Scusate il disturbo 2020 - Ama Nutri Cresci

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Scusate il disturbo 2020 - Ama Nutri Cresci
scusate il disturbo 2020
Scusate il disturbo 2020 - Ama Nutri Cresci
ORGANIZZATO DA:

                         Evento a scopo benefico
                               X Edizione

                  Asta a favore della Cooperativa Sociale
                            “IL VOLO - ONLUS”
Scusate il disturbo 2020 - Ama Nutri Cresci
Non avrei mai immaginato un periodo così difficile e distruttivo.         Le misure severe che abbiamo preso e, soprattutto, il grande
Abbiamo sofferto tutti, indistintamente. Ma come spesso succede           impegno e professionalità del nostro personale, hanno impedito
nelle difficoltà, sono stati i “deboli” ad essere maggiormente            che il virus si diffondesse e che le tensioni e le difficoltà interne
colpiti: dagli anziani delle RSA, ai nuclei familiari monoparentali       prendessero il sopravvento.
con bambini, dai malati cronici, alle famiglie con figli disabili, a
chi faceva lavori saltuari.                                               Sono state inoltre interrotte le abituali azioni di raccolta fondi
                                                                          che permettono l’annuale copertura dei costi relativi a tutte
Tra i "deboli" sono da inserire gli ospiti della Comunità Terapeutica     quelle attività che non rientrano nella convenzione con il sistema
de Il Volo che si prende cura di giovani con disturbi psichiatrici di     sanitario lombardo, come ad esempio le borse lavoro per i
personalità; ciò non per motivi strettamente sanitari, sono giovani       ragazzi in tirocinio. Conosciamo bene il valore della riabilitazione
e abbiamo costruito una forte rete di protezione, ma perché               e vogliamo a tutti i costi portarla avanti.
colpiti nel periodo di massimo, doloroso sforzo per uscire da una
situazione problematica.                                                  L’Asta Scusate il Disturbo dunque, quest’anno più che
                                                                          mai, sarà di fondamentale importanza per guardare al
Normalmente i nostri ragazzi entrano a Il Volo dopo anni di               futuro con speranza e serenità!
calvario di terapie psichiatriche, di esperienze di vita con pochi
“alti” e tantissimi “bassi” di diverso tipo, di speranze frustrate da     Noi ci siamo impegnati al massimo perché sia un successo! E
ricadute e insuccessi, di gesti estremi che mettono a repentaglio la      ringrazio di cuore tutti gli artisti, le gallerie i collezionisti e le
loro salute. Entrano da noi un po’ scettici, ma pieni di speranza;        aziende che hanno deciso di sostenere questa iniziativa donando
quelli che superano i primi durissimi tre mesi, vivono un progetto        le loro opere, malgrado il mondo dell’Arte e del Design siano tra
di 18-24 mesi di profonda trasformazione in cui rimettono in gioco        quelli più colpiti dagli effetti della pandemia.
la loro vita. Un percorso personale e di gruppo doloroso, faticoso,
con balzi in avanti e ricadute, con una graduale e fondamentale           Mi appello quindi alla vostra generosità, perché è grazie a
apertura verso il reinserimento nel mondo esterno.                        sostenitori come voi che possiamo dare una nuova speranza ai
                                                                          giovani che soffrono di Disturbo Borderline di Personalità.
Il lockdown li ha colpiti in mezzo a questo percorso; alle fatiche
che quotidianamente affrontano, si sono sommate quelle dovute             Non lasciamoli soli, sosteniamo il loro percorso per restituire alla
alle restrizioni sanitarie. Hanno continuato le sedute settimanali di     società giovani che possano essere considerati come una risorsa
psicoterapia individuale e di gruppo e le numerose attività interne       e non più come un peso! Diamo loro l'opportunità di riprendere
di laboratorio, ma abbiamo ridotto gli accessi alla Comunità al           in mano la loro vite e tornare ad essere parte attiva della nostra
personale strettamente necessario e annullate le uscite degli ospiti      comunità.
sia per attività personali che di reinserimento lavorativo all’esterno.   Grazie di cuore per ciò che farete. A nome dei tanti giovani
                                                                          con Disturbo Borderline di Personalità ospiti della Comunità
Per tutti noi è stata un’esperienza pesante, per chi investe in modo      terapeutico-riabilitativo “Villa Ratti”, di tutti gli operatori de IL
importante su se stesso per riprendere il filo della vita è stato un      VOLO - ONLUS e mio personale.
congelamento dei rapporti con il mondo esterno, cento volte più
dirompente.

                                                                                                                     PAOLO COLONNA
                                                                                                                     Tesoriere Il Volo - Onlus

                                                                                                     5
Scusate il disturbo 2020 - Ama Nutri Cresci
I

     ARTE
CONTEMPORANEA
Scusate il disturbo 2020 - Ama Nutri Cresci
lotto N 1
Arte Contemporanea

MARIO ARLATI 1947
INCOMPLETE FLAG, 2018
TECNICA MISTA SU TELA
30X30 CM

Mario Arlati si forma nella scuola d’arte di Castel Sforzesco.
Le prime opere sono in stile figurativo.

Negli anni 70 incomincia la frequentazione dell’isola di Ibiza e, d’allora, trascorre in quella
terra numerosi mesi all’anno e le sue opere pittoriche ne sono chiara testimonianza.

La materia per Arlati rappresenta un’immagine interiore, fatta di sentimenti, di evocazioni che
riguardano il paesaggio.

I “muri” di Arlati testimoniano la ricerca di una materia vissuta senza funzioni; la pittura per
Arlati è materia dentro cui si cela altra materia. L’artista si esprime attraverso colori assoluti, il
nero e il bianco, con cui dà forma alle parole, veri e propri gesti pittorici.

La parola poetica serve come fondamento incalcolabile dell’atto pittorico, come genesi visiva
che il corpo riesce a sollecitare.

                                                                                                         Courtesy dell'artista
                                                  8
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lotto N 2
Arte Contemporanea

ANTONIO BIASIUCCI                                                            1961

MADRI 02, 2019
FOTOGRAFIA
40X40CM
Antonio Biasiucci nasce nel 1961 a Dragoni. Vive e lavora a Napoli.
Pricipali e recenti mostre indiiduali:
2019 Molti, Italian Cultural Institute, London (UK)
2017 Molti, curated by Ludovico Pratesi, Terme di Caracalla, Roma (Italy)
Luci del Sud, Installazione video, Napoli Teatro Festival, Piazza Plebiscito, Napoli (Italy),
Codex, Magazzino, Roma (Italy), Riti - IULM Open Space, Milano (Italy)
2016 Codex | Moltitudini, Museo Archeologico di Napoli, Naples
2015 Molti curated by Ludovico Pratesi and Chiara Pirozzi, Centro per le Arti Visive Pescheria
di Pesaro, Pesaro (Italy), Biasiucci/ Longobardi, Casa Madre, Napoli
2014 Project room. Biasiucci/ Paladino, MART, Rovereto (Italy)
2013 Tre Terzi, sacrificio, tumulto, costellazioni, Villa Pignatelli, Napoli (Italy), La Casa
Madre, Maison Europèenne de la Photographie, Parigi
2012 La Casa Madre. Biasiucci e Paladino,Villa Fiorentino, Sorrento (Italy)
Tre Terzi, sacrificio, tumulto, costellazioni, Istituto Nazionale della Grafica, Roma
2011 Pani-Volti, Museo di Capodimonte, Napoli (Italy), Pani-Volti, Magazzino, Roma (Italy),
Muitos, in FotoRio 2011, Centre Cultural Correios, Rio de Janeiro (Brazil)
2010 Molti, Galleria Nicoletta Rusconi, Milano
2009 Ex Voto, in Eternità/Eternity – Festival di Fotografia Europea, IV edizione, Musei Civici,
Reggio Emilia (Italy)
Figures Rituelles, Istituto Italiano di Cultura, Paris

                                                                                                  Courtesy Magazzino Arte Moderna
                                              10
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lotto N 3
Arte Contemporanea

