SESSIONE 9 Politiche urbane nei paesi dell'UE - Urbanistica ...

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SESSIONE 9
Politiche urbane nei paesi dell'UE

Politiche urbane nei paesi                                    - L’integrazione delle politiche nei processi di rigene-
                                                              razione socio-economica ed urbana nei progetti di
dell’UE                                                       trasformazione in Europa
                                                              - La creazione di reti per la valorizzazione dei luoghi
                                                              fondate sui capitali territoriali sostenibili materiali ed
                                                              immateriali
                                                              - Il rinnovamento della “cassetta degli attrezzi” dell’ur-
MARICHELA SEPE                                                banista attraverso l’aggiornamento degli strumenti
                                                              tradizionali e l’introduzione di nuovi più adatti alle
L'importante posizione occupata oggi dalle città nella
                                                              nuove esigenze
società europea ha incoraggiato gli Stati membri e la
                                                              - I progetti in grado di innovare politiche e servizi in
Commissione europea ad adottare misure per l’elabo-
                                                              ottica “smart”
razione di un'agenda urbana per l'UE.
                                                              - I Progetti per aree metropolitane
Dal 2011, con diverse azioni, il Parlamento europeo
                                                              -La vivibilità e resilienza dei luoghi, alla qualità degli
sta proponendo un rafforzamento delle politiche
                                                              ambienti e dei paesaggi, alla creatività dei talenti.
urbane UE chiedendo un Libro Bianco delle politiche
                                                              I contributi di questa sessione costituiranno una sorta
europee.
                                                              di traccia per l’individuazione dei principi di un idea-
Tra le tappe che stanno segnando questo percorso
                                                              le Libro Bianco delle politiche europee.
che porterà nel corso del 2014 alla presentazione
dell’Agenda urbana europea, quelle del 2013 in cui
                                                              Analisi di incidenza della mobilità sistemica dell’area
UN-HABITAT ha chiesto un contributo al Consiglio
                                                              pavese: spunti di
europeo da presentare alla conferenza HABITAT III
                                                              riflessione
nel 2016, e in cui il Comitato delle regioni ha prov-
veduto alla stesura del documento “Verso un'agenda
urbana integrata per l'UE”, e quelle del 2014 in cui
Eurocities ha presentato la sua politica per Agenda           STEFANIA ANGHINELLI, SARA LODRINI
urbana e in cui il Consiglio dei Comuni e delle Re-           E ANDREA ZATTI
gioni d'Europa (CCRE) ha chiesto una partecipazione
attiva di tutti i tipi di città - piccole, medie e grandi     Premessa
- nel processo di policy making, sono alcune delle più        La domanda di mobilità, in particolare urbana, genera
significative.                                                “costi esterni” pagati dalla comunità, che possono
Gli abitanti delle città si muovono oggi intorno ad           essere tradotti in termini di: emissioni di gas serra,
agglomerati sempre più grandi. Al fine di rendere             inquinamento atmosferico, inquinamento acustico,
più facile la vita di tutti gli abitanti, si stanno realiz-   congestione da traffico, incidentalità, consumi ener-
zando reti con i comuni limitrofi per organizzare la          getici, degrado delle aree urbane (causato dallo spazio
mobilità, la pianificazione territoriale, gli spazi verdi     occupato dagli autoveicoli) e consumo di territorio
e l'economia su scala appropriata. Questi agglomerati         (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture).
richiedono un modello aggiornato di governance e              Sulla base di dati elaborati a partire da un questio-
una visione a lungo termine per assicurare risultati          nario sugli spostamenti casa-lavoro somministrato
coerenti e tangibili. Diventa a riguardo necessario           a lavoratori pavesi (campione complessivo circa
puntare su due aspetti essenziali per la qualità delle        7.000 soggetti con tasso di risposta medio del 27,4%),
politiche dell'UE: il miglioramento della governance          l’articolo analizza quale possa essere il ruolo di diversi
multi-livello e il conseguente coinvolgimento più             strumenti di “mobilità sostenibile” come incenti-
diretto delle città; il rafforzamento del coordinamento       vazione all’uso del trasporto pubblico locale o della
delle politiche settoriali dell'Unione al fine di ottem-      bicicletta e sperimentazione del carpooling, nel dimi-
perare alle esigenze di sviluppo urbano.                      nuire il “peso” ambientale, economico e sociale della
Rispetto a tali questioni, si intende raccogliere contri-     mobilità sistemica.
buti che prestino particolare attenzione a:                   Nell’insieme le nostre città sono congestionate, inqui-
- Le evoluzioni delle politiche urbane nei paesi mem-         nate, grandi divoratrici di suolo rimasto libero, insi-
bri della comunità europea                                    cure rispetto al rischio sismico e idrogeologico, fragili
- Le iniziative europee per la politica urbana europea        rispetto al crescente impatto di fenomeni climatici
Rispetto a queste principali tematiche, gli argomenti         estremi, avare di servizi di qualità, in ritardo nella dif-
da approfondire in riferimento ai territori europei,          fusione delle nuove tecnologie. I centri urbani rappre-
possono includere:                                            sentano, insomma, il nodo intorno a cui si intrecciano        1
e dipanano le emergenze umane, ambientali, sociali e         del traffico. L’evidenza empirica indica, infatti, che,
    culturali più drammatiche del nostro tempo. Tutta-                                 
    via sono, nello stesso tempo, lo scenario di soluzioni       in quanto induce una maggiore domanda di sposta-
    possibili e praticabili (Ecosistema Urbano 2013).            mento su gomma rispetto all’obiettivo di diversificare
    Il quadro delle città capoluogo disegnato nel rapporto       la quota modale degli spostamenti verso modalità
    di Ecosistema Urbano 2013 mostra una situazione di           environmental friendly;
    chiara criticità con livelli di inquinamento atmosferi-                    
    co elevati e in molti casi crescenti, un inefficiente uso    affrontare un problema di equità riguardante: la
    delle risorse in particolare idriche, un parco circolante    distribuzione sociale e spaziale dei livelli di accessi-
    in costante crescita a fronte del quale prosegue il          bilità; la possibilità di accedere a diverse modalità di
    declino del trasporto pubblico urbano che continua a         trasporto con standard di sicurezza elevati; la garanzia
    perdere passeggeri.                                          di un’accessibilità efficiente e sicura per i soggetti più
    In questo report ci si propone d indagare un aspetto         deboli (disabili, bambini, anziani); la riduzione delle
    chiave della sostenibilità urbana: le modalità di tra-       esternalità negative prodotte dagli utenti del veicolo
    sporto utilizzate per gli spostamenti sistemici.             privato a danno di altri utenti dello spazio pubblico e
    Attraverso i dati elaborati a partire da un questionario     di altre modalità di trasporto;
    sottoposto ai lavoratori dipendenti di 4 enti con sede                       
    nella città di Pavia1, si cercherà, quindi, di evidenziare   possono essere classificati in impatti globali (riduzio-
    alcune proposte per migliorare la sostenibilità com-         ne delle risorse energetiche e contributo all’effetto
    plessiva del sistema della mobilità urbana pavese2.          serra), impatti sulla salute umana (derivanti dall’in-
                                                                 quinamento atmosferico, acustico e dall’incidentali-
    Mobilità sostenibile: definizione e aspetti critici          tà), impatti sugli ecosistemi naturali (inquinamento
    Nel 2004, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo          atmosferico ed acustico oltre che da consumo di suolo
    Sviluppo Economico ha definito la mobilità di tipo           e frammentazione di ecosistemi e habitat), impatti
    sostenibile come quella che “non mette in pericolo la        sul patrimonio architettonico e archeologico (dovuti
    salute della popolazione o degli ecosistemi, concilia        sia all’inquinamento atmosferico che alle vibrazioni
    la soddisfazione del bisogno di accessibilità con l'uso      indotte dai mezzi di trasporto) e impatti sul paesaggio
    di risorse rinnovabili in un tempo uguale o inferiore        (deturpazione del paesaggio urbano, periurbano e
    a quello che esse impiegano per riformarsi e l'uso di        agro naturale).
    risorse non rinnovabili in misura uguale o inferiore
    al tasso di sviluppo di risorse alternative che siano        Mobilità sistemica a Pavia: quantificazione del feno-
    rinnovabili”.                                                meno
                                                                                
