Roma, un fine settimana di concerti per pianoforte al Bioparco
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Roma, un fine settimana di concerti per pianoforte al Bioparco ROMA – Sabato 3 e domenica 4 ottobre il Bioparco di Roma ospita la manifestazione ‘Villa Borghese piano days’, maratona di concerti per pianoforte gratuiti presso la Sala dei Lecci (ingresso dedicato da Viale Aldrovandi incrocio con Viale Rossini) dalle ore 11.00 alle 21.00. Per l’intera giornata si alterneranno performance dalla classica al jazz alla musica da camera, insieme a momenti dedicati a bambini e famiglie. L’alto livello artistico delle esibizioni è curato dalla Direzione Artistica di Gaia Vazzoler e Massimo Spada, con giovani talenti del pianismo italiano, ma anche grandi pianisti affermati nel panorama internazionale. In omaggio al 250° anniversario dalla nascita di Beethoven, i programmi dei concerti delle due giornate prevedranno almeno un brano del
genio di Bonn, mentre sabato sera Gaia Vazzoler condurrà il pubblico in un affascinante “salotto musicale” raccontando la musica di Beethoven con le esecuzioni al pianoforte di Massimo Spada. A chiudere il weekend di musica e natura, “Il carnevale degli animali” che introdurrà il premio “PIANO LIFE”, destinato a chi ha dedicato la propria vita al pianoforte. Sarà l’ing. Paolo Fazioli, che ai pianoforti dona proprio la vita, a riceverlo domenica sera. All’ingresso monumentale del Bioparco sarà inoltre presente lo spazio ‘play me’ con un pianoforte (dalle 11.00 alle 14.00) dove si esibiranno alcuni ‘pianisti in erba’. Per l’occasione i bambini dedicheranno le musiche all’iniziativa di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici ‘Plant for the planet’ che consiste nel piantare alberi per bilanciare gli effetti dannosi dell’anidride carbonica, esaltando così lo spirito green dell’evento. Al termine delle brevi esibizioni, tutti i bambini presenti avranno la possibilità di suonare il pianoforte. La manifestazione, giunta alla quarta edizione e sostenuta da Coop e Ciampi Pianoforti, sarà aperta sabato 3 ottobre alle 9.45 da un momento straordinario che si potrà seguire online sui canali social dell’evento: il “concerto per Sofia”. L’elefantessa del Bioparco sarà infatti spettatrice di un omaggio musicale dedicato a lei, con un pianoforte a coda posizionato sulla terrazza che affaccia proprio sul suo exhibit.
Ancora street art a Sant’Angelo di Roccalvecce, il “Paese delle Fiabe”: in fase di ultimazione l’ultimo murale di SteReal Un nuovo favoloso murale firmato Stefania Marchetto in arte SteReal sta prendendo vita a Sant’Angelo di Roccalvecce, il piccolo borgo della Tuscia conosciuto come il Paese delle Fiabe, rivitalizzato negli ultimi anni grazie all’omonimo progetto di street art dedicato al mondo fiabesco e alla letteratura fantastica. Realizzata in pieno centro abitato su un’intera facciata del borgo, l’opera d’arte urbana creata in questi giorni da SteReal, a lavoro fino al 28 settembre, è la terza ideata
per questocaratteristico paesino in provincia di Viterbo: dopo il primo murale tratto da La spada nella roccia, dipinto per l’edizione del 2019,e la sognante Cenerentola impressa a luglio scorso su un’enorme parete del centro, SteReal ritorna con un meraviglioso lavoro ispirato alla favola de Il fagiolo magico.
