Frodi ed alterazioni del miele e dei prodotti dell'alveare - Albino Gallina Centro di Referenza Nazionale per l'Apicoltura Istituto ...

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Frodi ed alterazioni del miele e dei prodotti dell'alveare - Albino Gallina Centro di Referenza Nazionale per l'Apicoltura Istituto ...
Frodi ed alterazioni del miele e
dei prodotti dell’alveare
Albino Gallina
Centro di Referenza Nazionale per l’Apicoltura
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
35020 Legnaro (PD)

agallina@izsvenezie.it
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Premessa: le frodi
  Frodi a carattere commerciale:
  ingannano il consumatore sulla
  composizione, origine e qualità del
  prodotto
  Frodi a carattere sanitario: comportano
  un rischio per la salute del consumatore
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Frodi in apicoltura
  Il miele è un alimento a
  rischio frode da sempre
  Adulterazioni con
  l’aggiunta di fecole, di
  amidi, di glicerina, di
  mosto concentrato, di
  sciroppi di frutta e in
  epoche recenti di
  isoglucosio
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Normativa del settore
  Legge 283/1962 “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle
  sostanze alimentari e delle bevande”
  D.P.R. 327/1980 “Regolamento di esecuzione della L. 30.04.1962, n. 283, e…”
  D. L.vo 109/1992 “Attuazione delle direttive n. 89/395/CEE e n. 89/396/CEE
  concernenti l'etichettatura, la presentazione e la pubblicita' dei prodotti
  alimentari”
  D. L.vo 336/1999 “Attuazione delle direttive 96/22/CE e 96/23/CE concernenti il
  divieto di utilizzazione di talune sostanze… e le misure di controllo su talune
  sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti”
  Circ. n. 14 del 29.09.2000 “Linee guida applicative del D.Lgs. 4 agosto 1999, n.
  336”
  D. Lgs. 179/2004 “Attuazione della direttiva 2001/110/CE concernente la
  produzione e la commercializzazione del miele”
  Pacchetto igiene: Reg CE 178/2002, 852/2004, 853/2004, 854/2004,
  2076/2005…
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Oggi
  Il rischio maggiore è la frode sanitaria

  Tra le frodi commerciali la più frequente
  è la contraffazione
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I prodotti dell’apicoltura
  Gelatina reale
  Cera
  Veleno
  Miele
  Propoli
  Polline
  Regine
  Api
  Larve
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La produzione mondiale di miele

     Espressi in 1000 tonnellate (dati FAO)
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IL MIELE
  È il principale prodotto dell’apicoltura

  “Per «miele» si intende la sostanza dolce naturale
  che le api (Apis mellifera) producono dal nettare di
  piante o dalle secrezioni provenienti da parti vive di
  piante o dalle sostanze secrete da insetti succhiatori
  che si trovano su parti vive di piante che esse
  bottinano, trasformano, combinandole con sostanze
  specifiche proprie, depositano, disidratano,
  immagazzinano e lasciano maturare nei favi
  dell'alveare.” (D. L.vo 179/2004)
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Varietà di miele secondo
l'origine
  miele di nettare (o di fiori): miele
  ottenuto dal nettare di piante;
  ¾   Miele monoflora
  ¾   Miele poliflora

  miele di melata: miele ottenuto
  principalmente dalle sostanze secrete o da
  insetti succhiatori, che si trovano su parti vive
  di piante o dalle secrezioni provenienti da
  parti vive di piante;
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Varietà di miele secondo il
metodo di produzione
  miele in favo: miele immagazzinato dalle api nei favi non
  contenenti covata e venduto in favi anche interi;
  miele con pezzi di favo o sezioni di favo nel miele: miele
  che contiene uno o più pezzi di miele in favo;
  miele scolato: miele ottenuto mediante scolatura dei favi
  disopercolati non contenenti covata;
  miele centrifugato: miele ottenuto mediante centrifugazione
  dei favi disopercolati non contenenti covata;
  miele torchiato: miele ottenuto mediante pressione dei favi
  non contenenti covata, senza riscaldamento o con
  riscaldamento moderato a un massimo di 45 °C;
  miele filtrato: miele ottenuto eliminando sostanze organiche o
  inorganiche estranee in modo da avere come risultato
  un'eliminazione significativa dei pollini.
Composizione media
             Zuccheri: 78.3%
                ¬Fruttosio: 38.2 %
                ¬Glucosio: 31.3%
                ¬Disaccaridi: 7.3%
                    ¬Saccarosio: 1.3%
                ¬Polisaccaridi: 1.5%
             Acqua: 17.2%
             Acidi totali: 0.57%
                 ¬Acidi liberi: 0.43%
                 ¬Lattoni: 0.14%
             Minerali: 0.17%
             Azoto proteico: 0.041%
Carattteristiche normate del
miele
  D. L.vo 179/2004 prevede un’insieme di
  parametri chimici e fisici per la
  caratterizzazione del prodotto miele