    Il Commission Expert Group on Transport and                  totale, l’insieme degli spostamenti casa/lavoro – casa/
    Environment ha elaborato la seguente definizione di          scuola caratterizzati da elevata frequenza/ripetibilità
    sistema di mobilità sostenibile:                             nella settimana.
                             !#$&       -
    di accessibilità e sviluppo dei singoli individui, delle     rio per indagare le modalità di spostamento abituale
    aziende e delle società in modo compatibile con la           ai lavoratori dipendenti dei principali soggetti econo-
    salute dell'uomo e dell'ambiente, e promuove l'equità        mici della città di Pavia (Università di Pavia, Comune
    all'interno della generazione presente e fra diverse         di Pavia, Policlinico San Matteo e Provincia di Pavia).
    generazioni;                                                 Complessivamente nei 4 enti considerati, il tasso di
                                   !*+5       
    la scelta fra diversi mezzi di trasporto e supporta un       dipendenti.
    sistema economico vivace e lo sviluppo locale;               Prima di esporre alcune delle caratteristiche degli spo-
                               8    -
    il pianeta può assorbire, utilizza risorse rinnovabili       re di inquadrare il campione di riferimento all’interno
    nell'ambito della generazione presente, impiega risor-       della dinamica di mobilità complessiva che interessa
    se non rinnovabili solo in misura uguale o inferiore al      la città. Non esiste un censimento di tutti gli sposta-
    ritmo di sviluppo di risorse alternative rinnovabili, e              8      
    minimizza l'uso del suolo e l'inquinamento acustico".        sviluppare alcune ipotesi:
                                                                 1. in un recente lavoro dell’Agenzia Europea per l’Am-
    I principali impatti della mobilità sono di tipo:             9
3. gli spostamenti casa – scuola sono stati considerati    Strumenti e proposte per la gestione della mobilità
solo in quanto “parte” dello spostamento sistemi-          sistemica
co casa - lavoro, quindi in termini di spostamento         =               
indiretto o motivato da più esigenze. Non sono stati       individuare alcuni strumenti utili ad aumentare la so-
considerati quindi tutti gli spostamenti effettuati al     stenibilità del sistema locale della mobilità pavese. Gli
solo scopo di accompagnare i figli a scuola.               strumenti su cui si sono concentrate le analisi sono3:
=                                 F
la valutazione prudenziale che il 50% circa degli                      -
spostamenti urbani complessivi sia stato intercettato      blico;
      F                 X
considerazioni:
                     8           
spostamenti sistemici i 4 enti considerati sono sicu-      già utilizzato e, in caso di risposta negativa, si richie-
ramente rappresentativi della realtà lavorativa della      deva di specificare quali condizioni si ponevano o
città di Pavia;                                            quali erano gli elementi limitanti questa scelta.
      J            Nell’individuare quindi la quota di soggetti disposti a
europea di riferimento (pari al 39%) di spostamenti        sperimentare un cambiamento nelle proprie modalità
               -      di spostamento si sono selezionate, tra le condizioni
stificabile in relazione alla volontà di costruire uno     da essi indicate, quelle caratterizzate dall’essere: cost
scenario prudenziale.                                      efficient, implementabili nel breve periodo e comple-
                                                           tamente governabili dai singoli enti di riferimento
Complessivamente il 73,6% circa dei dipendenti di          9          Y     
Università, Comune, Provincia e Policlinico di Pavia       agire” senza la necessità di complesse procedure o di
proviene da un intorno territoriale del raggio di circa    far intervenire altri soggetti). Nello specifico si sono
15 km rispetto alla città, di questi il 45% si muove       considerate:
all’interno della cerchia cittadina.                                      
La metà dei lavoratori degli enti considerati dichiara     coloro che hanno dichiarato di essere disponibili a
di impiegare meno di 20 minuti per raggiungere il po-      recarsi al lavoro in bicicletta a patto che fossero resi
sto di lavoro e, di questi, quasi il 60% indica un tempo   disponibili ricoveri sicuri e dedicati per le biciclette
di spostamento inferiore a 10 minuti.                      (condizione indicata dal 28,4% dei soggetti disposti al
Nonostante le distanze da percorrere e i tempi di          cambiamento)4;
spostamento siano, tutto sommato, limitati, il 58,5%                     
degli intervistati utilizza abitualmente un mezzo                      -
motorizzato (51,2% in auto come conducente, 4,3%           patibilità tra orari di lavoro e orari dei mezzi pubblici
in auto come passeggero e il restante 3% in moto).         (opzione selezionata dal 37,6% dei rispondenti)5;
W                                    -
giocato dall’uso della bicicletta che viene impiegata      getti che sarebbero disposti a sperimentare questa
sistematicamente per raggiungere il posto di lavoro        modalità di spostamento a patto di impostare un
da 13,5% dei soggetti, mentre l’11% circa si reca al       sistema organizzativo che faciliti la composizione
lavoro a piedi. Il trasporto pubblico collettivo copre     degli equipaggi in termini di origine e destinazione
l’8,6% degli spostamenti a breve raggio (TPL cittadi-      nonché di orari6.
no) e l’8,8% di quelli a medio e lungo raggio (di cui il            Y -
6,7% in treno e il restante 2,1% con linee di autobus      ressate”:
extraurbane).                                                            
                                                           alle biciclette permetterebbe di evitare 739 sposta-
L’analisi dell’attuale ripartizione modale degli spo-      menti in auto (101 risposte rapportate all’universo di
stamenti sistemici individua come la situazione della      riferimento secondo le precedenti ipotesi) di cui 512
città di Pavia sia per molti versi paradossale:            spostamenti si riferiscono a lavoratori che risiedono
              -    nel comune di Pavia e sono quindi auto restano ferme
zata da una forte dipendenza dal mezzo motorizzato         inutilizzate in città e 227 sono auto che non entrano
privato e da tragitti di durata e distanza spesso molto    più per motivi di lavoro in città;
contenute;                                                              -
                  -      stamenti per motivi di lavoro in collaborazione con
dale medi a livello nazionale, emerge una situazione       l’azienda di trasporto locale si potrebbero evitare
maggiormente sostenibile rispetto alla media italiana.     2.632 spostamenti (753 all’interno della città e 1.879
A livello nazionale, infatti, considerando il lavoro       in entrata);
come motivazione dello spostamento, si evidenzia                          
come il mezzo di trasporto motorizzato privato copra       gestione del car pooling potrebbe indurre una dimi-
il 70% degli spostamenti urbani e più del 90% di quel-     nuzione di 1147 spostamenti (387 interni alla città e
li extraurbani nel 2012.                                   760 in entrata).
                                                                                                                        3
ferrovia e stazioni, linee del trasporto pubblico locale,
                                                                  piste ciclopedonali) al fine di meglio indirizzare le
                                                                  politiche di miglioramento della mobilità sistemica.
                                                                  3 Tra le possibilità indagate nel questionario vi era an-
                                                                  che quella di organizzare forme di trasporto collettivo
                                                                  a carico del datore di lavoro e il telelavoro. Le azioni
    Figura 1– Potenziale impatto degli strumenti e delle propo-   necessarie all’attivazione di questi strumenti sono
    ste per la mobilità sistemica sostenibile a Pavia             strettamente dipendenti dall’ente di riferimento e non
                                                                  facilmente integrabili in una proposta cumulativa
              -               X_      
    lo di:                                                        indagare su possibili leve economiche per indurre
                   F         il modal shift desiderato, in particolare legate alla
         F                                         tariffazione della sosta o degli ingressi in città. L’idea
                            era che il cambiamento fosse condotto a partire dalla
    dal momento che le auto restano ferme7.                       soddisfazione degli utenti e non a prescindere da essa.
    Nel caso delle auto di coloro che risiedono in altri          4 Per la bicicletta, tra le altre possibili condizioni, le
    comuni, oltre agli impatti già individuati, si aggiunge       più votate sono state: piste ciclabili migliori (51%
    la mancata occupazione di suolo per la sosta in città.        circa delle risposte), bikesharing (5% circa).
                                                                  5 Per essere incentivati ad utilizzare il trasporto
    L’incidenza potenziale di queste misure in relazione          pubblico locale i lavoratori pavesi hanno individuato
                           come elemento critico, oltre alla condizione indicata
    ipotesi effettuate, quindi nell’ordine di:                    nel testo, la garanzia di un tempo di spostamento non
         [\5                     superiore di una volta e mezzo quello attuale (30%
    grazie alla predisposizione di parcheggi per biciclette;      circa delle risposte) e la richiesta di un contributo
                                del datore di lavoro per l’acquisto dell’abbonamento
    circolanti di ben il 23,3% con la sincronizzazione            (17,3% delle risposte).
    degli orari di spostamento e delle corse degli autobus        6 Le possibili condizioni per facilitare la diffusione del
    urbani;                                                       car pooling tra cui i rispondenti hanno scelto sono,
       $#5                         oltre a quella indicata, la garanzia di un tempo di
    un sistema operativo efficiente per la gestione del           spostamento non superiore a quello attuale (25,7%)
    carpooling.                                                   e la limitazione dell’equipaggio a conoscenti (10,6%
                                                                  delle risposte).
    La scelta volutamente molto limitante degli stru-             7 In effetti si potrebbe avere, nel lungo periodo, un
    menti da analizzare e le molte ipotesi restrittive fatte      effetto positivo di diminuzione del numero comples-
    durante l’elaborazione dei dati portano a considerare i       sivo di automobili possedute per nucleo familiare dal
    precedenti risultati come molto sottostimati rispet-          momento che il mancato utilizzo per gli spostamenti
    to al potenziale impatto delle misure individuate             sistemici potrebbe rendere inutili alcune delle vetture
        X]                     possedute.
    automobili non entrassero più ogni giorno in città e          Bibliografia
    complessivamente circa 4.500 mezzi motorizzati non            AAVV (2013), Ecosistema Urbano 2013 - Rapporto di
    circolassero più per motivi di lavoro ogni giorni in          Legambiente - XX Rapporto sulla qualità ambientale
    città, la qualità di vita complessiva di coloro che nella     dei comuni capoluogo di Provincia
    città abitano e / o lavorano migliorerebbe significati-       EEA (2013), A closer look at urban transport - TERM
    vamente.                                                      2013: transport indicators tracking progress towards
                                                                  environmental targets in Europe, EEA, Denmark
    Note                                                          Isfort (2013), Osservatorio “Audimob” sulla mobilità
    $^   Y_        `            degli italiani, http://www.isfort.it/
    somministrato ai dipendenti dell’Università di Pavia,
    del Comune di Pavia, dell’Amministrazione provincia-
    le e del Policlinico San Matteo nell’ambito del proget-
    to cofinanziato dalla Fondazione Cariplo denominato
    “Pavia Mobility Manager”.
    2 Nell’analisi dei dati quantitativi risultanti dalla
                 
