L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo

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L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
ATTUALITA’ nella TERAPIA INTEGRATA
    LOCOREGIONALE delle NEOPLASIE
  delle VIE AEREO-DIGESTIVE SUPERIORI

L’imaging integrato PET/TC nello Studio dei
            Tumori Testa/Collo

              Dr. Filippo Lauriero
    S.C. di Medicina Nucleare – Centro PET
   Ospedale “SS. Annunziata – S. G. Moscati”
                    ASL TA

          Taranto 12-14 Gennaio 2012
L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
TUMORI TESTA/COLLO
   I tumori testa/ collo sono un gruppo eterogeneo di
    neoplasie che si sviluppano dai tessuti della bocca
    e cavità orale, della lingua, delle gh. salivari, del
    faringe, delle cavità nasali e del laringe.

   La maggior parte di questi tumori originano
    dall’epitelio della mucosa e sono istotipi a cellule
    squamose ma si associano anche altri istotipi che
    originano dall’epitelio ghiandolare (gh. salivari)
    come l’adenocarcinoma.
L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
DIAGNOSTICA dei TUMORI
            TESTA/COLLO
 Si avvale primariamente dell’esame clinico,
  dell’esame endoscopico e della TC e/o RM, queste
  tecniche d’imaging sono in grado di fornire al
  clinico ed in particolare al chirurgo, informazioni
  altamente dettagliate su anatomia e morfologia del
  tumore quali:
 Sede
 Dimensioni
 Estensione
 Interessamento di strutture anatomiche circostanti
L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
LIMITI della DIAGNOSTICA
             ANATOMO-STRUTTURALE

   Scarsa caratterizzazione biologica della neoplasia

   Limitata accuratezza nel definire la radicalità dei trattamenti
    effettuati (chirurgici, radioterapici o chemioterapici)

   Difficoltà di differenziare la persistenza di malattia
    neoplastica da quadri reattivi aspecifici (fibrosi, flogosi,
    edema)

   Scarsa capacità di discriminare, durante il follow-up, le
    recidive neoplastiche dagli esiti post-chirurgici e post-attinici
L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
PET/TC
   La PET/TC è una tecnica d’imaging ibrida che associa alle
    caratteristiche biologiche del tumore (PET) quelle anatomo-
    strutturali (TC)

   La PET utilizzando radioisotopi positrone-emittenti (B+) consente
    di rappresentare in vivo con immagini tridimensionali processi
    biochimici e fisiologici cellulari che sovrapposte alle immagini TC
    producono immagini di fusione PET/TC (imaging integrato)
    permettendo di localizzare la sede anatomica dell’eventuale
    alterazione metabolica.

   La PET/TC mostra più elevata sensibilità rispetto alla PET per la
    migliore definizione anatomica della lesione, soprattutto in una
    regione anatomica complessa in cui troviamo ghiandole salivari e
    tessuto linfatico che captano 18F-FDG in condizioni fisiologiche.
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RADIOISOTOPI Positrone Emittenti
  I più utiizzati sono
 82Rb        emivita 1.15 min
 15O         emivita    2 min
 13N         emivita 10 min
 11C         emivita 12 min
 18F         emivita 110 min
  Questi radioisotopi legati a specifiche molecole carrier
  (radiofarmaco) si accumulano all’interno delle cellule
  neoplastiche che presentano alterazione e/o esaltazione
  di alcune specifiche attività metaboliche consentendo la
  loro visualizzazione in vivo.
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18   F-FDG (Fluorodesossiglucosio)
Il 18F-FDG è il radiofarmaco attualmente di più largo impiego sia in ambito
clinico che in quello della ricerca; è un analogo del glucosio, in cui il gruppo
idrossilico (OH) dell’atomo di C in posizione 2 è sostituito con un atomo di 18F
un isotopo positrone emittente

Le cellule neoplastiche sono caratterizzate da elevato consumo di glucosio,
elevati livelli di enzimi che controllano la glicolisi (HK, PFK, PDH), aumentata
espressione dei trasportatori di membrana (GLUT1, GLUT4)

Entra nelle cellule mediante trasporto transmembrana da parte di GLUT 1 - 4
utilizzando lo stesso meccanismo di trasporto del glucosio.

