Tt - Giardini naturali - Pro Natura Ticino

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ticino

Giardini naturali
Tt - Giardini naturali - Pro Natura Ticino
2                                            EDITORIALE

                                             Giardino anarchico
                                             Se un giardino è un luogo durevol-         quel pezzo di territorio con una sua
                                             mente e intenzionalmente sistemato,        razionalità, portando e distribuendo
                                             dove si coltivano in maniera ordinata      piante, arbusti, erbe, di cui non cono-
                                             piante domestiche e selezionate, il mio    sco sempre il nome, ma so che pote-
                                             non è un giardino. Oppure, anche se        vano crescere solo lì, tanto appaiono
                                             «hortus gardinus» (orto circoscritto,      allegri e prosperosi e quasi vicende-
                                             come dicevano i latini), è anarchico.      volmente protettivi. Si aggiunge poi
                                             Un pezzo di natura, connesso chi sa        spesso la frenesia festaiola di uccelli,
                                             come con tutta la grande natura, in        farfalle, formiche, scarabei, coccinelle
                                             cui cresce ciò che ha voglia e possibi-    e non meglio identificati insetti che
                                             lità di crescere. In maniera spontanea     sembrano manifestare approvazione
                                             e selvaggia. Disordinata, non organiz-     per quel giardino che forse non è un
                                             zata, casuale. Forse è anche il giardino   giardino ed è comunque una sorta di
Silvano Toppi nuovo membro della commis-     della mia pigrizia, che trova le sue co-   peste bubbonica per il vicino dal prato
sione redazionale (foto della figlia Sara).   mode giustificazioni nel «lascia fare       asettico e inanimato, con l’Ambrogio-
                                             alla natura» o, agganciandomi a ver-       robot che glielo sistema mentre lui
                                             sione più moderna, «favoriamo la bio-      legge il giornale. Qui mi pare allora di
                                             diversità». So che non sono serie que-     aver instaurato una sorta di dialogo
 Impressum                                   ste mie scappatoie ideologiche. Con il     con la natura, diventatami democra-
 Bollettino trimestrale della Sezione        tempo scopro però alcuni fatti, che        tica, proprio a causa del mio giardino
 Ticino di Pro Natura. Viene allegato        forse sono pure conseguenze o fortu-       anarchico.
 alla Rivista nazionale di Pro Natura.       nate coincidenze. La natura non è di-
 Editrice:                                   sordinata, sa governarsi: ha occupato                               Silvano Toppi
 Pro Natura Ticino
 Viale Stazione 10, c.p. 2317
 6500 Bellinzona
 Tel.: 091 835 57 67
 Fax: 091 835 57 66
 E-mail: pronatura-ti@pronatura.ch
 CCP: 65-787107-0
 Internet: www.pronatura-ti.ch
 Redattrice responsabile:
 Martina Spinelli
 Commissione redazionale:
 Christian Bernasconi, Fiorenzo
 Dadò, Marzia Mattei-Roesli, Andrea
 Persico, Paola Pronini Medici, Bal-
 dassare Scolari, Martina Spinelli, Sil-
 vano Toppi, Luca Vetterli.
 Produzione e stampa:
 Schlaefli & Maurer AG, Uetendorf
 Tiratura:
 3000                                        Indice
 Foto:                                       La cultura dei giardini e i giardini della cultura                              3
 Andrea Persico se non indicato altri-       Piante e fiori per più diversità                                                 6
 menti.                                      Ricettario per un giardino naturale                                             8
 In copertina:                               Verdura dell’orto: sai cosa mangi?                                             10
 Un bombo in una «nube» di iva co-           Sociali e socievoli, gli orti per tutti                                         11
 mune e, ultima di copertina, la di-         Alloggi per animali vagabondi                                                  12
 versità che popola un muro a secco          Naturetum: festa di fiori e colori                                              13
 a Mergoscia.                                In breve                                                                       14
                                             Attività giovanili                                                             15
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NATURA INTERIORE                                                                      3

Un giardino romano dipinto nel ninfeo sotter-
raneo della villa di Livia (anonimo), 20–40 a.C.
(fonte: Wikipedia).
                                                    La cultura dei giardini e
                                                    i giardini della cultura
                                                    La storia dei giardini segue il ritmo della storia di ogni cultura. Essa ci
                                                    racconta come in epoche e zone geografiche diverse è stato concepito
                                                    il rapporto fra uomo e natura.

 Poi che lasciar gli avviluppati calli,             Ogni cultura ha prodotto i propri giar-       delle ville e delle città; le linee sono
 in lieto aspetto il bel giardin s’aperse:          dini, ideali e reali. Così il giardino pae-   proporzionate, i sentieri leggermente
 acque stagnanti, mobili cristalli,                 saggistico all’inglese era lo specchio        inclinati e dotati di portici, pergole e
 fior vari e varie piante, erbe diverse,             del romanticismo, del desiderio di fug-       grotte per garantire ombra agli uomini.
 apriche collinette, ombrose valli,                 gire dagli schemi geometrici. Esso era        Si tratta, a sua volta, di qualcosa di
 selve e spelonche in una vista offerse:            espressione di un immaginario selvag-         completamente diverso dal giardino
 e quel che ’l bello e ’l caro accresce a l’opre,   gio della natura, di un universo sen-         medievale, l’hortus conclusus dei mo-
 l'arte, che tutto fa, nulla si scopre.             z’ordine, ma comunque armonioso               nasteri e dei conventi, il quale era cir-
                                                    nella sua rigogliosa diversità. Nel giar-     condato da alte mura, dove i monaci
 Torquato Tasso,                                    dino romantico, l’uomo è un soggetto          coltivavano prevalentemente piante e
 Gerusalemme liberata, XVI (1575)                   di contemplazione che sta ai margini          alberi per scopi alimentari e medici-
                                                    e osserva stupefatto la potenza della         nali. Esso era posizionato ai margini,
                                                    natura. Di tutt’altro genere è il giardino    in spazi chiusi e protetti. Nell’arte sa-
                                                    rinascimentale. Esso prende a modello         cra medievale l’hortus conclusus di-
                                                    filosofico il neoplatonismo e il concetto       venne presto il simbolo del paradiso
                                                    vitruviano di architettura, secondo cui       terrestre. Ciò rispecchia perfettamente
                                                    l’uomo è il sistema di riferimento di         la religiosità medievale: il luogo dove
                                                    ogni cosa (si pensi all’uomo vitruviano       trovare pace e beatitudine è separato
                                                    di Leonardo da Vinci). Le proporzioni         dalla vita pubblica e cittadina, dagli
                                                    fisiche del corpo umano contengono,            affanni della vita terrena. I giardini ri-
                                                    per l’uomo rinascimentale, le forme di        nascimentali, al contrario, aprivano lo
                                                    riferimento valide per creare la bel-         sguardo dello spettatore sul paesaggio
                                                    lezza. Il giardino viene posto al centro      circostante, fungendo così da legame
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4                                               NATURA INTERIORE