    giocato dagli strumenti GIS (Geographic Information
    System) che hanno permesso non solo una localiz-
    zazione spaziale georefenziata dei dati, ma anche la
    loro analisi multiscala (comune, meso e macro-zona,
    provincia, …) e la sovrapposizione con la rete e i punti
    della mobilità pavese esistente (strade e parcheggi,
4
Potenziare gli strumenti di                                  colo, il Project Financing, istituto giuridico ascrivibile
                                                             alla categoria del PPP, presenta delle difficoltà nella
partenariato nella                                           diffusione in Italia, soprattuto nell’applicazione ad
                                                             interventi di riqualificazione urbana, in quanto opere
trasformazione della città                                        F          
                                                             quella di fornire al concessionario, a titolo di prezzo,
italiana. Un caso studio di                                  premialità che consistono nella cessione in proprietà
                                                             o in diritto di superficie di beni non di interesse pub-
Project Financing a Roma                                     blico che possono essere finalizzati a interessi privati.
                                                             Diventa, però, difficile il controllo e la valutazione del
                                                             delicato equilibrio tra gli interessi dei vari stakehol-
                                                             der. E questa difficoltà, che permette anche l’utilizzo
CAMILLA ARIANI                                               miope o poco trasparente della moneta urbanistica,
                                                             degrada l’immagine di questi dispositivi in alcuni
Partenariato Pubblico Privato, punti di forza e criticità    settori dell’opinione pubblica.
Parlando di Partenariato Pubblico Privato si fa riferi-      Il Project Financing viene per lo più percepito come
mento a un approccio alle trasformazioni urbane che          una privatizzazione de facto, completamente avulsa
comprende una grande pluralità di politche, strumen-         dalle esigenze degli altri portatori di interesse, quali
ti e dispositivi di varia natura. Nel contesto attuale       cittadini e utenti delle opere pubbliche. Si pensa che,
di crisi economica, sociale oltre che di revisione dei       in queste operazioni, gli intenti virtuosi restino su
meccanismi di governance, questi dispositivi assu-           carta, mentre gli scopi principali, occulti, siano pura-
mono un ruolo centrale nella definizione di nuovi            mente privatistici.
paradigmi e strumenti operativi per studiare, guidare        È quindi fondamentale la programmazione e sistema-
e intervenire a vari livelli sulle trasformazioni urbane.    tizzazione del ricorso al PPP, con criteri di valutazione
La congiuntura che ha portato, a partire dagli anni          delle esternalità positive e negative di tali operazioni,
’90, alla diffusione delle procedure di PPP, legata          e lo sviluppo di competenze e strutture all’interno
anche alle politiche europee per la stabilità degli stati    delle istituzioni in grado di coordinare e gestire opera-
membri, con limiti nell’utilizzo dei fondi pubblici1     zioni complesse e di ampio respiro.
più che mai valida nel contesto attuale. Il complesso
degli interventi in PPP si costituisce come un nuovo         Il contesto romano
mercato in grado, potenzialmente, di trovare un equi-        Sarebbe complicato in questa sede dare un quadro
librio tra la contrazione delle disponibilità finanziare     esaustivo del contesto romano per quanto riguarda
pubbliche, necessità di rinnovamento dei servizi             l’applicazione di dispositivi di PPP, in cui entrano in
collettivi e di riqualificazione urbana e incentivi agli     gioco aspetti politici legati ai cambi di amministra-
imprenditori privati.                                        zione degli ultimi anni, criticità del piano regolatore,
{                         frutto di un percorso lungo e travagliato, peso dei
scala europea e nazionale per sancire i principi base a      grandi investitori nelle decisioni riguardanto la città.4
cui si sarebbero dovuti uniformare leggi locali, regola-     Lo stesso discorso vale per le politiche urbane per la
menti d’attuazione o anche solo pratiche consolidate         mobilità, al cui ambito fa riferimento il caso stu-
        X8    ^          dio qui analizzato5. In questo senso l’operazione in
una sistematizzazione dei passaggi operativi di tali         oggetto, il prolungamento della linea B della metro-
strumenti e un’attenzione alla valutazione dei moven-                            
ti per l’adozione degli stessi. Questa eterogeneità e di-    e delle potenzialità di interventi di Partenariato, il
screzionalità riguardo ai processi di partenariato nelle     cui scopo dovrebbe essere mettere a sistema proprio
loro varie declinazioni, in parte intrinseca ai processi     quella pluralità di interessi e risorse che caratterizza
stessi, ha reso difficile lo studio unitario e ponderato     il contesto urbano. L’analisi del caso studio si concen-
degli interventi realizzati in Italia e delle implicazioni   trerà non tanto sul progetto infrastrutturale, quanto
legate all’utilizzo di questo tipo di approccio.             sulla struttura del bando in merito alle premialità
Tuttavia uno studio del Cresme (2014)2, pur conside-         per il concessionario, motore del coinvolgimento dei
rando il calo degli investimenti e delle operazioni,         privati in operazioni di pubblico interesse.
evidenzia come negli anni siano andate aumentando            Interventi di questa portata in una città complessa
le gare per servizi di base (trasporti, sanità ed edilizia   come Roma, rendono evidente la necessità di ripen-
scolastica) e la riqualificazione urbana. Contempo-          sare il governo del territorio portando in campo in
                      maniera coordinata la varietà di interessi che di fatto
qualitativi rispetto a quelli quantitavi. Nel 60% dei        governano la città e mettendo in gioco tutte le risorse
                              X
superiore a quello attribuito all’offerta quantitativa.
{                 La gara per il prolungamento della metro B di Roma,
attenzione i bandi per comprenderne il peso effettivo        un caso studio
nell’aggiudicazione della gara.3                             Nel luglio 2009 viene pubblicato il bando di gara per
Nello specifico del caso studio oggetto di questo arti-      una procedura aperta per l'affidamento in concessio-         5
ne della progettazione esecutiva, della realizzazione e    strutture già esistenti delle fermate della metropoli-
    della gestione del Prolungamento della Linea B della       tana (Monti Tiburtini e Santa Maria del Soccorso). Le
    Metropolitana di Roma, tratta Rebibbia-Casal Mona-         uniche aree che presentavano meno difficoltà da que-
    stero: circa 3km di linea metropolitana, con 3 ferma-      sti punti di vista, erano quelle, in parte da espropriare,
    te e opere accessorie, gestione degli impianti e dei       a ridosso delle due nuove fermate previste nelle locali-
    servizi di stazione nonché delle aree e degli impianti     tà di Torraccia e Casal Monastero, a ridosso del Grande
    destinati all'interscambio dei flussi passeggeri6.         Raccordo Anulare.
    Alla gara, che riguardava opere per un valore di circa     Nell’allegato A del disciplinare di gare, la scarna docu-
    450 milioni di euro7, partecipano due cordate di im-       mentazione per le aree di valorizzazione comprende-
    prese, ATI Cmb (capogruppo)8 e ATI Salini (capogrup-       vea stralci del PRG, grossolane indicazioni riguardo al
    po) che risulterà la società aggiudicatrice, anche dopo    mix funzionale, con quota flessibile al 50% (delegan-
    il ricorso al TAR.                                         do quindi le decisioni alle imprese partecipanti, che
    L’aggiudicazione in via definitiva avverrà nel novem-      prevedibilmente avrebbero optato per progetti con
    bre 2011, con immediata stipula della convenzione,         maggior convenienza economica nell’ottica privati-
    inizio lavori previsto nel 2012 e completamento            stica dei costruttori) e alcune sparute note riguardo
    nell’arco di 5 anni. Essa fu presentata dal sindaco        a condizioni vincolanti la proposta di valorizzazio-
    Alemanno come la prima grande opera pubblica che           ne. Inoltre le quantità minime di SUL indicate dal
    veniva realizzata attraverso al valorizzaione di aree      disciplinare di gara si sono rivelate obiettivamente
    pubbliche cedute a privati, in modo da ridurre al          sovradimensionate.
    minimo il peso sulle casse comunali9. Ma i più recenti     In una situazione del genere era difficile per i proget-
                        tisti riuscire a soddisfare le esigenze delle imprese di
    da parte del concessionario per inadempienza del           raggiungere la cubatura necessaria a ripagare l’inve-
    comune (con relativo pagamento di penale), hanno           stimento (e avere un congruo margine di profitto) e
    dimostrato che l’operazione presentava delle criticità,    allo stesso tempo salvaguardare la qualità dell’inter-
    individuabili già nel bando stesso.                        vento15. Era quindi difficile garantire un approccio
    Il bando si presentava come un tipo di operazione          secondo i principi fondanti del PPP: mettere a sistema
    task oriented10, in cui il Comune aveva già un proget-     risorse ed esigenze di stakeholders di natura diversa.
    to definitivo (che però si rivelò insufficiente e quindi   Emersero così due tipi di proposte radicalmente di-
    non vincolante). D’altro canto, le ingenti premialità      verse, entrambi insoddisfacenti rispetto alle necessità
    per l’impresa aggiudicataria, di fatto avrebero richie-    della città.
    sto un processo policy oriented11, in cui sarebbe stato    Da una parte, per evitare di intervenire nelle aree
    interessante un confronto diretto e approfondito tra i     di valorizzazione con maggiori criticità e arrivare
    desiderata dei vari stakeholder coinvolti (dai cittadi-                  
    ni, ai vari gradi di amministrazione locale, fino agli     scelto di ridurre drasticamente l’entità dell’interven-
    investitori privati).                                      to riguardante la mobilità (l’impresa aggiudicataria
    Questa ambiguità del bando, vero punto debole della        ha, quindi, ridotto il numero di fermate e l’impegno
    gara, si rispecchia anche nei criteri di aggiudicazione.   riguardo alla gestione dell’infrastruttura).
    Nonostante il punteggio assegnato all’offerta tecni-       L’altra società partecipante, invece, mantendo la
    ca, di fatto si toglieva peso alla parte riguardante la    qualità e le caratteristiche tecniche dell’infrastruttu-
    valorizzazione immobiliare12X}                              
    nettamente in secondo piano gli aspetti nei quali si       assegnate per la valorizzazione, azzardando deroghe
    riversavano le maggiori potenzialità del bando in ter-     anche importanti ai progetti esistenti e monetizzan-
    mini di possibilità di riqualificare l’intero quadrante    do quanto possibile gli standard urbanistici previsti
    Est della città di Roma.                                   da piano, con evidenti ricadute sulla densità e sulla
    Le aree selezionate per la valorizzazione immobiliare,     qualità degli insediamenti progettati.
    per quanto eterogenee, presentano una caratteristica       In entrambi i casi mancava un atteggiamento strate-
