TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio

Pagina creata da Enrico Aiello
 
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TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
TEATRO
COMUNALE       Gubbio
LUCA RONCONI
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
Come una scatola dei tesori, dove da piccoli mettiamo tutti i furori.
Pietra per il tatto, piuma per il naso, una figurina per l’olfatto, un petardo
per l’orecchio, e per il gusto un animale.
Tutto ciò che ritieni prezioso.
Fai entrare luce e aria.
Apriamo: ai bambini e alle bambine pronti all’incanto.
Ai grandi che diventano bambini.
A quelli che ridono rumorosamente, quelli che piangono e si commuovono,
quelli che non sanno stare fermi nella loro poltrona, che non perdono una
sola parola, che sonnecchiano, quelli che cantano, intonati e stonati.
A quelli che vivono dietro le quinte.
Alle persone nei palchetti, che ognuno è un punto di vista.
Allo sguardo che finalmente si alza.
Al corpo dell’attore che ruba e regala.
Agli occhi dello spettatore che ruba e regala.
Apriamo a incanto e disperazione. A svago e capriole.
Alle lingue del mondo.
Alle risate, alle lacrime, alla musica.
Riapriamo al fuoco di chi non può farne a meno.
Alla comunità, del palco e del pubblico.
Allo stupore. Allo stupore. Apriamo.

Per presentare la nuova Stagione del teatro Comunale Luca Ronconi anche quest'anno ci
siamo lasciati guidare dalla matita di François Olislaeger e ci siamo affidati alle parole della
drammaturga Linda Dalisi.
Un invito alla semplicità, al potere catartico del disegno e della parola, con l'auspicio per tutti
di una rinnovata e ritrovata leggerezza.
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
LA STAGIONE TEATRALE

                       LA TRAGEDIA È FINITA, PLATONOV       LA VITA DAVANTI A SÉ              COSÌ PARLÒ BELLAVISTA
                       24 ottobre                           30 ottobre                        17 novembre

                       FELLINI. LA DOLCE VITA DI FEDERICO   LA SIGNORINA GIULIA               LE SIGNORINE
                       26 novembre                          5 dicembre                        12 gennaio

                       COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA       CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?   L’ATTESA
                       10 febbraio                          22 febbraio                       29 marzo
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
ph. Luca Del Pia
                                                    Dopo il grande successo ottenuto al 48° Festival Internazionale       con scene dal Platonov
                                                                                                                          di Anton Čechov
                                                    del Teatro alla Biennale di Venezia dove è stato premiato con
                                                                                                                          con (in ordine alfabetico)
                                                    una menzione speciale da parte di una giuria internazionale e         Francesca Fatichenti, Liv
                                                    la partecipazione al Festival dei Due Mondi di Spoleto, arriva a      Ferracchiati, Riccardo Goretti,
                                                    Gubbio il nuovo lavoro di uno degli artisti più promettenti della     Alice Spisa, Petra Valentini,
                                                                                                                          Matilde Vigna
                                                    sua generazione, Liv Ferracchiati.                                    aiuto regia
                                                                                                                          Anna Zanetti
                                                    “Come può un’opera d’arte influenzare una vita? Platonov, in-         dramaturg di scena
                                                    teso come testo drammaturgico, sempre e solo letto, mai pen-          Greta Cappelletti
                                                    sato da rappresentarsi, per me è stato un incontro. Negli anni        costumi
                                                                                                                          Francesca Pieroni
                                                    ho continuato a pensare al suo personaggio principale, alle sue
                                                                                                                          ideazione e realizzazione costumi
                                                    fragilità, al suo fascino che è una voragine e alle altre figure      in carta e costumista assistente
                                                    che ruotano intorno a lui. Figure che, in qualche modo, sono          Lucia Menegazzo
                                                    entrate a far parte del mio immaginario. Il confronto con la ti-      luci
                                                                                                                          Emiliano Austeri
                                                    pologia umana di Platonov è stato un dialogo con una vera e           suono
                                                    propria materia organica. Insomma, una lettura che ha influen-        Giacomo Agnifili
                                                    zato una vita, la mia. Trovavo rifugio nell’inazione di Platonov,     lettore collaboratore
                                                                                                                          Emilia Soldati
                                                    nella sua paralisi tra attrazione e repulsione, tra paura e eccita-
                                                                                                                          consulenza linguistica
                                                    zione, nel suo non agire e nel suo sottrarsi. Nel non scegliere       Tatiana Olear
                                                    tra le quattro donne che gli si offrono, come se ognuna potesse
                                                    dare una soluzione alla sua esistenza. Non sceglie perché, alla
                                                                                                                          PRODUZIONE
                                                    fine, non si può. Come si può scegliere solo una possibilità?         TEATRO STABILE DELL’UMBRIA
                                                    Una definizione identitaria non fluida? E come si argina, allora,     in collaborazione con
                                                    il Caos liberato se questo può portare, come accade a Platonov,       Spoleto Festival dei Due Mondi
                                                    all’autodistruzione? Tutto è confuso, imbrogliato, forse convie-
                                                    ne osservare con indulgenza Platonov, perché nei suoi slanci,         —
                                                    nelle sue miserie, nelle sue paure e nei suoi inconsolabili dolori,   durata spettacolo 1 ora e 40
                                                    ritroviamo i nostri.” Liv Ferracchiati

