"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press

Pagina creata da Alessio Rocco
 
CONTINUA A LEGGERE
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
“Sotto chi tene core”. Il
nuovo album de La Maschera

                             Uscirà il prossimo 13 maggio il
                             nuovo attesissimo album della
                             band partenopea “La Maschera”,
                             con ben 9 inediti. Il disco è
                             già stato anticipato dall’uscita
                             dei brani “Sotto chi tene core”,
                             che da titolo all’album, “‘A
                             cosa just mai fossi” e “Se mai
                             foss”.

«Storie di resistenza, di sentimenti profondi, di gente
normale e della loro poesia – racconta Colella, frontman della
band. Penso all’amore tra Mirella e Felice Pignataro, da cui
nascono il GRIDAS, il carnevale di Scampia, la controscuola.
Penso alla vita straordinaria di Thomas Sankara, mai
abbastanza ricordato. A grandi amori e grandi ripensamenti. A
gesti eroici di uomini semplici. Agli invisibili di tutto il
mondo. Penso a loro, al loro grido di battaglia: quattro
parole simboliche, un invito a farsi avanti: SOTTO CHI TENE
CORE».

Tutti testi che parlano di riscatto sociale e sentimentale, un
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
invito ad alzare lo sguardo e farsi avanti. Storie vere, dove
l’urlo di chi non ha voce diventa grido di battaglia. La band
si esibirà domani sera, al Teatro Augusteo alle ore 21,00 per
un grande concerto già sold out, già programmato a gennaio ma
posticipato a causa Covid. Non vediamo l’ora di sentirli
cantare.

Guarda e ascolta:

‘A cosa justa: https://youtu.be/rElNos7tJR8

Se        mai        fossi         (con             Vitorino
Solomé): https://youtu.be/hW5nyj–rX8

Sotto chi tene core: https://youtu.be/zqSWBeniDU0

“Sotto chi tene core” il
nuovo progetto musicale de La
Maschera
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
Cover del nuovo
inedito: “Sotto
chi tene core”

E’ uscito oggi il nuovo inedito del gruppo napoletano “La
Maschera” dal titolo “Sotto chi tene core” etichetta: Full
Heads

Il brano anticipa il terzo album di inediti in uscita a maggio
2022, e va a raggiungere “‘A cosa justa”, struggente ballata
su un amore perduto, e “Se mai fossi”, cover del brano “Se tu
és o meu amor” di Vitorino, leggenda della canzone popolare
portoghese che ha voluto partecipare con band partenopea sia
alla registrazione del brano sia alla data napoletana del
tour.

“Sotto chi tene core” racconta quanto fondamentale sia il
riscatto sociale ed emotivo, miscelando rock, canzone d’autore
e world music. Un invito al farsi avanti a cuore aperto, a un
impegno consapevole, che culmina musicalmente in una
strumentale esplosiva.

«Quando scrissi “Sotto chi tene core”pensavo a come far
incontrare le anime del nuovo disco… pensavo a Thomas Sankara,
a Pasquale, a un amico perduto, ad un amore fatto di passione
e perseveranza, a Mirella e Felice Pignataro, alle forme di
libertà – racconta Roberto Colella, frontman de La Maschera.
Ogni cosa mi raccontava una storia di riscatto sociale e
sentimentale, un invito ad alzare lo sguardo e farsi avanti.
Storie vere, dove l’urlo di chi non ha voce diventa grido di
battaglia.
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
Ecco, oggi esce “l’introduzione” di questo nuovo capitolo… un
pezzo di cuore che non vedo l’ora di suonarvi dal vivo!». Il
prossimo concerto della band è previsto per l’11 maggio 2022
al Teatro Augusteo di Napoli

Ascolta “Sotto chi tene core” su tutti gli store digitali:

https://bfan.link/lamaschera-coming-soon

Segui il gruppo su seguenti canali:

FB: https://www.facebook.com/lamascheraofficial
IG: https://www.instagram.com/lamascheraofficial/
YT: https://www.youtube.com/channel/UCn1YI5EaewgYWtd9ANS-hlA

