UD/ESR 3333. D.Lgs. 152/06, art. 208 - AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.N.C - Rinnovo dell'autorizzazione unica del centro di raccolta ...

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Decreto n° 1376/AMB del 25/02/2021

       UD/ESR 3333. D.Lgs. 152/06, art. 208 – AUTODEMOLIZIONI
       DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.N.C – Rinnovo
       dell’autorizzazione unica del centro di raccolta veicoli fuori uso
       di Campoformido.

                       Il titolare di P.O. Pianificazione e autorizzazioni impianti di trattamento rifiuti

               Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
               Visto il decreto legislativo 24 giugno 2003 n. 209 “Attuazione della direttiva 2000/53/CE
               relativa ai veicoli fuori uso”;
               Vista la Legge Regionale 28 giugno 2016 n. 10, che ha disposto, a decorrere dal 1 gennaio
               2017, il trasferimento alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia delle funzioni delle
               Province in materia di ambiente, demanio idrico, difesa del suolo ed energia, in attuazione del
               processo di riordino;
               Vista la legge regionale 20 ottobre 2017, n. 34 “Disciplina organica della gestione dei rifiuti e
               principi di economia circolare”;
               Visto il regolamento approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.
               0502/Pres. del 8 ottobre 1991;
               Visto il decreto del Presidente della Giunta Regionale 8 ottobre 1991 n. 502/Pres.,
               “Regolamento in materia di garanzie finanziarie da prestare a cura degli impianti di recupero e
               smaltimento di rifiuti”;
               Richiamati i seguenti provvedimenti autorizzativi relativi alla realizzazione e alla gestione
               dell’impianto:
                   •    Decreto del Presidente della Giunta della Provincia di Udine n. 12606/92 del
                        28/02/1992 di approvazione del progetto presentato dalla ditta Autodemolizioni di
                        Battel Silvano e Figlio s.n.c. di Campoformido, con contestuale autorizzazione alla
                        realizzazione e gestione per un periodo di cinque anni, di un centro di raccolta,
                        demolizione, rottamazione e recupero di veicoli a motore, rimorchi e simili e loro parti
                        ed ulteriori rottami ferrosi, per una capacità massima stoccabile di 370 veicoli a
                        motore e 1.500 t di materiale ferroso, su un’area individuata al foglio 17 mappali 158-
                        159-160-167 del Catasto comunale di Campoformido, via Adriatica n. 57;
                   •    Decreto dell’Assessore all’Ambiente e Territorio della Provincia di Udine n. 48487/93
                        del 10/12/1993 di approvazione del progetto di variante e contestuale
                        autorizzazione alla realizzazione delle modifiche previste presso l’impianto in
oggetto, consistenti nella collocazione dell’impianto di disoleazione in posizione
    diversa da quella prevista nel progetto originario;
•   Decreto dell’Assessore all’Ambiente e Territorio della Provincia di Udine n. 2278/97
    del 27/01/1997 di proroga dell’autorizzazione n. 12606/92 per 5 anni (fino al 27
    febbraio 2002);
•   Determina del Dirigente del Servizio Tutela Ambiente della Provincia di Udine n.
    247/98 del 03/07/1998 con la quale sono stati individuati, ai sensi del D.Lgs. 22/97,
    i codici dei rifiuti che possono essere conferiti all’impianto e con cui è altresì fissata la
    scadenza dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto in oggetto al 2 marzo 2001;
•   Determina del Dirigente del Servizio Tutela Ambiente della Provincia di Udine n.
    186/2001 del 20/02/2001 di rinnovo dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto in
    oggetto fino al 2 marzo 2006;
•   Determina del Dirigente del 1551/2006 del 01/03/2006 di autorizzazione alla
    prosecuzione dell’attività dell’impianto in oggetto, come già autorizzato con
    determina n. 186/2001 del 20 febbraio 2001, fino alla conclusione dei procedimenti
    istruttori in corso, con le scadenze disciplinate dal DPGR 01/Pres. del 2.1.1998,
    comunque non oltre il 30 giugno 2006;
•   Deliberazione della Giunta Provinciale di Udine n. 203 del 26/06/2006, di
    approvazione del progetto di adeguamento presentato dalla Ditta Autodemolizioni
    di Battel Silvano e Figlio s.n.c. ai sensi del D.Lgs. 209/2003, con le prescrizioni
    puntualmente formulate nell’atto stesso;
•   Determinazione Dirigente Area Ambiente n. 4724 del 29/06/2006 di rinnovo
    dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto, per una capacità massima stoccabile di
    370 veicoli fuori uso; una potenzialità di trattamento dei veicoli fuori uso pari a 19
    veicoli/giorno (circa 12 tonnellate/giorno) ed una capacità massima di stoccaggio di
    rifiuti ritirati, costituiti prevalentemente da rottami ferrosi e non ferrosi, di 100
    tonnellate;
•   Determinazione Dirigente Area Ambiente n. 23 del 04/01/2008 di approvazione di
    una variante non sostanziale al progetto approvato, relativa a: modifica delle
    caratteristiche della tettoia; diversa posizione dei container destinati al deposito di
    rifiuti e parti di ricambio; con fissazione alla data del 30 giugno 2008 l’ultimazione dei
    lavori di adeguamento;
•   Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 3675 del 27/06/2008 di proroga fino
    al 31 dicembre 2008 della data di ultimazione dei lavori di adeguamento
    dell’impianto approvati con delibera di Giunta n. 203/2006;
•   Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 2312 del 03/04/2009 di
    autorizzazione alla variante al progetto approvato, relativa a: diverso posizionamento
    delle linee fognarie, delle vasche di prima pioggia e dello sfioratore; diversa
    utilizzazione degli spazi scoperti; diversa utilizzazione degli spazi coperti, secondo
    quanto riportato nella documentazione tecnica e nelle planimetrie riepilogative AS1
    e AS2 acquisite in data 12/03/2009 con prot. prov. n. 37529;
•   Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 1669 del 01/03/2011 con cui la
    Provincia di Udine autorizza, ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, l’impresa
    “Autodemolizioni di Battel Silvano & Figlio s.n.c.” all’esercizio dell’impianto di
    trattamento veicoli fuori di Campoformido, fino al 1 marzo 2021;
•   Determinazione Dirigenziale Area Ambiente n. 2190 del 22/03/2011 con cui la
    Provincia di Udine corregge e modifica la Determinazione n. 1669 del 01/03/2011;
Viste le note pervenute in data 04/11/2020 (AMB-GEN-2020-0053375, AMB-GEN-2020-
0053417, AMB-GEN-2020-0053444 e AMB-GEN-2020-0053464) con cui la AUTODEMOLIZIONI
DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c chiede il rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto di
Campoformido;
Vista la nota prot. AMB-GEN-2020-0054007 del 06/11/2020 con cui viene avviato il
procedimento di valutazione dell’istanza e viene convocata la Conferenza di Servizi decisoria
in forma semplificata e modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis, comma 1 della legge
241/90;
Vista la nota prot. n. 71596/20 del 11/11/2020 con cui CAFC spa richiede integrazioni;
Vista la nota prot . 0038057/P/GEN/PRA_SC del 21/12/2020 con cui ARPA-FVG comunica
che non si rilevano motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza;
Vista la nota AMB-GEN-2020-0062755 del 22/12/2020 con cui il presente Servizio
trasmette i pareri pervenuti e richiede integrazioni;
Vista la nota prot. c_b536_0001/2021/0000654 del 18/01/2021 con cui il Comune di
Campoformido chiede all’ASUFC il parere in merito alla classificazione di industria insalubre;
Viste le integrazioni pervenute in data 20/01/2021 (AMB-GEN-2021-0003019) e
29/01/2021 (AMB-GEN-2021-0005176);
Vista la nota prot. n. 26055/21 del 08/02/2021 con cui CAFC spa esprime parere favorevole
allo scarico delle acque reflue in fognatura e indica condizioni e prescrizioni;
Vista la nota prot . 003997/P/GEN/PRA_SC del 10/02/2021 con cui ARPA-FVG conferma il
precedente parere;
Vista la nota AMB-GEN-2021-0008412 del 15/02/2021 con cui con cui la Regione FVG
comunica alla ditta le condizioni e le prescrizioni che intende inserire nell’atto autorizzativo e
invita la ditta e gli enti a formulare eventuali osservazioni entro cinque giorni;
Preso atto che non sono pervenute ulteriori osservazioni;
Preso atto che non sono emersi motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza di rinnovo
dell’autorizzazione;
Preso atto che è stato individuato il tecnico responsabile della gestione dell’impianto ai sensi
dell’art. 29 della LR 34/2017;
Richiamati l’articolo 19 comma 3 della LR 34/2017 e l’articolo 208, comma 6, del decreto
legislativo 152/2006 ai sensi dei quali il provvedimento di autorizzazione unica sostituisce a
ogni effetto i titoli abilitativi per la realizzazione e la gestione dell’impianto;
Ritenuto di rinnovare l’autorizzazione rilasciata ai sensi dell’art. 208 del d.lgs 152/06 per
l’impianto in oggetto;
Visto il Regolamento di organizzazione dell’Amministrazione Regionale e degli enti regionali,
approvato con decreto del Presidente della Regione 27 agosto 2004, n. 277/Pres e successive
modifiche;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1922 del 01/10/2015 e ss.mm.ii. e l’Allegato A,
costituente parte integrante e sostanziale della medesima delibera, “Articolazione
organizzativa generale dell’Amministrazione regionale e articolazione e declaratoria delle
funzioni delle strutture organizzative della Presidenza della Regione, delle Direzioni centrali e
degli Enti regionali”, il cui articolo 53 enumera le funzioni attribuite al Servizio disciplina
gestione rifiuti e siti inquinati;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 2365 del 14 dicembre 2018 con la quale è stato
conferito all’ing. Flavio Gabrielcig l’incarico di Direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e
siti inquinati a far tempo dal 1° gennaio 2019 e per la durata di tre anni;
Visto il Decreto del Direttore centrale n. 4401/AMB di data 9 novembre 2020 con il quale è
stato conferito l’incarico relativo alla posizione organizzativa denominata “Pianificazione e
autorizzazioni impianti trattamento rifiuti” al per. ind. Valentino Busolini presso la Direzione
centrale ambiente ed energia;
Visto il Decreto del Direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati n.
4594/AMB di data 18 novembre 2020 in ordine alla delega per l’adozione di atti espressivi di
volontà esterna affidati alla posizione organizzativa denominata “Pianificazione e
autorizzazioni impianti trattamento rifiuti”;