                                                fra architettura e vegetazione incolti-      dino, che discende dal francese jardin,
                                                vata, fra l’opera dell’uomo e l’opera        derivato a sua volta dal franco gart o
                                                della natura.                                gard (recinto). Il termine indica un ter-
                                                                                             reno recintato e coltivato senza scopo
                                                Il giardino fra paradiso e orto              produttivo, nel quale l'uomo, isolato
                                                Malgrado vi siano definizioni diverse,        dal resto del territorio, svolge una serie
                                                il giardino deriva dagli orti e dai frut-    di attività a contatto con la natura: ri-
                                                teti, quando tra le piante utili si iniziò   poso, passeggiata, svago, gioco, colti-
                                                a inserire alberi e cespugli ornamentali.    vazione di piante.
                                                La sua genesi è legata alla formazione       In questo senso il giardino è già in ori-
                                                delle prime città, quando si trattò di       gine un luogo con un significato sim-
                                                creare un legame fra natura e architet-      bolico elevato: è una sorta di mondo
                                                tura. Almeno dai tempi dei giardini          nel mondo, luogo di felicità e di ristoro,
                                                pensili di Babilonia, una delle sette        d’iniziazione spirituale e catarsi. In
                                                meraviglie del mondo antico, il giar-        particolare, la storia del giardino occi-
                                                dino è considerato anche il luogo del-       dentale, laddove si incontrano l’idea
                                                l’anima e del paradiso terrestre. Il pae-    dell’Eden e del terreno recintato, ri-
                                                saggio biblico dell’Eden, al contempo        specchia la volontà di dare alla natura
                                                mito e archetipo, è la riproduzione im-      una struttura. Esso è uno spazio in cui
                                                maginaria dei giardini di Mesopotamia,       piante da frutta e ornamentali sono di-
                                                descritti già nel mito di Gilgamesh.         sposte secondo una schema preciso.
                                                Il termine stesso è storicamente e cul-      Sarà nell’epoca del romanticismo eu-
                                                turalmente imparentato a quello di           ropeo, come già accennato, che questa
                                                «paradiso». Quest'ultimo deriva dal          concezione di una natura ordinata e
                                                sanscrito paradesha, che significa            separata dalla natura «selvaggia e aspra
                                                paese supremo, più tardi occidentaliz-       e forte» – per citare il divino Dante –
                                                zato in pairidaeza (iranico), paràdeisos     verrà superata. A partire da questo mo-
                                                (greco), pardes (ebraico) e paradisus        mento in poi, il paesaggio stesso è per-
                                                (latino), da cui derivò in italiano para-    cepito come un giardino da contem-
                                                diso. Questa concezione di origine           plare.
                                                orientale si mischia col tempo a quella
                                                della cultura greca che trova espres-        Le origini del giardino moderno
                                                sione nel termine kepos, in latino hor-      Quando comparvero i primi giardini?
Apollo e le muse (1644) di Claude Lorrain,      tus, il quale indica un luogo delimitato     Si è già accennato ai giardini babilo-
precursore della pittura paesaggistica roman-   da un muro, una siepe o altre strutture      nesi. Secondo la leggenda, essi erano
tica. Rappresenta bene l’idea del paesaggio     di separazione. Tale significato è con-       una ricostruzione degli ambienti na-
selvaggio come giardino (fonte: Wikipedia).     fermato anche dall’etimologia di giar-       turali della Media, dove era cresciuta
                                                                                             Serapide, moglie del re Nebukadnezar.
                                                                                             Ma i giardini più antichi di cui ab-
                                                                                             biamo testimonianza sono quelli egizi.
                                                                                             Come si può osservare su un affresco
                                                                                             di 2500 anni fa all’interno di un sepol-
                                                                                             cro nella località di Tebe (sito archeo-
                                                                                             logico in Egitto), essi sono concepiti
                                                                                             come palcoscenici della vita agiata de-
                                                                                             gli uomini, un luogo di piacere e di-
                                                                                             letto. La cultura greca farà propria que-
                                                                                             sta tradizione e quella orientale, dando
                                                                                             forma a quella che diverrà l’idea occi-
                                                                                             dentale di giardino, basata sul princi-
                                                                                             pio dell’addomesticazione estetica
                                                                                             della natura.
                                                                                             Lo sposalizio di queste tradizioni tro-
                                                                                             verà la sua espressione più sistematica
                                                                                             nell’antica Roma. Il culto di Flora, la
                                                                                             dea dei fiori e degli alberi, che veglia
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NATURA INTERIORE                                                                            5

