Salernitana, Lotito s'infuria e Ventura se ne va

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Salernitana, Lotito s’infuria
e Ventura se ne va
Tra la Salernitana e Gian Piero Ventura è finita. Con un
effetto domino senza precedenti, una serie di eventi
concatenati ha portato al clamoroso addio del tecnico ligure.
Una decisione inevitabile, presa da Ventura dopo
l’involontario attacco di Lotito, ed avallata dalla stessa
società che non ha fatto nulla per trattenerlo. Tutto è
cominciato ieri sera, con la sconfitta interna della
Salernitana con lo Spezia costata la mancata qualificazione ai
play off. Una dichiarazione di Gian Piero Ventura, nella
conferenza stampa post partita, ha fatto suonare il primo
campanello d’allarme: “Da oggi parlo da esterno, da tifoso
della Salernitana, visto che il mio contratto è in scadenza”.
Parole che hanno sorpreso, in quel momento, un po’ tutti. Non
tanto per la dichiarazione in sé che era abbastanza scontata,
visto che l’annuale sottoscritto dal tecnico e prorogato dopo
il lockdown fino al termine della stagione, era giunto davvero
al termine. A sorprendere sono stati i tempi con cui Ventura
ha deciso di spenderle. La chiave di lettura, anche in virtù
di quanto dichiarato poco dal tecnico, può essere una sola:
“Datemi una Salernitana forte e resto”. Una richiesta caduta
subito nel vuoto perché, nella mattinata di ieri, iltempo.it
ha fatto deflagrare la bomba pubblicando un video divenuto
subito virale nel quale, in maniera inequivocabile, Claudio
Lotito si schierava contro Ventura. Nel breve filmato, girato
da un avventore presente al ristorante dove il numero uno
della Lazio stava cenando, il co-patron ha commentato in
maniera colorita la partita al telefono ed in particolare non
ha mostrato di non aver affatto apprezzato alcune delle scelte
di Gian Piero Ventura: “Sto pezzo di m… è una cosa guarda…
questo è matto: ha tolto Akpa a centrocampo… ha rovinato
tutto… doveva togliè Maistro… sempre co’ ‘sto Maistro” ha
chiosato Lotito. Inevitabile, nel primo pomeriggio, la
comunicazione da parte di Gian Piero Ventura, di non essere
intenzionato a proseguire il rapporto di lavoro con la
Salernitana. Con uno scarno comunicato, il club ha
ufficializzato il divorzio non alzando un dito per cercare di
convincere l’ex CT a ritornare sui propri passi. Ventura,
nelle parole del post partita, ha detto comunque tanto su
quello che manca in casa Salernitana. L’aver esaltato il gioco
dello Spezia, la mentalità vincente del Pordenone, gli
organici super di Empoli, Frosinone e della stessa Cremonese
sono il segnale che, al netto dell’espressione serena e delle
parole pacate, dentro Ventura avesse il fuoco per l’enorme
occasione gettata nella pattumiera. Fiamme divampate da tempo,
malcelate a Cittadella, a La Spezia, ad Ascoli ma tenute
invidiabilmente nascoste per tutto l’arco della stagione.
Ventura avrebbe voluto di più. Era lì, con un manipolo di
ragazzi semisconosciuti ed un gruppetto di reduci da una quasi
retrocessione, a lottare fino a cinque minuti dalla fine del
campionato per un posto ai play off. Se ci fosse riuscito
sarebbe partito, verosimilmente, dalla sesta posizione
giocando in casa il preliminare e con una spinta emotiva non
di poco conto. Ed invece Ventura ha dovuto masticare amaro ed
incassare l’attacco di Lotito. E’ vero, anche il trainer ha le
sue colpe. In questi mesi Ventura ha avuto diverse
defaillance, dalla richiesta di portare a Salerno Cerci, a
quella di avallare un mercato di gennaio assolutamente
deficitario fino ad alcune scelte tattiche e di formazione a
dir poco cervellotiche, incluse quelle di venerdì scorso.
“Quest’anno abbiamo seminato –ha aggiunto Ventura- ora bisogna
innestare rami forti, non bisogna buttare via tutto”. Ed
invece la società ha deciso di prendere altre strade. Azzerare
tutto e ripartire. Con quale allenatore, al momento, non è
chiaro. C’è il vecchio pallino di Claudio Lotito rappresentato
da Alessandro Nesta, ma l’ex capitano della Lazio è ancora
impegnato con il Frosinone nei play off e se potrà parlare
soltanto tra qualche giorno. Nel frattempo la Salernitana
torna al punto di partenza, ovvero quello di dover rifondare
tutto il proprio gruppo di lavoro, dall’allenatore ai
giocatori. Come ogni anno si costruisce per poi demolire solo
un anno più tardi. Intanto il capitolo Ventura si è chiuso nel
peggiore dei modi. Ora sotto a chi tocca.

