TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
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Come una scatola dei tesori, dove da piccoli mettiamo tutti i furori. Pietra per il tatto, piuma per il naso, una figurina per l’olfatto, un petardo per l’orecchio, e per il gusto un animale. Tutto ciò che ritieni prezioso. Fai entrare luce e aria. Apriamo: ai bambini e alle bambine pronti all’incanto. Ai grandi che diventano bambini. A quelli che ridono rumorosamente, quelli che piangono e si commuovono, quelli che non sanno stare fermi nella loro poltrona, che non perdono una sola parola, che sonnecchiano, quelli che cantano, intonati e stonati. A quelli che vivono dietro le quinte. Alle persone nei palchetti, che ognuno è un punto di vista. Allo sguardo che finalmente si alza. Al corpo dell’attore che ruba e regala. Agli occhi dello spettatore che ruba e regala. Apriamo a incanto e disperazione. A svago e capriole. Alle lingue del mondo. Alle risate, alle lacrime, alla musica. Riapriamo al fuoco di chi non può farne a meno. Alla comunità, del palco e del pubblico. Allo stupore. Allo stupore. Apriamo. Per presentare la nuova Stagione del teatro Comunale Luca Ronconi anche quest'anno ci siamo lasciati guidare dalla matita di François Olislaeger e ci siamo affidati alle parole della drammaturga Linda Dalisi. Un invito alla semplicità, al potere catartico del disegno e della parola, con l'auspicio per tutti di una rinnovata e ritrovata leggerezza.
LA STAGIONE TEATRALE LA TRAGEDIA È FINITA, PLATONOV LA VITA DAVANTI A SÉ COSÌ PARLÒ BELLAVISTA 24 ottobre 30 ottobre 17 novembre FELLINI. LA DOLCE VITA DI FEDERICO LA SIGNORINA GIULIA LE SIGNORINE 26 novembre 5 dicembre 12 gennaio COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? L’ATTESA 10 febbraio 22 febbraio 29 marzo
ph. Luca Del Pia Dopo il grande successo ottenuto al 48° Festival Internazionale con scene dal Platonov di Anton Čechov del Teatro alla Biennale di Venezia dove è stato premiato con con (in ordine alfabetico) una menzione speciale da parte di una giuria internazionale e Francesca Fatichenti, Liv la partecipazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto, arriva a Ferracchiati, Riccardo Goretti, Gubbio il nuovo lavoro di uno degli artisti più promettenti della Alice Spisa, Petra Valentini, Matilde Vigna sua generazione, Liv Ferracchiati. aiuto regia Anna Zanetti “Come può un’opera d’arte influenzare una vita? Platonov, in- dramaturg di scena teso come testo drammaturgico, sempre e solo letto, mai pen- Greta Cappelletti sato da rappresentarsi, per me è stato un incontro. Negli anni costumi Francesca Pieroni ho continuato a pensare al suo personaggio principale, alle sue ideazione e realizzazione costumi fragilità, al suo fascino che è una voragine e alle altre figure in carta e costumista assistente che ruotano intorno a lui. Figure che, in qualche modo, sono Lucia Menegazzo entrate a far parte del mio immaginario. Il confronto con la ti- luci Emiliano Austeri pologia umana di Platonov è stato un dialogo con una vera e suono propria materia organica. Insomma, una lettura che ha influen- Giacomo Agnifili zato una vita, la mia. Trovavo rifugio nell’inazione di Platonov, lettore collaboratore Emilia Soldati nella sua paralisi tra attrazione e repulsione, tra paura e eccita- consulenza linguistica zione, nel suo non agire e nel suo sottrarsi. Nel non scegliere Tatiana Olear tra le quattro donne che gli si offrono, come se ognuna potesse dare una soluzione alla sua esistenza. Non sceglie perché, alla PRODUZIONE fine, non si può. Come si può scegliere solo una possibilità? TEATRO STABILE DELL’UMBRIA Una definizione identitaria non fluida? E come si argina, allora, in collaborazione con il Caos liberato se questo può portare, come accade a Platonov, Spoleto Festival dei Due Mondi all’autodistruzione? Tutto è confuso, imbrogliato, forse convie- ne osservare con indulgenza Platonov, perché nei suoi slanci, — nelle sue miserie, nelle sue paure e nei suoi inconsolabili dolori, durata spettacolo 1 ora e 40 ritroviamo i nostri.” Liv Ferracchiati LA TRAGEDIA È FINITA, PLATONOV DOMENICA 24 OTTOBRE ore 21 MENZIONE SPECIALE di LIV FERRACCHIATI BIENNALE VENEZIA TEATRO 2020