su tutto ciò che cresce e fiorisce, già      lare cittadini, da una parte, e la totale    Anonimo, Madonna e santi nel giardinetto del
presente nella cultura ellenica, si dif-    dipendenza della grandissima maggio-         paradiso, 1410 circa (fonte: Wikipedia). Il para-
fonde in tutto l’impero romano e rap-       ranza della popolazione (occidentale)        diso rappresentato come un giardino medie-
presenta il passaggio dal culto della       dalla produzione industriale ed inten-       vale (hortus conclusus): uno spazio chiuso e
natura a un uso anche estetico delle        siva degli alimenti, dall’altra, dovrebbe    protetto.
piante, dal bosco sacro al giardino cit-    portarci a riflettere la relazione fra uti-
tadino. Nasce così l’idea di parco cit-     lità e bellezza nel nostro rapporto con
tadino che, affiancato dalla terme, è il     la natura. Sembra quasi che la società
luogo adatto per l’otium, per il ristoro.   contemporanea abbia deciso di rap-
Ozio non ha qui ancora il significato        portarsi alla natura su due piani spa-
negativo che generalmente gli attri-        ziali completamente differenti. Da una
buiamo oggi; esso indicava le attività      parte, abbiamo spazi di diletto, parchi
svolte nel tempo libero all’aria aperta.    cittadini, giardini recintati, parchi na-
                                            turali con i loro fiumi, paludi e monta-
L’utile e il dilettevole                    gne. Dall’altra abbiamo gli spazi dello
Malgrado il giardino sia stato sin dalle    sfruttamento più sfrenato, i campi col-
origini concepito come un luogo di di-      tivati così intensivamente e intrisi di
letto, esso non ha mai perso comple-        sostanze chimiche, che presto, se non
tamente la sua funzione quale fonte         lo sono già, diventeranno superfici de-
di sostentamento nutrizionale. La sua       sertiche senza vita. È come se la nostra
storia è per certi versi una continua       cultura non fosse più in grado di pen-
fluttuazione fra il suo significato sim-      sare il rapporto uomo-natura come
bolico di paradiso, che per definizione      un’armonia fra utile e dilettevole.
è un luogo delle attività come il gioco     Il giardino può però essere il punto di
e il canto, la musica e la poesia, e la     partenza per dare forma a un modo
sua utilità pratica come orto, luogo di     nuovo di rapportarsi con la natura.
coltivazione di frutta e ortaggi.           Nelle diverse epoche e culture, i giar-
Forse mai come nell’epoca contempo-         dini sono sempre stati gli specchi di
ranea, la questione del giusto equili-      un certo modo di concepire il rapporto
brio fra l’utile e il dilettevole si pone   fra uomo e natura. Ciò vale anche per
con maggiore forza e urgenza. La ga-        la nostra epoca e per la nostra cultura.
loppante deturpazione e l’abbruti-
mento degli spazi pubblici, in partico-                           Baldassare Scolari
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6                                                  CONOSCERE

                                                   Piante e fiori
                                                   per più diversità

Sopra: in un giardino naturale vari ambienti si    Che ne abbiate o no uno, dopo la lettura dell’articolo precedente, è istin-
integrano a mosaico: orto sinergico, prato fio-     tivo porsi la domanda: perché voglio un giardino? La riflessione non è
rito, frutteto, vigneto e muri a secco per un      scontata e l’invito è quello di analizzare il proprio rapporto con la natura
massimo di biodiversità. Pagina a lato: farfalla   sfruttando il giardino come specchio di alcuni aspetti di noi stessi e del
leptidea su una bugola comune e mele pronte        nostro modo di relazionarci al mondo.
da addentare!
                                                   Perché un giardino?                          o rilassarsi non è certo un crimine!
                                                   Si ha paura e lo si vuole come zona          Sarà necessario capire se vi sono ele-
                                                   tampone col vicino? Lo si vuole il           menti artificiali da eliminare o mitigare
                                                   meno impegnativo possibile perché il         e quali punti di forza il vostro spazio
                                                   mondo moderno è troppo stressante?           già offre: in alcuni casi basta valoriz-
                                                   Non si sa di avere un rapporto con la        zare quanto già presente, in altri biso-
                                                   natura e si lascia che gli altri se ne oc-   gnerà invece apportare qualche novità.
                                                   cupino? Oppure amate i colori e lo
                                                   riempite di fiori, vi piacciono gli ani-      Cosa piantare e seminare
                                                   mali e cercate di attirarli in ogni modo     Una volta definiti gli spazi che volete
                                                   possibile o volete essere autarchici e       valorizzare dal punto di vista naturali-
                                                   aspirate all’autonomia alimentare pian-      stico, potete scegliere a quali arbusti e
                                                   tando di tutto?                              erbe volete concedere spazio. L’impor-
                                                   Chi vorrà saprà guardare in questo           tante è assicurarsi di piantare specie
                                                   specchio per leggerne l’immagine ri-         autoctone. Non siamo xenofobi della
                                                   flessa, mentre chi ama contemplare la         botanica ma specie della nostra regione
                                                   natura e sapere che il suo giardino con-     hanno maggiori possibilità di attirare
                                                   tribuisce alla biodiversità oltre che ai     gli insetti giusti ed interagire con loro
                                                   propri bisogni troverà qui alcuni utili      in modo ottimale. Va da sé che le neo-
                                                   spunti.                                      fite invasive vanno bandite.
                                                                                                Tra gli interventi favorevoli alla flora e
                                                   Come iniziare?                               alla fauna la creazione di un prato fio-
                                                   Dapprima bisogna valutare lo spazio          rito (vedi riquadro) e la sostituzione
                                                   disponibile in giardino e quanto si          di una siepe di tuia o lauroceraso con
                                                   vuole rendere più naturale. Non si           arbusti locali sono fra gli interventi con
                                                   tratta di trasformarlo tutto in una giun-    maggior impatto e molto facili da rea-
                                                   gla; un pezzo di prato raso per giocare      lizzare.
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CONOSCERE                                                                           7