    comune: sono tutte ridosso di fermate esistenti della      gico e una visione generale dell’intero settore urbano
    metropolitana. Questa scelta sarebbe stata indubbia-       interessato dalle trasformazioni. Settore in cui si
    mente felice se fosse stata più ponderata, accompa-        alternano aree ad alta densità a spazi di margine vuoti
    gnata da una vera concertazione.                           o sottoutilizzati o ancora a residui di vecchie pianifi-
    Invece alcune delle aree interessate erano già regolate    cazioni mai completamente realizzate.
    da piani particolareggiati13 mentre per le altre era       Ci si chiede, quindi, se era giusto delegare la ricerca di
    ammessa una variante al PRG, da ottenere prima della       una visione più ampia nella proposta progettuale alla
          X8   8           sola iniziativa privata, mancando una regia pubblica
    previsto l’ultimo stralcio ancora in vigore del pro-       che dettasse le linee guida per una vision più a lungo
    getto SDO14. L’area a ridosso dell’attuale capolinea di    termine. Vision che avrebbe probabilmente portato
    Rebibbia, invece, prevedeva un progetto per un Punto       alla scelta di aree e di tipi di interventi più lungimi-
    Verde Qualità e un campo sportivo, senza contare la        ranti, in modo da venire incontro ai cambiamenti
    presenza di resti archeologici di notevole importanza      radicali nel mercato edilizio che erano già ampiamen-
    (il tracciato antico della via Tiburtina). Altre erano     te prevedibili ai tempi della gara.
6   aree residuali destinate a parcheggio o sovrastanti le     Tra gli altri fattori, queste criticità hanno contribuito
                       cambiamento delle città contemporanea, con disposi-
apparso sulle cronache locali negli ultimi mesi.            tivi che mettano a confronto dinamiche economiche,
Poco era stato realizzato dalla stipula della conven-       politiche e partecipative nel quadro del cambio di
zione con l’ATI Salini, quando nella scorsa estate          paradigma tanto citato nel dibattito sulla “questione
sono uscite le notizie riguardo al rischio concreto         urbana” che ha un ruolo preponderante nello scena-
che l’intera operazione saltasse. Il concessionario         rio europeo?
lamentava delle inadempienze da parte del comune
riguardo l’inadeguatezza del progetto definitivo a          Note
base di garea e per la mancata approvazione delle va-       1 UTFP 100 Domande e Risposte sul PPP, II
rianti al PRG, per la risoluzione delle incompatibilità     edizione (2014) , http://www.utfp.it/docs/
delle destinazioni d’uso delle aree di valorizzaione. Il    pubblicazioni/100D_R_definitiva20maggio2014.pdf
rischio di fallimento dell’opera sembra, a oggi, essere     2 Unioncamere- “Il partenariato Pubblico Privato e
scongiurato, e indubbiamente sono molti i fattori che       l’edilizia sostenibile in Italia nel 2013” , http://www.
hanno reso difficile e accidentato il percorso di questa    infopieffe.it
operazione: difficoltà tecniche che da sempre accom-        3 Per ulteriori dati continuamente aggiornati si
pagnano le opere infrastrutturali a Roma, difficoltà        rimanda ai siti specializzati come www.infopieffe.it e
politiche interne all’amministrazione comunale e dif-       www.utfp.it
ficoltà economiche legate alla congiunture nazionale        4 Per approfondimenti in merito alla pianificazione a
e internazionale su un investimento così importante.        Roma si rimanda a AA.VV. (2001) Nuovo Prg di Roma ,
Ma proprio considerando questi ultimi due punti (gli        numero monografico di Urbanistica, n.116, per quan-
aspetti politici ed economici) diventa impossibile          to riguarda invece lo specifico argomento del PPP cfr.
scindere completamente questi ultimi sviluppi di            www.siop.lazio.it
cronaca dalle criticità del bando sopra evidenziate. La     5 Anche in questo caso si rimanda alla vasta letteratu-
miopia nella scelta delle premialità e il mancato coor-     ra sul tema.
dinamento degli stakeholder coinvolti hanno fatto sì        6 Bando di gara pubblicato sulla G.U.U.E. n. S-127 del
che per il concessionario diventasse più conveniente        7 luglio 2009 e sulla G.U.R.I. n. 79 dell’8 luglio 2009.
sospendere la convenzione (addossando le colpe al           7 Di cui circa 150 milioni di co-finanziamento pubbli-
Comune di Roma e, quindi, incassando la penale)             co
piuttosto che portare a termine un processo già datato      8 Questa ATI si avvaleva di un gruppo di progettazio-
rispetto al mercato immobiliare attuale.                    ne di cui faceva parte lo studio di progettazione presso
                                                            il quale lavoravo nel periodo di svolgimento della
Conclusioni in forma di domande di ricerca                  gara. Quindi parte delle considerazioni sulle criticità
Concludo con una nota di colore, che può essere ut-         del bando e della procedura si basano anche sulla
lizzata per approfondire il dibatttito sui dispositivi di   diretta esperienza professionale.
partenariato. Nel marzo 2011 (in pieno ricorso al TAR       9 Si veda, tra i vari articoli apparsi sui quotidiani Me-
         > ]  ~            tro B, via libera al prolungamento
stato insignito del premio per la miglior procedura di      da Rebibbia a Casal Monastero, su il Messaggero del 6
Project Financing, dal convegno MetroRail 201116, che       agosto 2011
coinvolge i manufacturers nel campo del trasporto           http://www.ilmessaggero.it/home_roma/muover-
urbano su ferro, e ciò ovviamente influisce sul peso e      si/metro_b_via_libera_al_prolungamento_da_
sul valore “scientifico” di tale premio.                    rebibbia_a_casal_monastero/notizie/158718.shtml
       -      (consultato in data 18/10/2104)
                 10 Codecasa, G. e Di Piazza, F. Governare il Partena-
neanche da quei soggetti il cui scopo principale, al di     riato Pubblico-Privato, in Codecasa, Guido (a cura
là delle valutazioni sul perseguimento del pubblico         di). Governare il partenariato pubblico e privato nei
interesse, dovrebbe essere comunque quello di portare       progetti urbani. Maggioli Editore, 2010.
a termine le operazioni per trarne il maggior guada-        11 Op. Cit.
gno possibile.                                              12 Da bando (e successive rettifiche) il criterio di ag-
Viene quindi da chiedersi quante di queste criticità        giudicazione era quello dell’offerta economicamente
siano da imputarsi semplicemente a una cattiva              più vantaggiosa di cui all'art. 83 del D. Lgs. n. 163/2006
gestione della procedura da parte del comune di Roma        e s.m.i. La valutazione era suddivisa in:
e quante siano invece riconducibili ad ambiguità che        Offerta tecnica fino a 60 punti (di cui 40 per la propo-
devono ancora essere sciolte nella pratica di disposi-      sta di realizzazione, ulteriormente suddivisi, 10 per la
tivi così complessi, anche attraverso una riflessione       proposta di gestione delle opere e 10 per la proposta di
sulla valutazione dell’equilibrio tra il perseguimento      valorizzazione immobiliare),
del pubblico interesse e l’assegnazione delle premiali-     Offerta economica fino a 40 punti (di cui 20 punti per
tà per i privati.                                           la minore differenza fra l’importo offerto per l’esecu-
Sono queste mancanze che fanno percepire il Project         zione dei lavori ed il prezzo offerto per l’acquisizione
financing come l’esatto contrario della progettazione       delle aree).
partecipata, come un’occasione per la cementifica-          Cfr. sito http://www.romametropolitane.it/articolo.
zione? Può il PPP essere una risposta alle necessità di       ‚] {„$††‡] =„!#!ˆ                  7
tutta la documentazione a base di gara.
    13 Progetti non compresi nella documentazione a
                                                                 Politiche urbane in
    base di gara.
    14 In una prima fase era prevista anche l’area di Ponte
                                                                 Francia: principi e strumen-
    Mammolo, nodo di scambio già ineressato da un PF
    poi sostituito con l’area 1b, lotto residuale all’interno
                                                                 ti di nuova generazione per
    del Piano Paricolareggiato Tiburtino.
    15 A ciò si somma l’ambiguità dell’amminsitrazione
                                                                 uno sviluppo sostenibile
    rispetto alle difficoltà presentate dalle aree. Si veda il
    documento esplicativo “Chiarimenti in merito alle
    proposte di valorizzazione” che può essere reperito          ALESSANDRA BADAMI
    alla pagina relativa alle gare aggiudicate del sito di
    Metropolitane di Roma. http://www.romametropoli-             Riordinare i principi del governo del territorio: riparti-
    tane.it/articolo.asp?CodMenu=199&CodArt=202+                 re dalla sostenibilità ambientale
    16 Si veda il comunicato stampa pubblicato sul               Tra i principi d'apertura certi e condivisi di un Libro
    sito del comune di Roma Capitale in data 16                  Bianco delle politiche europee dovrebbero comparire
    marzo 2011 http://comune.roma.it/wps/portal/                 i temi del governo del territorio che richiedono un ap-
    pcr?contentId=NEW154369&jp_pagecode=newsview.                proccio a livello globale; e tra questi, per la immediata
    wp&ahew=contentId:jp_pagecode                                urgenza che richiede, dovrebbe disporsi in prima fila
                                                                 il tema della sostenibilità ambientale, da verificare
    Bibliografia                                                 in particolare negli ambienti urbani, laddove dove si
    Camagni, R. (1993), Principi di economia urbana e            registra la maggior concentrazione di consumo delle
    territoriale, Carocci, Milano                                risorse e di produzione di inquinamento.
    Codecasa, Guido (a cura di). Governare il partenaria-                     W
in via prioritaria, la sperimentazione di nuovi stru-                8      
menti di pianificazione elaborati per confrontarsi con           ^’8~W    $$“”   ~ -
dimensioni urbane e problematiche ambientali di ele-             lement Urbain (ORU)3 che interessano le banlieues
vata complessità. Il processo di recupero, rifunziona-           di Parigi, tra i quali Paris Nord-Est (PNE) (Figura 2).
                           L’area urbana PNE, individuata nel 2002 dal Conseil
il punto di partenza per lo sviluppo urbano: queste si           de Paris, si estende lungo il boulevard périphérique
attestano nella struttura radiale di Parigi lungo l'anel-            !##       $• 
lo del boulevard périphérique e costituiscono un tema            $†     8   ] 
progettuale che richiede un intervento coordinato                la Porte de La Villette e interessa parte dei comuni di
sulle parti di città più compromesse o degradate.                Aubervilliers e Pantin. Dall’ottobre 2013 il perimetro
Per affrontare in modo integrato il tema delle periferie                         
        !##!                $#          
lanciato il Grand Projet de Renouvellement Urbain                Saint-Denis per una superficie di 600 ha, pari al 17%
(GPRU) (Figura 1), individuando undici siti prioritari.          del territorio parigino, e coinvolge 314.000 abitanti.
Il progetto sta agendo contemporaneamente su diver-              =   J        -
si livelli di intervento che prevedono:                          to urbano di Parigi.
- il miglioramento della qualità della vita nei quartieri        ^  8
Figura 1– Il Grand Projet de Renouvellement Urbain Figura 2– Masterplan de l'Opérations de Renouvellement Urbain Paris
     (GPRU) per le aree periferiche della corona di Parigi Nord-Est