Ventura saluta e se ne va, la
lettera ai tifosi
Il tecnico della Salernitana Ventura si dimette all’indomani
della debacle interna contro lo Spezia. Impegno che si risolve
con trenta giorni di anticipo, rispetto alla proroga per
l’emergenza covid che stabiliva al 30 agosto il contratto
annuale del tecnico ex Nazionale con la Salernitana. Saluta
tutti e lo fa con una lettera ai tifosi e alla città. Questo
il testo.

Grazie Salerno!

Sono arrivato 13 mesi fa con un entusiasmo incredibile e degli
obiettivi da raggiungere: ricostruire e formare un gruppo dopo
un’annata difficile. Il mio significato di ricostruire un
gruppo è dare ai miei giocatori una cultura del lavoro,
professionalità dentro e fuori dal campo e “senso di
appartenenza”. Obiettivi che credo siano stati raggiunti
attraverso la crescita e la valorizzazione di molti giocatori.
Penso a Maistro, ad esempio, che veniva dalla serie C ed oggi
gioca in nazionale Under 21, penso a Lombardi reduce da annate
difficili ed oggi richiesto da tanti club di serie A, penso a
Gondo il cui valore è stato decuplicato. Penso ai tanti
giocatori in orbita Lazio, Dziczek, Karo, Cicerelli, Kiyine,
che sono diventati “patrimonio della società”. Penso a Djuric
che per la prima volta nella sua carriera è andato in doppia
cifra di gol segnati.

Questi erano gli obiettivi iniziali ma come gruppo ci siamo
dati un ulteriore obiettivo: ritagliarci uno spazio importante
all’interno di questo campionato. C’è rammarico perché dopo
essere stati per diversi mesi in zona playoff, ieri non siamo
riusciti a consolidare questo traguardo. E’ evidente che
qualche errore è stato commesso da noi tutti ma nonostante
questo credo che le fondamenta poste in questa stagione siano
solide per raggiungere gli obiettivi futuri.

In questi mesi ho capito cosa rappresenta il calcio per
Salerno e quanto questa città si aspetta dalla Salernitana. In
data odierna ho comunicato alla società la non disponibilità
ad un eventuale rinnovo.

Colgo l’occasione per ringraziare i presidenti Lotito e
Mezzaroma ed il Direttore Fabiani per avermi dato la
possibilità di vivere questa esperienza a Salerno. Ringrazio e
soprattutto saluto tutti i miei giocatori, il team manager
Avallone, le persone del mio staff, i magazzinieri, i
fisioterapisti, i dottori tutti e la stampa per lo splendido
rapporto instaurato durante questi tredici mesi.

Un saluto particolare alla tifoseria, è stato davvero un
dispiacere non potervi avere al nostro fianco alla ripresa di
questa stagione così strana.

