Database Syst Rev. 2014 Jul 8;(7):

OBJECTIVES: To compare the efficacy and safety of low molecular weight heparin (LMWH) and oral anticoagulants
    for the long-term treatment of venous thromboembolism (VTE) in patients with cancer.
MAIN RESULTS: 10 RCTs (11 reports) were eligible and reported data for 1981 patients with cancer.. Meta-analysis of
   seven RCTs comparing LMWH with VKA found no statistically significant survival benefit
    (hazard ratio (HR) 0.96; 95% confidence interval (CI) 0.81 to 1.14) but a statistically significant
    reduction in VTE (HR 0.47; 95% CI 0.32 to 0.71). The remaining findings did not exclude a beneficial or
    harmful effect of LMWH compared with VKA for the outcomes of major bleeding (RR 1.07; 95% CI 0.52 to 2.19),
    minor bleeding (RR 0.89; 95% CI 0.51 to 1.55), or thrombocytopenia (RR 0.98; 95% CI 0.57 to 1.66). We judged
    the quality of evidence as low for mortality, major bleeding, and minor bleeding, and as moderate for recurrent
    VTE..
AUTHORS' CONCLUSIONS: For the long-term treatment of VTE in patients with cancer, LMWH compared with VKA
   reduces venous thromboembolic events but not mortality. The decision for a patient with cancer and VTE to
   start long-term LMWH versus oral anticoagulation should balance the benefits and harms and integrate the
   patient's values and preferences for the important outcomes and alternative management strategies.

                                               Low-Molecular-Weight Heparin versus a Coumarin for the Prevention of
                                               Recurrent Venous Thromboembolism in Patients with Cancer -CLOT 2003
                                               676 pz
Direct oral anticoagulants in patients with VTE and
        cancer: a systematic review and meta-analysis
    Vedovati MC, Germini F, Agnelli G, Becattini C, Chest. 2015 Feb;147(2):475-83.

RESULTS:
   Overall, 10 studies comparing DOAs with conventional anticoagulation for treatment
   of VTE including patients with cancer were included in the review. Six studies were
   included in the meta-analysis (two with dabigatran, two with rivaroxaban, one with
   edoxaban, and one with apixaban), accounting for a total of 1,132 patients. VTE
   recurred in 23 of 595 (3.9%) and in 32 of 537 (6.0%) patients with cancer treated
   with DOAs and conventional treatment, respectively (OR, 0.63; 95% CI, 0.37-1.10; I2,
   0%). MB occurred in 3.2% and 4.2% of patients receiving DOAs and conventional
   treatment, respectively (OR, 0.77; 95% CI, 0.41-1.44; I2, 0%).
CONCLUSIONS:
   DOAs seem to be as effective and safe as conventional treatment for the
   prevention of VTE in patients with cancer. Further clinical trials in patients with
   cancer-associated VTE should be performed to confirm these results.
• Recidiva di MTEV
Sanguinamenti maggiori
Edoxaban for treatment of venous thromboembolism
               in patients with cancer.
Rationale and design of the Hokusai VTE-cancer study.

……..The unique design features of the Hokusai
VTE-cancer study should lead to enrolment of a
broad spectrum of cancer patients with VTE who
could benefit from oral anticoagulant treatment.

                 Thromb Haemost. 2015 Nov 25;114(6):1268-76.
Ricerca promossa e coordinata da FADOI
 Arrulamento circa 1200 pazienti
Cosa utilizzare?

-   LMWH per terapia a breve-medio termine

-   VKA se INR stabile ed in assenza di malattia metastatica o
    rischio emorragico elevato

-   NOAC
-   CHA2DS2VASc Score ≥ 2 e PTL > 50000/mm2: VKA
    mantenendo TTR > 70%, in stretta collaborazione con
    ematologo/oncologo
-   CHA2DS2VASc Score < 2: può essere comunque
    indicata la scoagulazione se il paziente è a rischio di VTE
-   Valutare ecocardiogramma, comorbidità, rischio di
    sanguinamento, preferenze del paziente
VKA e cancro

    Ridotta efficacia per difficoltà a mantenere INR stabile:

-   Numerosi farmaci (tra cui i chemioterapici) ed alimenti
    utilizzano gli stessi isoenzimi di CYP450 utilizzati da VKA
-   Elevato legame con le proteine plasmatiche di VKA, che
    può essere spiazzato da altri farmaci
-   Ipoalbuminemia
-   Anoressia, nausea, vomito
-   In caso di basso peso corporeo
                               J Gen Intern Med 2007;22: 997–1002
Suggerimenti pratici