     2. trame di riequilibrio ambientale                             affidati ad architetti diversi per consentire di innesta-
     3. processi di pianificazione partecipata                       re sull’identità originale dell’edificio una pluralità di
     4. azioni di sostegno allo sviluppo socio-economico             linguaggi architettonici contemporanei. È prevista
                                                                     la realizzazione di abitazioni (di cui 50% logements
     Recupero e riqualificazione di cicli interrotti o con-          sociaux), uffici, locali commerciali, attività diverse,
     clusi                                                                 X     
     Gli orientamenti della pianificazione sostenibile               guidata dalla finalità di valorizzare l’identità dell’edi-
     promuovono la riconversione del patrimonio edilizio             ficio industriale e di riutilizzarlo come dispositivo
     dismesso che ha interrotto o concluso il proprio ciclo          multifunzionale di livello urbano (Figure 5-9).
     produttivo o funzionale (ex fabbriche, ex edifici fer-
     roviari, etc.) per alloggiare nuove funzioni; da un lato        Trame di riequilibrio ambientale
     si può rispondere alle nuove richieste contenendo il            Nel processo di riqualificazione assume un ruolo pre-
     consumo della risorsa suolo, dall’altro si può sfruttare        minente la rinaturalizzazione della maggior superfi-
     l'occasione per valorizzare la memoria dell’identità            cie possibile di suolo urbano.
     del luogo.                                                      Il progetto Paris Nord-Est prevede un rapporto di
     Uno degli esempi più interessanti del progetto Paris            copertura del suolo del 40%, preservando il restante
       
