STANDARD MINIMI PER LA FORMAZIONE DEI TERAPISTI OCCUPAZIONALI REVISIONE 2016
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Dichiarazione dei Diritti d’autore The World Federation of Occupational Therapists grants no license to publish, communicate, modify, commercialise or alter this material in any way. For reproduction or use of the WFOT’s copyright material in any way, permission must be sought from the WFOT Executive Management Team via the Secretariat. That permission, if given, will be subject to conditions that will include a requirement that the copyright owner’s name and interest in the material be acknowledged when the material is reproduced or quoted, either in whole or in part. No permission to reproduce or use the WFOT’s copyright material, other than that expressly stated, is to be implied by the availability of that material in published form. For further information, please contact: WFOT Secretariat admin@wfot.org Published by The World Federation of Occupational Therapists (WFOT) Establishment of a Programme for the Education of Occupational Therapists 1958 Reprinted with amendments 1963 Education of the Occupational Therapist 1966 Reprinted with amendments (Recommended Minimum Standards for the Education of Occupational Therapists) 1971 Reprinted with amendments1985 Reprinted with amendments 1990 Reprinted with amendments 1993 Reprinted 1998 Revised 2002 Revised 2016 2
Scopo principale di questi standard educativi Gli Standard Minimi dei Terapisti Occupazionali (Revisione 2016) della Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali (WFOT), hanno lo scopo di fissare uno standard minimo per i programmi formativi di terapia occupazionale e di incoraggiare la garanzia di qualità per lo sviluppo di livelli successivi a quello specificato. Gli Standard riconoscono la natura organica e dinamica del programma designato, nonché le differenze regionali, nazionali e internazionali. I Programmi potrebbero aver bisogno di aggiornare obiettivi, struttura e contenuto per indirizzare gli sviluppi professionali e formativi richiesti per migliorare la professione in un contesto professionale interdisciplinare e globale. L’intento degli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali è quello di promuovere i diritti dell’uomo nella società globale influenzando la professione attraverso l’istituzione di standard internazionali simili a quelli delle altre organizzazioni, come l’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) (per favore consultare la lista delle fonti). Il processo di Approvazione WFOT e altre informazioni chiave, tra cui l’opzione di Accreditamento, sono disponibili nel Pacchetto di Garanzia e Qualità dei Programmi Formativi della WFOT. Gli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali sono incorporati nelle procedure nazionali di accreditamento di molti paesi. 3
Tabella dei Contenuti (SOMMARIO) 2 Dichiarazione dei Diritti d’autore 3 Scopo principale di questi standard educativi 4 Tabella dei contenuti (SOMMARIO) 6 Preambolo 9 Messaggio da parte del Presidente 11 Parte 1: Introduzione e Background 11 Introduzione degli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali 14 Contesto Internazionale dell’Educazione delle Professioni Sanitarie 18 Parte 2: Programmi di formazione in terapia occupazionale 18 Una panoramica 19 Le prospettive internazionali in materia di salute, ben-essere e formazione 27 Le conoscenze, le abilità e gli atteggiamenti essenziali (KSA) per l’esercizio competente della professione 39 Parte 3: Interpretazione Degli Stamdard Minimi Per La Formazione Dei Terapisti Occupazionali 40 Filosofia e finalità (rivisitate) 41 Il contenuto e la sequenza del curriculum 42 I metodi d'insegnamento 43 Tirocinio o Formazione pratica 46 Strutture didattiche e Risorse per la Formazione (inclusi i finanziamenti) 46 I Docenti 47 Argomenti riguardanti gli studenti 49 Parte 4: Elementi Specifici Non Standardizzati Identificati Nella Revisione 49 1. Panoramica dello sviluppo di un nuovo programma di terapia occupazionale 50 2. Principi del curriculum 50 3. Esperienze formative interprofessionali 50 4. Cittadinanza globale e rappresentanza 4
51 5. Valutazione del programma di pianificazione degli esiti e degli impatti(OUTCOME) 51 6. Contributi all’opzione di approvazione e/o accreditamento di programmi formativi nell'ambito del pacchetto di garanzia della qualità dei programmi di istruzione della WFOT (EQAP-Educational Programmes Quality Assurance package) 52 Referenze 56 Bibliografia 57 Glossario di termini 61 Appendice: Storia 63 Appendice: Il processo di revisione 66 Commenti dei revisori 68 Appendice: Pacchetto di garanzia della qualità dei programmi per l'istruzione WFOT (EQAP) 68 Documenti WFOT relativi al processo di approvazione 69 Documenti WFOT relativi al processo di monitoraggio 5
Preambolo L’importanza degli standard per la formazione dei terapisti occupazionali della Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali (WFOT) nel 21esimo secolo. Gli Standard Minimi della Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali (WFOT) per la formazione dei Terapisti Occupazionali hanno una lunga e influente storia nello sviluppo globale della professione e nello sviluppo delle capacità del personale sanitario. Dal 1958, gli Standard Minimi hanno dato forma allo sviluppo del curriculum globale dei programmi della terapia occupazionale. Le responsabilità dei programmi formativi esistono a diversi livelli. Da molto si è capito che la preparazione dei terapisti occupazionali a livello microscopico deve essere integrata con le aspettative del livello macroscopico delle società, in grado di rispondere alle dinamiche globali, sociali, scientifiche, economiche e politiche (Crabtree, Royeen& Mu, 2001). Questo contesto indirizza la promozione della professione verso gli ambiti dell'inclusione, della diversità, della giustizia e dei diritti umani nella vita di tutti i giorni a causa di: disabilità, povertà, abusi, violenza, disastri ambientali e altre condizioni limitanti, che richiamano i terapisti occupazionali a impegnarsi nella comunità intera e nel cambiamento della società oltre l’individuo. Gli Standard Minimi e il processo di approvazione del curriculum insieme al monitoraggio della WFOT favoriscono una impostazione unica a livello mondiale della formazione di base dei terapisti occupazionali. Il processo di ideazione del curriculum incoraggia una forte enfasi all’interpretazione di un contesto locale e nel contempo si occupa di una più ampia prospettiva della pratica internazionale. I 60 anni di storia degli Standard Minimi segnano un traguardo eccezionale per l’individuazione di un livello base nella formazione sanitaria. Gli Standard Minimi rappresentano