Piante da prato…                            il prato del vicino e che nel nostro
                                                                                         Documentazione utile
Di piante erbacee non avete che l’im-       prato fiorito non si accumuli troppo
                                                                                         Con la campagna «Flower power:
barazzo della scelta: salvia dei prati,     strame bisogna mettere in conto un
                                                                                         quando l’amore si fa fiore» Pro Na-
tasso barbasso, garofano dei Certosini,     po’ di lavoro che sarà però meno di
                                                                                         tura vuol sensibilizzare sulla scom-
viperina, vedovina selvatica, marghe-       quello richiesto da un prato inglese.
                                                                                         parsa dei prati fioriti e fornisce infor-
rite, pigamo minore, millefoglie, silene,   Inoltre un prato fiorito necessita di
                                                                                         mazioni per crearne uno a casa
vincetossico, lilioasfodelo,... insomma     meno acqua, resiste meglio al caldo, è
                                                                                         propria:
di che perdersi tra mille corolle vario-    colorato e ospita una maggiore biodi-
                                                                                         – www.pronatura.ch/prairies-fleuries
pinte!                                      versità.
                                                                                         – www.pronatura.ch/blumenwiesen
Azzeccare le specie ideali al vostro ter-
                                                                                         Pdf sul tema degli arbusti indigeni
reno non è sempre così facile. In com-      Spazio all’orto!
                                                                                         (in francese):
mercio si trovano varie miscele per         L’orto è uno spazio decisamente antro-
                                                                                         – www.pronatura-ti.ch/documenti/
prati fioriti ma spesso non sono la so-      pico e infatti se non curato ha tendenza
                                                                                         arbusti-indigeni.pdf
luzione migliore in quanto in genere        a tornare in poco tempo prato. Tuttavia
                                                                                         Mini guida con 12 misure a favore
si tratta di semi di provenienza gene-      nell’ottica di un giardino naturale, di
                                                                                         delle api selvatiche:
tica non locale e mescolati a specie        una certa autonomia alimentare, del
                                                                                         – www.pronatura-ti.ch/documentazione
esotiche.                                   cibo a «metro zero» e di prodotti su cui
                                                                                         Molti altri consigli utili:
Per chi ama le passeggiate la soluzione     siete sicuri che non vi sono tossine e
                                                                                         – www.energie-environnement.ch/maison
migliore è quella di raccogliere un po’     coltivati nel rispetto della natura, que-
                                                                                         La nostra sede è a disposizione per le
di semi durante le proprie uscite. Prima    sto spazio assume tutta la sua impor-
                                                                                         vostre domande.
localizzerete i fiori che vi piacciono,      tanza ecologica. Non abbiate quindi ti-
poi analizzerete il posto per capire se     more nel prevedere un angolo anche
il vostro appezzamento è un buon am-        per le verdure a patto che decidiate di
biente per le prescelte e in seguito po-    farlo scegliendo tra le numerose scuole
trete raccoglierne i semi evitando però     di pensiero dell’orto naturale.
le piante che notate essere rare.
                                            Zen
… e da siepe                                Curare giardino, orto e frutteto è un
Rosa canina, more, corniolo, nocciolo,      buon modo per imparare ed esercitare
sambuco, olivello spinoso sono alcuni       una positiva attitudine verso il mondo.
arbusti autoctoni che per di più offrono    Il saper aspettare, l’osservare con at-
i loro frutti anche a noi! Bacche da        tenzione, il saper discernere (ad esem-
consumare fresche, fiori per fare ec-        pio tra insetti utili e dannosi). Il saper
cellenti sciroppi e nocciole a chilome-     accettare, ad esempio che un anno
tro zero: a buon intenditor…                vanno bene i ravanelli ma non i finoc-
A loro potete associare specie che sono     chi oppure che ci sono tante pere ma
utili a uccelli, insetti e mammiferi        poche susine: una dote fondamentale
come il salicone, il caprifoglio peloso,    che si rivela utile in molti campi della
il prugnolo, il biancospino o i sorbi.      vita! Tutte cose che andrebbero eser-
Il vivaio cantonale di Lattecaldo è cer-    citate già da giovani come lo propone
tamente un punto di riferimento per         l’associazione Orto a Scuola (www.
chi cerca queste piante perché sono         ortoascuola.ch).
garantite di origine ticinese.              A neofiti ed autodidatti il consiglio è
                                            quello di iniziare con poco e di pro-
Un po’ di disordine, prego!                 gredire a piccoli passi per non scorag-
La natura è disordinata, ma non casi-       giarsi di fronte a questo tema che può
nista, e addirittura approfitta di spazi     essere tanto entusiasmante quanto
non curati o temporaneamente abban-         complesso. È come un gioco con molti
donati per prosperare. L’idea che bo-       livelli: il primo anno si comprano le
schi, prati e siepi debbano essere belli    piantine, l’anno successivo si aumenta
puliti deriva da un nostro bisogno di       la diversità di specie coltivate, si im-
controllare tutto: un approccio più         para a fare le piantine da sé e a curarle,
aperto è invece quello di considerare       in seguito si possono produrre i propri
la natura come capace di gestirsi da        semi e si integra orto, frutteto e giar-
sola (e difatti lo è). Tuttavia se vo-      dino in un sistema di permacultura.
gliamo che la nostra siepe non invada                                 APe Maiaradis
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Ricettario per un giardino naturale

                                               Angolo selvaggio
                                               Pochi metri quadrati bastano per dare        Lotta naturale
Muro a secco                                   un tocco di colore al vostro tappeto verde   Molte piante hanno un effetto repellente
Buchi, anfratti e piccoli nascondigli: ecco    e offrire uno spazio di qualità a flora e     contro certi parassiti dell’orto. Così il ta-
cosa può offrire un muro a secco invece        piccola fauna. Potete riservargli un an-     naceto, la lavanda, la calendula o, come
di uno in cemento. In questo caso, al-         golo di giardino, la scarpata oppure la-     nella foto, la cipolla e il timo serpillo,
leata la vicinanza del bosco, trova rifugio    sciare delle aiuole artistiche di varia      possono sostituire i tossici antiparassi-
una salamandra pezzata.                        forma: liberate la vostra fantasia!          tari.