E ONAL R EGI LU SIVA ESC Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro traduzione Giovanni Bagliolo di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain edizione Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive Biblioteca Neri Pozza nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Mada- dal testo La Vie Devant soi di dal testo “La Vie Devant soi” di ROMAIN GARY EMILE AJAR me Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario Romain Gary Emile Ajar © Mercure de France, diritti prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più LA VITA DAVANTI A SÉ teatrali gestiti dalle edizioni giovani. Gallimard con il nome di “Roman Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di Gary” come autore dell’opera originale vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’impro- con babile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leg- riduzione e regia di gerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel Silvio Orlando direzione musicale bambino nel suo dramma. Simone Campa con l’Ensemble Un autentico capolavoro "per tutti" dove la commozione e il di- dell’Orchestra Terra Madre vertimento si inseguono senza respiro. scene Roberto Crea Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato disegno luci abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime pa- Valerio Peroni role del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una costumi bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare Piera Mura assistente alla regia un lusso per pochi: Bisogna Voler Bene. Maria Laura Rondanini — produzione Cardellino — durata spettacolo 1 ora e 15 SABATO 30 OTTOBRE ore 21 ph. Salvatore Pastore
E ONAL REGI LU SIVA ESC COSÌ PARLÒ BELLAVISTA Un omaggio a Luciano De Crescenzo e alla sua celebre opera adattamento teatrale di Geppy Gleijeses cinematografica tratta dal romanzo omonimo, un classico della con GOLD EDITION letteratura partenopea che è anche una straordinaria rappre- Geppy Gleijeses, Marisa sentazione della natura umana. Nello spettacolo rivivono, in un Laurito, Benedetto Casillo (nel dal film e dal romanzo di LUCIANO DE CRESCENZO perfetto meccanismo teatrale, le scene più divertenti del film. ruolo di Salvatore) e con La scenografia splendidamente realizzata, ritrae il Palazzo dello Antonella Cioli, Salvatore Spagnolo, che con i suoi incroci di scale e le sue prospettive Misticone, Vittorio Ciorcalo diventa un luogo della mente. Nella corte del palazzo, si svolge e Gianluca Ferrato (Cazzaniga) e Ludovica Turrini, Gregorio tutto il racconto, con il cenacolo, il tavolo dei pomodori, la trat- De Paola, Agostino Pannone, toria, il negozio di arredi sacri e via dicendo. Walter Cerrotta, Brunella De Feudis “Quanta vitalità, quanta precisione nei particolari, quanto inge- regia Geppy Gleijeses gno nel meccanismo drammaturgico. Vi sono scene irresistibili, scene si ride ogni due minuti, la mia idea oggi è che Così parlò Bella- Roberto Crea vista provocherà risate tra trenta, cinquant’anni. Il suo succes- musiche Claudio Mattone so ne è la prova. Metà del merito ora è, però, come ho detto, costumi del regista Gleijeses (e protagonista nei panni del professore Gabriella Campagna che dà lezioni sui mondi dell’amore e della libertà), della ge- luci nerosa-meravigliosa Marisa Laurito, sua moglie, del prorom- Luigi Ascione pente-tuonante vice-portiere Benedetto Casillo, dell’inappunta- bile-sentimentale Gianluca Ferrato, l’unico «settentrionale», e — degli altri dieci, nessuno escluso, tutti alla pari.” Franco Cordelli, produzione GITIESSE Artisti Riuniti Corriere della Sera diretta da Geppy Gleijeses Best Live — durata spettacolo 1 ora e 50 MERCOLEDÌ 17 NOVEMBRE ore 21
ph. Giampaolo Samà E ONAL REGI LU SIVA ESC Per celebrare i cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Bal- Compagnia del Balletto di Siena Filippo Del Sal, Giuseppe letto di Siena ha preso ispirazione dal magico, onirico mondo Giacalone, Ismael Bada Prado, del regista riminese, per rendere omaggio alla sua cinemato- Ramon Ceñera Castaño, Elena grafia e celebrarne il genio creativo. Iannotta, Chiara Gagliardo, Sulle musiche di Nino Rota e Nicola Piovani, compositori che Eleonora Satta, Matilde Campesi e Elena Badalassi hanno saputo intercettare e tradurre in musica l’immaginario felliniano, appaiono in scena personaggi straordinari e si evo- cano storie che hanno reso immortale il cinema italiano. — produzione A far