LA FORMAZIONE NELLE SCUOLE PROFESSIONALI TEDESCHE E LADINE

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LA FORMAZIONE NELLE SCUOLE PROFESSIONALI
TEDESCHE E LADINE

Questo numero della collana „Berufsbildung in Zahlen“ della Ripartizione Formazione professionale
tedesca e ladina fornisce sia un quadro della formazione professionale di base sia della formazione
professionale continua presso le scuole professionali provinciali.
LA FORMAZIONE NELLE SCUOLE PROFESSIONALI TEDESCHE E LADINE
Allievi/e e apprendisti/e

Tabella 1
Allievi/e a tempo pieno e apprendisti/e
Anni scolastici 2005/06 – 2009/10

Tra gli anni scolastici 2000/01 e 2009/10 presso le scuole professionali provinciali tedesche e ladine, si è riscontrata una
crescita complessiva della popolazione scolastica, pari al 10,6%. Nel suddetto periodo particolarmente forte è stata la
crescita nell’ambito della formazione a tempo pieno, pari al 57,7%, mentre gli apprendisti/e hanno fatto registrare una
flessione del 21,9%. Il grafico 1 rappresenta l’andamento del numero degli allievi/e a tempo pieno degli apprendisti/e e dei
partecipanti ai corsi di formazione al lavoro nel settore sociale aggregati insieme, poiché anche questi ultimi svolgono una
formazione duale.

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Le sedi con il maggior numero di allievi/e sono Bolzano e Merano, in cui vi sono rispettivamente il 28,1% ed il 24,9% del
totale degli/delle allievi/e frequentanti le scuole professionali.

Tabella 2
Allievi/e a tempo pieno e apprendisti per scuola
Anno scolastico 2009/10

La tabella 2 mostra la distribuzione degli/delle allievi/e e degli/delle apprendisti/e nelle singole scuole. Il Centro di formazio-
ne professionale di Brunico, con 884 allievi/e a tempo pieno e 560 apprendisti/e è risultata essere la scuola più frequentata
nell’anno scolastico 2009/10. A questa segue la Scuola professionale provinciale alberghiera “Savoy” di Merano con 416
allievi/e a tempo pieno e la Scuola professionale per l’artigianato e l’industria di Bolzano, con 542 giovani.

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Il 59,6% degli allievi/e e apprendisti/e nelle scuole professionali tedesche e ladine è di sesso maschile, il 40,4% di sesso
femminile. Il 61,1% dei giovani, che hanno frequentato una scuola professionale nell’anno scolastico 2009/10, doveva
ancora assolvere all’obbligo scolastico (età compresa tra 14 e 17 anni). Il 2,4% delle partecipanti femmine con un’età su-
periore ai 29 anni è iscritto ai corsi di formazione di base al lavoro in ambito sociale.

   La formazione a tempo pieno

Il percorso formativo a tempo pieno inizia con la frequenza di un corso di formazione di base (il primo anno di corso di
qualifica professionale). Anzitutto i giovani apprendono le basi di due settori professionali affini. Queste conoscenze profes-
sionali di base verranno poi man mano approfondite a seconda del corso di qualifica professionale scelto.
Oltre alle lezioni di teoria e di pratica nelle officine, la scuola professionale offre un “praticantato in azienda” con la possibilità
di ottenere una visione della quotidianità lavorativa. Dopo complessivi tre anni, il/la giovane conclude questa formazione
con una prima qualifica professionale in un ambito lavorativo (attestato di abilitazione professionale), ovvero dopo quattro
anni con un diploma professionale.

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Tabella 3
Corsi di qualifica professionale
Anno scolastico 2009/10

Tabella 4
Scuole alberghiere
Anno scolastico 2009/10

Nell’anno scolastico 2009/10 su un totale di 1.493 allievi/e nel settore Alberghiero e gastronomico, il 73,3% ha frequentato la
scuola alberghiera di durata quinquennale, che dal 1997 è stata equiparata a livello statale e che si conclude con un esame
di Stato. Il 1° ed il 2° anno della scuola alberghiera si svolgono a Merano presso la Scuola professionale provinciale alber-
ghiera “Savoy”, a Bressanone presso la Scuola professionale provinciale “E. Hellensteiner” e dall’anno scolastico 2009/10
a Bolzano presso la Scuola professionale provinciale “J. Gutenberg”. La Scuola professionale provinciale “Kaiserhof” forma
gli allievi/e dalla 3° classe, nel Centro di formazione professionale di Brunico sono previste tutte e cinque le classi.