un marchio che assicura un “valore aggiunto” alla qualità della formazione (Armstrong, 2011) in un contesto in rapida evoluzione che riflette i concetti neoliberali dei modelli aziendali nell’istruzione superiore, sia nelle concezioni inferiori (statali nel nostro caso) sia degli enti di istruzione “for profit” come università private e altri programmi. Essi formano le basi per un approccio qualitativo che permette di monitorare e revisionare a livello internazionale l’adesione ai principali valori professionali e formativi. Gli Standard Minimi e la loro longevità hanno esercitato una grande influenza nella definizione della professione sanitaria. Nel 2016 la professione occupa ormai una posizione estremamente diversa rispetto al 2002. I rapidi innovamenti tecnologici nelle scienze e nell’istruzione cosi come le nuove scoperte nell’ambito della terapia occupazionale richiedono una maggiore attenzione sulle conoscenze fondamentali per costruire il profilo professionale e i processi di apprendimento. Il rilascio di curricula focalizzati sull’occupazione con l'obiettivo di centrare la pratica professionale sui bisogni individuali e della società, promuove uno scambio dinamico dei principi di ragionamento critico, problem solving, la pratica basata sulle evidenze, ricerca e formazione continua. Gli standard minimi revisionati del 2016 riguardano tanto i processi formativi quanto il contenuto che il contesto. Quest’ultimo, messo in risalto dall’organizzazione mondiale della sanità è ancora un punto fondamentale nel 2016 così come lo era nel 2002. Il contesto include i fattori emotivi dell’apprendimento, l’ambiente lavorativo, le influenze geopolitiche sull’istruzione superiore, le politiche sanitarie e sociali e i servizi che da esse dipendono. Per affrontare le sfide del 21simo secolo la preparazione dei nuovi livelli base dei terapisti occupazionali deve essere sottoposta a modifiche per quanto riguarda le esperienze di apprendimento e le nuove strategie per lo sviluppo delle Conoscenze, delle Abilità e delle Attitudini (CAA) che sono richieste per il raggiungimento del livello base. Queste strategie sostengono l’acquisizione e la messa in pratica delle principali 6
competenze (core competencies) della professione che si distingue all'interno di gruppi interdisciplinari e di iniziative multi settoriali favorendo così la comprensione del dominio e del focus sull'occupazione della professione. Il contenuto dei minimi standard del 2002 costituisce ancora una spina dorsale significativa del pensiero progressivo che permette ai "progettisti" di curriculum d'interpretare le aree del contenuto per soddisfare le esigenze della società che essi servono. La revisione del 2016 si concentra più sulla ricchezza e la grandezza della società globale, e sottolinea che questa ricchezza consente il riconoscimento dei molti modi in cui vengono individuate le evidenze. La formazione a livello professionale di terapia occupazionale deve essere preventiva, non solo rispondente alle crescenti sfide globali di salute. L'approccio professionale più efficace centrato sul cliente o paziente ad un micro-livello territoriale, richiede un incremento di terapisti occupazionali impegnati nella creazione di progetti, rivolti alla popolazione con obiettivi sociali, educativi e di salute. Una prospettiva bio-psico-sociale è essenziale per affrontare le problematiche di performance occupazionali nelle situazioni complesse del cliente e di quelle associate alla co-morbidità delle malattie non trasmissibili che stanno aumentando in tutto il mondo. Questi sviluppi si sommano alle sfide che provengono da sistemi innovativi applicati alla salute, all'educazione e ai servizi sociali globali che richiedono più terapisti occupazionali con conoscenze avanzate per essere attivi in una pianificazione ad alto livello. Il rigore delle esperienze educative a livello internazionale dei terapisti occupazionali deve servire per attirare studenti capaci di ottenere risultati accademici che li preparino per la complessità delle pratiche emergenti. Nel 21° secolo i percorsi professionali in molte aree, oltre a quello clinico di terapia occupazionale in prima linea, richiedono titoli di laurea e post-laurea, tra cui la ricerca, l'amministrazione e le posizioni di gestione nei settori della salute e del sociale (Brinkley, 2006). In questo processo abbiamo lavorato con regolarità e organizzazioni professionali, autorità nazionali, servizi sanitari, istituzioni della formazione superiore e, partner dello sviluppo e comunità (OMS, 2011). I cambiamenti degli Standard Minimi sono stimolati in parte attraverso questi sviluppi mondiali, dall'avanzamento della conoscenza, dall' input dato dai gruppi della WFOT e rinforzati dai risultati dell' indagine sugli Standard Minimi per la Formazione dei terapisti occupazionali. Molte delle risposte hanno suggerito dichiarazioni più esplicite sui requisiti. In altre parole è stato riconosciuto il valore della scelta e della necessità di una potente messa a fuoco contestuale, dato che ci sono delle caratteristiche esplicite su determinate aree che sono richieste nel contenuto di un curriculum. Alcuni intervistati hanno sollevato preoccupazioni sulla garanzia della qualità per quanto riguarda il sistema attuale. Dietro la necessità di specificare il contenuto del curriculum, sono richiesti meccanismi per garantire la fornitura di risorse e competenze che siano effettivamente all’interno di tali programmi. I Professionisti devono pensare in anticipo e essere in grado di prepararsi al continuo cambiamento dell’ambiente di lavoro ed essi necessitano di credibilità agli occhi degli studenti e dell’intera società. 7
La revisione degli standard minimi del 2016 parla di una visione più ampia della formazione, che non guarda solo alle abilità tecniche, cliniche e professionali ma migliora la leadership, l’ adattabilità e le abilità carenti (Soft Skills) che sono considerate assolutamente essenziali nel ventunesimo secolo per un progresso di tutte le conoscenze basate sulle occupazioni (Gow and McDonald, 2000). Queste abilità più carenti di comunicazione, consapevolezza politica (Fortune, Ryan &Adamson, 2013), relazioni interpersonali, sensibilità affettiva e consapevolezza del cambiamento sono considerate con grande attenzione in letteratura ai fini di promuovere un cambiamento nelle abilità interpersonali e nell’educazione professionale. Il campo di applicazione delle conoscenze attuali e future nel lavoro in contesti e culture differenti richiede che i terapisti occupazionali forniscano prestazioni, istruiscano le generazioni successive di terapisti e gestiscano sistemi da contesti locali a globali (Wellesley Centers for Women, UN CRPD/DESA, 2008; ILO, 2015a); e siano ricercatori creando e diffondendo conoscenza e concentrandosi su un progetto (OMS, 2013). Gli standard minimi della WFOT per la formazione dei terapisti occupazionali sono una piattaforma per tutte queste opzioni lavorative. 8