“Boccamara” il nuovo singolo
di Flo con Peppe Servillo
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
Esce oggi il nuovo brano di Flo
                              feat. Peppe Servillo dal titolo
                              “Boccamara”,     che   anticipa
                              l’uscita del nuovo album “Brave
                              Ragazze”, il prossimo 14 gennaio
                              2022,                etichetta
                              SoundFly, dedicato alle donne
della musica più coraggiose del mondo latino. Un duetto
ironico, pungente e pieno di teatralità, tra un inconfondibile
Peppe Servillo e Flo, che ancora una volta si conferma una
delle     voci      più     espressive       della     musica
italiana. “Boccamara riprende lo spirito degli antichi canti a
dispetto della tradizione orale campana, sebbene con una forma
e un timbro contemporanei – racconta Flo. La storia è quella
di una donna ferita, indispettita, con la bocca amara, ma così
amara che potrebbe avvelenare il traditore con un piccolo
morso. Una canzone felina perché è sinuosa nell’andamento
strumentale e seduttiva nel canto.         Proprio come   una
gatta”.   Ancora  una   volta  al          suo   fianco    il
polistrumentista Michele Maione, che ha arrangiato l’intero
album, oltre a suonare percussioni e tamburi a cornice,
consolidando ancora e di più un felice sodalizio iniziato
sotto l’egida di Claudio Mattone nel 2008. Cantautrice e
attrice di teatro, Flo è un’ artista che seduce grazie ad una
vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Ha
ottenuto riconoscimenti in ambito musicale e ha realizzato
colonne sonore per il cinema e il teatro, inoltre ha inciso e
condiviso il palco con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Peppe
Servillo, Enrico Rava, Jorge Hernandez, Luca Aquino, Vincenzo
Zitello, Elena Ledda e Paolo Angeli.In teatro è stata
protagonista di spettacoli musicali e di prosa, diretta da
registi come Alfredo Arias, Mimmo Borrelli, Davide Iodice,
Massimo Luconi, Claudio Di Palma, mentre attualmente è al
fianco di Daria Bignardi nel reading “La coscienza
dell’ansia”.

Ascolta in digital store su questo link:
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
https://soundfly.lnk.to/Boccamara

“Pure si fosse”. Il nuovo
brano di Francesco Forni

                           E’ in uscita il prossimo 29
                           novembre il nuovo singolo di
                           Francesco Forni : “Pure si
                           fosse”, che anticipa l’uscita
                           del nuovo album nella primavera
                           del 2022, dal titolo “Una
                           Sceneggiata” etichetta SoundFly.
                           Il testo, scritto e arrangiato
dall’artista,  è una tammorriata rock contemporanea dove
convivono strumenti e suoni del passato della tradizione
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
musicale napoletana come le tammorre, i tamburelli, il liuto,
le castagnette, insieme a suoni di chitarra e basso immersi
nel fuzz.

Una particolare storia d’amore cantata da chi cerca di
ritornare, cerca di smentire le bugie che ha detto anche se da
per scontato che non verrà creduto, per cui le riscatta con
altrettante verità, altrettanto pesanti.     Strofe intime si
alternano a ritornelli che sembrano avere il suono di
un’esortazione corale, a parti strumentali in cui si può
apprezzare la potenza e il graffio psichedelico del fuzz che
avvolge i riff di chitarre e bassi. Una carriera ricca di
produzioni, quella di Francesco Forni, dedicata alla
composizione delle colonne sonore per il teatro e per il
cinema, fra queste si ricordano    “Don Chisciotte” di F.
Niccolini con Alessio Boni, e Serra Yilmaz in tour fino al
lockdown di marzo 2020, “Gatta Cenerentola” e “L’arte della
felicità” di Alessandro Rak, e “Le conseguenze dell’amore” di
Paolo Sorrentino. Ha ricevuto inoltre il premio per la
migliore interpretazione di un brano di Andrea Parodi
(Inghirios) al Premio Parodi 2021.

Segui Francesco Forni sui canali social:

FB: https://www.facebook.com/FrancescoForniArtist
IG: https://www.instagram.com/tempimeravigliosi/
YT: https://www.youtube.com/user/TheCaracallas

La      Terrazza,                                   jazz
d’eccellenza per Peppe
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
“La Terrazza di Peppe” è la location elettiva per l’evento
jazz d’alta qualità in calendario sabato 20 novembre, alle ore
21, organizzato in memoria dell’imprenditore Giuseppe Cafora,
scomparso all’improvviso cinque mesi fa. Peppe, come lo hanno
sempre chiamato le persone care, infatti ha voluto con grande
forza e volontà questa curata area verde nel cuore cittadino
dei Quartieri Spagnoli, giusto a poche decine di metri dalla
stazione del metrò. Progettata, creata e curata personalmente
con assidua passione per 30 anni, occupandosi praticamente di
tutto, a partire dagli arredi e dalla scelta green che lo ha
portato ad aggiungere tante piante, trasformandola in una
confortevole area verde.

