Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre Dopo la partenza anticipata in Sicilia, Basilicata e Valle d'Aosta le vendite a prezzi scontati si estendono in tutta Italia (fotogramma) MILANO - Il conto alla rovescia verso i saldi è finito. Dopo la partenza anticipata in Sicilia, Basilicata e Valle d'Aosta le vendite a prezzi scontati sono partite oggi anche nelle altre regioni e secondo Confcommercio saranno quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping. La percentuale di chi quest'anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba, stando all'indagine realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research.
Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell'offerta, solo un'impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. © Riproduzione riservata 04 Gennaio 2020 https://www.repubblica.it/economia/2020/01/04/news/saldi_confcommercio-244938878/
Saldi: shopping per 2 italiani su 3 Vince l'abbigliamento. Aumenta la percentuale di chi ricorre al web 05 gennaio 2020 Sono quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping approfittando degli sconti da oggi al via ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e Valle d'Aosta). La percentuale di chi quest'anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Questi, in sintesi, i risultati principali dell'indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019, realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell'offerta, solo un'impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/01/04/saldi-acquisti-per-2-italiani-su-3-soprattutto-donne-_91b29d26-bd4c-4681-b663-06fa75baddb0.html
Saldi, Uecoop: al via con il 72% dei pos in più per carte e bancomat Gli italiani pronti a usare oltre 98 milioni di tessere fra bancomat, carte di credito e prepagate multiuso. Numeri che segnalano un sempre più diffuso utilizzo della moneta elettronica. Confcommercio: "Acquisti per 2 italiani su 3, soprattutto donne" 04 gennaio 2020Con una crescita record del 72% dei pos in cinque anni i negozi italiani sono pronti ad affrontare l'assalto dei consumatori ai primi saldi del 2020 schierando alle casse oltre 3 milioni di terminali per pagamenti con bancomat e carte di credito. Il dato emerge da una analisi dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Bankitalia in vista della sfida all'ultimo sconto con gli italiani pronti a sfoderare oltre 98 milioni di tessere fra bancomat, carte di credito e prepagate multiuso. Sono numeri che segnalano un sempre più diffuso utilizzo della moneta elettronica usata in modo trasversale - evidenzia Uecoop - per tutte le tipologie di acquisto: dai vestiti alle gomme dell'auto, dai trattamenti estetici alle palestre, dalle piastrelle ai gioielli, dai giocattoli agli alimentari in supermercati e panetterie, dall'assicurazione auto agli abbonamenti ai mezzi di trasporto. Un sistema di pagamento spinto anche dall'on line con quasi 39 milioni di italiani che nell'ultimo trimestre hanno navigato su Internet almeno una volta, spiega Uecoop su dati Istat. In Italia in un anno vengono spesi sulla rete quasi 28 miliardi di euro per acquisti su moda, elettronica, cura della persona, cibo, arredamento, elettrodomestici, giocattoli, musica e videogiochi oltre a viaggi e sistemazioni alberghiere, sottolinea Uecoop su dati Digital. La diffusione degli acquisti sul web con pagamenti elettronici aumenta però
anche il rischio di frodi - conclude Uecoop - con i criminali del web che sempre più spesso puntano a carpire i codici delle carte di credito o bancomat per svuotare il più possibile il conto corrente della vittima con acquisti in giro per il mondo. Confcommercio: acquisti per 2 italiani su 3, soprattutto donne Sono quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping approfittando degli sconti da oggi al via ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e Valle d'Aosta). La percentuale di chi quest'anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Questi, in sintesi, i risultati principali dell'indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019, realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%),calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Saldi-Uecoop-al-via-con-il-72-per-cento-dei-pos-in-piu-per-carte-e-bancomat-39b87995-cb8d-4e49-a483-854235a42ff6.html
‘VOGLIA’ DI SALDI PER DUE ITALIANI SU TRE sabato 04 Gennaio 2020 ROMA (ITALPRESS) – Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. E’ quanto emerge dall’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, evidenzia l’indagine, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. https://qds.it/voglia-di-saldi-per-due-italiani-su-tre/
Saldi, partenza debole. Codacons:”Clienti girano ma non comprano Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba; tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda; un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo; dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Una partenza debole per i saldi invernali 2020. Lo afferma il Codacons, che sta monitorando l’andamento degli sconti di fine stagione nelle principali città. “Non si registra al momento nessuna corsa all’acquisto, e l’avvio degli sconti di fine stagione appare oltremodo “tiepido” – spiega il presidente Carlo Rienzi – Centri commerciali e vie dello shopping hanno visto aumentare il numero di presenze ma i cittadini si limitano ad osservare le vetrine e tenere d’occhio i prezzi. Un discorso a parte meritano gli outlet – dove, come di consueto, nel primo giorno di saldi si registrano