MESSAGGIO DA PARTE DEL PRESIDENTE È con grande piacere che la WFOT presenta gli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali (rivisti al 2016). Questo documento è il risultato di un ampio processo di revisione, coordinato dal gruppo di Revisione Internazionale per la Formazione della WFOT. L’intero processo ha incluso consultazioni con le Organizzazioni Membre; l’Esecutivo e il Consiglio della WFOT e con parti interessate, importanti a livello internazionale. La Terapia Occupazionale è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come professione sanitaria, rappresentata dalla Federazione Internazionale dei Terapisti Occupazionali (WFOT), un’organizzazione non governativa riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite. Essendo una professione1 sanitaria autonoma, la Terapia Occupazionale ha un’attenzione particolare nel garantire uguali opportunità alle persone con disabilità che vogliano partecipare/essere partecipi nella società. Radicare i diritti umani è una componente chiave della presente versione dei Minimi Standard della WFOT per la Formazione dei Terapisti Occupazionali; ciò riflette in particolar modo l’impegno della WFOT nel supportare e promuovere l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) verso i diritti umani nel programma internazionale per la sanità. In quanto membri dei servizi sanitari e sociali, i terapisti occupazionali lavorano assieme ad altre figure sanitarie. La peculiare conoscenza delle occupazioni propria dei terapisti occupazionali è riflessa nel proprio dominio di pratica professionale. Le occupazioni sono quelle attività significative della vita quotidiana fondamentali per la nostra esistenza, per i nostri ruoli e per le richieste ambientali. La terapia occupazionale utilizza l’analisi del compito/dell’attività e l’esame ambientale per assicurare “il giusto taglio” / “di calzare a pennello” le abilità della persona per permettere il raggiungimento di obiettivi funzionali e la partecipazione nell’ambiente sociale. Nel perseguire questi fini, i terapisti occupazionali attingono da conoscenze cliniche dell’ambito medico; da conoscenze fondamentali in psicologia, sociologia e scienze umane; usano il Sé come agente terapeutico creando la relazione con il paziente e identificando elementi motivanti, mentre sfruttano attività quotidiane familiari e nuove come mezzo d’intervento. Soltanto terapisti occupazionali qualificati prendono decisioni riguardo i servizi di terapia occupazionale; vitalità e portabilità di una professione si fondano su solide basi educative/formative, basate su standard che garantiscono coerenza internazionale e il riconoscimento internazionale della qualifica di terapista occupazionale. Sin dal suo inizio, la Federazione ha fornito i Minimi Standard per la Formazione dei Terapisti Occupazionali (2002) (MSEOT)2. Gli Standard identificano le conoscenze, abilità e comportamenti essenziali per una corretta pratica della terapia occupazionale. 1 World Health Organization (2011), WHO Mental Health Atlas 2011. Retrieved from http://www.who.int/mental_health/publications/mental_health_atlas_2011/en/ 2 WFOT Minimum Standards for the Education of Occupational Therapists, 2002 9
L’incombente crisi nelle risorse umane3 4per la sanità è ben documentata. I coordinatori delle risorse umane per la sanità anticipano un crescente domanda con un elevato grado di certezza per i professionisti sanitari5. Le conoscenze, abilità e i comportamenti del terapista occupazionale lo mettono nelle condizioni di contribuire significativamente alla diminuzione dell’impatto internazionale circa il crescente fardello delle problematiche legate alle malattie mentali (depressione, ansia e abuso di sostanze), all’invecchiamento della popolazione, all’allungarsi dell’aspettativa di vita di persone che non possono comunicare e agli effetti che la disabilità e i traumi hanno su questi gruppi. I risultati degli interventi di terapia occupazionale dimostrano inequivocabilmente il rapporto costo-efficacia del servizio e l’incremento della partecipazione dei clienti nella vita quotidiana. L’expertise del terapista occupazionale si applica all’interno di un contesto partecipativo centrato sulla persona e attraverso ragionamenti professionali che accolgono le fasi di sviluppo, una prospettiva dinamica ed olistica della persona in carico, le occupazioni e l’ambiente. Questo approccio integrativo è distintivo nelle professioni sanitarie e rende molto efficace il contributo che i terapisti occupazionali danno alla riabilitazione, al recupero e alla salute. A nome della WFOT vorrei ringraziare personalmente tutte le persone coinvolte nella più recente revisione degli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali del 2016. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il considerevole impegno, tempo, expertise e diligenza che tutti loro hanno investito nel contribuire a questa revisione. Marilyn Pattinson Presidente della Federazione Internazionale dei Terapisti Occupazionali 3 World Health Organization on behalf of the European Observatory on Health Systems and Policies (2006). The Health Care Workforce in Europe: Learning from experience. Retrieved from http://www.euro.who.int/en/countries/poland/publications2/the-health-care-workforce-in-europe-learning-from- experience 4 Private Sector Task Force (2012). Health Workforce Innovation: Accelerating Private Sector Responses to the Human Resources for Health Crisis, Retrieved from http://www.who.int/workforcealliance/knowledge/resources/privatesectorhrh_report/en/ 5 European Centre for the Development of Vocational Training (2014) How economic sectors are doing in the crisis Retrieved from www.cedefop.europa.eu 10
