Superbasket Daily il quotidiano del basket
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Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 Superbasket Daily, il nuovo portavoce del basket di Giampiero Hruby (editore rivista Superbasket) SB Daily fa oggi lunedì 23 settembre il suo ingresso nel basket intendendo assolvere fedelmente ai compiti di una informazione moderna, tempestiva, e obiettiva. Assumendo, nello stesso tempo, la funzione di portavoce e di interprete dei molteplici problemi della nostra pallacanestro. Sarà gratuito per l'intera stagione sportiva 2019-20 dopo una breve registrazione sul sito web ufficiale superbasket.it. SB Daily sarà disponibile 6 giorni su 7, dal lunedì al sabato alle ore 10:30. E non vivrà di luce riflessa della rivista, del nostro sito o della pagina https://www.facebook.com/SuperbasketOfficialPage/ avrà un proprio respiro, una diversa logica giornalistica. Sarà il punto giornaliero di una attività a 360 gradi, dal basket italiano a quello NBA passando per il basket giovanile. SB Daily cercherà di formare una nuova community di pallacanestro al servizio dei suoi lettori ma anche degli agenti, dirigenti, allenatori e ovviamente dei giocatori. E accetterà e vaglierà tutti i vostri consigli e suggerimenti. SB Daily sarà curato da Giuseppe Sciascia, vecchia conoscenza dei lettori di lungo corso di Superbasket, avendo già scritto sulla rivista cartacea dal 1992 al 1994 e poi ancora dal 2009 al 2012; uno che ha trascorso due terzi della sua vita scrivendo di basket. Sciascia, molto conosciuto e stimato nell’ambiente, è una specie di enciclopedia umana della pallacanestro, sia FIBA che FIP, passando per EuroLega, Serie A-1, A-2, femminile e giovanile. Lui non è solo un giornalista è un pozzo di conoscenza, ma anche un grande ricercatore, che arriva a scavare nelle ‘tombe’ dell’antichità se è necessario. Grazie a tutto questo, avrete non solo rumors ma anche fatti, novità e anticipazioni. Da Superbasket a SB Daily di Dan Peterson (direttore rivista Superbasket) Nel 1978 il mitico Aldo Giordani, Fondatore, Editore e Direttore di 'Superbasket', oggi nella Hall of Fame del Basket Italiano, senz’altro il Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 1
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 giornalista di basket più importante di tutti i tempi (basta sapere che aveva una rubrica di 8-10 minuti su 'La Domenica Sportiva' ogni settimana, con filmati, risultati, classifiche e interviste) ha scritto, nel suo primo editoriale, che il Basket Italiano aveva bisogno di una settimanale per conoscere il suo ‘Secondo Boom,’ dopo quello derivato dal grande pubblico, i palazzetti pieni e i risultati ottenuti dai club italiani in Europa e la Nazionale Italiana nel mondo. Bene, essendo ora nel Terzo Millennio, stiamo andando incontro al ‘Terzo Boom,’ grazie alla tecnologia, e SB Daily vuole essere la prua di questa nave in viaggio verso il futuro! Una grande dote di 'Superbasket' è sempre stata quella di essere al passo con i tempi. Torno al grande Aldo Giordani. Lui sapeva che 'Giganti del Basket' era un magazine importante, ma si trattava di un mensile. Sapeva che anche il 'Guerin Sportivo' (dove teneva una rubrica) era importante ma che rimaneva, sostanzialmente, una rivista di calcio. Perciò il suo obiettivo era di ottenere due risultati in uno: un settimanale che fosse una rivista solamente di basket. Giordani sapeva che i quotidiani lo potevano battere attraverso la pubblicazione dei risultati il lunedì mattina. Per questo, pubblicava 'Superbasket' nel pomeriggio di lunedì, avendo a disposizione più informazione dei quotidiani: box score, statistiche, cronistoria, foto, altro. Così facendo, ha vinto la guerra contro il tempo. Oggi, nell’era del cyberspazio, Internet batte tutti: mensili, settimanali, quotidiani. Non ho dubbi: fosse ancora con noi, Giordani avrebbe detto: “Cari, bisogna adeguarci a questa nuova realtà.” Così, in questo mondo diverso, vogliamo strappare una pagina dal libro di ‘istruzioni per l’uso’ di Giordani e dare ai nostri tifosi e lettori tutto ciò che vogliono in tempo reale. Abbiamo quindi iniziato a spostarci dalla carta alla rete, anche se 'Superbasket' uscirà sempre con i propri numeri speciali sulla carta stampata (nei prossimi giorni la rivista sarà di nuovo nelle edicole con la Guida Ufficiale della Serie A). Detto ciò, il nostro obiettivo è darvi tutto subito: risultati, cronaca, approfondimenti, opinioni, curiosità, rumors, informazioni. Bombardamento a tappeto! Da qualche mese, SB.IT ha già tracciato questa nuova strada. Ora, un nuovo step: SB Daily, una sorta di newsletter. Io stesso porterò il mio contributo a questa nuova iniziativa. Partirò con una rubrica intitolata ‘Basket Europeo: Geni & Maghi." realizzata in collaborazione con Alessio Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 2