                                         Decreta

 1. Per quanto esposto nelle premesse, fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi persone
    ed Enti, la AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c nella persona del
    Legale Rappresentante pro-tempore, è autorizzata ai sensi dell’articolo 208 del decreto
    legislativo 152/2006 a proseguire per 10 anni l’attività di autodemolizione veicoli fuori
    uso presso l’impianto di via Adriatica n. 53 a Campoformido (UD);
 2. gli elaborati progettuali approvati, le caratteristiche tecniche dell’impianto e le
    prescrizioni relative alla gestione dell’impianto sono riassunte nell’Allegato 1 “Scheda
    tecnica impianto”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
 3. le condizioni e le prescrizioni per lo scarico delle acque reflue sono esplicitate
    nell’Allegato 2 “Acque reflue”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Il presente atto viene redatto e sottoscritto in forma digitale e rilasciato alla
AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c, nonché trasmesso ai soggetti di
seguito indicati:
    - Comune di Campoformido (UD),
    - Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale,
    - ARPA-FVG,
    - CAFC spa,
    - Servizio autorizzazioni per la prevenzione dall’inquinamento - Coordinamento dei
       procedimenti di AUA per l’ambito territoriale regionale

Si precisa che il soggetto autorizzato può ricorrere nei modi di legge contro il presente
provvedimento, alternativamente al T.A.R. competente o al Capo dello Stato, rispettivamente
entro 60 giorni ed entro 120 giorni, con decorrenza dalla data di ricevimento del presente atto
o di conoscenza dello stesso.