Inaugurato nel 2017, il progetto di Sant’Angelo il Paese delle Fiabe ha trasformato il paesino viterbese in un museo a cielo aperto, una vera e propria galleria d’arte ricca di opere e installazioni artistiche legate al racconto fantastico e leggendario. Un luogo speciale, animato da personaggi fantastici e immerso in magiche atmosfere, capace di trasportare i passanti in una dimensione quasi surreale, a passeggio con Alice nel paese delle meraviglie, con Artù e Mago Merlino, e coi tanti altri personaggi dipinti in questi anni dalle numerose artiste urbane che si sono succedute nel Paese delle Fiabe, dove l’immaginario si fonde col paese reale, in un gioco dove il vero e la fantasia si rincorrono e confondono continuamente. A rendere ancor più particolare questo posto fatato, è proprio la scelta di affidare la realizzazione dei lavori a un team di donne street artist, tra le più celebri della scena italiana. Promosso dall’Associazione ACAS con l’organizzazione di Alessandro Chiovelli e Gianluca Chiovelli, Sant’Angelo il
Paese delle Fiabe conta più di 30 opere disseminate lungo le vie del borgo, a creare un itinerario magico e incantato, un percorso artistico aperto a tutti, grandi e piccini, turisti appassionati o semplici curiosi, che camminando per le strade del centro abitato potranno sorprendersi nell’incontrare Don Chisciotte o Pinocchio, Il piccolo Principe o Hansel e Gretel. Una galleria tutta al femminile, dunque, a formare un ideale Paese delle Dame Artiste, un luogo immerso in un’atmosfera da sogno dipinta dalla mano di alcune tra le più importanti street artist del panorama nazionale. Stefania Marchetto, Tina Loiodice, Alessandra Carloni, Daniela Lai, Lidia Scalzo, Isabella Modanese, Stefania Capati, Cecilia Tacconi, Lena Ortmann, Ginevra Giovannoni: ognuna, con la propria inconfondibile cifra stilistica, ha reso unico questo piccolissimo e prezioso borgo, contribuendo alla sua rinascita, in un moto di valorizzazione della Tuscia e del suo ricchissimo folclore locale. Lecce, confessa l’assassino dei fidanzati: “Li ho uccisi perchè erano troppo felici” “Si, sono stato io”. Ha confessato di essere stato lui ad
uccidere, Antonio De Marco, lo studente 21 enne arrestato ieri sera per l’omicidio di Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta. La confessione è avvenuta nella notte davanti al procuratore di Lecce, Leonardo Leone De Castris che lo ha interrogato nella caserma dei carabinieri. La notizia della confessione è stata confermata dalla Procura. Ieri sera al termine della conferenza stampa era stato lo stesso Procuratore ad augurarsi che il giovane potesse confessare. “Ho fatto una cavolata – ha dichiarato – so di aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia” . Sarebbero queste le parole con le quali Antonio De Marco avrebbe motivato agli investigatori l’assassinio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta. Lo si apprende da fonti investigative. Lo stesso comandante provinciale dell’arma dei carabinieri Paolo Dembech ha escluso il movente passionale “che al momento non si evidenzia” spiegando ai giornalisti che le ragioni andavano a ricercarsi nel periodo di convivenza con la coppia la cui felicità potrebbe avrebbe avere infastidito il presunto omicida, che è un ragazzo “introverso, chiuso, con poche amicizie”. “L’azione è stata realizzata con spietatezza e totale assenza di ogni sentimento di pietà verso il prossimo“. E’ quanto si legge nel provvedimento di fermo nei confronti di De Marco. “Nonostante le ripetute invocazioni a fermarsi urlate dalle vittime l’indagato proseguiva nell’azione meticolosamente programmata inseguendole per casa , raggiungendole all’esterno senza mai fermarsi. La condotta criminosa, estrinsecatasi nell’inflizione di un notevole numero di colpi inferti anche in parti non vitali (il volto di De Santis) e quindi non necessari per la consumazione del reato, appare sintomatico di un’indole particolarmente violenta, insensibile ad ogni richiamo umanitario”. Nei foglietti manoscritti persi durante la fuga dall’assassino di Eleonora Manta e Daniele De Santis è “descritto con
