È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21

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È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
È SOLO UN NUOVOInizio
     STAGIONE 21 - 22
È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
Qu’es la vida
Un’illusione, un’ombra, una finzione. (Calderon de la Barca)
Come sottolineavamo qualche mese fa nel presentare la nostra lunga stagione estiva la parola
“ripartenza” è sicuramente la più bella di tutte quelle di cui abbiamo abusato in questo tempo.
Continuiamo a pensare così, ma ci piace anche cominciare a ragionare sull’inevitabile superamento
di questa situazione. Siamo già ripartiti e a ben vedere non ci siamo mai fermati, o perlomeno non
ci siamo mai spenti, noi e tutti coloro impegnati nella resistenza e nella resilienza a cui ci ha
obbligato l’emergenza sanitaria.
La nostra stagione 2021/2022, quindi non sarà quella della ripartenza, ma quella della straordinaria
normalità. “Straordinaria normalità” per un percorso in cui da una parte invitiamo il pubblico a
superare le residue e legittime paure e diffidenze, con la promessa da parte nostra di presentare un
teatro maniacalmente rispettoso delle regole sanitarie, dall’altra invitiamo i decisori a ricreare al più
presto le condizioni di quel ritorno alla capienza totale dei luoghi di cultura, sempre di più sicuri e
presidiati.
E allora alziamo il sipario su una stagione davvero ricca di emozioni e meraviglia, riflessioni e
passioni. Un viaggio all’interno di un teatro visivo, totale, che mescola la musica con la parola, la
comicità d’autore, l’impegno civile, i classici rivisitati, mostra le contraddizioni del tempo presente,
si rivolge al futuro con le parole del passato, trasforma le esperienze artistiche in progetti. Più ricca
forse di come l’avevamo immaginata in un periodo come questo, ma d’altronde l’arte, la cultura, lo
spettacolo devono avere uno sguardo sulla realtà, ma provare ad andare oltre. Non servono a
questo?
Un teatro che assomiglia molto alla vita, vissuta o immaginata, poco importa e che trova una sintesi
efficace nella lancinante e illuminante frase di Calderon de la Barca, tratta dalla sua La vita è sogno
che abbiamo scelto come epigrafe di Menotti 21/22.
Cos’è la vita? Un’illusione come i ballerini volanti di NO GRAVITY che aprono il cartellone dal 23
Ottobre, oppure come FAMILIE FLOEZ ancora in scena al Menotti con loro ultimissimo FEST, o come
il mondo costruito da DAVIDE LARIBLE il clown più famoso al mondo.
Che cos’è la vita? Un’ombra come quella di JACKIE, ovvero Jacquelin Bouvier Kennedy Onassis,
raccontata oltre la sua “icona” dal Premio Nobel Elfriede Jalinek. Oppure quelle del tempo presente
narrate in una personale a lui dedicata da SAVERIO LA RUINA, formidabile raccontatore di storie
teatrali, così come sono ombre pesanti quelle sull’Egitto contemporaneo, ormai dimenticato dai
media occidentali che non si accorgono di violenze e persecuzioni del regime che proviamo a
raccontare nel nostro FUGA DALL’EGITTO.
Che cos’è la vita? Finzione tra sogno e realtà, spinta utopistica e miseria quotidiana come quella
straordinaria e universale del Gaber di FAR FINTA DI ESSERE SANI. In scena musica e parole
irrinunciabili e indimenticabili. Oppure la vita è anche fingere che il riscaldamento globale non
esista e gli allevamenti intensivi sono indispensabili al nostro regime alimentare. Qui la realtà la
svela Jonathan Safron Foer con il suo POSSIAMO SALVARE IL MONDO PRIMA DI CENA riadattato per
il teatro. Si può fingere anche di fingere di essere William Shakespeare o di osare rispettosamente di
riscriverlo e prendere un po’ in giro i luoghi comuni del bardo. Divertente e irresistibile come le
OPERE COMPLETE DI WILLIAM SHAKESPEARE IN 90 MINUTI oppure ironico e tagliente come l’Amleto
di METTI UNA SERA A TEATRO.
Che cos’è la vita? Dentro c’è tutto come ci ricorda ALESSANDRO BENVENUTI, con il secondo “focus”
attorale e autoriale che presentiamo in questa stagione, tra storie nuove ed altre note che ci regala
con la sua narrazione pungente, ironica, poetica. Dentro una vita c’è anche la drammaticità che
diventa ilare e grottesca come nel capolavoro di Luigi Pirandello L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA e in
TADDRARITE di Laura Rondinelli. Oltre alla Sicilia un comune denominatore tra le due opere: quello
della ricerca dei misteri della vita. Appunto.
Illusioni, ombre, finzioni e tanto altro nel teatro totale e straordinario di Armando Punzo e la sua
COMPAGNIA DELLA FORTEZZA di VOLTERRA ancora al Menotti con l’ultimo spettacolo NATURAE.

                                            emilio russo
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                                          NoGravity
INFERNO 2021 (DANTE'S HELL)
UNA CREAZIONE DI EMILIANO PELLISARI           Inferno 2021 é uno spazio teatrale dove si annulla la fisica
                                              della realtà e appare come un esperimento teatrale sognato
                                              ad occhi aperti.
                                              In questa nuova edizione dell’Inferno Pellisari e Mariana/P si
DANZATORI: MARIANA/P(PRINCIPAL DANCER),       sono abbandonati al puro piacere dell’arte coreografica
EVA CAMPANARO, FRANCESCO SAVERIO              scatenando l’immaginazione sul corpo umano che è
CIFALDI , GIADA INSERRA, LEILA GHIABBI,       violentato dalla forza cinetica, fasciato da tessuti bagnati,
                                              bendato da corde e stracci, schiacciato a terra e
ANTONINO CASILE
                                              contemporaneamente appeso in aria.
                                              Danzatori, atleti e acrobati sfidano la gravità ed immagini
COREOGRAFIA: EMILIANO PELLISARI &             straordinarie appaiono dal buio in una carrellata senza sosta
MARIANA/P                                     di effetti. Un mondo dove il reale e il virtuale si mischiano in
                                              un caleidoscopio di immagini sorprendenti tratte dalle
                                              immagini più forti dantesche. Un inferno paradossale come
SCENE, COSTUMI, LUCI EMILIANO PELLISARI &
                                              Escher, assurdo come Magritte, crudelmente caravaggesco.
MARCO VISONE
                                              Uno spettacolo dove il disegno della luce, la musica e
                                              l’illusione si coniugano con la danza, il physical theatre e la
MUSIC DESIGNER MARIANA/P                      mimica.