                                P.O. Pianificazione e autorizzazioni impianti trattamento rifiuti
                                                 Per. ind. Valentino Busolini
                               (documento informatico sottoscritto digitalmente ai sensi degli artt. 20 e 21 del D.lgs. n. 82/05)
ALLEGATO 1

                                  “SCHEDA TECNICA IMPIANTO”

1. Soggetto       Società:
autorizzato       - Denominazione: AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL SILVANO & FIGLIO S.n.c
                  - Sede legale: in via Adriatica n. 53 - Fraz. Basaldella 33030 Campoformido (UD);
                  - Codice Fiscale: 00997770300.

2.                 a. Indirizzo: in via Adriatica n. 53 - Fraz. Basaldella 33030 Campoformido (UD).
Localizzazione     b. Riferimenti catastali: Comune censuario di Campoformido, foglio 17 mappali 158,
                      160 e 695.
impianto           c. Riferimenti urbanistici: ZONA D3-3 - INDUSTRIALE, ESISTENTE - ATTIVITA'
                      COMPATIBILI IN AREE IDONEE.

3. Elaborati     Documentazione presentata per il rinnovo:
progettuali
approvati                Titolo                                                                       Pervenuto
                         20201103_ALL1_RELAZ-TECN                                                     04/11/2020
                         20201103_ALL3_SISTEMA PESATURA                                               04/11/2020
                         20201103_ALL4-5_CERTIFICAZIONI ISO                                           04/11/2020
                         20201103_ALL6-AUA                                                            04/11/2020
                         20201103_ALL8_ESTRATTO MAPPA                                                 04/11/2020
                         20210119_ALL1_RELAZ_INTEGRAZ_CAFC                                            20/01/2021
                         20210119_ALL2_TAV_AS2_LAYOUT                                                 20/01/2021
                         20210119_ALL7_TAV. AS1_AUA_BATTEL                                            20/01/2021

                 Gli elaborati progettuali già approvati che descrivono l’impianto esistente sono i
                 seguenti:
                  - progetto di adeguamento dell’impianto approvato con Deliberazione di Giunta
                    Provinciale n. 203 del 26/06/2006:

                     Titolo                                                                Protocollo      Data
                                                                                           Provincia UD
                     Allegato 1 – Relazione generale                                       23147/04        23/02/2004
                     Allegato 2 – Relazione geologica                                      23147/04        23/02/2004
                     Allegato 3 - Allegati                                                 23147/04        23/02/2004
                     Tavole grafiche – Tavole da 1 a 22                                    23147/04        23/02/2004
                     Allegato 1 – Relazione generale di integrazione                       18978/06        10/02/2006
                     Allegato 2 – Documentazione fotografica                               17289/06        08/02/2006
                     Allegato 3 – Piano di gestione delle emergenze                        17289/06        08/02/2006
                     Allegato 4 – Relazioni redatte secondo quanto riportato               17289/06        08/02/2006
                     nell’allegato 1 al piano provinciale
                     Allegato 5 – Scheda tecnica prodotto impermeabilizzante               17289/06        08/02/2006
                     Allegato 6 – Specifiche rimozione airbag                              17289/06        08/02/2006
                     Allegato 7 – Specifiche tecniche pannelli                             17289/06        08/02/2006
                     Allegato 8 – Sostanze utilizzate per l’assorbimento di liquidi        17289/06        08/02/2006
                     Allegato 9 – Copia della domanda di rinnovo/modifica                  17289/06        08/02/2006
                     dell’l’autorizzazione allo scarico
                     Tav 2/1 – Ingrandimento carta CTR 1:5000                              17289/06        08/02/2006
                     Tav 16/1 – Planimetria area esterna                                   17289/06        08/02/2006
                     Tav 17/1 – Planimetria rete fognaria                                  17289/06        08/02/2006
                     Tav 18/1 – Pianta/lay-out dei fabbricati esistenti e di progetto      17289/06        08/02/2006
                     Tav 20/1 – Pianta lay.out, prospetti, sezioni e particolari tettoia   17289/06        08/02/2006
                     Tav 22/1 – Schema di flusso aggiornato a seguito integrazioni         17289/06        08/02/2006
- progetto di variante approvato con Determinazione del Dirigente Area Ambiente n.
                       23 del 04/01/2008:

                        Titolo                                                                Protocollo      Data
                                                                                              Provincia UD
                        Relazione tecnica d’integrazione                                      79118/07        23/10/2007
                        Tav.16/2 – Stato autorizzato – lay-out                                79118/07        23/10/2007
                        Tav.16/3 – Stato di variante – lay-out                                79118/07        23/10/2007
                        Tav.20/1 – Stato autorizzato – pianta, prospetti e sezione tettoia    79118/07        23/10/2007
                        Tav. 20/2 – Stato di variante – pianta, prospetti e sezione tettoia   79118/07        23/10/2007
                        Tav.CO – Tavola comparativa Tav 16/2 e Tav 16/3                       79118/07        23/10/2007
                        Tav.CO1 – Tavola comparativa Tav 20/1 e Tav 20/2                      79118/07        23/10/2007

                     - progetto di variante approvato con Determinazione del Dirigente Area Ambiente n.
                       2312 del 03/04/2009:

                        Titolo                                                                Protocollo      Data
                                                                                              Provincia UD
                        Relazione descrittiva                                                 37529/09        12/03/2009
                        Tav. AS1 – As built – planimetria delle reti fognarie                 37529/09        12/03/2009
                        Tav. AS2 – As built – planimetria lay-out dell’area                   37529/09        12/03/2009