Cumulo di rami                                 Giardini a misura di ape selvatica           Orto e frutteto
La potatura produce una gran quantità          Non è necessario avere un prato per fa-      In un giardino trovano facilmente posto
di rami che potete stoccare in un angolo       vorire piante e insetti. Un bel balcone,     piccole piante da frutta e qualche metro
in attesa che secchino e comincino a de-       un vaso, qualcuno col pollice verde e        quadrato di orto... anche in situazioni
comporsi. Ci vuole molto tempo ma nel          molte erbe colorate attireranno insetti      topografiche complicate.
frattempo molti animali grandi e piccoli       anche ai piani alti di un palazzo. Se poi
vi troveranno rifugio e nutrimento.            desiderate favorire le api selvatiche,
Per accelerarne la decomposizione potete       niente di più bello che offrir loro dei
intercalare strati di erba e sistemare il      mini-hotel fatti su misura!
cumulo in un angolo più fresco.
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                                              Falce                                           La superficie tolta alla natura da una co-
Transiti liberi!                              Per ottenere il miglior risultato di taglio     struzione può risultare a volte recupera-
Tra i principali problemi causati alla        di un prato fiorito, la falce resta l’utensile   bile se il tetto è piatto. In questo caso in-
fauna dalla moderna urbanizzazione vi         più idoneo perché taglia su un solo piano       vece di prevedere una sterile copertura
è la difficoltà di muoversi liberamente e      senza distruggere la fauna e le delicate        tecnica si è optato per una terrazza che
in sicurezza tra vari giardini e ambienti     rosette basali. Badate a falciare da una a      ha saputo accogliere al meglio una mol-
naturali. Prevedere piccoli passaggi nei      massimo tre volte all’anno, possibil-           titudine di piante. Anche fino a qui arri-
muri, nelle recinzioni o sotto i cancelli è   mente non troppo presto per lasciar fio-         vano molti colorati insetti che traggono
un valido aiuto per la piccola fauna.         rire e maturare i semi.                         vantaggio da questi tranquilli biotopi.

Composto                                      Siepi                                           Campanellino al gatto
In natura tutto ha un ciclo e si rinnova.     Per definizione le siepi sono strutture ar-      Sappiatelo: i nostri amici felini sono il
Il compostaggio permette di centralizzare     bustive e arboree lineari. Sostituire i sem-    terrore della fauna di un giardino natu-
questo processo che genera così prezioso      preverdi esotici con arbusti locali è di        rale. Orbettini, lucertole, locuste, uccelli
humus per orto e fioriere. Inoltre molti       grande efficacia per un’infinità di animali       e ogni essere che si muove sono in peri-
animali vi fanno capo sia per nutrirsi che    grandi e piccoli. Qui un moscardino ha          colo. Per aiutare perlomeno gli uccelli,
per deporre le uova!                          costruito il suo nido.                          potete fornire di un campanellino il pre-
                                                                                              datore: può dargli fastidio ma salverà
                                                                                              certamente molte vite!
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                                                   Verdura dell’orto:
                                                   sai cosa mangi?
                                                   Qualcosa di minaccioso cova nei nostri giardini. La popolazione, ignara,
                                                   coltiva, ammira, si nutre di radici, foglie, fiori e frutti del proprio lavoro
                                                   e della propria terra. Ma che terra è? Che frutti sono? Tutto dipende
                                                   dalla filosofia di ognuno nel gestire il proprio orto o giardino, evidente-
                                                   mente, anche se sovente, a fronte della volontà di disporre di prodotti
                                                   freschi e sani, la realtà risulta ben diversa.

                                                   Una terra sempre più pesante                 plia di prodotti più o meno tossici che
                                                   Dagli anni ’90 si sommano le analisi         nella nostra cultura permeata di ordine,
                                                   che segnalano tenori eccessivi di me-        pulizia, desiderio di ortaggi belli prima
                                                   talli pesanti in parchi e giardini, orti     ancora che sani, fiducia nella chimica
                                                   sociali e famigliari (in particolare         e leggerezza nel suo utilizzo si sono
                                                   piombo, rame e zinco). Tenori che su-        intrufolati chissà come sin nel nostro
                                                   perano la soglia di legge «oltre la quale    piccolo orticello.
                                                   la fertilità dei suoli non è più garantita
                                                   a lungo termine». Benché non sia in          Dall’orto all’acqua
                                                   genere rilevato un «pericolo concreto»       Per il giardiniere autodidatta, l’impatto
                                                   nel consumo dei prodotti, le raccoman-       finanziario dell’uso di concimi e pesti-
                                                   dazioni previste per legge non possono       cidi è irrilevante e non costituisce dun-
                                                   che destare preoccupazione: lavare co-       que un freno. Il facile accesso sul mer-
                                                   scienziosamente le verdure, assicurarsi      cato ad ogni sorta di prodotti, la
                                                   che i bambini non ingoino terra, ri-         dimensione eccessiva delle confezioni
                                                   durre le colture che assorbono mag-          (non adeguate alla superficie ordinaria
                                                   giormente i metalli (come cipolle, ca-       di orti e aiuole) e la scarsa conoscenza
                                                   rote, lattuga cappuccina).                   dei rischi correlati fanno il resto. La
Stop ai «nerc»! Le limacce, si sa, sono ghiotte                                                 guerra infinita contro pidocchi, luma-
di tutto quello che piantiamo con amore nel        Chimica facile                               che, formiche e funghi patogeni viene
nostro orto. I metodi chimici contro le luma-      L’utilizzo di terre di compostaggio,         combattuta a suon di sovradosaggi e i
che sono tossici e l’ideale sarebbe evitare di     concimi, fungicidi e ceneri può essere       nostri bei giardini sono spesso sovrac-
farne uso. Vi sono vari metodi come l’utilizzo     all’origine del tenore eccessivo di me-      carichi di fosforo, potassio e azoto –
di nastri di rame e le barriere anti limacce che   talli pesanti. Non si tratta tuttavia dei    con tenori fino a dieci volte superiori a
consentono di salvare il raccolto senza inqui-     soli inquinanti riscontrati: idrocarburi     quelli delle terre coltivate – e di chissà
nare il terreno.                                   aromatici policiclici (IAP, tra gli inqui-   quante altre e ben più pericolose dia-
                                                   nanti più persistenti e pericolosi poiché    volerie. E dall’orto all’acqua, e via in-
                                                   cancerogeni), policlorobifenili (PCB),       quinando.
                                                   residui di ogni sorta di concimi, erbi-      Occhio dunque! Forse è meglio pro-
                                                   cidi (come i glifosati), insetticidi, mol-   durre meno e meno bello, ma più sano.
                                                   luschicidi. Insomma, tutta una pano-                             Paola Pronini Medici
CONOSCERE                                                                             11

