UD/ESR 3333. D.Lgs. 152/06, art. 208 - AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.N.C - Rinnovo dell'autorizzazione unica del centro di raccolta ...
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Decreto n° 1376/AMB del 25/02/2021 UD/ESR 3333. D.Lgs. 152/06, art. 208 – AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.N.C – Rinnovo dell’autorizzazione unica del centro di raccolta veicoli fuori uso di Campoformido. Il titolare di P.O. Pianificazione e autorizzazioni impianti di trattamento rifiuti Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”; Visto il decreto legislativo 24 giugno 2003 n. 209 “Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso”; Vista la Legge Regionale 28 giugno 2016 n. 10, che ha disposto, a decorrere dal 1 gennaio 2017, il trasferimento alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia delle funzioni delle Province in materia di ambiente, demanio idrico, difesa del suolo ed energia, in attuazione del processo di riordino; Vista la legge regionale 20 ottobre 2017, n. 34 “Disciplina organica della gestione dei rifiuti e principi di economia circolare”; Visto il regolamento approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 0502/Pres. del 8 ottobre 1991; Visto il decreto del Presidente della Giunta Regionale 8 ottobre 1991 n. 502/Pres., “Regolamento in materia di garanzie finanziarie da prestare a cura degli impianti di recupero e smaltimento di rifiuti”; Richiamati i seguenti provvedimenti autorizzativi relativi alla realizzazione e alla gestione dell’impianto: • Decreto del Presidente della Giunta della Provincia di Udine n. 12606/92 del 28/02/1992 di approvazione del progetto presentato dalla ditta Autodemolizioni di Battel Silvano e Figlio s.n.c. di Campoformido, con contestuale autorizzazione alla realizzazione e gestione per un periodo di cinque anni, di un centro di raccolta, demolizione, rottamazione e recupero di veicoli a motore, rimorchi e simili e loro parti ed ulteriori rottami ferrosi, per una capacità massima stoccabile di 370 veicoli a motore e 1.500 t di materiale ferroso, su un’area individuata al foglio 17 mappali 158- 159-160-167 del Catasto comunale di Campoformido, via Adriatica n. 57; • Decreto dell’Assessore all’Ambiente e Territorio della Provincia di Udine n. 48487/93 del 10/12/1993 di approvazione del progetto di variante e contestuale autorizzazione alla realizzazione delle modifiche previste presso l’impianto in
oggetto, consistenti nella collocazione dell’impianto di disoleazione in posizione diversa da quella prevista nel progetto originario; • Decreto dell’Assessore all’Ambiente e Territorio della Provincia di Udine n. 2278/97 del 27/01/1997 di proroga dell’autorizzazione n. 12606/92 per 5 anni (fino al 27 febbraio 2002); • Determina del Dirigente del Servizio Tutela Ambiente della Provincia di Udine n. 247/98 del 03/07/1998 con la quale sono stati individuati, ai sensi del D.Lgs. 22/97, i codici dei rifiuti che possono essere conferiti all’impianto e con cui è altresì fissata la scadenza dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto in oggetto al 2 marzo 2001; • Determina del Dirigente del Servizio Tutela Ambiente della Provincia di Udine n. 186/2001 del 20/02/2001 di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto in oggetto fino al 2 marzo 2006; • Determina del Dirigente del 1551/2006 del 01/03/2006 di autorizzazione alla prosecuzione dell’attività dell’impianto in oggetto, come già autorizzato con determina n. 186/2001 del 20 febbraio 2001, fino alla conclusione dei procedimenti istruttori in corso, con le scadenze disciplinate dal DPGR 01/Pres. del 2.1.1998, comunque non oltre il 30 giugno 2006; • Deliberazione della Giunta Provinciale di Udine n. 203 del 26/06/2006, di approvazione del progetto di adeguamento presentato dalla Ditta Autodemolizioni di Battel Silvano e Figlio s.n.c. ai sensi del D.Lgs. 209/2003, con le prescrizioni puntualmente formulate nell’atto stesso; • Determinazione Dirigente Area Ambiente n. 4724 del 29/06/2006 di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto, per una capacità massima stoccabile di 370 veicoli fuori uso; una potenzialità di trattamento dei veicoli fuori uso pari a 19 veicoli/giorno (circa 12 tonnellate/giorno) ed una capacità massima di stoccaggio di rifiuti ritirati, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, di 100 tonnellate; • Determinazione Dirigente Area Ambiente n. 23 del 04/01/2008 di approvazione di una variante non sostanziale al progetto approvato, relativa a: modifica delle caratteristiche della tettoia; diversa posizione dei container destinati al deposito di rifiuti e parti di ricambio; con fissazione alla data del 30 giugno 2008 l’ultimazione dei lavori di adeguamento; • Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 3675 del 27/06/2008 di proroga fino al 31 dicembre 2008 della data di ultimazione dei lavori di adeguamento dell’impianto approvati con delibera di Giunta n. 