XAVIER BUENO                                              1915-1979

SENZA TITOLO, 1959-1964
LITOGRAFIA
28X19 CM
Xavier nasce a Vera de Bidasoa, figlio dello scrittore e giornalista Javier Bueno, allora
corrispondente a Berlino del quotidiano ABC di Madrid, padre di Caterina Bueno. Trascorre
parte dell'infanzia in Spagna dove frequenta l'Accademia di San Fernando a Madrid
con Velasquez Diaz, ma nel 1925 si trasferisce con la famiglia a Ginevra dove si iscrive
all'Accademia di Belle Arti.
Nel 1937 si trasferisce a Parigi e presenta le sue opere, caratterizzate da una forte impronta
di realismo "spagnolo", al "Salon des Tuileries", al "Salon d'Automne", al "Salon des
Indépendants" e al "Salon d'Art Mural"; inoltre espone al Padiglione Spagnolo della Mostra
Universale di New York.
Nel gennaio del 1940 si trasferisce in Italia, dove si unisce a Pietro Annigoni e Gregorio
Sciltian nel gruppo dei "Pittori Moderni della Realtà".
L'esperienza della guerra civile spagnola prima e di quella italiana poi, indirizza sempre più
l'artista verso un realismo legato a motivi di forte contenuto sociale.
Tra il 1959 e il 1964 Xavier crea il ciclo dei "Bambini", immagini sofferenti e malinconiche
opere simboliche di un'umanità avvilita ed oppressa, che l'artista presenta alla rassegna
"España libre".
Da allora la sua ricerca approfondisce questa direttrice, proponendo le sue caratteristiche
immagini di teneri volti ed acerbi corpi di adolescenti.
Il 17 luglio 1979 muore nella sua adottiva Fiesole.

                                                                                                      Courtesy collezione privata
                                             12                                                  13
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lotto N 4
Arte Contemporanea

MARIAVERA CHIARI                                                           1971

MESSAGGI TRASPARENTI
ISOLA DEL CUORE_GRAN BRETAGNA
E IRLANDA, 2020
CERAMICA TAGLIATA E SMALTATA A MANO
MATERIALI: CERAMICA, CORDA E FRANCOBOLLO
EDIZIONE: 3/20
14X14X5 CM

Nata a Milano nel 1971, Mariavera Chiari ha frequentato il liceo classico, per poi diventare
architetto dal 1998. Ad oggi si occupa di architettura, arte, artigianato e design.
Appassionata di archeologia e lavori con le mani, ha da sempre usato la ceramica come
materiale eletto per esprimersi, naturale, lucido, colorato, pulito, che si trasforma nel forno
come per magia.
Nel 2002, dopo qualche anno presso lo studio di Cino Zucchi, ha creato il suo marchio
MV% CERAMICS DESIGN con cui segnare la tazzina ESPRESSO con cucchiaino, la sua
prima creazione.
Affiancata dal 2008 da suo fratello Carlo – designer e vero esperto di materiali e soluzioni
tecniche – lavorano insieme per creare collezioni di oggetti per la casa e il giardino.
Dal 2002 ha partecipato al Salon Maison&Objet di Parigi dove ha mostrato la sua collezione
di ceramiche e i negozi di tutto il mondo hanno iniziato a ordinare i pezzi della collezione
MV%.

                                                                                                       Courtesy Galleria Federica Ghizzoni
                                              14                                                  15
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lotto N 5
Arte Contemporanea

ALBERTO DI FABIO                                                 1966

MANDALA AZZURRO, 2020

ACRILICO SU CARTA
27,7X21 CM

Alberto di Fabio nasce nel 1966. Nel 1989 Alighiero Boetti acquista una delle sue opere
in mostra alla galleria Alessandra Bonomo di Roma. Dopo due anni in Francia compie
ripetuti soggiorni a New York.
Al 1996 risale la sua prima personale presso una pubblica istituzione, il Rupertinum di
Salisburgo, seguita, un anno dopo, da quella presso il Kunstverein di Bregenz. Sempre
nel 1996 viene invitato per la prima volta alla Quadriennale di Roma ove farà ritorno
nel 2003 e nel 2008.
Nel corso delle sue permanenze a New York Di Fabio avvia una intensa attività espositiva,
partecipando alla rassegna The Return of Exquisite Corps a The Drawing Center Museum
(1993) ed espone in veste individuale alla galleria Alexandre de Folin. In tale circostanza,
Larry Gagosian acquista quattro suoi dipinti avviando una collaborazione professionale
culminata in una serie di mostre personali presso varie sedi della Gagosian Gallery
(Londra, 2002, 2007; Beverly Hills, 2004; New York, 2010; Atene, 2011; Ginerva, 2014).
Nel 2012-espone alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
poi, mentre nel 2015 è la volta due grandi personali, al MART di Rovereto e al Macro
Testaccio di Roma.
Dal 2016 collabora con CRAMUM che insieme a Gaggenau gli dedicano l'ultima grande
mostra monografica "Trascendenza" a Milano e Roma tra il 2019 e il 2020.

                                                                                               Courtesy dell’artista, CRAMUM
                                            16
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lotto N 6
Arte Contemporanea

PIERO GAULI                                        1916-2012

VIA VENETO, 1973
OLIO SU TELA
60X80 CM
Il Pittore e ceramista Piero Gauli nasce a Milano nel 1916 e compie gli studi prima a Padova
poi all'Istituto Superiore di Architettura di Venezia negli anni 1936-37.
Dopo un periodo in cui lavora come scenografo teatrale, nel 1938, iscritto alla Facoltà
di Ingegneria di Padova, esordisce come pittore presentando alcune opere alla Mostra
Universitaria Triveneta .
Nel 1940 giunge a Milano e qui aderisce al movimento artistico Corrente e l'anno dopo
espone con il gruppo nella collettiva alla Galleria la Bottega.
Durante la guerra è prima sul fronte russo e poi in un lager polacco.
Al termine del conflitto si avvicina alla ceramica artistica senza mai trascurare la pittura,
l'acquarello in particolare.
Nel 1947 allestisce la sua prima personale alla Galleria il Naviglio di Milano e nel 1948
partecipa alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.
Trasferitosi in Umbria frequenta le botteghe ceramiche di Gubbio e negli anni successivi
partecipa a mostre a Faenza, Gubbio, e Pesaro.
I primi anni Cinquanta lo vedono a Roma e nel 1957 torna a Milano dove espone in una
personale alla Galleria dell'Annunciata.
Nei primi anni Sessanta espone in mostre a Parigi, New York e Monaco di Baviera.
Dopo due anni trascorsi in Sicilia negli anni Settanta si trasferisce a Milano, dove vive e
lavora in via San Marco 10.
Piero Gauli muore a Milano nel 2012.

                                                                                                Courtesy Fondazione Orsi
                                             18
lotto N 7
Arte Contemporanea

PIERO GAULI                                        1916-2012

LA CHIOCCIA, 1973
OLIO SU TELA
30X30 CM
Il Pittore e ceramista Piero Gauli nasce a Milano nel 1916 e compie gli studi prima a Padova
poi all'Istituto Superiore di Architettura di Venezia negli anni 1936-37.
Dopo un periodo in cui lavora come scenografo teatrale, nel 1938, iscritto alla Facoltà
di Ingegneria di Padova, esordisce come pittore presentando alcune opere alla Mostra
Universitaria Triveneta .
Nel 1940 giunge a Milano e qui aderisce al movimento artistico Corrente e l'anno dopo
espone con il gruppo nella collettiva alla Galleria la Bottega.
Durante la guerra è prima sul fronte russo e poi in un lager polacco.
Al termine del conflitto si avvicina alla ceramica artistica senza mai trascurare la pittura,
l'acquarello in particolare.
Nel 1947 allestisce la sua prima personale alla Galleria il Naviglio di Milano e nel 1948
partecipa alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.
Trasferitosi in Umbria frequenta le botteghe ceramiche di Gubbio e negli anni successivi
partecipa a mostre a Faenza, Gubbio, e Pesaro.
I primi anni Cinquanta lo vedono a Roma e nel 1957 torna a Milano dove espone in una
personale alla Galleria dell'Annunciata.
Nei primi anni Sessanta espone in mostre a Parigi, New York e Monaco di Baviera.
Dopo due anni trascorsi in Sicilia negli anni Settanta si trasferisce a Milano, dove vive e
lavora in via San Marco 10.
Piero Gauli muore a Milano nel 2012.