                                                Sociali e socievoli,
                                                gli orti per tutti
                                                Ci sono tanti modi per chiamarli e tanti modi per farli ma il concetto di
                                                base è lo stesso: coltivare un pezzo di terra ma non da soli, con altre
                                                persone che accanto a te, come te, seminano, zappano, raccolgono e nel
                                                frattempo si scambiano idee, esperienze e utensili. In questo momento
                                                stanno riprendendo forza e si moltiplicano un po’ ovunque, anche da noi.

                                                Orti sociali. Orti comunitari. Orti di        e nello stesso tempo si è circondati da
                                                quartiere. Orti urbani. Orti scolastici.      persone con cui condividere la propria
                                                Orti condivisi. Orti cittadini. Orti inter-   passione e le svariate sfide e soddisfa-
                                                culturali. Hanno iniziato a germinare         zioni della produzione.
                                                nelle grandi città del mondo e aveva
                                                suscitato scalpore l’immagine di Mi-          A ognuno un pezzo di terra
                                                chelle Obama che zappava con i bam-           Le singole parcelle di solito vanno dai
                                                bini nel giardino della Casa Bianca. Gli      30 ai 70 m2 e sono su terreni che ap-
                                                orti stanno riprendendo nuove forme e         partengono alla città o ad un privato
                                                spazi. Dicono che nascano a causa della       che mettono a disposizione o affittano
                                                crisi economica (vi erano già stati i fa-     alla comunità. A volte sono destinati a
                                                mosi «orti di guerra») o per contrastare      gruppi specifici: anziani, disoccupati,
                                                le grandi multinazionali o per rivitaliz-     genitori soli con figli a carico, immigrati,
                                                zare socialmente le metropoli o per ri-       portatori di handicap, ex detenuti, per-
                                                cercare un collegamento con la natura         sone con problemi di dipendenza o
                                                o per non perdere le radici o per usare       semplicemente ai comuni cittadini
                                                in miglior modo spazi altrimenti abban-       senza esigere criteri specifici. A volte ci
                                                donati o perché sono il miglior modo          sono regole ben chiare messe in evi-
                                                per integrarsi o perché stare fuori nel       denza da rigidi cartelli sui cancelli altre
                                                verde fa bene a tutti. Sicuramente, come      volte vige l’anarchia. Non c’è sempre
                                                tanti fenomeni sociali, scaturiscono per      un obbligo di partecipazione ma le re-
                                                via di un insieme di tutte queste cose e      lazioni in sostanza nascono spontanea-
                                                ancora di più. La realtà concreta è che       mente, nello stesso modo che sbucano
                                                questi orti continuano a crescere come        le verdure dai semi piantati sotto terra.
Dettaglio degli orti condivisi di Chiasso, un   le verdure delle loro parcelle e che tutti
progetto pilota di Radix Svizzera italiana      hanno una cosa in comune: sono pezzi          Un esempio locale
(foto: archivio officinadelpaesaggio).           di terra in cui si può produrre del cibo      Gli orti condivisi di Chiasso sorgono su
                                                                                              un terreno di 2000 m2, messo a dispo-
                                                                                              sizione dalle Ferrovie Federali Svizzere
                                                                                              dove sono state preparati 60 appezza-
                                                                                              menti ma soprattutto è stato pensato e
                                                                                              predisposto un luogo di condivisione
                                                                                              di socializzazione. Le relazioni tra gli
                                                                                              ortolani sono incoraggiate e favorite da
                                                                                              un tavolo di castagno con vicino un
                                                                                              grill, un pergolato e un bel gelso sotto
                                                                                              il quale si possono intrecciare nuovi in-
                                                                                              contri parlando d’insalate e basilico ma
                                                                                              anche modi di fare e vivere. Tra un orto
                                                                                              e l’altro nessuna recinzione, poche re-
                                                                                              gole – tra cui quella fondamentale di
                                                                                              coltivazione biologica esclusiva – e tanti
                                                                                              scambi.
                                                                                                             Serena Wiederkehr-Britos
12                                                CONOSCERE

                                                  Alloggi per animali
                                                  vagabondi
                                                  Laddove prosperano alberi e fiori indigeni non mancano di certo insetti,
                                                  uccelli e altri piccoli animali. Se avete il piacere di condividere il vostro
                                                  giardino potete favorire il loro insediamento con qualche piccola strut-
                                                  tura: basta un mucchio di sassi qui e una catasta di legno là.