PARTE 1: INTRODUZIONE E BACKGROUND Introduzione degli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali. Gli Standard Minimi per l’Istruzione dei Terapisti Occupazionali (revisione del 2016) espandono le prospettive della Formazione dei Terapisti occupazionali per prepararli ad una comunità professionale globale. Comprendono quattro scopi distinti ma correlati tra loro; tre come stabiliti nella versione del 2002 ai quali è stato aggiunto un quarto (di carattere etico). Essi riguardano la società, la professionalità, l’etica e la formazione. In aggiunta a questi, la versione del 2016 tratta il punto riguardante l’obiettivo della sostenibilità professionale nella formazione di risorse umane sanitarie per la comunità globale ed un largo contributo di professionisti sanitari qualificati per organismi socio sanitari (OMS, 2013). Questo può essere raggiunto mediante l’inclusione di contenuti riguardanti: 1. Domanda e offerta di Risorse Umane così come la promozione e il mantenimento della salute e del benessere dei professionisti; 2. I sistemi sanitari e la politica nei vari stati e il loro impatto sull’istruzione e la ricerca; 3. Applicazione di modelli di terapia occupazionale nel settore sociale indirizzando problemi di performance occupazionale dalla prospettiva della popolazione e della produttività, 4. Difesa dei diritti umani come principio fondamentale in tutte le aree di pratica e legato alle problematiche della disabilità ed equo accesso ai servizi tutti. Molte delle nuove aree di contenuto sono influenti, ma sono spesso esterne ai diretti modelli di servizio riguardanti specifici problemi sanitari e di disabilità. I contenuti suggeriti riflettono globalmente anche aree emergenti di pratica. In quanto risorsa globale sanitaria e sociale umana, gli Standard Minimi per la formazione dei Terapisti Occupazionali adottano considerazioni universali per tutte le nazioni. Gli standard sono le fondamenta dei domini centrali che distinguono la terapia occupazionale dalle altre professioni mentre rafforzano l’integrità del Conoscenza, delle Abilità e delle Atteggiamenti globali professionali. Punti di forza degli Standard Minimi per la formazione dei Terapisti Occupazionali (2002) mantenuto nelle revisioni sono il riconoscimento ed il rispetto per il contesto locale. Gli Standard del 2016 alzano il livello in termini di garanzia di qualità. Il contenuto “richiesto” ritenuto essenziale per i domini principali della base occupazionale della professione è identificato e reso più specifico. Scopo sociale Gli scopi sociali degli Standard Minimi per la formazione dei terapisti occupazionali sono: • Aumentare la visibilità della Terapia Occupazionale, affinché il suo contributo alla salute e al ben-essere delle persone sia riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale. • Contribuire all’efficacia dell’educazione terziaria e migliorare i risultati sanitari e sociali • Educare terapisti occupazionali i quali sono autorizzati e preparati come leader a servire le sfide di vita quotidiana incontrate in popolazioni e società globali e locali. • Promuovere la partecipazione sociale, la salute, il benessere e l’inclusione sociale globalmente con conoscenza ed attività che indirizzano i determinanti sociali di salute e giustizia occupazionale, al di là dell’educazione sulle disfunzioni corporee. • Indirizzare le particolari necessità delle società per una buona, accettabile ed accessibile qualità di vita e servizi inclusivi in salute, educazione, lavoro, domiciliazione, trasporti, benessere e altri sistemi. 11
• Raggiungere in maniera proattiva partner con comunità ed altri interessati per sviluppare servizi e trovare le risorse per aiutare le popolazioni, comunità e singoli individui per vivere bene, in particolar modo coloro che lottano contro dipendenze, malattie croniche, sfide di sviluppo, disabilità, età avanzata, oppressione etnica, povertà ed altre sfide sociali che ne limitano la partecipazione, come cittadini rispettati e di valore, in occupazioni necessarie e desiderate; • Contribuire a costruire un mondo più pacifico, prosperoso e giusto indirizzando la responsabilità professionale a sostenere i principi di dignità, uguaglianza ed equità (UNESCO, 2000) in tutte le questioni inerenti alla partecipazione sociale, salute, benessere e inclusione; • Partecipare a livello introduttivo di ricerca sull’occupazione, partecipazione sociale, salute, benessere, diritti umani, inclusione e “abilitazione” di popolazioni, comunità e individui attraverso l’impegno professionale. Per raggiungere tali scopi, è indispensabile tanto l’aggiornamento permanente della formazione in terapia occupazionale per affrontare le condizioni ed aspettative che si modificano nella società alla quale si offrono servizi, quanto il riconoscimento delle differenze regionali e nazionali all’interno dei programmi locali incontrando però degli standard definiti. Scopo professionale Lo scopo professionale degli Standard Minimi è quello di promuovere la coerenza e la qualità costante di base nella pratica della terapia occupazionale a livello internazionale. Questo scopo include diversi aspetti: • Consolidare la comunità dei terapisti occupazionali a livello internazionale, attraverso la promozione di una cultura, esperienza e terminologia comuni nella formazione in terapia occupazionale. • Incoraggiare la ricerca internazionale sull’occupazione, la formazione in terapia occupazionale ed i servizi e la pratica della terapia occupazionale. • Incontrare le aspettative della società per servizi di salute e società di qualità • Sostenere lo sviluppo della terapia occupazionale nei paesi dove non esiste ancora. • Rendere la Terapia occupazionale maggiormente visibile, così che il suo contributo alla salute e benessere della popolazione sia riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, • Facilitare lo scambio internazionale di conoscenze, di docenti e di studenti, fra i vari programmi. • Favorire la mobilità di laureati in terapia occupazionale a livello internazionale. • Riconoscere ed integrare il quadro etico fondamentale che guida la professione della terapia occupazionale Scopo educativo Gli scopi formativi degli Standard Minimi sono: • Guidare la pianificazione di nuovi programmi di formazione che possano ottenere l’approvazione della WFOT e mantenere questo status. • Sostenere lo sviluppo dei programmi di formazione in terapia occupazionale all’interno delle istituzioni preposte alla formazione a livello universitario. • Fornire linee guida per controllare che siano rispettati gli Standard nei programmi già avviati. 12
