"Sotto chi tene core". Il nuovo album de La Maschera - New Media Press
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“Sotto chi tene core”. Il nuovo album de La Maschera Uscirà il prossimo 13 maggio il nuovo attesissimo album della band partenopea “La Maschera”, con ben 9 inediti. Il disco è già stato anticipato dall’uscita dei brani “Sotto chi tene core”, che da titolo all’album, “‘A cosa just mai fossi” e “Se mai foss”. «Storie di resistenza, di sentimenti profondi, di gente normale e della loro poesia – racconta Colella, frontman della band. Penso all’amore tra Mirella e Felice Pignataro, da cui nascono il GRIDAS, il carnevale di Scampia, la controscuola. Penso alla vita straordinaria di Thomas Sankara, mai abbastanza ricordato. A grandi amori e grandi ripensamenti. A gesti eroici di uomini semplici. Agli invisibili di tutto il mondo. Penso a loro, al loro grido di battaglia: quattro parole simboliche, un invito a farsi avanti: SOTTO CHI TENE CORE». Tutti testi che parlano di riscatto sociale e sentimentale, un
invito ad alzare lo sguardo e farsi avanti. Storie vere, dove l’urlo di chi non ha voce diventa grido di battaglia. La band si esibirà domani sera, al Teatro Augusteo alle ore 21,00 per un grande concerto già sold out, già programmato a gennaio ma posticipato a causa Covid. Non vediamo l’ora di sentirli cantare. Guarda e ascolta: ‘A cosa justa: https://youtu.be/rElNos7tJR8 Se mai fossi (con Vitorino Solomé): https://youtu.be/hW5nyj–rX8 Sotto chi tene core: https://youtu.be/zqSWBeniDU0 “Sotto chi tene core” il nuovo progetto musicale de La Maschera
Cover del nuovo inedito: “Sotto chi tene core” E’ uscito oggi il nuovo inedito del gruppo napoletano “La Maschera” dal titolo “Sotto chi tene core” etichetta: Full Heads Il brano anticipa il terzo album di inediti in uscita a maggio 2022, e va a raggiungere “‘A cosa justa”, struggente ballata su un amore perduto, e “Se mai fossi”, cover del brano “Se tu és o meu amor” di Vitorino, leggenda della canzone popolare portoghese che ha voluto partecipare con band partenopea sia alla registrazione del brano sia alla data napoletana del tour. “Sotto chi tene core” racconta quanto fondamentale sia il riscatto sociale ed emotivo, miscelando rock, canzone d’autore e world music. Un invito al farsi avanti a cuore aperto, a un impegno consapevole, che culmina musicalmente in una strumentale esplosiva. «Quando scrissi “Sotto chi tene core”pensavo a come far incontrare le anime del nuovo disco… pensavo a Thomas Sankara, a Pasquale, a un amico perduto, ad un amore fatto di passione e perseveranza, a Mirella e Felice Pignataro, alle forme di libertà – racconta Roberto Colella, frontman de La Maschera. Ogni cosa mi raccontava una storia di riscatto sociale e sentimentale, un invito ad alzare lo sguardo e farsi avanti. Storie vere, dove l’urlo di chi non ha voce diventa grido di battaglia.