                                                  Se domandassimo agli animali con cui          …e al pianterreno
                                                  condividiamo i dintorni delle nostre          Anche un modesto mucchio di sassi,
                                                  case come vorrebbero che fossero i no-        un muretto a secco, un mucchio di
                                                  stri giardini ci risponderebbero: «Desi-      sabbia o una chiazza di suolo nudo
                                                  deriamo strutture, tante strutture!».         sono strutture molto interessanti. Nelle
                                                                                                fessure tra i sassi possono crescere di-
                                                  Alloggi tra i rami…                           verse piante amanti di condizioni aride
                                                  Con questo il riccio si immagina un           come le borraccine o i muschi e vi tro-
                                                  mucchio di rami, erba e foglie secche         vano rifugio numerosi piccoli animali
                                                  da usare come rifugio per trascorrere         dalle lucertole, alle chiocciole fino alle
                                                  l’inverno al riparo dal gelo in compa-        lucciole. Un mucchio di sabbia ben
                                                  gnia di numerosi bruchi e crisalidi di        scaldato dal sole è un’incubatrice per-
                                                  farfalle e altri insetti. Oppure una folta    fetta per le uova delle lucertole oppure,
                                                  siepe, al fresco della quale passare le       se un po’ riparato dalle intemperie, il
A chi piace costruire muri a secco non sarà       giornate estive. Una siepe formata da         luogo adatto per la costruzione della
difficile lasciare una piccola apertura che        cespugli indigeni che fioriscono e pro-        trappola a imbuto della larva del for-
porta ad una camera nascosta e protetta. A        ducono bacche in diversi momenti del-         micaleone, mentre una chiazza di terra
dipendenza della sua dimensione saranno           l’anno attira pure numerosi uccelli e         nuda è il posto ideale per il nido di al-
ricci, rettili o altri piccoli mammiferi che ne   insetti che vi trovano cibo adatto per        cune specie di formiche e api solitarie.
approfitteranno magari per passare l’inverno.      un periodo prolungato. Il merlo, il ver-
                                                  done o la capinera vi costruiscono an-        Dentro e fuori dai giardini
                                                  che volentieri il loro nido. La cincial-      Alcune strutture artificiali con le quali
                                                  legra, invece, per nidificare ha bisogno       usiamo contornare i nostri giardini ri-
                                                  di una cavità in un vecchio albero. Ar-       sultano invece del tutto sgradite ai no-
                                                  ricchite quindi il vostro giardino con        stri coinquilini. Infatti muretti di cinta
                                                  uno o più alberi indigeni. Se scegliete       e recinzioni metalliche ostacolano gli
                                                  un albero da frutta ad alto fusto di Pro      spostamenti di molti animali terrestri
                                                  Specie Rara, oltre alla salvaguardia          quali rane, rospi, ricci e volpi costrin-
                                                  della diversità delle specie darete un        gendoli a dispendiosi percorsi alterna-
                                                  contributo anche alla conservazione           tivi oppure a pericolosi passaggi sulle
                                                  della variabilità genetica. Alberi e siepi    strade. Se proprio vogliamo cintare il
                                                  fanno pure la felicità di molti pipistrelli   nostro giardino pensiamo quindi anche
                                                  che ne approfittano doppiamente. Da            a loro e lasciamo dei passaggi.
                                                  una parte queste strutture hanno un
                                                  effetto magnetico sugli insetti e sono                           Marzia Mattei-Roesli
                                                  quindi degli ottimi ambienti di caccia,
                                                  dall’altra formano delle linee guida che
                                                  aiutano i pipistrelli ad orientarsi du-
                                                  rante i loro spostamenti.
CONOSCERE                                                                               13

Naturetum:
festa di fiori e colori
Il Naturetum del Centro Pro Natura Lucomagno è un parco alpino che
riunisce i vari biotopi tipici della regione e favorisce un avvicinamento
profondo alla natura alpina. In questo giardino alpino il visitatore è por-
tato non solo alla conoscenza ma soprattutto all’osservazione ammi-
rata e rispettosa della flora e della fauna nelle differenti forme e colori.

Sebbene di dimensioni ridotte questo       Una ricca flora
parco alpino è un piccolo ecosistema       Vi crescono oltre 200 specie diverse di
(circa 7000 m2) che permette di illu-      piante; naturalmente non tutte fiori-
strare in modo ottimale l’intera regione   scono nello stesso periodo. Chi desi-
del Lucomagno. I visitatori possono        dera sentire il soave profumo della
osservare alcune delle specie vegetali     Dafne mezereum può venire ad Acqua-
più caratteristiche della zona come il     calda in aprile-maggio, mentre per
pino cembro o la pianta carnivora Pin-     quello della dafne rosea in giugno. Il
guicola e si tratta quindi di un grande    periodo ideale per ammirare i delicati
patrimonio naturalistico che merita di     azzurri delle campanule è metà luglio,
essere valorizzato e visitato.             per le stelle alpine agosto, per le carline
                                           settembre, mentre per i rosso-gialli
                                           delle foglie di mirtillo e dei larici biso-
                                           gna invece aspettare fino a ottobre.
                                           Ogni mese il Naturetum, come del re-
                                           sto tutta la natura alpina, assume un
                                           aspetto diverso. Che aspettate a visi-
                                           tarlo?
                                                               Christian Bernasconi

                                           Dall’alto al basso da sinistra a destra: curcu-
                                           lionide, orchide macchiata di Fuchs, pulsatilla
                                           sulfurea, turbante di turco, pinguicola, garofa-
                                           nino maggiore.
14                                               IN BREVE

