WORKSHOP NR. 5 SULLA GESTIONE DEL LUPO A GROSSETO REPORT - European ...
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Contratto di servizio per l'istituzione di tavoli di dialogo locali sulla coesistenza con I grandi carnivori Contratto 07.027739/2017/771819/SER/ENV.D.3 WORKSHOP NR. 5 SULLA GESTIONE DEL LUPO A GROSSETO REPORT 19 Febbraio 2019 Valeria Salvatori, Simone Ricci, Irene Goldoni, Andrea Panzavolta. 1
INDICE 1. L’approccio generale delle piattaforme ......................................................3 3. Il programma e l’attività di riscaldamento...................................................4 4. I partecipanti....................................................................................................5 5. Gli elementi in comune..................................................................................5 6. Soluzioni di guadagno reciproco: brainstorming.......................................6 7. Valutazione della sessione di lavoro..........................................................10 ANNEX 1: LISTA DEI PARTECIPANTI.............................................................12 ANNEX 2: sintesi dei bisogni e delle idee emerse nel workshop precedente.........................................................................................................13 ANNEX 3: Il dettaglio delle idee emerse nel brainstorming ........................17 ANNEX 4: Esercizio di valutazione.................................................................20 Questo report è stato prodotto nell'ambito del contratto “Servizio di supporto alla Commissione per l'istituzione di piattaforme locali / regionali sulla coesistenza tra grandi carnivori e popolazione umana” (contratto 07.027739/2017/771819/SER/ENV.D.3) coordinato dall'Istituto di Ecologia Applicata (IEA), in collaborazione con adelphi consult, Dr. Juliette Young, Prof. Steve Redpath, Dr. Yorck Graf von Korff and Dr. Estelle Balian, European Landowners Organization (ELO). Visita il sito delle piattaforme http://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/carnivores/regional_platforms.h tm 2
1. L’approccio generale delle piattaforme L’approccio utilizzato per l’avvio delle piattaforme regionali e locali è basato su tre fasi di lavoro: 1. Approfondimento della situazione locale: visita dei luoghi, analisi documentazione esistente e interviste a portatori di interesse. 2. Verifica delle condizioni di base per l’avvio della piattaforma e definizione delle regole di lavoro 3. Gestione delle attività della piattaforma con un facilitatore locale. Grazie alle piattaforme i portatori di interesse coinvolti possono: • chiarire la propria posizione rispetto alla presenza dei grandi carnivori; • comprendere il punto di vista di altri portatori di interesse; • provare ad arrivare a delle posizioni condivise e – auspicabilmente – ad azioni concordate in modo consensuale relativamente alla gestione di grandi carnivori. 2. Il workshop del 19 Febbraio 2019 La presenza del lupo nella provincia di Grosseto ha un evidente impatto sull'economia e le produzioni locali, come rivelano le informazioni raccolte attraverso le numerose interviste e nel corso dei progetti già realizzati sul tema. La totalità delle persone raggiunte durante le attività di raccolta dati, ad eccezione di AUSL Toscana Sud Est, ha espresso il proprio interesse e la propria volontà a prendere parte al processo partecipativo durante gli incontri individuali preliminari. Il comitato Pastori d'Italia ha aderito ai primi due incontri ed ha poi deciso di non continuare il percorso. Fino ad oggi sono stati organizzati quattro incontri a Grosseto il 27 Settembre 2018, il 21 Novembre 2018, il 18 Dicembre 2018 e il 29 Gennaio 2019. I primi due incontri sono stati utile per rilevare la reale disponibilità dei portatori d'interesse