Roma, un fine settimana di concerti per pianoforte al Bioparco

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Roma, un fine settimana di concerti per pianoforte al Bioparco
Roma, un fine settimana di
concerti per pianoforte al
Bioparco

ROMA – Sabato 3 e domenica 4 ottobre il Bioparco di Roma
ospita la manifestazione ‘Villa Borghese piano days’, maratona
di concerti per pianoforte gratuiti presso la Sala dei Lecci
(ingresso dedicato da Viale Aldrovandi incrocio con Viale
Rossini) dalle ore 11.00 alle 21.00. Per l’intera giornata si
alterneranno performance dalla classica al jazz alla musica da
camera, insieme a momenti dedicati a bambini e famiglie.

L’alto livello artistico delle esibizioni è curato dalla
Direzione Artistica di Gaia Vazzoler e Massimo Spada, con
giovani talenti del pianismo italiano, ma anche grandi
pianisti affermati nel panorama internazionale. In omaggio al
250° anniversario dalla nascita di Beethoven, i programmi dei
concerti delle due giornate prevedranno almeno un brano del
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genio di Bonn, mentre sabato sera Gaia Vazzoler condurrà il
pubblico in un affascinante “salotto musicale” raccontando la
musica di Beethoven con le esecuzioni al pianoforte di Massimo
Spada.

A chiudere il weekend di musica e natura, “Il carnevale degli
animali” che introdurrà il premio “PIANO LIFE”, destinato a
chi ha dedicato la propria vita al pianoforte. Sarà l’ing.
Paolo Fazioli, che ai pianoforti dona proprio la vita, a
riceverlo domenica sera.

All’ingresso monumentale del Bioparco sarà inoltre presente lo
spazio ‘play me’ con un pianoforte (dalle 11.00 alle 14.00)
dove si esibiranno alcuni ‘pianisti in erba’. Per l’occasione
i bambini dedicheranno le musiche all’iniziativa di
sensibilizzazione sui cambiamenti climatici ‘Plant for the
planet’ che consiste nel piantare alberi per bilanciare gli
effetti dannosi dell’anidride carbonica, esaltando così lo
spirito green dell’evento. Al termine delle brevi esibizioni,
tutti i bambini   presenti avranno la possibilità di suonare il
pianoforte.

La manifestazione, giunta alla quarta edizione e sostenuta da
Coop e Ciampi Pianoforti, sarà aperta sabato 3 ottobre alle
9.45 da un momento straordinario che si potrà seguire online
sui canali social dell’evento: il “concerto per Sofia”.
L’elefantessa del Bioparco sarà infatti spettatrice di un
omaggio musicale dedicato a lei, con un pianoforte a coda
posizionato sulla terrazza che affaccia proprio sul suo
exhibit.
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Ancora    street    art    a
Sant’Angelo di Roccalvecce,
il “Paese delle Fiabe”: in
fase di ultimazione l’ultimo
murale di SteReal

Un nuovo favoloso murale firmato Stefania Marchetto in arte
SteReal sta prendendo vita a Sant’Angelo di Roccalvecce, il
piccolo borgo della Tuscia conosciuto come il Paese delle
Fiabe, rivitalizzato negli ultimi anni grazie all’omonimo
progetto di street art dedicato al mondo fiabesco e alla
letteratura fantastica.

Realizzata in pieno centro abitato su un’intera facciata del
borgo, l’opera d’arte urbana creata in questi giorni
da SteReal, a lavoro fino al 28 settembre, è la terza ideata
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per questocaratteristico paesino in provincia di Viterbo: dopo
il primo murale tratto da La spada nella roccia, dipinto per
l’edizione del 2019,e la sognante Cenerentola impressa a
luglio scorso su un’enorme parete del centro, SteReal ritorna
con un meraviglioso lavoro ispirato alla favola de Il fagiolo
magico.
Roma, un fine settimana di concerti per pianoforte al Bioparco
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Inaugurato nel 2017, il progetto di Sant’Angelo il Paese delle
Fiabe ha trasformato il paesino viterbese in un museo a cielo
aperto, una vera e propria galleria d’arte ricca di opere e
installazioni artistiche legate al racconto fantastico e
leggendario.

Un luogo speciale, animato da personaggi fantastici e immerso
in magiche atmosfere, capace di trasportare i passanti in una
dimensione quasi surreale, a passeggio con Alice nel paese
delle meraviglie, con Artù e Mago Merlino, e coi tanti altri
personaggi dipinti in questi anni dalle numerose artiste
urbane che si sono succedute nel Paese delle Fiabe, dove
l’immaginario si fonde col paese reale, in un gioco dove il
vero e la fantasia si rincorrono e confondono continuamente.