Incontri ravvicinati                             Luna e stelle nel                           Dolce piacere per
al Lucomagno                                     buio della notte                            una buona causa!
È il titolo della mostra di macro foto-          La regione del Lucomagno è tra le zone      Più Flower Power in Svizzera! L’edi-
grafia di Ettore Silini che sarà esposta          più buie della Svizzera, basta alzare       zione 2015 della vendita del tallero
durante la stagione 2015 presso il Cen-          gli occhi per ammirare il cielo magni-      d’oro di Pro Natura e dell’Heimat-
tro Pro Natura di Acquacalda. Con una            ficamente stellato. Lontano dai centri       schutz Svizzera è dedicata ai prati fio-
tecnica speciale l’artista fotografa in-         urbani, l’inquinamento luminoso è           riti. Questi ambienti sono una fantasia
setti e altri animali nel loro ambiente          meno intenso, così Acquacalda è 7           di suoni, colori e profumi, e sono ot-
naturale riuscendo a coglierne ogni mi-          volte meno luminosa di Bellinzona, 15       timi habitat per una moltitudine di spe-
nimo dettaglio. Il visitatore viene let-         volte rispetto a Chiasso e ben 24 volte     cie vegetali e animali, come farfalle,
teralmente assorbito dalle immagini e            più buia di Lugano. È in questo conte-      cavallette e api. In Svizzera i prati fio-
si ritrova a contemplare la perfezione           sto che il Centro Pro Natura propone        riti vengono vieppiù soppiantati dal-
di occhi, zampe, ali e corpi di questi           tre appuntamenti sul tema di cielo e        l’agricoltura intensiva, dall’avanza-
piccoli esseri viventi. Un’esposizione           stelle. Mercoledì 29 luglio accompa-        mento del cemento e dall’abbandono
affascinante che vale la pena di visitare        gnati dalla guida Willy Gianella si potrà   dell’agricoltura tradizionale di monta-
per scoprire la bellezza di un mondo             vivere il Plenilunio nel bosco: una         gna. La vendita dei talleri d’oro pro-
in miniatura spesso invisibile.                  passeggiata notturna che vi permetterà      dotti con latte biologico svizzero e ca-
Per gli appassionati di fotografia Pro            di percepire la regione sotto un’altra      cao del commercio equo avrà luogo in
Natura ha anche lanciato un concorso             luce. Al contrario mercoledì 12 agosto      Ticino dal 7 al 28 settembre. Gli inse-
fotografico sui prati fioriti con ricchi           sarà l’occasione di avventurarsi Senza      gnanti delle classi che partecipano al-
premi. Paesaggi fioriti, fauna dei prati          luna nel bosco. Venerdì 14 agosto si        l’operazione ricevono un interessante
e macro fotografie sono le categorie              terrà una serata in compagnia del-          sussidio didattico sul tema dei prati
delle foto ricercate dall’associazione.          l’astronomo Francesco Fumagalli per         fioriti e gli allievi apprendono a impe-
Per maggiori informazioni consultare             l’Osservazione del cielo notturno:          gnarsi per la natura. Per maggiori in-
il nostro sito: www.pronatura-ti.ch              emozioni e stelle cadenti garantite!        formazioni: www.tallero.ch

Da sinistra: libellula damigella nel magnifico
ritratto di Ettore Silini; tramonto lunare sul
Pizzo dell’uomo; maschio della farfalla Heo-
des virgaureae.
ZERO SEDICI                                                                     15

                                               Attività giovanili
 Come iscriversi alle uscite?                  Pomeriggio da pipistrello
 Visitate il nostro sito:
                                               Per un intero pomeriggio «indosserai»       Data: domenica 20 settembre 2015. Po-
 www.pronatura-ti.ch/giovani
                                               i panni di un pipistrello. Tra giochi,      meriggio.
 dove potete iscrivervi online, oppure
                                               mille peripezie e tanto divertimento        Luogo: Parco delle Gole della Breggia.
 spedite una cartolina postale firmata
                                               sarà possibile scoprire il mondo dei        Partecipanti: per le famiglie.
 dai genitori indicando nome, indi-
                                               chirotteri. Un'avventura per tutta la fa-   Equipaggiamento: per una comoda
 rizzo, telefono, e-mail, data di na-
                                               miglia in collaborazione con il Centro      passeggiata nella natura.
 scita e allergie a: Pro Natura Giovani,
                                               protezione chirotteri Ticino.               Prezzo: attività gratuita.
 CP. 2317, 6501 Bellinzona, possibil-
 mente tre settimane prima dell’atti-
 vità.
 Attenzione: l’assicurazione è a carico        Funghi furbetti
 dei partecipanti. Posti limitati.                                                         Data: sabato 10 ottobre 2015.
                                               I funghi, ma chi li conosce davvero?
 Agli iscritti sarà data conferma e ver-                                                   Luogo: Bosco di San Bernardo. Ritrovo
                                               Se ti vuoi divertire scoprendo come vi-
 ranno fornite indicazioni sui luoghi,                                                     direttamente sul posto.
                                               vono questi strani organismi devi pro-
 gli orari e il materiale da prendere.                                                     Durata: dalle 10 alle 15 con picnic.
                                               prio venire con noi. Giocherai a na-
                                               scondino con i funghi, potrai osservarli    Partecipanti: da 4 a 6 anni, massimo
                                               da vicino e vivrai una piacevole gior-      20 partecipanti.
                                               nata all’aria aperta.                       Prezzo: 10.–

                                               Capanne!
                                               Dopo il bellissimo successo dell’attività   Data: sabato 14 novembre 2015.
                                               di costruzione capanne abbinata al-         Luogo e durata: torbiera della Bedrina,
                                               l’ecovolontariato alla torbiera della Be-   Dalpe. Tutta la giornata.
                                               drina dell’anno scorso non potevamo         Partecipanti: da 7 a 15 anni, massimo
                                               non riproporre questa uscita. Torne-        20 partecipanti.
                                               remo indietro nel tempo per vivere alla     Equipaggiamento: buone scarpe, abiti
                                               giornata come i nomadi preistorici.         caldi, K-way e un buon picnic.
                                                                                           Prezzo: 10.–

Un momento cruciale dell’attivià sulle ca-
panne svolta l’anno scorso: la copertura del
tetto.
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