code e resse da parte di chi cerca capi firmati a prezzi scontatissimi – e le boutique d’alta moda dei centri storici, dove però i clienti sono in prevalenza turisti stranieri, in testa russi, cinesi e giapponesi”. Per tutti gli altri esercizi la partenza dei saldi è senza dubbio fiacca in quasi tutte le città d’Italia, e non si registra alcuna corsa all’acquisto, nonostante le percentuali di sconto siano altissime e raggiungano in molti casi -50%, strategia obbligata per i commercianti che vogliono attirare clientela e tenere testa al recente Black Friday – aggiunge il Codacons – Per un bilancio realistico dei saldi occorrerà attendere le prossime settimane, ma l’andamento della prima giornata conferma purtroppo le nostre previsioni sugli sconti di fine stagione, che a fine periodo faranno registrare una contrazione media delle vendite del -10% rispetto allo scorso anno. http://vocedistrada.it/articoli-2/focus/saldi-partenza-debole-codaconsclienti-girano-ma-non-comprano/
Saldi: comprano 2 italiani su 3 Lo sostiene Confcommercio, che inquadra il fenomeno nel dettaglio: domina l’abbigliamento, cresce l’e-commerce 6 1 2020 - In occasione dei saldi, partiti nella maggioranza dei punti vendita lo scorso 4 gennaio, saranno 2 italiani su 3 a comprare. Un dato che rileva Confcommercio, specificando che il 61% degli italianiapprofitterà del periodo di forti sconti. Tra i territori domina il Sud, mentre la fascia d’età che maggiormente ricorre allo shopping in questo frangente è quella dai 35 ai 44 anni, soprattutto donne. L’indagine inquadra le abitudini d’acquisto degli italiani in occasione dei consueti saldi invernali, ed è stata realizzata da Confcommercio in partnership con l’istituto di ricerca romano Format Research. Partiti il 2 gennaio in Basilicata Sicilia e Valle d’Aosta e il 4 gennaio nella quasi totalità delle restanti regioni, i saldi indurranno a spendere circa 15 milioni di famiglie, per un investimento di 140 euro a nucleo e un volume d’affari dal valore di 5,1 miliardi di euro. Saldi: comprano 2 italiani su 3 Secondo quanto rilevato dal Codacons, i saldi erano di fatto partiti già per un negozio su tre allo scoccare di gennaio del 2020.
Ora, dopo la data considerata d’avvio ufficiale - 4 gennaio - gli acquisti sono nel pieno e i punti vendita vanno gradualmente ad alzare le percentuali di sconto. Confcommercio rileva che, come facilmente preventivabile, sono ancora i capi di abbigliamento a rappresentare la porzione più larga degli acquisti, pari al 95,9%: calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). Malgrado la netta prevalenza di uno shopping ancora fisico durante i saldi, con il 56,1% degli italiani che girerà per i punti vendita, cresce sostenuta la percentuale di quelli che ricorreranno all’e-commerce: il 21,3% approfitterà dei prezzi più bassi direttamente dal web, cifra che segna un +2,4% rispetto al 2019. Sale poi al 44% la porzione di italiani che acquisteranno prodotti di moda, numero da attribuire in parte anche al contenuto ma significativo aumento delle percentuali di sconto: in maggioranza racchiuse tra 30 e 40%, in minor misura oltre il 50%: “I saldi partono con percentuali di sconto elevatissime e comprese tra il 30 e il 40%, ma ci sono anche negozi che da subito applicheranno una politica aggressiva, scontando la merce del 50%”, ha spiegato Carlo Rienzi, presidente Codacons. Abitualmente i saldi durano 60 giorni, il che vale a dire che le date mediamente previste per la fine delle scontistiche potrebbero aggirarsi tra 3 e il 5 marzo del 2020, ma se resta sempre la possibilità di estensioni del periodo anche fino a fine marzo. https://www.money.it/saldi-comprano-2-italiani-su-3
Saldi al via: acquisti per due italiani su tre, sconti fino al 30% Gli italiani acquistano in saldo prevalentemente capi di abbigliamento, calzature e accessori 4 1 2020 - ROMA – “Rimane stabile la percentuale di chi fara’ acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfittera’ degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba; tra i prodotti piu’ gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda; un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre piu’ numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualita’ e varieta’ dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo; dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%”. Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata e pubblicata sul sito internet da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. “Resta sostanzialmente stabile la percentuale di italiani che, rispetto a un anno fa (saldi di gennaio 2019) e’ intenzionata ad acquistare in saldo (61,8% contro il 61,6% di gennaio 2019). Dieci anni fa questa quota era risultata pari al 69,3%”. – I principali prodotti oggetti di acquisti in saldo. Gli italiani acquistano in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 95,9% contro il 95,7% del 2019), calzature (82% contro l’80,3%), accessori (sciarpe e guanti) per il 37% (erano il 34%) e biancheria intima (30% contro il 28,7%). – Dove vengono effettuati gli acquisti. Anche se i negozi di fiducia/abituali restano i luoghi principali (56,1%) dove gli italiani acquistano i prodotti in saldo, risulta in crescita la percentuale dei consumatori intenzionati ad acquistare sul web: 21,3% (+2,4% rispetto a gennaio 2019). E risulta ancora piu’ alta, in particolare, la quota di chi acquista frequentemente prodotti di moda su Internet (44%). – L’incidenza della merce acquistata a saldo sul totale dei consumi nell’anno.