A rendere ancor più particolare questo posto fatato, è proprio
la scelta di affidare la realizzazione dei lavori a un team di
donne street artist, tra le più celebri della scena italiana.

Promosso dall’Associazione ACAS con l’organizzazione di
Alessandro Chiovelli e Gianluca Chiovelli, Sant’Angelo il
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Paese delle Fiabe conta più di 30 opere disseminate lungo le
vie del borgo, a creare un itinerario magico e incantato, un
percorso artistico aperto a tutti, grandi e piccini, turisti
appassionati o semplici curiosi, che camminando per le strade
del centro abitato potranno sorprendersi nell’incontrare Don
Chisciotte o Pinocchio, Il piccolo Principe o Hansel e Gretel.

Una galleria tutta al femminile, dunque, a formare un
ideale Paese delle Dame Artiste, un luogo immerso in
un’atmosfera da sogno dipinta dalla mano di alcune tra le più
importanti street artist del panorama nazionale.

Stefania Marchetto, Tina Loiodice, Alessandra Carloni, Daniela
Lai, Lidia Scalzo, Isabella Modanese, Stefania Capati, Cecilia
Tacconi, Lena Ortmann, Ginevra Giovannoni: ognuna, con la
propria inconfondibile cifra stilistica, ha reso unico questo
piccolissimo e prezioso borgo, contribuendo alla sua
rinascita, in un moto di valorizzazione della Tuscia e del suo
ricchissimo folclore locale.

Lecce, confessa l’assassino
dei fidanzati: “Li ho uccisi
perchè erano troppo felici”

“Si, sono stato io”. Ha confessato di essere stato lui ad
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uccidere, Antonio De Marco, lo studente 21 enne arrestato ieri
sera per l’omicidio di Daniele De Santis e della sua fidanzata
Eleonora Manta. La confessione è avvenuta nella notte davanti
al procuratore di Lecce, Leonardo Leone De Castris che lo ha
interrogato nella caserma dei carabinieri. La notizia della
confessione è stata confermata dalla Procura. Ieri sera al
termine della conferenza stampa era stato lo stesso
Procuratore ad augurarsi che il giovane potesse
confessare. “Ho fatto una cavolata – ha dichiarato – so di
aver sbagliato. Li ho uccisi perché erano troppi felici e per
questo mi è montata la rabbia” . Sarebbero queste le parole
con le quali Antonio De Marco avrebbe motivato agli
investigatori l’assassinio di Daniele De Santis ed Eleonora
Manta. Lo si apprende da fonti investigative. Lo stesso
comandante provinciale dell’arma dei carabinieri Paolo Dembech
ha escluso il movente passionale “che al momento non si
evidenzia” spiegando ai giornalisti che le ragioni andavano a
ricercarsi nel periodo di convivenza con la coppia la cui
felicità potrebbe avrebbe avere infastidito il presunto
omicida, che è un ragazzo “introverso, chiuso, con poche
amicizie”.

“L’azione è stata realizzata con spietatezza e totale assenza
di ogni sentimento di pietà verso il prossimo“. E’ quanto si
legge nel provvedimento di fermo nei confronti di De
Marco. “Nonostante le ripetute invocazioni a fermarsi urlate
dalle    vittime    l’indagato    proseguiva     nell’azione
meticolosamente programmata inseguendole per casa ,
raggiungendole all’esterno senza mai fermarsi. La condotta
criminosa, estrinsecatasi nell’inflizione di un notevole
numero di colpi inferti anche in parti non vitali (il volto di
De Santis) e quindi non necessari per la consumazione del
reato, appare sintomatico di un’indole particolarmente
violenta, insensibile ad ogni richiamo umanitario”.

Nei foglietti manoscritti persi durante la fuga dall’assassino
di Eleonora Manta e Daniele De Santis è “descritto con
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inquietante meticolosità il cronoprogramma dei lavori ‘ (
‘pulizia.. acqua bollente … candeggina.. soda .. ecc. ). La
premeditazione del delitto risusulta comprovata dai numerosi
oggetti rinvenuti sul luogo del delitto (abitazione delle
vittime e piazzale condominiale ) in particolare il cappuccio
ricavato da un paio di calze di nylon da donna, le striscette
stringi tubi e appunto i cinque foglietti manoscritti n cuiera
anche descritta la mappa con il percorso da seguire per
evitare le telecamere”. E’ quanto si legge nel provvedimento
di fermo nei confronti del 21 Antonio De Marco accusato del
duplice omicidio dei due fidanzati di Lecce.