Viene fosforilato a 18F-FDG-6P ma contrariamente al glucosio, non viene
ulteriormente metabolizzato nella via glicolitica e come tale resta intrappolato
nella cellula e si accumula.

Il suo accumulo è proporzionale all’attività metabolica glicidica delle cellule.
L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
L'imaging integrato PET/TC nello Studio dei Tumori Testa/Collo
18F-FDG         PET in ONCOLOGIA
   Caratterizzazione della lesione (dd fra lesione maligna e benigna)

   Staging iniziale

   Identificazione di recidive locali (dd. fra malattia attiva e fibrosi) e
    di eventuali metastasi linfonodali e a distanza

   Predire e monitorare la risposta al trattamento

   Contribuire alla definizione del volume/bersaglio              per   la
    elaborazione del piano di trattamento radioterapico

   Studio della biocinetica di farmaci antineoplastici utilizzando loro
    analoghi radiomarcati
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PET/TC nei Tumori Testa/Collo

   La PET/TC è ormai considerata una componente
    diagnostica integrale della gestione dei tumori
    testa/collo.

   Le sue applicazioni cliniche sono in progressiva e
    costante espansione per la maggiore disponibilità di
    apparecchiature con potere risolutivo sempre più
    elevato e per la maggiore esperienza e sicurezza nella
    valutazione dell’imaging da parte degli operatori.

   L’espansione sta proseguendo grazie alla disponibilità
    di nuovi radiofarmaci che permettono non solo di
    caratterizzare meglio il tumore biologicamente ma
    anche di monitorare i cambiamenti indotti dalla terapia
    sul tumore.
18FDG-PET/TC          nei Tumori Testa/collo

   Classificazione TNM

   Follow-up e ricerca di recidive post-terapia

   Ricerca di cancro occulto in pz con metastasi
    linfonodali

   Individuazione di un secondo tumore primitivo
    (tumore sincrono)

   Contributo all’ottimizzazione del piano di trattamento
    radioterapico personalizzato
CLASSIFICAZIONE TNM dei TUMORI
         TESTA/COLLO

   La classificazione TNM è quella più utilizzata per la
    stadiazione, anche se, non sempre può essere applicata
    in maniera schematica in queste neoplasie.

   L’accurata stadiazione della malattia, è importante per
    la scelta della strategia terapeutica e conoscere
    l’estensione della malattia ha implicazioni anche
    sull’outcome dei pz.

   La definizione del parametro T in fase prechirurgica è
    correlata all’estensione, localizzazione, contiguità ed
    invasione di strutture viciniori.
18F-FDG-PET/TC           : parametro T
   Il parametro T è ben definito con le tecniche morfo-
    strutturali TC e/o RM.

   La 18F-FDG PET identifica il tumore primitivo, ci dà
    informazioni sulle caratteristiche biologiche (uptake-SUV e
    SBR), tuttavia, presenta limitazioni nel fornire dettagli
    anatomici per la definizione del piano di trattamento
    chirurgico. In diversi studi, è stata dimostrata una maggiore
    sensibilità rispetto alla TC nel mostrare piccoli foci
    tumorali in organi con struttura conservata.

   Studi con tecnica ibrida PET/TC hanno confermato questi
    dati (Gamblur J.Nucl.Med.2001).

   Connell et al. riportano nel loro lavoro, che la 18F-FDG-
    PET/TC modifica la classificazione TNM nel 34% dei pz e il
    piano di trattamento radioterapico nel 29%.
Immagine tumore primitivo
Immagine tumore primitivo
DEFINIZIONE PARAMETRO N
   Il 25-30% dei pazienti con cancro T/C presenta
    localizzazioni linfonodali pur non evidenti all’esame
    clinico

   L’imaging delle catene linfonodali latero-cervicali è
    routinariamente eseguita per la ricerca di eventuali
    metastasi linfonodali e ciò è importante per la decisione
    terapeutica, solo chirurgica o associata con
    radioterapia adiuvante

   L’utilità della 18F-FDG PET nella definizione dello
    stato biologico dei linfonodi è riportata in diversi lavori
    e studi comparativi con la TC evidenziano la maggiore
    sensibilità e specificità della PET rispetto alla TC nella
    individuazione di sedi di malattia linfonodale.
PARAMETRO N: ACCURATEZZA
                            ACCURATEZZA (%)

