Scuola di Specializzazione in Medicina Interna - Direttore: Prof. Paolo Martelletti Canditato: Ottaviani Chiara. Esame finale II AA

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Scuola di Specializzazione in Medicina Interna - Direttore: Prof. Paolo Martelletti Canditato: Ottaviani Chiara. Esame finale II AA
Scuola di Specializzazione in Medicina Interna

Direttore: Prof. Paolo Martelletti
Canditato: Ottaviani Chiara. Esame finale II AA
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CASO CLINICO
•   PC, maschio di 72 aa (medico in pensione, fumatore), giunge in PS per astenia e dispnea per sforzi lievi e
    tremori (da Gennaio 2017 ripetuti ricoveri per scompenso). Agli EE grave iponatriemia (120 mEq/l)
•   In APR:
         •    BPCO, ipertensione arteriosa, FA permanente (PMK bicamerale) ipertensione polmonare di
              recente insorgenza (post-capillare no tromboembolica), iperomocisteinemia, deficit restrittivo
              ventricolo sinistro (già studiato a Pavia), adenoK (resezione anteriore sec Hartmann con
              confezionamento di stomia e successiva ricanalizzazione), IRC, vescica neurologica
              (autocateterismi)
     –   ECOCOLOR-DOPPLER CARDIACO: Ipertrofia concentrica, asimmetrica del ventricolo sinistro con
         particolare interessamento del SIV. FE 68% … Atrio sinistro ingrandito in assenza di evidenti
         formazioni di plus…. Valvola aortica sclerocalcifica … Valvola mitralica insufficienza lieve. Sezioni
         destre ipertrofiche con riduzione degli indici di contrattilità ...insufficienza tricuspidalica di se verità
         intermedia… Non versamento pericardico. VCI non collassabile .
     –   ECO-TSA/AAII: ndr
     – RX torace: ndr
•   Agli EE: nella normaà tsh, ammonio,ca, p, mg, assetto lipidico, C. Difficile negativo, HBV, HCV negativi-
     – Alterati: ipergamma policlonale, aumento ggt , bili (diretta), ldh, lipasi, uricemia, IVU , all’EGA alcalosi
         metabolica normossiemica normocapnica, cre 2-3, BUN 120-95 , lieve ipoK, all’emocromo PLT
         99.000, PCR 1,67, PCT 0,28, trI-HS 46-64, BNP 517-903
•   TD in corso: Sintrom, Lasix 500 mg 1/2 cp per 2 ,Arvenum 500 mg 1cp per 2
    KCL retard 600 mg 3 cp la mattina, folina 5 mg, Zaroxolyn 1/2 cp, Aldactone 25 mg 2 cp, Allopurinolo 300
    mg 1/2 cp

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AMILOIDOSI - definizione
– Gruppo di malattie caratterizzate da un disordine del
  folding (ripiegamento tridimensionale) di proteine che,
  divenute insolubili, precipitano sotto forma di fibrille
  (accumulo spesso in sede extra cellulare).
– Le reazioni sono facilitate da molecole chaperon che si
  legano alle proteine → stato di avvolgimento parziale →
  cicli di folging-unfolding-folding
– Individuati più di 20 diversi precursori proteici che
  possono assumere una conformazione amiloide, motivo
  per cui esistono molti diversi tipi di amiloidosi.
– Le fibrille amiloidi insolubili formano depositi
  particolarmente stabili a livello di numerosi organi
  (alterazioni strutturali e funzionali)
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CLASSIFICAZIONE - 1
ANATOMICA                     Amiloidosi sistemiche
                              Amiloidosi localizzate

EZIOLOGICA                    Amiloidosi primarie
                              Amiloidosi secondarie

GENETICA                      Amiloidosi ereditarie
                              Amiloidosi sporadiche

BIOCHIMICA                    Tipo di proteina (> 20 tipi diversi)