Ecco di seguito il programma:

APERTURA LIVE

Pietro Condorelli & Umberto Muselli

Musicisti associati Santa Cecilia

STILL GROUND

Sergio Forlani – Dario Franco – Enrico Del Gaudio – Giulio
Martino

ALLERIA

Ivana Muscoso – Beatrice Valente

Ad anticipare la speciale serata jazz, ci sara il ricordo
dell’imprenditore del settore turistico alberghiero, con
testimonianze della famiglia e degli amici e dal momento
conviviale a cura del Ristobar Hotel Toledo.
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
Questo salotto esterno della Sala Santa Cecilia e ristobar
del’Hotel Toledo è stato ripristinato con grande amore dai
suoi familiari stretti per accogliere nuovamente gli
appassionati del migliore jazz, dopo l’immediata interruzione
della stagione musicale legata all’improvviso addio al manager
napoletano che ci ha lasciati nello scorso giugno, tra il
dolore è lo stupore dei tantissimi che lo hanno conosciuto,
apprezzato, amato sinceramente.

Un’oasi verde e fiorita: qui Peppe ha portato, come ricorda la
moglie Rosanna Pecoraro, “una ventata di cultura attraverso la
promozione del jazz di qualità e della musica classica e
tipica napoletana nella sua amata città e, soprattutto, in un
quartiere che ha tanto bisogno di crescita sociale ed
educazione alla legalità”.

Il roof garden con spazi dedicati alla musica e all’arte è
stato realizzato con l’aiuto della moglie Rosanna Pecoraro,
pure imprenditrice e presidente dell’Associazione Santa
Cecilia, e dei figli Ciro e Sergio, mentre la figlia Cristina
s’interessa del design e dell’impostazione ristorativa.

“Dal desiderio di valorizzare le aree all’aperto del centro
storico, come preziose gemme di creatività, musica e colori
del paesaggio, nasce questo progetto” afferma Rosanna, a capo
dell’Associazione che promuove le attività svolte nella Sala
Santa Cecilia Jazz Club, apprezzata a livello nazionale, che
“si propone, attraverso la produzione di eventi musicali, di
risvegliare la partecipazione e l’esecuzione di concerti dal
vivo negli spazi all’aperto. Il target del progetto è il
risveglio di sentimenti di rinascita e di allegria nel
difficile periodo post-covid, attraverso la musica jazz
partenopea ed internazionale”.

Giuseppe Cafora nasce a Sant’Anastasia (Na) 03 ottobre 1953.
All’età di 11 anni vince un cospicuo premio in denaro
assegnato dal Provveditorato agli Studi per la composizione di
un racconto, dimostrando da subito le proprie capacità
"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
nell’apprendimento del linguaggio e rivelando quella grande
sensibilità d’animo che ha caratterizzato la sua vita nella
sfera privata come in quella pubblica.

Cresce negli ambienti del Teatro, del Cinema e del Turismo,
frequentando i salotti partenopei ricchi di fermenti nei più
svariati settori, in compagnia di Salvatore Piscicelli, Carla
Apuzzo, Franz Prestieri, Lucia Ragni, Maria Basile, Mario
Scarpetta.

Partecipa al film “Le occasioni di Rosa” di S. Piscicelli,
insieme a Marina Suma e all’amico storico e noto imprenditore
alberghiero Sergio Boccalatte.

Lavora in note catene alberghiere, prima a Londra, poi ad
Ischia, infine a Napoli, creando aziende turistiche e spazi
commerciali.

“Afferma sempre più la propria competenza e la propria
passione per la gestione alberghiera e per l’accoglienza dei
turisti nella bellissima città di Napoli alla quale lui teneva
moltissimo” – ricorda Rosanna.

Partecipa attivamente alla creazione di spazi per la musica,
“illuminato dall’amore per la moglie e per i figli”, avviati
fin dalla primissima infanzia, per espressa volontà della
coppia allo studio degli strumenti musicali e dell’arte e
introdotti negli specifici ambienti.

Ospita nell’Hotel Toledo tanti artisti di fama nazionale ed
internazionale, e stipula convenzioni con organizzazioni del
Teatro Festival Napoli.

“Peppe lascia in tutti noi un indelebile quanto dolcissimo
ricordo – sussurra con commozione e allo stesso tempo con
fermezza Rosanna – e per la sua disponibilità oltre che per la
sua particolare bellezza interiore prima che fisica, verrà
ricordato da chi l’ha conosciuto e da noi che l’abbiamo amato.
Per sempre nei nostri cuori”.
La Terrazza di Peppe Ristobar, Hotel Toledo – Sala Santa
Cecilia Napoli Jazz Club, Produzione Musicale

Associazione culturale Santa Cecilia

Tel. 081 406800/71 cell. 3357466327 email info@hoteltoledo.com
www.hoteltoledo.com        –     info@salasantacecilia.it
www.salasantacecilia.it

Via Montecalvario 15 – 80134 Napoli

                                       Armando Giuseppe Mandile

Cittadinanza   onoraria   al
cantautore Michele Pecora

                              Lo scorso venerdì 5 novembre ad
                              Agropoli     (provincia       di
                              Salerno), il consiglio comunale
                              ha conferito la cittadinanza
                              onoraria della città a Michele
                              Pecora. La proposta era stata
                              lanciata lo scorso agosto dal
                              sindaco Adamo Coppola a margine
di un apprezzatissimo concerto tenuto dal cantautore presso il
castello angioino aragonese. L’idea fu accolta tra gli
applausi del pubblico agropolese che, anche se a distanza,
negli anni ha sempre seguito con interesse ed orgoglio la sua
carriera.

