The Vario's Vincent & Lola MRT
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PROVE The Vario’s Vincent & Lola MRT Tito Vincent Lola THE VARIO’S VINCENT & LOLA MRT Sistema di altoparlanti Costruttore e distributore per l’Italia: Roma srl, Via Roma, Forlì del Sannio (IS) I l mondo è bello perché è vario, si suole dire, ed evidentemente que- sta definizione deve calzare perfet- tamente all’azienda ed al diffusore che andiamo a presentare in questa sede, nel nostro settore si contano sulle dita di una sola mano, a testimoniare la rarità del buon binomio tra forma e sostanza. Il nome che ovviamente mi viene in mente per primo è quello di Bang & www.thevarios.com facendolo secondo l’unica maniera che Olufsen. Bene, una nuova azienda pro- Prezzo: euro 2.250,00 cp. riteniamo valida, quella di un attento te- duttrice di diffusori si cimenta in questo st tecnico. In molti settori commerciali difficile connubio tra concetti di estetica CARATTERISTICHE DICHIARATE per ottenere più appeal su un prodotto estranei all’alta fedeltà e diffusione so- DAL COSTRUTTORE si suole prendere un parametro ed nora. In breve, come potete vedere dal- Tipo: bass reflex da stand. Potenza estremizzarlo senza curarsi di quel che le foto di apertura, si tratta di un model- consigliata: 50-150 watt rms. Sensibilità: accade intorno, e quando l’architettura lo variopinto e molto fantasioso, con 88 dB con 1 W ad 1 metro. Risposta in pone la sua nefasta mano su qualunque uno dei due che rappresenta una donna frequenza: 35-20.000 Hz. Impedenza cosa di elettroacustico in genere son e l'altro una faccia di uomo. A quello nominale: 8 ohm. Numero delle vie: due. Tweeter: cupola morbida da 28 millimetri. dolori. Difficilmente un designer si maschile è stato dato il nome Vincent Woofer: da 140 mm in polipropilene. preoccupa del funzionamento di un suo mentre a quello femminile Lola. Entram- Dimensioni (LxAxP): 310x580x280 mm. prodotto, perché divide il mondo in bel- bi ospitano soltanto il woofer e l’accor- Peso: 18 kg cad. Accessori: cavo di lo o brutto senza considerare obbligato- do reflex, mentre il “twitter” che sor- collegamento per il tweeter rie altre qualità. Gli oggetti di design monta i due cabinet, a cui è stato confe- che sono belli e che contemporanea- rito il nome di Tito, ospita il trasduttore mente funzionano anche molto bene per le note alte. Le stranezze però fini- AUDIOREVIEW n. 341 marzo 2013 73
PROVE The Vario’s Vincent & Lola MRT Sistema di altoparlanti The Vario’s Vincent & Lola MRT. CARATTERISTICHE RILEVATE Risposta in frequenza con 2,83 V/1 m Modulo ed argomento dell'impedenza Distorsione di 2a, 3a, 4a, 5a Total Noise Distortion a 90 decibel: armonica ed alterazione dinamica a 90 dB spl I l pesante diffusore è stato sistemato sul supporto alto e misurato, viste le dimensioni, direttamente ad un metro ed un andamento regolare fino alla gamma medioalta dove un piccolo not- ch sporca appena un andamento molto anche per la più “valvolare” delle elet- troniche di potenza a monotriodo. Al banco delle misure dinamiche notiamo di distanza senza verificare altre distanze corretto. Notate come la gamma ultra- l’ottima partenza di tutte le componenti particolari. Come possiamo vedere dal sonica è assolutamente priva di break- armoniche, contenute a bassa frequenza grafico della risposta l’andamento della up e come il decadimento al limite de- al di sotto del 2%. In gamma media veri- gamma bassa è molto simile all’anda- stro del grafico sia regolare e privo di fichiamo viceversa come la terza armoni- mento teorico, con 23-24 decibel per “effetti speciali”. Il modulo dell’impe- ca salga a valori sensibilmente elevati tra ottava di pendenza. In gamma media denza mostra come la frequenza di ac- i 2.000 ed i 5.000 Hz, ove si giunge in- notiamo una esaltazione mediamente cordo scelta sia posizionata tra i 52 ed i spiegabilmente fino al 3,2% pur in una larga attorno ai 1.000 Hz 55 Hz e come un limitato fattore di me- porzione di frequenze caratterizzata da rito meccanico si produca in una blanda una compressione dinamica inesistente estensione verso valori alti del modulo e per di più seguita dalla sua degna co- alle frequenze caratteristiche del bass mare, la quinta armonica. La netta diffe- reflex, a cui