SOCIETA' ITALIANA DI FARMACIA OSPEDALIERA E DEI SERVIZI FARMACEUTICI DELLE AZIENDE SANITARIE
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SOCIETA’ ITALIANA DI FARMACIA OSPEDALIERA E DEI SERVIZI FARMACEUTICI DELLE AZIENDE SANITARIE LA FARMACIA OSPEDALIERA: ASPETTI CRITICI NELLA GESTIONE DELLA QUALITA’ DEL FARMACO Annamaria Nicchia - U.O.S.C. di Farmacia - A.O.R.N. “A. Cardarelli” - Napoli
•La qualità •L’efficacia dei medicinali preparati in farmacia •La sicurezza dipendono non solo da: Professionalità Competenza scientifica Continua interazione con il medico e con il paziente ma anche da: Accurata organizzazione Controllo di tutte le fasi della preparazione
MATERIE PRIME La scelta delle materie prime (principi attivi, eccipienti e solventi) da impiegare deve essere basata sulla “conoscenza della qualità”. Con questo termine si intende la conoscenza: • delle varie specifiche di qualità riportate nelle monografie della Farmacopea in vigore o in una delle Farmacopee degli Stati Membri della UE (in assenza si fa riferimento alle specifiche fornite dal produttore) • del periodo entro il quale, come indicato dal produttore, il prodotto deve essere utilizzato. NBP CAP.6
La scelta della fonte di approvvigionamento delle materie prime deve essere effettuata considerando la qualificazione del fornitore che deve dare ogni garanzia per l’attestazione della qualità del prodotto venduto. Per essere qualificato un fornitore, per ogni materia prima, deve attestare: • La provenienza ed il nome del produttore (qualora il fornitore sia un rivenditore) • Il lotto di produzione, • La data limite di utilizzazione e/o di rititolazione • L’indicazione dell’appartenenza allo stesso lotto di produzione di tutta la quantità di materia prima fornita • Certificato datato e sottoscritto dal responsabile della qualità del produttore, che riporti la rispondenza ai requisiti di farmacopea o alle specifiche di qualità del produttore, la data limite di utilizzazione e/o rititolazione, le condizioni di conservazione e di manipolazione • Le eventuali impurezze presenti e la loro concentrazione. NBP cap 6.1
“Prima dell’uso nella preparazione , le materie prime devono essere sottoposte a controlli allo scopo di accertarne la qualità e l’idoneità all’uso. Il controllo deve comprendere l’analisi quali-quantitativa sia del principio attivo (purezza del composto) che delle sostanze correlate (impurezze) la cui concentrazione deve essere contenuta nei limiti di accettabilità menzionati dalle specifiche di qualità. Può essere accettata la certificazione dettagliata della ditta produttrice/distributrice, ma rimane comunque responsabilità del farmacista accertare l’identità, lo stato di conservazione, la data limite di utilizzo per ogni materia prima impiegata.” NBP cap.6 par.3 F.U.
MONOGRAFIA FU XI ED. VASELINA BIANCA Vaselinum album Definizione La vaselina bianca è una miscela, purificata e decolorata, di idrocarburi ottenuti per trattamento dei residui della rettificazione del petrolio. Può contenere un adatto stabilizzante. Caratteri Massa semisolida bianca, filante, con la consistenza e l'aspetto di un unguento; leggermente fluorescente alla luce naturale, insolubile in acqua e in glicerolo, quasi insolubile in alcool, solubile in etere e in cloroformio. Fonde tra 38°C e 56°C.
SOSTANZA SAGGI EFFETTUATI ANALIZZATA ACIDITA' O ALCALINITA' IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI CERESINA E SOSTANZE VASELINA PUNTO DI Monografia Vaselina RESINOSE O BIANCA FUSIONE Monografia Vaselina Monografia Monografia bianca (all.5.0 CATRAMOSE bianca (ml di NaOH) Paraffina solida Paraffina solida (aumento di T) PHEU) 40,0°C 0,08 Non conforme Conforme Non riuscito 1,0°C VASELINA PURA 39,8°C 0,07 Non conforme Conforme Non riuscito 1,2°C F.U. 41,1°C 0,09 Non conforme Conforme Non riuscito 1,1°C DEVIAZIONE 0,70 0,01 0,10 STANDARD COEFFICIENTE DI 1,74% 12,50% 9,09% VARIAZIONE CONFORMITA' CONFORME CONFORME NON CONFORME CONFORME NON CONFORME CONFORME F.U. VASELINA BIANCA 55,2°C 0,08 Non conforme Conforme Non riuscito 1,5°C FILANTE 55,7°C 0,08 Non conforme Conforme Non riuscito 1,6°C PARAFFINA MOLLE F.U. 56,0°C 0,07 Non conforme Conforme Non riuscito 1,7°C DEVIAZIONE 0,40 0,01 0,10 STANDARD COEFFICIENTE DI 0,73% 7,53% 6,25% VARIAZIONE CONFORMITA' CONFORME CONFORME NON CONFORME CONFORME NON CONFORME CONFORME F.U. VASELINA BIANCA 42,1°C 0,10 Non conforme Conforme Non riuscito 0,7°C F.U. 40,0°C 0,09 Non conforme Conforme Non riuscito 0,8°C PARAFFINA MOLLE 41,0°C 0,10 Non conforme Conforme Non riuscito 0,8°C DEVIAZIONE 1,05 0,46 0,06 STANDARD COEFFICIENTE DI 2,56% 5,97% 7,53% VARIAZIONE CONFORMITA' CONFORME CONFORME NON CONFORME CONFORME NON CONFORME CONFORME F.U.