Un abbraccio sincero,

Gian Piero Ventura
Niente   turnover,  Ventura
s’affida ai titolarissimi
Meno uno a Salernitana- Spezia. La marcia di avvicinamento dei
granata alla sfida che deciderà una stagione intera sta
proseguendo al ritmo di una seduta di allenamento al giorno.
Gian Piero Ventura sta cercando di lavorare con il gruppo più
sotto l’aspetto psicologico che tattico. Ormai i concetti del
tecnico sono stati assimilati da Di Tacchio e compagni e
bisognerà puntare soprattutto sulla motivazione di ognuno dei
componenti della formazione che affronterà, domani sera
all’Arechi, la squadra ligure. Al netto di sorprese che
Ventura ha spesso riservato alla lettura delle formazioni,
l’undici che scenderà in campo contro lo Spezia presenterà
quasi tutti gli elementi che hanno tirato la carretta portando
la Salernitana ad un passo dai play off. Niente turn over,
dunque, ma spazio ai titolarissimi. Tra i pali tornerà
Alessandro Micai. Dopo la serata da incubo vissuta contro
l’Empoli e l’esclusione conservativa con il Pordenone
concordata con Ventura, il portiere è pronto a rispondere con
i fatti alle feroci critiche e, soprattutto, agli impietosi
insulti piovutigli in questi giorni via social. Non è una
bocciatura per il bravo Vannucchi, sempre pronto quando è
stato chiamato in causa dopo il lockdown. In difesa riecco il
terzetto che, da gennaio in poi, è quasi sempre stato quello
titolare: Aya sul centro destra, Migliorini in mezzo e
Jaroszynski sul centro sinistra. Heurtax e Karo saranno le
alternative. In mediana rientreranno sia Akpa Akpro che
Kiyine, due pezzi da novanta nello scacchiere di
Ventura. Mentre l’ivoriano andrà ad affiancare uno tra Di
Tacchio (favorito) e Dziczek in mezzo, la posizione del
marocchino è ancora in dubbio. Ventura quasi certamente lo
schiererà a ridosso delle due punte, ma il tecnico è
stuzzicato dall’idea di riportarlo nella sua posizione di
inizio stagione, ovvero sulla corsia sinistra di centrocampo,
per rendere ancora più offensiva la sua squadra. Se passasse
la prima ipotesi, a sinistra giocherà Curcio, favorito su
Spezia, Federico Ricci è rientrato in gruppo Lopez. Se invece
Ventura optasse per la seconda, in mezzo al campo ci sarebbe
spazio per Maistro. A completare il reparto ci sarà, sul
versante destro, Emmanuele Cicerelli. Altro rientro importante
dal 1’ sarà quello di Milan Djuric al centro dell’attacco. Il
bosniaco, accostato ieri da radiomercato alla Sampdoria,
tornerà a far coppia con Cedric Gondo. Da verificare, infine,
la possibilità che Alessio Cerci si accomodi in panchina. La
rifinitura fissata per oggi scioglierà i residui dubbi.
Intanto arriva una buona notizia sul fronte convenzione. Il
Comune di Salerno ha deliberato una ulteriore proroga in
favore della Salernitana. Lo scorso giugno la convenzione per
l’utilizzo dell’Arechi, in scadenza il 30 giugno, era stata
prolungata fino al 31 dicembre 2020. Nella delibera di ieri
c’è stata una ulteriore proroga di sei mesi, con l’accordo che
dunque scadrà il prossimo 30 giugno 2021. Infine una
curiosità. Al punto 3 della delibera il Comune scrive di
“concedere l’utilizzo dello stadio Arechi per tutto il
prossimo campionato della Lega Serie BKT 2020/2021, o ove
promossa, quella di serie A Tim”. Quando c’è la fiducia…