                     - rinnovo approvato con Determinazione del Dirigente Area Ambiente n. 1669 del
                       01/03/2011:

                        Titolo                                                                Protocollo     Data
                                                                                              Provincia UD
                        Relazione tecnica                                                     124654/10      19/10/2010
                        Tavola - Planimetria                                                  124654/10      19/10/2010
                        Tav.A1                                                                124654/10      19/10/2010
                        Tav.A2                                                                124654/10      19/10/2010
                        Chiarimenti                                                           25105/11       23/02/2011
                        Tav.B1 - Planimetria aggiornata allo stato di fatto                   25105/11       23/02/2011

4. Tipologia            Tipologia Ispra             Categoria                    Attività                Operazion
impianto                                                                                                    e
                        autodemolizione          autodemolizione       selezione, cernita ed eventuale       R12
                                                                            riduzione volumetrica

5. Potenzialità      La potenzialità di trattamento dell’impianto è di 12 Mg giorno per un massimo annuale
dell’impianto        di 3.600 Mg.

6. Tipi di rifiuti   L’impianto è autorizzato a ricevere rifiuti con i seguenti codici EER:
che possono              • 160104* Veicoli fuori uso,
essere trattati          • 160106 Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi nè altre componenti pericolose,

                     L’impianto è dotato di pesa a ponte ed è organizzato secondo le seguenti aree:
7. dotazione
                         • tre aree impermeabili cementate pavimentate per la messa in riserva dei veicoli
impiantistica e
                            fuori uso pericolosi in ingresso all’impianto (EER 16.01.04*), per un numero
organizzazione
dell’impianto               massimo di 50 veicoli non sovrapponibili (settore AI7 ed eventualmente AI6 di cui
                            alla TAV_AS2_LAYOUT). L’area AI6 può essere anche utilizzata per la messa in
                            riserva dei veicoli fuori uso privi di componenti pericolosi ritirati o prodotti in
                            impianto dalle operazioni di bonifica (EER 16.01.06);
                        •   un’area coperta pavimentata dotata di idonee attrezzature per le operazioni di
                            messa in sicurezza (settore AC2, di cui alla TAV_AS2_LAYOUT). Per la fase di
                            bonifica GPL /metano è individuato il settore AI9 (rif. TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   aree pavimentate per la messa in riserva dei veicoli fuori uso messi in sicurezza
                            ma non ancora trattati (EER 16.01.06) con accatastamento massimo previsto di
                            2 veicoli (settori AI3, AI6 e parzialmente AI8 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   un’area coperta appositamente attrezzata con ponte sollevatore ed attrezzatura
                            idonea, per le operazioni di smontaggio dei pezzi di ricambio commercializzabili
                            (settore AC9 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   un’ulteriore area destinata alle successive operazioni di demolizione (area AC62
                            di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   un’area per la messa in riserva dei veicoli che hanno completato il trattamento
                            (EER 16.01.06), sia in attesa di pressatura che già pressati (cosiddetti pacchi). Per
                            quanto riguarda i veicoli trattati ed in attesa di pressatura, vengono sovrapposti,
                            tramite apposito muletto, mantenendosi entro il limite in altezza di 5 metri
                            imposto dall’autorizzazione e dalla norma; per ciò che riguarda i “pacchi”,
                            vengono sovrapposti dall’operatore della pressa (Ditta esterna) tramite gru
                            dotata di apposito attrezzo (cosiddetto “ragno”), mantenendosi pure entro il
                            limite di altezza di 5 metri, per una capacità massima di stoccaggio di 1404 unità
                            (area AI4 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   un settore di deposito delle parti di ricambio destinate alla vendita posto al
                            coperto (aree AC1 AC4 e AC6 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   i rifiuti pericolosi prodotti dalle operazioni di messa in sicurezza vengono stoccati
                            in area coperta (aree AC8 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   i rifiuti non pericolosi prodotti vengono stoccati in cassoni nelle aree identificate
                            AC61 e, nel caso dei rifiuti metallici ferrosi derivanti dalle operazioni di
                            smontaggio e/o taglio delle parti di veicoli particolarmente ingombranti (es.: telai
                            e cassoni di camion, autobus, corriere, treni, macchinari agricoli, escavatrici, ecc.)
                            su una porzione del settore AI8 (rif. TAV_AS2_LAYOUT);
                        •   l’impianto è dotato di una vasca a tenuta per la raccolta delle acque di lavaggio e
                            di eventuali sversamenti liquidi dall’area di trattamento e messa in sicurezza dei
                            veicoli. I rifiuti liquidi così raccolti vengono inviati a idonei impianti di recupero o
                            smaltimento (area AT1 di cui alla TAV_AS2_LAYOUT);

                    Gli stoccaggi sono riassunti secondo quanto riportato nella seguente tabella:

  EER           DESCRIZIONE RIFIUTO                 RIFIUTO         MODALITÀ STOCCAGGIO                CAPACITÀ DI
                                                   RITIRATO/                                           STOCCAGGIO
                                                   PRODOTTO
13.02.05*   Scarti di olio minerale per motori,   Rifiuto          Serbatoio                        0.50 mc, 0.40 t
            ingranaggi e lubrificazione, non      prodotto
            clorurati (OLIO MOTORE)
13.02.05*   Scarti di olio minerale per motori,   Rifiuto          Serbatoio                        0.30 mc, 0.25 t
            ingranaggi e lubrificazione, non      prodotto
            clorurati (OLIO CAMBIO)
13.02.05*   Scarti di olio minerale per motori,   Rifiuto          Serbatoio                        0.30 mc, 0.25 t
            ingranaggi e lubrificazione, non      prodotto
            clorurati (OLIO SERVOSTERZO)
EER             DESCRIZIONE RIFIUTO                 RIFIUTO           MODALITÀ STOCCAGGIO          CAPACITÀ DI
                                                     RITIRATO/                                       STOCCAGGIO
                                                     PRODOTTO