inquietante meticolosità il cronoprogramma dei lavori ‘ ( ‘pulizia.. acqua bollente … candeggina.. soda .. ecc. ). La premeditazione del delitto risusulta comprovata dai numerosi oggetti rinvenuti sul luogo del delitto (abitazione delle vittime e piazzale condominiale ) in particolare il cappuccio ricavato da un paio di calze di nylon da donna, le striscette stringi tubi e appunto i cinque foglietti manoscritti n cuiera anche descritta la mappa con il percorso da seguire per evitare le telecamere”. E’ quanto si legge nel provvedimento di fermo nei confronti del 21 Antonio De Marco accusato del duplice omicidio dei due fidanzati di Lecce. Potrebbe essere stata la vendetta il possibile movente del duplice omicidio dei fidanzati di Lecce. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, infatti, il 21 enne aveva vissuto per quasi un anno in affitto in una delle stanze dell’appartamento dove successivamente i due giovani avevano deciso di andare a vivere insieme. A quanto si è appreso, per almeno due mesi De Marco ed Eleonora Manca sarebbero stati coinquilini perché la ragazza si appoggiava nell’altra stanza dell’appartamento. La convivenza tra i due, però, non sarebbe stata facile. Daniele De Santis aveva quindi deciso di non rinnovare il contratto al giovane e di tenere l’appartamento per sé e la fidanzata. Antonio De Marco, uno studente di 21 anni di scienze infermieristiche. E’ di Casarano, paese della provincia, ma fino allo scorso agosto “era stato un coinquilino” perché aveva abitato in affitto in una stanza nella casa che poi Daniele De Santis aveva deciso di ristrutturare per andarci a vivere con Eleonora. L’omicidio, ha spiegato il procuratore di Lecce, Leonardo Leone De Castris, sarebbe stato a lungo premeditato e definito nei minimi dettagli. In alcuni bigliettini che l’assassino ha perso nella fuga, è stata trovata non solo la mappa che indicava come evitare le telecamere di sicurezza della zona, ma anche i dettagli “delle attività prodromiche” che avrebbero dovuto procedere
l’omicidio. Voleva immobilizzare , torturare e uccidere, per poi ripulire tutto con detergenti e lasciare una scritta sul muro con un messaggio per la città. Era questa l’azione dimostrativa che il 21enne Giovanni Antonio De Marco, fermato ieri sera a Lecce perché ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane arbitro Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta aveva programmato per la sera del 21 settembre scorso quando i due sono stati trucidati con decine di coltellate. Il giovane è stato interrogato la scorsa notte dal procuratore Leonardo Leone De Castris nella caserma dei carabinieri e quando è uscito in macchina per essere portato in prigione, una piccola folla di amici e conoscenti della due vittime ha inveito contro di lui. Sul luogo dell’omicidio, nella casa dei due fidanzati, gli inquirenti hanno trovato due bottiglie di candeggina, fascette tendi cavi e tutta l’attrezzatura che secondo il programma dall’assassino doveva servire a ripulire la scena del crimine per non lasciare traccia. Sui bigliettini persi durante la fuga, era scritto anche il pro memoria con i dettagli dell’acqua bollente, la candeggina da usare per ripulire tutto. “Da oggi la città di Lecce esce da un incubo – ha detto – l’accaduto è una rarità nella criminologia penale”. L’assenza di un movente – ha spiegato ancora il procuratore, che ha anche auspicato una confessione dell’indagato – ha rappresentato una grossa difficoltà iniziale nelle indagini perchè senza un movente è difficile capire qual è la pista da seguire e questo mi ha ha spinto a seguire la vicenda con quattro magistrati, oltre ad un sostituto anche i due aggiunti e il lavoro di polizia giudiziaria del carabinieri è stato eccellente”.