• Favorire lo sviluppo continuo della qualità dei programmi esistenti, tramite un processo di auto valutazione e di revisione da parte di colleghi. • Produrre laureati capaci di utilizzare la tecnologia dell’informatica e della comunicazione, per accedere alle teorie ed ai risultati più recenti della ricerca, e le evidenze valorizzandone l’importanza. • Promuovere l’impegno dei laureati in una formazione continua. • Produrre laureati accademicamente pronti ad affrontare ulteriori livelli di formazione • Produrre laureati con un forte senso di giustizia sociale ed in più con la capacità e il desiderio di essere cittadini globali; • Promuovere l'adozione e l'attuazione di personalità professionali che abbraccino i principi etici della professione Scopo dei minimi standard per la WFOT Il fine degli Standard Minimi per la formazione dei terapisti occupazionali è di influenzare la professione attraverso la strutturazione e il mantenimento di standard internazionali. Il processo di Approvazione della WFOT e altre informazioni chiave, inclusa l’opzione di Accreditamento, sono disponibili all’interno del pacchetto assicurativo della qualità dei programmi educativi della WFOT (EQAP). Avere un programma formativo che è stato approvato/accreditato, soddisfacendo degli Standard Minimi della WFOT per la formazione dei Terapisti Occupazionali, è una caratteristica fondamentale di una professione in evoluzione e un prerequisito per i Paesi che vogliono diventare membri votanti della WFOT. Gli Standard Minimi sono una parte del pacchetto assicurativo della qualità dei programmi educativi della WFOT (EQAP). Quest’ultimo fa riferimento allo sviluppo del livello base di formazione dei professionisti, alla preparazione della richiesta per la revisione della domanda di Approvazione o Accreditamento alla WFOT, al monitoraggio e all’iter di riapprovazione come processi integrati del monitoraggio internazionale e della valutazione della formazione. Accreditamento L’accreditamento è un’opzione facoltativa a disposizione delle Organizzazioni Membri che vogliano farne richiesta. Una definizione e una panoramica del testo saranno rese disponibili qui, mentre tutti i dettagli del processo potranno essere consultati nel pacchetto assicurativo della qualità dei programmi educativi della WFOT (EQAP). L’accreditamento si propone di dare credibilità ai programmi in cerca di un profilo qualitativo migliorato per il riconoscimento governativo e per il reclutamento di studenti e facoltà; così come di dare evidenza alla qualità del programma qualora richiedenti fondi per la ricerca o un ampliamento. Quest’opzione ha valore in particolare per quelle Organizzazioni Membri sprovviste di iter governativi che possano garantire la qualità del programma. Ad ogni modo, le Organizzazioni Membri attualmente sotto governo mandatario, potranno richiedere l’Accreditamento alla WFOT così da ottenere un elevato riconoscimento della professione a livello internazionale. In aggiunta al riconoscimento qualitativo statale per un’istituzione specifica, alcuni programmi accademici professionalizzanti in aree professionali sono soggetti ad accreditamento da parte di organi professionali a livelli regionali o nazionali. Siccome l’accreditamento statale tende a misurare la performance basandosi su standard generici, gli organi professionali rivedono i programmi da una prospettiva più specifica e professionale al fine di garantire che il contenuto dei programmi degli 13
istituti di educazione superiore, le risorse di insegnamento, le pubblicazione di ricerche e i risultati delle lauree (graduate outcome), rappresentino una considerevole qualità per soddisfare le competenze attese e supportare i futuri professionisti nella loro area specialistica. Contesto Internazionale dell’Educazione delle Professioni Sanitarie Dal 2002 un numero addizionale di documenti internazionali è diventato disponibile per indirizzare i trend di progetti sanitari e gli attuali bisogni globali delle risorse umane in ambito sanitario e nei modelli educativi (WHO, 2013 & 2008; UNESCO, 2011; OECD, 2011). Essi forniscono un contesto internazionale per lo sviluppo di questi standard rivisitati, in quanto sono parte della letteratura dell’educazione superiore o avanzata delle professioni sanitarie e non solo. Tra tutti, la letteratura internazionale e le esperienze delle Organizzazioni Membri della WFOT hanno guidato la direzione e lo sviluppo della Revisione dei Minimi Standard per la Formazione dei Terapisti Occupazionali del 2016. La ricchezza di informazioni contenuta in codesti documenti non può essere sopravvalutata, ma può essere considerata come un riferimento per coloro che mirano a un cambiamento sociale, così come per quelli che stanno sviluppando un percorso/curriculum/iter. Prospettive sociali e sanitarie La Dichiarazione di Alma-Ata e la Carta di Ottawa sono significative in relazione agli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali della WFOT, si deve alla loro prospettiva sociale e sulla salute e al loro appello alle professioni sanitarie a dare un nuovo orientamento ai servizi sanitari, per andare oltre le prestazioni cliniche e curative, e perseguire la salvaguardia della salute. Di conseguenza, questi Standard sono stati scritti per includere programmi formativi che si rivolgono alla possibilità di costruire comunità sane focalizzandosi sull'occupazione come fattore di rischio per la salute; l’occupazione come mezzo per ottenere uno stato di salute e benessere, e la partecipazione occupazionale come fine o esito della fornitura di servizi di terapia occupazionale. Alcuni documenti delle Nazioni Uniti furono influenti nel sottolineare lo spostamento da una prospettiva medica individuale della salute ad una visione della salute per tutte la popolazione e un approccio ai temi della salute, benessere e del welfare basato sullo sviluppo. In questa prospettiva, la salute non è soltanto descritta in termini medici. Vi è anche un riconoscimento delle sue dimensioni sociali e psicologiche, e come qualcosa a cui tutti hanno diritto, senza distinzione di razza, sesso, colore, lingua, orientamento politico o altri fattori personali. Il Programma di Azione Mondiale per le Persone Disabili del 1982 e le Regole Standard per le Pari Opportunità per le Persone Disabili del 1993, affrontano temi relativi allo sviluppo comunitario e alla promozione della salute, e propongono strategie per l’equiparazione delle opportunità per le persone disabili e il raggiungimento della loro piena partecipazione a tutti gli aspetti della vita sociale ed economica. La Convenzione sui Diritti del Bambino del 2002, affronta inoltre i temi della partecipazione di bambini nei conflitti armati, della vendita di bambini, della prostituzione e della pornografia infantile. La relazione mondiale sulla disabilità (OMS, 2011b) è un documento fondamentale, che per la prima volta offre statistiche ed evidenza scientifica sulla disabilità. Inoltre esso documenta l’impatto dell’interazione di fattori ambientali e sociali, che contribuiscono a creare barriere o facilitazioni alla partecipazione nella società delle persone con disabilità. Nel loro insieme, questi documenti evidenziano il fatto che alcune persone hanno bisogno, per periodi di tempo più o meno lunghi, di un sostegno speciale fornito dal personale sanitario, inclusi i terapisti occupazionali. Queste idee hanno portato ad includere negli Standard minimi degli approcci che abbiano un orientamento sociale. 14