16 01 03    Pneumatici fuori uso                        Rifiuto        Container                  66 mc, 10 t
                                                       prodotto

16 01 04*   Veicoli fuori uso                       Rifiuto ritirato   Su piazzale impermeabile   Fino 50 veicoli, 70 t

16 01 06    Veicoli fuori uso, non contenenti             Rifiuto      Su piazzale impermeabile   Fino a 370 veicoli
            liquidi né altre componenti             ritirato/prodott                              (comprensivi di quelli
            pericolose                                       o                                    di cui alla voce
                                                                                                  16.01.04*), 450 t

16 01 06    Veicoli fuori uso, non contenenti           Rifiuto        Su piazzale impermeabile
            liquidi né altre componenti                prodotto
                                                                                                  1404 unità, 700 t
            pericolose, trattati e pressati
            (PACCHI)

16 01 07*   Filtri dell’ olio                           Rifiuto        Contenitori                1.00 mc, 0.35 t
                                                       prodotto

16 01 11*   Pastiglie per freni, contenenti             Rifiuto        Contenitore                0.50 mc, 0.50 t
            amianto                                    prodotto

16 01 12    Pastiglie per freni diverse da              Rifiuto        Contenitore                0.50 mc, 0.50 t
            quelle di cui alla voce 16 01 11*          prodotto

16 01 13*   Liquidi per freni                           Rifiuto        Serbatoio                  0.30 mc, 0.25 t
                                                       prodotto

16 01 14*   Liquidi antigelo contenenti                 Rifiuto        Serbatoio                  0.50 mc, 0.50 t
            sostanze pericolose                        prodotto

16 01 16    Serbatoi per gas liquido                    Rifiuto        Contenitori                1.00 mc, 0.35 t
                                                       prodotto

16 01 17    Metalli Ferrosi                             Rifiuto        Cassoni                    50.00 mc, 45 t
                                                       prodotto

16 01 18    Metalli non ferrosi                         Rifiuto        Cassone                    15.00 mc, 8 t
                                                       prodotto

16 01 19    Plastica                                    Rifiuto        Container                  66.00 mc, 7 t
                                                       prodotto

16 01 20    Vetro                                       Rifiuto        Cassone                    15.00 mc, 12 t
                                                       prodotto

16 01 22    Componenti non specificati                  Rifiuto        Cassoni                    50.00 mc, 60 t
            altrimenti (MOTORI FUORI USO)              prodotto

16 06 01*   Batterie al piombo esauste                  Rifiuto        Contenitori                1.50 mc, 3 t
                                                       prodotto

16 08 01    Catalizzatori esauriti contenenti           Rifiuto        Contenitori                1.50 mc, 1 t
            oro, argento, renio, rodio, palladio,      prodotto
            iridio o platino (tranne 16 08 07)
EER           DESCRIZIONE RIFIUTO              RIFIUTO         MODALITÀ STOCCAGGIO               CAPACITÀ DI
                                                RITIRATO/                                          STOCCAGGIO
                                                PRODOTTO

16 10 01*   Soluzioni acquose di scarto,           Rifiuto      Serbatoio                        0.50 mc, 0.50 t
            contenenti sostanze pericolose        prodotto
            (LIQUIDO LAVAVETRI)

8. Gestione         Soggetto competente: CAFC spa
acque reflue        L’impianto è dotato di un sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue. Le
                    condizioni e le prescrizioni per lo scarico in fognatura sono specificate nell’Allegato
                    2“ACQUE REFLUE”.

9. Inquinamento Il presente atto assorbe la seguente prescrizione dell’Autorizzazione Unica Ambientale
acustico        rilasciata dalla Provincia di Udine con Determinazione dirigenziale n. 2014/8834 del
                23/12/2014: L’Azienda si doterà di setti fonoassorbenti o disposizioni di equivalente
                efficacia, disposti in configurazione fissa o mobile, attorno all’area di lavoro della
                pressa: l’efficacia dovrà essere verificata in corso d’opera, nelle postazioni di rilievo già
                individuate nella Valutazione di impatto acustico. L’obiettivo dovrà essere il rispetto
                dei limiti di zona vigenti ed attesi secondo la Classificazione acustica del territorio
                comunale;