Cina, avvelena 25 bambini e ne uccide uno: maestra condannata a morte Una maestra di una scuola materna cinese è stata condannata a morte per aver avvelenato 25 bambini e averne ucciso uno. Lo riportano i media locali, come riferisce la Bbc. Wang Yun era stata arrestata lo scorso anno dopo che i bambini di un asilo nella città di Jiaozuo, nella Cina centro- orientale, erano stati portati d’urgenza in ospedale dopo aver mangiato del porridge. Oggi la Corte ha spiegato che la donna ha messo il nitrato di sodio nella colazione dei bambini seguiti da una sua collega per vendetta dopo un litigio. Una sostanza spesso usata come additivo alimentare per la stagionatura della carne, ma che può essere tossica in quantità elevate. Non era la prima volta che la signora Wang aveva avvelenato delle persone, ha aggiunto la Corte, facendo riferimento a un precedente incidente in cui aveva acquistato del nitrato
online e avvelenato suo marito che aveva subito danni lievi. La sua condotta è stata definita “spregevole e crudele”. L’episodio, avvenuto il 27 marzo dello scorso anno, aveva scioccato la Cina e la notizia aveva fatto il giro del mondo. Bracciano, seduta di Consiglio Comunale trasmessa in videoconferenza: per la Prefettura la scelta del Sindaco Tondinelli è corretta. “Siamo ancora in stato di emergenza”
BRACCIANO (RM) – La Prefettura di Roma entra nel merito dell’ultima seduta di Consiglio comunale del 15 settembre a Bracciano convocata in videoconferenza dall’Amministrazione Tondinelli: oltre alla proroga dello stato di emergenza al 15 ottobre sono state prorogate anche le disposizioni relative alle riunioni degli organi collegiali contenute nell’art. 73 del precedente Decreto 17 marzo 2020, n.18, convertito, con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n.27 per cui è data facoltà agli Enti Locali di procedere alle sedute collegiali anche in videoconferenza. Lo mette nero su bianco l’Ufficio Territoriale del Governo in risposta a una lettera del Sindaco in cui chiedeva se fosse stata giusta o meno la scelta di convocare il Consiglio Comunale in videoconferenza. Ciononostante, la decisione di non riunirsi alla presenza di tutti i Consiglieri, Assessori, Segretario Comunale e Forze dell’Ordine è stata fortemente criticata dai cinque consiglieri di minoranza che per protesta non hanno partecipato all’ultimo Consiglio comunale trasmesso in videoconferenza.
Il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli ha motivato la decisione di non aver convocato la seduta di Consiglio Comunale in presenza: “Ho semplicemente rispettato le regole e la legge e la Prefettura mi ha dato ragione – dice Tondinelli – sarei stato un irresponsabile a riunire circa 25 persone nell’Aula Consiliare quando sul Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) redatto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è consigliato che nell’Aula del Consiglio non siano presenti più di 15 persone contemporaneamente. Convocare la seduta in presenza sarebbe quindi significato esporre tutti a rischio assembramento e contagio in un periodo delicato come questo dove l’emergenza Covid-19 è ancora in corso ed è presente sul nostro territorio. Che piaccia o no ai consiglieri di minoranza, dobbiamo tutelare la salute pubblica e rispettare la legge oltre che seguire le indicazioni della Asl Rm4 che invita a non facilitare gli assembramenti. Quando i contagi saranno in diminuzione e vi saranno le condizioni torneremo tutti presenza. Ce lo auguriamo perché vorrà dire che questo momento difficile è stato superato ma dobbiamo essere responsabili più che mai e non cercare sempre di colpevolizzare l’Amministrazione che da marzo è in prima linea a fronteggiare insieme alla Asl, la Protezione Civile, le Forze dell’Ordine e le Associazioni una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo. Anche in pieno lockdown abbiamo visto strumentalizzare la situazione da parte dei consiglieri di minoranza. Capisco che si avvicinano le elezioni ma abbiamo il dovere di anteporre alla competizione politica la tutela e salvaguardia della salute della collettività”.