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 Cattaneo. Sarà una rubrica di 168 profili con altri 13 articoli di introduzione (oggi potrete leggere i primi due), in cui sarà nominata (scelta mia, sia chiaro) la squadra All-Europa (12 giocatori: 'i Geni' e 2 coach: 'I Maghi') per ogni decennio (1950-59; 1960-69; 1970-79; 1980-89; 1990-99; 2000-09; 2010-19) oltre ad alcune squadre speciali: i giocatori USA naturalizzati; gli specialisti, gli Europei-NBA; gli italiani del passato; gli italiani recenti. Mi sono divertito molto nel farlo. Non volevo che i giganti del basket del passato venissero dimenticati. Si tratta di un mio saluto di stima e affetto per chi ha reso il Basket Europeo ciò che è oggi. Onorato di fare tutto questo per il lancio di SB Daily. SB Daily, per riscoprire la passione? di Giuseppe Sciascia (curatore Superbasket Daily) Novembre 1984: un ragazzino tredicenne che ha scoperto il basket grazie alle telecronache televisive di Aldo Giordani acquista per la prima volta Superbasket. E attraverso quelle pagine tracimanti notizie, approfondimenti, curiosità, storie e racconti – anche sotto forma dei mitici pallini – assorbe progressivamente una inesauribile passione per un mondo che avrà la fortuna di trasformare dal suo sport preferito alla sua professione. SB Daily nascerà oggi anche attraverso quel ragazzino diventato uomo con la penna – ora col computer – in mano sui campi di basket di tutta Italia, con l'intento di replicare quello stile giornalistico, e provare a trasmettere questa passione ad una nuova generazione di tifosi. Nell'era dell'immagine sceglieremo uno stile diverso puntando soltanto sul valore dei testi. Il quotidiano sul web cercherà di attirare lettori attraverso la tempestività delle notizie e l'accuratezza delle analisi, unendo attualità ed approfondimento nell'auspicio di diventare un appuntamento fisso per tutti coloro che amano le novità in anteprima, ma anche per chi cerca spunti di riflessione sui temi importanti del basket italiano di ogni livello. L'obiettivo è quello di proporre un prodotto che resti accattivante a prescindere dal numero degli scoop che proveremo a fornire agli utenti di SB Daily, arricchendolo anche di contenuti d'autore con l'aiuto di Alessio Cattaneo per creare un giornale che risulti il più completo e stuzzicante possibile. In Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 3
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 un basket italiano sempre in cerca di visibilità e spazi per promuoverne il prodotto, l'auspicio è che SB Daily possa diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori. Come era rapidamente divenuto a suo tempo il settimanale lanciato dall'inimitabile Aldo Giordani. LBA Serie A Brindisi invia una relazione alla FIP Brindisi ha inviato una relazione agli organi competenti – FIP e CIA - in merito alla gestione dell'Instant Replay nei secondi finali della semifinale di Supercoppa contro Venezia. Non si tratta di un ricorso avverso al risultato acquisito sul campo, casistica esclusa dal regolamento, ma “Nel rispetto delle squadre partecipanti abbiamo atteso la fine dell'evento, ma riteniamo opportuno nell'interesse del basket ed assieme a tutti gli organi coinvolti, approfondire quanto verificatosi lo scorso sabato” come ha spiegato il presidente Fernando Marino nella nota stampa emessa sulla vicenda. Brescia, c'è Warner per Koenig Brescia ha scelto Angelo Warner per prendere il posto di Bronson Koenig. Il 27enne play-guardia statunitense, laureatosi nel 2015 a Morehead State University, ha giocato prevalentemente in leghe minori tra Mozambico e Bosnia; nell'estate 2018 era stato vicino a Bergamo preferendo però la proposta di Sopron in Ungheria, dove ha totalizzato 19,4 punti, 5,3 rimbalzi e 5,0 assist col 43% da 3. Rispetto a Koenig, guardia con capacità di dare qualche minuto anche da play, Warner sembra più orientato alla regia pur potendo giocare in entrambi gli spot perimetrali grazie ad una buona taglia fisica. Per poterlo schierare domenica a Milano la Germani dovrà completare le pratiche per il tesseramento entro le 11 di venerdì. Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 4