10. Prescrizioni    a.   le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso devono avvenire entro
                         10 giorni lavorativi dall’ingresso del veicolo nel centro di raccolta anche nel caso in
                         cui lo stesso veicolo non fosse ancora stato cancellato dal PRA;
                    b.   i veicoli stoccati in attesa di essere conferiti ad altro impianto dovranno aver
                         completato le operazioni di trattamento per la promozione del riciclaggio che
                         consistono:
                         • nella rimozione del catalizzatore e nel deposito del medesimo in apposito
                               contenitore, adottando i necessari provvedimenti per evitare la fuoriuscita di
                               materiali e per garantire la sicurezza degli operatori;
                         • nella rimozione dei componenti metallici contenenti rame, alluminio e
                               magnesio, qualora tali metalli non sono separati nel processo di
                               frantumazione;
                         • nella rimozione dei pneumatici, qualora tali materiali non vengono separati
                               nel processo di frantumazione, in modo tale da poter essere effettivamente
                               riciclati come materiali;
                         • nella rimozione dei grandi componenti in plastica, quali paraurti, cruscotto e
                               serbatoi contenitori di liquidi, se tali materiali non vengono separati nel
                               processo di frantumazione, in modo tale da poter essere effettivamente
                               riciclati come materiali;
                         • nella rimozione dei componenti in vetro;
                    c.   i veicoli che hanno completato il trattamento devono essere distinti dai veicoli che
                         non lo hanno ancora completato;
                    d.   la ditta deve adottare tutte le precauzioni necessarie ad evitare ristagni d’acqua e
                         la conseguente colonizzazione delle zanzare. In particolare si prescrive che i
                         pneumatici ed i rifiuti che per la loro forma possono causare ristagni d’acqua,
                         vengano stoccati su cassoni scarrabili dotati di idonea copertura impermeabile;
                    e.   al fine di consentire in qualsiasi momento l’individuazione dei rifiuti, le singole
                         aree di stoccaggio devono essere identificate in modo univoco con apposita
segnaletica orizzontale e cartellonistica, nella quale siano indicate la
                       denominazione della zona ed i rifiuti in stoccaggio (EER);
                  f.   i contenitori o i serbatoi fissi o mobili, compresi le vasche ed i bacini utilizzati per
                       lo stoccaggio dei rifiuti, devono possedere adeguati requisiti di resistenza, in
                       relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei
                       rifiuti stessi;
                  g.   i serbatoi utilizzati devono riservare un volume residuo di sicurezza pari al 10% ed
                       essere dotato di dispositivo antitraboccamento o di tubazioni di troppo pieno e di
                       indicatore di livello;
                  h.   lo stoccaggio dei rifiuti liquidi pericolosi deve avvenire all’interno di un bacino di
                       contenimento di capacità pari al serbatoio stesso, oppure nel caso che nello
                       stesso bacino vi siano più serbatoi, pari ad almeno un terzo (1/3) del volume
                       totale dei serbatoi e, in ogni caso, non inferiore al volume del serbatoio di
                       maggiore capacità. Sui recipienti fissi e mobili deve essere apposta apposita
                       etichettatura, con l’indicazione del rifiuto stoccato, conformemente alle norme
                       vigenti in materia di etichettatura di sostanze pericolose;
                  i.   lo stoccaggio degli oli usati deve avvenire nel rispetto delle disposizioni di cui al
                       D.Lgs. 95/1992 e del D.M. n. 392/1996 e s.m.i.;
                  j.   lo stoccaggio dei rifiuti destinati a smaltimento non potrà superare l’anno e quello
                       dei rifiuti destinati a recupero non potrà essere superiore a 3 anni, nel rispetto dei
                       limiti temporali di cui all’art. 2, comma 1 lettera g) del D.Lgs. 36/2003;
                  k.   eventuali rifiuti prodotti non ricompresi nella tabella del punto 7 dovranno essere
                       gestiti con le modalità del deposito temporaneo (art. 185 bis del d.lgs 152/06)

11. Obblighi di   In caso di malfunzionamenti o inconvenienti che possano dare pregiudizio o recare
comunicazione     danno all’ambiente, dovrà essere data immediata comunicazione da inviarsi con PEC o
e adempimenti     in via telematica, al Servizio Disciplina Gestione Rifiuti e Siti Inquinati della Regione
periodici         FVG, al Comune di Udine, all’ARPA FVG e all’Azienda sanitaria Universitaria Friuli
                  Centrale.

12. Dismissione   Alla chiusura dell’impianto, la ditta dovrà provvedere alla completa pulizia del sito e alla
e ripristino      eventuale rimozione e corretto smaltimento di pavimentazione o di opere strutturali
dell’area         che risultassero contaminate Gli interventi di chiusura e ripristino sono soggetti a colludo
                  ai sensi dell’art. 28 della L.R. n. 34/2017, pertanto, la Società dovrà comunicare al Servizio
                  disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Regione il nominativo del collaudatore
                  nominato.

13. Garanzie      Entro sessanta giorni dalla presente la ditta dovrà provvedere a volturare a favore della
finanziarie       Regione FVG la garanzia finanziaria attualmente prestata a favore del Comune di
                  Campoformido e a estenderne la validità all’intera durata della presente
                  autorizzazione.
                  L’importo dovuto viene ridotto a Euro 100.785,95 come previsto dall’art. 26 comma 8
                  della LR 34/2017 per le imprese in possesso Certificazione ambientale UNI EN ISO
                  14001. La ditta è quindi tenuta a trasmettere tempestivamente copia del rinnovo della
                  Certificazione;
                  Lo svincolo della garanzia finanziaria è subordinato alla presentazione del Certificato di
                  collaudo degli interventi di chiusura.

14.               La presente autorizzazione unica è valida per 10 anni decorrenti dalla data di scadenza
Autorizzazione     del precedente provvedimento, e pertanto fino al 01/03/2031.
unica - durata     L’autorizzazione potrà essere rinnovata su richiesta della Società, da presentarsi
                   almeno 180 giorni prima della scadenza.

                   a. Modifiche dell’autorizzazione:
15.
                   - le prescrizioni del presente provvedimento possono essere modificate, ai sensi
Avvertenze         dell’art. 208 c.12 del D.Lgs. 152/06, prima del termine di scadenza e dopo almeno 5
(modifiche dell’   anni dal rilascio, nel caso di condizioni di criticità ambientale, tenendo conto
autorizzazione,    dell’evoluzione delle migliori tecnologie disponibili e nel rispetto delle garanzie
effetti del        procedimentali di legge, nonché a seguito dell’entrata in vigore di nuove norme, a
provvedimento)     seguito della adozione di piani e programmi regionali;
                   - eventuali varianti al progetto approvato e/o modifiche gestionali dovranno essere
                   preventivamente autorizzate;
                   - l’eventuale subentro nella gestione dell’impianto da parte di terzi dovrà essere
                   preventivamente autorizzato.
                   - ogni variazione del Legale Rappresentante dovrà essere comunicata alla Regione per
                   la valutazione dei requisiti soggettivi dello stesso.
                   b. Altre avvertenze:
                   - la cessazione dell’attività da parte della Società senza subentro di terzi, dovrà essere
                   tempestivamente comunicata al Servizio rifiuti della Regione ed al Comune di
                   Campoformido;
                   - per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente atto, si fa
                   riferimento alle disposizioni normative e regolamentari in materia;
                   - restano fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi, persone ed Enti.
ALLEGATO 2
                                        “ACQUE REFLUE”