203/2006; • Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 2312 del 03/04/2009 di autorizzazione alla variante al progetto approvato, relativa a: diverso posizionamento delle linee fognarie, delle vasche di prima pioggia e dello sfioratore; diversa utilizzazione degli spazi scoperti; diversa utilizzazione degli spazi coperti, secondo quanto riportato nella documentazione tecnica e nelle planimetrie riepilogative AS1 e AS2 acquisite in data 12/03/2009 con prot. prov. n. 37529; • Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 1669 del 01/03/2011 con cui la Provincia di Udine autorizza, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, l’impresa “Autodemolizioni di Battel Silvano & Figlio s.n.c.” all’esercizio dell’impianto di trattamento veicoli fuori di Campoformido, fino al 1 marzo 2021; • Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 2190 del 22/03/2011 con cui la Provincia di Udine corregge e modifica la Determinazione n. 1669 del 01/03/2011;
Viste le note pervenute in data 04/11/2020 (AMB-GEN-2020-0053375, AMB-GEN-2020- 0053417, AMB-GEN-2020-0053444 e AMB-GEN-2020-0053464) con cui la AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c chiede il rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto di Campoformido; Vista la nota prot. AMB-GEN-2020-0054007 del 06/11/2020 con cui viene avviato il procedimento di valutazione dell’istanza e viene convocata la Conferenza di Servizi decisoria in forma semplificata e modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis, comma 1 della legge 241/90; Vista la nota prot. n. 71596/20 del 11/11/2020 con cui CAFC spa richiede integrazioni; Vista la nota prot . 0038057/P/GEN/PRA_SC del 21/12/2020 con cui ARPA-FVG comunica che non si rilevano motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza; Vista la nota AMB-GEN-2020-0062755 del 22/12/2020 con cui il presente Servizio trasmette i pareri pervenuti e richiede integrazioni; Vista la nota prot. c_b536_0001/2021/0000654 del 18/01/2021 con cui il Comune di Campoformido chiede all’ASUFC il parere in merito alla classificazione di industria insalubre; Viste le integrazioni pervenute in data 20/01/2021 (AMB-GEN-2021-0003019) e 29/01/2021 (AMB-GEN-2021-0005176); Vista la nota prot. n. 26055/21 del 08/02/2021 con cui CAFC spa esprime parere favorevole allo scarico delle acque reflue in fognatura e indica condizioni e prescrizioni; Vista la nota prot . 003997/P/GEN/PRA_SC del 10/02/2021 con cui ARPA-FVG conferma il precedente parere; Vista la nota AMB-GEN-2021-0008412 del 15/02/2021 con cui con cui la Regione FVG comunica alla ditta le condizioni e le prescrizioni che intende inserire nell’atto autorizzativo e invita la ditta e gli enti a formulare eventuali osservazioni entro cinque giorni; Preso atto che non sono pervenute ulteriori osservazioni; Preso atto che non sono emersi motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza di rinnovo dell’autorizzazione; Preso atto che è stato individuato il tecnico responsabile della gestione dell’impianto ai sensi dell’art. 29 della LR 34/2017; Richiamati l’articolo 19 comma 3 della LR 34/2017 e l’articolo 208, comma 6, del decreto legislativo 152/2006 ai sensi dei quali il provvedimento di autorizzazione unica sostituisce a ogni effetto i titoli abilitativi per la realizzazione e la gestione dell’impianto; Ritenuto di rinnovare l’autorizzazione rilasciata ai sensi dell’art. 208 del d.lgs 152/06 per l’impianto in oggetto; Visto il Regolamento di organizzazione dell’Amministrazione Regionale e degli enti regionali, approvato con decreto del Presidente della Regione 27 agosto 2004, n. 277/Pres e successive modifiche; Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1922 del 01/10/2015 e ss.mm.ii. e l’Allegato A, costituente parte integrante e sostanziale della medesima delibera, “Articolazione organizzativa generale dell’Amministrazione regionale e articolazione e declaratoria delle funzioni delle strutture organizzative della Presidenza della Regione, delle Direzioni centrali e degli Enti regionali”, il cui articolo 53 enumera le funzioni attribuite al Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati; Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 2365 del 14 dicembre 2018 con la quale è stato conferito all’ing. Flavio Gabrielcig l’incarico di Direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati a far tempo dal 1° gennaio 2019 e per la durata di tre anni; Visto il Decreto del Direttore centrale n. 4401/AMB di data 9 novembre 2020 con il quale è stato conferito l’incarico relativo alla posizione organizzativa denominata “Pianificazione e autorizzazioni impianti trattamento rifiuti” al per. ind. Valentino Busolini presso la Direzione centrale ambiente ed energia; Visto il Decreto del Direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati n. 4594/AMB di data 18 novembre 2020 in ordine alla delega per l’adozione di atti espressivi di