Colleferro (calcio, Promozione), Bernabei e la linea verde vincente: “Che emozioni col Giardinetti” Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha cominciato bene il suo cammino in campionato. In una partita “per cuori forti” (e purtroppo negata ai tifosi rossoneri dalle attuali normative anti-Covid), i ragazzi di mister Antonio Battistelli hanno sconfitto 3-2 il Giardinetti al termine di una gara incredibile, condizionata da un acquazzone pazzesco che ha reso il campo “Caslini” ai limiti della praticabilità: “Nel primo tempo non abbiamo capito che avremmo dovuto cambiare il nostro stile di gioco per questa occasione – spiega l’attaccante classe 2001 Pietro Bernabei – Il Giardinetti ci
ha messo in difficoltà con lanci lunghi e recupero delle seconde palle e così siamo andati all’intervallo sotto di due reti. A inizio ripresa, poi, è arrivata pure l’espulsione di Procacci e a quel punto la strada era davvero in salita”. In quel momento il Colleferro ha cambiato assetto tattico (schierandosi col 3-4-2), inserendo i tre giovanissimi che hanno poi ribaltato tutto: D’Albenzo (classe 2000 che ha siglato l’1-1 su assist di Bernabei), lo stesso Bernabei e Mattia, classe 2002 autore del gol decisivo in pieno recupero. “Emozioni fortissime che solo il calcio sa regalare – sospira Bernabei – E’ stato motivo d’orgoglio per noi giovane poter contribuire in maniera così pesante alla vittoria della squadra: volevamo riscattare l’eliminazione dalla Coppa e ci siamo riusciti. Il mister ci ha sempre dato fiducia e anche la società crede fortemente nei prodotti del settore giovanile”. Lui lo può dire forte: “Tranne una stagione a Segni, io ho fatto tutta la trafila nel vivaio del Colleferro e sono colleferrino doc – rimarca Bernabei che l’anno scorso segnò tre gol di fila prima dello stop per l’emergenza Coronavirus – Obiettivi personali stagionali? Cercare di farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa”. Felice anche il ds Pino Di Cori: “Questa partita l’ha vinta il mister che ha avuto coraggio nei cambi e ha creduto ciecamente nei ragazzi, come fa ormai da tempo questo club. Sono tre punti molto importanti, ma sappiamo che è solo l’inizio”. Nel prossimo turno il Colleferro avrà subito un altro esame importante: c’è la sfida esterna contro la Roma VIII che ha già vinto le prime due gare ufficiali stagionali.
Città di Valmontone (calcio, Under 16 reg.), De Angelis: “Bisognerà assorbire il salto di categoria”
Valmontone (Rm) – La nuova Under 16 regionale del Città di Valmontone è pronta a combattere per la permanenza in categoria. Il gruppo è stato affidato a mister Aldo De Angelis (che ha allenato nella medesima categoria l’anno passato) e
dovrà dimostrare di poter essere competitivo anche tra i regionali: “I ragazzi hanno fatto molto bene con mister Luciano nella passata stagione, guadagnando il salto di categoria nell’Under 15 – racconta De Angelis – E’ chiaro che il passaggio nei regionali può rappresentare un’insidia, ma i ragazzi sono ben disposti al sacrificio e sanno che ci sarà tanto da lavorare per tagliare il traguardo principale della stagione, vale a dire quello della salvezza”. Le premesse, comunque, sono positive: “L’ossatura della squadra è rimasta la stessa che ha fatto benissimo in Under 15, con l’aggiunta di alcuni elementi che potranno dare il loro contributo. Il gruppo è compatto e questo è un punto di partenza importante, inoltre questi ragazzi sono educati e sanno ascoltare le indicazioni che proviamo a dare loro”. Il campionato inizierà il prossimo 24 ottobre: “Sfrutteremo quest’altro mese di lavoro per continuare a preparare questi ragazzi all’impatto con la categoria regionale” rimarca De Angelis che ha già avuto discrete risposte dalle ultime amichevoli. “Quella con lo Zagarolo ci ha visto opposti ad una squadra che aveva elementi di età maggiore, mentre sabato scorso i ragazzi hanno pareggiato 1-1 a Colonna sfoderando una buona prestazione”. Per De Angelis questo sarà il quarto anno con il Città di Valmontone, segno di un feeling forte tra il tecnico e la società: “Conosco il direttore sportivo Giuseppe Consalvi da tanto tempo e qui ho trovato un presidente come Massimiliano Bellotti molto disponibile e vicino a tutte le squadre del club, oltre a una serie di dirigenti e allenatori molto appassionati. Un gruppo di lavoro molto compatto che spesso si ritrova a cena, segno di una buona sintonia tra tutti noi”.