                                              “Magico. Poetico. Surreale. La bellezza del movimento
DIREZIONE TECNICA: MARCO VISONE
                                              unita a squisiti suoni barocchi; un ingegnoso teatro e un
                                              tocco di umorismo, creano insieme uno spettacolo che ti
                                              lascerà meravigliato… dalla sua meraviglia! Eravamo
                                              tutti incantati. Il Teatro delle Meraviglie davvero!”
                                              Malta International Arts Festival
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                           Romina Mondello

                                  JACKIE
DI ELFRIEDE JELINEK                        Il premio Nobel della Letteratura Elfriede Jelinek
TRADUZIONE LUIGI REITANI/WERNER WAAS       racconta un personaggio controverso e inafferrabile
CON ROMINA MONDELLO                        come Jacqueline Lee Kennedy Onassis. Jackie
MUSICHE E SUONI ANDREA SALVADORI           appunto.     Ossessionata      dall’immagine               della
DISEGNO LUCI ANDREA VIOLATO                limousine presidenziale nel momento dell’omicidio
VIDEO MARCO SCHIAVONI                      di Dallas. Ossessionata dai suoi “troppi” abiti, dalla
COSTUMI PAMELA AICARDI                     “troppa” carne di Marilyn, dal “troppo” sesso di
REALIZZAZIONE COSTUMI LARA FRIO            Kennedy. Una testimone feroce di un’epoca in cui il
MANICHINI RAFFAELLA MONTALDO               “sogno americano” di democrazia e pace era
ELEMENTI SCENICI JESSICA KOBA              governato dal potere di una famiglia che offuscava
MOVIMENTI COREOGRAFICI ARTEMIS DANZA -     con il bianco splendente di sorrisi patinati, con abiti
MONICA CASADEI ASSISTENTE: MATTIA MOLINI   e gioielli, con figli biondi e felici. Una trama fatta di
ASSISTENTI ALLA REGIA CLAUDIA DONADONI     segreti, malattie, sesso, alcol e droga e morte. Il suo
REGIA EMILIO RUSSO                         racconto è in apparenza privo di morale e di
PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO -          giudizio, quasi leggero, ma il peso della sua vita, dei
CMC/NIDODIRAGNO PRODUZIONI                 morti, dei tradimenti, della sua stanchezza, del suo
                                           essere icona si sente tutto. Una prova straordinaria
                                           per ROMINA MONDELLO attrice di grazia, forza e
                                           spessore. Una scrittura moderna e originale per un
                                           personaggio controverso e scontornato.
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                                Il Teatro di

                     SAVERIO LA RUINA

Le storie e la lingua: sono i due elementi che costituiscono il teatro di narrazione di
Saverio La Ruina. Due aspetti che nella sua personale al Teatro Menotti sono
strettamente connessi, sono protagonisti in un unico percorso tra le tappe della
sua straordinaria e inesauribile produzione. Da Mario e Saleh, che sarà presentato
per la prima volta a Milano a due “classici” come Dissonorata e La Borto per
concludersi con il sorprendente Polvere. Un teatro della parola e delle emozioni che
nascono dalla parola stessa e dai temi, che si intersecano, che non possono esistere
l’una senza gli altri; il linguaggio che è musicalità, è espressione, la parola che
diviene drammaturgia.
È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
19|24 OTTOBRE                                                26|27 OTTOBRE
SAVERIO E CHADLI                                             DISSONORATA
VS MARIO E SALEH                                             DI E CON SAVERIO LA RUINA
SCRITTO E DIRETTO DA SAVERIO LA RUINA
                                                             MUSICHE DAL VIVO GIANFRANCO DE FRANCO
CON SAVERIO LA RUINA E CHADLI ALOUI
                                                             PRODUZIONE SCENA VERTICALE
PRODUZIONE SCENA VERTICALE

                                                             Premio UBU 2007“Migliore attore italiano” –
All’inizio c’erano Mario e Saleh, un occidentale
                                                             “Migliore testo italiano”
cristiano e un arabo musulmano che all’indomani di
                                                             Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010
un terremoto si ritrovano a convivere nella stessa
                                                             Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro 2007
tenda. Ma alla prima nazionale, Chadli, l’attore che
                                                             Nomination “Migliore interprete di monologo”
interpreta Saleh, esce dal personaggio e riscrive il
                                                             Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2008
finale.   Rimango   sconcertato.   Intuisco    in   quella
                                                             “Segnalazione speciale”
ribellione una grande sofferenza. Vorrei accoglierla
                                                             Premio G. Matteotti 2007 “Segnalazione della
nello spettacolo. Le repliche continuano, i mesi
                                                             commissione”
passano, io e Chadli parliamo. Lui mi racconta di sé,
                                                             Partendo dalla “piccola” ma emblematica storia di
dell’Islam, della sua vita in Italia da arabo di seconda
                                                             una donna calabrese, lo spettacolo offre lo spunto
generazione.     Spesso     registriamo       le    nostre
                                                             per una riflessione sulla condizione della donna in
chiacchierate. Poi faccio la cosa più semplice: faccio
                                                             generale. Risuonano tante voci di donne. Voci di
un passo indietro, metto Saverio e Chadli accanto a
                                                             donne del sud, di madri, di nonne, di zie, di amiche e
Mario e Saleh e lascio che siano loro a parlare…
                                                             di amiche delle amiche. E tra queste una in
                                                             particolare da cui emerge una Calabria che anche
                                                             quando fa i conti con la tragedia combina elementi
                                                             grotteschi e surreali, talvolta perfino comici, sempre
                                                             sul filo di un’amara ironia.