Punti in trasferta: solo tre
squadre     peggio     della
Salernitana
Nell’ultima trasferta stagionale, per quanto riguarda la
regular season, la Salernitana ha conquistato il quarto
pareggio esterno. Il bilancio dei match fuori casa si completa
con quattro vittorie e ben undici sconfitte per un totale di
sedici punti. Peggio dei granata hanno fatto solo Ascoli, Juve
Stabia e Livorno. In diciannove trasferte soltanto in
occasione delle prime due, a Cosenza e a Trapani, la squadra
di Ventura non ha subito reti, il che vuol dire che sono
diciassette gare consecutive lontano dall’Arechi che la
Salernitana subisce reti. 27 le reti subite in trasferta a
fronte di 17 gol realizzati. Allargando il discorso ai match
interni sono dieci le partite di fila senza clean sheet.
L’ultima volta in casa con il Venezia, prima dello stop per la
pandemia. Solo in sei circostanze in 37 giornate la squadra di
Ventura è riuscita a conservare inviolata la propria porta.
Sono in tutto 48 i gol subiti in questa stagione: un dato che
fa di quella granata la sesta peggior difesa del campionato.
Quello di Trieste è il nono pareggio su dieci totali con il
punteggio di 1-1. Per la seconda volta, però, è stata la
Salernitana a rimontare lo svantaggio iniziale. Contro il
Pordenone è arrivato il dodicesimo rigore stagionale, il
secondo realizzato da Di Tacchio, al terzo gol stagionale,
dopo quello trasformato in casa contro la Cremonese. L’unico
errore resta quello di Cicerelli contro il Cittadella.
Rispetto al girone d’andata i granata hanno ottenuto gli
stessi punti, 26. Un dato che può essere migliorato venerdì
contro lo Spezia, considerato che all’andata è arrivata una
sconfitta. Sono solo due però i punti ottenuti nelle ultime
tre gare mentre post covid sono arrivate solo due vittorie per
un totale di dieci punti in nove gare disputate. Con il
secondo pareggio, sempre per 1-1, in quattro gare Ventura ha
conservato l’imbattibilità nei confronti diretti con Tesser,
oltre che con il Pordenone (così come la Salernitana nda),
mentre per il tecnico ex Avellino è arrivato il secondo pari
interno contro la Salernitana in un bilancio complessivo che
comprende anche tre vittorie. Terzo pareggio, infine, per i
granata con l’arbitro Pezzuto della sezione di Lecce che
quest’anno aveva diretto i granata in occasione del derby di
Castellammare di Stabia. Il bilancio con il fischietto
salentino si completa con due vittorie e ben otto sconfitte.
Salernitana, ora                           è      tutto
nelle tue mani
Fuori dai play off ma pienamente padrona del proprio destino.
Ironia e stranezze di una serie B che a fine luglio si sta
confermando più infuocata che mai. Quasi a rispecchiare la
calura di questi giorni, gli ultimi 90 minuti saranno di
fuoco: tra play off e play out è ancora tutto in gioco. Questa
volta, e per i play off, c’è anche la Salernitana che dopo il
pareggio cercato e voluto contro il Pordenone è chiamata a
battere lo Spezia venerdì sera all’Arechi per centrare lo
storico traguardo per quanto riguarda la gestione Lotito-
Mezzaroma. Non senza qualche rimpianto a dire il vero, perché
al Nereo Rocco di Trieste la sensazione, soprattutto nella
ripresa, è stata che la Salernitana avrebbe potuto vincere.
Cambiati ben sette undicesimi rispetto alla squadra che ha
perso contro l’Empoli, a cominciare dal portiere passando per
gli altri reparti, la squadra di Ventura ha imFabio Setta
SERIE B / Alla vigilia dell’ultimo turno i ragazzi di Ventura
sono fuori dai play off ma battendo lo Spezia centrerebbero
gli spareggi per la A piegato un po’ di tempo a trovarsi in
mezzo al campo. L’approccio, infatti, non è stato dei migliori
e complici due palle perse da Dziczek il Pordenone è andato
vicinissimo al gol nei primi minuti di match. Alla terza
ingenuità granata, questa volta di Aya che ha steso Pobega in
area di rigore, i padroni di casa con Burrai, freddo dagli
undici metri, hanno trovato il vantaggio. Al 25’, dopo appena
sette minuti, su una mischia in area dei ramarri, qualche
contatto di troppo non è andato giù al salentino Pezzuto che
ha concesso il rigore alla Salernitana che con Di Tacchio ha
trovato il pareggio. Sul risultato di parità, eccezion fatta
per qualche mischia in area, nella prima frazione l’undici di
Ventura non ha praticamente più sofferto. Anzi sulla testa di
Giannetti è capitata l’occasione migliore ma Di Gregorio si è
esaltato. Nella ripresa la Salernitana è apparsa più convinta
ma anche più fresca dal punto di vista fisico. In tutta la
seconda frazione il Pordenone si è visto in avanti solo in una
circostanza, con Vannucchi bravo a volare su tiro di Semenzato
al minuto 83. Poi è stata solo Salernitana: nulla di
eccezionale, va detto, ma la squadra di Ventura ha dato l’idea
di poter vincere la partita. Probabilmente fosse entrato prima
Djuric, a cui Ventura ha riservato solo gli ultimi 10 più
recupero, le cose sarebbero cambiate. Proprio dal testone del
bosniaco sono arrivate due occasioni non sfruttate da
Giannetti e Dziczek che avrebbero cambiato il match e questo
finale di stagione. Alla fine, l’importante era fare risultato
ma ora servirà battere lo Spezia, terzo in classifica e
determinato a conservare tale posizione che può essere
fondamentale in chiave play off. Novanta minuti bollenti,
tutti da vivere, con la Salernitana che non dovrà dipendere da
nessuno. Solo da sé stessa.