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 Milano, gettone per Rey L'Olimpia ha messo sotto contratto Xavi Rey, che in attesa del rientro di Arturas Gudaitis completerà il parco lunghi di Ettore Messina nel primo mese di Eurolega. Il 32enne lungo spagnolo che ha svolto l'intero training camp con Milano sarà schierato soltanto in Europa (il calendario prevede 6 partite nel mese di ottobre) dove il limite dei tesseramenti è fissato a quota 20 contro i 18 delle regole FIP (Milano ha già 14 contratti depositati in LBA compresi i convalescenti Nedovic e Gudaitis). L'atleta del 1987 ha al suo attivo due sole gare di Eurolega nel 2008/09 a Barcellona; nelle competizioni ECA ha totalizzato tre apparizioni in Eurocup (l'ultima nel 2016/17 a Fuenlabrada), nell'ultima annata ha totalizzato 13,1 punti e 9,1 rimbalzi in Portogallo al Benfica. Con Ettore Messina aveva disputato nel 2014/15 la Summer League di Las Vegas nelle file di San Antonio. Roma senza Jefferson a Bologna La Virtus Roma non ha tesserato Davon Jefferson per la prima di campionato di domani sera a Bologna. Un disguido burocratico relativo alla letter of clearance della federazione di Portorico, dove il lungo statunitense aveva giocato i playoff 2019 dopo aver chiuso l'esperienza a Cantù, ha impedito al club capitolino di perfezionarne la pratica. Il nulla osta FIBA obbligatorio per il trasferimento ad un club appartenente ad una diversa federazione nazionale è giunto fuori tempo massimo rispetto ai termini per il match di domani; Jefferson dovrà dunque rimandare il debutto alla gara di domenica in casa contro Brindisi. Precampionato, Milano unica imbattuta E’ Milano la regina assoluta del precampionato: 10 vittorie su altrettante amichevoli di preparazione, compresi gli antipasti di Eurolega contro Khimki, Olympiacos, Fenerbahce e Maccabi Tel Aviv. Dati dal valore puramente indicativo, alla luce del diverso livello delle avversarie; lo dimostra il fatto che Sassari ha vinto la Supercoppa a dispetto di un record negativo nelle amichevoli non ufficiali. La truppa di Ettore Messina è l'unica Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 5
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 imbattuta in fase di preparazione; una sola sconfitta in 7 gare invece per Reggio Emilia (a Trento da Cremona), Brindisi (in casa contro l'Anwil prima della Supercoppa) e Trieste (nell'ultimo test contro Koper; su 7 gare c'è anche un inedito pareggio con Bratislava). Bene anche Cantù con 6 vittorie su 8 gare e Brescia con un record di 6-3; sopra il 50% anche Fortitudo Bologna (4-2), Virtus Bologna (5-3), Pesaro e Trento (4-3) e Varese (5-4), parità assoluta per Pistoia (4-4) mentre Cremona (3-4), Venezia e Sassari (3-5) e Virtus Roma (3-6) hanno avuto un record negativo. La peggiore è stata Treviso, vittoriosa solo una volta (a Vicenza contro Kapfenberg) su 6 uscite. Pesaro-Fortitudo, debutto per due Prima panchina assoluta in serie A stasera a Pesaro per Federico Perego ed Antimo Martino, due dei tre absolute beginners del campionato numero 98 (l'altro è Michele Carrea a Pistoia). Il coach di Lissone, il più giovane del lotto con i suoi 35 anni, è alla seconda esperienza da head coach – la prima dall'inizio dell'annata – dopo aver portato a termine il 2018/19 in Germania al Bamberg; Martino ha vinto l'A2 con la Fortitudo Bologna e debutterà da capo allenatore in A dopo l'esperienza da assistente alla Virtus Roma. Fortitudo, Mancinelli il trait d'union dopo 10 anni La Fortitudo Bologna chiuderà stasera a Pesaro un digiuno di oltre 10 anni con la serie A. L'ultima partita tra i professionisti risale al maggio 2009 a Teramo nella stagione che ne decretò la retrocessione in A2; il punto di contatto fra le due squadre è la presenza di Stefano Mancinelli, giocatore bandiera dell'Aquila che lasciò per accasarsi a Milano nel 2009 e dove è tornato nel 2017 con la squadra militante in A2. Nata la ADSP, Iozzelli presidente E’ nata l'Associazione Dirigenti Sportivi di Pallacanestro, che raccoglie i dirigenti professionisti dei club di serie A e LNP con l'obiettivo di Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 6
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 riconoscere la figura professionale a livello contrattuale come avviene per giocatori ed allenatori attraverso un dialogo con FIP e leghe che istituisca un albo con relativo tesseramento. L'ADSP sarà presieduta da Giulio Iozzelli, ex direttore generale di Pistoia; nel consiglio direttivo ci sono Claudio Coldebella, Marco Martelli, Nicola Alberani ed Marco Sambugaro. La prima assemblea per illustrare il progetto è stata indetta per mercoledì 2 ottobre a Brescia. LNP Serie A2 Latina cambia assetto con Bolpin Latina ha ingaggiato Riccardo Bolpin per rinforzare il parco esterni. Il 22enne atleta di scuola Reyer Venezia, con la quale è vincolato fino al 2021, scenderà nuovamente con la formula del prestito in A2 dove aveva già militato nel 2015/16 ad Agropoli (3,2 punti e 1,4 rimbalzi) e nel 2016/17 a Recanati (4,3 punti e 2,2 assist). Nel 2018/19 l'esterno