da filo conduttore al racconto, i personaggi principali de La Balletto di Siena Strada, nei quali Giulietta Masina, moglie e musa del regista ri- minese, affermò di rivedere la vita di Fellini: Gelsomina, la giovi- nezza; Il Matto e l’imperterrita volontà di intrattenere e divertire, — durata spettacolo 1 ora e 40 infine Zampanò, versione cinematografica di un Federico adulto. Ma fra le atmosfere de La strada, fanno capolino altri grandi film felliniani, da Amarcord a I Vitelloni fino all’iconico La dolce vita. La marcia di 8 e mezzo non può mancare in questo viaggio nell’immaginario di uno dei più acclamati registi italiani di sem- pre. FELLINI. LA DOLCE VITA DI FEDERICO VENERDÌ 26 NOVEMBRE ore 21 BALLETTO DI SIENA coreografie MARCO BATTI
Con uno sguardo teatrale che mira a restituire il primato del te- adattamento e regia Leonardo Lidi sto, Leonardo Lidi ha vinto a soli trentadue anni il Premio della con Critica 2020 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Giuliana Vigogna, Christian Lidi affronta i testi sacri contemporanei smembrando e ricom- La Rosa, Ilaria Falini ponendo la progressione temporale per rivelarne nuove e in- scene e luci Nicolas Bovey LA SIGNORINA GIULIA solite pieghe interpretative, coerente con un ideale di teatro di costumi parola. Dopo essersi misurato con Spettri, Zoo di Vetro, Casa Aurora Damanti di Bernarda Alba, La Città Morta e Fedra, Lidi ha debuttato con suono G.U.P. Alcaro grande successo, in prima assoluta, al Festival di Spoleto con La signorina Giulia di August Strindberg. PRODUZIONE di AUGUST STRINDBERG “Continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia ge- TEATRO STABILE DELL’UMBRIA in collaborazione con nerazione – afferma Lidi – consapevole che il concetto di lock- Spoleto Festival dei Due Mondi down ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza. Tre orfani vivono uno spazio — dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più fa- durata spettacolo 1 ora e 20 ticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vorremmo fuggire. Nell’arco di una notte capiamo come gestire questa attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio; se nella macabra attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a do- ver subire l’impossibilità del futuro. Nello spavento del domani l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il can- nibalismo intellettuale. L’inganno. Il Teatro. Julie: Ottimo Jean! Dovresti fare l’attore...” DOMENICA 5 DICEMBRE ore 21 ph. Lorenzo Porrazzini
Riparte da Gubbio la tournée de Le Signorine, una commedia con Isa Danieli e Giuliana De Sio che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tra- la voce del mago è di gico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici del Sergio Rubini nostro teatro, Isa Danieli e Giuliana De Sio che trasformano i regia litigi e le miserie di due sorelle zitelle, in occasioni continue di Pierpaolo Sepe scene gag e risate. Carmelo Giammello costumi Le due protagoniste offese da una natura ingenerosa, trascor- Chiara Aversano luci rono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scam- LE SIGNORINE Luigi Biondi bio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran — di GIANNI CLEMENTI produzione parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma Gli Ipocriti dignitoso appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla Melina Balsamo monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno — farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, durata spettacolo 2 ore compreso gioie e dolori della vita familiare. Un testo irriverente e poetico intervallo che ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più importanti. MERCOLEDÌ 12 GENNAIO ore 21 ph. Noemi Ardesi