1. I pazienti oncologici con FA necessitano una valutazione
   multidisciplinare per pianificare la strategia antitrombotica

2. La neoplasia nel paziente fibrillante aumenta il rischio di
   stroke: se il paziente è già in NOACS, è possibile che
   continui dopo aver valutato l’eventuale terapia
   mielosoppressiva e le interazioni farmacologiche

3. Nel pz naive sono di prima scelta i VKA e le eparine
   (esperienza clinica, possibilità di monitoraggio ed
   eventuale reversal)
Suggerimenti pratici

4. Basandosi sui dati relativi alla TVP la posologia dei NOACS
utilizzata per la FA protegge nei confronti della TVP. Pertanto non
bisogna aggiungere altri farmaci (LMWH)

5. I pazienti in NOACS che devono sottoporsi a radioterapia o
chemioterapia non marcatamente mielosoppressiva possono
continuare, eventualmente adattando il dosaggio in caso di
alterazioni delle funzioni epatica e renale

6. In caso di radioterapia o chemioterapia mielosoppressiva è
necessario un team multidisciplinare che discuta la riduzione
posologica o la momentanea sospensione del NOACS
Considerare che:

• La funzione renale si può modificare rapidamente in
  caso di vomito, diarrea, disidratazione e con alcuni
  trattamenti chemioterapici

• La possibilità di insufficienza epatica (NOAC consentiti
  solo per Child Pugh A) con conseguente coagulopatia
  ed accumulo di farmaco
Vantaggi e svantaggi
CYP3A4

• E’ responsabile del
  metabolismo ossidativo di
  rivaroxaban ed apixaban.
• Gli induttori di CYP3A4 assunti
  contemporaneamente a
  DOACS ne riducono l’effetto
• Gli inibitori di CYP3A4 assunti
  contemporaneamente a
  DOACS ne aumentano la
  tossicità.
Glicoproteina P

• Trasportatore ATP-dipendente, che media l’assorbimento e l’escrezione
  dei farmaci.

• Nella membrana luminale ed apicale degli enterociti e nella membrana
  apicale delle cellule tubulari renali

• Rappresenta uno dei meccanismi
  di resistenza ai chemioterapici: la
  sua attività riduce l’uptake di
  alcuni chemioterapici in alcune
  cellule tumorali
Glicoproteina P

Nell’intestino: escrezione delle sostanze
assorbite nel lume intestinale,
riducendone l’assorbimento netto
Nei canalicoli biliari e nei tubuli renali:
escrezione dei farmaci, riducendone
l’assorbimento netto attraverso
l’eliminazione con bile ed urine
Vascular Health and Risk Management 2016:12 23–34
Interazioni DOACS e farmaci CV
Interazioni farmacologiche e DOACS
Tabelle

          TheOncologist 2014;19:82–93
http://www.fda.gov/Drugs/DevelopmentApprovalProcess/
    DevelopmentResources/DrugInteractionsLabeling
Torniamo al caso clinico…

•   FA persistente, tentativi inefficaci di CV farmacologica ed
    elettrica
La FA è l’aritmia più comune che può insorgere durante o dopo
           In corso
chemioterapia          di trattamento CT adiuvante
                e radioterapia
Caso clinico

• Dopo il primo ciclo PLTS G3 (25-50000/mm3)

                                In terapia con EBPM. CAD.
                                Sospendo CardioASA per PLTpenia?

• Dal II ciclo somministrate dosi ridotte all’80%: …non più PLTpenia
  ma progressiva anemizzazione (Hb 11.8 g/dl >>> 9.5 g/dl)

                                  Anemia in CAD in corso di
                                  chemioterapia, recente TVP.
                                  Lieve IRC (creatinina 1,5;
                                  eGFR=48ml/min). EPO?
Caso clinico

• Termina i 4 cicli di chemioterapia adiuvante
• TC cranio/torace/addome con mdc: esiti di chirurgia.
   Non evidenza di ripresa di malattia.
• Rivalutazione oncologica: inizia il follow up.
• Il paziente richiede l’avvio di DOAC

                                   Switch da EBPM a VKA o a
                                   DOAC?
Criteria for NOAC use in cancer patients requiring
                 anticoagulation TheOncologist 2014;19:82–93

1. SANGUINAMENTO

2. PIASTRINE

3. COAGULAZIONE

4. FUNZIONE EPATICA

5. FUNZIONE RENALE

6. FARMACI
Grazie dell’attenzione
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