                                                                                                Courtesy Fondazione Orsi
                                             20
lotto N 8
Arte Contemporanea

FRANCESCA LEONE                                                              1969

S.T. 2020
OLIO SU LAMIERA DI RECUPERO E FERRO
10X23 CM
Francesca Leone nasce a Roma da una famiglia di artisti. Inizia la sua attività espositiva nel
2007 con una mostra ai Musei Capitolini, alla quale segue la sua prima personale dal titolo
"Riflessi e riflessioni" al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo nell’aprile del 2008.

Alla fine dello stesso anno Palazzo Venezia a Roma le dedica una mostra personale dal titolo
"Primo Piano" che sarà replicata nel 2009 a Castel dell’Ovo a Napoli.

Nello stesso anno è invitata a esporre al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MMOMA)
di Mosca e nominata Membro Onorario dell’Accademia Russa delle Belle Arti.

Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2011 e nel 2013. Nel 2014 è protagonista di tre
personali al MAC (Museo di Arte Contemporanea di Santiago del Cile, al MACBA – Museo di
Arte Contemporanea di Buenos Aires e al Museo dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo).
Nello stesso anno è presente al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) con la mostra "Corpo
Terra". Il 2015 si apre con una mostra personale a Singapore e si chiude con la monumentale
esposizione “Our Trash” a La Triennale di Milano.

Nel 2017 presenta “Giardino” al Museo Macro di Roma e nel giugno del 2018 torna dopo
10 anni a Palermo, capitale della cultura europea ed espone “Monaci” al Real Albergo dei
Poveri in contemporanea di Manifesta 12. Vive e lavora tra Roma e Miami.

                                                                                                  Courtesy Magazzino Arte Moderna
                                              22
lotto N 9
Arte Contemporanea

LORENZO MARINI                                            1958

C19SH (Coronavirus19 Stay Home), 2020
TECNICA MISTA SU TELA
100X100 CM

Lorenzo Marini è un pubblicitario, scrittore e artista italiano e attualmente vive e
lavora tra Milano, Los Angeles e New York. Sviluppa la sua poetica sotto il grande
maestro Emilio Vedova, dopo aver studiato Architettura all’Università di Venezia.
Il concetto di spazio e la ricerca del visual ideale diventano il paradigma della sua
pittura. Una pittura che parte dalla volontà di desemantizzare l’oggetto consumistico
e il suo messaggio pubblicitario, scarnificando un concetto a una mera griglia dove
l’atto di mercificazione viene annullato dalla bellezza degli elementi.
Nel 2016 ha tenuto a battesimo, presso il Palazzo della Permanente di Milano, la
“Type Art”, movimento di cui è caposcuola e che lo porta nel 2017 a esporre alla
57° Biennale d'arte di Venezia (Padiglione dell'Armenia).
Nel 2019 l'installazione AlphaCUBE viene esposta a Milano, a Venezia (in
occasione della 58° Biennale d'arte) a Dubai e infine a Los Angeles.
Nel 2020 è protagonista con Cramum di due mostre curate da Sabino Maria Frassà
a Milano (al Gaggenau Hub) e a Venezia (alla Fondazione Bevilacqua La Masa).
Nel 2020 trasforma in opere d'arte tram e pensiline pubbliche di Milano, Roma,
Torino e Firenze in occasione della riapartura delle città dopo il lockdown.

                                                                                        Courtesy dell’artista, Cramum
                                         24
lotto N 10
Arte Contemporanea

FRANCESCO MESSINA 1900-1995
FABRIZIA, 1983
LITOGRAFIA - PROVA D'ARTISTA
28X19 CM

“Nulla di convenzionale e materialistico appare nelle raffigurazioni di Messina.
E ciò accade perché la scultura è un’operazione magica.
Pensiero, sogno, fantasia, volontà, intuizione si collegano in questi bronzi con
armonie di forme e di espressione”, Carlo Carrà. Francesco Messina nasce in
provincia di Catania in una famiglia molto povera. Cresciuto a Genova dove ha
studiato e vissuto fino a 32 anni, si trasferì a Milano.

Insieme a Giacomo Manzù, Arturo Martini, Marino Marini è considerato dalla
critica tra i più grandi scultori figurativi del novecento. È l'autore di alcuni dei
maggiori monumenti del Novecento italiano: Santa Caterina da Siena, collocata
sul lungotevere di Castel Sant'Angelo (che raffigura la cantante ed attrice Maria
Sole, utilizzata da Messina come modella); la Via Crucis di San Giovanni Rotondo;
il Cavallo morente della RAI; il Monumento a Pio XII nella Basilica di S. Pietro.

Le sue opere figurano nei più prestigiosi musei del mondo: Berna, Zurigo, Goteborg,
Oslo, Monaco di Baviera, Parigi, Barcellona, Berlino, San Paolo del Brasile, Buenos
Aires, Venezia, Mosca, San Pietroburgo, Vienna, Washington, Tokio. Dal 1922
iniziò ad esporre regolarmente le sue opere alla Biennale Internazionale d'Arte di
Venezia e tra il 1926 e il 1929 partecipò alle esposizioni del gruppo artistico Il
Novecento Italiano a Milano. Nel 1932 si trasferisce a Milano, dove ottiene dopo
un concorso nazionale, nel 1934 la cattedra di scultura presso l'Accademia Brera
                                                                                            Courtesy Collezione Privata
                                        26                                             27
lotto N 11
Arte Contemporanea

FRANCESCO MESSINA 1900-1955
CAVALLO, 1989-1990
LITOGRAFIA
30X21 CM

“Nulla di convenzionale e materialistico appare nelle raffigurazioni di Messina. E
ciò accade perché la scultura è un’operazione magica.
Pensiero, sogno, fantasia, volontà, intuizione si collegano in questi bronzi con
armonie di forme e di espressione”, Carlo Carrà. Francesco Messina nasce in
provincia di Catania in una famiglia molto povera. Cresciuto a Genova dove ha
studiato e vissuto fino a 32 anni, si trasferì a Milano.
È considerato dalla critica tra i più grandi scultori figurativi del novecento,
insieme a Giacomo Manzù, Arturo Martini, Marino Marini. È l'autore di alcuni dei
maggiori monumenti del Novecento italiano: Santa Caterina da Siena, collocata sul
lungotevere di Castel Sant'Angelo (che raffigura la cantante ed attrice Maria Sole,
utilizzata da Messina come modella); la Via Crucis di San Giovanni Rotondo; il
Cavallo morente della RAI; il Monumento a Pio XII nella Basilica di S. Pietro. Le sue
opere figurano nei più prestigiosi musei del mondo: Berna, Zurigo, Goteborg, Oslo,
Monaco di Baviera, Parigi, Barcellona, Berlino, San Paolo del Brasile, Buenos
Aires, Venezia, Mosca, San Pietroburgo, Vienna, Washington, Tokio. Dal 1922
iniziò ad esporre regolarmente le sue opere alla Biennale Internazionale d'Arte di
Venezia e tra il 1926 e il 1929 partecipò alle esposizioni del gruppo artistico Il
Novecento Italiano a Milano. Nel 1932 si trasferisce a Milano, dove ottiene dopo
un concorso nazionale, nel 1934 la cattedra di scultura presso l'Accademia Brera
di cui divenne, dopo soli due anni, il direttore.

                                                                                             Courtesy Collezione Privata
                                         28                                             29
lotto N 12
Arte Contemporanea

FULVIO MORELLA 1971
ALI DI GABBIANO, 2020
SCULTURA IN LEGNO CORREDATA DA LIBRO
D'ARTISTA CON SEZIONE IN BRAILLE
SCULTURA 43X43X7 CM
LIBRO 29X21CM
E' un designer artista italiano noto per aver portato nell'arte contemporanea la
secolare tecnica della tornitura del legno. Attraverso un'instancabile sperimentazione
l'artista da anni è impegnato a scardinare non solo l'idea di tornitura intesa come
tecnica per la realizzazione di oggetti di design "rustici", ma anche a superare il
confine tra design e arte.
Fulvio Morella è cresciuto con il legno: fin dall'infanzia ha imparato ad amare
questa nobile materia nella falegnameria del padre che produceva per lo più infissi.
Oggi, che lavora nel settore bancario, ha deciso di approcciare il legno in modo
diverso, come materia di ricerca estetica più che funzionale. Le sue opere a prima
vista sono sempre oggetti di design con una chiara funzionalità (soprattutto vasi e
piatti) ma a ben guardare la ricerca, la rifinitura e il pregio dei materiali impiegati
trasformano le sue creazioni in opere che vanno al di là del design e dell'utilità
quotidiana. Suoi progetti sono stati selezionati e mostrati da DeZeen e FuoriSalone.
it. Sue opere sono state pubblicate dalla stampa nazionale e internazionale.

