Strumenti di welfare nella contrattazione collettiva : Lo stato dell'arte - Catania , 17 luglio 2020 - Odcec CT
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Strumenti di welfare nella contrattazione collettiva : Catania , 17 luglio 2020 Lo stato dell’arte Lorena Raspanti
Opportunità e necessità di politiche di welfare aziendale Evoluzione della contrattazione collettiva Nuovi obiettivi e ruoli delle parti sociali Welfare aziendale obbligatorio: le prime esperienze nella contrattazione collettiva Lorena Raspanti
Gli obiettivi di un “buon” piano di welfare aziendale 1) Benefici fiscali 2) Riduzione del costo del lavoro 3) Benessere dei lavoratori 4) Politica strutturale per incrementare i salari 5) Assistenza sanitaria, previdenziale, e altri bisogni di carattere sociale legati a formazione, sicurezza sul lavoro e salute e benessere anche per i familiari del lavoratore Lorena Raspanti
Welfare come politica strutturale del lavoro Opportunità per aumentare la partecipazione dei lavoratori nelle fasi di definizione delle condizioni lavorative ( orario di lavoro, flessibilità oraria, salute e sicurezza , formazione e riqualificazione) Work-life balance: risposta ai nuovi rischi e bisogni sociali dei lavoratori e dei loro familiari Miglioramento della produttività e del clima aziendale Lorena Raspanti
Welfare come politica strutturale dei salari Nuovo strumento di dialogo tra le parti sociali per migliorare le opportunità di contrattazione dei miglioramenti salariali in fase negoziale Per organizzare un buon piano di welfare l’azienda deve: 1) Coordinare il piano aziendale con l’eventuale welfare regolamentato dalla contrattazione nazionale ; 2) Analizzare le possibili incidenze dei valori, quali “redditi in natura” dei flexible benefit sulla determinazione delle retribuzioni dirette, indirette e differite, oltre che nel calcolo del TFR Lorena Raspanti
Le fonti del welfare Welfare aziendale come parte del Welfare occupazionale: Insieme delle disposizioni in denaro e servizi forniti ai dipendenti del settore privato e del pubblico, in conseguenza del rapporto di lavoro che intercorre tra le parti , con l’obiettivo di accrescere il benessere personale e lavorativo dei dipendenti e anche dei loro nuclei familiari 1) W.A. unilaterale : Iniziativa unilaterale del datore di lavoro, senza coinvolgimento di lavoratori e rappresentanze sindacali 2) W.A. bilaterale : conseguenza di un accordo collettivo o di un processo negoziale che vede coinvolti datori di lavoro e associazioni datoriale, da un parte, e lavoratori e organizzazioni sindacali , dall’altra. Ccnl Contratto Contratto nazionale territoriale aziendale Lorena Raspanti
Il ruolo dei sindacati nella contrattazione Nuovo ruolo delle parti sociali Contrattazione di Contrattazione di II livello I livello Piano di welfare “concertato” Politica strutturata dei salari Lorena Raspanti
L’opportunità di un coinvolgimento del sindacato La scelta del piano aziendale , volontario unilaterale o bilaterale, dipende proprio dal risultato di “beneficio” economico che si vuole raggiungere in tema di deducibilità dei costi 1) Con regolamento aziendale : la deducibilità dei costi è integrale ( art .95 del TUIR) solo se si configura l’adempimento di una “obbligazione negoziale” – occorre quindi statuire un vincolo temporale e obbligatorio per il datore di lavoro, e un diritto ( soggettivo ) per il lavoratore di ricevere i relativi benefit 2) Con accordo sindacale aziendale, permette, invece, l’integrale deducibilità dal reddito di impresa, e di definire l’esclusione dalla base di calcolo del tfr
Le nuove relazioni industriali : “terza via” Obiettivo: 1) Introduzione nuovi sistemi di classificazione del personale 2) Innalzamento delle competenze dei lavoratori attraverso la formazione continua 3) Potenziamento del rapporto tra sistema di istruzione e formazione con il mondo del lavoro “ Centro Studi Ancal Sicilia” 4) Nuove politiche salariali 5) Potenziamento della contrattazione decentrata e della flessibilità 6) Ampliamento del concetto di “impresa sociale” con maggiore inclusione dei lavoratori
La diffusione del welfare nella contrattazione collettiva 1) Contrattazione di I Livello 1) Previdenza complementare 2) Sanità integrativa 3) Formazione continua 4) Flessibilità oraria 2) Contrattazione di I Livello Novità dal 2016: Previsione di quote da spendere liberamente in welfare aziendale Lorena Raspanti