    E’ autorizzato lo scarico in rete fognaria di acque meteoriche di dilavamento di prima
    pioggia e di acque reflue assimilate alle domestiche provenienti dall'impianto di
    autodemolizione veicoli fuori uso sito in Comune di Campoformido (UD), via Adriatica
    53, foglio 17 mappali 158- 160-695, di proprietà della AUTODEMOLIZIONI DI BATTEL
    SILVANO E FIGLIO S.N.C., nel rispetto delle condizioni di seguito riportate:
    situazione autorizzata: assetto degli impianti di scarico individuato in Tavola AS1
    "Planimetria delle reti fognarie" aggiornamento as built d.d. gennaio 2009 (copia
    allegata);
recapito dello scarico : rete fognaria mista di via Adriatica afferente all'impianto di
depurazione sito in loc. Terenzano, Comune di Pozzuolo del Friuli;
punto di consegna: pozzetto d'ispezione terminale della rete di scarico collocato all'esterno
della proprietà (denominato con la sigla "U" nello schema planimetrico di riferimento);
    acque di prima pioggia:
        • superficie scolante: area esterna impermeabilizzata (coefficiente di afflusso 1)

            pari a 6 185 m2 adibita alle operazioni di trattamento e bonifica veicoli,
            deposito rottami ferrosi e veicoli bonificati o da bonificare, manovra
            mezzi/veicoli/rifiuti (viabilità interna);
            • trattamento: scarico in rete fognaria di tutta la portata di acque di prima
            pioggia derivanti dal dilavamento della superficie scolante, mediante sistema di
            gestione misto costituito da un impianto con funzionamento discontinuo
            dimensionato per contenere l'aliquota iniziale delle acque di prima pioggia
            costituita da un volume pari a circa 58 m3 x ha di superficie (stoccaggio in volume
            di invaso pari a 36 m3 - avviamento delle pompe di rilancio a riempimento del
            bacino di accumulo - trattamento depurativo di sedimentazione e separazione
            liquidi leggeri in impianto classe I, NS20, a norma UNI EN 858-2) e scarico
            senza alcun trattamento depurativo della frazione eccedente a riempimento
            della vasca di accumulo mediante bypass di sfioro (nessun ulteriore scolmatore
            per recapito in recettore alternativo alla rete fognaria);
reflui civili: acque reflue assimilate alle domestiche provenienti dai locali adibiti a servizi
igienici per il personale operante, scaricate previo trattamento primario in fossa Imhoff;
pozzetto di controllo : pozzetto d'ispezione e prelievo delle acque di prima pioggia collocato
internamente alla proprietà ed indicato con la sigla "P" nello schema planimetrico di
riferimento;
    limiti di emissione: i parametri delle acque di prima pioggia dovranno rispettare i
    valori limite di emissione per lo scarico in rete fognaria di Tabella 3, Allegato 5 alla Parte
    IIIdel D.Lgs. 152/2006;
    orari di scarico: nessuna limitazione;
misuratori di flusso: contatore del prelievo da acquedotto per gli usi potabili, misuratore
volumetrico installato sulle pompe di rilancio del sistema di gestione discontinuo delle acque
di prima pioggia

    AUTOCONTROLLO
Eseguire i campionamenti e le analisi di monitoraggio delle acque di prima pioggia su
campioni prelevati in corrispondenza del pozzetto di controllo "P" e con le seguenti
disposizioni:
     parametri: pH - Solidi sospesi totali - BOD5 - COD - Alluminio - Ferro - Rame - Zinco –
 Idrocarburi totali- Solventi organici aromatici;
    frequenza : le analisi di autocontrollo dovranno essere eseguite con frequenza minima
    annuale;
    metodo di campionamento: gli accertamenti analitici dovranno essere eseguiti su
    campioni prelevati con metodo istantaneo, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 30
    delle Norme di Attuazione del P.R.T.A . e secondo le disposizioni di cui al paragrafo 4
    dell'Allegato 5 alla Parte IIIdel D.Lgs. 152/2006.
Dovranno essere trasmessi annualmente -entro il 31 gennaio di ogni anno- a CAFC S.p.A .:
          •  gli esiti dell'attività di autocontrollo;
          •  la dichiarazione dei volumi di acque di prima pioggia del sistema discontinuo
             immesse in rete fognaria nell'anno appena trascorso (da lettura del misuratore
             volumetrico dedicato).
 I referti delle analisi di autocontrollo dovranno essere conservati presso l'insediamento
 ed esibiti ai soggetti competenti al controllo a semplice richiesta.
 Il titolare dello scarico è tenuto a :
      •   fornire le informazioni richieste;
      •   consentire in qualsiasi momento l'accesso agli impianti che originano gli scarichi idrici;
      •   garantire un accesso permanente e sicuro a l pozzetto di controllo ed a l misuratore
          volumetrico presenti all'interno dell'insediamento, per le ispezioni e le verifiche
          eventualmente necessa rie (il pozzetto di controllo ed il misuratore volumetrico
          delle acque di prima pioggia dovranno essere chiaramente identificabili e collocati
          in posizione agevolmente raggiungibile in condizioni di sicurezza in qualsiasi
          momento) .
 CAFC S.p.A. si riserva la facoltà di effettuare prelievi per la verifica del rispetto dei limiti di
 emissione e di prescrivere l'esecuzione di ulteriori determinazioni analitiche, anche con il
 supporto di ARPA FVG, nonché di eseguire o prescrivere l'esecuzione di campionamenti su
 tempi diversi al fine di ottenere risultati più rappresentativi.