Ecco, oggi esce “l’introduzione” di questo nuovo capitolo… un pezzo di cuore che non vedo l’ora di suonarvi dal vivo!». Il prossimo concerto della band è previsto per l’11 maggio 2022 al Teatro Augusteo di Napoli Ascolta “Sotto chi tene core” su tutti gli store digitali: https://bfan.link/lamaschera-coming-soon Segui il gruppo su seguenti canali: FB: https://www.facebook.com/lamascheraofficial IG: https://www.instagram.com/lamascheraofficial/ YT: https://www.youtube.com/channel/UCn1YI5EaewgYWtd9ANS-hlA “Boccamara” il nuovo singolo di Flo con Peppe Servillo
Esce oggi il nuovo brano di Flo feat. Peppe Servillo dal titolo “Boccamara”, che anticipa l’uscita del nuovo album “Brave Ragazze”, il prossimo 14 gennaio 2022, etichetta SoundFly, dedicato alle donne della musica più coraggiose del mondo latino. Un duetto ironico, pungente e pieno di teatralità, tra un inconfondibile Peppe Servillo e Flo, che ancora una volta si conferma una delle voci più espressive della musica italiana. “Boccamara riprende lo spirito degli antichi canti a dispetto della tradizione orale campana, sebbene con una forma e un timbro contemporanei – racconta Flo. La storia è quella di una donna ferita, indispettita, con la bocca amara, ma così amara che potrebbe avvelenare il traditore con un piccolo morso. Una canzone felina perché è sinuosa nell’andamento strumentale e seduttiva nel canto. Proprio come una gatta”. Ancora una volta al suo fianco il polistrumentista Michele Maione, che ha arrangiato l’intero album, oltre a suonare percussioni e tamburi a cornice, consolidando ancora e di più un felice sodalizio iniziato sotto l’egida di Claudio Mattone nel 2008. Cantautrice e attrice di teatro, Flo è un’ artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Ha ottenuto riconoscimenti in ambito musicale e ha realizzato colonne sonore per il cinema e il teatro, inoltre ha inciso e condiviso il palco con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Peppe Servillo, Enrico Rava, Jorge Hernandez, Luca Aquino, Vincenzo Zitello, Elena Ledda e Paolo Angeli.In teatro è stata protagonista di spettacoli musicali e di prosa, diretta da registi come Alfredo Arias, Mimmo Borrelli, Davide Iodice, Massimo Luconi, Claudio Di Palma, mentre attualmente è al fianco di Daria Bignardi nel reading “La coscienza dell’ansia”. Ascolta in digital store su questo link:
https://soundfly.lnk.to/Boccamara “Pure si fosse”. Il nuovo brano di Francesco Forni E’ in uscita il prossimo 29 novembre il nuovo singolo di Francesco Forni : “Pure si fosse”, che anticipa l’uscita del nuovo album nella primavera del 2022, dal titolo “Una Sceneggiata” etichetta SoundFly. Il testo, scritto e arrangiato dall’artista, è una tammorriata rock contemporanea dove convivono strumenti e suoni del passato della tradizione
musicale napoletana come le tammorre, i tamburelli, il liuto, le castagnette, insieme a suoni di chitarra e basso immersi nel fuzz. Una particolare storia d’amore cantata da chi cerca di ritornare, cerca di smentire le bugie che ha detto anche se da per scontato che non verrà creduto, per cui le riscatta con altrettante verità, altrettanto pesanti. Strofe intime si alternano a ritornelli che sembrano avere il suono di un’esortazione corale, a parti strumentali in cui si può apprezzare la potenza e il graffio psichedelico del fuzz che avvolge i riff di chitarre e bassi. Una carriera ricca di produzioni, quella di Francesco Forni, dedicata alla composizione delle colonne sonore per il teatro e per il cinema, fra queste si ricordano “Don Chisciotte” di F. Niccolini con Alessio Boni, e Serra Yilmaz in tour fino al lockdown di marzo 2020, “Gatta Cenerentola” e “L’arte della felicità” di Alessandro Rak, e “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino. Ha ricevuto inoltre il premio per la migliore interpretazione di un brano di Andrea Parodi (Inghirios) al Premio Parodi 2021. Segui Francesco Forni sui canali social: FB: https://www.facebook.com/FrancescoForniArtist IG: https://www.instagram.com/tempimeravigliosi/ YT: https://www.youtube.com/user/TheCaracallas La Terrazza, jazz d’eccellenza per Peppe
“La Terrazza di Peppe” è la location elettiva per l’evento jazz d’alta qualità in calendario sabato 20 novembre, alle ore 21, organizzato in memoria dell’imprenditore Giuseppe Cafora, scomparso all’improvviso cinque mesi fa. Peppe, come lo hanno sempre chiamato le persone care, infatti ha voluto con grande forza e volontà questa curata area verde nel cuore cittadino dei Quartieri Spagnoli, giusto a poche decine di metri dalla stazione del metrò. Progettata, creata e curata personalmente con assidua passione per 30 anni, occupandosi praticamente di tutto, a partire dagli arredi e dalla scelta green che lo ha portato ad aggiungere tante piante, trasformandola in una confortevole area verde. Ecco di seguito il programma: APERTURA LIVE Pietro Condorelli & Umberto Muselli Musicisti associati Santa Cecilia STILL GROUND Sergio Forlani – Dario Franco – Enrico Del Gaudio – Giulio Martino ALLERIA Ivana Muscoso – Beatrice Valente Ad anticipare la speciale serata jazz, ci sara il ricordo dell’imprenditore del settore turistico alberghiero, con testimonianze della famiglia e degli amici e dal momento conviviale a cura del Ristobar Hotel Toledo.