volontà esterna affidati alla posizione organizzativa denominata “Pianificazione e autorizzazioni impianti trattamento rifiuti”; Decreta 1. Per quanto esposto nelle premesse, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi persone ed Enti, la AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c nella persona del Legale Rappresentante pro-tempore, è autorizzata ai sensi dell’articolo 208 del decreto legislativo 152/2006 a proseguire per 10 anni l’attività di autodemolizione veicoli fuori uso presso l’impianto di via Adriatica n. 53 a Campoformido (UD); 2. gli elaborati progettuali approvati, le caratteristiche tecniche dell’impianto e le prescrizioni relative alla gestione dell’impianto sono riassunte nell’Allegato 1 “Scheda tecnica impianto”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 3. le condizioni e le prescrizioni per lo scarico delle acque reflue sono esplicitate nell’Allegato 2 “Acque reflue”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Il presente atto viene redatto e sottoscritto in forma digitale e rilasciato alla AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c, nonché trasmesso ai soggetti di seguito indicati: - Comune di Campoformido (UD), - Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, - ARPA-FVG, - CAFC spa, - Servizio autorizzazioni per la prevenzione dall’inquinamento - Coordinamento dei procedimenti di AUA per l’ambito territoriale regionale Si precisa che il soggetto autorizzato può ricorrere nei modi di legge contro il presente provvedimento, alternativamente al T.A.R. competente o al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 giorni ed entro 120 giorni, con decorrenza dalla data di ricevimento del presente atto o di conoscenza dello stesso. P.O. Pianificazione e autorizzazioni impianti trattamento rifiuti Per. ind. Valentino Busolini (documento informatico sottoscritto digitalmente ai sensi degli artt. 20 e 21 del D.lgs. n. 82/05)
ALLEGATO 1 “SCHEDA TECNICA IMPIANTO” 1. Soggetto Società: autorizzato - Denominazione: AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c - Sede legale: in via Adriatica n. 53 - Fraz. Basaldella 33030 Campoformido (UD); - Codice Fiscale: 00997770300. 2. a. Indirizzo: in via Adriatica n. 53 - Fraz. Basaldella 33030 Campoformido (UD). Localizzazione b. Riferimenti catastali: Comune censuario di Campoformido, foglio 17 mappali 158, 160 e 695. impianto c. Riferimenti urbanistici: ZONA D3-3 - INDUSTRIALE, ESISTENTE - ATTIVITA' COMPATIBILI IN AREE IDONEE. 3. Elaborati Documentazione presentata per il rinnovo: progettuali approvati Titolo Pervenuto 20201103_ALL1_RELAZ-TECN 04/11/2020 20201103_ALL3_SISTEMA PESATURA 04/11/2020 20201103_ALL4-5_CERTIFICAZIONI ISO 04/11/2020 20201103_ALL6-AUA 04/11/2020 20201103_ALL8_ESTRATTO MAPPA 04/11/2020 20210119_ALL1_RELAZ_INTEGRAZ_CAFC 20/01/2021 20210119_ALL2_TAV_AS2_LAYOUT 20/01/2021 20210119_ALL7_TAV. AS1_AUA_BATTEL 20/01/2021 Gli elaborati progettuali già approvati che descrivono l’impianto esistente sono i seguenti: - progetto di adeguamento dell’impianto approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 203 del 26/06/2006: Titolo Protocollo Data Provincia UD Allegato 1 – Relazione generale 23147/04 23/02/2004 Allegato 2 – Relazione geologica 23147/04 23/02/2004 Allegato 3 - Allegati 23147/04 23/02/2004 Tavole grafiche – Tavole da 1 a 22 23147/04 23/02/2004 Allegato 1 – Relazione generale di integrazione 18978/06 10/02/2006 Allegato 2 – Documentazione fotografica 17289/06 08/02/2006 Allegato 3 – Piano di gestione delle emergenze 17289/06 08/02/2006 Allegato 4 – Relazioni redatte secondo quanto riportato 17289/06 08/02/2006 nell’allegato 1 al piano provinciale Allegato 5 – Scheda tecnica prodotto impermeabilizzante 17289/06 08/02/2006 Allegato 6 – Specifiche rimozione airbag 17289/06 08/02/2006 Allegato 7 – Specifiche tecniche pannelli 17289/06 08/02/2006 Allegato 8 – Sostanze utilizzate per l’assorbimento di liquidi 17289/06 08/02/2006 Allegato 9 – Copia della domanda di rinnovo/modifica 17289/06 08/02/2006 dell’l’autorizzazione allo scarico Tav 2/1 – Ingrandimento carta CTR 1:5000 17289/06 08/02/2006 Tav 16/1 – Planimetria area esterna 17289/06 08/02/2006 Tav 17/1 – Planimetria rete fognaria 17289/06 08/02/2006 Tav 18/1 – Pianta/lay-out dei fabbricati esistenti e di progetto 17289/06 08/02/2006 Tav 20/1 – Pianta lay.out, prospetti, sezioni e particolari tettoia 17289/06 08/02/2006 Tav 22/1 – Schema di flusso aggiornato a seguito integrazioni 17289/06 08/02/2006