Football Club Frascati (Scuola calcio), i tecnici Bottos e Rumbo conseguono il patentino Uefa C Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati è alla costante ricerca di migliorarsi. In quest’ottica i componenti dello staff tecnico del sodalizio tuscolano si formano e conseguono le qualifiche richieste dalla Federazione, ad esempio, per avere il titolo di Scuola calcio d’Elite. Il Football Club Frascati, che ha meritato questa qualifica da ormai un paio d’anni e che è l’unica società del territorio a potersene vantare, vuole essere sempre in linea coi parametri indicati. E’ di sabato scorso la notizia che altri due allenatori della Scuola calcio del team frascatano hanno ottenuto il patentino
Uefa C: si tratta di Fabio Bottos (che tra l’altro ricopre pure la carica di vice-presidente del Football Club Frascati) e Federico Rumbo che nella passata stagione hanno allenato i due gruppi Esordienti 2008 (uno nel “polo Frascati” e l’altro nel “polo Morena” della società). “Una bella soddisfazione arrivata al termine di uno sforzo notevole – spiega Bottos – Per me e per Federico l’impegno è stato intenso: il corso è stato uno dei primi ad essere svolto totalmente online nella sua parte teorica ed è partito lo scorso 22 giugno. Per circa quattro ore al giorno, tutti i giorni dal lunedì al sabato e fino allo scorso 31 luglio, abbiamo seguito le lezioni on line. Poi è stata la volta degli esami sul campo, l’ultimo dei quali è stato celebrato sabato scorso presso il “Salaria Sporting Village” di Roma sotto gli occhi dei professori Ruggero Radice e Francesco Galloni”. Tutto il Football Club Frascati ha applaudito i due allenatori, ma la formazione all’interno del club tuscolano continua e nelle ultime ore anche l’altro tecnico Cristiano Tonicello ha iniziato il corso per ottenere il medesimo patentino Uefa C. Per Bottos (che quest’anno ha preso in carico i Primi Calci 2012, lasciando i “suoi” 2008 ad Alessandro Rodo) e Rumbo (che ha mantenuto il suo gruppo 2008) è tempo di guardare avanti. “Per ciò che mi riguarda, l’anno prossimo sono intenzionato a iniziare il corso per l’ottenimento del patentino Uefa D che, assieme al patentino Uefa C, mi varrà la “vecchia abilitazione” Uefa B. Programmi per il mio futuro? Chiaramente quello di fare anche un’esperienza nell’agonistica, ma senza lasciare il mondo del settore di base che attraverso questi bambini regala soddisfazioni incredibili”.
Real Valle Martella (calcio, II cat.), Gabriele Mattogno: “Sarà bello rigiocare con mio fratello”
Zagarolo (Rm) – E’ uno dei nuovi volti della Seconda categoria del Real Valle Martella. Gabriele Mattogno, centrale difensivo classe 1987 ex Sporting San Cesareo, vuole contribuire a dare solidità alla formazione prenestina che è annunciata come una delle papabili protagoniste del suo girone. “Ma prima dell’inizio del campionato tutti puntano a vincere, poi sarà il campo a parlare” dice con grande pragmatismo Mattogno che
nel club del presidente Daniele Imola ritroverà suo fratello Damiano. “E’ stato uno dei motivi che mi hanno spinto a scendere di categoria, assieme alla voglia di ritrovare qualche amico presente in questo gruppo. Il rapporto con mio fratello? C’è una grande sintonia tra di noi e spesso basta uno sguardo per intenderci, ma questo non implica che in mezzo al campo non possano esserci discussioni, d’altronde io sono un difensore centrale e lui un portiere quindi siamo colleghi di reparto. Solo che io sono più grande di lui e ho più diritto di insultarlo” sorride Gabriele Mattogno che poi parla dell’impatto che ha avuto con la realtà del Real Valle Martella: “Lo staff tecnico è giovane e competente, il gruppo valido e con diversi elementi di qualità: sono convinto che ci potremo divertire. Anche Imola è un presidente giovane e con tanta voglia di fare, penso che ci siano le componenti giuste per disputare una buona stagione”. Un punto di forza del Real Valle Martella, oltre alla compattezza del gruppo, sarà quello di poter tornare a giocare nella “città di competenza” dopo due anni di esilio a Monte Compatri. “Il ritorno a Zagarolo e il campo “Mastrangeli” potranno dare sicuramente qualche punto in più, sperando che gli amici del club e gli appassionati del territorio possano venire a vederci”. L’inizio del campionato è fissato per il 25 ottobre, ma il Real Valle Martella potrebbe esordire prima se la richiesta di partecipazione alla Coppa Lazio di categoria verrà confermata dal comitato regionale.