28|29 OTTOBRE                                                30|31 OTTOBRE
LA BORTO                                                     POLVERE
DI E CON SAVERIO LA RUINA                                    DI SAVERIO LA RUINA
MUSICHE DAL VIVO GIANFRANCO DE FRANCO                        CON SAVERIO LA RUINA E CECILIA FOTI
PRODUZIONE SCENA VERTICALE                                   PRODUZIONE SCENA VERTICALE

Premio UBU 2010 “Migliore testo italiano”                    Premio Lo Straniero 2015
Nomination Premio UBU 2010 “Migliore attore”                 Premio Enriquez 2015 alla drammaturgia
Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010                        Premio Enriquez 2015 Miglior Attore
                                                             Premio Annibale Ruccello 2015 alla drammaturgia
Non è solo la storia di un aborto. È la storia di una
donna in una società dominata dall’atteggiamento e           Le botte sono la parte più fisica del rapporto violento
dallo sguardo maschili: uno sguardo predatorio che           di coppia, l’uccisione della donna la parte conclusiva.
si avvinghia, violenta e offende; un atteggiamento           Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile come
che provoca gli eventi ma fugge le responsabilità.           polvere evanescente che si solleva piano intorno alla
Schiacciata da una società costruita da uomini con           donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze,
regole che non le concedono appigli, e che ancora            ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la
oggi nel suo profondo stenta a cambiare, Vittoria            capacità   di   sognare.    Una   polvere   opaca    che
racconta il suo calvario in un sud arretrato e               confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di
opprimente. E lo fa nei toni ironici, realistici e           piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto
visionari insieme, propri di certe donne del sud.            sbrigativo, talvolta brusco.
È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
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                                           OnStage Festival

               L'AMERICA È DI SCENA
OnStage! festival è il Festival di Teatro Americano in Italia,     10 novembre
organizzato da KIT Italia, The International Theatre e Kairos      IN THEIR FOOTSTEPS
Italy Theater in collaborazione con Istituzioni italiane e         (in inglese con sopratitoli in italiano, seguiti da incontro con
americane e con il supporto dell’Ambasciata degli Stati Uniti      gli artisti)
d’America in Italia. Nasce dall’esperienza maturata nei sei        Infinite Variety Productions
anni di In Scena!, festival di teatro italiano a New York, con
cui porta avanti la costruzione di un ponte culturale              Cinque storie di donne soldato raccolte attraverso interviste
internazionale.                                                    condotte dalla Compagnia a reduci del Vietnam e
                                                                   riproposte in un montaggio poliedrico che mostra una
* Traduzioni realizzate in collaborazione con il Dipartimento      visione della guerra al femminile.
di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Roma Tre
nell’ambito del progetto per la didattica innovativa “La           ON STAGE AWARD 2020
traduzione per il teatro”. Sopratitoli a cura di Giulia Casati     The Lost Sock Laundry/Lavanderia calzino perso
per OnStage! festival.                                             Di Ivan Faute - Traduzione Pietro Bontempo
                                                                   Regia Emilio Russo - Interpreti TBD
9 novembre
WHEN WE WENT ELECTRONIC                                            Viene attribuito ad un drammaturgo professionista
(in inglese con sopratitoli in italiano, seguiti da incontro con   statunitense per un testo inedito, offrendo l’opportunità di
gli artisti)                                                       una prima mondiale nell’ambito di OnStage !festival. Lost
The Tank NYC                                                       Sock laundry è stato decretato vincitore da una giuria
                                                                   internazionale con la seguente motivazione:
Ambientato in un negozio American Apparel, When We                 La tematica dell’integrazione è molto attuale, in tempi di
Went Electronic è un miscuglio psicotropico che descrive           tensioni razziali come quelli in cui viviamo. I personaggi
l’esperienza della sopravvivenza allo stupro. La regia è           femminili sono ben delineati, sia nella loro multietnicità, sia
estrema quanto la storia messa in scena.                           nelle particolari condizioni familiari di ognuno. Abitano un
                                                                   mondo multietnico pieno di stereotipi e pregiudizi che
                                                                   tentano di superare insieme.
È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
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                         Macchina del suono
                       LE OPERE COMPLETE DI WILLIAM
                          SHAKESPEARE IN 90 MINUTI
PRODUZIONE KHORA/TIEFFETEATRO MILANO       Dopo aver debuttato all’Edinburgh Festival Fringe
                                           nel 1987 è stato replicato al Criterion Theatre di
UNA COMMEDIA SCRITTA DA ADAM LONG,         Londra per nove anni, diventando uno degli
DANIEL SINGER E JESS WINFIELD.             spettacoli più conosciuti al mondo.
UNO SPETTACOLO INTERPRETATO E DIRETTO DA   Una   parodia    di   tutte        le    opere     di               William
ROBERTO ANDRIOLI, FABRIZIO CHECCACCI,      Shakespeare     eseguita      in        forma    comicamente
LORENZO DEGL’INNOCENTI                     abbreviata da tre attori, usando le più svariate
                                           tecniche interpretative.
                                           Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come
                                           condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere, in
                                           90 minuti? O raccontare l’Amleto in 43 secondi?
                                           Tutto Shakespeare in 90 minuti è una sfida teatrale,
                                           un’immersione leggera e stravagante nel mondo
                                           shakespeariano, un omaggio divertito e divertente
                                           al grande drammaturgo. La potenza e la poesia dei
                                           suoi versi vengono prevedibilmente meno ma lo
                                           scopo, in fondo, non è altro che divertire il
                                           pubblico, incuriosirlo e svelare il lato comico che si
                                           cela anche nelle tragedie più cupe.
                                           Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo
                                           Degl’Innocenti (In ordine rigorosamente di età),
                                           dopo tanti anni di amicizia si sono ritrovati ed
                                           hanno deciso di unire le loro esperienze nel campo
                                           della prosa, musica e commedia dell’arte, e darsi al
                                           Bardo!
È SOLO UN NUOVO Inizio - STAGIONE 21
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                             Alessandro Averone

 METTI, UNA SERA A TEATRO
DI LAWRENCE CASLER                     Una commedia irriverente e diabolica composta da
CON (IN ORDINE ALFABETICO)             due brevi ma fulminanti atti teatrali. Margaret,
ALESSANDRO AVERONE                     Stanley, Donna e Walter sono a teatro per assistere
ARIANNA BATTILANA                      all’Amleto di Shakespeare. Ma nelle loro chiacchiere
ALESSIA GIANGIULIANI                   incessanti ed esilaranti, tra una caramella da scartare
MAURO SANTOPIETRO                      e una totale incapacità nel prestare attenzione alla
                                       pièce,   approfondiscono         temi   del   tutto                 privati.