- progetto di variante approvato con Determinazione del Dirigente Area Ambiente n. 23 del 04/01/2008: Titolo Protocollo Data Provincia UD Relazione tecnica d’integrazione 79118/07 23/10/2007 Tav.16/2 – Stato autorizzato – lay-out 79118/07 23/10/2007 Tav.16/3 – Stato di variante – lay-out 79118/07 23/10/2007 Tav.20/1 – Stato autorizzato – pianta, prospetti e sezione tettoia 79118/07 23/10/2007 Tav. 20/2 – Stato di variante – pianta, prospetti e sezione tettoia 79118/07 23/10/2007 Tav.CO – Tavola comparativa Tav 16/2 e Tav 16/3 79118/07 23/10/2007 Tav.CO1 – Tavola comparativa Tav 20/1 e Tav 20/2 79118/07 23/10/2007 - progetto di variante approvato con Determinazione del Dirigente Area Ambiente n. 2312 del 03/04/2009: Titolo Protocollo Data Provincia UD Relazione descrittiva 37529/09 12/03/2009 Tav. AS1 – As built – planimetria delle reti fognarie 37529/09 12/03/2009 Tav. AS2 – As built – planimetria lay-out dell’area 37529/09 12/03/2009 - rinnovo approvato con Determinazione del Dirigente Area Ambiente n. 1669 del 01/03/2011: Titolo Protocollo Data Provincia UD Relazione tecnica 124654/10 19/10/2010 Tavola - Planimetria 124654/10 19/10/2010 Tav.A1 124654/10 19/10/2010 Tav.A2 124654/10 19/10/2010 Chiarimenti 25105/11 23/02/2011 Tav.B1 - Planimetria aggiornata allo stato di fatto 25105/11 23/02/2011 4. Tipologia Tipologia Ispra Categoria Attività Operazion impianto e autodemolizione autodemolizione selezione, cernita ed eventuale R12 riduzione volumetrica 5. Potenzialità La potenzialità di trattamento dell’impianto è di 12 Mg giorno per un massimo annuale dell’impianto di 3.600 Mg. 6. Tipi di rifiuti L’impianto è autorizzato a ricevere rifiuti con i seguenti codici EER: che possono • 160104* Veicoli fuori uso, essere trattati • 160106 Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi nè altre componenti pericolose, L’impianto è dotato di pesa a ponte ed è organizzato secondo le seguenti aree: 7. dotazione • tre aree impermeabili cementate pavimentate per la messa in riserva dei veicoli impiantistica e fuori uso pericolosi in ingresso all’impianto (EER 16.01.04*), per un numero organizzazione
dell’impianto massimo di 50 veicoli non sovrapponibili (settore AI7 ed eventualmente AI6 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT). L’area AI6 può essere anche utilizzata per la messa in riserva dei veicoli fuori uso privi di componenti pericolosi ritirati o prodotti in impianto dalle operazioni di bonifica (EER 16.01.06); • un’area coperta pavimentata dotata di idonee attrezzature per le operazioni di messa in sicurezza (settore AC2, di cui alla TAV_AS2_LAYOUT). Per la fase di bonifica GPL /metano è individuato il settore AI9 (rif. TAV_AS2_LAYOUT); • aree pavimentate per la messa in riserva dei veicoli fuori uso messi in sicurezza ma non ancora trattati (EER 16.01.06) con accatastamento massimo previsto di 2 veicoli (settori AI3, AI6 e parzialmente AI8 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); • un’area coperta appositamente attrezzata con ponte sollevatore ed attrezzatura idonea, per le operazioni di smontaggio dei pezzi di ricambio commercializzabili (settore AC9 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); • un’ulteriore area destinata alle successive operazioni di demolizione (area AC62 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); • un’area per la messa in riserva dei veicoli che hanno completato il trattamento (EER 16.01.06), sia in attesa di pressatura che già pressati (cosiddetti pacchi). Per quanto riguarda i veicoli trattati ed in attesa di pressatura, vengono sovrapposti, tramite apposito muletto, mantenendosi entro il limite in altezza di 5 metri imposto dall’autorizzazione e dalla norma; per ciò che riguarda i “pacchi”, vengono sovrapposti dall’operatore della pressa (Ditta esterna) tramite gru dotata di apposito attrezzo (cosiddetto “ragno”), mantenendosi pure entro il limite di altezza di 5 metri, per una capacità massima di stoccaggio di 1404 unità (area AI4 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); • un settore di deposito delle parti di ricambio destinate alla vendita posto al coperto (aree AC1 AC4 e AC6 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); • i rifiuti pericolosi prodotti dalle operazioni di messa in sicurezza vengono stoccati in area coperta (aree AC8 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); • i rifiuti non pericolosi prodotti vengono stoccati in cassoni nelle aree identificate AC61 e, nel caso dei rifiuti metallici ferrosi derivanti dalle operazioni di smontaggio e/o taglio delle parti di veicoli particolarmente ingombranti (es.: telai e cassoni di camion, autobus, corriere, treni, macchinari agricoli, escavatrici, ecc.) su una porzione del settore AI8 (rif. TAV_AS2_LAYOUT); • l’impianto è dotato di una vasca a tenuta per la raccolta delle acque di lavaggio e di eventuali sversamenti liquidi dall’area di trattamento e messa in sicurezza dei veicoli. I rifiuti liquidi così raccolti vengono inviati a idonei impianti di recupero o smaltimento (area AT1 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT); Gli stoccaggi sono riassunti secondo quanto riportato nella seguente tabella: EER DESCRIZIONE RIFIUTO RIFIUTO MODALITÀ STOCCAGGIO CAPACITÀ DI RITIRATO/ STOCCAGGIO PRODOTTO 13.02.05* Scarti di olio minerale per motori, Rifiuto Serbatoio 0.50 mc, 0.40 t ingranaggi e lubrificazione, non prodotto clorurati (OLIO MOTORE) 13.02.05* Scarti di olio minerale per motori, Rifiuto Serbatoio 0.30 mc, 0.25 t ingranaggi e lubrificazione, non prodotto clorurati (OLIO CAMBIO) 13.02.05* Scarti di olio minerale per motori, Rifiuto Serbatoio 0.30 mc, 0.25 t ingranaggi e lubrificazione, non prodotto clorurati (OLIO SERVOSTERZO)