Un altro documento che ha influito notevolmente sugli Standard è stata la Classificazione Internazionale della Funzione, della Disabilità e della Salute (ICF) dell’OMS (2001), che affronta sia le componenti della salute che i suoi contesti ambientali. L’ICF è un sistema per classificare come lo stato di salute delle persone si ripercuota a livello personale e sociale sulla loro partecipazione a tutti gli aspetti della vita. I concetti chiave dell’ICF utilizzati in questo documento sono: le condizioni di salute, le strutture e funzioni corporee (che includono aspetti normali dell’anatomia, della fisiologia e della psicologia degli esseri umani), l’attività, la partecipazione e l’ambiente. Dalla prospettiva della ICF, l’enfasi della terapia occupazionale potrebbe essere riassunta come: • La relazione tra la salute e il benessere e la partecipazione della persona nella cura di sé e nella gestione della casa; l’interazione e le relazioni interpersonali; le principali sfere della vita, inclusi lo studio, il lavoro e il tempo libero; impegni di tipo comunitari, sociali e civici, e • Fattori ambientali che sostengono o che impediscono la partecipazione nelle occupazioni citate. Partecipazione economica e sociale I terapisti occupazionali hanno da tempo un nesso con programmi operative connessi ad obiettivi di produttività e sono una risorsa per molte comunità nella progettazione di strategie di sviluppo comunitarie con una focalizzazione economica. La globalizzazione e la maggior mobilità dei lavoratori e dei mercati creano opportunità per molti individui che sono emarginati a causa di alcuni fattori, incluse persone con disabilità. Crescite o depressioni economiche possono dare come risultato problemi nella performance occupazionale a cittadini che in precedenza pensavano di essere autosufficienti e in grado di mantenere se stessi e le loro famiglie. Il lavoro è fondamentale per il benessere delle persone. Oltre a fornire un’entrata economica, il lavoro può aprire la strada a miglioramenti sociali ed economici , dando forza agli individui, le loro famiglie e le loro comunità. Tale progresso, però, dipende da un lavoro dignitoso. Un lavoro dignitoso riassume le aspirazioni delle persone nella loro vita lavorativa (ILO, 2015b; United Nations, 2015). La progettazione e l’offerta di risorse umane sono gli interessi globali principali che si sono sviluppati fin dalle revisioni degli Standard Minimi per la Formazione dei Terapisti Occupazionali nel 2002. Le aree prioritarie includono la salute mentale, le malattie non trasmissibili e l’invecchiamento sano e l’impatto che ne risulta sulle funzioni e disabilità secondarie che insorgono durante il corso della vita. L’impatto della globalizzazione deve riconoscere che la pratica dei terapisti occupazionali può focalizzarsi su problemi di performance occupazionale economica che rifletta le differenze sociali e culturali della collettività. La consapevolezza di queste tendenze emergenti è vitale per il continuo sviluppo e l’erogazione di programmi formativi di terapia occupazionale di qualità. Vi è la necessità di assicurare una selezione internazionale etica e una consapevolezza maggiore della mobilità globale delle risorse umane. Prospettive formative internazionali La formazione è strategica per raggiungere uno sviluppo economico ed una società giusta ed integrata(OMS, 2011a). Prospettive formative internazionali possono essere acquisite attraverso un’esperienza internazionale diretta. Tuttavia, esperienze simili possono essere acquisite attraverso 15
l’incoraggiamento degli studenti ad entrare in contatto con popolazioni vulnerabili a rischio di deprivazione occupazionale o di alienazione e con la costruzione di abilità sociali. Il documento dell’UNESCO Policy Paper for Change and Development in Higher Education (Linee guida per i cambiamenti e lo sviluppo dell’istruzione universitaria) del 1995, proponeva tre parole d’ordine per la formazione superiore: pertinenza, qualità e internazionalizzazione. La revisione degli standard minimi sottolinea dunque che i programmi formativi per terapisti occupazionali hanno bisogno di: • Essere pertinenti al contesto locale. • Avere meccanismi per migliorare continuamente la qualità del programma, e • Avere vincoli forti e continui con la comunità internazionale di terapia occupazionale, comprese pratica, formazione e ricerca. Inoltre, il documento dell’UNESCO World Declaration on HigherEducation for the Twenty-first Century: Vision and Action (Dichiarazione mondiale sull’istruzione universitaria del ventunesimo Secolo: Visione e Azione) del 1998, sottolinea la parità di accesso alla formazione superiore. Indica in particolare la necessità di facilitare attivamente la partecipazione nella formazione superiore, di gruppi segnalati come speciali: indigeni, minoranze culturali e linguistiche, gruppi svantaggiati, abitanti di paesi sotto occupazione politica del territorio, persone disabili. Questo documento sottolinea inoltre la responsabilità sociale dei laureati di programmi di formazione universitaria. L’UNESCO ha messo in risalto il bisogno della trasferibilità delle abilità e il dovere del personale sanitario di rispettare la diversità e le differenze. Questi aspetti si ritrovano nelle dichiarazioni sulle abilità e gli atteggiamenti riguardanti l’ammissione degli studenti ai programmi di formazione, inclusi negli Standard Minimi della WFOT. Un altro documento di riferimento è stata la relazione dell’OMS Increasing the Relevance of Education for Health Professionals (Aumentare la rilevanza della formazione delle professioni sanitarie) (1993). Anche questa relazione mette in rilievo il fatto che i programmi di formazione hanno bisogno di: • Essere pertinenti ai temi sociali e della comunità, oltre che ai bisogni e alle priorità della salute, e • Favorire sempre di più, comportamenti sani nella popolazione. La relazione dell’OMS propone che, per raggiungere questi fini, sia necessario: • Definire la popolazione destinataria del servizio sanitario • Determinare quali siano i loro problemi di salute • Assicurarsi che il programma formativo risponda alle esigenze identificate, e • Monitorare l’efficacia dei laureati nel dare risposta ai problemi. La relazione consiglia inoltre di coinvolgere dei rappresentanti della comunità, nell’identificazione dei problemi e nella valutazione dei risultati, incluso il grado di soddisfazione degli utenti nelle cure fornite dai servizi. Infine, secondo la relazione dell’OMS, il risultato che ci si aspetta dai programmi di formazione è quello di produrre laureati che siano in grado di: • Ritenere e applicare informazioni • Cercare e gestire informazioni • Avere crescente abilità nel ragionamento critico e • Avere la capacità di promuovere il lavoro d’equipe. 16