individuati a intraprendere il percorso proposto e condividere la Missione di intenti comuni del gruppo. Il terzo incontro ha visto i partecipanti attivarsi in un confronto per chiarire le differenze di prospettiva e l'importanza di passare dalle differenze nelle percezioni/posizioni nella gestione del lupo, agli interessi e ai bisogni di ogni partecipante. Il quarto incontro è stato dedicato a rilevare gli interessi e i bisogni comuni per identificare gli ambiti di guadagno reciproco. I sindaci di 13 comuni sono stati invitati ma a questo incontro ma solo i rappresentanti del comune di Scansano e del comune di Manciano hanno risposto positivamente. L’incontro del 19 Febbraio è stato dedicato a: Condividere le esigenze e le idee emerse nel laboratorio precedente Evidenziare le opzioni di guadagno reciproco Definire e descrivere in dettaglio alcune opzioni / soluzioni condivise 3
3. Il programma e l’attività di riscaldamento L'incontro si è svolto nel pomeriggio, dalle 14:00 alle 18:00 presso il Museo di Storia Naturale della Maremma a Grosseto. È stato aperto da Valeria Salvatori, che ha introdotto il programma e gli obiettivi della riunione. Si riporta a seguire il dettaglio del programma della giornata. Programma 14.00 Benvenuto 14.20 Riscaldamento 14.30 Agenda e obiettivi 14.40 Gli elementi in comune 14.50 Soluzioni di guadagno reciproco: brainstorming 16.00 Coffee-Break 16.10 Soluzioni condivise 18.00 Chiusura Valeria Salvatori, in rappresentanza dell'Istituto di Ecologia Applicata (IEA, referente della Commissione Europea per il progetto), ha ringraziato i presenti per essere intervenuti e ha aggiornato i presenti su Valeria Salvatori, in rappresentanza dell'Istituto di Ecologia Applicata (IEA, referente della Commissione Europea per il progetto), ha ringraziato i presenti per essere intervenuti e ha aggiornato i presenti sull'incontro che ha avuto a Bruxelles con i referenti della Commissione Europea che hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto sino ad ora dai membri della piattaforma e che i rappresentanti della CE e della piattaforma Europea sui grandi carnivori1 sarebbero interessati a partecipare all'incontro di presentazione delle proposte di intervento che scaturiranno dal lavoro della piattaforma, molto probabilmente ad Aprile, prima o dopo le festività pasquali. Ha commentato alcuni degli eventi registrati nell'ultimo mese, quali il dibattito sui grandi carnivori che si è tenuto al Parlamento Europeo l'11 febbraio, in cui il commissario all'ambiente Sig. Karmenu Vella ha fatto riferimento esplicito alle piattaforme locali; la comunicazione inviata dallo stesso commissario, insieme al commissario all'agricoltura ai ministeri dell'ambiente e dell'agricoltura degli stati membri, in cui si esortano le autorità competenti a fare pieno uso delle risorse messe a disposizione degli stati membri per gestire il conflitto sui grandi carnivori attraverso le piattaforme e i fondi di sviluppo rurale; le attività promosse dalla Regione Marche che hanno portato alla collaborazione tra CIA e Coldiretti Marche con Difesattiva per lo svolgimento di azioni di formazione per la gestione dei cani da guardianìa. In seconda battuta è stato presentato il programma del giorno e l'approccio generale che verrà utilizzato nel processo 2. In seguito è stato introdotto un esercizio di “riscaldamento”. 1 http://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/carnivores/coexistence_platform.htm 4