  Metodi di analisi descritti nel DM
  25.07.2003
Quali sono?
  Tenore d’acqua
  Tenore di fruttosio e glucosio (somma)
  Tenore di saccarosio
  Tenore di sostanze insolubili in acqua
  Conduttività elettrica
  Acido libero
  Indice diastasico
  Tenore di idrossimetil furfurale (HMF)
Tenore di umidità
  In genere: ≤ 20 %
  Miele per uso industriale e di brughiera: ≤ 23 %
  Miele di brughiera ad uso industriale: ≤ 25 %

• È un parametro controllabile anche dall’apicoltore
Contenuto di zuccheri
Zuccheri riduttori (Fruttosio + Glucosio)
  Miele di nettare: ≥ 60 %
  Melata e sue miscele: ≥ 45 %

Saccarosio
  In genere: ≤ 5 %
  Robinia, erba medica, banksia, sulla, eucalipto
  rosastro, eucryphia lucida, eucryphia milliganii, citrus
  spp.: ≤ 10 %
  Lavanda, borragine: ≤ 15 %
Insolubili, conduttività e acidità
 Tenore di sostanze insolubili nell’acqua
   In genere: ≤ 0,1 %
   Miele torchiato: ≤ 0,5 %

 Conduttività elettrica
   In genere: < 0,8 mS/cm
   Melata, Castagno e loro miscele: > 0,8 mS/cm

 Acido libero
   In genere: < 50 meq/Kg
   Per uso industriale: < 80 meq/Kg
Enzimi e degradazione
Indice diastasico (scala di Schade)
  in genere (escl. uso industriale): > 8
  miele con basso tenore naturale di enzimi e tenore di
  HMF inferiore a 15 mg/kg: > 3

HMF (idrossimetilfurfurale)
 in genere (escl. uso industriale): < 40 mg/kg
 miele di origine dichiarata da regioni con clima
 tropicale e miscele di tali tipi di miele: < 80 mg/kg
Le alterazioni del miele
  Come ogni alimento
  anche il miele ha una sua
  vita che è funzione della
  sua composizione e delle
  condizioni di
  conservazione
Il degrado chimico-fisico
  Il miele può essere soggetto a variazioni
  chimico-fisiche e compositive.
  „   Variazioni della composizioni degli zuccheri
  „   Incremento del contenuto di HMF
  „   Variazione di colore
  „   Cristallizzazione
  „   …
  Il calore e la luce posso degradare il miele.
  Il contenuto di HMF e l’attività della
  diastasi servono a monitorare questa
  degradazione.
Un parametro interessante: la distasi
   Temperatura (°C)   Semi vita della diastasi
          10          12,600 giorni (34.5 anni)
          20            1,480 giorni (4 anni)
          25            540 giorni (18 mesi)
          30            200 giorni (6.6 mesi)
          32            126 giorni (4.2 mesi)
          35            78 giorni (2.6 mesi)
          40                  31 giorni
          50                 5.38 giorni
          60                 1.05 giorni
          63                  16.2 ore
          70                  5.3 ore
          71                  4.5 ore
          80                  1.2 ore
Il degrado microbiologico
               Il miele è un prodotto
               stabile dal punto di vista
               microbiologico
               (BATTEROSTATICO)

               Un aumento della % di
               acqua e una adeguata
               temperatura possono
               favorire processi
               fermentativi.
Contenuto d’acqua
  È una delle caratteristiche più importanti del
  miele perché ne condiziona il peso specifico,
  la viscosità e la cristallizzazione ma
  soprattutto la CONSERVABILITA’

  Il contenuto di acqua può variare
  notevolmente in funzione del grado di
  maturazione, dell’origine botanica, delle
  condizioni climatiche e di conservazione.
Miele e fermentazione
  La fermentazione è un
  fenomeno dovuto all’azione
  di lieviti osmofili e saccarofili.
  Essi sono sempre presenti
  nel miele, ma si attivano solo
  in determinate condizioni
  Con umidità inferiori al 17%
  sono inattivi, oltre il 18% vi
  è una buona probabilità che
  il miele fermenti
  La temperatura è molto
  importante (attività massima
  tra 16 e 20°C)
Sicurezza
  Come già detto il miele è un prodotto
  microbiologicamente stabile in grado di
  inattivare qualunque agente patogeno.