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A livello provinciale il 41,3% degli/delle allievi/e a tempo pieno ha frequentato un corso di formazione nel settore Alberghiero
e gastronomico, il 40,5% sceglie una formazione a tempo pieno nel settore Artigianato, industria e tecnica, il 9,9% nel setto-
re Amministrazione, commercio e servizi, il 6,1% nel settore Sociale e salute ed il 2,3% in quello dell’Artigianato artistico.

   I corsi di formazione nelle professione sociali

Nel settore sociale vengono offerti sia corsi di formazione base a tempo pieno sia corsi di formazione in servizio
per adulti.

Tabella 5
Corsi di formazione a tempo pieno
Anno scolastico 2009/10

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Tabella 6
Corsi di formazione in servizio
Anno scolastico 2009/10

Oltre all’offerta formativa delle scuole di corsi per le professioni sociali vi è anche la formazione per operatori/trici socio-
sanitari/e realizzata in convenzione con il KVW (Katholischer Verband der Werktätigen), attraverso la quale si realizza la
possibilità di offrire corsi di formazione in ambito socio-sanitario in diverse località della provincia.

Tabella 7
Partecipanti ai corsi di formazione in convenzione
Anni scolastici 2001/02 – 2009/10

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La formazione scolastica degli apprendisti

In Alto Adige è possibile concludere il 10° anno di istruzione obbligatoria attraverso l’apprendistato. Le condizioni necessa-
rie sono un’età minima di 15 anni e l’assolvimento del 9° anno della scuola dell’obbligo.
L’apprendista viene formato sia presso la scuola professionale che presso l’azienda. La formazione dell’apprendista è trien-
nale per tutte le carriere e si svolge settimanalmente o in un blocco di lezioni presso la scuola professionale. L’apprendista,
in seguito alla positiva conclusione della scuola professionale ed al termine dell’apprendistato, può accedere all’esame
finale di apprendista ovvero all’esame conclusivo dell’apprendistato.
Oltre all’apprendistato tradizionale, nell’anno scolastico 2007/08 è stata introdotta una forma duale di formazione, il cosid-
detto apprendistato di 2° livello. Questo si rivolge a persone che hanno appena terminato una formazione primaria (una
scuola superiore, una scuola professionale o un altro apprendistato) ed ambiscono ad una qualifica aggiuntiva o ad una
specializzazione (durata da 1,5 a 3 anni).

Per quanto riguarda il numero di apprendisti in formazione scolastica, come si evince dal grafico 6, il settore più rappre-
sentativo è quello dell’Artigianato, industria e tecnica (55,9%). Seguono il settore Amministrazione, commercio e servizi
(27,1%), il settore Alberghiero gastronomico (15,8%), il settore Sociale e salute (1,1%) e dell’Artigianato artistico (0,1%).

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Tabella 8
Apprendisti/e nelle scuole professionali tedesche e ladine
Anno scolastico 2009/10

*) Apprendistato di II livello

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Formazione professionale continua

Il centro di coordinamento per la formazione professionale continua e le undici scuole professionali provinciali, facenti parte
della Formazione professionale tedesca e ladina, si sono indubbiamente evolute in un importante partenariato nell’ambito
della formazione professionale continua per i lavoratori e per le aziende in Alto Adige. In accordo con le diverse associa-
zioni professionali e partner sociali nella Provincia, ogni anno viene attuata un’ampia innovativa ed idonea offerta per la
formazione continua. Ciò contribuisce in modo decisivo ad aumentare le chance degli occupati sul mercato del lavoro e
a rafforzare le tante celebrate capacità concorrenziali delle aziende. I gruppi destinatari delle misure di formazione pro-
fessionale continua sono, oltre agli occupati dei diversi settori economici, anche persone adulte con invalidità o malattie
psichiche, persone in cerca di lavoro in mobilità o in cassa integrazione. Dalla tabella 9 si evince che negli ultimi nove anni
scolastici i/le partecipanti ai corsi sono più che raddoppiati. Questo dimostra che la sensibilità verso i corsi di formazione
professionale continua a crescere costantemente.