Il facilitatore ha chiesto ad ogni partecipante di descrivere un evento positivo riferito alla vita personale o professionale, accaduto nelle ultime tre settimane. L’attività è stata utile per cerare un clima informale e per rafforzare la propensione al dialogo all’interno del gruppo di lavoro. Al termine di questa attività il rappresentante del Comune di Manciano ha chiesto se i partecipanti fossero d'accordo sull'accettare la presenza del lupo nel territorio grossetano, e Valeria Salvatori ha risposto a nome di tutti che il lavoro svolto dalla piattaforma rientra nei limiti di quanto è previsto dalla legge vigente, che al momento non prevede la possibilità di eliminare il predatore né tantomeno di confinarne la presenza in territori limitati. 4. I partecipanti L'elenco dei partecipanti è contenuto nell'allegato 1 di questo documento. 5. Gli elementi in comune A partire dagli interessi e le esigenze emersi nel precedente laboratorio sulla gestione del lupo, dell'ibrido, e riguardo a ulteriori punti specifici della gestione, i partecipanti sono stati invitati a esprimere i punti in comune. Quindi è stata posta una domanda su cui riflettere individualmente: Avete l'impressione di avere qualcosa in comune di più, rispetto a prima dell'attività? A questo punto il facilitatore ha letto le tematiche in comune ed è stato attivato un momento di confronto in plenaria durante il quale i partecipanti hanno potuto chiedere chiarimenti ed integrare l’elenco con nuove considerazioni. Gli elementi (obiettivi, idee, posizioni, ecc…) in comune: ➢ la ricerca di informazioni e di dati quantitativi sulla presenza e sul comportamento del lupo e degli ibridi sono importanti ➢ organizzare eventi locali sul comportamento e sulla gestione del lupo: incontri pubblici informativi e rivolti alle categorie ➢ il gruppo deve riflettere e definire azioni per una strategia di comunicazione con la stampa per ottenere un effetto positivo verso il pubblico ➢ il gruppo è aperto alla discussione e alla ricerca di soluzioni condivise, che includano il più possibile gli interessi di tutti ➢ i sistemi di prevenzione sono positivi ➢ le misure di prevenzione verso il lupo adottate dagli agricoltori devono essere riconosciute e valorizzate ➢ gli esiti di questo gruppo di lavoro devono incidere concretamente sulla politica regionale ➢ i dati scientifici generalmente sono di difficile comprensione per il cittadino ➢ risolvere il problema per gli allevatori 2 Vedi http://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/carnivores/pdf/180731_Our%20approach_handout_IT.pdf 5
➢ i responsabili politici dovrebbero essere più presenti in questi incontri I partecipanti hanno integrato la lista con le seguenti affermazioni: ➢ biodiversità ➢ riconoscere la storia e la cultura degli allevatori locali ➢ maggiore conoscenza della pastorizia: studiare il valore e la ricchezza generata 6. Soluzioni di guadagno reciproco: brainstorming Al momento di suddividere i partecipanti in gruppi di lavoro, il rappresentante del comune di Manciano ha lasciato la sala. I partecipanti sono stati suddivisi in 4 gruppi eterogenei per rappresentare in modo equo le differenti categorie dei portatori di interessi (allevatori, associazioni ambientaliste, associazioni animaliste, cacciatori, ricercatori). L'obiettivo di questa attività è creare opzioni di reciproco vantaggio: una strategia collaborativa che mira ad accogliere gli interessi di tutti i partecipanti. Ogni gruppo ha lavorato in parallelo con il supporto di un facilitatore, formato per l’attività di supporto. Ciascun gruppo aveva il compito di rispondere alla domanda: Quale tipo di soluzione permette di soddisfare il maggior numero di differenti bisogni e interessi? Per rispondere alla domanda è stata attivata una sessione di brainstorming. Ai partecipanti sono state fornite le seguenti indicazioni: scrivete idee per rispondere agli interessi di tutti; tutte le idee sono ben accette! anche quelle che sembrano strane o pazze; le idee non vanno mai criticate o escluse; costruite idee a partire dalle idee delle altre persone; fornite motivazioni per le idee: spiegate i benefici; per ogni idea scrivete: chi fa cosa, a chi e rivolta e