Il 92,3% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato in saldo in passato. Tra questi, il 61,6% non ha mai acquistato merce per un valore superiore al 30% di quella totale che sono soliti comperare nel corso di un anno intero. – La qualita’ e la varieta’ dei prodotti venduti durante il periodo dei saldi. Gli italiani continuano a dare sempre maggiore importanza alla qualita’ dei prodotti rispetto al prezzo. E migliora anche il giudizio dei consumatori in riferimento alla varieta’ dei prodotti venduti in saldo. – Le garanzie offerte dai prodotti venduti a saldo in termini di tutela del consumatore. In aumento la percentuale dei consumatori che si sentono tutelati quando acquistano prodotti a saldo (69,4% contro il 68,2%). – Gli sconti che saranno proposti al pubblico. Le imprese del commercio al dettaglio che proporranno fino al 30% di sconto sugli articoli posti in saldo saranno il 49,6% (lo scorso anno erano il 50,9%). In aumento la percentuale di imprese che proporra’ prodotti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50% di sconto (5% contro il 4,2% del 2019). – Le aspettative sulle visite della clientela nei punti vendita. Il 23,6% delle imprese ritiene che in occasione dei saldi invernali i punti vendita saranno visitati in misura maggiore rispetto al 2019. Piu’ della meta’ delle imprese (54,7%) si aspetta un uguale numero di visitatori. https://www.dire.it/04-01-2020/406909-saldi-al-via-acquisti-per-due-italiani-su-tre-sconti-fino-al-30/
‘VOGLIA’ DI SALDI PER DUE ITALIANI SU TRE 4 Gennaio 2020 ROMA (ITALPRESS) – Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. E’ quanto emerge dall’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, evidenzia l’indagine, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. https://www.italpress.com/voglia-di-saldi-per-due-italiani-su-tre-2/
Saldi al via nell'Isola, ecco quanto spenderanno i sardi Crescono gli acquisti sul web, l'appello di Confcommercio: "Comprate nei negozi" Parte la corsa agli sconti anche in Sardegna. Nell'Isola si stima che i saldi interessino il 75% delle famiglie, con una spesa media prevista più bassa rispetto a quella del resto d'Italia: 290 euro contro 324. "Primo perché il reddito familiare sardo - dice Nando Faedda, presidente Confcommercio Sardegna - è inferiore rispetto al reddito familiare nazionale. Poi noi abbiamo una popolazione che è piuttosto avanti negli anni. Il saldo è più appetibile per i giovani". Secondo un'indagine nazionale sugli acquisti realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research, rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Tra i prodotti più gettonati, ci sono i capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%) ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquisti dei prodotti di moda. L'invito da parte di Confcommercio Sardegna è di non lasciarsi prendere dagli sconti online ma di fare acquisti nei negozi fisici: "Aiutiamo il territorio, facciamo economia circolare, cerchiamo di comprare in Sardegna se vogliamo che questa regione sia più prospera di quello che è effettivamente oggi". (Unioneonline/D) © Riproduzione riservata https://www.unionesarda.it/articolo/economia/2020/01/04/parte-la-corsa-agli-sconti-in-sardegna-video-2-971523.html
Saldi 2020: al via la caccia all’affare in negozio e sul web 4 Gennaio 2020 LECCE – Li abbiamo aspettati, abbiamo rimandato lo shopping, abbiamo messo da parte energie, inventato nuovi bisogni e alla fine sono arrivati: al via oggi i saldi 2020. Attesi dagli acquirenti, degli shopping addicted, ma soprattutto dai commercianti, i saldi sono l’occasione ideale per soddisfare qualche capriccio, rinnovare il guardaroba, ma soprattutto dare una spintarella ad un’economia nazionale che arranca. Quest’anno 2 italiani su 3 approfitteranno dei saldi, con un percentuale stabile al 61,8%. A farla da padrone le donne tra i 35 e i 44 anni residenti al sud, secondo Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. L’occhio attento degli acquirenti si concentrerà soprattutto sui capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%) acquistati nei negozi di fiducia, mentre si conferma la rimonta del web con il 21,3% di acquisti, percentuale che sale al 44% se si tratta di prodotti di moda. La nota realmente positiva è che grazie alle varie campagne informative, i clienti si sentono più sicuri nei loro acquisti. La fregatura è però dietro l’angolo, non sono infatti rari i casi di clienti insoddisfatti che solo dopo si sono accorti di non aver fatto un buon affare, ecco quindi un vademecum da rispettare per comprare risparmiando e