    $•X###!      
di una nuova destinazione d'uso per ospitare servizi
pubblici di quartiere richiesta dagli stessi abitanti.
La nuova copertura dell’edificio sarà destinata alla
produzione di energia solare con pannelli fotovoltaici
che trasformeranno l’edificio in centrale di produzio-
ne energetica per il quartiere; ospiterà un'area pubbli-
ca attrezzata con ristorante, palestra e incubatori di
impresa; una ampia porzione sarà destinata a superfi-
cie a verde, ad orti urbani disponibili per i residenti ed
                                                                  [œ_     ‘     ‘
˜             -
     tore Chapelle International (Figura 18) lanciato dalla
     ~^}89~” ^     }  8  >   
     alla commercializzazione del concetto SoHo (Small
     office/Home office). Sono previsti 80 lotti per una
     superficie di 8.000 m2 ai piani terra degli edifici in
     costruzione dedicati alle attività degli studi profes-
     sionali, delle piccole imprese, degli artigiani e degli
     artisti (Figura 19). La RIVP ha incaricato la società
     di monitoraggio urbanistico Ville et Architetture
     di elaborare degli studi non solo sulla composizio-
     ne spaziale dei volumi o sull’articolazione interna            $!œ›™          
     degli uffici/abitazioni, ma anche di curare gli aspetti      terrazza come quinta facciata dedicata ad ospitare servizi di
     dell’inserimento dei SoHo nel contesto urbano come           quartiere e sistemi di produzione di energia
     elementi di animazione del tessuto sociale.