EER DESCRIZIONE RIFIUTO RIFIUTO MODALITÀ STOCCAGGIO CAPACITÀ DI RITIRATO/ STOCCAGGIO PRODOTTO 16 01 03 Pneumatici fuori uso Rifiuto Container 66 mc, 10 t prodotto 16 01 04* Veicoli fuori uso Rifiuto ritirato Su piazzale impermeabile Fino 50 veicoli, 70 t 16 01 06 Veicoli fuori uso, non contenenti Rifiuto Su piazzale impermeabile Fino a 370 veicoli liquidi né altre componenti ritirato/prodott (comprensivi di quelli pericolose o di cui alla voce 16.01.04*), 450 t 16 01 06 Veicoli fuori uso, non contenenti Rifiuto Su piazzale impermeabile liquidi né altre componenti prodotto 1404 unità, 700 t pericolose, trattati e pressati (PACCHI) 16 01 07* Filtri dell’ olio Rifiuto Contenitori 1.00 mc, 0.35 t prodotto 16 01 11* Pastiglie per freni, contenenti Rifiuto Contenitore 0.50 mc, 0.50 t amianto prodotto 16 01 12 Pastiglie per freni diverse da Rifiuto Contenitore 0.50 mc, 0.50 t quelle di cui alla voce 16 01 11* prodotto 16 01 13* Liquidi per freni Rifiuto Serbatoio 0.30 mc, 0.25 t prodotto 16 01 14* Liquidi antigelo contenenti Rifiuto Serbatoio 0.50 mc, 0.50 t sostanze pericolose prodotto 16 01 16 Serbatoi per gas liquido Rifiuto Contenitori 1.00 mc, 0.35 t prodotto 16 01 17 Metalli Ferrosi Rifiuto Cassoni 50.00 mc, 45 t prodotto 16 01 18 Metalli non ferrosi Rifiuto Cassone 15.00 mc, 8 t prodotto 16 01 19 Plastica Rifiuto Container 66.00 mc, 7 t prodotto 16 01 20 Vetro Rifiuto Cassone 15.00 mc, 12 t prodotto 16 01 22 Componenti non specificati Rifiuto Cassoni 50.00 mc, 60 t altrimenti (MOTORI FUORI USO) prodotto 16 06 01* Batterie al piombo esauste Rifiuto Contenitori 1.50 mc, 3 t prodotto 16 08 01 Catalizzatori esauriti contenenti Rifiuto Contenitori 1.50 mc, 1 t oro, argento, renio, rodio, palladio, prodotto iridio o platino (tranne 16 08 07)
EER DESCRIZIONE RIFIUTO RIFIUTO MODALITÀ STOCCAGGIO CAPACITÀ DI RITIRATO/ STOCCAGGIO PRODOTTO 16 10 01* Soluzioni acquose di scarto, Rifiuto Serbatoio 0.50 mc, 0.50 t contenenti sostanze pericolose prodotto (LIQUIDO LAVAVETRI) 8. Gestione Soggetto competente: CAFC spa acque reflue L’impianto è dotato di un sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue. Le condizioni e le prescrizioni per lo scarico in fognatura sono specificate nell’Allegato 2“ACQUE REFLUE”. 9. Inquinamento Il presente atto assorbe la seguente prescrizione dell’Autorizzazione Unica Ambientale acustico rilasciata dalla Provincia di Udine con Determinazione dirigenziale n. 2014/8834 del 23/12/2014: L’Azienda si doterà di setti fonoassorbenti o disposizioni di equivalente efficacia, disposti in configurazione fissa o mobile, attorno all’area di lavoro della pressa: l’efficacia dovrà essere verificata in corso d’opera, nelle postazioni di rilievo già individuate nella Valutazione di impatto acustico. L’obiettivo dovrà essere il rispetto dei limiti di zona vigenti ed attesi secondo la Classificazione acustica del territorio comunale; 10. Prescrizioni a. le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso devono avvenire entro 10 giorni lavorativi dall’ingresso del veicolo nel centro di raccolta anche nel caso in cui lo stesso veicolo non fosse ancora stato cancellato dal PRA; b. i veicoli stoccati in attesa di essere conferiti ad altro impianto dovranno aver completato le operazioni di trattamento per la promozione del riciclaggio che consistono: • nella rimozione del catalizzatore e nel deposito del medesimo in apposito contenitore, adottando i necessari provvedimenti per evitare la fuoriuscita di materiali e per garantire la sicurezza degli operatori; • nella rimozione dei componenti metallici contenenti rame, alluminio e magnesio, qualora tali metalli non sono separati nel processo di frantumazione; • nella rimozione dei pneumatici, qualora tali materiali non vengono separati nel processo di frantumazione, in modo tale da poter essere effettivamente riciclati come materiali; • nella rimozione dei grandi componenti in plastica, quali paraurti, cruscotto e serbatoi contenitori di liquidi, se tali materiali non vengono separati nel processo di frantumazione, in modo tale da poter essere effettivamente riciclati come materiali; • nella rimozione dei componenti in vetro; c. i veicoli che hanno completato il trattamento devono essere distinti dai veicoli che non lo hanno ancora completato; d. la ditta deve adottare tutte le precauzioni necessarie ad evitare ristagni d’acqua e la conseguente colonizzazione delle zanzare. In particolare si prescrive che i pneumatici ed i rifiuti che per la loro forma possono causare ristagni d’acqua, vengano stoccati su cassoni scarrabili dotati di idonea copertura impermeabile; e. al fine di consentire in qualsiasi momento l’individuazione dei rifiuti, le singole aree di stoccaggio devono essere identificate in modo univoco con apposita