ph. Manuela Giusto E ONAL REGI LU SIVA ESC Ironica quanto basta e sensuale quando vuole, Chiara Franci- con Chiara Francini e Alessandro Federico ni è un’artista eclettica, un vulcano di carisma e vitalità, con regia importanti ruoli sul piccolo e grande schermo. Qui si mette Alessandro Tedeschi alla prova con un testo importante, che celebra il ruolo del- luci la donna all’interno della coppia. L’energica Antonia incarna Alessandro Barbieri scenografia l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia Katia Titolo la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. Pur di conti- costumi nuare a stare vicino al marito, la protagonista decide di accet- Francesca di Giulian tare l’impensabile. Così tra dialoghi e monologhi brillanti si snodano gli episodi più assurdi. Soltanto quando nel cuore — di Antonia si insidia un nuovo uomo, giovane e intelligente, il produzione marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro essere donna, del suo disperato bisogno di essere amata e in collaborazione con considerata. Argot Produzioni Questa commedia è una favola tragicomica che racconta cosa vuol dire stare in coppia. Fo e Rame descrivono in modo per- — fetto con toni divertenti, ma anche drammatici, le differenze durata spettacolo 1 ora e 10 tra psicologia maschile e femminile. COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO ore 21 di DARIO FO e FRANCA RAME
Edward Albee Antonio Latella torna alla regia con il capolavoro di Edward Al- traduzione Monica Capuani bee, avvalendosi di una nuova traduzione di Monica Capuani regia e un cast straordinario. CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? Antonio Latella con Sonia Bergamasco, Vinicio “Non posso non partire dal titolo per affrontare questo testo Marchioni, Ludovico Fededegni, che ancora una volta mi riporta all’America e alla drammatur- Paola Giannini gia americana. Una nuova avventura, un testo realistico, ma drammaturga Linda Dalisi che diventa visionario per la potenza del linguaggio, per la scene maniacalità della punteggiatura e per la visionarietà, dovuta ai Annelisa Zaccheria fumi dell’alcool e alle vertiginose risate che divorano e fagoci- costumi Graziella Pepe tano i protagonisti. Albee, nel rifuggire ogni sentimentalismo, musiche e suono applica una sua personale lente di ingrandimento al linguag- Franco Visioli gio che sente parlare intorno a sé, ne svela i meccanismi di luci Simone De Angelis ripetizione a volte surreali che portano a uno svuotamento di assistente al progetto artistico significato, ma come spesso accade in questo testo, paralle- Brunella Giolivo lamente mostra come il linguaggio sia un’arma efferata per assistente volontaria alla regia attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi Giulia Odetto nasconde la propria personalità e le proprie debolezze. Per fare tutto questo ho voluto circondarmi di un cast non ovvio, PRODUZIONE non scontato, un cast che possa spiazzare e aggiungere poten- TEATRO STABILE DELL’UMBRIA con il contributo speciale della za a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna FONDAZIONE BRUNELLO E storia di sesso ed alcool. Un cast che avesse già nei corpi de- FEDERICA CUCINELLI gli attori un tradimento all’immaginario, un atto-attore contro si ringrazia il Comune di Spoleto il fattore molesto della civiltà, che Albee ha ben conosciuto, come ci sottolinea nella scelta del titolo. Chi ha paura di Virgi- nia Woolf? Se c’è qualcuno alzi la mano.” Antonio Latella — durata spettacolo 3 ore e 15 compreso intervallo MARTEDÌ 22 FEBBRAIO ore 21 ph. Brunella Giolivo
E ONAL R EGI LU SIVA ESC Michela Cescon porta in scena L’Attesa con due interpreti mol- con (in o.a.) Anna Foglietta, Paola Minaccioni to amate dal pubblico, Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per regia la prima volta insieme sul palco per dare corpo e voce alla Michela Cescon nobildonna Cornelia e alla serva Rosa. scene Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvol- Dario Gessati costumi gimento e nonostante l'azione sia ambientata nel '700 i temi e Giovanna Buzzi i contenuti sono universali. light designer L’Attesa, anche oggi a tanti anni dalla sua scrittura, è un testo Pasquale Mari suono contemporaneo, caratteristica che solo le grandi opere hanno. Piergiorgio De Luca Il rapporto serva-padrona, il doppio, il grande seduttore Casa- nova, la maternità, il male, la morte sono raccontati con cambi di registro narrativo: dalla commedia al dramma, dal noir fino — produzione L'ATTESA a sfiorare la tragedia. I personaggi sono empatici, emozionan- Teatro Di Dioniso - Teatro Stabile di REMO BINOSI ti, veri, si prova per Rosa e Cornelia grande simpatia: soffri Del Veneto con loro, le ami con dolcezza, partecipi prima con una, poi in collaborazione con Fondazione Musica Per Roma, con un’altra, poi con tutte e due. Il linguaggio è originale e Teatro Stabile Di Bolzano ATCL sorprendente, con una naturale vis comica che garantisce una Circuito Multidisciplinare del Lazio presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Gol- per Spazio Rossellini Polo Culturale doni e di Eduardo. Multidisciplinare della Regione Lazio produzione esecutiva Teatro di Dioniso — durata spettacolo 1 ora e 50 escluso intervallo MARTEDI 29 MARZO ore 21