TC                                81

PET                               91

CT + PET                          97

                                                           Zimny et al. 2002
---------------------------------------------------------------------------------

mm                                 no                     PET(pos)
10                                41                     41 (100%)

Totali                            114                     75 (66%)

                                                          Crippa et al. 2000
Immagini linfonodi
LINFOSCINTIGRAFIA e Biopsia Escissionale del
            Linfonodo Sentinella (BELS)
   Lo stato biologico dei linfonodi nei tumori della bocca e cavità
    orale (labbra, mucosa buccale e gengivale, lingua, palato) può
    essere studiato anche con la ricerca intraoperatoria radioguidata
    del linfonodo sentinella.

   La metodica comporta la somministrazione intramucosa
    perilesionale di radiofarmaci colloidali (99mTc-Nanocoll) che
    mediante drenaggio linfatico si accumula nel primo linfonodo
    (sentinella) della stazione linfoghiandolare locoregionale

   Lo stato biologico del L.S. permette di conoscere lo stato di tutta la
    stazione linfoghiandolare

   L’esame immunoistochimico del L.S. permette di identificare
    anche micrometastasi non evidenziate con le colorazioni usuali
    (ematossilina/eosina) e consente di definire con più accuratezza il
    parametro N.
LINFOSCINTIGRAFIA
Carcinoma squamoso della mucosa della parete buccale e
del fornice gengivale dx - ricerca linfonodo sentinella
mediante linfoscintigrafia: Linfonodi in sede angolo-
mandibolare e latero-cervicale superiore
T

                                        L.S.

SPECT/TC della testa: carcinoma della mucosa del fornice
gengivale anteriore paramediano sx- linfoscintigrafia con
99mTc-nanocoll per ricerca del linfonodo sentinella
Parametro N e Impatto della PET/TC
            sulla Strategia Terapeutica

   Conoscere lo stato biologico dei linfonodi delle catene
    latero-cervicali ha una rilevante ricaduta sulla strategia
    terapeutica da adottare nel trattamento dei pazienti
    con tumore T/C

   Alcuni studi hanno evidenziato come in fase
    prechirurgica la 18F-FDG PET/TC consente una
    ottimale conoscenza dello stato biologico dei linfonodi
    latero-cervicali dei pazienti con tumore T/C con
    impatto sulla decisione terapeutica, comportando
    modificazione del piano di trattamento nel 20 % dei
    casi.
PARAMETRO M
   La 18F-FDG PET ha un ruolo rilevante anche nella
ricerca di metastasi a distanza.

  La TC è solitamente eseguita per lo studio di testa, collo
e torace. La PET esplora l’organismo umano dalla base
cranica a metà coscia permettendo di ricercare foci
metastatici di malattia in un numero maggiore di organi.

  Metastasi oltre le catene linfonodali latero-cervicali
possono essere riscontrate in polmoni, ossa e fegato.

   Lonneux et al, riportano su 233 pz, una maggiore
sensibilità e accuratezza della PET/TC rispetto alla TC
nell’identificazione di metastasi a distanza oltre le stazioni
linfoghiandolari loco-regionali, con modificazione del
management dei pz nel 13.7% (M: 8.6%; N: 5.1%).
Immagine metastasi
PET e SECONDO TUMORE PRIMITIVO

  Metastasi polmonari si possono riscontrare nei
pazienti con T/C.

  Tuttavia, poichè nei pazienti con T/C può
associarsi con una discreta incidenza (6%) un
secondo tumore primitivo (tumore sincrono),
specialmente in ambito polmonare, qualora si
dovesse essere in presenza di un’unica area di
patologico accumulo del radiofarmaco in sede
polmonare, è opportuno considerare la coesistenza
del duplice tumore primitivo.
Immagine doppio tumore
METASTASI da CR OCCULTO
PET/CT nella valutazione
           della risposta al trattamento
   E’ stato finora accettato che al termine di un
    trattamento radio-chemioterapico in pz con HNSCC
    localmente avanzato e con completa risposta del
    tumore primitivo, si procedesse alla dissezione cervicale
    in presenza di masse residue rilevate alla TC.