LA TRAGEDIA È FINITA, PLATONOV                      DOMENICA 24 OTTOBRE ore 21                                            MENZIONE SPECIALE
           di LIV FERRACCHIATI                                                                                            BIENNALE VENEZIA
                                                                                                                          TEATRO 2020
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
E
                                                                                     ONAL
                                      R                                          EGI
               LU                SIVA
     ESC

                                                                                                                     Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro     traduzione
                                                                                                                                                                                          Giovanni Bagliolo
                                                                                                                     di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain
                                                                                                                                                                                          edizione
                                                                                                                     Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive         Biblioteca Neri Pozza
                                                                                                                     nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Mada-      dal testo La Vie Devant soi di
                       dal testo “La Vie Devant soi” di ROMAIN GARY EMILE AJAR

                                                                                                                     me Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario       Romain Gary Emile Ajar
                                                                                                                                                                                          © Mercure de France, diritti
                                                                                                                     prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più
LA VITA DAVANTI A SÉ

                                                                                                                                                                                          teatrali gestiti dalle edizioni
                                                                                                                     giovani.                                                             Gallimard con il nome di “Roman
                                                                                                                     Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di         Gary” come autore dell’opera
                                                                                                                                                                                          originale
                                                                                                                     vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’impro-
                                                                                                                                                                                          con
                                                                                                                     babile storia d’amore toccata dalla grazia.                          Silvio Orlando
                                                                                                                     Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leg-     riduzione e regia di
                                                                                                                     gerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel         Silvio Orlando
                                                                                                                                                                                          direzione musicale
                                                                                                                     bambino nel suo dramma.                                              Simone Campa con l’Ensemble
                                                                                                                     Un autentico capolavoro "per tutti" dove la commozione e il di-      dell’Orchestra Terra Madre
                                                                                                                     vertimento si inseguono senza respiro.                               scene
                                                                                                                                                                                          Roberto Crea
                                                                                                                     Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato
                                                                                                                                                                                          disegno luci
                                                                                                                     abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime pa-   Valerio Peroni
                                                                                                                     role del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una          costumi
                                                                                                                     bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare      Piera Mura
                                                                                                                                                                                          assistente alla regia
                                                                                                                     un lusso per pochi: Bisogna Voler Bene.                              Maria Laura Rondanini

                                                                                                                                                                                          —
                                                                                                                                                                                          produzione
                                                                                                                                                                                          Cardellino

                                                                                                                                                                                          —
                                                                                                                                                                                          durata spettacolo 1 ora e 15

                                                                                                                     SABATO 30 OTTOBRE ore 21

                                                                                             ph. Salvatore Pastore
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
E
                ONAL
           REGI
   LU SIVA
ESC