in tutta serenità: 1. Mai cedere al classico colpo di fulmine: anche se il prezzo è allettante, valutare con attenzione l’effettiva utilità dell’oggetto che si sta per acquistare; 2. Assicurarsi che il prezzo esposto sia realmente scontato: il prezzo originale deve essere visibile, la strategia migliore è fare un giro di controllo prima dell’inizio dei saldi, ma comunque l’attenzione al cartellino è fondamentale; 3. Occhio alle condizioni della merce: controllare sempre la condizioni in cui si trova la merce che si va ad acquistare, poiché alcuni furbetti, espongono prodotti difettosi o danneggiati rimasti invenduti proponendo prezzi vantaggiosi, ma omettendo di segnalare il difetto; 3. Il reso è un diritto: diffidate dei commercianti che rifiutano la restituzione della merce acquistata; E come sempre, largo ai piccoli negozi e al Made in Italy: i saldi interessano anche i piccoli negozi indipendenti, quindi perché non approfittarne per puntare più sulla qualità che sulla quantità? Che siano un momento per soddisfare un capriccio o per acquistare beni per la famiglia, che gli acquisti vengano fatti in negozio oppure on line, i saldi una buona scusa per coccolarsi un po’, quindi avanti tutta con lo shopping, magari accompagnato da un caffè e una passeggiata in compagnia. https://www.corrieresalentino.it/2020/01/saldi-2020-al-via-la-caccia-allaffare-in-negozio-e-sul-web/
Il bilancio dei saldi, Confcommercio: “Acquisti per due italiani su tre” | 06 GEN. 2020 “Voglia” di saldi per 2 italiani su 3. Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Mentre si apre la stagione dei saldi in tutta Italia, sono questi, in sintesi, alcuni dei principali risultati dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, ci sono i capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%) ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda, continua Confcommercio. Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%, conclude Confcommercio. https://www.quotidianodelsud.it/campania/avellino/economia/2020/01/06/il-bilancio-dei-saldi-confcommercio-acquisti-per-due-italiani-su-tre
“Voglia” di saldi per 2 italiani su 3 7 Gennaio 2020 Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba; tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda; un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo; dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. LA PROPENSIONE AGLI ACQUISTI Resta sostanzialmente stabile la percentuale di italiani che, rispetto a un anno fa (saldi di gennaio 2019) è intenzionata ad acquistare in saldo (61,8% contro il 61,6% di gennaio 2019). Dieci anni fa questa quota era risultata pari al 69,3%. Consumatori che effettuano acquisti in saldo (Serie storica gen 2010 – gen 2020) Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
Chi acquista i prodotti a saldo Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020” I PRINCIPALI PRODOTTI OGGETTI DI ACQUISTI IN SALDO Gli italiani acquistano in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 95,9% contro il 95,7% del 2019), calzature (82% contro l’80,3%), accessori (sciarpe e guanti) per il 37% (erano il 34%) e biancheria intima (30% contro il 28,7%). Quali sono i prodotti ai quali è interessato? Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020” DOVE VENGONO EFFETTUATI GLI ACQUISTI Anche se i negozi di fiducia/abituali restano i luoghi principali (56,1%) dove gli italiani acquistano i prodotti in saldo, risulta in crescita la percentuale dei consumatori intenzionati ad acquistare sul web: 21,3% (+2,4% rispetto a gennaio 2019). E risulta ancora più alta, in particolare, la quota di chi acquista frequentemente prodotti di moda su Internet (44%).
Pensa di fare acquisti in saldo presso…? Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020” Con quale frequenza acquista (per lei o per i suoi famigliari) prodotti di moda su internet, magari tramite siti come Amazon, Vente-privee, Yoox, Zalando, E-bay, ecc? Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020” L’INCIDENZA DELLA MERCE ACQUISTATA A SALDO SUL TOTALE DEI CONSUMI NELL’ANNO Il 92,3% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato in saldo in passato. Tra questi, il 61,6% non ha mai acquistato merce per un valore superiore al 30% di quella totale che sono soliti comperare nel corso di un anno intero. LA QUALITÀ E LA VARIETÀ DEI PRODOTTI VENDUTI DURANTE IL PERIODO DEI SALDI Gli italiani continuano a dare sempre maggiore importanza alla qualità dei prodotti rispetto al prezzo. E migliora anche il giudizio dei consumatori in riferimento alla varietà dei prodotti venduti in saldo.