   Negli ultimi anni alcuni AA. hanno messo in
    discussione questo dogma in relazione al dato della 18F-
    FDG-PET/TC, effettuando la dissezione cervicale
    soltanto in pazienti con massa residua e con uptake di
    radioglucosio.

   Ciò ha comportato una riduzione del numero delle
    dissezioni cervicali, molte non necessarie, e delle
    consequenziali morbilità associate.
PET/CT nella valutazione
           della risposta al trattamento
   Le tecniche d’imaging strutturale (CT/MRI) sono state
    utilizzate per valutare la risposta al trattamento con
    risultati non ottimali per la loro limitazione di
    identificare piccole aree di cellule neoplastiche vitali
    nell’ambito di masse residue o di tessuto fibrotico o
    caratterizzare linfonodi reattivi aumentati di volume

   La PET/CT ha un significativo vantaggio in questa
    fase, in quanto essa ha un’approccio metabolico-
    funzionale del tessuto, non ricercando le modificazioni
    morfologiche e strutturali

   La capacità della PET di individuare la presenza di
    tessuto vitale nell’ambito di masse residue o di tessuto
    cicatriziale è riportato in diversi lavori.
FALSI POSITIVI post radioterapia
   In questi pazienti un fattore limitante è rappresentato
    da un discreto numero di falsi positivi alla PET e
    PET/CT correlato ai cambiamenti tissutali locali indotti
    dall’edema e dallo stato infiammatorio post terapia.

   In queste situazioni è possibile differenziare i
    cambiamenti post-radioterapia dalla presenza di
    malattia residua, valutando il pattern di distribuzione
    del radioglucosio piuttosto che l’entità dell’uptake.

   Il residuo di malattia si presenta come un’area
    circoscritta nell’ambito della massa residua, mentre le
    modificazioni post-attiniche sono spesso periferiche al
    tumore con modificazioni in tessuti precedentemente
    integri.
PET/CT nella valutazione
         della risposta al trattamento
 In una metanalisi di 27 studi con PET e PET/CT
  nella ricerca di residui di malattia nella sede del
  tumore primitivo e dei linfonodi sono stati
  riportati i seguenti dati :
                   tumore             linfonodi
Sensibilità          94%                 74%
Specificità          82%                 88%
VPP                  75%                 49%
VPN                  95%                 96%
Elevato VPN della PET/TC

   VPN elevato sta influenzando il management dei pazienti con HNSCC,
    specie in quelli con stadio N 2/3, trattati con radioterapia o radio-
    chemioterapia in cui la persistenza di massa residua avrebbe richiesto la
    dissezione cervicale.

   In uno studio prospettico Porceddu et al. su 112 pz con HNSCC, dopo 12
    settimane dalla radioterapia, alla TC 50 pz (45%) presentavano massa
    residua, la PET/TC ha evidenziato uptake di FDG in 9/50 pz, nessun
    uptake in 41/50.

   Nei 9 pz con uptake di FDG alla PET, 1 ha eseguito chemioterapia per
    metastasi polmonari; 8 sottoposti a dissezione del collo (6 positivi per
    residuo di malattia; 2 negativi)

   62 pz negativi in follow-up liberi da malattia con una mediana di circa 50
    mesi
Timing ottimale della PET/TC
            post radio e chemioterapia
   Il timing ottimale per la esecuzione della PET/TC dopo
    radio-chemioterapia è ancora controverso.

   Andrade et al, hanno rilevato che sensibilità, specificità,
    VPP e VPN mostrano valori maggiori se la PET/TC
    viene eseguita dopo 8 settimane dalla fine della terapia.

   Altri AA, consigliano 3 mesi per il restaging, come un
    compromesso fra il rischio di un dato falso negativo e la
    scoperta tardiva di tessuto tumorale residuo

   Tuttavia, in pz con scarsa risposta clinica o apparente
    progressione di malattia la PET/TC deve essere
    effettuata anche con un intervallo di tempo più
    ristretto.
PET/TC nel follow-up dei pz con HNSCC
   La necessità e la frequenza della valutazione con l’imaging
    della malattia dopo trattamento è controversa.

   Una precoce individuazione di recidive loco-regionali della
    malattia può potenzialmente migliorare la sopravvivenza
    favorita da un tempestivo trattamento di salvataggio.