                                                                                               Courtesy dell’artista, Cramum
                                          30                                              31
lotto N 13
Arte Contemporanea

GIO’ POMODORO 1930-2002
Senza Titolo, 1960
ACQUAFORTE FIRMATO E NUMERATO,
ED. 11/100
50X70 CM

Nel ‘54, si trasferisce con la famiglia a Milano dove espone con il fratello Arnaldo         Per i successivi dieci anni, Gio’ predilige la pietra e il marmo, e trasforma le
alla Galleria del Naviglio.                                                                  tensioni in torsioni. Inizia la serie degli Archi, dei Soli, dei Contatti, che realizza
Nel 1956 è invitato per la prima volta alla Biennale di Venezia. Inizia a collaborare        nello studio di Querceta, in Versilia. Nel 1977 realizza la prima grande opera
con la rivista “Il Gesto” e partecipa alle mostre del gruppo “Continuità” con il fratello,   pubblica, Piano d’uso collettivo, nata da un progetto condiviso con gli abitanti di
Fontana, Dorazio, Novelli, Perilli, Tancredi e Turcato. Nel 1958 la personale alla           Ales in Sardegna e dedicata ad Antonio Gramsci. Nel 1980 progetta la scenografia
Galleria del Naviglio viene presentata da Gio Ponti. In questo periodo si stacca             per il “Flauto magico” di Mozart messo in scena alla Fenice di Venezia.
dal gruppo che si organizza intorno alla rivista “Il Gesto” e inizia la serie Fluidità       Nel 1984 è nuovamente presente alla XLI Biennale. Nel 1991 a Taino, sul Lago
contrapposta che espone a Documenta II a Kassel nel 1959.                                    Maggiore, si inaugura il complesso monumentale Luogo dei Quattro Punti Cardinali.
Dal 1958 lavora alle Superfici in Tensione con cui vince il premio per la scultura,          Nel 2002 Gio’ Pomodoro riceve il premio alla carriera Lifetime Achievement Award
insieme ad Anthony Caro, alla prima Biennale per Giovani Artisti a Parigi nel 1959.          in Contemporar y Sculpture.
Nel 1961 tiene un’importante mostra alla Galerie Internationale di Parigi e nel 1962
espone alla Galleria Blu di Milano e alla XXXI Biennale di Venezia con una sala personale.
Nel 1964 la Tate Galler y di Londra acquista l’opera One.

                                                                                                                                                     Courtesy Archivio Gio' Pomodoro
                                           32                                                                                          33
lotto N 14
Arte Contemporanea

STELLA RANZA                                          1965

LA CURA, 2018
TERRACOTTA, LEGNO BRUCIATO
40X22X18 CM

Nata a Varese nel 1965, nipote del mecenate e collezionista Riccardo Crippa Stella cresce in
un ambiente artistico, stimolata dalla collezione d’arte di famiglia. Allieva di Alik Cavaliere
e Giancarlo Marchese, consegue nel 1998 il diploma di scultura presso l‘Accademia di
belle Arti di Brera di Milano.
Sempre tesa a raccontare una storia intima e personale, alla ricerca di un sè più
profondo, Stella scultrice, pittrice e ceramista lavora per anni e si perfeziona nello studio
del ritratto sotto la guida del maestro Enrico Ornati. Affina le tecniche ceramiche presso le
storiche fornaci Ibis a Cunardo, studia l’arte dello scalpello e del marmo a Pietrasanta con il
maestro Pasquale Martini. L’attività espositiva, iniziata nel 1986, la vede presente in Italia e
all’estero, con mostre tematiche e personali.
Nel 2001 partecipa, ricevendo una citazione d’onore, alla terza edizione alla biennale
di Albissola. Nel 2014 con la mostra “nel segno di Fontana” allo studio Righini di
Milano, riflette e avvia un dialogo con l’opera stessa dell’ artista .
Nel 2011 frequenta la casa museo di Giancarlo Sangregorio e in questo periodo
intrattiene con lui un interessante dialogo, affascinata dall’ incastro di elementi in un
medesimo spazio : l’organico del legno e l’inorganico della pietra. Sedotta da questa
vocazione dei materiali, avvia il ciclo di lavori sulle Teste, ”Identità Intime” dove combina
elementi sovrapposti e differenti che si traduce in una ricerca sul tema della maschera
come filtro tra la coscienza individuale e l’esteriore.

                                                                                                   Courtesy dell’artista
                                              34
lotto N 15
Arte Contemporanea

ALFREDO RAPETTI                                                             1961

NOI, L'AMORE, SCOMPOSIZIONE LIRICA
ELEMENTARE, 2018
INCHIOSTRO SU CARTA
21X16,6 CM

Nato a Milano nel 1961, la formazione artistica di Alfredo Rapetti Mogol risente del clima
familiare, dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Giovanissimo, è
introdotto dal nonno materno, nell’ambiente artistico milanese, arrivando a maturare la
passione per la pittura, alla quale si uniscono la formazione presso la scuola del Fumetto a
Milano, le collaborazioni in ambito editoriale, mentre l’esercizio pittorico viene sperimentato in
diverse direzioni, destinate a confluire, nel 1996, nello studio degli artisti Alessandro Algardi
e Mario Arlati che invitano Rapetti a condividere con loro la ricerca pittorica.
Nell’atelier di Via Nota Rapetti lavora quattro intensi anni, arrivando a maturare l’esigenza
di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la pittura, intendendole quali
visualizzazioni del processo mentale e psicologico.
Grazie ad una tecnica particolare, detta impuntura, l’azione del dipingere si fonde così con
l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche
nelle tele.
Segni, tracce, graffiti di un’umanità creativa e consapevole, le opere di Rapetti proseguono
quell’ideale tragitto di una scrittura pittorica che tanto più è universale, quanto più sa
frantumarsi e confrontarsi con i secoli della storia dell’arte, dalle avanguardie storiche al
concettuale, passando per le esperienze spazialiste di Lucio Fontana e le grafie astratte degli
anni Cinquanta.

                                                                                                     Courtesy dell’artista
                                               36
II

       PROGETTO
       SPECIALE

     IL MONDO DELL’ARTE DIALOGA

             con i ragazzi di

          VILLA RATTI
38                  39
Ogni anno è speciale. Ogni asta rappresenta un gradino in avanti,
     una collaborazione riuscita, un progetto andato bene. Questo è
     ciò che i ragazzi de Il Volo Onlus indicano anche attraverso gli atti
     creativi: piccoli e grandi traguardi. Per la X edizione di Scusate il
     Disturbo, i ragazzi de Il Volo, con il supporto di Rossana Maggi,
     a capo del laboratorio di arte della comunità, hanno realizzato un
     progetto di collaborazione complesso e speciale, per raccontare,
     attraverso le immagini scelte di artisti importanti, dei frammenti di
     storie personali, aneddoti o messaggi come spunti esemplari per
     affrontare il quotidiano. L’idea nasce da The Colouring Book, creato
     il primo giorno di quarantena in Italia e ideato e sviluppato da Gian
     Maria Biancuzzi e me, per la piattaforma Milano Art Guide.
     Un enorme e importante progetto in cui 300 artisti italiani e
     internazionali hanno condiviso un loro disegno da colorare per
     tutte le persone chiuse nelle proprie case. Un lavoro di squadra
     nato da quell’urgenza di condividere un momento non semplice
     che ha accomunato tutti, nel bene e nel male. Un frangente di
     vita che, attraverso i pensieri e le indicazioni degli artisti, è
     stato vissuto da punti di vista diversi. Con la comunità del Volo
     Onlus e i ragazzi abbiamo selezionato i disegni di Maurizio
     Cattelan, Claudio Corfone, Ettore Favini, Goldschmied & Chiari,
     Silvia Mariotti, Adrian Paci, Marta Pierobon, Marinella Senatore,
     Giuseppe Stampone, Patrick Tuttofuoco e Vedovamazzei che i
     ragazzi hanno realizzato attraverso le più varie interpretazioni
     stilistiche.
     Gli artisti, attraverso il loro disegno, hanno partecipato in un reale
     dialogo, ponendo le basi per una riflessione e sperimentazioni da
     parte di Marina, Gabriele, Francesca, Luna, Riccardo, Martina,
     Giulia, Iara, Elena, Alice. I ragazzi de Il Volo e gli artisti hanno
     dunque collaborato, mettendo in atto una grande libertà da parte
     degli artisti, che hanno lasciato interpretare il loro immaginario
     tratto dal Colouring Book, per le narrazioni visive dei ragazzi che,
     attraverso i loro disegni colorati e ricreati, ci hanno raccontato dei
     frammenti della loro quarantena.