Negli acquisti in saldo attribuisce maggiore importanza ….? Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020” LE GARANZIE OFFERTE DAI PRODOTTI VENDUTI A SALDO IN TERMINI DI TUTELA DEL CONSUMATORE In aumento la percentuale dei consumatori che si sentono tutelati quando acquistano prodotti a saldo (69,4% contro il 68,2%). GLI SCONTI CHE SARANNO PROPOSTI AL PUBBLICO Le imprese del commercio al dettaglio che proporranno fino al 30% di sconto sugli articoli posti in saldo saranno il 49,6% (lo scorso anno erano il 50,9%). In aumento la percentuale di imprese che proporrà prodotti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50% di sconto (5% contro il 4,2% del 2019). Qual è la media di sconto (in percentuale) che proporrà negli articoli a saldo? Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020” LE ASPETTATIVE SULLE VISITE DELLA CLIENTELA NEI PUNTI VENDITA Il 23,6% delle imprese ritiene che in occasione dei saldi invernali i punti vendita saranno visitati in misura maggiore rispetto al 2019. Più della metà delle imprese (54,7%) si aspetta un uguale numero di visitatori.
______________ Nota metodologica – L’indagine sui consumi degli italiani in occasione dei saldi invernali 2019 è stata effettuata: A) su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo dei consumatori italiani >18 anni (750 interviste a buon fine), margine di fiducia +3,7%; B) su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese italiane del commercio al dettaglio (433 interviste a buon fine), margine di fiducia +4,8%. Le due indagini di campo sono state realizzate con il metodo delle interviste telefoniche (Sistema Cati) e via web (Sistema Cawi). Periodo di effettuazione delle interviste. Dal 29 novembre al 07 dicembre 2019. https://www.giornaledellepmi.it/voglia-di-saldi-per-2-italiani-su-3/
Vince l’abbigliamento. Aumenta la percentuale di chi ricorre al web NordEst – Sono quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping approfittando degli sconti da oggi al via ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta). La percentuale di chi quest’anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019, realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. I prodotti più gettonati Capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%) vanno per la maggiore. I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda.
Quello del web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo un’impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. Saldi anche per cotechini e panettoni Non solo vestiti e scarpe, i saldi prendono il via anche per gli acquisti dei prodotti tipici delle feste di Natale offerti con sconti fino al 70%, dai cotechini ai pandori, dai panettoni ai torroni fino alla frutta secca. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’avvio della stagione dei saldi in tutta Italia nel sottolineare che a conclusione delle festività di fine anno c’è l’opportunità di risparmiare anche sulla tavola per motivi esclusivamente commerciali, che non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti. Si tratta spesso, sottolinea Coldiretti, di molti alimenti tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il prossimo anno tra i quali soprattutto pandori, panettoni, torroni, cotechini, zamponi, ma anche la frutta secca o gli spumanti secondo formule diverse che vanno dall'”uno per due” al “due per tre”, ma possono essere offerti anche sconti rilevanti che arrivano fino al 70%. Offerte di grande qualità per i prodotti artigianali, rileva Coldiretti, sono disponibili nelle aziende agricole e nei mercati e nelle botteghe degli agricoltori di Campagna Amica aperti in molte città. Una opportunità per quanti non sono ancora completamente appagati dai menu delle feste di fine anno con le tavole del Natale e del Capodanno imbandite da ben di 5 miliardi di euro di cibi e bevande. E’ necessario tuttavia, consiglia Coldiretti, “fare sempre attenzione alle date di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni per evitare di consumare prodotti vecchi”. I consigli del Codacons 1) Occorre conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto. 2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei
più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori. 3) Il Codacons invita quindi a girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. 4) Bisogna poi cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Va valutata la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Attenzione poi marchi molto simili a quelli noti. 5) Diffidare, avverte ancora il Codacons, degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. 6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto. 7) Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. 8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. 9) Pagamenti: nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. 10) Se si pensa di avere preso una fregatura, il Codacons consiglia di rivolgersi all’associazione stessa oppure chiamare i vigili urbani. http://www.lavocedelnordest.eu/saldi-al-via-shopping-per-due-italiani-su-tre/