Anche il documento della Federazione Mondiale per la Formazione Medica (2001), intitolato Quality Improvement in Basic Medical Education, WFME International Guidelines (Miglioramento della qualità nella formazione medica di base, linee guida della WFME internazionale), è stato utile per la sua discussione sullo scopo, sulla missione e sugli obiettivi dei programmi di formazione. Il Report Mondiale sulla Disabilità (World Report on Disability) (OMS, 2011b) riporta un’analisi aggiornata della letteratura, basandosi su documenti e risorse antecedenti. Le raccomandazioni chiave del Report includono: • Coinvolgere persone con disabilità nella presa di decisioni, sviluppo di servizi e ricerca; • Sviluppare consapevolezza pubblica sulla disabilità; • Rafforzare e supportare la ricerca in disabilità. • L’enorme messaggio centrale del Report è quello di inclusione ed accessibilità universale. • Documenti importanti per la formazione in Terapia Occupazionale e altre risorse per I professionisti della salute Alcuni documenti sono stati utili per la sua discussione sullo scopo, sulla missione e sugli obiettivi dei programmi di formazione. Quali: • Occupational Therapy Education in Europe: Curriculum Guidelines (La formazione di terapia occupazionale in Europa: Linee guida per un curriculum) pubblicato nel 2002 dalla European Network of Occupational Therapy in Higher Education (ENOTHE), il quale è in linea con la Dichiarazione di Bologna del 1999. • The Canadian Association of Occupational Therapists Academic Accreditation Standards and Self-study Guide (Standard di accreditamento accademico e guida allo studio autonomo dell’associazione canadese dei terapisti occupazionali) pubblicato dalla CAOT, 2011. • The ASEAN Qualifications Reference Framework (AQRF) (Il Quadro di riferimento delle qualifiche ASEAN) • The Higher Education Academy, UK (L'Accademia di formazione superiore, Regno Unito) • Transformative scale up of health professional education, (Scala evolutiva dell'istruzione professionale sanitaria) pubblicato dall'OMS, 2011 17
PARTE 2: PROGRAMMI DI FORMAZIONE IN TERAPIA OCCUPAZIONALE Una Panoramica In questa seconda parte del documento, sono descritti i contesti locali e internazionali dei programmi di formazione in terapia occupazionale, visto che essi sono il punto di partenza per il disegno e lo sviluppo continuo dei programmi; sono inoltre descritte le più importanti aree di conoscenze, abilità ed atteggiamenti per una pratica competente della terapia occupazionale, perché queste costituiscono l’obiettivo del programma. Sempre più, i terapisti occupazionali forniscono servizi in una varietà di setting e ambienti esterni alle strutture sanitarie tradizionali che influenzano tutte le applicazioni professionali e richiedono conoscenze di sistema. Per assicurare che la progettazione e fornitura di programmi di formazione di terapia occupazionale siano coerenti con gli impegni assunti a livello internazionale della professione, è possibile consultare le dichiarazioni delle posizioni disponibili sul sito WFOT [Vedi il Centro risorse a http://www.wfot.org] . Coloro che si riferiscono specificamente alla formazione, al cambiamento della società, all'inclusione e alla diversità sono: Diversità e cultura 2010 Sostenibilità ambientale: pratica sostenibile all'interno della terapia occupazionale 2012 Emigrazione 2012, revisionato nel 2014 Diritti umani 2006 Formazione completa di Terapia Occupazionale 2008 Scienze occupazionali 2005, revisionato nel 2014 Design universale 2012 Riabilitazione professionale 2012 Etica, sostenibilità e esperienze globali 2016 Terapia occupazionale nella riduzione del rischio di disastri (DRR) 2016 Uso di Social Media 2016 Pratica della terapia occupazionale Le popolazioni servite dalla professione appartengono a tutti i livelli socioeconomici e sono presenti in tutte le fasi dello sviluppo continuo. Occorre una comprensione più ampia della giustizia sociale per il ventunesimo secolo, che parla fortemente di advocacy al di là delle esigenze degli emarginati, diseredati e persone svantaggiate in modo significativo a causa di disabilità a vita. L'accesso equo alla terapia occupazionale e ad altri servizi attenuanti sono problemi per i cittadini rurali, quelli privi di indipendenza nei trasporti e il crescente numero di persone anziane. Gli studenti necessitano di esporre l’analisi dei livelli più alti delle loro rispettive comunità per sviluppare gli strumenti specifici per identificare, pianificare, vendere, finanziare, programmare, elaborare e sviluppare il servizio. La centralità professionale del cliente deve operare sia a livello istituzionale che macro per influenzare il cambiamento attraverso interventi diretti. In tutte le aree del mondo, il costo dell'assistenza sanitaria è una considerazione sociale importante. Un potente strumento di advocacy dimostrerebbe l'efficacia e la redditività dei contributi della terapia occupazionale nei settori della salute, del sociale e dell'istruzione. 18
Nella terza parte di questo documento sono descritti gli Standard minimi per le varie parti dei programmi di una formazione, che delineano il percorso degli studenti dall’ingresso fino al raggiungere il livello di prestazioni di un laureato. Il rapporto tra le prospettive internazionali e i contesti locali, il programma di formazione e le conoscenze degli studenti, abilità ed atteggiamenti dei laureati, è presentato nella Figura 1. Per definizioni o parole chiave utilizzati in questo documento, vedere il Glossario di Termini. Figura 1: Panoramica di un Programma di Terapia Occupazionale Le prospettive internazionali in materia di salute, ben-essere e formazione Diversi documenti utilizzati come riferimento per l’elaborazione della Revisione degli Standard Minimi della WFOT per la Formazione dei Terapisti Occupazionali (rivisto nel 2016) sono altrettanto importanti per la pratica della terapia occupazionale (vedere in questo documento il paragrafo intitolato: “Il contesto internazionale della formazione professionale Sanitaria”). Molti altri documenti, inclusa la WHO Declaration on Occupational Health for All (1994).(“Dichiarazione sulla salute occupazionale per tutti”), e documenti dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e di altre organizzazioni, trattano temi di salute, ben-essere e occupazione a livello internazionale, e la loro influenza sui contesti della pratica professionale. Inoltre, l’OMS e l’UNESCO mettono in rilievo il ruolo dei programmi di formazione delle professioni sanitarie per assicurare una pratica sicura e competente. Asseriscono inoltre che la pratica di tutte le professioni sanitarie deve essere: 1. Pertinente al contesto locale della pratica professionale. 2. Basata sulla comprensione della conoscenza applicata a livello globale, nonché di chiarezza sulle aspettative e gli standard internazionali. 3. Efficace nel soddisfare i bisogni della salute della popolazione, attraverso una pratica sicura, competente ed etica. 4. Attenti alla pratica etica, alle ingiustizie e ai diritti umani. 19