PORDENONE-SALERNITANA 1-1

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Barison, Bassoli
(67’ Camporese), Gasbarro (55’ Semenzato); Misuraca, Burrai,
Pobega (84’ Mazzocco); Gavazzi (84’ Tremolada); Ciurria,
Bocalon (55’ Candellone). A disposizione: Bindi, Stefani,
Strizzolo, Chiaretti, Pasa, Zanon, Zammarini. All. Tesser

SALERNITANA (3-5-2): Vannucchi; Aya, Heurtaux, Jaroszynski;
Cicerelli, Dziczek, Di Tacchio, Capezzi (82’ Akpa Akpro),
Curcio; Gondo (88’ Djuric), Giannetti. A disposizione: Micai,
Migliorini, Jallow, Karo, Galeotafiore, Iannone, Maistro. All.
Ventura ARBITRO: Pezzuto di Lecce (Rossi di La Spezia-Sechi di
Sassari. IV Uomo: Zufferli di Udine)

MARCATORI: 18’ Burrai (P) su rigore, 26’ Di Tacchio (S) su
rigore NOTE: Ammoniti: Giannetti (S), Di Tacchio (S), Gasbarro
(P), Aya (S), Dziczek (S), Ventura (all. S), Mazzocco (P),
Barison (P). Calci d’angolo 2-5 per la Salernitana (1-4 pt).
Fuorigioco 0-2.

Ventura: «Attesi da due gare
decisive,   gioca  chi   sta
meglio»
Gian Piero Ventura ha affidato al sito web del club granata
pochi telegrafici concetti che accompagnano la Salernitana
alla viglia della delicata sfida con il Pordenone: “Da qui
alla fine -ha detto il tecnico- ci aspettano due partite
decisive per provare a centrare i playoff. A Trieste mi
aspetto una gara complessa in cui la priorità sarà
innanzitutto fare risultato”. La Salernitana proverà, dunque,
per prima cosa a non prenderle nel match di stasera e Ventura
annuncia l’ennesimo turn over visti i tanti impegni
ravvicinati: “Giocheranno quelli che stanno meglio
fisicamente” ha aggiunto il tecnico granata. “Al Pordenone
faccio i complimenti per il campionato che ha fatto. A Trieste
-ha detto in conclusione Ventura- ci aspetta una partita
delicata dove il risultato sarà prioritario su tutto”. Alla
vigilia della sfida contro la Salernitana, in programma
stasera alle 21 al Nereo Rocco di Trieste, il tecnico del
Pordenone Attilio Tesser ha parlato in conferenza stampa,
analizzando i temi del match: “Abbiamo fatto una rifinitura
decisamente tranquilla, più di tattica, dopo la lunga
trasferta di Ascoli. Al Del Duca la squadra ha dimostrato di
esserci”. Sulla formazione, Tesser annuncia cambiamenti
soprattutto per necessità: “Non recupera De Agostini, Gasbarro
è da verificare. Vedremo domani mattina per lui e qualche
altro calciatore affaticato. Rientrerà Barison dalla
squalifica, mentre sarà fuori Vogliacco”. Tesser promette
battaglia alla Salernitana: “Sarà una bella partita, tirata.
C’è moltissimo in palio, per questo dobbiamo arrivare giusti.
Loro si giocano l’accesso ai playoff e -ha spiegato il tecnico
dei ramarri- cercheranno la vittoria a tutti i costi, noi con
un punto li conquisteremmo aritmeticamente e con tre ci
garantiremmo almeno la quarta posizione. Posizione che conta
tantissimo in ottica post season. La Salernitana ha grande
qualità in campo e in panchina, una squadra fatta per stare in
alto. Dovremo affrontarli -ha concluso Tesser- con personalità
e carattere, sbagliando il meno possibile”.