               COSÌ PARLÒ BELLAVISTA                                 Un omaggio a Luciano De Crescenzo e alla sua celebre opera               adattamento teatrale di
                                                                                                                                              Geppy Gleijeses
                                                                     cinematografica tratta dal romanzo omonimo, un classico della
                                                                                                                                              con
                                    GOLD EDITION                     letteratura partenopea che è anche una straordinaria rappre-             Geppy Gleijeses, Marisa
                                                                     sentazione della natura umana. Nello spettacolo rivivono, in un          Laurito, Benedetto Casillo (nel
                    dal film e dal romanzo di LUCIANO DE CRESCENZO   perfetto meccanismo teatrale, le scene più divertenti del film.          ruolo di Salvatore)
                                                                                                                                              e con
                                                                     La scenografia splendidamente realizzata, ritrae il Palazzo dello        Antonella Cioli, Salvatore
                                                                     Spagnolo, che con i suoi incroci di scale e le sue prospettive           Misticone, Vittorio Ciorcalo
                                                                     diventa un luogo della mente. Nella corte del palazzo, si svolge         e Gianluca Ferrato (Cazzaniga)
                                                                                                                                              e Ludovica Turrini, Gregorio
                                                                     tutto il racconto, con il cenacolo, il tavolo dei pomodori, la trat-
                                                                                                                                              De Paola, Agostino Pannone,
                                                                     toria, il negozio di arredi sacri e via dicendo.                         Walter Cerrotta, Brunella De
                                                                                                                                              Feudis
                                                                     “Quanta vitalità, quanta precisione nei particolari, quanto inge-        regia
                                                                                                                                              Geppy Gleijeses
                                                                     gno nel meccanismo drammaturgico. Vi sono scene irresistibili,           scene
                                                                     si ride ogni due minuti, la mia idea oggi è che Così parlò Bella-        Roberto Crea
                                                                     vista provocherà risate tra trenta, cinquant’anni. Il suo succes-        musiche
                                                                                                                                              Claudio Mattone
                                                                     so ne è la prova. Metà del merito ora è, però, come ho detto,
                                                                                                                                              costumi
                                                                     del regista Gleijeses (e protagonista nei panni del professore           Gabriella Campagna
                                                                     che dà lezioni sui mondi dell’amore e della libertà), della ge-          luci
                                                                     nerosa-meravigliosa Marisa Laurito, sua moglie, del prorom-              Luigi Ascione
                                                                     pente-tuonante vice-portiere Benedetto Casillo, dell’inappunta-
                                                                     bile-sentimentale Gianluca Ferrato, l’unico «settentrionale», e          —
                                                                     degli altri dieci, nessuno escluso, tutti alla pari.” Franco Cordelli,   produzione
                                                                                                                                              GITIESSE Artisti Riuniti
                                                                     Corriere della Sera
                                                                                                                                              diretta da Geppy Gleijeses
                                                                                                                                              Best Live

                                                                                                                                              —
                                                                                                                                              durata spettacolo 1 ora e 50

                                                                     MERCOLEDÌ 17 NOVEMBRE ore 21
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
ph. Giampaolo Samà
                    E
                ONAL
           REGI
   LU SIVA
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                                                                       Per celebrare i cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Bal-   Compagnia del Balletto di Siena
                                                                                                                                               Filippo Del Sal, Giuseppe
                                                                       letto di Siena ha preso ispirazione dal magico, onirico mondo
                                                                                                                                               Giacalone, Ismael Bada Prado,
                                                                       del regista riminese, per rendere omaggio alla sua cinemato-            Ramon Ceñera Castaño, Elena
                                                                       grafia e celebrarne il genio creativo.                                  Iannotta, Chiara Gagliardo,
                                                                       Sulle musiche di Nino Rota e Nicola Piovani, compositori che            Eleonora Satta, Matilde
                                                                                                                                               Campesi e Elena Badalassi
                                                                       hanno saputo intercettare e tradurre in musica l’immaginario
                                                                       felliniano, appaiono in scena personaggi straordinari e si evo-
                                                                       cano storie che hanno reso immortale il cinema italiano.                —
                                                                                                                                               produzione
                                                                       A far da filo conduttore al racconto, i personaggi principali de La
                                                                                                                                               Balletto di Siena
                                                                       Strada, nei quali Giulietta Masina, moglie e musa del regista ri-
                                                                       minese, affermò di rivedere la vita di Fellini: Gelsomina, la giovi-
                                                                       nezza; Il Matto e l’imperterrita volontà di intrattenere e divertire,   —
                                                                                                                                               durata spettacolo 1 ora e 40
                                                                       infine Zampanò, versione cinematografica di un Federico adulto.
                                                                       Ma fra le atmosfere de La strada, fanno capolino altri grandi film
                                                                       felliniani, da Amarcord a I Vitelloni fino all’iconico La dolce vita.
                                                                       La marcia di 8 e mezzo non può mancare in questo viaggio
                                                                       nell’immaginario di uno dei più acclamati registi italiani di sem-
                                                                       pre.