contribuisce anche una resi- renza tra TND e distorsione armonica si stenza da 22 ohm posta in parallelo al può notare nel grafico della Total Noise woofer. Questa particolarità struttu- Distortion ove in tale porzione di fre- rale del trasduttore usato se da un quenza notiamo un drastico abbassa- lato riduce leggermente i fronti di mento dei valori che raggiungono il mi- attacco della gamma bassa dall’al- nimo proprio in quell’intervallo di fre- tro produce un vantaggio, quello quenze. Va rilevata comunque la legge- della limitata escursione della fa- ra salita man mano che la frequenza au- se. Tra la massima elongazione menta ed il picco a 1.200 Hz, generato della fase in zona negativa ed il probabilmente da una serie di riflessioni minimo di modulo alla frequenza interne al cabinet. Al diminuire della fre- di accordo viene trovata la massi- quenza si nota un comportamento note- ma condizione di carico, posta a volmente ben smorzato ed una presta- 46,7 Hz con un valore di 4,74 ohm zione globale di ottimo livello, fino alle resistivi. Insomma, il carico visto frequenze più basse. dall’amplificatore è di tutto riposo G.P. Matarazzo 74 AUDIOREVIEW n. 341 marzo 2013
The Vario’s Vincent & Lola MRT PROVE scono qui, perché la costruzione del ca- binet è stata improntata alla massima ri- gidità e compattezza, con motivazioni assolutamente finalizzate alla buona prestazione all’ascolto. Andiamo allora a vedere come è realizzato questo strano diffusore, riducendo quasi immediata- mente il sorriso di quelli che credono si tratti della classica estrosità di un desi- gner particolarmente dotato. La costruzione Le particolarità costruttive non sono po- che ed iniziano a manifestarsi sin da subi- to, visto che basta un colpo d’occhio per accertarsi che non c’è alcuna vite di fis- saggio per il woofer da 140 millimetri, an- che sotto la griglia dipinta come un oc- chio che lo cela alla vista. Il cabinet è co- munque realizzato con delle vere e pro- prie “fette” di multistrato fresate secon- do la forma ed incollate l’una dietro l’altra Figura 1 fino al pannello di chiusura posteriore, fis- sato al resto della struttura con un nume- ro inquietante di viti che bloccano il fon- Il simpatico “twitter” do alle parti più robuste e sorde della di nome Tito, che struttura del cabinet. Già questa partico- sormonta il woofer, in larità lascia supporre una massa ed una realtà rappresenta la rigidità notevoli. Il woofer è fissato da flangia di fissaggio del dietro tramite tre “ditoni” che grazie ad tweeter Morel. Anche il un generoso perno montato a sbalzo ser- woofer sottostante è rano il cestello sul baffle frontale. In que- costruito dalla Morel. Notare il fissaggio sto modo da un lato si evitano le colora- semielastico del zioni dovute all’interazione tra le feritoie volatile… ehm del del cestello e lo spessore del baffle, ma supporto del tweeter. dall’altro occorre tenere nel conto il mini- mo volume di carico anteriore che si crea avanti alla membrana, e che per questi diametri si dovrebbe posizionare attorno ai 1.000 Hz. Il condotto di accordo emet- te verso l’esterno tramite una feritoia la- mellare in realtà abbastanza ingegnosa, realizzata dal pieno, come la struttura li- gnea e dotata di uno sviluppo interno Tre ditoni di legno fissati a sbalzo bloccano il cestello del woofer evitando parte delle classiche colorazioni da baffle frontale. 75
PROVE The Vario’s Vincent & Lola MRT Figura 3 Figura 2 che i tecnici della Vario’s dichiarano stu- ai 5 ohm, resistenza che deve questo va- iniezione di materiale irrigidente nel po- diati per limitare le turbolenze nelle vici- lore al fatto che risulta avvolta in aria. Il liuretano ancora molle durante la cottu- nanze della frequenza di accordo quando passa-alto del tweeter è realizzato in mo- ra. Il tweeter come abbiamo visto è ospi- il segnale ai morsetti del diffusore è mol- do simile, con un filtro del secondo ordi- tato dal passerotto Tito posto sopra al to elevato. Il filtro crossover è racchiuso in ne elettrico preceduto da una resistenza faccione e della stessa forma sia per Lola un subvolume stagno, ed è realizzato su del notevole valore di 10 ohm, che deve che per Vincent, i due visi rappresentati un supporto di vetronite di dimensioni livellare la