 ADEGUAMENTO IM PIANTISTICO
 Comunicare a CAFC S.p.A. la conclusione degli interventi di adeguamento del sistema di
 gestione delle acque di prima pioggia, che dovranno essere attuati secondo il
 cronoprogramma proposto .
PRESCRIZIONI GESTION E IMPIANTI
1. provvedere alla regolare gestione dell'impianto di sedimentazione e separazione liquidi
    leggeri delle acque di prima pioggia e del sistema di sollevamento al fine di garantire il
    corretto funzionamento il rispetto dei limiti di emissione imposti (verifica stato di
    esercizio, controlli di efficienza ed interventi periodici di manutenzione/pulizia delle
    sezioni di trattamento);
2.   mantenere in efficienza i manufatti di captazione delle acque meteoriche di dilavamento
     dei piazzali esterni provvedendo all'esecuzione della periodica pulizia ed alla rimozione dei
     materiali di risulta;
3.   i residui derivanti dalle operazioni di manutenzione/pulizia dei manufatti di drenaggio e
     delle sezioni depurative degli impianti di trattamento dovranno essere smaltiti nel
     rispetto      della     vigente normativa, mantenendo a disposizione la specifica
     documentazione;
4.   mantenere in condizioni di pulizia le superfici scolanti dell'insediamento ovvero attuare
     ogni intervento necessario a ridurre l'effetto contaminante del dilavamento (es.
     mediante spazzamento o lavaggio con acqua, specie in caso di prolungata siccità);
5. le superfici scolanti non collegate al sistema di gestione delle acque di prima pioggia
     dovranno essere utilizzate esclusivamente per manovra e stazionamento automezzi e
     comunque per attività che non comportano il rischio di dilavamento di sostanze
     inquinanti;
6.   in caso di versamento accidentale di sostanze fluide, solide o pulverulente non
     ammesse sulle superfici scolanti dell'insediamento intervenire tempestivamente per
     circoscrivere lo spandimento e procedere all'assorbimento ed alla rimozione
     dell'inquina nte con idonei mezzi (es. polveri o fogli oleoassorbenti o altri prodotti) e
     quindi alla pulizia della superficie interessata, secondo le procedure di pronto
     intervento adottate;
7.   in caso di accertate situazioni di emergenza e/o di irregolare funzionamento degli
     impianti connessi allo scarico in rete fognaria provvedere secondo le procedure di
     emergenza adottate (interruzione immediata dei sistemi interessati, segnalazione a
     CAFC S.p.A. dei disservizi e dei provvedimenti adottati, riattivazione dello scarico al
     ripristino delle normali condizioni di esercizio);
8. le verifiche tecniche, le operazioni di manutenzione degli impianti, le letture di portata,
   l'attività di autocontrollo, le situazioni di emergenza e le interruzioni dello scarico
   dovranno essere annotate su apposito registro d'impianto, anche su supporto
   informatico, da mantenere presso l'insediamento a disposizione per eventuali controlli;
9. provvedere all'installazione di un ulteriore presidio depurativo nel caso le
   concentrazioni dei parametri delle acque di prima pioggia risultino superiori ai limiti di
   emissione imposti;
10. eventuali reflui non conformi dovranno essere provvisoriamente gestiti come rifiuto
     liquido nel rispetto della vigente normativa in materia;
11. adottare opportune istruzioni operative per il personale addetto finalizzate alle attività
     consentite sulle diverse aree funzionali dell'insediamento, alle operazioni di pulizia delle
     superfici scolanti, agli interventi da attuare tempestivamente in caso di versamenti
     accidentali e di situazioni di emergenza connesse allo scarico in rete fognaria;
 12. attuare ogni intervento precauzionale necessario ad evitare, anche in occasione di
     eventi meteorici di elevata intensità, il rischio di contaminazione delle acque meteoriche
     e l'immissione in rete fognaria o nell'ambiente di sostanze contaminanti originate dal
     dilavamento di rifiuti o sostanze correlate alle lavorazioni aziendali;
 13. adeguarsi tempestivamente ad eventuali disposizioni o limitazioni che CAFC S.p.A . si
     riserva di prescrivere in ordine alla corretta gestione della rete fognaria e dell'impianto
     di depurazione terminale a tutela dei corpi idrici riceventi;
 14. adottare per quanto possibile le misure necessarie all'eliminazione degli sprechi ed alla
     riduzione dei consumi della risorsa idrica, attuando il massimo riutilizzo dei reflui
     depurati per usi compatibili (es. per lavaggio piazzali).

 DIVIETI
 1. i valori limite di emissione non potranno in alcun caso essere conseguiti mediante
     diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo;
 2. non possono essere scaricate o immesse nella rete fognaria acque reflue non conformi
     alle suindicate tipologie, rifiuti di qualsiasi tipo, sostanze che possono determinare
     danni agli impianti fognari, agli addetti alla manutenzione degli impianti di fognatura e
     depurazione, nonché quanto vietato all'art. 12 del Regolamento di Fognatura.

 AVVERTENZE
 Resta inteso che CAFC S.p.A. si riserva di:
 1. modificare o integrare le prescrizioni soprariportate in relazione al riscontrarsi di
    irregolarità o difetti nell'esercizio degli impianti ed in relazione agli esiti delle analisi
    eseguite da CAFC S.p.A. oppure in regime di autocontrollo;
 2. modificare i valori limite di emissione prescritti qualora : a) le caratteristiche qualitative
      degli scarichi autorizzati possano alterare i processi di depurazione di acque reflue
      urbane - b) vengano prescritti dall'Ente competente valori limiti di emissione più
      restrittivi di quelli prescritti allo scarico finale dell'impianto di depurazione di acque reflue
      urbane, ovvero imposte particolari condizioni di scarico
- c) ciò risultasse opportuno in relazione agli esiti delle analisi eseguite da CAFC S.p.A.
oppure in regime di autocontrollo.
ALLEGATO 1:PLANIMETRIA RETE DI SCARICO (STATO DI FATTO)
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