FELLINI. LA DOLCE VITA DI FEDERICO                                     VENERDÌ 26 NOVEMBRE ore 21
                          BALLETTO DI SIENA
                        coreografie MARCO BATTI
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
Con uno sguardo teatrale che mira a restituire il primato del te-      adattamento e regia
                                                                                                                                             Leonardo Lidi
                                                                      sto, Leonardo Lidi ha vinto a soli trentadue anni il Premio della
                                                                                                                                             con
                                                                      Critica 2020 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.            Giuliana Vigogna, Christian
                                                                      Lidi affronta i testi sacri contemporanei smembrando e ricom-          La Rosa, Ilaria Falini
                                                                      ponendo la progressione temporale per rivelarne nuove e in-            scene e luci
                                                                                                                                             Nicolas Bovey
LA SIGNORINA GIULIA

                                                                      solite pieghe interpretative, coerente con un ideale di teatro di      costumi
                                                                      parola. Dopo essersi misurato con Spettri, Zoo di Vetro, Casa          Aurora Damanti
                                                                      di Bernarda Alba, La Città Morta e Fedra, Lidi ha debuttato con        suono
                                                                                                                                             G.U.P. Alcaro
                                                                      grande successo, in prima assoluta, al Festival di Spoleto con La
                                                                      signorina Giulia di August Strindberg.
                                                                                                                                             PRODUZIONE
                      di AUGUST STRINDBERG

                                                                      “Continuo la mia ricerca sui confini autoimposti dalla mia ge-         TEATRO STABILE DELL’UMBRIA
                                                                                                                                             in collaborazione con
                                                                      nerazione – afferma Lidi – consapevole che il concetto di lock-        Spoleto Festival dei Due Mondi
                                                                      down ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici
                                                                      e mentali della nostra esistenza. Tre orfani vivono uno spazio
                                                                                                                                             —
                                                                      dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più fa-
                                                                                                                                             durata spettacolo 1 ora e 20
                                                                      ticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vorremmo
                                                                      fuggire. Nell’arco di una notte capiamo come gestire questa
                                                                      attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi
                                                                      nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio; se nella macabra
                                                                      attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i
                                                                      vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a do-
                                                                      ver subire l’impossibilità del futuro. Nello spavento del domani
                                                                      l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il can-
                                                                      nibalismo intellettuale. L’inganno. Il Teatro. Julie: Ottimo Jean!
                                                                      Dovresti fare l’attore...”

                                                                      DOMENICA 5 DICEMBRE ore 21

                                             ph. Lorenzo Porrazzini
TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio
Riparte da Gubbio la tournée de Le Signorine, una commedia             con
                                                                                                                              Isa Danieli e Giuliana De Sio
                                                       che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tra-
                                                                                                                              la voce del mago è di
                                                       gico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici del      Sergio Rubini
                                                       nostro teatro, Isa Danieli e Giuliana De Sio che trasformano i         regia
                                                       litigi e le miserie di due sorelle zitelle, in occasioni continue di   Pierpaolo Sepe
                                                                                                                              scene
                                                       gag e risate.                                                          Carmelo Giammello
                                                                                                                              costumi
                                                       Le due protagoniste offese da una natura ingenerosa, trascor-          Chiara Aversano
                                                                                                                              luci
                                                       rono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scam-
LE SIGNORINE

                                                                                                                              Luigi Biondi
                                                       bio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in
                                                       un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast
                                                       food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran              —
               di GIANNI CLEMENTI

                                                                                                                              produzione
                                                       parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma        Gli Ipocriti
                                                       dignitoso appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla           Melina Balsamo
                                                       monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti.
                                                       Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno
                                                                                                                              —
                                                       farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia,           durata spettacolo 2 ore compreso
                                                       gioie e dolori della vita familiare. Un testo irriverente e poetico    intervallo
                                                       che ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove ci è permesso
                                                       dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più
                                                       importanti.