REGIA ALESSANDRO AVERONE               Parlano dei loro figli, della loro amicizia, delle loro
                                       relazioni, di un amico morto e solo occasionalmente
DRAMMATURGIA SONORA MIMOSA CAMPIRONI
                                       dell’opera   di    Shakespeare      E   nonostante                   tutto
TRADUZIONE ALESSIA GIANGIULIANI
                                       affrontano   i    temi   della   tragedia     a      cui            stanno
PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO
                                       assistendo. Nell’arco di una sola ora le due coppie
                                       vivono a pieno il testo di Shakespeare come Amleto
                                       vive la comparsa del fantasma del padre: confusi,
                                       attoniti, senza capire Eppure, come in Amleto,
                                       personaggi e pubblico ne escono arricchiti, diversi,
                                       cambiati. Con la soddisfazione, o presunzione, di aver
                                       assistito a qualcosa di poco chiaro, ma comunque
                                       magico, memorabile, irripetibile.
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                                         Sonia Antinori
    CRONACHE DEL BAMBINO ANATRA

DI SONIA ANTINORI                                Cronache del bambino anatra è uno spettacolo sulla
DA UN’IDEA DI MARIA ARIIS E CARLA MANZON         dislessia, su un piccola storia d'amore punteggiata
REGIA GIGI DALL’AGLIO                            sulle     incomprensioni         ed    i    ritrovamenti,            che
CON MARIA ARIIS E MASSIMILIANO SPEZIANI          riecheggiano nell'intimo di ogni esperienza umana.
COSTUMI ILARIA BOMBEN                            Mentre il bambino si fa adulto e la madre sempre più
SCENE ENZO SAMMARITANI                           fragile, i ruoli si invertono secondo la dura regola del
DISEGNO LUCI ANGELO CIOCI                        ciclo   vitale   e      l'uomo   è    costretto    a          riscoprire
TECNICO LUCI MAX CODEN                           l'imperfezione più grave, che bilancia e compensa
AMMINISTRAZIONE WALLY FURLAN                     tutte le altre: il suo essere mortale. Oltre alla naturale
FOTO DI SCENA LUCA D'AGOSTINO                    finalità divulgativa il progetto mira con forza a una
UFFICIO STAMPA MARIELLA IANNUZZI                 riflessione più ampia sul rapporto che ogni essere
                                                 umano ha con le sue imperfezioni e ha l'ambizione
COPRODUZIONE MALTE, FONDAZIONE TEATRO            di   schiudere       allo   spettatore      un    momento             di
DUE PARMA                                        arricchimento umano e di conoscenza individuale. La
CON IL SOSTEGNO DI MINISTERO DELLA CULTURA       lezione    di    chi,    partendo      da    uno       svantaggio,
                                                 identificando il problema e sviluppando strumenti

MENOTTI
                                                 adeguati ad affrontarlo, trasforma la rabbia in forza
                                                 di volontà, ha portata universale.

                        per il sociale
D I C E M B R E

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                             Gaber/Luporini

 FAR FINTA DI ESSERE SANI
DI GIORGIO GABER E SANDRO LUPORINI     Sono passati quasi 50 anni, sono tanti. Ma lo
ADATTAMENTO E REGIA EMILIO RUSSO       spettacolo del signor G è ancora terribilmente
CON ANDREA MIRÒ, ENRICO BALLARDINI E   d’attualità. Stupisce e rincuora il fatto che Gaber sia
MUSICA DA RIPOSTIGLIO                  riuscito ad anticipare i tempi, a raccontare la realtà
COSTUMI PAMELA AICARDI                 come pochi altri al mondo, ma allo stesso tempo di
PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO        andare oltre. Una versione in forma di concerto
IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE    dello spettacolo FAR FINTA DI ESSERE SANI di
GIORGIO GABER                          Giorgio Gaber, monologhi e canzoni per riscoprire
                                       quel percorso narrativo con cui Gaber e Luporini
                                       nel 1973 affrontavano i temi universali del disagio
                                       sociale e generazionale, puntando l’attenzione
                                       sull’essere schizoide dell’uomo contemporaneo. Da
                                       una parte pronto agli slanci ideali, dall’altra tenuto
                                       a terra dal proprio egoismo e dai finti bisogni
                                       materiali. Temi e contenuti quanto mai attuali in
                                       questo tempo post Covid. Sul palcoscenico Andrea
                                       Mirò, un’artista eclettica come pochissimi altri in
                                       Italia, polistrumentista, autrice, cantante e direttore
                                       d’orchestra e Enrico Ballardini, attore, musicista e
                                       cantautore. Le musiche sono arrangiate dalla
                                       travolgente band Musica da Ripostiglio, presente
                                       da anni sui palchi dei festival di jazz e sui
                                       palcoscenici teatrali di tutta Italia.
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                     Nicola Di Chio Miriam Selima Fieno