Via ai saldi: il 60% di italiani acquisterà fonte: Avvenire CONFCOMMERCIO STIMA UN GIRO D’ AFFARI DI 5 MILIARDI DI EURO Sono quasi due italiani su tre (oltre il 61%) quelli che faranno shopping approfittando saldi da ieri al via ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e Valle d’ Aosta) tra ‘assalti’ agli outlet e una crescita degli acquisti online. La percentuale di chi quest’ anno farà spese durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l’ identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Le statistiche emergono dall’ indagine realizzata da Confcommercio Imprese per l’ Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del , si spiega nella ricerca, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’ offerta, solo un’ impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. Sedi gettonatissime per lo shopping saranno appunto gli outlet. Con tanto di drone al lavoro per contribuire alla sicurezza del Serravalle Designer, in provincia di Alessandria, dove il comandante della polizia municipale, Ezio Bassani, riferisce di 60.000 persone al giorno attese nel primo weekend (che termina oggi), così come dal 10 al 12 gennaio. Stesso copione a La Reggia Designer Outlet di Caserta dove si attendono 90.000 in questo fine settimana. Il Codacons, tuttavia, non prevede numeri esaltanti al di là delle code e delle resse che si sono registrate nel primo giorno nelle boutique d’ alta moda dei centri storici (dove comunque i clienti sono in prevalenza turisti stranieri, primi russi, cinesi e giapponesi): «Per tutti gli altri esercizi la partenza è senza dubbio fiacca in quasi tutte le città d’ Italia e non si registrano corse all’ acquisto – sostiene il presidente Carlo Rienzi -. Per un bilancio realistico occorrerà attendere le prossime settimane, ma l’ andamento della prima giornata conferma purtroppo le nostre previsioni: a fine periodo una contrazione media del 10% rispetto al 2019». In totale, il giro di affari stimato già nei giorni scorsi da Confcommercio si aggira sui 5 miliardi di euro. (L.Maz.) RIPRODUZIONE RISERVATA Assalto agli outlet nel primo weekend e misure di sicurezza anche con il supporto dei droni I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale preferito (56,1%), ma continua a crescere il a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto all’ anno scorso) https://codacons.it/via-ai-saldi-il-60-di-italiani-acquistera/
Saldi, assalto agli outlet controllati con i droni Cresce la spesa sul web Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno MILANO. Assalto agli outlet previsto per i saldi invernali 2020, con tanto di drone al lavoro per contribuire alla sicurezza del Serravalle Designer, in provincia di Alessandria, dove il comandante della polizia municipale, Ezio Bassani, riferisce di 60.000 persone al giorno attese in questo fine settimana, così come dal 10 al 12 gennaio. Stesso copione a La Reggia Designer Outlet di Caserta dove si attendono 30.000 persone al giorno, 90.000 in tutto il fine settimana. Alla prova dei fatti sono proprio gli outlet, secondo il Codacons, a registrare code e resse dal primo giorno, così come le boutique d’ alta moda dei centri storici, dove però i clienti sono in prevalenza turisti stranieri, primi russi, cinesi e giapponesi. «Per tutti gli altri esercizi la partenza è senza dubbio fiacca in quasi tutte le città d’ Italia e non si registrano corse all’ acquisto sostiene il presidente Carlo Rienzi -. Per un bilancio realistico occorrerà attendere le prossime settimane, ma l’ andamento della prima giornata conferma purtroppo le nostre previsioni: a fine periodo una contrazione media del 10% rispetto al 2019». Le attese di Confcommercio Imprese, secondo un’ indagine con Format Research, sono di quasi due italiani su tre (61,8%) pronti ad approfittare degli sconti partiti col sabato in tutta Italia, dopo che il 2 gennaio avevano anticipato Basilicata, Sicilia e Val d’ Aosta. Una percentuale stabile, in cui prevalgono le donne tra i 35 e i 44 anni, residenti soprattutto al Sud. In testa abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano i preferiti (56,1%), ma continua a crescere il : 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), quota che sale al 44% per i prodotti di moda. Dal lato dell’ offerta, solo un’ impresa su quattro si aspetta più clienti durante i saldi e risultano in leggero aumento gli sconti tra il 30% e il 40% e oltre il 50%. Fino al 70%, secondo Coldiretti, per i prodotti tipici delle feste: da panettone e pandoro al cotechino. L’ effetto combinato di Epifania e saldi farà sì inoltre che un italiano su due faccia regali, secondo una ricerca del Centro studi di Confcooperative, con una spesa media per consumatore di 80 euro, per un totale di 2,3 miliardi (2,2 miliardi stimati lo scorso anno) e il 38% degli acquisti saranno giocattoli (+12%). Confcooperative segnala però che «le festività hanno acuito le difficoltà per circa 2 milioni di famiglie che vivono sotto la soglia della povertà». https://codacons.it/saldi-assalto-agli-outlet-controllati-con-i-droni-cresce-la-spesa-sul-web/