                                                       MERCOLEDÌ 12 GENNAIO ore 21

                                    ph. Noemi Ardesi
ph. Manuela Giusto
                    E
                ONAL
           REGI
   LU SIVA
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                                                                         Ironica quanto basta e sensuale quando vuole, Chiara Franci-        con
                                                                                                                                             Chiara Francini e Alessandro Federico
                                                                         ni è un’artista eclettica, un vulcano di carisma e vitalità, con
                                                                                                                                             regia
                                                                         importanti ruoli sul piccolo e grande schermo. Qui si mette         Alessandro Tedeschi
                                                                         alla prova con un testo importante, che celebra il ruolo del-       luci
                                                                         la donna all’interno della coppia. L’energica Antonia incarna       Alessandro Barbieri
                                                                                                                                             scenografia
                                                                         l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia   Katia Titolo
                                                                         la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. Pur di conti-       costumi
                                                                         nuare a stare vicino al marito, la protagonista decide di accet-    Francesca di Giulian
                                                                         tare l’impensabile. Così tra dialoghi e monologhi brillanti si
                                                                         snodano gli episodi più assurdi. Soltanto quando nel cuore          —
                                                                         di Antonia si insidia un nuovo uomo, giovane e intelligente, il     produzione
                                                                         marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo       Pierfrancesco Pisani e Isabella
                                                                                                                                             Borettini per Infinito Teatro
                                                                         essere donna, del suo disperato bisogno di essere amata e           in collaborazione con
                                                                         considerata.                                                        Argot Produzioni
                                                                         Questa commedia è una favola tragicomica che racconta cosa
                                                                         vuol dire stare in coppia. Fo e Rame descrivono in modo per-
                                                                                                                                             —
                                                                         fetto con toni divertenti, ma anche drammatici, le differenze       durata spettacolo 1 ora e 10
                                                                         tra psicologia maschile e femminile.

COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA                                           GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO ore 21
                        di DARIO FO e FRANCA RAME
Edward Albee                                   Antonio Latella torna alla regia con il capolavoro di Edward Al-     traduzione
                                                                                                                              Monica Capuani
                                                         bee, avvalendosi di una nuova traduzione di Monica Capuani           regia
                                                         e un cast straordinario.
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?
                                                                                                                              Antonio Latella
                                                                                                                              con
                                                                                                                              Sonia Bergamasco, Vinicio
                                                         “Non posso non partire dal titolo per affrontare questo testo        Marchioni, Ludovico Fededegni,
                                                         che ancora una volta mi riporta all’America e alla drammatur-        Paola Giannini
                                                         gia americana. Una nuova avventura, un testo realistico, ma          drammaturga
                                                                                                                              Linda Dalisi
                                                         che diventa visionario per la potenza del linguaggio, per la         scene
                                                         maniacalità della punteggiatura e per la visionarietà, dovuta ai     Annelisa Zaccheria
                                                         fumi dell’alcool e alle vertiginose risate che divorano e fagoci-    costumi
                                                                                                                              Graziella Pepe
                                                         tano i protagonisti. Albee, nel rifuggire ogni sentimentalismo,      musiche e suono
                                                         applica una sua personale lente di ingrandimento al linguag-         Franco Visioli
                                                         gio che sente parlare intorno a sé, ne svela i meccanismi di         luci
                                                                                                                              Simone De Angelis
                                                         ripetizione a volte surreali che portano a uno svuotamento di
                                                                                                                              assistente al progetto artistico
                                                         significato, ma come spesso accade in questo testo, paralle-         Brunella Giolivo
                                                         lamente mostra come il linguaggio sia un’arma efferata per           assistente volontaria alla regia
                                                         attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi   Giulia Odetto

                                                         nasconde la propria personalità e le proprie debolezze. Per
                                                         fare tutto questo ho voluto circondarmi di un cast non ovvio,        PRODUZIONE
                                                         non scontato, un cast che possa spiazzare e aggiungere poten-        TEATRO STABILE DELL’UMBRIA
                                                                                                                              con il contributo speciale della
                                                         za a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna          FONDAZIONE BRUNELLO E
                                                         storia di sesso ed alcool. Un cast che avesse già nei corpi de-      FEDERICA CUCINELLI
                                                         gli attori un tradimento all’immaginario, un atto-attore contro
                                                                                                                              si ringrazia il Comune di Spoleto
                                                         il fattore molesto della civiltà, che Albee ha ben conosciuto,
                                                         come ci sottolinea nella scelta del titolo. Chi ha paura di Virgi-
                                                         nia Woolf? Se c’è qualcuno alzi la mano.” Antonio Latella            —
                                                                                                                              durata spettacolo 3 ore e 15
                                                                                                                              compreso intervallo