Salernitana, una notte che
vale una stagione
La Salernitana si gioca questa sera una grossa fetta di play
off. Ad attendere i granata ci sarà il Pordenone di Attilio
Tesser, autentica rivelazione del campionato, che è
praticamente certo di partecipare alla post season ma che è in
piena lotta con lo Spezia per accaparrarsi la terza posizione
in classifica. Un match da non fallire per gli uomini di Gian
Piero Ventura dopo l’harakiri di venerdì scorso all’Arechi
contro l’Empoli che, in pratica, ha rimesso in discussione la
qualificazione e che stasera, in caso di ulteriore battuta
d’arresto, potrebbe essere irrimediabilmente compromessa. Alla
Salernitana, infatti, servono almeno 4 punti negli ultimi 180’
per avere la quasi certezza di centrare l’obiettivo stagionale
e, per farlo, bisognerà uscire quantomeno indenni dal Rocco di
Trieste. Un punto stasera per andarsi poi a giocare il tutto
per tutto venerdì all’Arechi contro un’altra big, lo Spezia.
Tornerà all’antico Ventura per cercare di strappare un
risultato positivo al Pordenone. Senza Lopez e Kiyine
squalificati, l’infortunato Cerci ed il ripudiato Billong, il
tecnico farà di necessità virtù riaffidandosi al caro vecchio
3-5-2 e puntando sulla solita mini rotazione tra gli
interpreti. Tra i pali, nonostante l’incubo che sta vivendo
dopo la serata horror vissuta con l’Empoli, dovrebbe essere
riconfermato Micai che, se così fosse, è chiamato al pronto
riscatto anche per rintuzzare gli insulti e le accuse
piovutegli addosso via social da parte di tanti tifosi
granata. Davanti a lui tornerà, sul centro sinistra,
Jaroszynski il quale andrà ad affiancare Migliorini ed uno tra
Aya e Karo nel terzetto di centrali. Ventura conferirà
sostanza al centrocampo inserendo, accanto a Di Tacchio, il
redivivo Dziczek, e spostando sull’out destro Akpa Akpro.
Cicerelli dunque, dovrebbe cominciare dalla panchina. A
sinistra largo al rientrante Curcio. In avanti potrebbe
toccare a Djuric riposare, con Jallow che potrebbe tornare a
far coppia con Gondo. Una formazione, dunque, votata al
contenimento ed alle ripartenze in velocità proprio per
cercare in primis di annullare l’avvolgente manovra offensiva
dei ramarri. Una compagine, quella neroverde, che non è più
quella sbarazzina e micidiale del girone d’andata ma che è,
soprattutto in casa (anche se si giocherà sul neutro di
Trieste), molto temibile. Occhio all’ex Bocalon che, in questa
stagione, ha già castigato i granata con la maglia del
Venezia. Orecchie, invece, ai risultati che arriveranno dagli
altri campi: Crotone-Frosinone, CittadellaVenezia, Empoli-
Cosenza e, soprattutto, Pisa-Ascoli e Benevento-Chievo sono le
gare che andranno attenzionate. La Salernitana, però, dovrà
innanzitutto badare a sé stessa perché ha già abbondantemente
dimostrato che, se vuole, può riuscire in tutto e nel
contrario di tutto.
Poker   al   Cittadella,   la
Salernitana rivede i play-off
Come l’anno scorsola Salernitana rifila 4 reti al Cittadella
conquistando 3 punti che la rilanciano in zona play off dopo
il ko subito ad Ascoli. Partita perfetta per gli uomini di
Ventura che con caparbietà e grinta hanno la meglio contro un
avversario ostico ottenendo la decima vittoria conquistata tra
le mura amiche che conferma l’Arechi il fortino granata. Prima
doppietta tra i professionisti di Lombardi, rigore parato di
Micai e tante emozioni a suggellare un’ottima prestazione.

Solita Salernitana ad Ascoli,
la sveglia granata arriva
troppo tardi
Una Salernitana scarica nelle gambe e nella testa soccombe
meritatamente ad Ascoli 3-1. Marchigiani subito avanti all’8’
con Trotta. Campani incapaci di reagire, e Ninkovic sorprende
al 15’ Micai per il 2-0. Il portiere granata salva la sua
porta in un altro paio di circostanze. Nella ripresa Ventura
inserisce Cerci per il 4-3-3 rilevando uno spento Giannetti ma
ancora Trotta sfugge a Billong e sigla il 3-0. Sembra finita,
ma Lopez da un cross trova un fallo di mano, rigore che Kiyine
trasforma. I campani iniziano a crederci, entrano Capezzi ed
Heurtaux, poi anche Gondo. All’85’ ancora Lopez trova la testa
di Djuric che accorcia 3-2.