ABBONAMENTI BIGLIETTI PRENOTAZIONI TELEFONICHE PREZZI SOLO PER QUESTA STAGIONE PRELAZIONE PER GLI PREZZI ABBONAMENTO SCEGLI UN NUOVO POSTO ABBONATI DELLA SCORSA A 9 SPETTACOLI BOTTEGHINO TELEFONICO PLATEA STAGIONE REGIONALE DEL TEATRO In questa Stagione secondo la PLATEA STABILE DELL’UMBRIA Intero € 21 normativa è necessario mantene- DA LUNEDÌ 4 A MERCOLEDÌ 13 re il distanziamento, pertanto OTTOBRE Intero € 135 T 075 57542222 Ridotto* € 18 gli abbonati della Stagione Ridotto* € 117 POSTO Tutti i giorni feriali dalle 16 alle 2019/2020 dovranno, al momento VENDITA NUOVI 20 fino al giorno precedente allo PALCO CENTRALE dell’acquisto dell’abbonamento, POSTO scegliere un nuovo posto sulle ABBONAMENTI PALCO CENTRALE spettacolo Intero € 18 piante attuali. DA GIOVEDÌ 14 A GIOVEDÌ 21 Intero € 117 Ridotto* € 14 OTTOBRE I biglietti possono essere Per la prossima Stagione Ridotto* € 99 POSTO acquistati ONLINE sul sito 2022/2023 gli abbonati potranno PALCO LATERALE www.teatrostabile.umbria.it mantenere il posto che avevano COMUNE DI GUBBIO POSTO nella Stagione 2019/2020. via Cairoli 1 - ex Biblioteca PALCO LATERALE Intero € 15 Comunale — T 075 9278044 Intero € 99 BOTTEGHINO TEATRO Ridotto* € 12 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ Ridotto* € 85,50 COMUNALE LUCA RONCONI LOGGIONE T 075 9275551 dalle 17 alle 19 Intero € 10 SABATO dalle 10 alle 12 *sotto i 28 e sopra i 65 anni I biglietti si potranno acquistare e dalle 15 alle 18 il giorno dello spettacolo dalle 20 *sotto i 28 e sopra i 65 anni alle 21 Gli abbonati alla Stagione di Prosa, presentando la tessera di abbonamento, avranno la I biglietti prenotati devono essere possibilità di acquistare un ritirati in teatro entro le 20.30 del biglietto ridotto per gli spettacoli giorno dello spettacolo. delle altre Stagioni del Teatro Stabile dell’Umbria. I biglietti acquistati non possono essere cambiati o rimborsati.
PER INFORMAZIONI COMUNE DI GUBBIO via Cairoli ex Biblioteca Comunale - T 075 9278044 URP - Ufficio relazioni con il pubblico T 075 9237253 IAT - Servizio turistico associato via della Repubblica 15 - T 075 9220693 A TEATRO IN SICUREZZA Dal 6 agosto 2021, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere in teatro è necessario, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento, avere il Green Pass digitale o cartaceo, sono esclusi da questa norma i minori di 12 anni. IL TEATRO STABILE DELL’UMBRIA E IL COMUNE DI GUBBIO SI RISERVANO DI MODIFICARE IL PROGRAMMA www.ilgarden.com
IL TEATRO STABILE Teatro Comunale Luca Ronconi, Gubbio DELL’UMBRIA (TSU) Teatro Morlacchi, Perugia è il teatro stabile pubblico Politeama Clarici, Foligno Auditorium San Domenico, Foligno dell'Umbria. Spazio Zut, Foligno Fondato nel 1985, svolge Corte di Palazzo Trinci, Foligno oggi la propria attività Teatro Secci, Terni in 17 città del territorio. Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, Spoleto Teatro Caio Melisso - Spazio Carla Fendi, Spoleto Teatro Comunale Giuseppe Manini, Narni Teatro Cucinelli, Solomeo Teatro Torti, Bevagna Teatro degli Illuminati, Città di Castello Teatro della Filarmonica, Corciano Teatro Don Bosco, Gualdo Tadino Teatro Talia, Gualdo Tadino Rocca Flea, Gualdo Tadino Teatro Mengoni, Magione Teatro Concordia, Marsciano Centro di Valorizzazione, Norcia Teatro Caporali, Panicale Teatro Comunale, Todi Soci fondatori Soci sostenitori Teatro dell’Accademia, Tuoro sul Trasimeno Regione Umbria Comune di Terni Fondazione Brunello e Comune di Perugia Comune di Spoleto Federica Cucinelli Comune di Foligno Comune di Narni Università degli Studi Comune di Gubbio di Perugia Per ricevere informazioni sulle attività del TSU iscriviti alla newsletter settimanale sul sito o lascia il tuo indirizzo email al botteghino del teatro tsu@teatrostabile.umbria.it www.teatrostabile.umbria.it | | Città di Gubbio
disegni di François Olislaeger TEATRO STABILE DELL’UMBRIA diretto da Nino Marino
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