Welfare nella contrattazione collettiva: esempi CCNL DATA STIPULA MISURE DI WELFARE SETTORE METALMECCANICO 26/11/2016 2017 - 100 euro 2018 – 150 euro 2019 - 200 euro ORAFI E ARGENTIERI 18/05/2017 2017 – 100 euro 2018 - 150 euro 2019 - 200 euro AUDIOVISIVO ( spettacolo e 18/01/2018 2018 – 120 euro poligrafi ) 2019 – 240 euro 2020 – 300 euro PUBBLICI ESERCIZI, RISTORAZIONE 08/02/2018 140 euro COLLETTIVA E COMMERCIALE E Se non è previsto PdR TURISMO METALMECCANICI 20/02/2018 2018-2019-2020 euro 150.00 PMI ( CONFAPI ) CASE DI CURA, SERVIZI 01/03/2018 2018-2019-2020 euro 200 ASSISTENZIALI E SOCIO-SANITARI Lorena Raspanti
Welfare nella contrattazione collettiva: esempi CCNL DATA STIPULA MISURE DI WELFARE TELECOMUNICAZIONI 09/04/2018 2018 -2019-2020 euro 120 TERZIARIO AVANZATO 26/06/2018 650 euro per ope e imp Anpit,Cidec,Cepi, 1300 euro per quadri Confimprenditori,Uil Tucs, Cisal 2600 euro per dirigenti COMUNICAZIONE E SERVIZI 09/07/2018 2019 – euro 258.00 INNOVATIVI ( Confapi ) TURISMO – CONFESERCENTI 15/11/2018 140 euro Assoturismo, Assoviaggi, Filcams- Se non è previsto PdR Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-uil Centro Elaborazione Dati e Imprese 13/12/2018 2019 – euro 100 ICT 2020 – euro 120 2021 – euro 140 TRASPORTO A FUNE 15/04/2019 2020-2021-2022 euro 100 Anef,Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti- UIL Lorena Raspanti
Criticità /Opportunità del welfare nella Contrattazione di I livello Criticità Opportunità Scarsa diffusione in Italia Il welfare contrattuale “obbligatorio” ( in valori assoluti 10,7% delle imprese con permetterebbe di far adottare questo dipendenti e il 17,4% dei lavoratori dipendenti ) strumento ad una platea maggiore di imprese, Fonte INPS e Cnel anche piccole e poco strutturate Forte differenziazione tra i diversi accordi Ampliamento della “cultura” del benessere dei collettivi in termini di distribuzione( es i lavoratori metalmeccanici coprono oltre la metà degli addetti totali e circa un terzo delle imprese , lo Politica salariale strutturata e lungimirante stesso vale per il CCNL dei Pubblici Esercizi e ristorazione ) Utilizzo prevalente di buoni o voucher spesa , Fino alla misura massima della esenzione fiscale I CCNL tendenzialmente prevedono importi molto bassi che non superano la soglia dei 258.23 euro annui Lorena Raspanti
Lo scenario italiano nell’evoluzione del welfare “contrattato “ Report del Ministero del lavoro Accordi di II livello depositati per riconoscimento degli incentivi fiscali : aumento della richiesta di trasformazione del PdR in welfare sempre più crescente tra il2015 e il 2019 inviati 49.944 accordi sui Premi di Risultato aumentati dal 28% al al 53,5% , con un aumento considerevole, in particolare, da luglio del 2016 – Per gli effetti della entrata in vigore della legge di stabilità 2016 Lorena Raspanti
Indagine su evoluzione del welfare ( campione su aziende ) Le prestazioni più diffuse ( derivanti anche dalla Contrattazione collettiva di II livello ): 1) Assistenza sanitaria integrativa 44% 2) Previdenza complementare 27% 3) Infanzia e istruzione 6% 4) Cultura e tempo libero 5% 5) Scontistica o “carrello spesa” 7% 6) Servizi di trasporto collettivo 2% 7) Assistenza ai familiari non autosufficienti ( marginale ) Lorena Raspanti
METALMECCANICA - Aziende industriali Esempio di welfare contrattuale Titolo IV RETRIBUZIONE ED ALTRI ISTITUTI ECONOMICI Art. 17 ("Welfare") A decorrere dal 1° giugno 2017, le aziende dovranno mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di "welfare", elencati in via esemplificativa in calce al presente articolo, del valore di 100 euro, elevato a 150 e 200 euro rispettivamente a decorrere dal 1° giugno 2018 e 1° giugno 2019 da utilizzare entro il 31 maggio dell'anno successivo. I suddetti valori sono onnicomprensivi ed espressamente esclusi dalla base di calcolo del trattamento di fine rapporto. Lorena Raspanti
METALMECCANICA - Aziende industriali Esempio di welfare contrattuale Attenzione Il “welfare contrattuale”: non puo’ essere “monetizzato” Non va quindi inserito in busta paga, come importo netto aggiuntivo, ma necessariamente utilizzato come spesa in benefit messi a diposizione della azienda - l’ utilizzo di piattaforme informatiche agevola il ricorso alla gestione del welfare e’ aggiuntivo rispetto ad altri benefit già acquisiti È neutro rispetto all’obbligo del rispetto dei trattamenti economici e normativi equivalenti ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi previsti in materia di DURC ( circ INL n. 7/2019 ) Lorena Raspanti