segnaletica orizzontale e cartellonistica, nella quale siano indicate la denominazione della zona ed i rifiuti in stoccaggio (EER); f. i contenitori o i serbatoi fissi o mobili, compresi le vasche ed i bacini utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti, devono possedere adeguati requisiti di resistenza, in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei rifiuti stessi; g. i serbatoi utilizzati devono riservare un volume residuo di sicurezza pari al 10% ed essere dotato di dispositivo antitraboccamento o di tubazioni di troppo pieno e di indicatore di livello; h. lo stoccaggio dei rifiuti liquidi pericolosi deve avvenire all’interno di un bacino di contenimento di capacità pari al serbatoio stesso, oppure nel caso che nello stesso bacino vi siano più serbatoi, pari ad almeno un terzo (1/3) del volume totale dei serbatoi e, in ogni caso, non inferiore al volume del serbatoio di maggiore capacità. Sui recipienti fissi e mobili deve essere apposta apposita etichettatura, con l’indicazione del rifiuto stoccato, conformemente alle norme vigenti in materia di etichettatura di sostanze pericolose; i. lo stoccaggio degli oli usati deve avvenire nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 95/1992 e del D.M. n. 392/1996 e s.m.i.; j. lo stoccaggio dei rifiuti destinati a smaltimento non potrà superare l’anno e quello dei rifiuti destinati a recupero non potrà essere superiore a 3 anni, nel rispetto dei limiti temporali di cui all’art. 2, comma 1 lettera g) del D.Lgs. 36/2003; k. eventuali rifiuti prodotti non ricompresi nella tabella del punto 7 dovranno essere gestiti con le modalità del deposito temporaneo (art. 185 bis del d.lgs 152/06) 11. Obblighi di In caso di malfunzionamenti o inconvenienti che possano dare pregiudizio o recare comunicazione danno all’ambiente, dovrà essere data immediata comunicazione da inviarsi con PEC o e adempimenti in via telematica, al Servizio Disciplina Gestione Rifiuti e Siti Inquinati della Regione periodici FVG, al Comune di Udine, all’ARPA FVG e all’Azienda sanitaria Universitaria Friuli Centrale. 12. Dismissione Alla chiusura dell’impianto, la ditta dovrà provvedere alla completa pulizia del sito e alla e ripristino eventuale rimozione e corretto smaltimento di pavimentazione o di opere strutturali dell’area che risultassero contaminate Gli interventi di chiusura e ripristino sono soggetti a colludo ai sensi dell’art. 28 della L.R. n. 34/2017, pertanto, la Società dovrà comunicare al Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Regione il nominativo del collaudatore nominato. 13. Garanzie Entro sessanta giorni dalla presente la ditta dovrà provvedere a volturare a favore della finanziarie Regione FVG la garanzia finanziaria attualmente prestata a favore del Comune di Campoformido e a estenderne la validità all’intera durata della presente autorizzazione. L’importo dovuto viene ridotto a Euro 100.785,95 come previsto dall’art. 26 comma 8 della LR 34/2017 per le imprese in possesso Certificazione ambientale UNI EN ISO 14001. La ditta è quindi tenuta a trasmettere tempestivamente copia del rinnovo della Certificazione; Lo svincolo della garanzia finanziaria è subordinato alla presentazione del Certificato di collaudo degli interventi di chiusura. 14. La presente autorizzazione unica è valida per 10 anni decorrenti dalla data di scadenza
Autorizzazione del precedente provvedimento, e pertanto fino al 01/03/2031. unica - durata L’autorizzazione potrà essere rinnovata su richiesta della Società, da presentarsi almeno 180 giorni prima della scadenza. a. Modifiche dell’autorizzazione: 15. - le prescrizioni del presente provvedimento possono essere modificate, ai sensi Avvertenze dell’art. 208 c.12 del D.Lgs. 152/06, prima del termine di scadenza e dopo almeno 5 (modifiche dell’ anni dal rilascio, nel caso di condizioni di criticità ambientale, tenendo conto autorizzazione, dell’evoluzione delle migliori tecnologie disponibili e nel rispetto delle garanzie effetti del procedimentali di legge, nonché a seguito dell’entrata in vigore di nuove norme, a provvedimento) seguito della adozione di piani e programmi regionali; - eventuali varianti al progetto approvato e/o modifiche gestionali dovranno essere preventivamente autorizzate; - l’eventuale subentro nella gestione dell’impianto da parte di terzi dovrà essere preventivamente autorizzato. - ogni variazione del Legale Rappresentante dovrà essere comunicata alla Regione per la valutazione dei requisiti soggettivi dello stesso. b. Altre avvertenze: - la cessazione dell’attività da parte della Società senza subentro di terzi, dovrà essere tempestivamente comunicata al Servizio rifiuti della Regione ed al Comune di Campoformido; - per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente atto, si fa riferimento alle disposizioni normative e regolamentari in materia; - restano fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, persone ed Enti.