Questo salotto esterno della Sala Santa Cecilia e ristobar del’Hotel Toledo è stato ripristinato con grande amore dai suoi familiari stretti per accogliere nuovamente gli appassionati del migliore jazz, dopo l’immediata interruzione della stagione musicale legata all’improvviso addio al manager napoletano che ci ha lasciati nello scorso giugno, tra il dolore è lo stupore dei tantissimi che lo hanno conosciuto, apprezzato, amato sinceramente. Un’oasi verde e fiorita: qui Peppe ha portato, come ricorda la moglie Rosanna Pecoraro, “una ventata di cultura attraverso la promozione del jazz di qualità e della musica classica e tipica napoletana nella sua amata città e, soprattutto, in un quartiere che ha tanto bisogno di crescita sociale ed educazione alla legalità”. Il roof garden con spazi dedicati alla musica e all’arte è stato realizzato con l’aiuto della moglie Rosanna Pecoraro, pure imprenditrice e presidente dell’Associazione Santa Cecilia, e dei figli Ciro e Sergio, mentre la figlia Cristina s’interessa del design e dell’impostazione ristorativa. “Dal desiderio di valorizzare le aree all’aperto del centro storico, come preziose gemme di creatività, musica e colori del paesaggio, nasce questo progetto” afferma Rosanna, a capo dell’Associazione che promuove le attività svolte nella Sala Santa Cecilia Jazz Club, apprezzata a livello nazionale, che “si propone, attraverso la produzione di eventi musicali, di risvegliare la partecipazione e l’esecuzione di concerti dal vivo negli spazi all’aperto. Il target del progetto è il risveglio di sentimenti di rinascita e di allegria nel difficile periodo post-covid, attraverso la musica jazz partenopea ed internazionale”. Giuseppe Cafora nasce a Sant’Anastasia (Na) 03 ottobre 1953. All’età di 11 anni vince un cospicuo premio in denaro assegnato dal Provveditorato agli Studi per la composizione di un racconto, dimostrando da subito le proprie capacità
nell’apprendimento del linguaggio e rivelando quella grande sensibilità d’animo che ha caratterizzato la sua vita nella sfera privata come in quella pubblica. Cresce negli ambienti del Teatro, del Cinema e del Turismo, frequentando i salotti partenopei ricchi di fermenti nei più svariati settori, in compagnia di Salvatore Piscicelli, Carla Apuzzo, Franz Prestieri, Lucia Ragni, Maria Basile, Mario Scarpetta. Partecipa al film “Le occasioni di Rosa” di S. Piscicelli, insieme a Marina Suma e all’amico storico e noto imprenditore alberghiero Sergio Boccalatte. Lavora in note catene alberghiere, prima a Londra, poi ad Ischia, infine a Napoli, creando aziende turistiche e spazi commerciali. “Afferma sempre più la propria competenza e la propria passione per la gestione alberghiera e per l’accoglienza dei turisti nella bellissima città di Napoli alla quale lui teneva moltissimo” – ricorda Rosanna. Partecipa attivamente alla creazione di spazi per la musica, “illuminato dall’amore per la moglie e per i figli”, avviati fin dalla primissima infanzia, per espressa volontà della coppia allo studio degli strumenti musicali e dell’arte e introdotti negli specifici ambienti. Ospita nell’Hotel Toledo tanti artisti di fama nazionale ed internazionale, e stipula convenzioni con organizzazioni del Teatro Festival Napoli. “Peppe lascia in tutti noi un indelebile quanto dolcissimo ricordo – sussurra con commozione e allo stesso tempo con fermezza Rosanna – e per la sua disponibilità oltre che per la sua particolare bellezza interiore prima che fisica, verrà ricordato da chi l’ha conosciuto e da noi che l’abbiamo amato. Per sempre nei nostri cuori”.