“Tutto è iniziato ad Agropoli…” – sorride Michele – “E’ raro
se non unico immaginare che un ragazzo giovane che aveva
lasciato la sua casa natia già da piccolo, poi arrivi al
successo discografico nazionale, proprio grazie alla forza di
quel ricordo, di quei sapori, di quegli odori. Quella terra mi
aveva regalato la poesia e la forza della sua storia, del suo
paesaggio, il senso di appartenenza… un punto di riferimento
nella mia vita e nella mia carriera”. L’artista aveva scritto
un brano in diletto cilentano un paio di mesi fa, il
testo dipinge alcuni luoghi precisi di Agropoli e del Cilento
e che per oltre 40 anni è stata la sua casa, la sua
ispirazione. “Uscirà prossimamente,” – precisa – “era nel
cassetto, in lavorazione, ma dopo questo sigillo, sono ancora
più emozionato di poterlo presentare al grande pubblico e
condividere con tutti… Sono un uomo fortunato per essere nato
in questa magnifica terra di cui conservo oggi come ieri la
poesia, l’emozione, la forza e il colore del suo mare, i suoni
della sua gente che oggi, ancor di più, è anche la mia! Grazie
Agropoli”.

Riuscita Anteprima musicale
alla Reggia di Caserta
Caserta. Applausi e ancora applausi per l’anteprima di Autunno
Musicale 2021, evento inserito nel piano di valorizzazione
partecipata del Sito vanvitelliano, in occasione delle
Giornate Europee del Patrimonio, che di è svolto nella
Cappella Palatina della Reggia di Caserta.
“matinée mozartiano” con l’Orchestra da Camera di Caserta
diretta da Antonino Cascio e la partecipazione della
violinista Maria Solozobova e del duo pianistico Marco Sollini
e Salvatore Barbatano, che hanno eseguito i brani di Mozart:
la Sinfonia n. 10 KV 74, il Concerto n. 5 per violino e
orchestra KV 219 e il Concerto per due pianoforti e orchestra
KV 365.
Il concerto è una co-produzione dell’Orchestra da Camera di
Caserta e di Armonie della Sera / International Music Festival
e sarà replicato lunedì 27 settembre alle ore 21 presso il
Teatro “Vaccaj” di Tolentino (MC).
Affluenza di qualità e anche tanti appassionati giovani e
meno giovani che hanno potuto usufruire di questa opportunità
inclusa nel costo del biglietto d’ingresso al Complesso
Vanvitelliano o abbonamento.
L’Orchestra da Camera di Caserta ha collaborato anche con
Severino Gazzelloni, Pierre Pierlot, Gervase de Peyer, Maxence
Larrieu, Jorg Demus, Lya De Barberiis, Mario Ancillotti,
Edward H. Tarr, Peter Lukas Graf, Rodolfo Bonucci, Bruno
Canino, Michele Campanella, Massimiliano Damerini, Cristiano
Rossi, Andras Adorjan, Susan Milan, Claudia Antonelli, Alain
Meunier, Paolo Bordoni, Rocco Filippini, Alexei Volodin,
Herbert Schuch, Sir James Galway, Xavier de Maistre, Sergey
Nakariakov. Ha proposto inediti di da Capua, Sacchini, Sarro,
Jommelli, Anfossi e Viotti. Ha tenuto concerti in Italia ed
all’estero – Festival Cantelli, Festival Paganini, Vienna,
Salisburgo / Mozarteum, Bratislava / Filarmonica – e ha
suscitato lusinghieri apprezzamenti.
Fondatore e direttore dell’Orchestra è Antonino Cascio, ha
studiato PIANOFORTE con Roberto Daina, Composizione con
Antonio Ferdinandi e Direzione d’Orchestra con Nicola Samale,
Massimo Pradella, Franco Ferrara, Lucacs Ervin e Karl
Osterreicher. Con l’Orchestra da Camera di Caserta, da lui
fondata e con cui svolge prevalentemente l’attività
concertistica, ha collaborato con solisti noti, ha partecipato
ad importanti festival e stagioni concertistiche in Italia ed
all’estero ed ha proposto programmi collegati alla sua
attività di ricerca. Annovera collaborazioni con altre
orchestre, tra cui il Prague Collegium, l’Orchestra del Teatro
Nazionale e del Conservatorio di Praga, il Gustav Mahler
Ensemble Wien, l’Orchestra della Radio Televisione Rumena e la
Zagreb Chamber Orchestra. È direttore artistico dell’Autunno