FARMACI GENERICI • Scarsa conoscenza del medicinale generico • Indicazioni diverse per farmaci bioequivalenti • Prolungamento della copertura brevettale che estende di sei o sette anni il monopolio dei prodotti coperti da Certificato Complementare di Protezione. • Spostamento delle prescrizioni da prodotti a basso costo (generici /off patent) a prodotti più costosi e a carico del SSN (classe A)
"il medicinale generico è un medicinale a base di uno o più principi attivi, prodotto industrialmente, non protetto da brevetto o da certificato protettivo complementare, identificato dalla denominazione comune internazionale del principio attivo o, in mancanza di questa, dalla denominazione scientifica del medicinale, seguita dal nome del titolare dell'AIC, che sia bioequivalente rispetto ad una specialità medicinale già autorizzata con la stessa composizione quali-quantitativa in principi attivi, la stessa forma farmaceutica e le stesse indicazioni terapeutiche". Legge n. 425 del 8 agosto 1996 Art. 1 comma 3
L'immissione in commercio dei generici viene autorizzata dal Ministero della Salute, sulla base di una documentazione che attesti la bioequivalenza del medicinale generico rispetto ad una specialità medicinale già autorizzata con la stessa composizione quali-quantitativa in principio attivo, stessa forma farmaceutica e stesse indicazioni terapeutiche. Legge n. 425 del 8 agosto 1996 Art. 1 comma 3
Due forme farmaceutiche contenenti il medesimo principio attivo sono BIOEQUIVALENTI quando, a seguito di determinazioni sperimentali, dimostrano di avere (su basi statistiche) IDENTICA BIODISPONIBILITA’ RELATIVA
BIODISPONIBILITA’ Quota% di principio attivo presente nella circolazione sistemica, a seguito di una dose di farmaco attraverso una determinata forma farmaceutica, calcolata rispetto a quella che si osserva a livello plasmatico dopo aver somministrato una dose equivalente dello stesso principio attivo Attraverso una forma farmaceutica Per via endovenosa standard testata su base clinica ASSOLUTA RELATIVA
PACLITAXEL SPECIALITA’ GENERICO Indicazioni: Indicazioni: Pazienti affetti da Pazienti affetti da carcinoma mammario carcinoma mammario metastatico metastatico Pazienti affetti da Pazienti affetti da carcinoma ovarico carcinoma ovarico metastatico metastatico Carcinoma del polmone Pazienti affetti da sarcoma non a piccole cellule in di Kaposi avanzato stadio avanzato associato all’AIDS
MITOXANTRONE SPECIALITA’ GENERICO Indicazioni Indicazioni 1. Chemioterapia delle: 1. Chemioterapia delle: • forme metastatiche di • forme metastatiche di carcinoma della mammella, carcinoma della • linfoma non –Hodgkin, mammella, • leucemia non linfocitica • linfoma non –Hodgkin, acuta dell’adulto, • leucemia non linfocitica • leucemia mieloide cronica in acuta dell’adulto, crisi blastica, del carcinoma • leucemia mieloide epatocellulare cronica in crisi blastica, 2. Sclerosi multipla progressiva del carcinoma cronica secondaria con o epatocellulare senza attacchi intermittenti che siano in una fase attiva della malattia
I GENERICI CHE FINANZIANO LA RICERCA Perchè? ¾STIMOLO ALLA “RICERCA” Dopo la “Scadenza di un Brevetto”, il “Generico” diventa un’importante Minaccia ¾OPPORTUNITA’ ( Per il Ministero della Sanità, le Regioni, le Autorità Locali e i Responsabili di Budget ) di Risparmio sulla voce “Spesa Farmaco” con un doppio beneficio: “Riduzione” Spesa Sanitaria e “Recupero” delle Risorse Economiche per poter supportare gli Alti Costi per l’Acquisto di Farmaci “Innovativi Essenziali”. ¾BENEFICIO Per i Pazienti che comprano direttamente i Farmaci non rimborsati ad un Prezzo Più Basso rispetto al Prezzo del Brand corrispondente ¾GLI INVESTIMENTI DELLE AZIENDE NELL’INNOVAZIONE” Le Aziende potrebbero investire nella “Ricerca” e nello “Sviluppo” di Farmaci innovativi, parte del Profitto che ricavano dal Business dei “Generici”.
MEDICINALI IN SPERIMENTAZIONE G.U. n. 271 del 18 novembre 2004 Applicazione dei principi e delle linee direttrici delle buone prassi di fabbricazione, relative ai medicinali per uso umano, compresi quelli in fase di sperimentazione, secondo quanto stabilito dalla direttiva 2003/94/CE della Commissione dell’8 ottobre 2003 Considerazioni p. 9 Per tutelare le persone addette agli esperimenti clinici e garantire la possibilità di risalire all’origine dei medicinali in fase di sperimentazione, sono necessarie norme specifiche sull’etichettatura di tali prodotti. Art.13 etichettatura L’etichettatura di un medicinale in fase di sperimentazione è tale da tutelarne l’oggetto e garantirne la rintracciabilità da consentire l’identificazione dei prodotti e degli esami e da permettere l’uso adeguato del medicinale in fase di sperimentazione
Art.9 Documentazione …Per i medicinali in fase di sperimentazione , la documentazione dei lotti è conservata per almeno 5 anni dal completamento o dalla sospensione formale dell’ultimo esperimento clinico in cui il lotto è stato usato…. Art. 11 Controllo di qualità …Per i medicinali in fase di sperimentazione, sono conservati, per almeno due anni dal completamento dell’ultimo esperimento clinico in cui il lotto è stato usato, qualunque sia il periodo più a lungo, campioni sufficienti di ogni lotto di prodotto alla rinfusa e delle principali componenti d’imballaggio usate per ogni lotto di prodotto finito…
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