del 1997 ha giocato in serie a Pistoia, chiudendo a 4,8 punti e 1,8 rimbalzi col 40% da 2 e il 40% 3; il giocatore veneto aveva disputato il precampionato con Trento, la Benacquista lo inserirà nel parco senior rimpiazzando l'ala forte Alfonso Di Ianni. Orzinuovi al completo con Smith e Perin Orzinuovi ha scelto Tarin Smith per sostituire l'infortunato C.J. Burks. La 24enne guardia statunintense (188 centimetri per 84 chili) è uscita nel 2019 dall'università di Connecticut (8,0 punti e 2,4 assist di media col 42% dal campo e il 23% da 3). Si attende solo il contratto di ritorno con la firma del rookie statunitense per l'annuncio ufficiale; nella sua carriera NCAA l'anno da senior con gli Huskies è stato il terzo college dopo le tappe Nebraska da freshman e Duquesne dal 2016 al 2018. La matricola bresciana ha inoltre deciso di tesserare Marco Perin come ottavo senior: il 26enne playmaker debutterà in A2 con la formazione di Stefano Salieri dopo diverse annate in Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 7
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 B, l'ultima a San Vendemiano producendo 14,3 punti e 5,6 assist col 53% da 2. Casale Monferrato, un gettone per Valentini? La Novipiù valuterà al ritorno del presidente Giancarlo Cerutti se rimpiazzare l'infortunato Fabio Valentini con un senior a gettone, oppure attendere il rientro dell'esterno del 1999 facendo affidamento sulle risorse interne. Tra i nomi proposti per un elemento a termine ci sono il 32enne play Alessandro Piazza (nelle ultime due annate all'Eurobasket), il 28enne Roberto Marulli (reduce dall'esperienza a Trapani) e il 29enne Massimo Chessa (vincitore dell'A2 Ovest con Roma). Meno probabile la pista di un rinforzo Under a gettone; nell'ottica di puntare nuovamente ad una delle 5 quote per il premio Under 22 (lo scorso anno la Junior terminò prima) la società potrebbe optare per non effettuare innesti. LNP, presentazione sabato a Palazzo Marino di Milano La presentazione dei campionati LNP 2019/20 si svolgerà sabato 28 settembre alle 11 a Milano presso Palazzo Marino, sede del Comune del capoluogo lombardo. LNP Supercoppa, le protagoniste: Torino Ecco i profili degli atleti di rotazione della Reale Mutua Torino, una delle 4 protagoniste delle Final Four della Supercoppa LNP in programma venerdì e sabato alla Allianz Cloud di Milano. ALESSANDRO CAPPELLETTI (Play, 1995, Italia) Nativo di Assisi ma cresciuto nel vivaio Mens Sana, prova a lasciarsi alle spalle un doppio infortunio ad un ginocchio che lo ha frenato nella fase di decollo della carriera. Dinamicissimo interprete del pick&roll, ama buttarsi nel traffico con la sua accelerazione bruciante; tanta adrenalina con capacità di guadagnarsi viaggi in lunetta, tiratore di striscia con affidabilità alterna dall'arco. Lo scorso anno ha giocato poco ma lavorato tanto in Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 8
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 allenamento alla Virtus Bologna, la nuova Torino lo ha scelto per le sue doti propulsive. ANDREA TRAINI (Play, 1992, Italia) Promessa giovanile pesarese (argento Under 20 nel 2011) frenata dagli infortuni al ginocchio destro che lo hanno tenuto ai box per quasi due anni. Giocatore ormai rodato in A2 alla terza incarnazione fuori dalle Marche, ha taglia limitata ha gittata di tiro importante e buone capacità di condurre la manovra. Dividerà i minuti in regia con Cappelletti in regia, ha firmato un accordo biennale. DERRICK MARKS (Guardia, 1993, Usa) Lanciato in A2 da Demis Cavina nel 2015/16 a Tortona, il tecnico romagnolo lo ha rivoluto con sé a Torino dopo la stagione in seconda lega turca che ha dimostrato il completo recupero dall'infortunio muscolare di fine 2016/17 a Ravenna. Attaccante di razza che ama il crossover e i tiri importanti, ha taglia fisica ma va al ferro prevalentemente in campo aperto, sa mettere punti sul tabellone in tanti modi anche andando spalle a canestro per sfruttare la stazza. Più realizzatore che tiratore venendo però dal 41% da 3 con la maglia di Beledye. MIRZA ALIBEGOVIC (guardia-ala, 1992, Italia) Figlio d'arte con mano fumante dall'arco, torna a Torino dove aveva già vissuto un'annata in maglia Auxilium in serie A. Realizzatore di vaglia per l'A2 che ha già vinto da sesto uomo a Brescia, il pezzo forte è il tiro dall'arco ma può anche mettere la palla per terra per raccogliere viaggi in lunetta. Con Marks formerà una coppia di attaccanti micidiali, ha corpo per garantire impatto a rimbalzo difensivo. DANIELE TOSCANO (ala, 1993, Italia) Giocatore ruspante cresciuto nelle giovanili dell'altra Latina, mai profeta in patria alla Benacquista e dopo tanta B lanciato da Mattia Ferrari a Legnano. Può ricoprire entrambi gli spot di ala, colpendo in serie da 3 nelle serate di grazia o giocando da 4 tattico per sfruttare la sua energia e il suo fiuto per il rimbalzo. Giocatore aggressivo e irruente, dalla panchina ha l'energia per dare la scossa. KRUIZE PINKINS (ala-centro, 1993, USA) Doppia doppia di media lo scorso anno a Casale Monferrato, giocatore intrigante per il mix di impatto a rimbalzo e qualità frontali per tirare o Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 9