La Terrazza di Peppe Ristobar, Hotel Toledo – Sala Santa Cecilia Napoli Jazz Club, Produzione Musicale Associazione culturale Santa Cecilia Tel. 081 406800/71 cell. 3357466327 email info@hoteltoledo.com www.hoteltoledo.com – info@salasantacecilia.it www.salasantacecilia.it Via Montecalvario 15 – 80134 Napoli Armando Giuseppe Mandile Cittadinanza onoraria al cantautore Michele Pecora Lo scorso venerdì 5 novembre ad Agropoli (provincia di Salerno), il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria della città a Michele Pecora. La proposta era stata lanciata lo scorso agosto dal sindaco Adamo Coppola a margine di un apprezzatissimo concerto tenuto dal cantautore presso il
castello angioino aragonese. L’idea fu accolta tra gli applausi del pubblico agropolese che, anche se a distanza, negli anni ha sempre seguito con interesse ed orgoglio la sua carriera. “Tutto è iniziato ad Agropoli…” – sorride Michele – “E’ raro se non unico immaginare che un ragazzo giovane che aveva lasciato la sua casa natia già da piccolo, poi arrivi al successo discografico nazionale, proprio grazie alla forza di quel ricordo, di quei sapori, di quegli odori. Quella terra mi aveva regalato la poesia e la forza della sua storia, del suo paesaggio, il senso di appartenenza… un punto di riferimento nella mia vita e nella mia carriera”. L’artista aveva scritto un brano in diletto cilentano un paio di mesi fa, il testo dipinge alcuni luoghi precisi di Agropoli e del Cilento e che per oltre 40 anni è stata la sua casa, la sua ispirazione. “Uscirà prossimamente,” – precisa – “era nel cassetto, in lavorazione, ma dopo questo sigillo, sono ancora più emozionato di poterlo presentare al grande pubblico e condividere con tutti… Sono un uomo fortunato per essere nato in questa magnifica terra di cui conservo oggi come ieri la poesia, l’emozione, la forza e il colore del suo mare, i suoni della sua gente che oggi, ancor di più, è anche la mia! Grazie Agropoli”. Riuscita Anteprima musicale alla Reggia di Caserta
Caserta. Applausi e ancora applausi per l’anteprima di Autunno Musicale 2021, evento inserito nel piano di valorizzazione partecipata del Sito vanvitelliano, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che di è svolto nella Cappella Palatina della Reggia di Caserta. “matinée mozartiano” con l’Orchestra da Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio e la partecipazione della violinista Maria Solozobova e del duo pianistico Marco Sollini e Salvatore Barbatano, che hanno eseguito i brani di Mozart: la Sinfonia n. 10 KV 74, il Concerto n. 5 per violino e orchestra KV 219 e il Concerto per due pianoforti e orchestra KV 365. Il concerto è una co-produzione dell’Orchestra da Camera di Caserta e di Armonie della Sera / International Music Festival e sarà replicato lunedì 27 settembre alle ore 21 presso il Teatro “Vaccaj” di Tolentino (MC). Affluenza di qualità e anche tanti appassionati giovani e meno giovani che hanno potuto usufruire di questa opportunità inclusa nel costo del biglietto d’ingresso al Complesso Vanvitelliano o abbonamento. L’Orchestra da Camera di Caserta ha collaborato anche con Severino Gazzelloni, Pierre Pierlot, Gervase de Peyer, Maxence Larrieu, Jorg Demus, Lya De Barberiis, Mario Ancillotti, Edward H. Tarr, Peter Lukas Graf, Rodolfo Bonucci, Bruno Canino, Michele Campanella, Massimiliano Damerini, Cristiano Rossi, Andras Adorjan, Susan Milan, Claudia Antonelli, Alain Meunier, Paolo Bordoni, Rocco Filippini, Alexei Volodin, Herbert Schuch, Sir James Galway, Xavier de Maistre, Sergey Nakariakov. Ha proposto inediti di da Capua, Sacchini, Sarro, Jommelli, Anfossi e Viotti. Ha tenuto concerti in Italia ed all’estero – Festival Cantelli, Festival Paganini, Vienna, Salisburgo / Mozarteum, Bratislava / Filarmonica – e ha suscitato lusinghieri apprezzamenti.