per quale scopo; non discutete sulle idee o le loro motivazioni I partecipanti nei gruppi di lavoro avevano a disposizione un documento di sintesi dei bisogni e delle idee emerse nel workshop precedente, consultabile in allegato. Al termine di questa attività ogni gruppo si è confrontato in plenaria. I partecipanti, con l’aiuto dei facilitatori, hanno presentato le loro idee e opzioni di intervento. Quindi è stato chiesto ai partecipanti di accorpare le proposte simili ed è stato costruito un elenco comune di idee e opzioni. Ogni attore ha potuto esprimere una preferenza rispetto alle idee e alle opzioni, in base ad una scala di valori personali così definiti: mi piace; do il mio sostegno; posso accettarlo; necessità di maggiore confronto; 6
vedo molti problemi. Si riporta a seguire l’elenco comune delle idee e delle opzioni condivise dai partecipanti in relazione alla scala dei valori espressi. A fondo documento è consultabile l’elenco completo delle idee emerse durante l’attività di brainstorming. Idee e opzioni: fondi per la prevenzione, promozione, premialità, presidio dal Ministero dell’Ambiente e della Sanità; monitoraggio continuo (almeno ogni 2 anni) da focalizzare dove c’è il conflitto con la pastorizia (coinvolgere i cacciatori e le associazioni e prevedere corsi formativi). Monitorare il costo della presenza del lupo (ad es. % di predazione); standardizzare i dati che si comunicano all’esterno; vietare allevamenti di cani lupoidi o prevedere maggiore controllo; prevedere premialità agli allevatori che utilizzano misure di prevenzione (Regione/PSR e U.E.); prevedere incentivi per le greggi al pascolo: pascolo assistito; 1 pecora per un lupo: l’allevatore può scegliere per la pecora predata se avere l’indennizzo o se avere indietro un'altra pecora (es. Parco Maiella Abruzzo); creare una task force per la certificazione delle misure di prevenzione per ottenere indennizzi, contestuali alle aziende; promozione del territorio: organizzare seminari e workshop, programmi educativi, ecc… collaborazione tra le associazioni di categoria e i ristoranti locali per uso prodotti della zona: incentivi dalle pubbliche amministrazioni e sagre con solo prodotti locali; educazione al consumo consapevole: riconoscimento della filiera e del km zero; aggiungere ai simboli del territorio il lupo e la pecora; condividere interessi e bisogni con altre categorie e con la cittadinanza; programma di catture dei cani vaganti e ibridi; maggiore sinergia/dialogo tra biologo e aziende agricole; traslocazione del lupo in un altro contesto ambientale; aumentare e gestire bene i cani da guardiania; prevedere studi intersettoriali sul tema: economia, formazione, allevamento, predazione…dare borse di studio per tesi di laurea sul tema lupo e su aziende agricole di qualità; maggiori risorse economiche per valorizzare i prodotti D.o.p.; 7
etichetta distintiva chiara rispetto la provenienza/tracciabilità. Identificazione delle carni fuori dagli I.g.p. esistenti; collari protettivi per cani da guardiania e pecore; individuare nuovi percorsi escursionistici (associazione delle guide) intorno ad aziende e caseifici e prevedere aziende aperte al pubblico. 8
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7. Valutazione della sessione di lavoro Prima della conclusione dell'incontro ai partecipanti è stato richiesto di svolgere un esercizio di valutazione della sessione. L’esercizio è stato presentato a partire da due domande guida: Cosa porto a casa dall’incontro? Cosa racconterei ad un amico a riguardo? Ogni partecipante ha compilato un foglio pre-impostato in cui ha indicato i seguenti elementi: aspetti positivi suggerimenti per la prossima volta giudizio generale I contributi dei partecipanti alla valutazione sono stati in generale positivi, pur non senza preoccupazione per la