Musicale di Caserta e docente al Conservatorio di Musica San
Pietro a Majella di Napoli.
Maria Solozobova, che si è formata a Mosca, alla Scuola di
Musica Gnessin e al Conservatorio Tchaikovsky, diploma con
lode. Si è perfezionata alle Hochschule di Zurigo con Zakhar
Bron e Basilea con Raphael Oleg.
Insegna alla Hochschule di Losanna e suona un violino di
Nicolò Gagliano del 1728.
Al suo attivo premi in molti concorsi internazionali: Johannes
Brahms in Austria, Mozart di Zurigo, Tibor Varga di Sion e
Rodolfo Lipizer di Gorizia.
Tournée in vari stati: Taiwan, Giappone, Sud Africa,
Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Austria, Svizzera, Germania,
Italia, Spagna, Cipro, Turchia, Slovenia, Romania e Russia, in
sale prestigiose tra cui la Tonhalle di Zurigo, lo Stadtcasino
Basel, la Victoria Hall di Ginevra, la Berliner Philharmonie,
la Koelner Philharmonie, la Great Hall del Conservatorio
Tchaikovsky di Mosca, la Konzerthaus di Vienna e La
Filarmonica di Lubiana.
Diretta da Vladimir Spivakov, David Zinman, Vladimir
Fedoseyev, Vladimir Jurowski, Daniel Raiskin, Muhai Tang,
Peter Csaba, Howard Griffiths e Michael Hofstetter, ha suonato
con varie orchestre: Taipei Philharmonic, Baden-Baden
Philharmonic, Wuerttembergische Philharmonie, Cape Town
Philharmonic, Basel Symphony, Lucerne Festival Strings, Zurich
Chamber, Camerata Zurich, Zurich Symphony, Geneva Chamber, de
la Suisse Romande, le Filarmoniche di Lubiana, Rumena e di
Mosca; da Camera di Mosca e Sinfonica Tchaikovsky di Mosca. Ha
inciso per Antes e Sony Classical.
Marco Sollini & Salvatore Barbatano: il Duo ha tenuto concerti
in importanti contesti – Schouwburg Festival di Jakarta,
International Music Festival di Santorini, Filarmonica di
Oslo, la Kursaal di Bad Wildbad, Interfest di Bitola, il
Kamerfest di Pristhina, Teatro Politeama Garibaldi di Palermo,
Istituto Italiano di Cultura di Budapest, Sala Preporodna di
Zagabria, Baroque Festival de La Valletta. Ha registrato
musiche di Cilea, Leoncavallo e Mascagni per la Radio
Vaticana, diffuse pure da Euro radio – per Rai Radio tre. Per
Amadeus ha inciso concerti di Bach e Mozart con l’Orchestra
delle Marche diretta da Francesco d’Avalos e I Solisti Veneti
di Claudio Scimone; per la Concerto Music Media, l’integrale
delle composizioni per pianoforte a quattro mani di Sergey
Rachmaninov, premiato con cinque stelle da Amadeus, opera per
pianoforte di Pietro Mascagni e musiche da camera di Rossini
insieme a solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala,
concerti di Mozart e Poulenc. Tra le composizioni dedicategli:
il Carnevale Napoletano e le Mille e una notte di Patrizio
Marrone, l’Allegro brutale con Pavana di Sergio Calligaris, la
Suite Fermo.
Il Duo si è costituito nel 2004 dall’incontro di Marco
Sollini, pianista dalla ricca carriera internazionale
solistica e cameristica che ha collaborato con artisti di
fama come: Bruno Canino, Antonio Ballista, Alain Meunier,
Paola Pitagora, Elena Zaniboni, Quartetto della Scala; e
Salvatore Barbatano, giovane pianista dalla profonda
sensibilità e brillante tecnica che lo distinguono.
                                 (Immagine Michele dall’Ongaro)
                                              Teresa Lucianelli

“Mettitele rosa”: un amore
hard-rock

Intrigante come tutti i libri firmati da Lady Gost, anche
“Mettitele rosa” non viene meno alle aspettative dei lettori
ed in particolare a quelle dei fans della Signora dei
Fantasmi.

Il giovane avv. Gabriel Holtz incrocia, in un’auto, gli occhi
di smeraldo di una donna. Riceve un telefonata del genitore
che lo invita ad un party. È costretto ad andare, rinunciando
ad un week-end di sesso, e inaspettatamente, incontra Adalie –
ovvero “occhi di smeraldo” – figlia del presidente High Court,
ospite al party.