sensibilità del tweeter ai circa dai diffusori. Si tratta di un componente mediamente compatte. All’interno del 86 decibel espressi dal woofer, attenuato a cupola morbida da 28 millimetri dotato cabinet i cavi vengono fatti fuoriuscire rispetto alla sua pressione media dal par- di eccellenti caratteristiche musicali e di per portare il segnale al tweeter tramite titore formato dalla resistenza dell’indut- una risposta ben smorzata alle altissime un collegamento esterno. Il filtro crosso- tanza e dal parallelo costituito dalla resi- frequenze. Come facile prevedere vista ver disegnato dai progettisti Vario’s è vi- stenza di 22 ohm e dalla Re del woofer. I la connessione in fase di entrambi i tra- sibile in Figura 1. Possiamo notare il pas- trasduttori sono realizzati dalla Morel, sduttori la Step Response di Figura 2 ve- sa-basso realizzato con una cella secca con tutte le caratterizzazioni del caso, ov- de entrambe le punte, quella velocissima del secondo ordine elettrico a cui è ag- vero con la bobina mobile che impiega del tweeter e quella appena ritardata ma giunta una resistenza in parallelo al woo- del filo a sezione esagonale per una den- più ampia del woofer rivolte verso l’alto. fer di 22 ohm. L’operazione potrebbe ap- sità di impacchettamento maggiore ri- La verifica finale della waterfall ci mostra parire abbastanza emblematica se tenia- spetto al filo di sezione circolare. La bo- l’andamento della risposta al variare del mo conto del già ridotto fattore di merito bina è avvolta su un supporto di ben 75 tempo una volta interrotto lo stimolo che meccanico del woofer ma probabilmente millimetri ed è “energizzata” da un com- mette in moto le membrane. Come pos- ritorna utile o per poter “stendere” il mo- plesso magnetico composto da un anel- siamo vedere in Figura 3 il decadimento dulo di impedenza all’aumentare della lo in ferrite ed una “pasticca” di neodi- è notevole in tutta la gamma medioalta, frequenza o per regolarizzare la risposta mio, per un valore del fattore di forza su- con una sola ondulazione attorno al chi- nelle vicinanze della frequenza di accor- periore a 7 Txm nonostante la resistenza lohertz ed un accenno di risonanza attor- do. Va notata la resistenza di perdita di 1 sia mediamente bassa. La membrana è no ai 4.000 Hz, dovuta probabilmente alle ohm dell’induttanza in serie al woofer che realizzata con un particolare polimero dimensioni ed alla forma del “cinguettan- ha una resistenza elettrica poco inferiore utilizzato dalla Morel, realizzato tramite te” Tito che ospita il driver. Il filtro crossover è sistemato in un vano separato dal volume di carico del woofer. Notare il passaggio dei cavi a generosa sezione: molto accurato per evitare movimenti non prevedibili e possibili interazioni con i trasduttori. Il collegamento al tweeter è ottenuto tramite un cavo addirittura esterno al diffusore. 76 AUDIOREVIEW n. 341 marzo 2013
The Vario’s Vincent & Lola MRT PROVE Il pannello posteriore è tenuto in sede da una fitta serie di viti. Notare il passaggio, all’interno della struttura lignea, del cavo che va al connettore del tweeter. AUDIOREVIEW n. 341 marzo 2013 77
PROVE The Vario’s Vincent & Lola MRT Conclusioni L’analisi della costruzione e della com- ponentistica usata ha portato alla luce una attenzione notevole al contenimen- to delle risonanze e delle vibrazioni, con la componentistica di buon livello ed una corretta visione del mondo de- gli ascolti reali. Si tratta di un diffusore a cui evidentemente non è affidata la sola missione di riprodurre musica, ma queste considerazioni credo siano estranee al test che abbiamo eseguito. Quello che occorre rimarcare è che la resa in ambiente è veramente notevole Il condotto di e che al di là delle chiacchiere quello accordo è che conta sono i fatti. Il prezzo di vendi- realizzato per asportazione di ta non mi sembra affatto sbilanciato ri- materiale da spetto alle prestazioni, alla costruzione, ciascun strato di estremamente complessa, ed infine al legno. Il particolare livello della componentistica. profilo, a detta del Gian Piero Matarazzo costruttore, minimizza le turbolenze del flusso d’aria. L’ascolto V i anticipo che questo diffusore dal punto di vista dell’ascolto a me non è affatto dispiaciuto, essen- do