     Conclusioni
     Il progetto di rinnovamento urbano Paris Nord-Est
     offre un'ampia campionatura di sperimentazioni
     progettuali elaborate a partire da contesti urbani com-
     plessi e problematici; l'impostazione concettuale e
                 
     del territorio francese, la Loi SRU, i cui principi por-
     tanti, espressi sin dalla titolazione, sono la "solidarie-
                                                                  Figura 13– Rendering del progetto del tetto terrazza dell'edi-
     tà" e il "rinnovamento urbano".
                                                                          ›™    
     La legge introduce strumenti urbanistici di nuova
     generazione, impostati sui principi della collaborazio-
     ne, della responsabilizzazione individuale e collettiva,
     del risparmio energetico e delle risorse, dello sviluppo
     a partire dal riuso intelligente e innovativo del patri-
     monio esistente.
     Il progetto Paris Nord-Est, come parte di un progetto
     di più ampie dimensioni, il GPRU, reimmette nel

                                                                    $+œ’         -
                                                                     ‘        ›™    

                                                                  processo virtuoso dello sviluppo urbano le periferie,
                                                                  le aree da sempre relegate a ricevere gli scarti del pro-
                                                                  gresso del centro città.
                                                                  Riconoscere il valore e il potenziale delle periferie di-
     Figura 10– Riqualificazione degli spazi verdi pubblici       viene uno dei punti di svolta necessari al ripensamen-
     dell'ORU Paris Nord-Est                                      to del processo di pianificazione dello sviluppo delle
                                                                  città, impone di imparare a volgere lo sguardo dove
                                                                  solitamente lo si distoglie, insegna che la sostenibi-
                                                                  lità deve necessariamente essere un comportamento
                                                                  indispensabile e collettivo.

     Figura 11– Foresta lineare urbana costruita lungo il bou-
     levard périphérique per la mitigazione dell'inquinamento
     acustico e atmosferico
12
Figura 15 – Il PIMMS, Centro Informazioni Figura 16 – La Maisons de Projets in     Figura 17– Presentazione dei progetti di
Médiation et Multiservices                Boulevard Ney                            trasformazioni urbana agli abitanti del
                                                                                   quartiere

Figura 18 – Progetto di riqualificazione del settore Chapelle         Figura 19– Progetto per la realizzazione di 80 lotti di
International                                                         So-Ho nel settore Chapelle International