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 attaccare dal palleggio. Giocatore esplosivo e versatile in fase offensiva, a volte soggetto a sbalzi di rendimento, non ha trovato posto in A dopo aver esercitato l'escape dall'accordo con la Novipiù ma è approdato a Torino dove giocherà in un ruolo più lontano da canestro rispetto alla passata stagione. OUSMANE DIOP (ala-centro, 2000, Senegal-Italia) Sbarcato in Italia a 13 anni ha conseguito la formazione tricolore tra Feletto e Udine. Sassari ci ha investito per 4 anni lasciandolo in A2 nell'affiliata Reale Mutua per fargli fare esperienza da protagonista: ad un atletismo clamoroso sta abbinando un bagaglio tecnico sempre più completo, al momento è un fattore dentro l'area ma in ottica futura per la A deve ampliare il raggio di tiro. A Torino avrà occasione di giocare anche da ala forte e non limitarsi alle soluzioni in avvicinamento nelle quali eccelle. LUCA CAMPANI (ala-centro, 1990, Italia) Grande promessa ai tempi del vivaio di Reggio Emilia, condizionato da noie ad un ginocchio che lo ha frenato spesso in carriera. Mani dorate per tirare e passare la palla, tecnica eccellente tra movimenti interni e tocco frontale, giocatore più tecnico che fisico che cerca una dimensione da protagonista in A2 dove torna dopo 7 stagioni da cambio in A. KURT CASSAR (centro, 1999, Malta-Italia) Maltese di nascita ma italiano di formazione nel vivaio Stella Azzurra. Stazza imponente ma mani morbide per la taglia fisica, elemento di posizione più che di atletismo, può farsi valere vicino a canestro ma deve migliorare nella protezione del pitturato contro avversari dinamici. LNP Serie B Lucca, ore decisive Il Basket Lucca è al lavoro per partecipare al campionato 2019/20 a dispetto delle problematiche economiche emerse negli ultimi giorni. Nuovamente esclusa al momento l'ipotesi della rinuncia al campionato, gli atleti in forza alla compagine di Michele Catalani non hanno ricevuto comunicazioni ufficiali ma la dirigenza è all'opera per trovare coperture, Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 10
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 valutando la possibilità di lasciar partire i giocatori con i contratti più onerosi (ma a far maggiormente gola sul mercato attualmente sarebbero gli Under Banchi, Bartoli e Drocker) per ridurre i costi di gestione. La società ha già provveduto a tesserare tutti gli atleti e dovrà versarne pertanto i parametri NAS, ma non essendo ancora iniziato il campionato non ci sono vincoli sui movimenti senior in uscita (il Regolamento Esecutivo Tesseramento prevede un massimo 3 cessioni solo tra coloro che sono andati a referto). Faenza, in arrivo Anumba Faenza è in chiusura con Simon Anumba per completare il parco esterni. Il 23enne esterno anglo-italiano cresciuto a Reggio Emilia, lo scorso anno in A all'Auxilium Torino (64 minuti e 10 ingressi in campo con 1,3 punti e 0,8 rimbalzi) finirà alla corte di Massimo Friso dopo il nulla di fatto con Marco Evangelisti: il 35enne ex Agrigento ha deciso di interrompere l'attività agonistica iniziando ad allenare le giovanili della Scuola Basket Arezzo. Cecina punta forte su Banchi Cecina attende le ultime evoluzioni da Lucca per provare a chiudere l'operazione Alessandro Banchi. Il 21enne playmaker, figlio del coach attualmente al Lokomotiv Kuban che ha lavorato al Don Bosco Livorno con Roberto Russo, è la prima scelta del club del presidente Parietti per rinforzarsi in regia. A meno di chiamate dall'A2 di Casale Monferrato, l'atleta del 1998 parrebbe destinato a rimanere in Toscana in caso di Montecatini valuta un'aggiunta Under Montecatini riflette sulla possibilità di inserire una guardia Under nel roster di coach Tonfoni. Esclusa però l'ipotesi Saverio Bartoli in uscita da Lucca (possibilità a Lecco per l'esterno del 2000 che cerca spazi anche da playmaker), si lavora comunque per l'aggiunta di un elemento che allunghi le rotazioni. Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 11