Tabella 9
Corsi di formazione continua in proprio
Anni scolastici 2001/2002 - 2009/2010

Come negli anni precedenti, anche nell’anno scolastico 2009/2010 sono stati assegnati alle aziende, (ai sensi della legge
provinciale 29/77 e della legge provinciale 40/92) dei contributi alle organizzazioni di formazione continua, alle associazioni
che attuano misure concernenti la formazione continua. Oltre a ciò, sono state siglate convenzioni con terzi per l’attuazione
di diversi corsi professionali.

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Il grafico 7 mostra in quali settori, per un monte ore complessivo di 13.285 ore di formazione sul lavoro e formazione conti-
nua, è stato assegnato un contributo.
Il centro di coordinamento per la formazione professionale continua, assegna contributi anche a singole persone (legge
statale 236/93 e legge statale 53/00) per la partecipazione a corsi di formazione professionale continua. In Alto Adige i de-
stinatari sono persone residenti occupate presso datori di lavoro privati, persone in mobilità o cassa integrazione e persone
per le quali è dimostrabile la disoccupazione da almeno 3 mesi e che sono state in passato occupate presso un datore di
lavoro privato.

Tabella 10
Richieste di contributi a singole persone (L. 236/93 und L. 53/00)
Dal 2007 al 2009

Aziende, organizzazioni per la formazione professionale e la formazione professionale continua, associazioni temporanee
d’imprese, o associazioni d’interesse così come consorzi aziendali possono presentare secondo la legge statale 263/93 e la
legge statale 53/00 progetti di formazione relativi ad un settore o al territorio. I mezzi economici a disposizione sono annual-
mente destinati per mezzo di bando di gara e l’importo dei contributi ammonta al massimo all’80% dei costi riconosciuti.

Tabella 11
Piani aziendali settoriali e territoriali presentati ai sensi della L. 236/93
Dal 2007 al 2009

Nella tabella 11 sono visibili i dati concernenti i piani di formazione che sono stati disposti negli ultimi tre anni.
Si rileva inoltre che dal 2005 fino al 2009, il centro di coordinamento per la formazione professionale continua ha orga-
nizzato complessivamente 930 praticantati presso le aziende con lo scopo di integrare nel mondo del lavoro persone con
disabilità e/o malattia psichica.

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Sviluppo della formazione professionale