     Un ringraziamento speciale a Gianmaria Biancuzzi e a tutti gli
     artisti. E ovviamente ai ragazzi de Il Volo.

                                           ROSSELLA FARINOTTI

40                              41
lotto N 16
Il mondo dell'arte dialoga

MAURIZIO CATTELAN
L.O.V.E.

+ MARINA

Maurizio Cattelan (Padova, 1960) è tra gli artisti italiani più importanti della sua generazione.
Formatosi autonomamente, ha iniziato la propria carriera alla fine degli anni Ottanta. Le sue opere,
che prendono forma da oggetti e persone del mondo reale, costituiscono il risultato di una operazione
dissacrante nei confronti dell'arte e delle istituzioni.

                                                                                                        L.O.V.E. è l’opera pubblica contemporanea più iconica di Milano.
                                                                                                        Una mano di 5 metri d’altezza con il dito medio alzato, realizzato in marmo di Carrara, in dialogo
                                                                                                        con il Palazzo Mezzanotte, la Borsa di Milano. Nel 2010 Cattelan inaugurò quest’opera simbolica
                                                                                                        nel periodo buio della crisi economica mondiale. Il mercato mandava a quel paese la città di Milano e
                                                                                                        il mondo: un atto controverso, drammatico e ironico nello stesso tempo, posto al centro di Milano per
                                                                                                        fare riflettere la cittadinanza.

                                                                                                                                                                                        Courtesy dell’artista

                                                 42                                                                                                      43
lotto N 17
Il mondo dell'arte dialoga

CLAUDIO CORFONE
CROSTATA COLORATA (CROSTATA DI FRUTTA
PER IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO)
+GABRIELE

Claudio Corfone (Foggia, Italia, 1985). Vive e lavora a Milano.
Si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e ha frequentato il corso di Asta
Groeting presso la Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig. “Lampo Legenda”
è il titolo della sua prima mostra personale del 2013 nello studio Apeiron a Sovico,
Italia. Tra il 2012 e il 2014 organizza una serie di collettive dal titolo “Extradelicato”,
in collaborazione con altri artisti attivi a Milano.
È co-fondatore di Studi Festival, il festival delle mostre negli studi degli artisti a Milano,
di cui organizza tre edizioni dal 2015 al 2017.

                                                                                                      Courtesy dell’artista

                                             44                                                  45
lotto N 18
Il mondo dell'arte dialoga

ETTORE FAVINI
CAMOUFLAGE
+ FRANCESCA

Ettore Favini (Cremona, Italia, 1974). Le memorie, individuali e collettive, sono
spesso al centro di un percorso che muove da ispirazioni autobiografiche per              FRONTE                                      RETRO
elaborare temi universali quali il tempo e l’esistenza. Le sue opere, che tendono a
essere specifiche al luogo dal quale originano, sono il risultato di un lungo processo
di crescita che ne fa degli organismi vivi, mai conclusi: dispositivi di visione aperti
in cui l’opera partecipa alla vita e il fruitore diventa parte attiva dell’opera.

                                                                                          “Il camouflage, chiamato anche colorazione criptica, è un meccanismo di difesa o
                                                                                          tattica che gli organismi usano per mascherare il loro aspetto, di solito per fondersi
                                                                                          con l'ambiente circostante.
                                                                                          Nella maggior parte dei casi viene usato in ambito militare o tattico.
                                                                                          In questo momento storico il Mediterraneo è la metafora delle reali funzioni che
                                                                                          il mimetismo dovrebbe implicare: mascherare posizioni, identità e movimento dove
                                                                                          i confini sono così radicalmente cambiati in un mare che è sempre stato aperto alla
                                                                                          circolazione di persone, simboli e idee”.

                                                                                                                                                              Courtesy dell’artista
                                          46
lotto N 19
Il mondo dell'arte dialoga

EMILIO ISGRO’
LA BELLA ADDORMENTATA
+ LUNA

Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Italia, 1937). Vive e lavora a Milano.
Artista e pittore concettuale, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista,
Isgrò è considerato uno dei nomi più internazionalmente rinomati e prestigiosi della
scena artistica italiana. Il suo lavoro può essere considerato tra i più rivoluzionari e
originali all’interno delle cosiddette Vanguardias degli anni ’60. L’artista è l’autore
indiscusso della “Cancellazione” – l’atto di eliminare le parole da un libro stampato
– qualcosa che ha cominciato a esplorare nei primi anni ’60. Come pioniere della
“cancellazione” di testi, enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche film, Emilio
Isgrò è stato invitato a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1972, nel 1978,
nel 1986 e nel 1993. Nel 1977 gli è stato assegnato il primo posto alla Biennale
di Sao Paulo, in Brasile.

                                                                                                Courtesy dell’artista
                                          48                                               49
lotto N 20
Il mondo dell'arte dialoga

GOLDSCHMIED & CHIARI
SURVIVAL IS A FULL TIME JOB
+ RICCARDO
Sara Goldschmied (Vicenza, 1975) ed Eleonora Chiari (Roma, 1971) fondano il duo
Goldschmied & Chiari nel 2001. Hanno raggiunto il riconoscimento internazionale
grazie a numerose mostre collettive collaborando con prestigiose istituzioni e musei tra
i quali: Galleria Nazionale di Arte Contemporanea, Roma; Castello di Rivoli Museo
d’Arte Contemporanea, Torino; Officine Grandi Riparazioni, Torino; Museo Belmonte
Riso di Arte Contemporanea, Palermo; Museion, Museo di Arte Contemporanea,
Bolzano; MoCA - Museum of Contemporary Art, Shanghai; Visual Arts Center of New
Jersey, U.S.A.; Fundació Joan Miró, Barcellona; Museo San Telmo, San Sebastian;
Museo MAXXI, Roma.

                                                                                           Courtesy delle artiste
                                          50
lotto N 21
Il mondo dell'arte dialoga

ADRIAN PACI
IL CAVALIERE CONFUSO
+ MARTINA

Adrian Paci (Scutari, Albania, 1969). Paci si è diplomato all’Accademia d’Arte
di Tirana e dal 1992 al 1995 ha continuato la sua formazione in Italia, dove si
è trasferito definitivamente nel 1997 scegliendo Milano come città d’adozione
dove attualmente vive e lavora. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1999
e nel 2005, alla Biennale di Sydney nel 2006 e alla Quadriennale di Roma nel
2008 nella quale ha vinto il primo premio. Ha partecipato inoltre alla Biennale
di Lione nel 2009 e a quella di Salonicco nel 2013. Le sue opera sono presenti
nelle collezioni del Solomon Guggenheim Foundation e del MoMA a New York;
del Centre Georges Pompidou e della Louis Vuitton Fondation a Parigi; Kunsthaus,
Zurigo; Moderna Museet, Stoccolma; Fundacio “La Caixa”, Barcellona e Unicredit
Collection, Milano.

                                                                                   Courtesy dell’artista
                                      52
lotto N 22
Il mondo dell'arte dialoga

MARTA PIEROBON
HAND
+ GIULIA S.

Marta Pierobon (Brescia, 1979). Passa con leggerezza dalla scultura al disegno,
realizzando opere dal personale e definito alfabeto espressivo che palesano spesso
aspetti sociali primordiali e rimanipolazioni di simboli legati alla sfera femminile.