Fondatore e direttore dell’Orchestra è Antonino Cascio, ha studiato PIANOFORTE con Roberto Daina, Composizione con Antonio Ferdinandi e Direzione d’Orchestra con Nicola Samale, Massimo Pradella, Franco Ferrara, Lucacs Ervin e Karl Osterreicher. Con l’Orchestra da Camera di Caserta, da lui fondata e con cui svolge prevalentemente l’attività concertistica, ha collaborato con solisti noti, ha partecipato ad importanti festival e stagioni concertistiche in Italia ed all’estero ed ha proposto programmi collegati alla sua attività di ricerca. Annovera collaborazioni con altre orchestre, tra cui il Prague Collegium, l’Orchestra del Teatro Nazionale e del Conservatorio di Praga, il Gustav Mahler Ensemble Wien, l’Orchestra della Radio Televisione Rumena e la Zagreb Chamber Orchestra. È direttore artistico dell’Autunno Musicale di Caserta e docente al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli. Maria Solozobova, che si è formata a Mosca, alla Scuola di Musica Gnessin e al Conservatorio Tchaikovsky, diploma con lode. Si è perfezionata alle Hochschule di Zurigo con Zakhar Bron e Basilea con Raphael Oleg. Insegna alla Hochschule di Losanna e suona un violino di Nicolò Gagliano del 1728. Al suo attivo premi in molti concorsi internazionali: Johannes Brahms in Austria, Mozart di Zurigo, Tibor Varga di Sion e Rodolfo Lipizer di Gorizia. Tournée in vari stati: Taiwan, Giappone, Sud Africa, Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Austria, Svizzera, Germania, Italia, Spagna, Cipro, Turchia, Slovenia, Romania e Russia, in sale prestigiose tra cui la Tonhalle di Zurigo, lo Stadtcasino Basel, la Victoria Hall di Ginevra, la Berliner Philharmonie, la Koelner Philharmonie, la Great Hall del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, la Konzerthaus di Vienna e La Filarmonica di Lubiana. Diretta da Vladimir Spivakov, David Zinman, Vladimir Fedoseyev, Vladimir Jurowski, Daniel Raiskin, Muhai Tang, Peter Csaba, Howard Griffiths e Michael Hofstetter, ha suonato con varie orchestre: Taipei Philharmonic, Baden-Baden Philharmonic, Wuerttembergische Philharmonie, Cape Town Philharmonic, Basel Symphony, Lucerne Festival Strings, Zurich Chamber, Camerata Zurich, Zurich Symphony, Geneva Chamber, de la Suisse Romande, le Filarmoniche di Lubiana, Rumena e di
Mosca; da Camera di Mosca e Sinfonica Tchaikovsky di Mosca. Ha inciso per Antes e Sony Classical. Marco Sollini & Salvatore Barbatano: il Duo ha tenuto concerti in importanti contesti – Schouwburg Festival di Jakarta, International Music Festival di Santorini, Filarmonica di Oslo, la Kursaal di Bad Wildbad, Interfest di Bitola, il Kamerfest di Pristhina, Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, Istituto Italiano di Cultura di Budapest, Sala Preporodna di Zagabria, Baroque Festival de La Valletta. Ha registrato musiche di Cilea, Leoncavallo e Mascagni per la Radio Vaticana, diffuse pure da Euro radio – per Rai Radio tre. Per Amadeus ha inciso concerti di Bach e Mozart con l’Orchestra delle Marche diretta da Francesco d’Avalos e I Solisti Veneti di Claudio Scimone; per la Concerto Music Media, l’integrale delle composizioni per pianoforte a quattro mani di Sergey Rachmaninov, premiato con cinque stelle da Amadeus, opera per pianoforte di Pietro Mascagni e musiche da camera di Rossini insieme a solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, concerti di Mozart e Poulenc. Tra le composizioni dedicategli: il Carnevale Napoletano e le Mille e una notte di Patrizio Marrone, l’Allegro brutale con Pavana di Sergio Calligaris, la Suite Fermo. Il Duo si è costituito nel 2004 dall’incontro di Marco Sollini, pianista dalla ricca carriera internazionale solistica e cameristica che ha collaborato con artisti di fama come: Bruno Canino, Antonio Ballista, Alain Meunier, Paola Pitagora, Elena Zaniboni, Quartetto della Scala; e Salvatore Barbatano, giovane pianista dalla profonda sensibilità e brillante tecnica che lo distinguono. (Immagine Michele dall’Ongaro) Teresa Lucianelli “Mettitele rosa”: un amore