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 NBA/Team USA: quando la confusione fa gioco di Fabio Anderle Che la World Cup cinese abbia rappresentato un momento poco felice per l’NBA è un dato di fatto: 342 dei 450 atleti presenti nei roster delle squadre all’inizio della stagione passata erano statunitensi. E’ quindi evidente che la sconfitta del movimento americano è anche quella dell’NBA nel momento in cui la lega professionistica è la punta di diamante del movimento ed ha mandato la selezione perdente. Chi vince sta antipatico, e poi “ha rovinato il gioco”, “trasforma i giocatori in robot”, “non sa giocare di squadra”, “è crollata la casa, c’è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette”! Ma citazioni a parte, è triste vedere che nel nome di una inutile glorificazione del basket europeo ci sono “esperti” che non perdono occasione per sminuire il basket NBA... come se i Dončić, i Bogdanović, i Gallinari un giorno decidessero di andare là solo per i soldi e non perché è li che giocano quelli più bravi al mondo, è lì che devi giocare per andare “sulla mappa” di quelli che contano. Che la sconfitta di Team USA però sia il fallimento dell’NBA – frase letta in più occasioni negli ultimi giorni e vergata anche da penne conosciute – è un’assoluta falsità proprio per il numero riportato sopra. 108 di quei 450 atleti infatti sono “stranieri” e molti di loro al Mondiale hanno potuto rinforzare le rispettive rappresentative, risultando decisivi in più occasioni. Vogliamo forse negare che i due migliori nella vittoria della Francia proprio sugli USA siano stati il Jazz Rudy Gobert ed il Magic Evan Fournier? Che nella Spagna campione l’MVP della manifestazione, il Phoenix Sun Ricky Rubio, era attorniato da “giocatorini” come il Raptor Marc Gasol, il Nugget Juancho Hernangómez, l’Hornet Willy Hernangómez? Che a completare il Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 12
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 gruppo c’erano altri due ex, gli ex Portland Victor Claver e Rudy Fernández? E’ vero, l’Argentina il “sapore NBA” lo percepiva solo in Luis Scola, ma è anche vero che il “Luifa” è stato il faro della selezione sudamericana, la luce verso la quale tutti si sono orientati per far arrivare la nave nel porto di una splendida e inaspettata “medalla de plata”. Il bronzo è andato alla Francia: i citati Fournier e Gobert sono in forza a squadre NBA così come Nicolas Batum, Frank Ntilikina, e poi ci sono l’ex (anche se con sole 23 partite in NBA) Axel Toupane ed il futuro Celtic Vincent Poirier. Quarto posto dell’Australia che poggiava su Aaron Baynes, Andrew Bogut, Pat Mills, Joe Ingles e Matt Dellavedova... Fra un mese la maggiore lega professionistica di basket al mondo riaccenderà i motori: a bordoper la SESTA stagione consecutiva ci saranno più di cento stranieri e ogni squadra ne schiererà almeno uno. Sì, la World Cup è stata un brutto colpo per il marketing NBA che vende il proprio campionato come il migliore al mondo e deve costantemente dimostrare di esserlo. Che però i successi di Rubio, Gasol, Scola, Batum, Mills abbiano in sé sia il sapore dei luoghi in cui hanno imparato il basket sia quello in cui lo hanno raffinato contro i migliori al mondo, è una realtà evidente. Alla quale solo chi è preconcetto finge di non arrivare. Il 24% dei giocatori NBA non è americano: la lega è anche il ragazzino che ieri palleggiava nel campetto Lubiana, Madrid e Milano. Lo dimostrano Sergio Scariolo, Ricky Rubio e Luis Scola: anche quando non ci piace, l’NBA siamo noi. Invece di odiarla perchè è americana, dovremmo amarla perchè è sempre più globale, perchè ci sono i nostri ragazzi che stanno validando il nostro basket. Norme anti-tampering: pacchia finita per LeBron? Di Giovanni Baldini Non solo una multa fino a 10 milioni di dollari, ma anche l’eventuale perdita di scelte del Draft, sospensioni e annullamenti contrattuali: Adam Silver si è detto soddisfatto del voto unanime riguardo le nuove norme ma ha assicurato che nessuno vorrà ficcare il naso nelle comunicazioni private dei dipendenti NBA. Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 13
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 E qui la questione s’infittisce e si collega col nostro titolo provocatorio: sappiamo infatti che l’influenza di alcune superstar (certo, James non è il solo) è stata tale ed è tale da spingerci a pensare che intere franchigie pendessero dalle labbra e dai desideri capricciosi di queste ultime. Se The King vuole quella guardia, lo si accontenta se non vuole quel centro, lo si sbatte fuori squadra. Se vuole tornare a Cleveland, lo si accontenta nuovamente E se volesse convincere un giocatore sotto contratto a venire con lui ai Lakers? Ecco, in questo caso potrebbe violare le norme vigenti ma potremmo chiederci: chi non ha, almeno una volta, contattato un giocatore/allenatore/funzionario, pur