dotato di un notevole bilanciamento timbrico ed uno gata al bilanciamento timbrico generale quanto ad una leggera alterazione della scena, in genere non profon- dissima ma secondo il mio parere credibile nel rispetto sviluppo generale molto bene equilibrato. Voi vi chiede- dei piani sonori. A volumi elevati il diffusore risponde rete perché io vi anticipi la fine del test, ed io vi rispon- bene, tende a spostare appena più avanti il fuoco della do soltanto per evidenziare un aspetto che con la sedu- scena ma in maniera discreta, tanto che il fronte sonoro ta di ascolto non c’entra affatto: non sono riuscito a appare comunque coerente e credibile. La gamma alta è guardarli nelle cupole dei tweeter ed ho dovuto effet- pulita ed articolata, con una buona estensione verso l’al- tuare buona parte del test socchiudendo gli occhi. E no- to ed una pulizia invidiabile. La parte altissima delle fre- tate che non è affatto un demerito del diffusore quanto quenze riprodotte, ove sono posizionate le sole armoni- piuttosto una mia limitazione, visto che ho sempre avuto che degli strumenti a corda ed i fronti di attacco degli a che fare con realizzazioni dall’estetica… normale. strumenti a fiato, a me piace particolarmente, con una Quello che va sottolineato con una certa enfasi è co- resa sempre gradevole e mai improntata alla pura effet- munque il fatto che il diffusore suona bene, è ben bilan- tistica. In buona sostanza il senso di articolazione pulita ciato in ambiente e che disegna uno stage abbastanza ed immediata non è dovuto ad un leggero ma costante corretto nelle dimensioni. La gamma bassa è notevole, aumento del livello delle frequenze alte che sembra ac- non soffre di limitazioni particolari se non quando si alza centuare l’articolazione ma che crea fatica di ascolto, il volume ad un livello sconsiderato anche se avrei prefe- quanto viceversa ad una caratteristica propria del driver rito un po’ di aggressività in più. Anche in questo caso che è capace di mantenere un’articolazione notevole comunque oltre ad un normale irrigidimento del basso senza coinvolgere e sconvolgere la risposta del sistema. notiamo come in effetti lo stage si mantenga abbastanza Secondo il mio parere, mediato dopo una lunga serie di corretto nelle proporzioni. La legatura tra gamma bassa misure, una delle caratteristiche che occorre collegare e mediobassa è notevole, con un buon senso armonico alla qualità della gamma altissima è dovuta all’andamen- ed una resa notevole sulle percussioni, dove non si nota to della risposta oltre la banda udibile. Nel caso della alcuna frattura tra le fondamentali delle pelli della gran- Vario’s notiamo infatti come oltre il limite imposto dalle cassa ed il suo fronte di attacco, spostato più in alto nel- convenzioni la pressione decada molto lentamente e lo spettro delle frequenze. La riproduzione delle percus- senza apprezzabili picchi, caratteristici invece delle cu- sioni è mediamente decisa, mediamente aggressiva e pole rigide. La musica per grande orchestra è riprodotta comunque ben distribuita. A livelli elevati di ascolto a livelli notevoli, ed offre lo spunto per una legittimazio- sembra che il solo rullante si irrigidisca appena, diven- ne di questa realizzazione. Buona timbrica, spiegamento tando un po’ più circoscritto delle altre pelli della batte- degli esecutori oltre la sufficienza e rispetto accattivante ria. La gamma vocale, specialmente quella maschile, è ri- dei piani sonori. Non è magari il caso di portare il grosso prodotta con la giusta proporzione timbrica e con una amplificatore ai suoi limiti per vedere la scena contrarsi corretta quota degli esecutori, che magari si addensano leggermente verso l’interno, ma comunque credo che appena al centro dello stage ma che si lasciano identifi- questi diffusori non ne abbiano nemmeno la pretesa. Il care con buona precisione nelle varie tonalità di un coro, bilancio di questa strana seduta di ascolto è dunque po- pur nell’amalgama generale. Le voci femminili appaiono sitivo e anche soddisfacente. E dire che all’inizio faticavo appena più avanti sullo stage rispetto alle maschili, an- a guardarli! che se secondo me questa caratteristica non appare le- G.P. Matarazzo 78 AUDIOREVIEW n. 341 marzo 2013
Puoi anche leggere