                                                         MARTEDÌ 22 FEBBRAIO ore 21

                                  ph. Brunella Giolivo
E
                                ONAL
                  R         EGI
      LU     SIVA
  ESC

                                        Michela Cescon porta in scena L’Attesa con due interpreti mol-      con (in o.a.)
                                                                                                            Anna Foglietta, Paola Minaccioni
                                        to amate dal pubblico, Anna Foglietta e Paola Minaccioni, per
                                                                                                            regia
                                        la prima volta insieme sul palco per dare corpo e voce alla         Michela Cescon
                                        nobildonna Cornelia e alla serva Rosa.                              scene
                                        Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvol-     Dario Gessati
                                                                                                            costumi
                                        gimento e nonostante l'azione sia ambientata nel '700 i temi e      Giovanna Buzzi
                                        i contenuti sono universali.                                        light designer
                                        L’Attesa, anche oggi a tanti anni dalla sua scrittura, è un testo   Pasquale Mari
                                                                                                            suono
                                        contemporaneo, caratteristica che solo le grandi opere hanno.
                                                                                                            Piergiorgio De Luca
                                        Il rapporto serva-padrona, il doppio, il grande seduttore Casa-
                                        nova, la maternità, il male, la morte sono raccontati con cambi
                                        di registro narrativo: dalla commedia al dramma, dal noir fino      —
                                                                                                            produzione
L'ATTESA

                                        a sfiorare la tragedia. I personaggi sono empatici, emozionan-      Teatro Di Dioniso - Teatro Stabile
           di REMO BINOSI

                                        ti, veri, si prova per Rosa e Cornelia grande simpatia: soffri      Del Veneto
                                        con loro, le ami con dolcezza, partecipi prima con una, poi         in collaborazione con
                                                                                                            Fondazione Musica Per Roma,
                                        con un’altra, poi con tutte e due. Il linguaggio è originale e
                                                                                                            Teatro Stabile Di Bolzano ATCL
                                        sorprendente, con una naturale vis comica che garantisce una        Circuito Multidisciplinare del Lazio
                                        presa certa sul pubblico, paragonabile a quella dei testi di Gol-   per Spazio Rossellini Polo Culturale
                                        doni e di Eduardo.                                                  Multidisciplinare della Regione
                                                                                                            Lazio
                                                                                                            produzione esecutiva
                                                                                                            Teatro di Dioniso

                                                                                                            —
                                                                                                            durata spettacolo 1 ora e 50
                                                                                                            escluso intervallo

                                        MARTEDI 29 MARZO ore 21
ABBONAMENTI                                                                                                 BIGLIETTI