ASCOLI – SALERNITANA 3-2
ASCOLI (3-4-2-1): Leali; Ferigra, Brosco, Ranieri; Padoin,
Cavion (45′ st Pucino), Petrucci (28′ st Costa Pinto),
Sernicola; Morosini (15′ st Eramo), Ninkovic (28′ st Troiano);
Trotta. A disposizione: Marchegiani, Novi, Valentini, De
Alcantara, Maurizi, Piccinocchi, Matos, Scamacca. Allenatore:
Dionigi.

SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Karo, Billong, Jaroszynski (9′
st Heurtaux); Cicerelli (30′ st Gondo), Akpa Akpro (9′ st
Capezzi), Di Tacchio, Lopez: Kiyine; Giannetti (1′ st Cerci,
47′ st Iannone), Djuric. A disposizione: Vannucchi,
Migliorini, Galeotafiore, Curcio. Allenatore: Ventura.

ARBITRO: Dionisi di L’Aquila (assistenti: Marchi e Palermo –
IV uomo: Camplone)

RETE: 8′ pt, 4′ st Trotta (A), 15′ pt Ninkovic (A), 9′ st rig.
Kiyine (S), 40′ st Djuric

NOTE. Ammoniti: Morosini (A), Trotta (A), Lopez (S), Troiano
(A), Gondo (S). Angoli: 2-8. Recupero: 3′ pt – 5′ st

La Salernitana che non ti
aspetti, vittoria nel derby
con un uomo in meno
La partita che non ti aspetti, la migliore post lockdown. Con
un uomo in meno la Salernitana ha la meglio della Juve stabia,
avendo anche la forza di riportarsi in vantaggio dopo il
momentaneo pari delle vespe. Pronti via e il derby con la Juve
Stabia prende una brutta piega. Al 5’ Aya stende Canotto e
l’arbitro lo espelle. Granata in dieci e pronti forse
all’ennesima serataccia. Entra Karo che si piazza in difesa e
Jallow una volta sostituito offende l’arbitro che lo espelle
in panchina. E invece la banda di Ventura caccia attributi e
cuore e con un super Akpa Akpro trova il vantaggio. Juve
Stabia stordita e nella ripresa chi si aspetta il crollo
granata anche per il gran caldo si trova una squadra che
costruisce e spreca almeno tre gol fatti. E cosi le vespe
ritornano in partita con Forte. Sembra scritto il destino ma
sempre Akpa e Akpro e Gondo costruiscono il nuovo vantaggio
all’80’ in contropiede. Le girandole di cambi non variano la
sostanza.

SALERNITANA-JUVE STABIA 2-1

SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Aya, Migliorini, Jaroszynski
(23′ st Heurtaux); Akpa Akpro, Di Tacchio, Dziczek, Curcio
(41′ st Lopez); Kiyine (23′ st Maistro); Gondo (41′ st
Djuric), Jallow (12′ st Karo). A disp. Vannucchi, Russo,
Billong, Cerci, Capezzi, Giannetti, Cicerelli. Allenatore:
Ventura

JUVE STABIA (3-4-3): Provedel; Vitiello (16′ st Ricci),
Troest, Allievi; Elia, Calvano (33′ st Addae), Calò, Mallamo
(16′ st Mezavilla); Canotto (33′ st Izco), Forte, Cissé (6′ pt
Di Mariano). In panchina: D. Russo, Melara, Rossi, Bifulco,
Mastalli, Fazio, Tonucci. Allenatore: Caserta

ARBITRO: Fourneau di Roma 1 (assistenti: Fiore e Pagliardini –
IV uomo: Illuzzi)

RETI: 23′ pt Akpa Akpro (S), 24′ st Forte (J), 37′ st Gondo
(S)

NOTE: Espulso al 4′ pt Aya (S), al 12′ st allontanato Jallow
(S) dalla panchina. Ammoniti: Gondo (S), Di Mariano (J),
Mallamo (J), Troest (J), Ricci (J), Allievi (S), Calvano (J),
Dziczek (S), Maistro (S), Calò (J). Angoli: 3-9. Recupero: 3′
pt – 5′ st
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