                           FUGA DALL'EGITTO
DA UN’IDEA DI MIRIAM SELIMA FIENO                           “Non è successo niente”
LIBERAMENTE TRATTO DA FUGA DALL’EGITTO DI                   Così recita un comunicato stampa del ministero
AZZURRA MERINGOLO SCARFOGLIO                                egiziano dell’informazione, in risposta alle proteste
CON NICOLA DI CHIO, YASMINE EL BARAMAWY                     del popolo egiziano contro il regime. Per loro non c’è
                                                            niente da raccontare eppure la situazione dei diritti
MIRIAM SELIMA FIENO
                                                            civili in Egitto è una delle peggiori al mondo.
REGIA DI NICOLA DI CHIO MIRIAM SELIMA FIENO
                                                            Le testimonianze di giornalisti, sindacalisti, artisti,
DRAMMATURGIA MIRIAM SELIMA FIENO
                                                            medici, poeti, politici e attivisti per i diritti umani che,
MUSICHE YASMINE EL BARAMAWY
                                                            minacciati di repressione e tortura in Egitto, a causa
PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO
                                                            delle loro idee sono stati costretti all’esilio dopo il
TEATRO PIEMONTE EUROPA                                      golpe che ha riportato i militari al potere. Sono
FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI_TORINO                      scappati dal loro Paese per sfuggire al carcere, a
CREAZIONE CONTEMPORANEA                                     sommari processi di massa, alla censura di chi non
IN COLLABORAZIONE CON AMNESTY INTERNATIONAL                 voleva    che   raccontassero,     ad   esempio,             dettagli
INTERNAZIONALE - ICORN
MALMÖ STAD KULTURFÖRVALTNINGEN
                                                            scomodi sulla tragica fine di Giulio Regeni. Esuli e
PROGETTO VINCITORE BANDO INTERCETTAZIONI                    rivoluzionari. Gente che non può più parlare. Gente
PROMOSSO DAL CENTRO DI RESIDENZA ARTISTICA DELLA            che      deve   scappare     per    poter    vivere.            Una
LOMBARDIA INTERCETTAZIONI
                                                            performance che unisce il teatro documentario alla
PROGETTO VINCITORE BANDO MOVIN’UP
SOSTEGNO ALLA MOBILITÀ INTERNAZIONALE DEI GIOVANI ARTISTI   musica live, in un intreccio tra atto performativo e
ITALIANI                                                    cinema del reale, sonorità orientali e installazioni.
CREDITI IN VIA DI DEFINIZIONE
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                                 David Larible

             IL CLOWN DEI CLOWN
SCRITTO, DIRETTO E INTERPRETATO DA DAVID   Da anni definito “il più grande clown classico del
LARIBLE                                    nostro tempo” è forse l’unico comico vivente in grado
CON ANDREA GINESTRA                        di esibirsi sia in piccole sale teatrali che al Madison
AL PIANO M° MATTIA GREGORIO                Square Garden di New York, con 120.000 spettatori
DISEGNO LUCI MIRKO OTERI                   in un solo week-end per il leggendario Barnum.
DIREZIONE TECNICA ALBERTO FONTANELLA E     Poetico ed esilarante, malinconico e dirompente, col
GIANLUCA CASTELLANO                        suo personaggio ispirato al Monello di Chaplin,
DIREZIONE DI PRODUZIONE EVA MANZATO        conquista il pubblico grazie alla magia della sua
                                           comicità. Lo spettacolo è il racconto di un uomo
LO SHOW È UNA PRODUZIONE MOSAICO           delle pulizie che sogna di diventare clown… e ci
ERRANTE, COMPAGNIA DIRETTA DA ALESSANDRO   riesce! Arriva in punta di piedi, lo sguardo distratto, le
SERENA,                                    mani in tasca, ma pochi gesti trasformano il suo
DISTRIBUITA IN ESCLUSIVA MONDIALE DA       incedere in una valanga di divertimento. Tenuto a
CIRCO E DINTORNI.                          bada   da   un    gran   cerimoniere,     l’attore            Andrea
                                           Ginestra, Larible propone uno stile di clownerie unico
                                           al mondo, con brani musicali eseguiti con sei
                                           strumenti   e    in   dieci   lingue,   accompagnato              al
                                           pianoforte dal Maestro Mattia Gregorio.
                                           Nel corso degli anni lo spettacolo ha trionfato nei più
                                           importanti teatri del mondo.
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                                                                                      A L
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                           Donatella Finocchiaro

                           TADDRARITE
TESTO E REGIA LUANA RONDINELLI            Una notte per svelare ciò che non era mai stato
CON                                       detto. Tre sorelle vegliano, come nelle vecchie
DONATELLA FINOCCHIARO                     tradizioni siciliane, il marito morto della sorella
CLAUDIA POTENZA                           minore. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie
LUANA RONDINELLI                          viene squarciato da un vortice di confessioni e
AIUTO REGIA SILVIA BELLO                  dall’esplosione di emozioni, in un chiacchiericcio di
MUSICHE OTTONI ANIMATI E                  musicalità e pungente ironia
ROBERTA PRESTIGIACOMO                     le   donne    vengono     trascinate   in   un’atmosfera
TECNICO LUCI ALBERTO TIZZONE              surreale.
COSTUMI FRANCESCA DI GIULIANO             Grottesca e ilare è la visione drammatica della vita di
COORDINATRICE ARTISTICA MONICA MANFREDI   queste donne, si ride e si sorride, e si ha il coraggio di
ORGANIZZAZIONE MARCELLA SANTOMASSIMO      affrontare con sarcasmo le violenze che non avevano
AMMINISTRAZIONE SABRINA COMPETIELLO       mai osato confessare. Passata la lunga notte, l’anima
PRODUZIONE INFINITO TEATRO E ARGOT        del defunto, secondo tradizione, ha
PRODUZIONI                                finalmente lasciato la casa. Il nuovo silenzio che
                                          avvolge le tre sorelle è ora intessuto di
                                          forza, di voglia di reagire e combattere perché ogni
                                          donna non dovrà nascondersi e
                                          nascondere più.
F E B B R A I O

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                            Collettivo Menotti
  POSSIAMO SALVARE IL MONDO PRIMA DI CENA