hard-rock Intrigante come tutti i libri firmati da Lady Gost, anche “Mettitele rosa” non viene meno alle aspettative dei lettori ed in particolare a quelle dei fans della Signora dei Fantasmi. Il giovane avv. Gabriel Holtz incrocia, in un’auto, gli occhi di smeraldo di una donna. Riceve un telefonata del genitore che lo invita ad un party. È costretto ad andare, rinunciando ad un week-end di sesso, e inaspettatamente, incontra Adalie – ovvero “occhi di smeraldo” – figlia del presidente High Court, ospite al party. La serata ha un risvolto imprevisto, la ragazza va in camera da lui. La mattina seguente lei è già ripartita. Passano settimane. Ha un’importante causa che l’oppone al figlio di un magnate dei diamanti, che ha ucciso un diciottenne perché ubriaco alla guida. Ha un offerta consistente per risolvere la causa, la rifiuta. Nel corso di una festa rivede Adalie, detta the virgin girl. Molti i colpi di scena. La relazione osteggiata con Adalie, di cui è follemente innamorato. Si scontrerà con il principe del foro Bloom. È deferito al Consiglio dell’Ordine, è aggredito nel suo studio, si trova coinvolto nel presunto omicidio del marito (gay?) della top model Liliana Burlando… Un intreccio di eventi coinvolgono il lettore, proprio come nelle intenzioni della scrittrice che motivatamente è
orgogliosa dei risultati raggiunti nella sua non breve carriera, e puntualmente riconfermati dal suo crescente pubblico. “Ho scritto questo libro per cimentarmi in una storia d’amore a luci rosse che, a parte il lato erotico, contenesse problematiche che possono svilupparsi in una coppia dopo un ‘colpo di fulmine’” / dichiara Lady Gost. “L’argomento collaterale trattato è quello di un giovane avvocato, integerrimo, che affronta le insidie derivate da chi è abituato, per posizione sociale e ingente patrimonio, a risolvere col denaro i comportamenti borderline. L’ho dedicato al rock di Bon Jovi che fa da colonna sonora all’intera vicenda”. Un amore hard rock, dunque, come annunciato dall’apprezzata penna, top a livello nazionale nello specifico settore del Gostbook. Nata e vissuta a Milano, Lady Ghost si è trasferita per amore di Napoli, città dove risiede tuttora e scrive con passione e impegno, vicende legate soprattutto all’occulto, di cui è la maggiore esperta italiana. A tale proposito, ha pubblicato molti testi. È una nota giornalista e scrittrice. Scrive dall’età di 16 anni, ha dato recentemente alle stampe il primo episodio di una saga che ha per protagonista un granduca inglese Mylord. I suoi protagonisti, quasi sempre inglesi. In un’altra vita – secondo quanto rivelatole da un sensitivo – è stata un’aristocratica vissuta in terra d’Albione. Anche nel recentissimo “Mettiteli rosa” la sua erotic novel, il protagonista , Gabriel, vive e lavora a Londra pur avendo origine austriache… Armando Giuseppe Mandile
Area Flegrea: Al via il festival di danza teatro e musica “Antichi Scenari” Da venerdì 30 luglio con lo spettacolo Linea Cocteau –monologo a due voci, al via il festival di danza teatro e musica Antichi Scenari con la direzione artistica di Carmine Borrino e Veronica Grossi. Tra prosa, danza e musica 18 appuntamenti immersi nei siti archeologici e negli scenari naturali dei Campi Flegrei. L’arte in dialogo con la terra del mito per un festival che si auspica di rievocare gli ‘antichi scenari’ a cui il titolo rimanda. Gli appuntamenti proseguiranno per tutti i weekend fino a domenica 19 settembre. Il Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Luna Nuova, con il Patrocinio del Comune di Pozzuoli e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con il riconoscimento del Mic. Un Festival a zero impatto ambientale, con gli spettacoli che andranno in scena all’alba e al tramonto, a seconda delle esigenze artistiche dei singoli spettacoli, senza elettricità e tecnologia, affidandosi completamente alla sola forza eloquente degli attori, alla potenza espressiva dei danzatori, al suono non amplificato della musica. I siti che ospiteranno i singoli appuntamenti saranno insieme agli artisti coinvolti i veri protagonisti della manifestazione. Tempio di Serapide,
Terme di Baia, Scavi archeologici di Cuma, Tempio di Nettuno, Tempio di Apollo, Oasi Naturalistica di Montenuovo, Belvedere Buona Vista, Lago d’Averno. Un Festival itinerante che ospiterà il teatro all’Oasi Naturalistica di Montenuovo, la danza tra il Tempio di Serapide, l’ Arena urbana/Tempio di Nettuno e gli Scavi Archeologici di Cuma, la musica tra Terme di Baia, Monte di Procida, Arena Urbana /Tempio di Nettuno e il Lago d’Averno. Orari spettacoli: h 19.30, h 06.30 Info e prenotazioni: lunanova.arte@gmail.com Costo biglietto: posto unico 7 euro > – spiega Carmine Borrino – La condirettrice Veronica Grossi aggiunge >