                                                                                                            PRENOTAZIONI TELEFONICHE                PREZZI
SOLO PER QUESTA STAGIONE          PRELAZIONE PER GLI              PREZZI ABBONAMENTO
SCEGLI UN NUOVO POSTO             ABBONATI DELLA SCORSA           A 9 SPETTACOLI
                                                                                                            BOTTEGHINO TELEFONICO                   PLATEA
                                  STAGIONE
                                                                                                            REGIONALE DEL TEATRO
In questa Stagione secondo la                                     PLATEA
                                                                                                            STABILE DELL’UMBRIA
                                                                                                                                                    Intero                     € 21
normativa è necessario mantene-   DA LUNEDÌ 4 A MERCOLEDÌ 13
re il distanziamento, pertanto    OTTOBRE
                                                                  Intero                     € 135          T 075 57542222                          Ridotto*                   € 18
gli abbonati della Stagione                                       Ridotto*		                 € 117                                                  POSTO
                                                                                                            Tutti i giorni feriali dalle 16 alle
2019/2020 dovranno, al momento
                                  VENDITA NUOVI                                                             20 fino al giorno precedente allo       PALCO CENTRALE
dell’acquisto dell’abbonamento,                                   POSTO
scegliere un nuovo posto sulle
                                  ABBONAMENTI
                                                                  PALCO CENTRALE
                                                                                                            spettacolo                              Intero                     € 18
piante attuali.
                                  DA GIOVEDÌ 14 A GIOVEDÌ 21      Intero                     € 117                                                  Ridotto*		                 € 14
                                  OTTOBRE                                                                   I biglietti possono essere
Per la prossima Stagione                                          Ridotto*		                  € 99                                                  POSTO
                                                                                                            acquistati ONLINE sul sito
2022/2023 gli abbonati potranno                                                                                                                     PALCO LATERALE
                                                                                                            www.teatrostabile.umbria.it
mantenere il posto che avevano    COMUNE DI GUBBIO                POSTO
nella Stagione 2019/2020.         via Cairoli 1 - ex Biblioteca   PALCO LATERALE                                                                    Intero                     € 15
                                  Comunale — T 075 9278044        Intero                          € 99      BOTTEGHINO TEATRO                       Ridotto*		                 € 12
                                  DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ           Ridotto*                        € 85,50   COMUNALE LUCA RONCONI
                                                                                                                                                    LOGGIONE
                                                                                                            T 075 9275551
                                  dalle 17 alle 19
                                                                                                                                                    Intero                     € 10
                                  SABATO dalle 10 alle 12         *sotto i 28 e sopra i 65 anni             I biglietti si potranno acquistare
                                  e dalle 15 alle 18                                                        il giorno dello spettacolo dalle 20
                                                                                                                                                    *sotto i 28 e sopra i 65 anni
                                                                                                            alle 21
                                                                  Gli abbonati alla Stagione di
                                                                  Prosa, presentando la tessera
                                                                  di abbonamento, avranno la                I biglietti prenotati devono essere
                                                                  possibilità di acquistare un              ritirati in teatro entro le 20.30 del
                                                                  biglietto ridotto per gli spettacoli      giorno dello spettacolo.
                                                                  delle altre Stagioni del Teatro
                                                                  Stabile dell’Umbria.                      I biglietti acquistati non possono
                                                                                                            essere cambiati o rimborsati.
PER INFORMAZIONI

                   COMUNE DI GUBBIO
                   via Cairoli ex Biblioteca Comunale - T 075 9278044

                   URP - Ufficio relazioni con il pubblico
                   T 075 9237253

                   IAT - Servizio turistico associato
                   via della Repubblica 15 - T 075 9220693

                   A TEATRO IN SICUREZZA

                   Dal 6 agosto 2021, in base all’art. 3 DL n.105 23/07/2021, per accedere in teatro è necessario,
                   oltre all’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento, avere il Green Pass
                   digitale o cartaceo, sono esclusi da questa norma i minori di 12 anni.

                   IL TEATRO STABILE DELL’UMBRIA E IL COMUNE DI GUBBIO SI RISERVANO DI MODIFICARE IL PROGRAMMA
www.ilgarden.com
IL TEATRO STABILE                          Teatro Comunale Luca Ronconi, Gubbio
DELL’UMBRIA (TSU)                          Teatro Morlacchi, Perugia
è il teatro stabile pubblico               Politeama Clarici, Foligno
                                           Auditorium San Domenico, Foligno
dell'Umbria.
                                           Spazio Zut, Foligno
Fondato nel 1985, svolge                   Corte di Palazzo Trinci, Foligno
oggi la propria attività                   Teatro Secci, Terni
in 17 città del territorio.                Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, Spoleto
                                           Teatro Caio Melisso - Spazio Carla Fendi,
                                           Spoleto
                                           Teatro Comunale Giuseppe Manini, Narni
                                           Teatro Cucinelli, Solomeo
                                           Teatro Torti, Bevagna
                                           Teatro degli Illuminati, Città di Castello
                                           Teatro della Filarmonica, Corciano
                                           Teatro Don Bosco, Gualdo Tadino
                                           Teatro Talia, Gualdo Tadino
                                           Rocca Flea, Gualdo Tadino
                                           Teatro Mengoni, Magione
                                           Teatro Concordia, Marsciano
                                           Centro di Valorizzazione, Norcia
                                           Teatro Caporali, Panicale
                                           Teatro Comunale, Todi                        Soci fondatori                          Soci sostenitori
                                           Teatro dell’Accademia, Tuoro sul Trasimeno   Regione Umbria      Comune di Terni     Fondazione Brunello e
                                                                                        Comune di Perugia   Comune di Spoleto   Federica Cucinelli
                                                                                        Comune di Foligno   Comune di Narni     Università degli Studi
                                                                                        Comune di Gubbio                        di Perugia

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TEATRO
STABILE
DELL’UMBRIA
diretto da   Nino Marino
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