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CLASSIFICAZIONE - 2
FORMA SISTEMICA: depositi          presenti in vari organi (generalmente origine neoplastica,
infiammatoria, genetica o iatrogena). I sintomi e la gravità della malattia dipendono dall'organo
prevalentemente interessato.
Incidenza: 8 casi x milione/anno; M:F 1:1; età: 50-70 anni; prognosi: infausta a 12 anni dalla
diagnosi nell’80% dei pazienti
•Reni: 74%
•Cuore: 60%
•Fegato: 27%
•SNA: 18%
•GI: 8%
•Altro: SNC/SNP, articolazioni, pancreas, milza, cute.
FORMA      LOCALIZZATA: confinata ad un particolare organo o tessuto (cuore, reni, tratto
gastrointestinale, sistema nervoso (malattia di Alzheimer), derma ), di solito meno grave.

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A. SISTEMICHE: varianti più comuni
• Amiloidosi primaria (a catena leggera, AL);
• Amiloidosi secondaria (acquisita, AA);
• Amiloidosi ereditaria;
• Amiloidosi sistemica senile (associata
all’invecchiamento).
    • è causata da TTR wt
    • è più comune nei maschi (già dopo i 60 anni,
    ma più frequente dopo gli 80 anni)
    • coinvolge preferenzialmente il cuore.

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AMILOIDOSI SISTEMICHE (80-90%)
                                SEDE                             FIBRILLA PROTEICA

Discrasie immunocitiche B       Rene, intestino, cuore, milza,   AL (amiloide a catene leggere)
(plasmacitoma)                  cute, articolazioni, vie aeree

Amiloidosi reattiva sistemica   Rene, fegato, milza, surrene     AA (amiloide associata)
(flogosi croniche; LH)

Da emodialisi (insufficienza    Osso, cute, legamenti,           Aβ2m (β2-microglobulina)
renale)                         articolazioni

Familiari
Febbre mediterranea (AR)        Peritoneo, pleure, membrane      AA (amiloide associata)
                                sinoviali

Polineuropatia (AD)             Nervi periferici                 ATTR (transtiretina met/val 30 o
                                                                 iso/val122)

Senile                          Cuore, grandi arterie,           ATTR (prevalentemente
                                polmone, prostata, pancreas      normale)

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AMILOIDOSI AL (CATENE LEGGERE)

• Incidenza: 0.8:100.000/anno (è la forma più comune di amiloidosi )
• Fibrille: framento NH2-terminale di mIgG (plasmocitoma a catene
 leggere) comprendente la regione variabile + porzione della regione
 costante
• Interessa: cuore (75%), reni (65%), fegato (20%), nervi sensitivi
  AASS e AAII e SNA (barocettori: 20%). Le cause di morte più
  frequenti: insufficienza cardiaca, renale e respiratoria, emorragie,
  infezioni.
• Sopravvivenza: 2-4 anni.
• Tp: CHT (melfalan/ciclofosfamide) anti-PCs (comeMM) + DEX. In
  alcuni casi autotrapianto SCs previa “bonifica” midollare con melfalan
  EV ad alte dosi
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AMILOIDOSI AA (INFIAMMAZIONE CRONICA)
• Amiloidosi secondaria (AA): à acquisita
        • condizioni infiammatorie persistenti (TBC, AR, febbre mediterranea
           familiare, febbri periodiche ereditarie).
        • neoplasie (esempio: Hodgkin’s, CCR).
• CKs pro-infiammatorie (IL-1, IL-6 e TNF) stimolano la produzione epatica di
  amiloide serica A (SAA) (concentrazioni sieriche elvate in pazienti con AR,
  morbo di Chron … ai flares)
• Depositi tipici: milza, fegato, reni, surreni, linfonodi
• Prognosi : in relazione al trattamento della patologia di base (riduzione dei
  valori di SAA); la sopravvivenza è indicativamente di 5-10 anni.
• Tp: sviluppato un farmaco diretto contro i depositi di amiloide, che è in corso di
  sperimentazione.