                                                                                        Courtesy dell’artista
                                         54
lotto N 23
Il mondo dell'arte dialoga

MARINELLA SENATORE
DANCE FIRST
+ RICCARDO

Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, Italia, 1977) è un’artista e film maker
italiana. Da anni lavora in giro per il mondo. I suoi lavori - tra cui cortometraggi,
libri, disegni, installazioni e performance – sono caratterizzati da un continuo
dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Al centro della sua pratica artistica c’è
la partecipazione pubblica che, attraverso forme di protesta, teatro, racconti orali,
danze e cerimonie, riflette sulla natura politica delle formazioni collettive. Le sue
performances toccano tematiche come l’emancipazione, l’uguaglianza, i sistemi di
aggregazione e le condizioni lavorative, immaginando il palcoscenico come una
piattaforma sociale.

                                                                                             Courtesy dell’artista
                                           56
lotto N 24
Il mondo dell'arte dialoga

GIUSEPPE STAMPONE
PROIEZIONI-ORTOGONALI
+ IARA

Giuseppe Stampone (Cluses, 1974). Dal 2017 e’ membro associato della Civitella
Ranieri Foundation di New York e, dal 2013, all’American Academy di Roma.
Lavora a Roma, Bruxelles e New York. La sua produzione artistica spazia da
installazioni multimediali e video a disegni realizzati con la penna Bic, una tecnica
comune in molti dei suoi progetti. E’ il fondatore del Progetto Solstizio ealizzato
in collaborazione con l’Unione europea e sviluppato in diversi Paesi del mondo.
Stampone collabora con diverse Università, come l’Accademia di Belle Arti di
Urbino dove insegna “Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive”, l’Università IULM di
Milano, l’Università Federico II di Napoli e nel McLuhan Program in Culture and
Technology di Toronto. Elabora inter venti di ricerca e sperimentazione d’arte e
nuovi media con Alberto Abruzzese e Derrick De Kerckhove.

                                                                                        Courtesy dell’artista

                                         58
lotto N 25
Il mondo dell'arte dialoga

PATRICK TUTTOFUOCO
FEAR NO MORE (CHINDIA)
+ ELENA

Patrick Tuttofuoco (Milano, Italia, 1974). La pratica di Patrick Tuttofuoco tesse un
dialogo tra gli individui e la loro capacità di trasformare l’ambiente in cui vivono.
Esplora le nozioni di comunità e integrazione sociale al fine di coniugare il fascino
sensoriale immediato e il potere di innescare risposte teoriche profonde. Tuttofuoco
fonde Modernismo e Pop e spinge la figurazione verso l’astrazione, utilizzando
l’uomo come paradigma dell’esistenza, matrice e unità di misura della realtà.
Da questo processo interpretativo e cognitivo vengono prodotte infinite versioni
dell’individuo e del contesto in cui vive, da cui sono generate forme in grado di
animare le sculture.

                                                                                        Courtesy dell’artista
                                         60
lotto N 26
Il mondo dell'arte dialoga

VEDOVAMAZZEI
Senza titolo
+ ALICE

Stella Scala (Napoli, Italia, 1964) e Simeone Crispino (Frattaminore, 1962)
lavorano insieme come un duo collaborativo con il nome di Vedovamazzei dal
1991. Vivono e lavorano a Milano. Il disegno dei Vedovamazzei riprende un’opera
del duo del 2016 realizzata per le Olimpiadi di Rio e posta sul tetto di Casa Italia
per l’occasione. Il +39 è il prefisso italiano dei numeri di telefono, in quel caso
realizzata in bianco rosso e verde, i colori della nostra bandiera.

                                                                                       Courtesy dell’artista

                                        62
III

     IL LABORATORIO
      DI VILLA RATTI

64          65
lotto N 27
il laboratorio di villa Ratti

ANNA
UNTITLE, 2019
ACRILICI, CRETA E COLLA VINILICA SU TELA

Ho giocato con materiali poveri cercando di sperimentare l’uso della materia,
mettere le mani nelle mie questioni e vedere concretizzarsi un’opera è un gioco che
mi diverte molto.

                                        66                                            Courtesy dell’artista e de Il Volo
lotto N 28
il laboratorio di villa Ratti

FRANCESCA
TUTTO, 2019
CAVIARDAGE CUCITO

La domanda è fatta.
La risposta è implicita.
Il tutto è da leggere tra le righe cucite.

                                                  Courtesy dell’artista e de Il Volo
                                             68
lotto N 29
il laboratorio di villa Ratti

MARINA
TEMPO, 2020
TECNICA MISTA SU LEGNO

La base di questo quadro è stata creata grattando via dalla mia tavolozza i colori
asciutti che si erano stratificati durante i mesi di utilizzo. Tra lo spessore del colore
ho dipinto una figura femminile eterea che rappresenta lo scorrere delle cose, in
contrapposizione con la staticità e il peso della materia che la circonda.

                                                                                            Courtesy dell’artista e de Il Volo
                                           70
lotto N 30
il laboratorio di villa Ratti

ZGU ION
GUERRA, 2018
CHINA SU CARTA

Trattiene ed interviene l’effimero.

                                                Courtesy dell’artista e de Il Volo
                                      72   73
IV

      DESIGN
     ICONICO

74      75
Come molti di voi sapranno, quest’anno per Il Volo Onlus è stato un
anno intenso e difficile: l’arrivo del COVID-19 ha travolto anche        L’anno scorso, grazie al supporto di molti generosi sostenitori
la vita della nostra Cooperativa. Grazie a un esteso lavoro di           come voi, sono state erogate 24.000 ore di assistenza rivolte agli
prevenzione, finora, non abbiamo avuto contagi all’interno della         ospiti della Comunità “Villa Ratti”. È stato creato per ciascuno
Comunità, ma per mettere in sicurezza il più possibile i nostri          di loro un percorso terapeutico riabilitativo personalizzato che
ospiti e i nostri operatori abbiamo dovuto ripensare tante iniziative    ha sostenuto questi giovani e le loro famiglie con incontri di
ed attività.                                                             psicoterapia individuale, di gruppo e familiare, laboratori di orto,
                                                                         inglese, arte e cucina e sono stati avviati tirocini per oltre 1250
La chiusura delle scuole ha interrotto bruscamente il lavoro di          giornate lavorative con realtà imprenditoriali del territorio.
affiancamento e sostegno psicologico con decine di alunni di
elementari e medie e ancora più significativo è stato l’impatto          Noi vogliamo continuare a fare del nostro meglio, ma da soli
che l’emergenza ha avuto sulla Comunità terapeutico-riabilitativa        non possiamo farcela: abbiamo bisogno del vostro aiuto. Per
"Villa Ratti" e sugli ospiti che soffrono di Disturbo Borderline di      questo, quest’anno più che mai, l’Asta “Scusate il Disturbo” sarà
Personalità.                                                             imprescindibile! Perché gli effetti della pandemia hanno intaccato
                                                                         sensibilmente le entrate che sostengono le nostre attività, fermando
Abbiamo messo in campo numerose misure di tutela per i lavoratori        per molti mesi le abituali azioni di raccolta fondi, ma mai le attività
e per gli ospiti: abbiamo introdotto l’uso di mascherine, guanti         e il percorso di cura dei nostri giovani con Disturbo Borderline di
e presidi sanitari, modificato le attività che non consentivano          Personalità.
il rispetto delle distanze di sicurezza, limitato l’accesso al solo
personale sanitario indispensabile, sospeso le visite, gli incontri      Il risultato della decima edizione dell’Asta sarà una base
non urgenti e i permessi per tornare a casa.                             fondamentale su cui poter contare per continuare a offrire le
                                                                         migliori cure terapeutiche e riabilitative ai nostri ospiti, numerose
Tutto questo ha reso ancora più delicato l’equilibrio di molti ospiti,   ore di tirocini lavorativi e un importante sostegno agli studenti del
che soffrono di Disturbo Borderline di Personalità, e ha aumentato       territorio e alle loro famiglie.
significativamente la fatica fisica e mentale di tutto il personale.
Ma medici, psicologi, educatori, infermieri e tutti gli operatori        La vostra generosità non è mai stata così necessaria, quindi grazie
hanno sempre dato il massimo, e siamo fieri di lavorare al loro          per il sostegno che ci darete anche in questa speciale occasione!
fianco!