Applicazione dei benefici contributivi e normativi ( in materia di DURC) Circ. INL n. 7 del 6 maggio 2019 “…..atteso che il rispetto degli accordi e contratti collettivi stipulati dalle OO SS dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, è requisito per accedere ai benefici normativi e contributivi, si ritiene che anche il datore di lavoro che si obblighi a corrispondere ai lavoratori dei trattamenti economici e normativi equivalenti o superiori previsti da tali contratti, possa legittimamente fruire dei benefici normativi e contributivi indicati dall’art 1 co. 1175 della L. n.296/2006 ; ciò , pertanto, a prescindere di quale sia il contratto collettivo applicato ( controllo effettivo e non formale della equivalenza del trattamento economico ) La valutazione di equivalenza, in ogni caso, non terrà conto dei trattamenti previsti in favore dei lavoratori che siano sottoposti, in tutto o in parte, a regimi di esenzione contributiva e/o fiscale ( come ad es: il welfare aziendale ) Lorena Raspanti
Segue Art 17 (Note) STRUMENTI DI "WELFARE" – ESEMPLIFICAZIONI Opere e servizi per finalità sociali - Riferimento normativo: Art. 51, comma 2, lett. f) del TUIR - Regime fiscale e contributivo: non soggetti - Soggetti beneficiari: dipendenti e i familiari anche se non fiscalmente a carico - Modalità di erogazione (non è ammessa l'erogazione sostitutiva in denaro): - Strutture di proprietà dell'azienda o di fornitori terzi convenzionati - Pagamento diretto del datore di lavoro al fornitore del servizio (e non direttamente al lavoratore) - Possibile utilizzo di una piattaforma elettronica - Documento di legittimazione nominativo (c.d. voucher), in formato cartaceo o elettronico, riportante un valore nominale con diritto ad una sola prestazione, opera o servizio per l'intero valore nominale, senza integrazioni a carico del lavoratore (no buoni sconto)
Il rapporto tra welfare contrattuale e welfare aziendale Ancora poco presente nella contrattazione collettiva la parte obbligatoria, si limita spesso ad importi bassi fino alla soglia di esenzione di 258.00 annue Sempre più crescente il ricorso al welfare aziendale in contrattazione di II livello con attenzione ad altri benefit, oltre previdenza e sanità integrativa Maggiore esigenza di un welfare occupazionale e di sostegno salariale Maggiore esigenza di flessibilità oraria a fronte di maggiore produttività Maggiore attenzione alla responsabilità sociale delle imprese
Welfare nella contrattazione Di II livello Analisi degli strumenti maggiormente utilizzati Rapporto tra istituti di welfare aziendale e miglioramenti salariali Conversione dei PdR in benefit Gestione del tempo e flessibilità oraria – smart working Innovazione e strategie organizzative
Accordi aziendali: tre macro aree Versamenti ( non previsti dal CCNL) in fondi previdenziali o sanitari integrativi Miglioramenti delle Servizi aziendali disposizioni e convenzioni legislative e normative già previste
Conversione del PdR ( Premio di Risultato ) È lo strumento più rilevante che negli ultimi anni ha caratterizzato l’interesse anche dei sindacati che hanno assunto un ruolo negoziale attivo nel rapporto tra welfare e politiche salariali Una riduzione di disponibilità monetaria a fronte di maggiori disponibilità di benefit Circolo “virtuoso” : strategia di motivazione del personale, miglioramento del clima aziendale e di coinvolgimento attivo dei lavoratori nel raggiungimento di determinati obiettivi aziendali
Il tema della flessibilità Nuova sfida per il sindacato pur essendo da sempre capitoli differenti della contrattazione , Welfare aziendale e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sono stati sempre trattati in maniera congiunta dalle parti sociali. Oggetto di negoziazione: Misure a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Prestazioni legate alla gestione del tempo Strategia di gestione delle risorse umane : part time, flessibilità oraria in entrata e in uscita, la banca ore, il telelavoro e i congedi parentali, oltre quelli già previsti dalla legge, e lo smart working
Welfare e “impresa sociale “ Esempio di welfare contrattuale attento alla responsabilità sociale dell’impresa CCNL - Chimica industriale Art 58 co.1 … Si parla di un “patto di responsabilità sociale”per un impegno a scelte socialmente responsabili nella contrattazione aziendale -Per promuovere comportamenti etici -Diffondere sensibilità e cultura sui temi di responsabilità sociale -Contribuire allo sviluppo della partecipazione e del senso di appartenenza all’impresa -Favorire il rapporto con la comunità locale e le istituzione del territorio -Garantire visibilità e certezza agli oneri complessivi per l’impresa e ai vantaggi reali per i lavoratori segue…..