Perciò, il processo formativo descritto in questo documento e la Revisione degli standard minimi per la formazione dei terapisti occupazionali (rivisto nel 2016)sottolineano sia la prospettiva locale che la prospettiva internazionale. Il Contesto Locale del Programma di Formazione in Terapia Occupazionale Il termine “contesto locale” si riferisce ad un’area geografica, intesa come una nazione, uno stato o una regione politica ben distinta, con una serie di bisogni specifici di salute e ben-essere, di contesti culturali e di sistemi sanitari e di assistenza. Gli aspetti del contesto locale, rilevanti per la pratica della terapia occupazionale, sono: • la filosofia e le pratiche dei governi che formano l'accesso e le politiche del servizio sanitario e sociale; • la demografia delle popolazioni; • gli ambienti politici ed economici • I bisogni locali di salute , ben-essere e formazione, • Le occupazioni locali che influenzano positivamente e negativamente le condizioni di salute, promuovendola. • Gli ambiti locali della salute, sociali, dell’assistenza, del welfare, della disabilità, dell’istruzione, del lavoro, della giustizia, dell’arte e della cultura, in cui i terapisti occupazionali potrebbero lavorare, il regolamento dell’esercizio della professione di terapista occupazionale e le strategie locali per promuovere lo sviluppo di nuovi servizi di terapia occupazionale • La storia della terapia occupazionale a livello locale Tutti questi aspetti del contesto sono culturalmente rilevanti. La cultura influisce sulle convinzioni, sull’importanza relativa di certi problemi di salute o di minacce alla salute e al benessere, e anche sulle percezioni dell’efficacia della terapia occupazionale. Inoltre, le convinzioni culturali influiscono sulla comprensione, a livello locale, della relazione tra l’occupazione, le condizioni di salute e il benessere fisico, mentale, sociale e spirituale. Perciò, influiscono sulla percezione delle occupazioni come dannose o utili. Infine, esistono in qualsiasi cultura e fanno parte della cultura anche i tipi di servizi forniti, la legislazione vigente ed il senso di responsabilità personale e sociale nei confronti della salute e del benessere. Coloro che progettano un curriculum di terapia occupazionale, e coloro che insegnano, devono essere ben informati delle forze esterne che modellano le loro opportunità e risorse, devono conoscere e interpretare i bisogni locali di salute, sociali, di occupazione ed i servizi e la legislazione e fonti di finanziamento, devono avere la capacità di garantire che, quando completeranno il programma, gli studenti abbiano conoscenze, abilità ed atteggiamenti all’altezza di una pratica professionale efficace. Inoltre, coloro che progettano un curriculum e i docenti, hanno bisogno di capire quale sia la storia formativa degli studenti che accedono al programma di studio e questo include: • Le metodologie educative alle quali sono abituati e che favoriscono il loro apprendimento e dunque, le strategie pedagogiche necessarie per sviluppare la conoscenza, le abilità e gli atteggiamenti specifici dei terapisti occupazionali che completano il programma con successo, e • Le conoscenze, le abilità e gli atteggiamenti già esistenti negli studenti all’ingresso. Questo definisce il punto di partenza del processo formativo. 20
• Le esigenze dei ruoli esterni di studenti adulti che possono includere lavoratore, coniuge, genitore. La conoscenza del contesto locale e degli studenti che iniziano, costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo di un programma di formazione per terapisti occupazionali (vedere Figura 1). Si devono stabilire sistemi di monitoraggio per l’aggiornamento di un programma, man mano che nel tempo, cambiano sia i bisogni locali di salute, di occupazione, dei servizi e della legislazione, sia le conoscenze, le abilità e gli atteggiamenti degli studenti, o più rapidamente, a seguito di eventi ambientali, politici ed economici. La filosofia e lo scopo del programma I programmi di formazione per terapisti occupazionali sono impostati in base ad una comprensione filosofica dell’occupazione, caratteristica e unica, che deriva da una combinazione anch’essa distintiva e unica, di prospettive e convinzioni locali e internazionali. Le prospettive internazionali riguardano le convinzioni condivise a livello mondiale dai terapisti occupazionali; le prospettive locali riguardano la pertinenza del programma stesso al contesto. All’interno del programma, la comprensione filosofica dell’occupazione può includere: • La natura e il significato dell’occupazione • La natura occupazionale degli esseri umani • I tipi di problemi e di soddisfazioni che le persone vivono nel partecipare all’occupazione • Le convinzioni culturali su come affrontare gli ostacoli alla partecipazione occupazionale e su come migliorare o ampliare l’esperienza o i risultati della partecipazione. Lo scopo del programma di formazione è legato al tipo di lavoro per il quale prevalentemente si stanno preparando gli studenti e alla varietà di ambienti di lavoro in cui si potrebbero trovare a lavorare. Per esempio: • Lavoro individuale esercitato attraverso la cura, l’abilitazione, la riabilitazione, il cambiamento di stile di vita, i programmi di reinserimento lavorativo e lo sviluppo di abilità. • Lavoro di gruppo o sul territorio, come: promozione della salute, sviluppo della comunità, riabilitazione su base comunitaria (CBR), prevenzione di incidenti e progettazione (design) dell’ambiente. • Lavoro sulla popolazione in generale, come: cura basilare della salute, promozione della salute, progettazione universale. La filosofia e lo scopo sono centrali nel programma di formazione e guidano tutti gli aspetti del progetto, dello sviluppo e dell’attuazione del programma stesso. La filosofia del programma è influenzata dall' Istituto di istruzione superiore specifica, dai feedback degli studenti, dalle discussioni con i colleghi, i pazienti, i clienti, la famiglia, la comunità e la letteratura che esplora l'apprendimento degli adulti e l'istruzione superiore. La filosofia ha due elementi: i) la guida per la definizione e la consegna del contenuto del curriculum e ii) le informazioni per modellare continuamente lo sviluppo professionale. Questi componenti influenzano le forme di esperienze nel processo didattico della terapia occupazionale dal laureato al post laureato e durante la pratica professionale, nonché i risultati identificati e previsti. 21
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