Formazione professionale

Negli ultimi anni la formazione professionale si è impegnata, attraverso continui sforzi, a realizzare una chiara struttura,
un’organizzazione secondo un moderno concetto di professionalità, una moderna ed attuale didattica tenendo sempre in
considerazione gli standard minimi nazionali.
L’innalzamento di un anno dell’obbligo scolastico in Italia, ha reso necessaria la riorganizzazione del 9° anno scolastico
obbligatorio, il cosiddetto corso introduttivo. Si è dovuta innalzare la quota relativa alla cultura generale. Questo accadde
già nel 1999. A tal proposito con la deliberazione della Giunta provinciale del gennaio 2001 è stata data attuazione alla
nuova scuola professionale strutturata, con una quota fissa relativa alla cultura generale, teoria e pratica professionale, con
tirocini e con la realizzazione del concetto delle aree di apprendimento. Tutto ciò ha trovato espressione in un vasto lavoro
di pianificazione del programma scolastico. I programmi scolastici delle scuole professionali sono stati pian piano adeguati
a questo concetto delle aree di apprendimento.
Di conseguenza sono stati anche introdotti nuovi corsi di formazione professionale: commercio ed amministrazione, mec-
catronica, informatica. Contestualmente in queste scuole professionali triennali è stata prevista la possibilità di introdurre i
quattro anni, i cosiddetti anni di specializzazione.
La riforma scolastica „Moratti“ dell’anno 2003 ha previsto con precisione questa struttura della formazione professionale:
scuole professionali triennali, le quali portano ad una prima qualifica e quadriennali che conducono all’ottenimento del di-
ploma professionale. Negli ultimi anni, i profili professionali e gli standard della formazione, sono stati, come previsto dalla
legge, concordati tra Stato e Regioni e Province autonome. L’Alto Adige ha partecipato attivamente a questo processo.
Come conseguenza di questo processo, abbiamo nuovamente riorganizzato il primo anno della scuola professionale – il
corso introduttivo – nel quale vengono offerti due settori lavorativi rispetto ai quattro prima esistenti. Anche le ore d’insegna-
mento settimanale nella 2°, 3° e 4° classe sono state uniformemente fissate a 36 ore.
L’Alto Adige ha notoriamente seguito da molti anni l’obiettivo di aprire la strada all’esame di Stato conclusivo per le scuole
professionali, apprendisti compresi. Ciò era previsto anche nella riforma scolastica “Moratti”. Il passaggio è riuscito tuttavia
solo quest’anno, quando è entrata in vigore la riforma statale del secondo ciclo. In tale occasione nel nuovo regolamento è
stato introdotto un paragrafo per i nuovi istituti scolastici, il quale ha consentito ai nuovi iscritti/e presso una scuola profes-
sionale quadriennale, di frequentare un 5° anno e l’istituzione per gli stessi delle relative commissioni d’esame. Il 5° anno
deve essere conseguente rispetto al precedente sistema formativo ed i criteri per la predisposizione del 5° anno devono
essere accordati tra la Provincia ed il Ministero.
Anche per l’apprendistato di secondo livello della formazione professionale, ossia la formazione superiore, nel 2008 è stato
creato il presupposto giuridico attraverso una rielaborazione della legge provinciale n. 40/1992 “Ordinamento della forma-
zione professionale”.

Formazione degli apprendisti

Nel 2006 è stato aggiornato l’ordinamento dell’apprendistato con la legge provinciale n. 2, con la quale accanto alla tradizio-
nale forma dell’apprendistato, che porta ad una prima qualifica professionale, sono state introdotte due nuove forme d’ap-
prendistato: l’apprendistato di secondo livello ed il diploma di apprendistato. Attraverso l’apprendistato di secondo livello, i
giovani in possesso di una certificata formazione di primo livello, detta maturità d’apprendistato oppure diploma conclusivo
di scuola professionale, possono acquisire un’ulteriore qualifica, come ad esempio avviene per la figura professionale del-
l’operatore/trice di banca. Il diploma d’apprendistato si rivolge invece a persone che dopo la maturità vogliono combinare
lo studio con l’ingresso nella vita lavorativa. Questi apprendisti entro quattro anni terminano l’apprendistato ottenendo un
titolo di maturità e contemporaneamente una formazione pratica in un’azienda.
Un’ulteriore novità prevista dalla legge provinciale, riguarda gli apprendisti presso le aziende, che oltre a competenze spe-
cialistiche devono dimostrare anche una formazione di base come istruttori. Questo avviene attraverso la frequenza di un
corso obbligatorio di sedici ore, durante il quale la persona stessa si mette a confronto con il suo futuro ruolo d’istruttore ed
impara metodi per accompagnare ed indirizzare gli apprendisti.

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Formazione professionale continua

L’offerta della formazione professionale continua della formazione professionale tedesca e ladina, segue precisi criteri di
qualità e si rivolge ad occupati nei diversi settori economici, a persone in cerca di lavoro ed in mobilità e cassa integrazione.
Tutti i corsi e le tipologie d’insegnamento sono orientati secondo bisogni competenze e necessità. Gli strumenti indipen-
dentemente creati, come il “Sestante” che anche all’estero ha avuto un buon riscontro, il catalogo on-line o i modelli atti
alla modulizzazione della formazione continua e l’accompagnamento dell’apprendimento informale nelle piccole imprese,
sostengono l’ampia attività della formazione continua nelle scuole professionali provinciali, fornendole il necessario grado
innovativo.
Attraverso un sistema di comunicazione flessibile, che è costantemente adeguato alle necessità dei gruppi di riferimento,
sosteniamo nell’abito delle leggi statali e provinciali gli sforzi professionali di formazione continua individuali sia di singole
persone che di aziende. Quest’anno una novità è rappresentata dal progetto pilota di sostegno mirato ai/alle collaboratori/
trici di piccole e piccolissime imprese. Per persone con disabilità e malattie psichiche sono offerti corsi innovativi e tirocini
mirati presso aziende, che garantiscono un fluido reinserimento nel mondo del lavoro. La nostra ampia attività di formazio-
ne continua è inoltre accompagnata da un’intensa attività d’informazione e consulenza.