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AMILOIDOSI - PATOGENESI

               DISCRASIE IMMUNITARIE                     REATTIVE

 STIMOLO            Cause ignote                  Infiammazione cronica

                   Proliferazione LB               Attivazione macrofagi

                   Plasmacellule                            IL 1-6

PRECURSORE
  SOLUBILE        Catene leggere Ig                      Proteina SAA

                                   Proteolisi parziale

  FIBRILLE
 INSOLUBILI             AL                                    AA
AMILOIDOSI LOCALIZZATE (10-20%)
                                SEDE                              FIBRILLA PROTEICA

Endocrine

Carcinoma tiroideo              Tiroide                           ACal (calcitonina)
Insulinoma                      Pancreas                          AIAPP (amilina)
Diabete Tipo II                 Pancreas                          AIAPP (amilina)

Amiloidosi isolata atriale      Atri                              AANF (fattore natriuretico atriale)

Cerebrali

M. Di Alzheimer                 Neocorteccia, ippocampo,          Aβ (APP)
                                amigdala
Encefalopatia spongiforme       Neuroni cerebellari               APrP
HCHWA I (AD)                    Arterie/arteriole cerebrali e     Cistatina C (glu/leu68)
                                leptomeningee
HCHWA O (AD)                    Arterie/arteriole cerebrali e     Aβ (APP)
                                leptomeningee

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Possibili effetti dei depositi fibrillari
Organo o sistema Possibili conseguenze
interessato

Cervello                   Malattia di Alzheimer
Apparato                   Macroglossia, disfagia, diarrea, stipsi, ostruzione intestinale,
digerente                  malassorbimento

Cuore                      Aritmie/ insufficienza cardiaca
Reni                       Edemi , proteinuria, IRC

Fegato                     Epatomegalia
Polmoni                    Dispnea
Sistema nervoso            Sindrome del tunnel carpale, parestesie, disestesie

Pelle                      Papule, porpora ed ecchimosi

Tiroide                    Gozzo

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AMILOIDOSI EREDITARIE
• Gruppo eterogeneo di patologie (ereditarietà AD a penetranza variabile)

• Una o più mutazioni in una proteina specifica

• Manifestazioni sistemiche/tessuti preferenziali

     • Sistema nervosoà caratteristica neuropatia simmetrica sensitivo-motoria

     AAII.

     • Cuore, vasi, reni.
• ATTR (cuore/nervi periferici) e AApoA1 (fegato,rene, cuore): le due forme più
comuni in Italia
• Diagnosi: DNA
• La prognosi varia con il tipo di mutazione genica e il grado di avanzamento al
momento della diagnosi.
•Tp: disponibili o in studio nuovi farmaci che bloccano la formazione dei depositi di
amiloide o che promuovono la dissoluzione dei depositi già formati.

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SIGLA   CLASSIFICAZIONE:
          PRECURSORE     AMILOIDOSI FAMILIARE - 1
                         CLINICA
             PROTEICO

FORME SISTEMICHE

ATTR         Transtiretina           Amiloidosi familiare e senile (polineuropatia)
APO-A1,2     Apolipoproteina-A 1,2   Amiloidosi familiare renale (sd. nefrosica)
AFib         Fibrinogeno             Amiloidosi familiare renale (Ostertag)
AGel         Gelsolina               Amiloidosi familiare
ALys         Lisozima                Amiloidosi familiare
ACyst        Cistatina C             Amiloidosi familiare

FORME LOCALIZZATE

ABri         ABriPP                  Demenza, familiare
ADan         ADanPP                  Demenza, familiare
Aker         Cheratoepitelina        Cornea, familiare
ALac         Lattoferrina            Cornea, familiare

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CLASSIFICAZIONE: AMILOIDOSI FAMILIARE - 2

                             A TTR (transtiretina)
     AMILOIDOSI SECONDARIA

     AL – catene leggere

     AA – Flogosi croniche   A ApoAI
     b2-microglobulina
                             A Gel (gelsolina)
     …
                             ALTRE FORME
NON TTR
                             •   A Lys (lisozima)
                             •   A Cys (cistatina C)
                             •   A Fib (fibrinogeno catena Aa)
                             •   A Apo AII (apolipoproteina AII)
                             •   … (>20 Pr amiloidogenetiche nell’uomo)
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Transtiretina (TTR)
• Proteina plasmatica a struttura tetramerica ® subunità
 identiche di 127 AA