Ccnl - chimica industriale - segue art 58: -co 2) welfare contrattuale -Si invitano le parti a prediligere interventi mirati a migliorare la produttività e occupabilità, con interventi su elementi della retribuzione variabile , sulla qualità delle risorse umane investendo in formazione ed etica del lavoro, inclusione nel mondo del lavoro di giovani e di soggetti a rischio disoccupazione -Interventi a sostegno del reddito in caso di emergenza o crisi aziendale e di settore, al fine di scongiurare i licenziamenti -Cessione di ferie e/o permessi a lavoratori in difficoltà per assistenza a familiari -Convenzioni per la cessione di beni e servizi ai dipendenti, per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori
Welfare contrattuale “attento” al mondo del lavoro L’esempio del CCNL terziario –confcommercio Emergenza Covid-19 : Fondo Est – assistenza integrativa sanitaria ( parte non obbligatoria del CCNL ) Interessante l’accordo del 26/05/2020, che interviene a sostegno delle imprese aderenti , attraverso lo strumento dalla bilateralità , con specifici interventi economici per il sostegno alle attività di prevenzione sanitaria, gestione della emergenza anche con formazione, costituzione dei comitati aziendali e territoriali COVID previsti dal protocollo Inail , e per la redazione del DVR –COVID , oltre ad ampliare la garanzia assicurativa per i dipendenti e i suoi familiari
Welfare ccnl studi professionali Esclusivamente attraverso il sistema della bilateralità, EBIPRO, su adesione volontaria, garantisce le seguenti prestazioni : SOSTEGNO AL REDDITO - in caso di crisi PERMESSI STUDIO – aggiuntivi oltre a quelli previsti dalla legge MALATTIE GRAVI – per copertura economica integrativa TELELAVORO – per agevolare il lavoro a distanza FORMAZIONE E SICUREZZA – anche ai sensi del D.l.vo 81/2008
Dal welfare aziendale al welfare territoriale Ricorso al WA sempre più in crescita ma con troppe difformità e differenziazioni 1) Solo aziende grandi fanno ricorso al WA 2) Spesso sono aziende legate a gruppi economici multi-localizzati 3) Concentrati solo su lavoratori a tempo indeterminato Promozione di interventi in rete mediante la contrattazione territoriale che porti l’esperienza aziendale fuori dalle “mura” Contrasto all’isolamento delle imprese Terzo Per favorirne la settore Welfare crescita pubblico territoriale
In questo contesto diventa veramente opportuno un nuovo ruolo dei corpi intermedi, e cioè dei sindacati, che cogliendo le istanze della base ( i lavoratori) e ascoltando le esigenze di riduzione del costo del lavoro dei datori di lavoro, possono contrastare il continuo depauperamento del potere di acquisto dei lavoratori a fronte di una maggiore soddisfazione lavorativa Occorre fare “cultura” intorno al welfare aziendale , per una corretta interpretazione e applicazione dello stesso, soprattutto come politica salariale, in quanto tutte le innovazioni legate al lavoro possono generare un ritorno virtuoso
Occorre lavorare insieme per un welfare sempre più strutturato rivolto a tutte le aziende e a tutti i lavoratori ( tutela del “lavoro” e non tutela dei “lavoratori subordinati “) i “welfare manager “ : nuove figure professionali Le reti territoriali di Welfare : offerta concertata di welfare per le aziende del territorio, promossa da associazioni datoriali, con partner e provider privati Una comunicazione di “qualita” per conoscere i reali benefici del welfare aziendale
GRAZIE PER L'ATTENZIONE Lorena Raspanti – dottore Commercialista- Segretario Regionale ANCAL SICILIA
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