Formazione ed aggiornamento per gli insegnanti

Dal 2006 è stata avviata una nuova formazione per gli insegnanti, la quale prevede un primo anno che porta al consegui-
mento “dell’idoneità di base”, in cui gli insegnanti devono dimostrare di essere in possesso dei necessari requisiti e com-
petenze. Di seguito si svolge l’effettiva formazione, la quale dura un anno per gli insegnanti con diploma di laurea e due
anni per gli insegnanti specializzati. Attualmente 120 persone sono in formazione. Il nuovo metodo di formazione si orienta
secondo gli standard europei ed è impostato per competenza e pratica. Negli ultimi 3 anni si è riusciti a triplicare il numero
degli insegnanti in formazione.
Anche all’interno dell’aggiornamento degli insegnanti, l’orientamento delle competenze e l’aspetto dell’efficacia sono impor-
tanti obiettivi nello sviluppo dell’offerta della formazione continua. Si punta pertanto in particolar modo all’aggiornamento
nell’ambito scolastico, accompagnando sistematicamente l’innovativo sviluppo pedagogico-didattico dell’istruzione. Questo
ha spinto 930 insegnanti a partecipare ai 59 seminari autunnali dell’anno 2010.

Nell’anno scolastico 2009/10 è stata possibile l’attuazione di un ampio progetto scolastico di valutazione, il quale ha inte-
ressato tutte le undici scuole professionali e ogni singolo insegnante. Da un catalogo di modelli d’insegnamento un grup-
po d’esperti, composto da direttori/ici scolastici/che ed incaricati/e per la qualità della scuola, ha scelto tre tematiche: la
promozione di un apprendimento attivo ed indipendente, l’utilizzo di una adeguata variazione di metodi e riforme sociali,
un’efficiente conduzione della classe e utilizzo del tempo.
I risultati della valutazione e le misure migliorative di tutte le undici scuole professionali sono state elaborate e compendiate
in una raccolta da parte della Ripartizione formazione professionale tedesca e ladina. In questo modo le singole scuole
possono prendere visione di come la formazione professionale ha elaborato i risultati e possono confrontare i propri con
quelli facenti parte dell’analisi complessiva. Inoltre a livello di ripartizione, la stessa può focalizzarsi sui punti specifici di
valutazione che ancora sono migliorabili.
I risultati complessivi di quest’estesa valutazione scolastica sono risultati essere molto graditi. Nella percezione degli scola-
ri/e gli insegnanti, in particolar modo con riferimento alla conduzione della classe e l’utilizzo del tempo, sono risultati essere
molto efficienti. Le scuole sono rimaste positivamente sorprese dalla valutazione molto buona da parte dei propri studenti.

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                                                                                          Dr. Peter Duregger

                                                                           BERUFSBILDUNG IN ZAHLEN - 05/2010            13
IMPRESSUM

Edito dalla:          © Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige
                      Ripartizione Formazione professionale tedesca e ladina
                      Via Dante, 3 - 39100 Bolzano
                      Tel. 0471 416900 - Fax 0471 416929
                      www.provinz.bz.it/berufsbildung
                      Novembre 2010

Redazione             Stefano Dal Bianco, Luca Fontana,
                      Verena Hilpold, Thomas Prunner,
                      Martin Stieger, Andrea Volgger,
                      Stefano Zanotelli

Layout e Grafica       Mad Design di Dori Matteo - www.maddesign.it

Stampa                Tipografia A. Weger Bressanone – www.weger.net

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