Potrebbe essere stata la vendetta il possibile movente del
duplice omicidio dei fidanzati di Lecce. Secondo quanto
ricostruito dagli inquirenti, infatti, il 21 enne aveva
vissuto per quasi un anno in affitto in una delle stanze
dell’appartamento dove successivamente i due giovani avevano
deciso di andare a vivere insieme. A quanto si è appreso, per
almeno due mesi De Marco ed Eleonora Manca sarebbero stati
coinquilini perché la ragazza si appoggiava nell’altra stanza
dell’appartamento. La convivenza tra i due, però, non sarebbe
stata facile. Daniele De Santis aveva quindi deciso di non
rinnovare il contratto al giovane e di tenere l’appartamento
per sé e la fidanzata.

Antonio De Marco, uno studente di 21 anni di scienze
infermieristiche. E’ di Casarano, paese della provincia, ma
fino allo scorso agosto “era stato un coinquilino” perché
aveva abitato in affitto in una stanza nella casa che poi
Daniele De Santis aveva deciso di ristrutturare per andarci a
vivere con Eleonora. L’omicidio, ha spiegato il procuratore di
Lecce, Leonardo Leone De Castris, sarebbe stato a lungo
premeditato e definito nei minimi dettagli. In alcuni
bigliettini che l’assassino ha perso nella fuga, è stata
trovata non solo la mappa che indicava come evitare le
telecamere di sicurezza della zona, ma anche i dettagli “delle
attività prodromiche” che avrebbero dovuto procedere
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l’omicidio.

Voleva immobilizzare , torturare e uccidere, per poi ripulire
tutto con detergenti e lasciare una scritta sul muro con un
messaggio per la città. Era questa l’azione dimostrativa che
il 21enne Giovanni Antonio De Marco, fermato ieri sera a Lecce
perché ritenuto responsabile dell’omicidio del giovane arbitro
Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta aveva
programmato per la sera del 21 settembre scorso quando i due
sono stati trucidati con decine di coltellate. Il giovane è
stato interrogato la scorsa notte dal procuratore Leonardo
Leone De Castris nella caserma dei carabinieri e quando è
uscito in macchina per essere portato in prigione, una piccola
folla di amici e conoscenti della due vittime ha inveito
contro di lui. Sul luogo dell’omicidio, nella casa dei due
fidanzati, gli inquirenti hanno trovato due bottiglie di
candeggina, fascette tendi cavi e tutta l’attrezzatura che
secondo il programma dall’assassino doveva servire a ripulire
la scena del crimine per non lasciare traccia. Sui bigliettini
persi durante la fuga, era scritto anche il pro memoria con i
dettagli dell’acqua bollente, la candeggina da usare per
ripulire tutto.

“Da oggi la città di Lecce esce da un incubo – ha detto –
l’accaduto è una rarità nella criminologia penale”. L’assenza
di un movente – ha spiegato ancora il procuratore, che ha
anche auspicato una confessione dell’indagato – ha
rappresentato una grossa difficoltà iniziale nelle indagini
perchè senza un movente è difficile capire qual è la pista da
seguire e questo mi ha ha spinto a seguire la vicenda con
quattro magistrati, oltre ad un sostituto anche i due aggiunti
e il lavoro di polizia giudiziaria del carabinieri è stato
eccellente”.
Cina, avvelena 25 bambini e
ne   uccide   uno:  maestra
condannata a morte

Una maestra di una scuola materna cinese è stata condannata a
morte per aver avvelenato 25 bambini e averne ucciso uno. Lo
riportano i media locali, come riferisce la Bbc.

Wang Yun era stata arrestata lo scorso anno dopo che i bambini
di un asilo nella città di Jiaozuo, nella Cina centro-
orientale, erano stati portati d’urgenza in ospedale dopo aver
mangiato del porridge. Oggi la Corte ha spiegato che la donna
ha messo il nitrato di sodio nella colazione dei bambini
seguiti da una sua collega per vendetta dopo un litigio. Una
sostanza spesso usata come additivo alimentare per la
stagionatura della carne, ma che può essere tossica in
quantità elevate.

Non era la prima volta che la signora Wang aveva avvelenato
delle persone, ha aggiunto la Corte, facendo riferimento a un
precedente incidente in cui aveva acquistato del nitrato
online e avvelenato suo marito che aveva subito danni lievi.
La sua condotta è stata definita “spregevole e crudele”.
L’episodio, avvenuto il 27 marzo dello scorso anno, aveva
scioccato la Cina e la notizia aveva fatto il giro del mondo.