sapendo questi fossero sotto contratto? Chi decide i criteri precisi che distinguono una telefonata amichevole fra Leonard e Paul George da una telefonata volta a progettare una coppia di fuoco in una nuova squadra? Come sarà possibile controllare tutte le conversazioni e le comunicazioni sospette? Nemmeno Adam Silver ha fornito una risposta chiara, ma penso in molti siano d’accordo su di un punto, ovvero sulla necessità di limitare il potere e l’influenza conseguente dei giocatori che vestono anche i panni del direttore sportivo, del proprietario, dello scout, del coach. Soprattutto quando ci sono milioni di dollari in gioco e quando le società pagano fior di stipendi alle figure deputate alle operazioni di mercato, è giusto staccare la spina ad infinite telenovele mediatiche che stravolgono piani aziendali costati danari e sudori. Basket Europeo: geni e maghi (Johnny Rogers) di Dan Peterson (# 3) * In collaborazione con Alessio Cattaneo Johnny Rogers, un'ala grande di 2 metri e 08, giocatore multidimensionale Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 14
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 dalle consumate doti al tiro, giocò per due anni al college a Stanford, dal 1981 al 1983, e altri due anni a University of California at Irvine, dal 1984 al 1986. Fu la scelta dei Sacramento Kings al secondo giro del Draft NBA nel 1986. Giocò nei Kings nella stagione 1986-87 e nei Cleveland Cavaliers in quella 1987-1988. Dopodiché, venne in Europa dove ebbe una carriera di 16 anni giocando per dieci squadre tra Spagna e Italia. Ebbe successo in ognuna delle sue tappe europee contribuendo pesantemente ai successi di squadra grazie al suo tiro dalla lunga distanza e alle sue qualità a rimbalzo difensivo. Ecco la lista dei suoi successi ottenuti in Europa: nella sua prima stagione, la 1989-99, aiutò il Real Madrid, allenato dal leggendario Manuel 'Lolo' Sainz, a vincere la prestigiosa Coppa delle Coppe. Nel 1991-92 contribuì nell'Olimpia Milano, sotto la guida di Mike D'Antoni, alla qualificazione alla Final Four della Coppa dei Campioni (chiamata oggi Eurolega). Nel 1989- 99 giocò la Final Four della Coppa dei Campioni con l'Olympiakos, guidato in pachina da Dusan Ivkovic. Nel 1999-2000 e nel 2001-02 aiutò il Panathinaikos, allenato da Zelimir Obradovic, a vincere l'Eurolega. Nel 2000-01 arrivò secondo. Non ci sono molti giocatori che possono dire di aver giocato la Final Four di Coppa dei Campioni/Eurolega con quattro squadre diverse. Johnny Rogers può farlo. E fu un protagonista principale nel ruolo del lungo tiratore da tre punti che apriva le difese: che fossero a zona, a uomo, o preparassero delle trappole per lui. Rogers fu anche un concreto rimbalzista su entrambi i lati del campo. Disponendo di una grande mobilità per un lungo, era un difensore versatile, in grado di marcare ali piccole, ali grandi e, occasionalmente, anche i centri. Era anche un eccellente passatore, capace di cedere un tiro in favore di un compagno meglio posizionato. Tutte queste qualità lo resero un leader molto simile a un allenatore in campo. Infine, sapeva giocare sotto pressione. Johnny Rogers giocò otto anni in Spagna e infine con la nazionale spagnola come giocatore 'naturalizzato'. Questo processo avviene solitamente attraverso una di queste tre vie: (a) burocratica; molto simile alla domanda per la cittadinanza negli Usa, un percorso lungo e difficile; (b) diaspora; mostrando come le tue antiche radici ti leghino alla nazione e aprendo così la porta per un 'ritorno' nel paese; (c) matrimonio; anche se le Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 15
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 scorciatoie da applicare lungo questa strada sono state ridotte negli anni. Johnny Rogers sposò una ragazza spagnola e fece immediatamente richiesta per ottenere la cittadinanza. Si tratta di un lungo processo di attesa in modo tale da evitare matrimoni lampo solo per rendere eleggibili gli atleti, così che né il Comitato Olimpico Internazionale né la FIBA destino sospetti. Johnny Rogers aveva 37 anni quando divenne un cittadino spagnolo e in grado di poter giocare per la nazionale. Vestì la maglia de 'La Roja' nelle Olimpiadi di Sidney 2000, sotto la guida di 'Lolo' Sainz che aveva portato la Spagna alla medaglia d'argento agli Europei 1999. A Sidney non andò come sperato e la nazionale chiuse con due vittorie e quattro sconfitte il suo cammino, finendo al nono posto il torneo olimpico. I giocatori presenti in lista hanno tutti giocato più anni con la loro nazionale adottiva. Ma Johhny Rogers merita comunque di essere incluso per la sua lunga e brillante carriera nelle squadre di club e