complessità della situazione e la difficoltà rappresentata dal percorso intrapreso, apprezzando il clima disteso e democratico di confronto tra le parti. Preoccupazione è stata espressa per l'eventuale comunicazione verso l'esterno o più ampio coinvolgimento della società che non partecipa attivamente al percorso. In generale si è registrato apprezzamento per la conduzione dell'incontro ed è stata espressa pressoché coralmente la necessità di passare alla fase di elaborazione degli interventi concreti. Proposte e suggerimenti sono stati formulati per gli incontri futuri, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento degli attori politici e i giornalisti. Le singole valutazioni sono riportate in allegato 3. 8. Commenti finali e passi successivi Durante l’incontro i partecipanti hanno fornito un contributo attivo e motivato a tutte le fasi del laboratorio. L’attività di elementi in comune ha confermato i risultati raccolti nel precedente workshop e ancora una volta sottolinea la volontà del gruppo a trattare gli aspetti legati al lupo in una ottica sinergica e con una prospettiva di ampio respiro (ad esempio in riferimento alla proposta di inserire il termine biodiversità). L’attività di braistorming si è svolta in un clima positivo e stimolante e ha portato alla luce la coesione del gruppo di lavoro. I partecipanti nei gruppi di lavoro, composti in modo eterogeneo, hanno lavorato con attenzione rispetto la comprensione dei differenti punti di vista e hanno dimostrato il desiderio di proporre opzioni e idee in un’ottica di guadagno reciproco. Tale affermazione è maggiormente sostenuta dal fatto che durante l’esercizio di votazione delle preferenza rispetto alle idee e alle opzioni sono poche le indicazioni di “necessità di maggiore confronto” e “vedo molti problemi”. Gli stessi partecipanti hanno riconosciuto che la maggioranza delle opzioni sono percorribili e che devono essere affrontate nei dettagli per declinare le azioni e costruire una strategia per renderle fattibili. Il gruppo di lavoro concorda sul fatto alcune delle azioni dovranno essere declinate in specifici tavoli tecnici organizzati una fase successiva e che vedranno coinvolti i membri della piattaforma che lavoreranno al fine di rendere le proposte operative e fattibili. 10
Avendo richiesto ai partecipanti di indicare la loro disponibilità per due possibili date per il prossimo incontro a Marzo, emerge che la maggior parte dei partecipanti sarà disponibile il 26 Marzo 2019. 11
ANNEX 1: LISTA DEI PARTECIPANTI Nome e Cognome Professione/Associazione Francesca Barzagli Allevatrice, Difesattiva Luca Bececco Cacciatore Federico Camarri Cacciatore Domenico Canuzzi Cacciatore, Pensionato Marika Francioli Allevatrice, Difesattiva Angelo Gentili Direttore, Circolo Festambiente Marco Lucchesi Biologo Massimo Machetti Funzionario, Uff. Territoriale Regione Toscana Virgilio Manini Allevatore Andrea Masini COLDIRETTI Grosseto Fabio Neri Allevatore, Difesattiva Angelo Properzi WWF Grosseto Federico Nucci WWF Grosseto Luca Petrucci Allevatore Fabio Rosso CIA CIPA-AT Grosseto Alessandro Torlai Irriducibili Liberazione Animale Paola Fazzi Biologa Mila Papalini Irriducibili Liberazione Animale Edoardo Passalacqua Confagricoltura Grosseto Simone Ricci Tecnico LIFE MEDWOLF 12