La serata ha un risvolto imprevisto, la ragazza va in camera
da lui. La mattina seguente lei è già ripartita.

Passano settimane. Ha un’importante causa che l’oppone al
figlio di un magnate dei diamanti, che ha ucciso un
diciottenne perché ubriaco alla guida. Ha un offerta
consistente per risolvere la causa, la rifiuta.

Nel corso di una festa rivede Adalie, detta the virgin girl.
Molti i colpi di scena. La relazione osteggiata con Adalie, di
cui è follemente innamorato. Si scontrerà con il principe del
foro Bloom. È deferito al Consiglio dell’Ordine, è aggredito
nel suo studio, si trova coinvolto nel presunto omicidio del
marito (gay?) della top model Liliana Burlando…

Un intreccio di eventi coinvolgono il lettore, proprio come
nelle intenzioni della scrittrice che motivatamente è
orgogliosa dei risultati raggiunti nella  sua non breve
carriera, e puntualmente riconfermati dal suo crescente
pubblico.

“Ho scritto questo libro per cimentarmi in una storia d’amore
a luci rosse che, a parte il lato erotico, contenesse
problematiche che possono svilupparsi in una coppia dopo un
‘colpo di fulmine’” / dichiara Lady Gost.

“L’argomento collaterale trattato è quello di un giovane
avvocato, integerrimo, che affronta le insidie derivate da chi
è abituato, per posizione sociale e ingente patrimonio, a
risolvere col denaro i comportamenti borderline. L’ho dedicato
al rock di Bon Jovi che fa da colonna sonora all’intera
vicenda”.

Un amore hard rock, dunque, come annunciato dall’apprezzata
penna, top a livello nazionale nello specifico settore del
Gostbook.

Nata e vissuta a Milano, Lady Ghost si è trasferita per amore
di Napoli, città dove risiede tuttora e scrive con passione e
impegno, vicende legate soprattutto all’occulto, di cui è la
maggiore esperta italiana. A tale proposito, ha pubblicato
molti testi. È una nota giornalista e scrittrice. Scrive
dall’età di 16 anni, ha dato recentemente alle stampe il primo
episodio di una saga che ha per protagonista un granduca
inglese Mylord. I suoi protagonisti, quasi sempre inglesi. In
un’altra vita – secondo quanto rivelatole da un sensitivo – è
stata un’aristocratica vissuta in terra d’Albione. Anche nel
recentissimo “Mettiteli rosa” la sua erotic novel, il
protagonista , Gabriel, vive e lavora a Londra pur avendo
origine austriache…

                                      Armando Giuseppe Mandile
Area Flegrea: Al via il
festival di danza teatro e
musica “Antichi Scenari”

Da venerdì 30 luglio con lo spettacolo Linea Cocteau –monologo
a due voci, al via il festival di danza teatro e musica
Antichi Scenari con la direzione artistica di Carmine Borrino
e Veronica Grossi. Tra prosa, danza e musica 18 appuntamenti
immersi nei siti archeologici e negli scenari naturali dei
Campi Flegrei. L’arte in dialogo con la terra del mito per un
festival che si auspica di rievocare gli ‘antichi scenari’ a
cui il titolo rimanda.
Gli appuntamenti proseguiranno per tutti i weekend fino a
domenica 19 settembre.
Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Luna
Nuova, con il Patrocinio del Comune di Pozzuoli e del Parco
Archeologico dei Campi Flegrei, con il riconoscimento del Mic.
Un Festival a zero impatto ambientale, con gli spettacoli che
andranno in scena all’alba e al tramonto, a seconda delle
esigenze artistiche dei singoli spettacoli, senza elettricità
e tecnologia, affidandosi completamente alla sola forza
eloquente degli attori, alla potenza espressiva dei danzatori,
al suono non amplificato della musica. I siti che ospiteranno
i singoli appuntamenti saranno insieme agli artisti coinvolti
i veri protagonisti della manifestazione. Tempio di Serapide,
Terme di Baia, Scavi archeologici di Cuma, Tempio di Nettuno,
Tempio di Apollo, Oasi Naturalistica di Montenuovo, Belvedere
Buona Vista, Lago d’Averno. Un Festival itinerante che
ospiterà il teatro all’Oasi Naturalistica di Montenuovo, la
danza tra il Tempio di Serapide, l’ Arena urbana/Tempio di
Nettuno e gli Scavi Archeologici di Cuma, la musica tra Terme
di Baia, Monte di Procida, Arena Urbana /Tempio di Nettuno e
il Lago d’Averno.