Ora possiamo dire che non è stato facile, ma se nonostante
l’emergenza sanitaria è stato possibile non interrompere il percorso
terapeutico-riabilitativo dei nostri ospiti, è stato solo grazie alle
tante persone che in questo difficile periodo sono state al nostro
fianco.

                                                                                        DOTT.SSA ELISABETTA PELLEGRINI,
                                                                                        DOTT. SALVATORE DAMIANO
                                                                                        Direzione Comunità terapeutico-riabilitativa “Villa Ratti”
                                        76                                                          77
lotto N 31
Design Iconico

CALLIGARIS
COCO
DESIGN BUSETTI, GARUTI, RADAELLI

                                                                                         COCO È UNA POLTRONCINA CON STRUTTURA IN TUBO DI METALLO Ø20 MM.
Manuela Busetti, Andrea Garuti e Matteo Redaelli collaborano dal 2008 allo               SEDILE E SCHIENALE IMBOTTITI E TAPPEZZATI FISSI IN VELLUTO.
sviluppo di nuovi prodotti destinati ai vari ambienti della casa e del contract. Hanno   «LA MODA PASSA, LO STILE RESTA».
vinto prestigiosi concorsi e ricevuto riconoscimenti e pubblicazioni internazionali.     QUESTE LE PAROLE DI MADEMOISELLE COCO RIMASTE IMPRESSE NELLA STORIA
Dalla sintesi delle proprie qualità e sensibilità diverse danno vita a prodotti          DELLA MODA. CALLIGARIS LE REINTERPRETA E RISPOLVERA UN TEMA EVERGREEN:
frutto di ricerca sulle nuove modalità del vivere quotidiano, rielaborando o             GLI ANNI ’50.
decontestualizzando tecnologie e materiali nuovi o del passato, per la creazione di      CARATTERIZZATE DAL CONTRASTO TRA RAFFINATE STRUTTURE METALLICHE E
oggetti inediti, innovativi, adatti a rispondere alle esigenze contemporanee.            GENEROSE SCOCCHE IMBOTTITE, QUESTE DELIZIOSE POLTRONCINE SONO
                                                                                         PERSONALIZZABILI NELLE FINITURE CON MOLTEPLICI VARIANTI DI COLORE.

                                         78                                                                                79   Photo by Aldo Ballo, 1969
lotto N 32
Design Iconico

CAPPELLINI
GREEN MELT
DESIGN JOHAN LINDSTÉN

Non appena terminati gli studi, Johan Lindstén fonda il proprio studio di design a
Stoccolma, nel 2008.

L'ampio range di realizzazioni di Lindstén spaziano dalla progettazione di prodotti
in edizione limitata (poi vendute a musei) ad accessori tecnologici di uso comune
come i prodotti fono-assorbenti per la Apple, fino alla progettazione di mobili ed
elementi di arredamento.
                                                                                          LA LAMPADA MELTDOWN SI RINNOVA CON UNA NUOVA PROPOSTA DI COLORE,
                                                                                          CHE AVVOLGE DI LUCE MORBIDA L’ATMOSFERA DELLE SERATE INVERNALI: LA
Johan Lindstén interpreta il design come l’opportunità per esprimere emozioni
                                                                                          VERSIONE GREEN MELT.
e pensieri trasferendoli in oggetti fisici e per influenzare lo stato d'animo delle
persone, con l'intenzione di migliorare la qualità della vita con elementi dall'aspetto
                                                                                          QUESTA PARTICOLARE TONALITÀ DI COLORE DEL VETRO DIFFONDE UNA LUCE
gradevole, giocoso e sorprendente.
                                                                                          CONCENTRATA E SOFT.
I dettagli inaspettati capaci di attirare l’attenzione sono un suo tema ricorrente:
                                                                                          LA FUNZIONE ILLUMINANTE DIVENTA PRETESTO PER REALIZZARE UN OGGETTO
i suoi prodotti sono caratterizzati da semplicità e note emozionali che generano
                                                                                          DI GRANDE PERSONALITÀ.
forme non solo piacevoli alla vista, ma soprattutto espressione di un sentimento.
                                                                                          QUESTA LAMPADA PRESENTA UN SINGOLO DIFFUSORE IN VETRO COLORATO
Per Cappellini, Johan Lindstén realizza le poltroncine Embroider y Chair, la serie
                                                                                          IN PASTA, SOFFIATO A BOCCA SU STAMPO. I VETRI SONO PEZZI UNICI FRUTTO
basata sull'interpretazione del ciclo di stagioni, e le poltrone Embroider y Simple
                                                                                          DELL’ANTICA ARTE DEI MAESTRI VETRAI.
ed Embroider y Tiger.

Tra le altre realizzazioni, spiccano i progetti sui corpi illuminanti, come le lampade
Meltdown, nelle versioni da terra, da tavolo e a sospesione.
                                          80                                                                               81
lotto N 33
Design Iconico

CATELLANI&SMITH
ATMAN
DESIGN ENZO CATELLANI

Enzo Catellani nasce a Zibello (Parma) nel 1950 ed inizia la sua esperienza nel       LAMPADA: CRISTALLO OVALE CON BASE NICHELATA DALLE GRANDEZZE 16X8
mondo della luce alla fine degli anni ’70, entrando in contatto con i movimenti ed    CM. ATMAN È LA PRIMA SPERIMENTAZIONE DI ENZO CATELLANI CON UNA
i protagonisti che hanno scritto la storia dell’illuminazione nel design.             FONTE LUMINOSA LED, MA È STATA UN’IDEA NATA PER CASO, O FORSE
                                                                                      PER FATO. TUTTO PARTE DA UN VIAGGIO IN INDIA, DAL CONTATTO CON LA
Nel 1989 fonda la Catellani & Smith, azienda italiana che rispecchia la sua           PROFONDITÀ DI UNA CULTURA FATTA DI SILENZIO E DI CAOS, DI SPIRITUALITÀ E
personale concezione di lavoro - a metà tra arte ed artigianato - nel laboratorio     DI MISERIA. QUI ENZO CATELLANI SCOPRE QUESTE PIETRE SACRE DALLA FORMA
di Villa di Serio (Bergamo). In pochi anni riscuote un successo via via crescente,    OVALE E DECIDE DI RIPRODURRE QUELLA FORMA UTILIZZANDO IL CRISTALLO. IL
grazie a creatività, esperienza e duro lavoro, sino a diventare un protagonista del   SUO NOME NASCE DA UNA PAROLA IN SANSCRITO CHE SIGNIFICA “ANIMA”.
mondo del design, creatore di lampade iconiche, un designer imprenditore che
crea e produce lampade e nuovi modi di vivere la luce.

                                        82                                                                               83   Photo by Aldo Ballo, 1969
lotto N 34
Design Iconico

CATELLANI&SMITH
FIL DE FER
DESIGN ENZO CATELLANI

Enzo Catellani nasce a Zibello (Parma) nel 1950 ed inizia la sua esperienza nel
mondo della luce alla fine degli anni ’70, entrando in contatto con i movimenti ed
i protagonisti che hanno scritto la storia dell’illuminazione nel design.

Nel 1989 fonda la Catellani & Smith, azienda italiana che rispecchia la sua
personale concezione di lavoro - a metà tra arte ed artigianato - nel laboratorio
di Villa di Serio (Bergamo). In pochi anni riscuote un successo via via crescente,
grazie a creatività, esperienza e duro lavoro, sino a diventare un protagonista del
mondo del design, creatore di lampade iconiche, un designer imprenditore che
crea e produce lampade e nuovi modi di vivere la luce.
                                                                                      LAMPADA: SFERA IN FILO D’ALLUMINIO NATURALE (CAVO DA SFERA A DIMMER
                                                                                      GRIGIO) DIAMETRO 70 CM.