ANNEX 2: sintesi dei bisogni e delle idee emerse nel workshop precedente 1_ GESTIONE DEL LUPO IN GENERALE: PROTEZIONE DEI MEZZI DI SUSSISTENZA DEGLI AGRICOLTORI, DIFESA DEI VALORI DEGLI AMBIENTALISTI, PROTEZIONE PER IL LUPO, QUALITA DEL FORMAGGIO, PAESAGGI. INTERESSI E IDEE DEGLI ALLEVATORI INTERESSI E IDEE DEGLI AMBIENTALISTI MANTENERE LA TRADIZIONE DI MANTENERE LA PRESENZA DEL LUPO: FAMIGLIA LA MASSIMA ESPRESSIONE DI RICONOSCERE GLI INVESTIMENTI “SELVAGGIO”, RESILIENZA E ECONOMICI PERSONALI PER ADATTABILITA PROTEGGERSI DAL LUPO; SOSTENERE L’ATTIVITA ECONOMICA RISOLLEVARE IL SETTORE LOCALE DELL’AGRICOLTURA LOCALE; TUTELARE IL LUPO COME VALORE DEL MAGGIORE SOSTEGNO DELLE TERRITORIO ISTITUZIONI ALLA CATEGORIA MANTENERE LE PECORE ALLO STATO ALLEVATORI: UNICO PRESIDIO DEL BRADO IN MAREMMA TERRITORIO; PIU STUDIO DEI PREDATORI E PIU MAGGIORE COMPRENSIONE DALLA DIVULGAZIONE DI INFORMAZIONI CATEGORIA DEGLI AMBIENTALISTI; “OGGETTIVE” TROVARE UNA SOLUZIONE; RICONOSCERE GLI LLEVATORI COME CAMBIARE IL METODO DI GESTIONE PRESIDIO INDISPENSABILE DEL DEL GREGGE; TERRITORIO MODIFICARE METODI DEI RIMBORSI EQUILIBRIO TRA LUPI E ALLEVAMENTO. (INTERMITTENTI E INADEGUATI) : CONTEMPLARE DANNO INDIRETTO, E TOGLIERE “IL TETTO”; AIUTI DALLE ISTITUZIONI : STRUMENTI DI PREVENZIONE PAGATI, AD ES. RIMBORSI SU PERDITE 13
2_IBRIDI E GESTIONE DEL LUPO: CONOSCENZA SU DI ESSI, POPOLAZIONE, GESTIONE, IMPATTO SUI MEZZI DI SOSTENTAMENTO. INTERESSI E IDEE DEGLI ALLEVATORI INTERESSI E IDEE DEGLI ANIMALISTI GARANTIRE IL FUTURO EVITARE UCCISIONI/ESIBIZIONI DELL’AZIENDA E PER LA FAMIGLIA DEI LUPI; (FIGLI); RACCOGLIERE PIU CONSIDERARE IL LUPO E GLI IBRIDI INFORMAZIONI SULLA GENETICA, COME LA STESSA COSA; POPOLAZIONE… VALORIZZARE LA PROFESSIONE GLI IBRIDI SONO UNA (VITTIMA DI DINAMICHE EVOLUZIONE NATURALE: UNA ECONOMICHE A LIVELLO NUOVA SPECIE EUROPEO); LA SITUAZIONE DEI LUPI E IBRIDI RICONOSCERE GLI ALLEVATORI E “SOTTO CONTROLLO", LA “VIRTUOSI” CHE HANNO GIA NATURA FA DA GUIDA INIZIATO AD AFFRONTARE IL MANTENERE IL BENESSERE E LA PROBLEMA GIOIA DEL LUPO E DEGLI IBRIDI LE ISTITUZIONI DEVONO CERCARE NUOVE FORME DI RISOLVERE IL PROBLEMA. REDDITO PER GLI ALLEVATORI (OLTRE ALL’ALLEVAMENTO) FORTE SOSTEGNO DELLE MISURE DI PREVENZIONE 14
3_GESTIONE DEL LUPO: MONITORAGGIO, PREVENZIONE, COMPENSAZIONE, GESTIONE GENERALE DELLA POPOLAZIONE. INTERESSI E IDEE DEGLI INTERESSI E IDEE DEGLI AMMINISTRATORI ALLEVATORI LIMITARE “L’INQUINAMENTO DATI NUMERICI SULL’AUMENTO GENETICO” DEL LUPO : DEI PREDATORI; SALVAGUARDARE LA PUREZZA ; MANTENERE L’ATTIVITA E COLLABORARE PER TROVARE GARANTIRE IL FUTURO AI FIGLI; SOLUZIONI SODDISFACENTI PER MAGGIORE PRESENZA DELLO TUTTI (IN PARTICOLARE PER GLI STATO; ALLEVATORI CHE SUBISCONO IN LE PECORE DEVONO RESTARE MODO DIRETTO IL DANNO); ALLO STATO BRADO; VOLONTA DI UN CONFRONTO IMPEDIRE AL LUPO DI SERENO E DISTESO; ARRIVARE ALLE PECORE; BISOGNO DI MAGGIORE MAGGIORE COINVOLGIMENTO CONOSCENZA, RICERCA DEGLI AMMINISTRATORI NEL RISORSE PER PERSONE SUL RISOLVERE IL PROBLEMA; TERRITORIO CHE FANNO MAGGIORE CONFRONTO; MONITORAGGIO (CREARE UNA MAGGIORI RISORSE “TASK FORCE”); ECONOMICHE PER OPERARE DEFINIRE CRITERI/STANDARD PER CORRETTAMENTE. CAPIRE LA REALE ENTITA DEL PROBLEMA/DANNO SUL SINGOLO ALLEVATORE; RICONOSCERE GLI ALLEVATORI CHE FANNO ATTIVITA DI MIGLIORAMENTO GENETICO SUGLI ANIMALI E TENERNE CONTO NEL DANNO; 15
4_GESTIONE DEL LUPO E IBRIDO: CONOSCENZA DISPONIBILE. OPPORTUNITA ECONOMICHE NELL'AREA LEGATA ALL'ALLEVAMENTO DEL BESTIAME, PRESENZA DI LUPI, PRODUZIONE DI FORMAGGI. INTERESSI E IDEE DEGLI INTERESSI E IDEE DEI CACCIATORI AMMINISTRATORI/RAPPRESENTANTI DEL SETORE ECONOMICO IL MONITORAGGIO A GROSSETO E IL LUPO E L’IBRIDO SONO UN BUONO; PROBLEMA DA GOVERNARE; SUPPORTO PER GESTIRE LA PAURA DEI SOSTENERE L’ECONOMIA CITTADINI; DELLE IMPRESE DEL FORTE IMPATTO SULLA ZOOTECNIA; TERRITORIO, CHE SONO GIA IN BISOGNO DI RISOLVERE IL PROBLEMA; DIFFICOLTA; CONTENERE LE PREDAZIONI NELLE IL CACCIATORE TUTELA E AZIENDE LOCALI; REGOLA LA FAUNA; MANTENERE ARMONIA TRA CACCIATORI E MIGLIORARE LA PERCEZIONE ALLEVATORI; DELLA CATEGORIA DEI MAGGIORE SOSTEGNO DALLA REGIONE E CACCIATORII; DAI COMUNI LIMITROFI; DARE PIU DELEGHE AI L’IBRIDO NON E RICONOSCIUTO; CACCIATORI; PIU INFORMAZIONI E RESE ACCESSIBILI; MAGGIORE CONCRETEZZA GESTIRE LA COMUNICAZIONE/LA STAMPA; DELLA POLITICA. SERVE PIU COORDINAMENTO; MAGGIORI RISORSE ECONOMICHE. 16