Orari spettacoli: h 19.30, h 06.30
Info e prenotazioni: lunanova.arte@gmail.com
Costo biglietto: posto unico 7 euro

> – spiega Carmine Borrino – 
La condirettrice Veronica Grossi aggiunge >
Esce    “Fuori    Pericolo”,
collaborazione artistica tra
Daniele Decibel Bellini e
Jovine.

“Fuori pericolo”è il nuovo lavoro di Daniele Decibel Bellini,
nato dalla collaborazione con Jovine e prodotto da D4F0ur,
disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali per
Artist First. La musica si interroga sui nuovi scenari e muove
verso la ricerca di una nuova quotidianità. Una quotidianità
in bilico tra la voglia di “ricominciare a camminare” e il
caos di questo tempo, scandito dalla pa

Il brano, che trova un equilibrio tra la forza del beat e le
pause usate per raccontare la confusione, è una fotografia in
musica del susseguirsi di emozioni e giornate che ormai da un
anno caratterizzano la nostra vita. La costante voglia di
viaggiare, l’evocazione della libertà, il senso di oppressione
spingono il brano verso un orizzonte “libero”. L’estro
creativo di Decibel Bellini rende possibile un mix di
esperienze, suoni e generi che si sfiorano senza mai però
snaturarsi.

Il risultato è un incontro perfetto tra musica ricercata e
sound elettronico, che accompagnano il racconto“Fuori
pericolo” anticipa remix e nuove collaborazioni in arrivo per
Decibel Bellini, DJ e speaker radiofonico, che ha guadagnato
grande popolarità sui canali social, anche grazie al suo
racconto, innovativo e passionale, delle partite di calcio
allo Stadio intitolato al Pibe de Oro Diego Armando Maradona a
Napoli.

Il brano contiene parole di speranza (Mi sento libero, Fuori
pericolo, Voglio ricominciare a camminare, Senza nemmeno
sapere dove andare) ed è disponibile su Spotify e YouTube ai
link che seguono:

https://decibelbellini.lnk.to/FuoriPericolo
https://www.youtube.com/watch?v=uilcqKqao7M&feature=youtu.be

Questa   sera,   1   Maggio,
“LunArte”   nel    Complesso
Monumentale Donnaregina.

“LunArte” è un nuovo format di Lunare Project, che vedrà
questa sera alle ore 22 in consolle Roberto Barone e Lupo di
Mare, per un set inedito di musica elettronica, nel Complesso
Monumentale Donnaregina – Museo Diocesano di Napoli, che si
mostrerà in tutta la sua sacra e storica meraviglia in una
diretta streaming gratuita sulla pagina ufficiale di Radio
Yacht – ecco il link alla radio       – emittenza digitale
decennale, che si caratterizza per un’attenta ricerca al
linguaggio e al design e un’accurata selezione della musica
firmata “Lunare Project”.

Due performance, della durata complessiva di un’ora, in cui
Roberto Barone e Lupo di Mare si alterneranno esibendosi da
due consolle installate, rispettivamente nella Chiesa Gotica e
nella Chiesa Barocca del Complesso Monumentale Donnaregina, di
cui, durante i due set, il pubblico potrà ammirare la grande
bellezza e il grande valore del luogo e delle opere che
custodisce.

Un omaggio alla bellezza e alla sontuosità dell’arte e della
cultura, ma anche un tributo al comparto che ha pagato
maggiormente in questo anno di pandemia da Covid-19: il mondo
degli eventi, della cultura, dell’arte, dell’intrattenimento e
dello spettacolo.

Incrociando, così l’esigenza di diffondere l’arte con quella
di tenere alta l’attenzione sui lavoratori della musica e
dello spettacolo e sugli operatori culturali.

L’impegno di Lunare Project come realtà promotrice del
patrimonio culturale, storico e architettonico della città di
Napoli non è nuovo. Roberto Barone già in passato, infatti,
insieme ad altri partner impegnati nella diffusione della
cultura territoriale, ha portato Lunare Project, con set
creati per l’occasione e il luogo, in altre strutture museali,
dal MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, al Madre, al
PAN Palazzo delle Arti Napoli, al Museo di Capodimonte, al
Chiostro di San Lorenzo Maggiore e al Museo Nazionale
Ferroviario di Pietrarsa, ammirate e amate, attraverso il
linguaggio della musica, anche dai ragazzi.

L’iniziativa “LunArte” al Complesso Monumentale Donnaregina ha
incontrato l’entusiasmo e il supporto di Città del Gusto
Napoli, Audacia, Concerteria, Exclusive, Sette haute style-
Svizzera.
“Isolatamente”,     l’isola
felice di Roberto Colella
conclude in musica il 2020.