                                                                                      FIL DE FER È UNA LAMPADA IN FILO DI ALLUMINIO MODELLATO ED INTRECCIATO
                                                                                      ILLUMINATA ALL’INTERNO DA MINUSCOLE LAMPADINE.PENSATA E REALIZZATA DA
                                                                                      ENZO CATELLANI È LA CREAZIONE A LUI PIÙ CARA. NASCE QUASI VENT’ANNI
                                                                                      FA PER UNA COMMISSIONE, MA NON SODDISFA LE ASPETTATIVE E QUINDI NON
                                                                                      VIENE UTILIZZATA PER QUEL PROGETTO. RIMANE DUNQUE APPESA NEL SUO
                                                                                      LABORATORIO MA OGNI VOLTA CHE VIENE VISTA ACCESA RIESCE SEMPRE AD
                                                                                      INCANTARE. HA QUALCOSA DI SPECIALE E MAGICO. ENZO CATELLANI DECIDE
                                                                                      ALLORA DI CONTINUARE A LAVORARCI PER MIGLIORARLA. VERRÀ POI MESSA IN
                                                                                      COMMERCIO, DIVENENDO L’ICONA PIÙ RAPPRESENTATIVA DI CATELLANI & SMITH.

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lotto N 35
Design Iconico

DAVIDE GROPPI
SAMPEI 440
DESIGN DAVIDE GROPPI, ENZO CALABRESE

Dalla fine degli anni Ottanta, partendo da un piccolissimo laboratorio nel centro storico di
Piacenza, Davide Groppi inventa e produce lampade con il marchio omonimo.

Nel corso del tempo, l’indipendenza creativa e imprenditoriale ha permesso di sviluppare
progetti originali e fortemente riconoscibili, distribuiti in tutto il mondo. Progetti che arrivano dal
cuore e dal cervello, intuizioni che affiorano da un certo modo di essere e di pensare. Lampade
e progetti di luce in cui semplicità, leggerezza, emozione ed invenzione sono le componenti
fondamentali di progetto. Le lampade di Davide Groppi non nascono mai semplicemente come
lampade, ma come l’esigenza di dare forma ad una necessità o ad un significato. Le sue
ispirazioni sono frequentemente l’arte, il ready-made, la magia, la voglia di fare le cose con
le mani o semplicemente il desiderio di giocare e scherzare con la luce. La luce, per Davide
Groppi, è una meravigliosa occasione per sedurre ed emozionare.

Da sempre Davide Groppi lavora con un affiatato gruppo di collaboratori con i quali condivide
lo sviluppo di tutte le idee. Nel corso della sua pluriennale attività Davide Groppi ha collaborato,
sviluppando progetti e allestimenti, con varie aziende di design tra cui: De Padova, Boffi, Paola
Lenti e Christofle. Innumerevoli sono i lavori sviluppati nel mondo: abitazioni, negozi, musei.
Particolarmente dinamica l’attività nel mondo dell’ospitalità. Alcuni dei più importanti chef
stellati al mondo hanno scelto la luce di Davide Groppi per i loro ristoranti: Massimo Bottura,
Massimiliano Alajmo, Moreno Cedroni, Giancarlo Perbellini.

Il lavoro di Davide Groppi è stato più volte riconosciuto attraverso pubblicazioni e assegnazione         SAMPEI È UN PROGETTO SPECIALE. UN AUTENTICO “READY-MADE” PERCHÉ
di premi. Ricordiamo il premio Edida nel 2011 per la lampada Sampei, il Premio Design Plus                RICAVATO DA UNA VERA CANNA DA PESCA. MA È ANCHE UN SEGNO NELLO
nel 2014 per la lampada Neuro, il doppio XXIII ADI Compasso d’Oro nel 2014 per le lampade                 SPAZIO, SOTTILE E POTENTISSIMO. SAMPEI È L’IDEA DI METTERE LA LUCE PER
Nulla e Sampei e il premio XXIV ADI Compasso d'Oro Menzione d'Onore nel 2016. Il premio                   TERRA O SUL TAVOLO.
ADI Compasso d’Oro è considerato il più storico e prestigioso premio di design al mondo.                  COMPASSO D'ORO ADI 2014. SAMPEI 440
                                                                                                          220 / 240 V - 50 / 60 HZ - 18 W LED - 3000K - 1430 LM
Enzo Calabrese è nato a Brindisi, nel 1961. Vive e lavora a Pescara. E’ architetto e industrial           CAVO NERO - ORIENTABILE - DIMMER
designer. PHD, ricercatore e Professore in Composizione Architettonica presso la Facoltà di
Architettura di Pescara. E’ stato Assessore all’Urbanistica e Visiting Researcher al C.C.A.C
– California College of the Arts – di San Francisco e al College of Environmental Design
dell’Università della California – Berkeley, negli Stati Uniti.

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lotto N 36
Design Iconico

ETHIMO
KILT
DESIGN MARCELLO ZILIANI

Marcello Ziliani nasce a Brescia nel 1963 sotto il segno dei pesci.                      KILT, LA SEDUTA CHE ‘PRENDE SPUNTO DALL’IMMAGINE DELLA FAMOSA FASCIA
Nel 1988 si laurea in architettura al Politecnico di Milano con Achille Castiglioni      DI TESSUTO CHE SI AVVOLGE ATTORNO ALLA VITA DEI FIERI ABITANTI DELLE
come relatore (e maestro ineguagliato).                                                  HIGHLANDS’, VIENE REINTERPRETATA DA ETHIMO E MARCELLO ZILIANI PER CREARE
                                                                                         UNA POLTRONA LOUNGE STRAORDINARIAMENTE AMPIA E ACCOGLIENTE, CHE
Dopo tre anni di esperienza all’estero rientra in Italia e si dedica prevalentemente     CONSERVA LE STESSE CARATTERISTICHE DI SOLIDITÀ, LEGGEREZZA E VERSATILITÀ
al design sviluppando progetti per i settori dell’arredamento, del complemento,          DELLA SEDIA DINING.
dell’illuminazione, del bagno, dell’ufficio, dell’oggettistica e della prima infanzia,   LA SILHOUETTE AVVOLGENTE DELLA POLTRONA LOUNGE KILT È CONFERMATA
occupandosi inoltre di allestimenti, coreografie teatrali, art-direction, design         DALLA FITTA TRAMA DI CORDA TESA CHE, ABBRACCIANDO LA STRUTTURA IN
coordination, grafica e comunicazione.                                                   TEAK, DISEGNA LO SCHIENALE E LA SEDUTA, ASSICURANDO LA MASSIMA
                                                                                         COMODITÀ E RESISTENZA. KILT RAPPRESENTA UN MIX IDEALE TRA ELEGANZA,
Non ama gli assolutismi e le sicurezze incrollabili, gli piace guardare le cose con      ERGONOMIA E FUNZIONALITÀ E PUÒ ESSERE, INOLTRE, ABBINATA AI NUOVI E
occhi sempre diversi per entrar vi in sintonia, preferisce parlare piano e soprattutto   PRATICI TAVOLINI D’APPOGGIO, REALIZZATI IN TEAK NATURALE O DECAPATO.
ascoltare. Crede che qualsiasi progetto sia, in fondo, un desiderio, una speranza        NELLA SUA NUOVA ‘VESTE’ KILT RIVELA LOOK DIFFERENTI, CHE LE PERMETTONO
di volo. E che, nonostante le grandi corse che si fanno agitando inutilmente le          DI RISPONDERE ALLE DIVERSE ESIGENZE ESTETICHE DEGLI SPAZI CHE LA
braccia, prima o poi dieci metri in planata si riescano anche a fare. Come tutti,        ACCOLGONO. KILT È DISPONIBILE SIA NELLA VERSIONE IN TEAK NATURALE
chi più chi meno, ha messo da parte la dotazione minima indispensabile di premi          E CORDA COLOR SABBIA SIA NELL’INEDITA FINITURA IN TEAK DECAPATO E
e riconoscimenti, ha tenuto conferenze, workshop, fatto parte di giurie, mostre ecc.     CORDA DARK GREY, UN NUOVO E RAFFINATO ACCOSTAMENTO CHE LE DONA
                                                                                         UN’ALLURE ANCORA PIÙ RICERCATA.
Dal 2011 insegna design di prodotto all’università di San Marino/IUAV Ha firmato
progetti per Allibert, BBB, Bertocci, Calligaris, Casprini, Ciacci, Ciatti, Domitalia,
Donati, Ethimo, Flex, Flou, Flos, Fontana Arte, Frascio, Geuther, Inglesina, Infiniti,
ISA, Krios, Krover, Lanzini, Magis, Modo e Modo, Norda, Olympia, Opinion Ciatti,
Pali, Parri, Pedrali, Progetti, Rapsel, Roche Bobois, Sintesi, Techimpex, Vanini,
Views International, Visentin, Zago.

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