• Sintetizzata dal fegato; presente anche nel cervello (plesso
 corioideo) e nell’occhio (epitelio pigmentoso della retina)

• Trasporta: RBP e ¼ della tiroxina sierica

• E’ codificata da un gene di 4 esoni sul CR 18:
    • esone 1 ® 20 AA solo 3 nella forma matura
    • esone 2 ® 4-47 AA
    • esone 3 ® 48-92 AA
    • esone 4 ® 93-127 AA
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Transtiretina (TTR)
• > 80 mutazioni amiloidosiche identificate (carattere AD)
• SNPs del gene TTR (Cr18):
     no mutazioni per esone 1;
     37 per esone 2;
     45 per esone 3;
     16 per esone 4
• Neuropatia amiloidosica da mutazioni di TTR

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Transtiretina
            Familial Amyloid Polineuropathy (FAP 1)

• Precoce: SNP (sensoriale, motoria con progressione
 centripeta prevalentemente AAII) e SNA

• Polineuropatia S-M progressiva (parestesie, dismot.
 ingreavescenti), disfunzioni GI e urinarie (alvo alterno,
 CIP, ritenzione), impotenza, ipotensione ortostatica

• Raramente depositi di A . meningei e cerebrovascolari
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Apolipoproteina A-1
• Apo A1
      • 243 AA
      • 12 mutazioni (generalmente sostituzioni di singoli
          nucleotidi) sul Cr 11 ® frammenti di Apo A1 ®
          degradazione incompleta ® deposizione di residui 83-
          93 sotto forma di fibrille
• Ereditarietà AD a penetranza variabile (insorgenza, severità)
• Mutazioni C-terminali ® modulazione del metabolismo
 della proteina: deposizioni renali (interstiziali), epatiche e
 cardiache
• Mutazioni N –terminali ® deposizioni cutanee e laringee
• APO-A1 mutazione Glyc26Arg àneuropatia periferica

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Gelsolin (A Gel)

• Sintetizzata nel muscolo scheletrico e nei macrofagi;
 gene sul Cr 9 ® clivaggio di actina (essenziale x
 metabolismo / riorganizzazione citoscheletrica)
• 2 mutazioni associate a deposizione di A composta di
 un segmento interno di gelsolina costituito da 71 AA
 comprendenti il residuo mutato (Asp187Asn,
 Asp187Tyr)
• Distrofia corneale, neuropatia NNCC, lassità cutanea
 del volto – Asp187Asn

   Titolo Presentazione             11/11/17         Pagina 20
Lisozima (A Lys)

• Proteina di 14.500 Dalton con proprietà batteriolitiche
 (indice di flogosi, ­ anche in linfomi / leucemie)
• 4 mutazioni associate a deposizione di A composta di
 vari segmenti, ma anche della proteina intatta
• Deposizione di A nei glomeruli ® IRC tardiva
 (insorgenza 3/4° decade di vita)
• Trapianto di rene frequentemente efficace
AMILOIDOSI – sospetto quando….
• Qualsiasi        paziente con malattia sistemica multiorgano senza

 causa apparente (anamnesi!)

• CLINICA/EO:            edemi, dispnea, >creat-BUN, proteinuria, > NT-

 proBNP, BNP e troponina, epato/splenomegalia,
Titolo Presentazione   11/11/17   Pagina 23
AMILOIDOSI – diagnosi

• DD: miocardiopatie, neuropatie (TTR), IRC (Apo A1,
 Apo A2) ………….

• Biopsia colorata con Rosso Congo (da organo affetto
 oppure grasso periombelicale o mucosa rettale ®

 sensibilità 70-80% in TTR)

• Test genetici x le forme ereditarie

  Titolo Presentazione         11/11/17        Pagina 24
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