ANNEX 3: Il dettaglio delle idee emerse nel brainstorming Gruppo1 ➢ Introduzione di incentivi per la gestione delle greggi al pascolo ➢ Un lupo per una pecora, opzione all’indennizzo economico ➢ Adottare misure di sostegno per gli allevatori che utilizzano misure di prevenzione a prescindere dai danni di predazione ricevuti ➢ Patentino o corso per idoneità per cani “potenzialmente pericolosi” ➢ Un futuro monitoraggio comune, ma più finalizzato nelle aree dove viene praticata la pastorizia ➢ Vietare allevamenti di cani o lupoidi. In alternativa controlli constanti. ➢ Dare informazioni oggettive ed in modo standardizzato, senza convenienza di partito ➢ Favorire negli indennizzi a chi mette in atto sistemi di prevenzione. ➢ Fondi per promozione prevenzione, premialità e altre forme di incentivo che dovrebbero venire dal Ministero dell’ambiente, della sanità e dalla Regione. Gruppo2 ➢ Garantire il futuro delle aziende anche per incentivare il ritorno dei giovani. La regione, lo stato e La U.E.Barriere: ritardo degli indennizzi. ➢ Fondi valorizzazione. Prodotti d.o.p.allevatori dentro al d.o.p. etichetta ferrea e chiara. U.E. ➢ Corretta gestione degli ibridi, portarli in un centro dove vivranno a vita e sterilizzarli. ➢ Arrivare a un marchio virtuoso e promuoverlo in televisione. Fondi regionali. ➢ Mantenere sul territorio soltanto lupi puri come unico predatore.ad esempio centro chiuso con sterilizzazione ibridi. ➢ Finanziare borse di studio (tesi e dottorati)su aziende virtuose e prodotti di qualità (non solo facoltà agraria ma anche sociologi e comunicazione). Regione, Provincia autonoma. Educazione al consumo. ➢ Insistere sul ruolo dello stato in un periodo in cui si torna a parlare di autonomie. ➢ No a risarcimenti ”contentini”, capire i reali bisogni dei singoli allevatori. ➢ Puntare sulla qualità e sulla valorizzazione del prodotto. ➢ Collari protettivi per i cani da guardia. ➢ Collari protettivi per le pecore. ➢ Sostegno alle aziende contro i cambiamenti climatici e le predazioni. Risorse dallo Stato, Ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura. ➢ Riconoscere gli allevatori virtuosi: incetivi per prevenzione (il lupo c’è e lo riconosciamo). La Regione con il P.S.R. e la U.E. ➢ Tracciare percorsi escursionistici nuovi intorno alle aziende e ai caseifici con associazioni di guide. Aziende aperte al pubblico. Fondi dalla Regione. 17
Gruppo3 ➢ Pecore allo stato brado va bene, ma con una maggior presenza dell’allevatore nel territorio. ➢ Per impedire l’avvicinamento del predatore alle pecore, aumentare i cani da guardiania visto che per i cani ci saranno sterilizzazioni gratuite e maggior controllo. ➢ Risorse economiche per monitoraggio, per metodi di prevenzione non troppo invasivi per ricerche ad esempio su ibrido e lupi. ➢ Quantificare il danno economico reale per gli allevatori. ➢ Maggiore riconoscimento a chi svolge correttamente il proprio lavoro (allevatori, ricercatori, ecc). ➢ Personale addetto al controllo “a vista” ➢ Nelle zone maggiormente colpite dalle predazioni per studiare comportamenti reali e non ideali. ➢ Divulgare tutti gli aspetti della biodiversità ➢ Fare conoscere al cittadino in generale situazioni e tecniche dell’allevamento industriale e degli allevamenti senza terra del nord Europa. ➢ Più studi intersettoriali e non per settori esclusivi ➢ Debbono essere organizzati gruppi professionali di cattura del lupo e ibridi. Sono e contrari all’abbattimento diretto di tali specie. ➢ Una volta catturati il lupo verrà trasferito in luoghi/parchi o oasi. L’ibrido verrà soppresso. ➢ Effettuare una buona gestione dei cani da guardiania. ➢ Task force tecnica per le aziende zootecniche (a livello provinciale): agronomo per consigli progettualità su sistemi di prevenzione, miglioramento, adattamento metodi allevamento; biologo per