ALLEGATO 2 “ACQUE REFLUE” E’ autorizzato lo scarico in rete fognaria di acque meteoriche di dilavamento di prima pioggia e di acque reflue assimilate alle domestiche provenienti dall'impianto di autodemolizione veicoli fuori uso sito in Comune di Campoformido (UD), via Adriatica 53, foglio 17 mappali 158- 160-695, di proprietà della AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO E FIGLIO S.N.C., nel rispetto delle condizioni di seguito riportate: situazione autorizzata: assetto degli impianti di scarico individuato in Tavola AS1 "Planimetria delle reti fognarie" aggiornamento as built d.d. gennaio 2009 (copia allegata); recapito dello scarico : rete fognaria mista di via Adriatica afferente all'impianto di depurazione sito in loc. Terenzano, Comune di Pozzuolo del Friuli; punto di consegna: pozzetto d'ispezione terminale della rete di scarico collocato all'esterno della proprietà (denominato con la sigla "U" nello schema planimetrico di riferimento); acque di prima pioggia: • superficie scolante: area esterna impermeabilizzata (coefficiente di afflusso 1) pari a 6 185 m2 adibita alle operazioni di trattamento e bonifica veicoli, deposito rottami ferrosi e veicoli bonificati o da bonificare, manovra mezzi/veicoli/rifiuti (viabilità interna); • trattamento: scarico in rete fognaria di tutta la portata di acque di prima pioggia derivanti dal dilavamento della superficie scolante, mediante sistema di gestione misto costituito da un impianto con funzionamento discontinuo dimensionato per contenere l'aliquota iniziale delle acque di prima pioggia costituita da un volume pari a circa 58 m3 x ha di superficie (stoccaggio in volume di invaso pari a 36 m3 - avviamento delle pompe di rilancio a riempimento del bacino di accumulo - trattamento depurativo di sedimentazione e separazione liquidi leggeri in impianto classe I, NS20, a norma UNI EN 858-2) e scarico senza alcun trattamento depurativo della frazione eccedente a riempimento della vasca di accumulo mediante bypass di sfioro (nessun ulteriore scolmatore per recapito in recettore alternativo alla rete fognaria); reflui civili: acque reflue assimilate alle domestiche provenienti dai locali adibiti a servizi igienici per il personale operante, scaricate previo trattamento primario in fossa Imhoff; pozzetto di controllo : pozzetto d'ispezione e prelievo delle acque di prima pioggia collocato internamente alla proprietà ed indicato con la sigla "P" nello schema planimetrico di riferimento; limiti di emissione: i parametri delle acque di prima pioggia dovranno rispettare i valori limite di emissione per lo scarico in rete fognaria di Tabella 3, Allegato 5 alla Parte IIIdel D.Lgs. 152/2006; orari di scarico: nessuna limitazione;
misuratori di flusso: contatore del prelievo da acquedotto per gli usi potabili, misuratore volumetrico installato sulle pompe di rilancio del sistema di gestione discontinuo delle acque di prima pioggia AUTOCONTROLLO Eseguire i campionamenti e le analisi di monitoraggio delle acque di prima pioggia su campioni prelevati in corrispondenza del pozzetto di controllo "P" e con le seguenti disposizioni: parametri: pH - Solidi sospesi totali - BOD5 - COD - Alluminio - Ferro - Rame - Zinco – Idrocarburi totali- Solventi organici aromatici; frequenza : le analisi di autocontrollo dovranno essere eseguite con frequenza minima annuale; metodo di campionamento: gli accertamenti analitici dovranno essere eseguiti su campioni prelevati con metodo istantaneo, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 30 delle Norme di Attuazione del P.R.T.A . e secondo le disposizioni di cui al paragrafo 4 dell'Allegato 5 alla Parte IIIdel D.Lgs. 152/2006. Dovranno essere trasmessi annualmente -entro il 31 gennaio di ogni anno- a CAFC S.p.A .: • gli esiti dell'attività di autocontrollo; • la dichiarazione dei volumi di acque di prima pioggia del sistema discontinuo immesse in rete fognaria nell'anno appena trascorso (da lettura del misuratore volumetrico dedicato). I referti delle analisi di autocontrollo dovranno essere conservati presso l'insediamento ed esibiti ai soggetti competenti al controllo a semplice richiesta. Il titolare dello scarico è tenuto a : • fornire le informazioni richieste; • consentire in qualsiasi momento l'accesso agli impianti che originano gli scarichi idrici; • garantire un accesso permanente e sicuro a l pozzetto di controllo ed a l misuratore volumetrico presenti all'interno dell'insediamento, per le ispezioni e le verifiche eventualmente necessa rie (il pozzetto di controllo ed il misuratore volumetrico delle acque di prima pioggia dovranno essere chiaramente identificabili e collocati in posizione agevolmente raggiungibile in condizioni di sicurezza in qualsiasi momento) . CAFC S.p.A. si riserva la facoltà di effettuare prelievi per la verifica del rispetto dei limiti di emissione e di prescrivere l'esecuzione di ulteriori determinazioni analitiche, anche con il supporto di ARPA FVG, nonché di eseguire o prescrivere l'esecuzione di campionamenti su tempi diversi al fine di ottenere risultati più rappresentativi. ADEGUAMENTO IM PIANTISTICO Comunicare a CAFC S.p.A. la conclusione degli interventi di adeguamento del sistema di gestione delle acque di prima pioggia, che dovranno essere attuati secondo il cronoprogramma proposto .