per aver atteso così tanto la cittadinanza e l'eleggibilità dalla FIBA per giocare con la Spagna. Se glielo avessero permesso, ci avrebbe giocato molti anni prima. Basket Europeo: geni e maghi (Mike Sylvester) di Dan Peterson (# 4) * In collaborazione con Alessio Cattaneo Mike Sylvester, una guardia-ala di 1 metro e 95 uscita dall'Università di Dayton, ha raccolto grandi riconoscimenti nei suoi 16 anni di carriera in Italia. Nativo di Cincinnati, Sylvester veniva da una famiglia di atleti, la maggior parte giocatori di football, come suo fratello, Steve Sylvester, che fu un uomo di linea all'Università di Notre Dame e vinse poi due Super Bowl con gli Oakland Riders. Mike Sylvester giocò a football alla Moeller High School di Cincinnati, dove vide crescere il suo allenatore Gerry Faust fino a diventare coach di Notre Dame, ma i suoi primi amori furono basket e baseball, dato che era un grandissimo pitcher. Come giocatore di pallacanestro fu un realizzatore prolifico grazie al suo tiro in sospensione eseguito con le braccia dietro la testa, impossibile da stoppare. Sylvester si mise in mostra durante il torneo NCAA del 1974, dove per poco i suoi Dayton Flyers non eliminarono la UCLA di John Wooden nel Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 16
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 girone West Regional. Alla fine furono UCLA e la sua stella Bill Walton a prevalere dopo tre supplementari, 111-100. In quella partita, Mike Sylvester segnò 36 punti con 13 rimbalzi. Una prestazione che attirò l'attenzione del leggendario Presidente dell'Olimpia Milano, il Dottor Adolfo Bogoncelli il quale, pensando che Sylvester potesse avere discendenti italiani, decise di naturalizzarlo. E infatti aveva ragione, dato che il cognome originale della sua famiglia era Silvestri. C'era un problema: dopo aver sbrigato le pratiche, Sylvester dovette stare fuori per tre anni. Bogoncelli era a conoscenza della regola che fermava il giocatore per tre stagioni e applicabile solo in Italia, ma non nelle coppe europee FIBA. Per cui Sylvester firmò con l'Olimpia per giocare solamente in Europa in quei tre anni. Nella stagione 1975-1976, trascinata dai suoi punti, l'Olimpia vinse la Coppa delle Coppe; una grande impresa, tenendo conto che in Serie A, senza Sylvester, la squadra finì addirittura ultima. Poi, dal 1977 al 1980 Sylvester giocò con Milano in tutte le competizioni. Nel 1978-79, i suoi 24 punti di media aiutarono la squadra a qualificarsi per la finale, sebbene in molti la ritenessero candidata all'ultimo posto in classifica. Successivamente fu venduto alla Scavolini Pesaro quando Adolfo Bogoncelli cedette la squadra ad un nuovo proprietario. Nei suoi 16 anni di carriera in Serie A-1, Mike Sylvester vinse tre Coppe delle Coppe, con l'Olimpia Milano nel 1976, con la Scavolini Pesaro nel 1983 e con la Virtus Bologna nel 1989. Vinse anche tre Coppe Italia, con Pesaro nel 1985 e con la Virtus Bologna nel 1989 e 1990. Nonostante i tanti infortuni subìti, Sylvester fu in grado di segnare poco meno di 20 punti di media a partita in carriera. Era un giocatore versatile, capace di giocare sia ala grande che ala piccola. Ma era anche un grande difensore, uno 'stopper' come si usa dire in Europa, che spesso difendeva sul miglior realizzatore avversario. Da giocatore capace di muoversi sotto pressione, la sua presenza contribuì al successo di tre diverse squadre in Italia. Dopo essere stato 'naturalizzato', si dichiarò eleggibile per giocare con la Nazionale italiana e Sandro Gamba decise di convocarlo per le Olimpiadi del 1980 a Mosca, dove l'Italia superò l'Unione Sovietica in semifinale vincendo poi la medaglia d'argento: un altro grande trionfo per Sylvester. Con gli azzurri giocò anche gli Europei del 1981, in cui l'Italia finì quinta. Era l'uomo di riferimento. Era in grado di smarcarsi per prendere il tiro e Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 17
Superbasket Daily il quotidiano del basket dal lunedì al sabato alle ore 10:30 www.superbasket.it • hruby@igiganti.it a cura di Giuseppe Sciascia # 2 • Martedì 24 Settembre 2019 possedeva grande forza fisica e atletismo. Soprattutto, giocava senza paura. Nessuno amava marcarlo; voleva dire che la serata in campo sarebbe stata molto lunga. Il # 3 sarà disponibile domani mercoledì 25 Settembre 2019 alle 10:30 https://www.superbasket.it/ https://www.facebook.com/SuperbasketOfficialPage/ Riproduzione Riservata: Tutti i contenuti presenti sono protetti da © Copyright/Diritto d'Autore pertanto ne è vietata qualsiasi riproduzione (anche parziale) senza preventiva autorizzazione scritta | daily@superbasket.it. 18
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