   La PET/TC, poiché è una tecnica d’imaging whole-body
    basata sulle alterazioni metaboliche tissutali consente una
    migliore identificazione del tumore e permette in questa
    situazione di trattare la malattia loco-regionale e nello stesso
    tempo rende inutile un trattamento locale, qualora vi fossero
    metastasi a distanza.
PET/TC nel follow-up dei pz con HNSCC
   Diversi studi con numero di casi non molto ampi hanno
    mostrato una maggiore sensibilità e specificità della PET/TC
    rispetto all’esame clinico e alla TC nell’individuazione di
    recidive locali, di metastasi a distanza e di secondo tumore.

   Lee et al, in uno studio su 156 pz con HNSCC sottoposti a
    trattamento radicale (chirurgia e radio) ha riscontrato 31
    recidive loco-regionali e 10 metastasi a distanza individuate
    in un periodo medio di follow-up di 24 mesi, la maggior parte
    rilevate nei primi 12 mesi dal termine della terapia.

   La PET/TC ha dimostrato avere una maggiore sensibilità,
    VPN e accuratezza rispetto alla TC.

   I 116 pz con PET negativa non hanno presentato sedi di
    recidiva nel successivo anno di follow-up
18F-FDG-PET/TC        e RADIOTERAPIA
   La radioterapia costituisce un importante caposaldo della
    strategia terapeutica dei tumori T/C ed ha il vantaggio di
    preservare la funzione degli organi trattati.

   L’immagine anatomo-strutturale del tumore fornita dalla
    TC rimane il punto di riferimento per la definizione del
    piano di trattamento radioterapico e per il mapping della
    densità elettronica necessario per il calcolo della dose. La
    TC presenta a volte limiti specie verso i tessuti molli nella
    definizione del volume bersaglio con variazioni intra e
    interosservatore.

   L’uso della PET/TC ha potenzialità per compensare le
    insufficienze delle tecniche d’imaging anatomiche e poiché
    essa permette di evidenziare i cambiamenti dinamici indotti
    sul tumore nel corso della terapia radiante può risultare
    utile nella definizione di piani di trattamento personalizzati.
18F-FDG-PET/TC         e RADIOTERAPIA
   Il fine della radioterapia è di dare una dose tumoricida di
    radiazioni al tumore e alle metastasi linfonodali cervicali e
    limitando il più possibile la dose ai tessuti sani circostanti.

   Per la definizione dei piani di trattamento vengono
    determinati: GTV, CTV, PTV, cui si aggiungono la IGRT
    e la IMRT, che facilitano l’adattamento interattivo del
    trattamento sulla base delle caratteristiche e delle
    modificazioni del tumore e permettono di valutare la
    risposta al trattamento.

   Nel 2000, Ling et al, hanno introdotto il concetto di
    biological target volume (BTV) con il fine di distribuire la
    dose radiante nel tumore in relazione alle sue
    caratteristiche biologiche, informazioni che le tecniche
    d’imaging anatomico non riescono a fornire ma che la
    PET/TC può dare.
18F-FDG-PET/TC            e RADIOTERAPIA
   Diversi studi sono stati effettuati per valutare il ruolo
    della PET/TC nella definizione di piani terapeutici
    personalizzati con risultati discordanti.

   Un limite è rappresentato dalle modalità con cui
    definire il GTV con la PET in modo da renderlo
    operatore indipendente (interpretazione visiva, al 40-
    50% del massimo segnale del tumore, SUV 2.5, SBR)

   La maggior parte delle modalità di calcolo con la PET
    ha dato valori di GTV più piccoli rispetto
    all’informazione anatomica e clinica. In circa ¼ dei pz
    il PET-GTV è risultato maggiore. In questi casi non
    può essere esclusa un uptake correlato alla flogosi
    peritumorale e quindi la necessità della conferma
    istologica del dato.
Definizione delle ROI peritumorali per la determinazione del GTV-PET
18F-FDG-PET/TC           e RADIOTERAPIA
   La PET può identificare le parti del GTV che
    potenzialmente possono richiedere dosi addizionali di
    radiazioni.

   Ritenendo che il maggiore uptake di FDG rappresenta
    una maggiore densità cellulare, la FDG-PET può essere
    utilizzata per individuare un sottovolume del tumore
    più avido di FDG su cui impiegare una maggiore dose
    di radiazione.