OMENICA 05 GENNAIO 2020, 19:44, IN TERRIS In fila per lo sconto Il 66% degli italiani ha aspettato i saldi per fare acquisti. Le stime dell'Epifania e del settore dolciario con il boom dei pagamenti elettronici Voglia di saldi per 2 italiani su 3. E gli acquisti si pagano sempre più con il denaro elettronico. Con una crescita record del 72% dei Pos in cinque anni i negozi italiani sono pronti ad affrontare l’assalto dei consumatori ai primi saldi del 2020 schierando alle casse oltre 3 milioni di terminali per pagamenti con bancomat e carte di credito, emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Bankitalia in vista della sfida all’ultimo sconto con gli italiani pronti a sfoderare oltre 98 milioni di tessere fra bancomat, carte di credito e prepagate multiuso. Sono numeri, riferisce l’Adnkronos, che segnalano un sempre più diffuso utilizzo della moneta elettronica usata in modo trasversaleper tutte le tipologie di acquisto: dai vestiti alle gomme dell’auto, dai trattamenti estetici alle palestre, dalle piastrelle ai gioielli, dai giocattoli agli alimentari in supermercati e panetterie, dall’assicurazione auto agli abbonamenti ai mezzi di trasporto. L'e-commerce Un sistema di pagamento spinto anche dall’on line con quasi 39 milioni di italiani che nell’ultimo trimestre hanno navigato su Internet almeno una volta, spiega Uecoop su dati Istat. In Italia in un anno vengono spesi sulla rete quasi 28 miliardi di euro per acquisti su moda, elettronica, cura della persona, cibo, arredamento, elettrodomestici, giocattoli, musica e videogiochi oltre a viaggi e sistemazioni alberghiere, sottolinea Uecoop su dati Digital. La diffusione degli acquisti sul web con pagamenti elettronici aumenta però anche il rischio di frodi con i criminali del web che sempre più spesso puntano a carpire i codici delle carte di credito o bancomat per svuotare il più possibile il conto corrente della vittima con acquisti in giro per il mondo. Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Mentre si apre la stagione dei saldi in tutta Italia, sono questi, in sintesi, alcuni dei principali risultati dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Tra i
prodotti più gettonati, evidenzia Adnkronos, ci sono i capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%) ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda, continua Confcommercio. Varietà dei prodotti Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%, conclude Confcommercio. Anche quest’anno, sei italiani su dieci onoreranno la tradizione della Befana facendo un regalo a figli e nipoti in occasione dell’Epifania, con una spesa media di 68 euro a persona ed una complessiva che sfiora i 2 miliardi di euro. E nella “calza”, oltre i dolci ed i giocattoli, mettono anche qualche regalo utile, dalla moda alla tecnologia. È quanto emerge dalla indagine condotta da Swg per Confesercenti su 1.200 consumatori in occasione dell’Epifania 2020. Il numero di italiani che fanno un regalo per l’Epifania è in crescita rispetto allo scorso anno, quando a mettere un dono sotto la cappa per i bambini era il 57% degli italiani. Ma è comunque un dato di sintesi di forti differenze territoriali: la tradizione della Befana è infatti decisamente più sentita nelle aree del Centro Italia (dove faranno un regalo due su tre, il 66%) e del Sud (65%), rispetto alle regioni del Nord, dove la quota di chi farà qualche tipo di regalo per l’Epifania si ferma al 52%: La spesa media di 68 euro è sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, con una riduzione di appena 3 euro. Il business della Befana Anche il budget dell’Epifania segue le differenze territoriali già registrate: a destinare di più per la calza e per i doni sono infatti le famiglie del Centro Italia, con una spesa stimata di 75 euro. Si tratta di 15 euro in più rispetto agli abitanti del Nord (60 euro). Nel Sud il budget previsto è, invece, di 73 euro. Per riempire la calza, tra i banchi dei tradizionali mercatini dell’Epifania e le vetrine dei negozi si cercano soprattutto dolci (o carbone), indicati dal 34% degli intervistati. Si tratta di un dato in ripresa di un punto percentuale rispetto allo scorso anno; fa da contrappeso un’equivalente riduzione dei giocattoli, regalati quest’anno dal 14% delle Befane contro il 15% dell’Epifania 2019. Si conferma invece al 12% la quota di chi farà altri tipi di regali. Tra questi, in testa quelli più utili: i più scelti, anche per la coincidenza dell’Epifania con il primo weekend di saldi invernali, sono i prodotti e accessori moda, indicati dal 35% degli intervistati. Seguono