Esce “Fuori Pericolo”, collaborazione artistica tra Daniele Decibel Bellini e Jovine. “Fuori pericolo”è il nuovo lavoro di Daniele Decibel Bellini, nato dalla collaborazione con Jovine e prodotto da D4F0ur, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali per Artist First. La musica si interroga sui nuovi scenari e muove verso la ricerca di una nuova quotidianità. Una quotidianità in bilico tra la voglia di “ricominciare a camminare” e il
caos di questo tempo, scandito dalla pa Il brano, che trova un equilibrio tra la forza del beat e le pause usate per raccontare la confusione, è una fotografia in musica del susseguirsi di emozioni e giornate che ormai da un anno caratterizzano la nostra vita. La costante voglia di viaggiare, l’evocazione della libertà, il senso di oppressione spingono il brano verso un orizzonte “libero”. L’estro creativo di Decibel Bellini rende possibile un mix di esperienze, suoni e generi che si sfiorano senza mai però snaturarsi. Il risultato è un incontro perfetto tra musica ricercata e sound elettronico, che accompagnano il racconto“Fuori pericolo” anticipa remix e nuove collaborazioni in arrivo per Decibel Bellini, DJ e speaker radiofonico, che ha guadagnato grande popolarità sui canali social, anche grazie al suo racconto, innovativo e passionale, delle partite di calcio allo Stadio intitolato al Pibe de Oro Diego Armando Maradona a Napoli. Il brano contiene parole di speranza (Mi sento libero, Fuori pericolo, Voglio ricominciare a camminare, Senza nemmeno sapere dove andare) ed è disponibile su Spotify e YouTube ai link che seguono: https://decibelbellini.lnk.to/FuoriPericolo
https://www.youtube.com/watch?v=uilcqKqao7M&feature=youtu.be Questa sera, 1 Maggio, “LunArte” nel Complesso Monumentale Donnaregina. “LunArte” è un nuovo format di Lunare Project, che vedrà questa sera alle ore 22 in consolle Roberto Barone e Lupo di Mare, per un set inedito di musica elettronica, nel Complesso Monumentale Donnaregina – Museo Diocesano di Napoli, che si mostrerà in tutta la sua sacra e storica meraviglia in una diretta streaming gratuita sulla pagina ufficiale di Radio Yacht – ecco il link alla radio – emittenza digitale decennale, che si caratterizza per un’attenta ricerca al linguaggio e al design e un’accurata selezione della musica firmata “Lunare Project”. Due performance, della durata complessiva di un’ora, in cui Roberto Barone e Lupo di Mare si alterneranno esibendosi da due consolle installate, rispettivamente nella Chiesa Gotica e nella Chiesa Barocca del Complesso Monumentale Donnaregina, di
cui, durante i due set, il pubblico potrà ammirare la grande bellezza e il grande valore del luogo e delle opere che custodisce. Un omaggio alla bellezza e alla sontuosità dell’arte e della cultura, ma anche un tributo al comparto che ha pagato maggiormente in questo anno di pandemia da Covid-19: il mondo degli eventi, della cultura, dell’arte, dell’intrattenimento e dello spettacolo. Incrociando, così l’esigenza di diffondere l’arte con quella di tenere alta l’attenzione sui lavoratori della musica e dello spettacolo e sugli operatori culturali. L’impegno di Lunare Project come realtà promotrice del patrimonio culturale, storico e architettonico della città di Napoli non è nuovo. Roberto Barone già in passato, infatti, insieme ad altri partner impegnati nella diffusione della cultura territoriale, ha portato Lunare Project, con set creati per l’occasione e il luogo, in altre strutture museali, dal MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, al Madre, al PAN Palazzo delle Arti Napoli, al Museo di Capodimonte, al Chiostro di San Lorenzo Maggiore e al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, ammirate e amate, attraverso il linguaggio della musica, anche dai ragazzi. L’iniziativa “LunArte” al Complesso Monumentale Donnaregina ha incontrato l’entusiasmo e il supporto di Città del Gusto Napoli, Audacia, Concerteria, Exclusive, Sette haute style- Svizzera.