Note                                                            seuil de la ville, Picard, Paris
$    ”       -             Dabit, E. (1990) Faubourgs de Paris, Gallimard, Paris
guenti componenti: localizzazione periurbana, circo-            Fourcault, A. (1988) Un siécle de banlieue parisienne
lazione di persone e merci, tessuti urbani eterogenei e         (1859-1964). Guide de recherche, L’Harmattan, Paris
in mutazione; cfr. Frobert, S. (1999).                           _X9$†††>
Improving SEA procedures                                    to be autonomous and impartial towards the PPP.
                                                                 Third, and connected to the previous step, is the need
     within Italian regions:                                     to identify sustainability goals (c) as either the plan
                                                                 or the SEA process should consider parameters and
     Towards a more effective                                    indicators to evaluate PPP impacts on quantitative/
                                                                 qualitative targets. The fourth block deals with the
     evaluation of urban                                         technical side of SEA organisation (d), referring to
                                                                 the apparent inertia between practical and theoretic
     sustainability                                              evolution of this procedure, with the former striving
                                                                 to implement the increasing hints coming from the
                                                                 latter. The problem does not seem to be due to a shor-
                                                                 tage in the methods available but rather in the lack
     UMBERTO BARESI, KAREN J. VELLA                              of guidelines to support local communities on the
     E NEIL G. SIPE                                              instruments to use, and the way to manage informa-
                                                                 tion among the characters involved. The fifth block is
     1. Introduction                                             about participatory organisation (e), considering how
     Sustainable urban development, a major issue at             the general public and specific institutions have both
     global scale, will become more relevant according           the right to be informed and the one to participate at
     to population growth predictions in developed and           the decision-making process. The sixth and final step
     developing countries. Societal and international            of SEA procedure is the monitoring phase (f), nowa-
     recognition of sustainability concerns led to the           days debated about suitable methodologies to use and
     development of specific tools and procedures, known         relationships with SA at other levels (‘tiering’). Based
     as sustainability assessments/appraisals (SA). Their        on these blocks (figure 1) we constructed a matrix
     effectiveness however, considering that global quality      to verify in which degree (total, partial, none) each
     life indicators have worsened since their introduc-         criteria was satisfied. For this purpose, we considered
     tion, has promoted a re-thinking of SA instruments.         institution reports and academic publications asses-
     More precisely, Strategic Environmental Assessment          sing SEA approaches in the countries analysed. The
     (SEA), – a tool introduced in the European context to       nations were selected to compare European countries
     evaluate policies, plans, and programmes (PPPs), – is       with different sustainability assessments (SA) tradi-
     being reconsidered because of several features that         tions, thus realising how the north-south European
     seem to limit its effectiveness. Over time, SEA has         divide still influences the SEA formalisation. In detail,
     evolved in response to external and internal factors        within the United Kingdom, Scotland was considered
     dealing with technical, procedural, planning and go-        as separate case presenting some improvements to
     vernance systems thus involving a shift of paradigm         UK legislation. If the UK is an example of northern
     from EIA-based SEAs (first generation protocols) to-        European SA tradition, France lays in the middle
     wards more integrated approaches (second generation         between northern and southern one. Unlike the
     ones). Changes affecting SEA are formalised through         UK, French legislation relies on national structures
     legislation in each Member State, to guide institutions     articulated at the regional level, addressing local au-
     at regional and local level. Defining SEA effectiveness     thorities. At last, the Italian system is structured with
     is quite difficult. Its’ capacity-building process appe-    regional bodies defining their own SEA legislation,
     ars quite far from its conclusion, even if any definitive   according to national guidelines, in a scenario quite
     version can be conceptualized. In this paper, we con-       poor of SA tradition.
     sider some European nations with different planning
     systems and SA traditions. After the identification of      3. The national comparison
     some analytical criteria, a multi-dimensional cluster       Consequently, a matrix was build placing the single
     analysis is developed on some case studies, to outline      criteria (figure 1) in rows and the 26 case studies in
     current weaknesses.                                         columns. This matrix was filled considering how the
                                                                 case studies legislation met each analytical criterion,
     2. Structuring the analytical matrix                        implementing contents coming from higher hierar-
     A review of European international reports dealing          chical levels. The correlation analysis, developed in
     with SEA legislation at national and regional scales        AddaWin software, identified some ‘common featu-
     and literature concerning the application of SEA at         res’ to the majority of the cases. These mainly involve
     different institutional levels identified six analytical    the “in-itinere”1 process of the SEA, the public partici-
     blocks (a-f). First, a structured legislative process (a)   pation process, the distinction between scoping and
     is a priority to avoid blue-print solutions. In fact, SEA   environmental report, the influence of the asses-
     should be institution-centred to work effectively           sment process on the planning one. Some common
     with the social capital characterising specific con-        deficiencies were also identified, namely involving
     texts. Second, the integration between SEA and PPP          temporal SEA scenarios, criteria and tools to structure
     (b), referring to effective interactions between these      PPP alternatives, and the use of thematic reports from
     two processes. Thus considering that SEA is required        environmental agencies within the SEA procedure.
14                                                               The frequency analysis consequently developed on
a) Legislative process                                       d) Technical organisation
1 Existent legislation about SEA                             1 Database provided by specific agencies/authorities
2 Models to structure SEA related to specific PPPs           2 Thematic reports provided in the SEA procedure
3 List of PPPs requiring SEA                                 3 SEA and PPP required to use the same database
4 ‘Tiering’ within SEA tools hierarchy                       4 Use of modelling to assess PPP impacts
5 Availability of Guidelines                                 5 Quantitative assessment of PPP internal coherence
6 Authorities/agencies involved in the SEA process           6 Criteria and tools to structure alternative options
7 Distinction between Scoping and Environmental report       e) Participatory organisation
8 Identification of environmental skilled authorities        1 Joint consultative processes for socio/eco/environmental
9 Legislation at national and regional level                 organizations
b) Integration between SEA and PPP                           2 Feedbacks from socio/eco/environmental authorities and
1 SEA possibility to stop unsustainable PPP                  institutions
2 SEA conceived as ‘in itinere’ assessment                   3 Involvement of transboundary and inter-scale authorities
3 Separation between SEA assessment authority and PPP        and institutions
customer                                                     4 Public consultation ‘in-itinere’
4 Separation between SEA drafting profile and PPP custo-     5 Joint consultative processes for public authorities
mer                                                          6 Tools to use arranging public participation
5 SEA possibility to influence PPP contents                  7 Report about the effective use of opinions/advice coming
6 SEA coherent with PPPs at superior level                   from health and environment authorities
c) Sustainability goals                                      f) Monitoring phase
1 Specific parameters to assess PPP impacts                  1 Standardised monitoring methods for similar PPPs
2 Reference to human development limits                      2 PPP impacts compatible with higher level PPPs
3 Need to assess cumulative impacts of PPP actions           3 Compulsory mitigation actions by PPP customer
4 Criteria to evaluate PPP alternatives sustainability       4 Involvement of thematic competent bodies
5 Temporal scenarios independent from PPP customer           5 Draft of a non-technical summar
political mandate
6 Transboundary/inter-scale PPP sustainability

Figure 1– Logic blocks and related criteria identified

the European Union, French, UK, Scottish and Italian         software. In the analysis the criteria were considered
cases showed how the 4 countries have differently            variables and the regions were considered statistical
implemented the EU regulatory system. Improve-               units. The first step involved the elimination of va-
ments are mainly registered on the legislation side,         riables strongly correlated. Thus, the aforementioned
the participatory organization, and in a limited way         ten ‘common features’ were excluded together with
in the sustainability goals one. This happened espe-         two other criteria with high correlations, reducing at
cially in Scotland, UK, France, while Italy struggled        27 the number of useful variables. Then, basing on a
implementing the EU Directive. Limited differences           principal components analysis and a non-hierarchical
were instead outlined, among these countries, about          one, the 21 regions (considering the autonomous
the level of integration between SEA and planning            provinces of Trento and Bolzano) were divided in five
process (block b), the technical organisation (block d)      classes with similar profiles. The final evaluation was
and the SEA outcomes (block f). In detail, the criteria      structured on three levels: i) the understanding of the
of block b appear quite structured in all the nations        relationships between axes and variables explained;
considered, while some relevant lacks are identified         ii) the reading of the graphic representation of these
in blocks d and f. This seems quite acceptable in cases      clusters, referred to the two main axes in terms of
where regional bodies have specific authorities on           inertia explained; iii) the interpretation of the classes
sustainability assessments (e.g. Italian case), but it       profiles, considering the relationship between clu-
might cause problems where the national level is the         sters and variables.
only one defining protocols to be followed at the local      The cluster with the lower level of criteria satisfaction
level. From this perspective, the weaknesses of the          is the n. 2, including four regions (Veneto, but espe-
Italian system could be balanced with a structured           cially Molise, Basilicata and Sicilia) basically relying
regional level. These things considered, the Italian         on national SEA legislation thus showing poor values
case seems anyway the weakest, with only 74% of              in the variables assumed. Strong regional legislation
the analytical criteria partially or fully satisfied (same   characterises the cluster n. 4, despite the lack of
amount of the EU level), whereas France, Scotland            positive performances in the other blocks suggests
and UK reach 89% threshold.                                  that this class (Trento, Piemonte, Val d’Aosta, Umbria)
                                                             is characterised by weak legislations bringing limited
4. The Italian regional survey                               contributions to the SEA capacity-building process.
A further analysis was developed to identify the             Unlike the previous ones, the cluster n. 1 (Bolzano,
differences among SEA legislation in Italian regions,        Friuli-Venezia-Giulia, Toscana, Lazio, Campania,
to outline which priorities should be pursued in each        Puglia, Liguria) has an intermediate characterisation,
case. This goal was achieved with a multi-dimensio-          with a quite structured SEA legislation, presenting
nal cluster analysis developed with the AddaWin              developed but limited participatory organisation
                                                                                                                          15
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