Grottaferrata calcio a 5 (serie C2), la scossa di Immordino: “Voglio la serie B in due anni”
Grottaferrata (Rm) – Il Grottaferrata calcio a 5 non lascia nulla al caso. La società castellana doveva porre rimedio al grave infortunio di Duarte e lo ha fatto siglando un altro colpo di mercato da lasciare a bocca aperta: dalla Lazio (che
milita in A2) è arrivato l’universale classe 1992 Alessio Immordino, che nelle intenzioni del Grottaferrata calcio a 5 dovrà essere punto di riferimento offensivo della squadra di coach Simone Piscedda. “Arrivo qui con grandissime motivazioni – dice l’ex giocatore di Lazio e Roma, per nulla spaventato dal salto all’indietro in termini di categoria – La categoria non mi spaventa e ho già giocato e vinto in passato a questi livelli, come nell’anno con l’Aniene quando vincemmo trenta partite su trenta: anche allora ci aspettavano tutti, è il rischio delle squadre costruite per trionfare… Quello che dobbiamo fare anche quest’anno col Grottaferrata calcio a 5”. I programmi di Immordino sono chiari: “Lasciare la serie A non è un grande problema: sognavo di vestire la maglia della Lazio, ma ci siamo lasciati in maniera consensuale con la società per una serie di diverse vedute e ho trovato questa soluzione ottima. I pochi dubbi che avevo sono stati spazzati via dopo aver parlato col presidente Manuel Masi, una persona seria e di grandissime ambizioni. Il mio obiettivo è di vincere la C2 quest’anno e la C1 il prossimo per tornare in serie B in due stagioni”. L’universale si è già messo a totale disposizione del gruppo e di coach Piscedda: “Il mister mi conosce bene, abbiamo giocato assieme quando io ero più giovane, ai tempi dell’Acquedotto: lui sa come valorizzarmi. Il mio ruolo ideale è quello di laterale, ma la società mi ha già fatto capire che serve un pivot e cercherò di dare loro grandi soddisfazioni anche in quella zona di campo”. Immordino conosce già diversi compagni di squadra: “Galante è un amico da tempo, Bizzarri l’ho incrociato diverse volte e poi conosco anche altri ragazzi: ci sono tutte le condizioni per fare un’annata da protagonisti”.
Bracciano, scuola: bimba positiva al test coronavirus. Isolati 18 bambini e tre operatori scolastici BRACCIANO (RM) – Diciotto piccoli studenti della scuola elementare Tittoni di Bracciano messi in isolamento dopo che una bambina è risultata positiva al test del Covid. In quarantena anche tre operatori scolastici. “Dato l’aumento di casi di Covid sul nostro territorio, – ha detto il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – abbiamo ritenuto di dover necessariamente seguire alla lettera le indicazioni della Asl Rm4, secondo cui è altamente sconsigliata qualsiasi forma di potenziale assembramento e sospendere qualsiasi evento pubblico fino a nuova comunicazione. Siamo vicini alle famiglie, ai bambini e al personale scolastico che devono affrontare l’isolamento con l’auspicio che questo momento di pandemia finisca presto”.
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