Bracciano,     seduta     di
Consiglio Comunale trasmessa
in videoconferenza: per la
Prefettura la scelta del
Sindaco     Tondinelli     è
corretta. “Siamo ancora in
stato di emergenza”
BRACCIANO (RM) – La Prefettura di Roma entra nel merito
dell’ultima seduta di Consiglio comunale del 15 settembre a
Bracciano convocata in videoconferenza dall’Amministrazione
Tondinelli: oltre alla proroga dello stato di emergenza al 15
ottobre sono state prorogate anche le disposizioni relative
alle riunioni degli organi collegiali contenute nell’art. 73
del precedente Decreto 17 marzo 2020, n.18, convertito, con
modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n.27 per cui è data
facoltà agli Enti Locali di procedere alle sedute collegiali
anche in videoconferenza. Lo mette nero su bianco l’Ufficio
Territoriale del Governo in risposta a una lettera del Sindaco
in cui chiedeva se fosse stata giusta o meno la scelta di
convocare il Consiglio Comunale in videoconferenza.

Ciononostante, la decisione di non riunirsi alla presenza di
tutti i Consiglieri, Assessori, Segretario Comunale e Forze
dell’Ordine è stata fortemente criticata dai cinque
consiglieri di minoranza che per protesta non hanno
partecipato all’ultimo Consiglio comunale trasmesso in
videoconferenza.
Il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli ha motivato la
decisione di non aver convocato la seduta di Consiglio
Comunale in presenza: “Ho semplicemente rispettato le regole e
la legge e la Prefettura mi ha dato ragione – dice Tondinelli
– sarei stato un irresponsabile a riunire circa 25 persone
nell’Aula Consiliare quando sul Documento di Valutazione dei
Rischi (DVR) redatto dal Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione (RSPP) è consigliato che nell’Aula
del Consiglio non siano presenti più di 15 persone
contemporaneamente. Convocare la seduta in presenza sarebbe
quindi significato esporre tutti a rischio assembramento e
contagio in un periodo delicato come questo dove l’emergenza
Covid-19 è ancora in corso ed è presente sul nostro
territorio. Che piaccia o no ai consiglieri di minoranza,
dobbiamo tutelare la salute pubblica e rispettare la legge
oltre che seguire le indicazioni della Asl Rm4 che invita a
non facilitare gli assembramenti. Quando i contagi saranno in
diminuzione e vi saranno le condizioni torneremo tutti
presenza. Ce lo auguriamo perché vorrà dire che questo momento
difficile è stato superato ma dobbiamo essere responsabili più
che mai e non cercare sempre di colpevolizzare
l’Amministrazione che da marzo è in prima linea a fronteggiare
insieme alla Asl, la Protezione Civile, le Forze dell’Ordine e
le Associazioni una pandemia che ha messo in ginocchio il
mondo. Anche in pieno lockdown abbiamo visto strumentalizzare
la situazione da parte dei consiglieri di minoranza. Capisco
che si avvicinano le elezioni ma abbiamo il dovere di
anteporre alla competizione politica la tutela e salvaguardia
della salute della collettività”.
Colleferro         (calcio,
Promozione), Bernabei e la
linea verde vincente: “Che
emozioni col Giardinetti”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha cominciato bene il suo
cammino in campionato. In una partita “per cuori forti” (e
purtroppo negata ai tifosi rossoneri dalle attuali normative
anti-Covid), i ragazzi di mister Antonio Battistelli hanno
sconfitto 3-2 il Giardinetti al termine di una gara
incredibile, condizionata da un acquazzone pazzesco che ha
reso il campo “Caslini” ai limiti della praticabilità: “Nel
primo tempo non abbiamo capito che avremmo dovuto cambiare il
nostro stile di gioco per questa occasione – spiega
l’attaccante classe 2001 Pietro Bernabei – Il Giardinetti ci
ha messo in difficoltà con lanci lunghi e recupero delle
seconde palle e così siamo andati all’intervallo sotto di due
reti. A inizio ripresa, poi, è arrivata pure l’espulsione di
Procacci e a quel punto la strada era davvero in salita”. In
quel momento il Colleferro ha cambiato assetto tattico
(schierandosi col 3-4-2), inserendo i tre giovanissimi che
hanno poi ribaltato tutto: D’Albenzo (classe 2000 che ha
siglato l’1-1 su assist di Bernabei), lo stesso Bernabei e
Mattia, classe 2002 autore del gol decisivo in pieno recupero.