sorveglianza/monitoraggio del territorio per capire la presenza dei predatori in ambito aziendale. ➢ Programma illimitato di catture dei cani vaganti da parte delle A.sl. con risorse per adeguata collocazione degli stessi (prevenzione ibridazione). ➢ Comunicazione/formazione continua con: incontri pubblici; programmi educativi scolastici; articoli giornalistici periodici(operata da ass. di categoria e agricole, ass. ambientaliste e ricercatori). ➢ Monitoraggio della popolazione di lupo a livello provinciale (e regionale) per stime abbondanza annuali, monitoraggio genetico per prevalenza ibridazione annuale. 18
Gruppo4 ➢ Gestione distinta lupo e ibrido. Mantenere la biodiversità . Formazione del personale e allargare il monitoraggio anche ai cacciatori. Enti pubblici referenti. ➢ Formazione e informazione sul territorio: mantenere l’equilibrio del territorio. Enti pubblici referenti e tutte le categorie come fruitori attraverso workshops. ➢ Gli allevatori devono individuare il giusto metodo di prevenzione: consulenza e confronto. Ottimizzare gli interventi da parte delle istituzioni pubbliche. ➢ Comprensione delle diverse esigenze dei differenti soggetti: maggiore convivenza. Confronto tra stakeholders con riunioni periodiche. ➢ Sostegno diretto alle aziende in questo momento per mantener il presidio. Finanziamenti tramite il P.S.R. Referente ente pubblico e beneficiari i pastori. ➢ Promozione del territorio: lupo e pecore sono figure iconiche. Attivare azioni pubblicitarie. Azione dell’Ente pubblico. ➢ Promuovere l’economia locale: creare contratti tramite le associazioni di categoria e ristoratori per favorire l’uso e il consumo di prodotti locali. 19
ANNEX 4: Esercizio di valutazione ASPETTI POSITIVI • Maggiore coesione del gruppo • Concretezza, rilassatezza, tante idee • Si è arrivati alla concretezza • Aver iniziato a buttar giù soluzioni concrete • Lavoro che si sta concretizzando • Riunione oggi • Coinvolgimento di tutti i partecipanti • Ottimi scambi di idee scaturite da competenze individuali su varie tematiche • Confronto sempre più positivo tra le categorie • Siamo arrivati ad un punto decisivo: le richieste concrete • Molti • Proposte idee e soluzioni possibilmente concretizzabili; idee e soluzioni comuni • Confronto Sereno e costruttivo • Confronto con persone che la pensano diversamente • Pressoché tutte le singole proposte dei 4 gruppi sono totalmente condivise GIUDIZIO GENERALE • Tentativo positivo di finalizzare il lavoro • Positivo, sempre più sinergia tra le parti • Ottimo • Positivo, sempre più sinergia tra le parti • Ottimo, siamo sulla buona strada • Ottimo • Sempre positivo • Molto buono, molte idee comuni • Buona convergenza sulle azioni da intraprendere • Positivo (Anche se preoccupata per la reazione dei rappresentanti dei sindaci) • Buono • Sempre meglio • Buono • Ottimo • Positivo (Anche se preoccupata per la reazione dei rappresentanti dei sindaci) SUGGERIMENTI PER LA PROSSIMA VOLTA • Tenere i post it originali perchè contengono idee concrete e circostanziate • Comunicazione pronta per stampa per evitare problemi con chi si unisce all'ultimo (sindaci) • Continuare su questa strada • • 20
• Migliorare qualità e quantità del Buffet; inventarsi qualcosa per riuscire a declinare al meglio le proposte elaborate • Continuare sempre a confrontarsi su aspetti comuni facendo venir fuori gli aspetti più importanti per ogni categoria • • Più dinamico • Concludere • Cercare di coinvolgere ancora istituzioni, sindaci, etc. • Approfondire i temi maggiormente discussi per ottimizzare lo sforzo di ogni categoria • Approfondire e chiarire differenza tra lupo e ibrido, e metodi di gestione. Sinergia con le aziende agricole • Scendere nel dettaglio in modo pragmatico delle singole specifiche proposte 21
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