VERSIONE TEATRALE                             Jonathan    Safran    Foer     nel      suo   romanzo-saggio
SCRITTA E DIRETTA DA EMILIO RUSSO             racconta, con straordinario impatto emotivo, la crisi
ADATTATO DA “WE ARE THE WEATHER”              climatica del nostro pianeta e lo fa alternando in
DI JONATHAN SAFRAN FOER                       modo originale storie di famiglia, ricordi personali,
                                              episodi    biblici,   dati     scientifici    e      suggestioni
CON COLLETTIVO MENOTTI: ENRICO BALLARDINI,    futuristiche.   Portate      in    scena      dalla                 giovane
GIUDITTA COSTANTINI, NICOLAS ERRICO, HELENA   compagnia Collettivo Menotti. Una storia non facile
HELLWIG, ALESSIA PELLEGRINO, CHIARA TOMEI     da raccontare, un argomento che scuote gli animi,
SCENE E COSTUMI PAMELA AICARDI                parole e musica potenti, capaci di accompagnare lo
LUCI MARCELLO FALCO                           spettatore in un viaggio in cui la scienza lascerà il
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE CECILIA NEGRO      posto alle emozioni.
PRODUZIONE TIEFFE TEATRO MILANO               La storia è messa in scena in un loft coabitato da
                                              giovani attivisti, studenti, musicisti, dove i temi
                                              ambientali si trasformano, da noiosi elementi di una
                                              discussione     oramai    un      po’   stanca,     in              materia
                                              incandescente con cui fare i conti qui ed ora. Una
                                              sorta di presa di coscienza di un futuro che non è poi
                                              così lontano come ci illudiamo di credere. Gli
                                              abitanti di quella casa si trasformano in un collettivo
                                              di lotta e di consapevolezza in grado di indicare e
                                              proporre la strada. Ovvero quella che solo stando
                                              insieme possiamo salvare il mondo prima di cena.
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                       Lucrezia Lante Della Rovere
 L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA
DI LUIGI PIRANDELLO                      A questo punto dal cantone a destra sporgerà il
ADATTAMENTO DI FRANCESCO ZECCA           capo a spiare la donna vestita di nero” (Luigi
REGIA DI FRANCESCO ZECCA                 Pirandello)
CON LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE
PRODUZIONE INFINITO TEATRO               Basta scambiarsi un bacio per sentire lo stesso gusto
IN COLLABORAZIONE CON ARGOT PRODUZIONI   della vita?
                                         Basta avvicinare le labbra al proprio amore per
                                         sentirne il sapore?
                                          Basta sciacquarsi la bocca con il presente per non
                                         sentire più il sapore persistente del passato? La vita è
                                         ingorda, non ti lascia che i resti da assaporare ci sono
                                         ricordi il cui gusto rimane tutta la vita e non c’è
                                         spazio per altro. Solo per l’immaginazione. E a Lei, la
                                         Donna Vestita di Nero, la moglie dell’Uomo dal Fiore
                                         in Bocca,è l’unica cosa che è rimasta “attaccarsi così,
                                         con l’immaginazione alla vita” I suoi occhi così dentro
                                         e così attaccati a lui, da non volerlo far andare via.
                                         Non ancora. Quante domande ci vogliono per
                                         sollevare un peso dal cuore? Quante risposte non
                                         dobbiamo trovare per amare un dettaglio?Abbiamo
                                         dato voce a quella donna muta e dolorante, quella
                                         Donna Vestita di Nero che Pirandello ci ha fatto
                                         intravedere solo dietro a quel cantone.
                                         F. Zecca
BENVENUTI AL MENOTTI

                                                          4/6 MARZO
                                                          CHI E’ DI SCENA
BENVENUTI AL MENOTTI!                                     SCRITTO E DIRETTO DA ALESSANDRO BENVENUTI
                                                          CON PAOLO CIONI E MARIA VITTORIA ARGENTI
Storie di straordinaria comicità d’autore
                                                          PRODUZIONE ARCA AZZURRA

Difficile definire il teatro di Alessandro Benvenuti,
                                                          Uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro
volto molto conosciuto e autore di testi per la scena
                                                          scomparso      dalle     scene    improvvisamente     e
senz’altro assimilabili per il linguaggio tagliente,
                                                          apparentemente senza un plausibile motivo da
ironico, corrosivo, ma mai ripetitivi. Benvenuti che si
                                                          cinque anni, viene rintracciato da un giovane fan a
definisce autore comico, ma non attore comico, nei
                                                          cui rilascia un’intervista. Testimone silente del loro
suoi spettacoli si cala in personaggi estrapolati dalla
                                                          incontro   è   una     giovane   donna   che,   giacendo
vita di tutti i giorni e trasformati in archetipi del
                                                          seminuda su una chaiselongue sembra dormire un
disagio e della tragicomicità contemporanea. In CHI
                                                          sonno profondo e… E come spesso accade nei lavori
E’ DI SCENA, PANICO MA ROSA, UN COMICO FATTO
                                                          di Alessandro Benvenuti, quel che appare si scopre
DI   SANGUE       ridiamo   irresistibilmente   e   poi
                                                          tutt’altro che vero, e quel che è vero si svela in un
inevitabilmente    quasi    senza   accorgercene     ci
                                                          intreccio giocoso e imprevedibile. Il tutto ovviamente
troviamo a pensare alle nostre fragilità e agli aspetti
                                                          con il linguaggio forte, pastoso e ricco di Benvenuti,
più nascosti di cui un po’ ci vergogniamo di quella
                                                          assolutamente esplicito, lineare, venato di ironia con
cosa che continuiamo a chiamare vita. E allora
                                                          punte di corrosività sarcastica e sempre di una
Benvenuto al Menotti caro Alessandro Benvenuti!
                                                          comicità istintiva
BENVENUTI AL MENOTTI

8|11 MARZO                                                 12/13 MARZO
PANICO MA ROSA                                             UN COMICO FATTO DI SANGUE
DAL DIARIO DI UN NON INTUBABILE                            SCRITTO DA ALESSANDRO BENVENUTI
SCRITTO E DIRETTO DA ALESSANDRO BENVENUTI                  COLLABORAZIONE DRAMMATURGICA DI CHIARA
ELABORAZIONI SONORE VANNI CASSORI                          GRAZZINI
ASSISTENTE ALLA REGIA CHIARA GRAZZINI                      REGIA DI ALESSANDRO BENVENUTI
IDEAZIONE COSTUME CARLOTTA BENVENUTI                       PRODUZIONE ARCA AZZURRA
PRODUZIONE ARCA AZZURRA
                                                           L'autore e la sua compagna di vita analizzano con un
59 giorni di lockdown. 59 pagine di diario che             linguaggio comico modernissimo e
raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore          con una chirurgica spietatezza i rapporti tra i
attore che, privato del suo naturale habitat, il           membri di una famiglia italiana. Di
palcoscenico, decide di uscire dalla sua proverbiale       questa nostra Italia che ha perso la bussola del buon
ritrosia   e   raccontarsi   per    la   prima    volta    senso e naviga ormai a vista tra i
pubblicamente e con disarmante sincerità          come     flutti sempre più minacciosi del mar dell'incertezza.
persona. Sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e   Una commedia in cinque atti rapidi ed
humor. Un viaggio nella mente di un comico che nel         incisivi dove nessuna parola è messa lì per caso. Una
cercare un nuovo senso della vita per non impazzire,       drammaturgia sorprendente nella
reinventa il passato di chierichetto, stabilisce inediti   sua semplicità che narra il progressivo degenerare
e proficui rapporti con tortore, passerotti, merli,        dei rapporti di una famiglia composta da un marito,
cornacchie, piccioni e gabbiani. Diciamo insomma           una moglie, due figlie e qualche animale... di troppo.
che drammaturgicamente parlando ‘Panico ma rosa’           E più i fatti si fanno preoccupanti più diventano
è di genere Po Ca Co: Poetico Catastrofico Comico.         divertenti.
Alessandro Benvenuti
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                                 Compagnia della Fortezza