PRESCRIZIONI GESTION E IMPIANTI 1. provvedere alla regolare gestione dell'impianto di sedimentazione e separazione liquidi leggeri delle acque di prima pioggia e del sistema di sollevamento al fine di garantire il corretto funzionamento il rispetto dei limiti di emissione imposti (verifica stato di esercizio, controlli di efficienza ed interventi periodici di manutenzione/pulizia delle sezioni di trattamento); 2. mantenere in efficienza i manufatti di captazione delle acque meteoriche di dilavamento dei piazzali esterni provvedendo all'esecuzione della periodica pulizia ed alla rimozione dei materiali di risulta; 3. i residui derivanti dalle operazioni di manutenzione/pulizia dei manufatti di drenaggio e delle sezioni depurative degli impianti di trattamento dovranno essere smaltiti nel rispetto della vigente normativa, mantenendo a disposizione la specifica documentazione; 4. mantenere in condizioni di pulizia le superfici scolanti dell'insediamento ovvero attuare ogni intervento necessario a ridurre l'effetto contaminante del dilavamento (es. mediante spazzamento o lavaggio con acqua, specie in caso di prolungata siccità); 5. le superfici scolanti non collegate al sistema di gestione delle acque di prima pioggia dovranno essere utilizzate esclusivamente per manovra e stazionamento automezzi e comunque per attività che non comportano il rischio di dilavamento di sostanze inquinanti; 6. in caso di versamento accidentale di sostanze fluide, solide o pulverulente non ammesse sulle superfici scolanti dell'insediamento intervenire tempestivamente per circoscrivere lo spandimento e procedere all'assorbimento ed alla rimozione dell'inquina nte con idonei mezzi (es. polveri o fogli oleoassorbenti o altri prodotti) e quindi alla pulizia della superficie interessata, secondo le procedure di pronto intervento adottate; 7. in caso di accertate situazioni di emergenza e/o di irregolare funzionamento degli impianti connessi allo scarico in rete fognaria provvedere secondo le procedure di emergenza adottate (interruzione immediata dei sistemi interessati, segnalazione a CAFC S.p.A. dei disservizi e dei provvedimenti adottati, riattivazione dello scarico al ripristino delle normali condizioni di esercizio); 8. le verifiche tecniche, le operazioni di manutenzione degli impianti, le letture di portata, l'attività di autocontrollo, le situazioni di emergenza e le interruzioni dello scarico dovranno essere annotate su apposito registro d'impianto, anche su supporto informatico, da mantenere presso l'insediamento a disposizione per eventuali controlli; 9. provvedere all'installazione di un ulteriore presidio depurativo nel caso le concentrazioni dei parametri delle acque di prima pioggia risultino superiori ai limiti di emissione imposti; 10. eventuali reflui non conformi dovranno essere provvisoriamente gestiti come rifiuto liquido nel rispetto della vigente normativa in materia;
11. adottare opportune istruzioni operative per il personale addetto finalizzate alle attività consentite sulle diverse aree funzionali dell'insediamento, alle operazioni di pulizia delle superfici scolanti, agli interventi da attuare tempestivamente in caso di versamenti accidentali e di situazioni di emergenza connesse allo scarico in rete fognaria; 12. attuare ogni intervento precauzionale necessario ad evitare, anche in occasione di eventi meteorici di elevata intensità, il rischio di contaminazione delle acque meteoriche e l'immissione in rete fognaria o nell'ambiente di sostanze contaminanti originate dal dilavamento di rifiuti o sostanze correlate alle lavorazioni aziendali; 13. adeguarsi tempestivamente ad eventuali disposizioni o limitazioni che CAFC S.p.A . si riserva di prescrivere in ordine alla corretta gestione della rete fognaria e dell'impianto di depurazione terminale a tutela dei corpi idrici riceventi; 14. adottare per quanto possibile le misure necessarie all'eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi della risorsa idrica, attuando il massimo riutilizzo dei reflui depurati per usi compatibili (es. per lavaggio piazzali). DIVIETI 1. i valori limite di emissione non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo; 2. non possono essere scaricate o immesse nella rete fognaria acque reflue non conformi alle suindicate tipologie, rifiuti di qualsiasi tipo, sostanze che possono determinare danni agli impianti fognari, agli addetti alla manutenzione degli impianti di fognatura e depurazione, nonché quanto vietato all'art. 12 del Regolamento di Fognatura. AVVERTENZE Resta inteso che CAFC S.p.A. si riserva di: 1. modificare o integrare le prescrizioni soprariportate in relazione al riscontrarsi di irregolarità o difetti nell'esercizio degli impianti ed in relazione agli esiti delle analisi eseguite da CAFC S.p.A. oppure in regime di autocontrollo; 2. modificare i valori limite di emissione prescritti qualora : a) le caratteristiche qualitative degli scarichi autorizzati possano alterare i processi di depurazione di acque reflue urbane - b) vengano prescritti dall'Ente competente valori limiti di emissione più restrittivi di quelli prescritti allo scarico finale dell'impianto di depurazione di acque reflue urbane, ovvero imposte particolari condizioni di scarico - c) ciò risultasse opportuno in relazione agli esiti delle analisi eseguite da CAFC S.p.A. oppure in regime di autocontrollo.
ALLEGATO 1:PLANIMETRIA RETE DI SCARICO (STATO DI FATTO)
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