  Gli unici organismi in grado di alterare il miele
  sono alcuni lieviti ma anche in questo caso
  non si formano sostanze tossiche
Cristallizzazione
  La cristalizzazione è un processo
  naturale ed è il risultato della
  formazione di cristalli di glucosio
  monoidrato

  Influenzano la velocità:
  „   Contenuto d’acqua (inversamente)
  „   Contenuto di glucosio (direttamente)
  „   La temperatura (cinetica).

  Cristallizzazioni lente = Cristalli
  irregolari e grossi.

  Durante la cristallizzazione viene
  liberata acqua.
Le contraffazioni
  Le principali sono:
  „   la vendita di miele straniero come miele italiano

  „   la vendita dei mieli monoflora non corrispondenti
      in tutto o in parte al dichiarato.
       Š Per questi tuttavia sussiste spesso l'attenuante di veri e
         propri, inconsapevoli, errori di valutazione da parte degli
         apicoltori o dei commercianti a causa della complessità
         del problema.
L’analisi melissopalinologica

  Permette di valutare origine botanica e geografica di
  un miele. Si basa sullo studio dei granuli pollinici
  presenti in un miele.
  Nel miele è infatti sempre presente in sospensione
  una certa quantità di polline derivante dai fiori che
  l’ape ha visitato alla ricerca del nettare.
Il problema sanitario
Dove ha origine?
  Negli ultimi anni si è scoperto che il
  miele a volte contiene residui di
  sostanze potenzialmente pericolose
Da dove possono arrivare questi residui?
RESIDUI DALL’AMBIENTE

 Le api bottinatrici
 eseguono un
 migliaio di
 microprelievi ogni
 giorno, coprendo
 un’area di ~7 km2
RESIDUI DA FARMACI
VETERINARI
  Al contrario di altri ambiti produttivi in
  apicoltura esistono pochissimi farmaci
  registrati.

  Ma le malattie ci sono!!!
Farmaci consentiti
  Solo per la lotta alla
  varroa e simili
  esistono farmaci
  veterinari autorizzati
ATTENZIONE!!!

Nessun farmaco
    ad azione
 antibatterica è
 registrato per
   l’apicoltura
Conseguenze
 Distruzione del prodotto
 Sottoprodotto di origine animale non
 destinato al consumo umano (Reg. CE
 1774/02)
 Immagine negativa
Cosa si usa in APICOLTURA…
 Acaricidi
 „   Naturali
 „   Sintetici

 Antibatterici:
 „   Tetracicline
 „   Sulfamidici
 „   Cloranfenicolo
 „   Nitrofurani
 „   Streptomicina
 „   Tilosina e altri macrolidi
Altro Consumo (2003)
Prodotti     Belgio   Italia   Portogallo Spagna

MIELE        13/20    3/20      10/20         7/20
UOVA          1/20    2/20       8/20         3/20
CARNE DI
              1/20    0/20       2/20         1/20
MAIALE
GAMBERETTI    0/20    0/20       0/20         1/20

                 CAMPIONI POSITIVI / TOTALI
Il Salvagente (07.04.05)
…anche in TV…
   “MI MANDA    ”
Nel mondo…
    Prodotte circa 1.200.000 tonnellate

    280.000 tonnellate vengono
    eliminate per presenza di residui

    Si stima che 1/3 del miele prodotto
    contiene antibatterici
                   „ (Dati FEEDM, 2004)
Anche nel nostro laboratorio…
  Nel 2008 abbiamo riscontrato positività
  agli ANTIBATTERICI in circa il 4% degli
  accertamenti eseguiti dal nostro
  laboratorio (circa 1500 accertamenti)

  PNR: 10%
Cosa può fare il consumatore?
 Personalmente credo che l’informazione
 sia l’arma migliore che qualsiasi
 consumatore, ma anche addetto al
 controllo, possa sfoderare per
 riconoscere e scegliere
 consapevolmente un prodotto alimentare
 adeguato alle proprie esigenze così da
 evitare brutte sorprese.
Grazie per l’attenzione
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