                                                   NATURAE
La Compagnia della Fortezza nasce come progetto                        Da qui parte la nuova sfida all’Impossibile della
di Laboratorio Teatrale nella Casa di Reclusione di                    Compagnia della Fortezza, ovvero fare degli angusti
Volterra nell’agosto del 1988, a cura di Carte Blanche                 spazi che fino ad oggi hanno ospitato la sua attività il
e con la direzione di Armando Punzo.                                   primo Teatro Stabile in Carcere al mondo.
Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza,                           La     saga   iniziata   con   il   primo    spettacolo    su
attraverso          la    pratica     quotidiana     del    teatro,    Shakespeare nel 2015 doveva concludersi nel 2021
producono           in    media      uno   spettacolo      all’anno,   con l’ultimo atto di Naturae, ma la pandemia ci ha
tradizionalmente presentati a luglio all’interno del                   costretti a interrompere il lavoro agli inizi di marzo e
carcere durante il Festival VolterraTeatro e portati in                a riprenderlo a fine maggio. Il tempo rimasto era
tournée nei maggiori teatri, festival e rassegne                       troppo breve per realizzare il finale che stiamo
italiane.                                                              immaginando da anni. Perciò questo spettacolo non
Eccezionali         i    risultati   conseguiti:   spettacoli    da    sarà    un    approdo    ma    la   soglia   necessaria    da
annoverare negli annali della storia del teatro,                       attraversare prima di raggiungere l’ottava valle nel
consenso di critica e operatori, premi, ma anche la                    prossimo anno.
consapevolezza di essere riusciti laddove ben pochi
avrebbero scommesso, ovvero rovesciare il ruolo e
l’immagine di un’istituzione. Il carcere che da Istituto
di Pena diventa un Istituto di Cultura.
M A R Z O

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                                      Familie Floz

                  TEATRO DELUSIO
PRODUZIONE: FAMILIE FLÖZ E THEATERHAUS        Teatro Delusio porta in scena le varie sfaccettature
STUTTGART                                     del mondo teatrale. Il backstage diventa la scena
                                              principale, mentre il palco è appena visibile e si
UN’OPERA DI: PACO GONZÁLEZ, BJÖRN LEESE,      possono    intravedere   i   vari   generi,    dal         mondo
HAJO SCHÜLER, MICHAEL VOGEL                   opulento dell’opera a selvaggi duelli di spada, da
                                              intrighi a scene d’amore passionali. Viene raccontata
CON: ANDRÈS ANGULO / BJÖRN LEESE / DANA       la storia dei tre aiutanti Bob, Bernd e Ivan che tirano
SCHMIDT, DANIEL MATHEUS / JOHANNES            a campare dietro le quinte. Bernd cronicamente
STUBENVOLL / MICHAEL VOGEL, SEBASTIAN         stanco    e   malaticcio,    Bob      giovane,         forte   e
KAUTZ / THOMAS VAN OUWERKERK / HAJO           imprevedibile     e   Ivan     capo      del        backstage
SCHÜLER                                       costantemente in ansia per paura di perdere il
                                              controllo degli spettacoli. Le loro vite si intrecceranno
REGIA: MICHAEL VOGEL                          nei modi più strani al mondo e si ritroveranno ad
MASCHERE: HAJO SCHÜLER                        essere i protagonisti di quel palcoscenico che in
SCENE: MICHAEL VOGEL                          fondo equivale al loro mondo. Teatro Delusio è teatro
COSTUMI: ELISEU R. WEIDE                      nel teatro e con la tipica magia della Familie Floz di
IDEAZIONE MUSICHE: DIRK SCHRÖDER              riuscire a dire tutto senza dire una parola. Grazie
DISEGNO LUCI: REINHARD HUBERT                 all’uso delle maschere, dei costumi raffinati, dei suoni
TECNICI DEL SUONO: FLORIAN MÖNKS, THOMAS      e delle luci i tre protagonisti daranno vita a 29
WACKER                                        personaggi.
TECNICI LUCI: SYLVAIN FAYE, MAX RUX
GRAFICA: SILKE MEYER
RESPONSABILE DI PRODUZIONE: GIANNI BETTUCCI
ASSISTENTE DI PRODUZIONE: DANA SCHMIDT
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                                                 Familie Floz