   La fattibilità di questo approccio è stato dimostrato in
    vari studi di piani teorici applicando sia una
    distribuzione uniforme della dose sia basata sulla
    IMRT.
18F-FDG-PET/TC                 e RADIOTERAPIA
   41 pz sono stati trattati con IMRT a due livelli di dose (72.5 e 77.5
    Gy). La dose suppletiva è stata applicata contestualmente alla dose
    più bassa alla fine del trattamento. La tossicità acuta (disfagia 3
    grado) si è verificata nel 50% dei pazienti con entrambi i livelli di
    dose. La tossicità limitante la dose si è presentata in 2 pz a dose più
    bassa ed in 1 a dose più alta.

   Gli AA concludono che la dose maggiore localizzata PET-guidata
    appare ben tollerata sia nel gruppo a bassa dose che in quello ad
    alta dose e rispettivamente nel 85% e 87% con un follow-up ad un
    anno.

   Schnagel et al, circa l’applicazione della radioterapia nei linfonodi,
    riportano il dato che in 78 pz che alla TC presentavano linfonodi
    notevolmente aumentati di volume e ritenuti metastatici, alla FDG-
    PET non presentavano uptake e quindi considerati negativi. Al
    contrario, alcuni linfonodi con modesto incremento di volume o
    con volume normale presentavano uptake del radioglucosio.
Considerazioni Gestionali

   Idealmente, tutti i pazienti nella stessa sessione dovrebbero eseguire la
    PET, la TC con m.d.c. e la simulazione per il piano radioterapeutico.

   Per la simulazione PET/TC il pz deve giacere nella stessa posizione che
    assume nel corso del trattamento su un letto rigido e immobilizzato in
    una maschera rigida includendo la testa ed il collo per consentire la
    massima accuratezza della posizione riducendo gli artefatti da
    movimento il più possibile. Non tutti gli AA concordano.

   Una volta acquisiti i dati PET/TC devono essere trasferiti ad una
    workstation dedicata per i piani di trattamento per radioterapia. Questo
    processo può essere influenzato da problemi di software, trasferimento
    dei dati e problemi di registrazione.

   Un altro dato è rappresentato dalla formazione del personale. Per
    comprendere le problematiche riguardanti l’acquisizione PET/TC ed i
    piani di trattamento con radioterapia, è necessario per gli operatori
    effettuare un doppio training o lavorare in stretta sinergia.
ALTRI RADIOFARMACI PET

- Attività di membrana cellulare
  11C   e 18F-Colina
- Trasporto aminoacidi
   18F-tirosina (FET-FMT); 11C-metionina

- Proliferazione Cellulare
   18F-deossi-Timidina

- Ipossia Cellulare
   18F-MISO, 64Cu-ATSM

- Apoptosi e Angiogenesi
- 18F-Annessina V
- 18F-Galacto-RGD si lega ad alfa e beta integrine
PET/TC con 18F-3 desossi-timidina (FLT): indicatore di
proliferazione cellulare
a.18F-FDG-PET: area di patologico iperaccumulo del
      radioglucosio nella cavità buccale in sede sublinguale
      paramediana sx

b. TC: area di ipodensità nella stessa sede

c. 18F-FET (fluoro-etil-tirosina)-PET: non evidenza di accumulo
patologico del radiofarmaco nel pavimento della bocca
CONCLUSIONI

   Le tecnjche d’imaging metabolico e molecolare stanno accrescendo il loro
    ruolo per una più accurata stadiazione, ristadiazione del tumore
    primitivo testa/collo e delle metastasi linfonodali e per una più
    appropriata strategia terapeutica.

   Ciò sarà implementato in un prossimo futuro dalla disponibilità di
    radiofarmaci con diverso meccanismo di uptake intracellulare
    eliminando alcune problematiche connesse all’impiego del FDG.

   L’impiego della PET/TC nella definizione dei piani di trattamento in
    radioterapia necessita di ulteriori conferme e convalide.

   Il BTV può consentire mediante IMRT di accrescere la dose radiante in
    alcune aree del tumore e ridurla nei tessuti sani periferici, consentendo di
    associare ad un trattamento sempre più appropriato una migliore qualità
    di vita del paziente.
GRAZIE per l’ATTENZIONE
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