“Isolatamente”, l’isola felice di Roberto Colella conclude in musica il 2020. Conosco e apprezzo da anni Roberto Colella e la sua band ” La Maschera”, una band con una chiara connotazione napoletana, ma come Roberto racconta, contaminata dai tanti generi musicali che metropoli come Napoli, ricche di cultura e di popoli, consentono di infilare tra le note della propria musica. Nelle composizioni de “La Maschera” ritroviamo infatti, la musica inglese degli anni Settanta-Ottanta, ma anche la musica di Tom Waits, e certamente quella di Pino Daniele, di Eduardo De Crescenzo, e dei Napoli Centrale. Tutta musica in cui è presente “parecchia anima”. In questi giorni, prima della chiusura dell’anno, Roberto Colella pubblicherà il suo primo album musicale come solista, dal titolo “ISOLAMENTE”, concepito e registrato interamente in casa Colella nei giorni di isolamento tra il 15 novembre e l’11 dicembre, album che nasce con il desiderio di chiudere quest’anno con un disco, come racconta lui stesso. In un periodo che è stato così complicato per i musicisti, e per gli altri operatori dellop spettacolo, come per l’Arte tutta.
L’album è stato anticipato dal brano “Senza giacca e cravatta”, di Nino D’Angelo, reinterpretato da Roberto. Da lunedì 21 dicembre l’album completo sarà sui digital store e in formato CD (etichetta Full Heads – 400 copie in tiratura limitata, appena annunciate e già sold out). Le tracce saranno 11, tutte riproposizioni di canzoni della tradizione (napoletana e sarda) insieme a capisaldi della storia della musica, interamente suonate e cantate da Colella: Nun t’aggia perdere Pino Mauro (A. Iglio / A. Moxedano), Carcere ‘e mare Scugnizzi (Claudio Mattone), T’agge purtato na rosa Marco Calone (E. Caradonna), Vou me embora vou partir Vitorino (tradizionale portoghese), Senza giacca e cravatta Nino D’Angelo (N. D’Angelo – C. Tortora),Tu ca nun chiagne Enrico Caruso (L. Bovio – E. De Curtis), No potho reposare Andrea Parodi (S. Sini – G. Rachel), Te credevo sincera Gianni Celeste (G. Grasso), The sound of silence Simon & Garfunkel (Paul Simon), Vida Tombola Manu Chao, Lazzari felici Pino Daniele. “Un disco che possa ricordarmi canzoni che mi emozionano, luoghi che amo e che (negli ultimi 9 mesi) ho potuto visitare solo con l’immaginazione. Abbiamo conosciuto il gelo della solitudine, il terrore di un abbraccio… abbiamo imparato termini come assembramento e distanza sociale (espressione in sé abominevole). Ci siamo sentiti dei criminali si pe’ scennere ‘a munnezza dimenticavamo a casa la mascherina! Le arti sono state declassate a beni non necessari… eppure, a me, m’ha salvato ‘a musica”.
“Suonare, scrivere, registrare, in casa e con pochi mezzi, mi ha regalato una sensazione di libertà assoluta, trasformando la zona rossa e l’isolamento in un’isola felice. A quest’anno stagnante e piatto ho voluto rispondere in musica. Ecco perché in scaletta si alternano canzoni vicine a me e alla gente del mio quartiere, a mondi lontani e tradizioni antiche… una vela stracciata riesce a convivere con the Sound of Silence, brani tradizionali portoghesi o sardi si alternano a canzoni napoletane classiche o neomelodiche rivisitate”. Nell’ambum gli strumenti sono tutti suonati dall’artista, unico interprete del progetto, musicista eclettico: Chitarre (acustica, classica, semiacustica, elettrica, 12 corde), Basso elettrico, Mandolino, Cuatro Venezuelano, Geppino, Piano, Synth, Batteria elettronica, Tammorra, Shaker, Timpano, Flauti, Sax tenore, Sax soprano, Bottiglie, Secchio. Hanno partecipato al disco, per Mix & Mastering Antonio Dafe, presso Multiversi studio, gli arrangiamenti sono di Roberto Colella, la copertina e Artwork sono di Peppe Boccia. La produzione esecutiva è come sempre dell’instancabile Luciano Chirico. La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori diceva Johann Sebastian Bach. La libertà per me è questa.
Vicina alla gente, lontana dal pregiudizio spiega Roberto Colella nella descrizione del suo progetto. In bocca al lupo ad “Isolatamete”: abbiamo tutti bisogno di tanta musica e di un’isola felice da condividere con gli altri. Con Roberto, e con i suoi colleghi musicisti ci reincontreremo presto per le vie di Napoli, nelle piazze e sui palchi del mondo.
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