                                                    FESTE
COPRODUZIONE         TRA     FAMILIE    FLÖZ,   THEATERHAUS   In una maestosa villa sul mare tutto è pronto per la
STUTTGART, THEATER DUISBURG E LESSING THEATER                 celebrazione di un matrimonio e della successiva
UN’OPERA DI: ANDRES ANGULO, BJÖRN LEESE, JOHANNES
                                                              festa. Dietro la villa si nasconde un cortile sporco e
STUBENVOLL,         THOMAS    VAN      OUWERKERK,   MICHAEL
                                                              caotico dove il personale lavora senza sosta per
VOGEL
CON: ANDRES ANGULO, JOHANNES STUBENVOLL, THOMAS               cucinare, preparare, pulire e ordinare. I personaggi di
VAN OUWERKERK                                                 “FESTE”, fra tragedie e comicità, fanno del loro
REGIA: MICHAEL VOGEL                                          meglio per assicurare l’approvvigionamento e il
AIUTO REGIA: BJÖRN LEESE
                                                              perfetto funzionamento della magnifica villa sul
MASCHERE: HAJO SCHÜLER
                                                              mare. Condannati però a essere sempre fra i deboli e
COSTUMI: MASCHA SCHUBERT
SCENE: FELIX NOLZE (ROTES PFERD)                              i vinti, lottano per la loro dignità e il rispetto da parte
VIDEO: MARAIKE BRÜNING, REINHARD HUBERT                       dei   ricchi    padroni.   Improvvisamente             il   mare
MUSICHE: MARAIKE BRÜNING, BENJAMIN REBER                      scompare, lasciando solo una distesa di sabbia e
CANZONE "HOLD ON“: MARLENA KÄTHE                              pietra. Per un momento tutto si ferma, tranne per la
DISEGNO LUCI: REINHARD HUBERT
                                                              musica che continua a suonare, sempre più forte,
IDEAZIONE MUSICHE: DIRK SCHRÖDER
RESPONSABILE DELLA PRODUZIONE: GIANNI BETTUCCI
                                                              perché l’amore va celebrato con tutti i mezzi
AMMINISTRAZIONE: DOREN GRÄFENDORF                             possibili. FESTE è una favola per adulti senza parole.
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE: CAROLIN HARTWICH                  Una storia tragicomica, sul perseguimento della
                                                              felicità individuale, ma dietro la quale c'è di più. Le
                                                              maschere       testimoniano   con     la   loro       silenziosa
                                                              immobilità la follia del progresso.
MENOTTI             per il sociale

Nella   stagione      precedente       abbiamo    voluto    dare    un        segno    tangibile        di
riconoscenza a chi, durante la pandemia, si è speso generosamente per tutta la
comunità.          Abbiamo    messo     a   disposizione    gratuitamente             del       personale
sanitario, senza distinzione di ruoli, le nostre poltrone, dando l’opportunità di
assistere    alla    nostra   programmazione      dal   vivo   e   in    streaming          durante     il
lockdown. Ripartiamo ora con l’iniziativa “TI ASPETTIAMO IN TEATRO” soddisfatti
di aver avuto un così ampio riscontro. Ogni sera riserveremo dei posti agli
operatori degli ospedali Sacco, Fatebenefratelli, Ospedale Buzzi, Melloni, San
Paolo e San Carlo Policlinico e Niguarda.
E’ ormai consolidata e proficua la collaborazione con OPERA SAN FRANCESCO.
In occasione dei debutti degli spettacoli chiediamo ai nostri spettatori di
portare     cibo    non   deperibile    che   viene   raccolto     dai    volontari         e    smistato
velocemente nelle piccole mense di sostegno.
Il   progetto       ASCOLTIAMO    IL    TEATRO,    ANNULLIAMO            LE    DISTANZE,          con   il
fondamentale supporto della SAIB SPA di Caorso e del Municipio 3, ci hanno
dato la possibilità di adeguare la nostra sala con induzione magnetica, una
tecnologia che permette ai portatori di impianto cocleare endosseo e diversi
modelli di apparecchi acustici di poter fruire pienamente degli spettacoli che
portiamo in scena.
Stiamo inoltre formando il personale all’uso della lingua dei segni (LIS) in modo
da poter accogliere adeguatamente gli spettatori che la praticano.
Da    anni    organizziamo       appuntamenti         che   permettono           al    pubblico         di
approfondire, tramite esperienze dirette, le professioni che animano il mondo
dello spettacolo nella sua totalità. Gli incontri hanno anche permesso agli
studenti di maturare crediti per l’alternanza scuola lavoro. Quest’anno, non
potendo organizzare gli incontri in presenza, sono stati realizzati 14 video di
grandi professionisti (Giobbe Covatta,Vincenzo Salemme, Danilo Rossi..) tutti
tradotti in lingua dei segni. La SCUOLA PER IL PUBBLICO è on line e messa a
disposizione gratuitamente di associazioni, di scuole, biblioteche, cral e istanze
interessate all’accessibilità.

Pamela Aicardi
Responsabile area sociale
SOSTIENI IL TEATRO: OGNI PICCOLO GESTO È PER NOI PREZIOSO
Oggi più che mai sostenere la cultura nelle sue più diverse sfaccettature è
sinonimo di rinascita e di senso di comunità. Partecipare attivamente alla vita
di     Teatro   Menotti   e    sostenerlo    significa    credere     che   la    bellezza    e     l’arte
segneranno       la   ripartenza,   con     uno   sguardo    rivolto   al   futuro.    Scopri     come
sostenere il Teatro Menotti ed essere protagonista del cambiamento insieme a
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Indica come beneficiario TIEFFE TEATRO MILANO SOCIETA’ COOPERATIVA
IMPRESA SOCIALE
IBAN: IT15A0306909606100000166426
Specifica nella causale: ART            BONUS      –   TIEFFE   TEATRO           MILANO      SOCIETA’
COOPERATIVA IMPRESA SOCIALE – C.F. o P.IVA del Sostenitore

5X1000 IL MENOTTI DÀ I NUMERI
CF 08920980961
I numeri sono importanti anche per il Teatro e, da oggi, con 11 di questi potrai
fare qualcosa di molto speciale per noi!
I modelli per la dichiarazione dei redditi CU, 730 e UNICO contengono uno
spazio dedicato al 5×1000, inserendo il nostro CODICE FISCALE 08920980961 e
apponendo        la   vostra    firma     nell’apposita     sezione    dedicata       agli   Enti     del
Volontariato, potrai aiutarci gratuitamente e contribuire alla magia del Teatro.

Dai i numeri con noi: ne bastano solo 11 per un gesto importante.
Il 5×1000 non costa nulla.
BIGLIETTERIA

   biglietteria@teatromenotti.org
            tel 02/82873611

Menotti Teatro Filippo Perego
     Via Ciro Menotti 11 - MILANO
    dal lunedì al venerdì ore 10 – 18
            sabato ore 15 - 18
domenica nei giorni di spettacolo ore 14 - 16

           ORARI SPETTACOLI
      dal martedì al sabato ore 20.00
           domenica ore 16.30

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4   I N G R E S S I   A   5 0   E U R O
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