Conosco e apprezzo da anni Roberto Colella e la sua band ” La
Maschera”, una band con una chiara connotazione napoletana, ma
come Roberto racconta, contaminata dai tanti generi musicali
che metropoli come Napoli, ricche di cultura e di popoli,
consentono di infilare tra le note della propria musica. Nelle
composizioni de “La Maschera” ritroviamo infatti, la musica
inglese degli anni Settanta-Ottanta, ma anche la musica di Tom
Waits, e certamente quella di Pino Daniele, di Eduardo De
Crescenzo, e dei Napoli Centrale. Tutta musica in cui è
presente “parecchia anima”.

In questi giorni, prima della chiusura dell’anno, Roberto
Colella pubblicherà il suo primo album musicale come solista,
dal titolo “ISOLAMENTE”, concepito e registrato interamente in
casa Colella nei giorni di isolamento tra il 15 novembre e
l’11 dicembre, album che nasce con il desiderio di chiudere
quest’anno con un disco, come racconta lui stesso. In un
periodo che è stato così complicato per i musicisti, e per gli
altri operatori dellop spettacolo, come per l’Arte tutta.
L’album è stato anticipato dal brano “Senza giacca e
cravatta”, di Nino D’Angelo, reinterpretato da Roberto. Da
lunedì 21 dicembre l’album completo sarà sui digital store e
in formato CD (etichetta Full Heads – 400 copie in tiratura
limitata, appena annunciate e già sold out).

Le tracce saranno 11, tutte riproposizioni di canzoni della
tradizione (napoletana e sarda) insieme a capisaldi della
storia della musica, interamente suonate e cantate da Colella:
Nun t’aggia perdere Pino Mauro (A. Iglio / A. Moxedano),
Carcere ‘e mare Scugnizzi (Claudio Mattone), T’agge purtato na
rosa Marco Calone (E. Caradonna), Vou me embora vou partir
Vitorino (tradizionale portoghese), Senza giacca e cravatta
Nino D’Angelo (N. D’Angelo – C. Tortora),Tu ca nun chiagne
Enrico Caruso (L. Bovio – E. De Curtis), No potho reposare
Andrea Parodi (S. Sini – G. Rachel), Te credevo sincera Gianni
Celeste (G. Grasso), The sound of silence Simon & Garfunkel
(Paul Simon), Vida Tombola Manu Chao, Lazzari felici Pino
Daniele.

“Un disco che possa ricordarmi canzoni che mi emozionano,
luoghi che amo e che (negli ultimi 9 mesi) ho potuto visitare
solo con l’immaginazione. Abbiamo conosciuto il gelo della
solitudine, il terrore di un abbraccio… abbiamo imparato
termini come assembramento e distanza sociale (espressione in
sé abominevole). Ci siamo sentiti dei criminali si pe’
scennere ‘a munnezza dimenticavamo a casa la mascherina! Le
arti sono state declassate a beni non necessari… eppure, a me,
m’ha salvato ‘a musica”.
“Suonare, scrivere, registrare, in casa e con pochi mezzi, mi
ha regalato una sensazione di libertà assoluta, trasformando
la zona rossa e l’isolamento in un’isola felice. A quest’anno
stagnante e piatto ho voluto rispondere in musica. Ecco perché
in scaletta si alternano canzoni vicine a me e alla gente del
mio quartiere, a mondi lontani e tradizioni antiche… una vela
stracciata riesce a convivere con the Sound of Silence, brani
tradizionali portoghesi o sardi si alternano a canzoni
napoletane classiche o neomelodiche rivisitate”.

Nell’ambum gli strumenti sono tutti suonati dall’artista,
unico interprete del progetto, musicista eclettico: Chitarre
(acustica, classica, semiacustica, elettrica, 12 corde), Basso
elettrico, Mandolino, Cuatro Venezuelano, Geppino, Piano,
Synth, Batteria elettronica, Tammorra, Shaker, Timpano,
Flauti, Sax tenore, Sax soprano, Bottiglie, Secchio.

Hanno partecipato al disco, per Mix & Mastering Antonio Dafe,
presso Multiversi studio, gli arrangiamenti sono di Roberto
Colella, la copertina e Artwork sono di Peppe Boccia. La
produzione esecutiva è come sempre dell’instancabile Luciano
Chirico.

La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori
diceva Johann Sebastian Bach. La libertà per me è questa.
Vicina alla gente, lontana dal pregiudizio spiega Roberto
Colella nella descrizione del suo progetto.

In bocca al lupo ad “Isolatamete”: abbiamo tutti bisogno di
tanta musica e di un’isola felice da condividere con gli
altri. Con Roberto, e con i suoi colleghi musicisti ci
reincontreremo presto per le vie di Napoli, nelle piazze e sui
palchi del mondo.
Puoi anche leggere