QUALITA' DELLA VITA E ADULTI CON DISABILITA' - Il disturbo dello spettro autistico ARIANNA TADDEI
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Lezione del 20/11/2018 QUALITA’ DELLA VITA E ADULTI CON DISABILITA’ Il disturbo dello spettro autistico ARIANNA TADDEI
I bambini con disturbo dello spettro
autistico nella tradizione popolare
Fortezze
vuote
Bambini fata
Bambini
addormentatiCenni storici: Autismo precoce infantile
(sindrome di Kanner)
Caratteristiche:
• Uso non comunicativo del linguaggio
• Ritardo linguistico
• Ecolalia ritardata
• Giochi ripetitivi stereotipati
• Avversione ai cambiamenti
• Scarsa assente immaginazione
• Ripetizione rituale condotte
• Tendenza all’isolamento
• Assenza segni somatici e neurologici
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONECenni storici: sindrome di Asperger Caratteristiche: • Limitato repertorio di interessi • Desiderio di abitudinarietà • Assenza contatto oculare • Inespressività facciale-gestuale • Isole di abilità • Abilità da Idiot savant • Memoria meccanica • Interesse per parti di oggetti • Non ritardo linguistico 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
Quali stereotipi sul disturbo dello
spettro autistico ?
https://www.youtube.com/watch?v=lFh4D_yrFPM
(pubblicità della RAI per la giornata internazionale dell’Autismo del 2 aprile
https://www.youtube.com/watch?v=lFh4D_yrFPM
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEAutismo: la parabola teorica
Oligofrenie
Dal grego oligo (poco) e phren (mente)
Demenza precoce
Classe psicosi endogene funzionali
Psicosi
Dal greco psichè (anima) e –osis (malattia mentale
o follia
SINDROME NEURO-BIOLOGICA DIFFUSA
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEIl disturbo dello spettro autistico oggi
Disturbo Generalizzato dello Sviluppo
(ampia fenomenologia del disturbo)
Triade autistica
Macroaree sintomatologiche:
• Compromissioni qualitative dell’interazione sociale
• della comunicazione verbale e non verbale
• Immaginazione (comportamenti ripetitivi)
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEApproccio complesso della ricerca
eziologica
Forte eterogeneità:
Ipotesi di complesse catene causali fondate su
basi biologiche.
Da singolo A insieme di
disturbo sottogruppi
(Autismi)
Scenario in continua evoluzione
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEModelli Interpretativi
Compromissione
Deficit della delle funzioni di
teoria della pianificazione e
mente coordinamento
Deficit di
Deficit delle
simulazione Deficit nella capacità di funzioni
incarnata attribuire stati mentali a esecutive
se stessi e agli altri
Deficit di Disturbo della capacità
coerenza di integrare e mettere
Disfunzione centrale dei neuroni a centrale
specchio. Disturbo nell’area delle in collegamento
interazioni sociali e della singole caratteristiche
comunicazione. di una informazione
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONECause del ritardo negli studi dell’autismo
in età adulta
Disturbo che
Disturbo
tende a
percepito come
scomparire in
legato all’età
altre categorie
evolutiva
diagnostiche
Ritardo negli
studi
dell’Autismo
in età adulta
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEL’autismo in età adulta
https://www.youtube.com/watch?v=L2T9HgUlpc8
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEStudi dell’autismo in età adulta
Notevole differenze tra i profili dei soggetti autistici.
Studi
longitudinali
Analisi degli esiti
Analisi del
in termini di
quadro
autonomia e
sindromico
indipendenza
In generale è stato rilevato un basso livello della
Qualità della Vita
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONERisultati relativo al quadro sindromico • Interazione sociale: permane la scarsa interazione, scarsa reazione emozionale, inadeguata condivisione degli interessi. • Comunicazione: assenza di sintomi nella reciprocità della comunicazione. L’ecolalia risulta poco diffusa. Le difficoltà nella reciprocità sociale e comunicativa sia il tratto dominante dell’evoluzione dell’autismo in età adulta. 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
Risultati relativo al quadro sindromico
Permanenza di una disabilità sociale
Necessità di interventi specifici e continui e
di un’adeguata organizzazione dei contesti
di vita.
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONERisultati relativi ai livelli di autonomia e
indipendenza
Emerge un quadro complesso di criticità.
Scarsi livelli di autonomia e di indipendenza
soprattutto dall’ambiente familiare.
Necessità di allineamento dei sostegni ai
bisogni delle persone con autismo adulte e
anziane.
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEAdulto con autismo: Immagine dell’Iceberg
(Peeters, 1998)
La parte visibile
rappresenta i
sintomi
Interessi ossessivi
Azioni ripetitive
Autoaggressività-
La parte nascosta Eteroaggressività
dall’acqua Ansia per i cambiamenti
rappresenta i reali
Stereotipie
motivi dei
comportamenti Pensiero reale
autistici Pensiero visivo
Pensiero in dettagli
Sensibilità sensoriale
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEPensiero caotico
• Scoordinata e confusa percezione di ciò che li
circonda
• Sofferenza per le improvvise mutazioni
• Sensibilità sensoriale ai rumori e agli odori e a
tutto ciò che passa per i 5 sensi.
Sovraccarico cognitivo:
Difficoltà a filtrare una pluralità di stimoli sensoriali
che si presentano insieme.
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEIperreattività Iporeattività
sensoriale sensoriale
Sovraccarico
cognitivo
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEUn sovraccarico di stimoli
manda il soggetto in tilt
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEMancata organizzazione spazio-temporale • Difficoltà di orientarsi • Muoversi in modo autonomo negli ambienti • Comprendere la funzione connessa a un determinato spazio • Disturbo correlato alla percezione dello scorrere del tempo (dimensione meno tangibile) il tempo quindi deve essere rappresentato visivamente. 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
Tendenza a rimanere ancorati alla realtà Carente capacità di previsione di ciò che accadrà e sofferenza per i cambiamenti Il soggetto autistico attiva “organizzatori peculiari e idiosincratici (ritualismi, stereotipie, routine)” (p.108) che gli permettono di costruire significati in determinati ambienti e condizioni spazio-temporali. 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
Bisogno di regolarità per la vita
quotidiana
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONEPolarizzare l’attenzione sui particolari
rispetto ai contesti generali
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONECapacità di fare associazioni tra i
dettagli è spiccata
“Se non riuscite a vedere gli alberi, non
vedrete mai la foresta. Tuttavia la foresta
che il cervello autistico alla fine vede
potrebbe non sembrare la stessa foresta
che il cervello autistico alla fine vede”.
21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE“Visual thinkers” vs “Verbal thinkers” Le persone autistiche tenderebbero a elaborare attraverso le immagini 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
Quindi… • Garantire una proposta dei sevizi prevedibile e a basso impatto sensoriale • Attività calibrate sul disturbo • Strategie educative progettate all’interno delle visual learning. 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
Testimonianza • https://www.youtube.com/watch?v=uHDG WVQNGJM Di Gianluca Nicoletti, “Io figlio di mio figlio”. 21/11/18 TITOLO PRESENTAZIONE
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