tecnologia (20%) e accessori per la casa (15%). L’11% opterà invece per un libro. Epifania e dolci, un business per 40 mila imprese in Italia e 5 mila in Lombardia. Crescono gli addetti, +9% in cinque anni. È quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati al terzo trimestre 2019 relativi alle imprese attive nel settore dolciario tra produzione, commercio all'ingrosso e dettaglio. Dolce Milano A Milano quasi 2 mila imprese crescono del 5% in cinque anni, addetti + 10%. Tra i settori tipici della festa: produzione di prodotti di panetteria e pasticceria fresca, commercio all'ingrosso di zucchero, cioccolato, dolciumi e prodotti da forno, commercio al dettaglio di torte, dolciumi e confetteria in esercizi specializzati. Nella calza le caramelle (19%) superano il carbone dolce (15%) ma tanti festeggiano con la torta (23%). Per l'Epifania oltre al panettone, secondo le pasticcerie milanesi che realizzano il prodotto artigianale, si vendono più torte (23%), caramelle (19%), carbone dolce (15%), dolci alla crema (8%) e al cioccolato (8%). Sono circa 150 imprese diffuse tra Milano Monza Brianza Lodi, raccolte intorno alla ricetta tradizionale del panettone. “Promuoviamo la qualità del prodotto artigianale dei nostri territori, in un acquisto di qualità che premi il prodotto fresco e genuino- afferma all’Agi Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Imprenditoria rosa Per Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Questo settore è una ricchezza della nostra realtà territoriale, che vede rafforzare la sua attrattività anche per le feste”. In Italia su 40 mila imprese, 12 mila sono di donne, 4 mila di giovani e 2 mila di stranieri. Dolci in Italia. Sono 40.483 le imprese attive in Italia nella produzione e commercio di prodotti da forno, stabile in cinque anni, un comparto che offre lavoro a circa 167 mila addetti + 9% in cinque anni. Prime in Italia Napoli con 2.447 imprese dolciarie, + 7,7% in cinque anni, seguita da Roma con 1.875, +6,7%, Milano con 1.844, + 5,2%, Torino con 1.540, seguono con oltre mille imprese Palermo, Catania, Bari e con quasi mille Salerno (+11%, prima per crescita tra i principali centri dolciari). Per addetti prima Milano, con oltre 9 mila seguita da Roma con 7 mila circa, Napoli e Torino con circa 6 mila. https://www.interris.it/sociale/in-fila-per-losconto
Saldi ai blocchi di partenza Al via sabato 4 gennaio 2 Gennaio 2020 | Scritto da Redazione | Commenta | Condividi | PDF C'è attesa per il lungo ponte degli sconti. Il budget? 140 euro a testa e 324 a famiglia, in linea con la stima nazionale Confcommercio. Forti sconti e buon assortimento per abbigliamento e calzature e con la neve sui monti aspettative alte per l'acquisto di articoli sportivi legati a sci e altri sport invernali Sicilia, Basilicata e Val d’Aosta hanno dato il là oggi alle vendite di fine stagione, in Lombardia e in tutte le altre regioni i saldi sono ai blocchi di partenza e partiranno sabato 4 gennaio. Le aspettative come ogni anno sono alte, nonostante il dilagante fenomeno dei pre-saldi e delle promozioni di novembre, Black Friday in testa. L’avvio delle svendite nel ponte lungo dell’Epifania può rappresentare un incentivo per lo shopping d’occasione per chi è rimasto in città o rientrato dalle ferie. “I saldi continuano ad essere un momento atteso da parte dei consumatori e ci auguriamo portino a riscoprire il piacere di una passeggiata per vetrine nei negozi di vicinato sotto casa, in città, periferia e provincia- commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e articoli sportivi Ascom Confcommercio e vicepresidente di Federmoda Italia-. Ci auguriamo che certe previsioni pessimistiche vengano smentite e non si traducano in realtà. Tutti i commercianti confidano in un buon avvio dei saldi. Le occasioni non mancano, con percentuali di sconto anche forti per abbigliamento e calzature, dai capi più importanti agli articoli meno costosi. Mai come quest’anno l’innevamento invoglia gli acquisti di articoli sportivi legati allo sci, dall’abbigliamento alle attrezzature, a ciaspole e equipaggiamento d’alpinismo”. Lo shopping d’occasione durerà due mesi: l’ultima data dei saldi è il 3 marzo a Bergamo e nel resto della Lombardia. “Ci auguriamo che, dopo aver ottenuto (salvo rare eccezioni) una data unica nazionale di inizio saldi e la web digital tax per il commercio online, l’anno prossimo venga accolta la nostra istanza, portata avanti da Federmoda Italia nella Conferenza Stato-Regioni, di posticipare la data di inizio degli sconti di due settimane- continua Pedrali- . Solo così si rispetta la ratio delle vendite di fine stagione. Ai primi di gennaio l’inverno è appena iniziato. È come non mai importante oggi tutelare il commercio per evitare di assistere ogni anno alla chiusura di tante insegne- molte eccellenti- in città e provincia”.
Puoi anche leggere