“Emozioni fortissime che solo il calcio sa regalare – sospira
Bernabei – E’ stato motivo d’orgoglio per noi giovane poter
contribuire in maniera così pesante alla vittoria della
squadra: volevamo riscattare l’eliminazione dalla Coppa e ci
siamo riusciti. Il mister ci ha sempre dato fiducia e anche la
società crede fortemente nei prodotti del settore giovanile”.
Lui lo può dire forte: “Tranne una stagione a Segni, io ho
fatto tutta la trafila nel vivaio del Colleferro e sono
colleferrino doc – rimarca Bernabei che l’anno scorso segnò
tre gol di fila prima dello stop per l’emergenza Coronavirus –
Obiettivi personali stagionali? Cercare di farmi trovare
pronto quando verrò chiamato in causa”.
Felice anche il ds Pino Di Cori: “Questa partita l’ha vinta il
mister che ha avuto coraggio nei cambi e ha creduto ciecamente
nei ragazzi, come fa ormai da tempo questo club. Sono tre
punti molto importanti, ma sappiamo che è solo l’inizio”.
Nel prossimo turno il Colleferro avrà subito un altro esame
importante: c’è la sfida esterna contro la Roma VIII che ha
già vinto le prime due gare ufficiali stagionali.
Città di Valmontone (calcio,
Under 16 reg.), De Angelis:
“Bisognerà assorbire il salto
di categoria”
Valmontone (Rm) – La nuova Under 16 regionale del Città di
Valmontone è pronta a combattere per la permanenza in
categoria. Il gruppo è stato affidato a mister Aldo De Angelis
(che ha allenato nella medesima categoria l’anno passato) e
dovrà dimostrare di poter essere competitivo anche tra i
regionali: “I ragazzi hanno fatto molto bene con mister
Luciano nella passata stagione, guadagnando il salto di
categoria nell’Under 15 – racconta De Angelis – E’ chiaro che
il passaggio nei regionali può rappresentare un’insidia, ma i
ragazzi sono ben disposti al sacrificio e sanno che ci sarà
tanto da lavorare per tagliare il traguardo principale della
stagione, vale a dire quello della salvezza”. Le premesse,
comunque, sono positive: “L’ossatura della squadra è rimasta
la stessa che ha fatto benissimo in Under 15, con l’aggiunta
di alcuni elementi che potranno dare il loro contributo. Il
gruppo è compatto e questo è un punto di partenza importante,
inoltre questi ragazzi sono educati e sanno ascoltare le
indicazioni che proviamo a dare loro”. Il campionato inizierà
il prossimo 24 ottobre: “Sfrutteremo quest’altro mese di
lavoro per continuare a preparare questi ragazzi all’impatto
con la categoria regionale” rimarca De Angelis che ha già
avuto discrete risposte dalle ultime amichevoli. “Quella con
lo Zagarolo ci ha visto opposti ad una squadra che aveva
elementi di età maggiore, mentre sabato scorso i ragazzi hanno
pareggiato 1-1 a Colonna sfoderando una buona prestazione”.
Per De Angelis questo sarà il quarto anno con il Città di
Valmontone, segno di un feeling forte tra il tecnico e la
società: “Conosco il direttore sportivo Giuseppe Consalvi da
tanto tempo e qui ho trovato un presidente come Massimiliano
Bellotti molto disponibile e vicino a tutte le squadre del
club, oltre a una serie di dirigenti e allenatori molto
appassionati. Un gruppo di lavoro molto compatto che spesso si
ritrova a cena, segno di una buona sintonia tra tutti noi”.
Football     Club   Frascati
(Scuola calcio), i tecnici
Bottos e Rumbo conseguono il
patentino Uefa C

Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati è alla costante
ricerca di migliorarsi. In quest’ottica i componenti dello
staff tecnico del sodalizio tuscolano si formano e conseguono
le qualifiche richieste dalla Federazione, ad esempio, per
avere il titolo di Scuola calcio d’Elite. Il Football Club
Frascati, che ha meritato questa qualifica da ormai un paio
d’anni e che è l’unica società del territorio a potersene
vantare, vuole essere sempre in linea coi parametri indicati.
E’ di sabato scorso la notizia che altri due allenatori della
Scuola calcio del team frascatano hanno ottenuto il patentino
Uefa C: si tratta di Fabio Bottos (che tra l’altro ricopre
pure la carica di vice-presidente del Football Club Frascati)
e Federico Rumbo che nella passata stagione hanno allenato i
due gruppi Esordienti 2008 (uno nel “polo Frascati” e l’altro
nel “polo Morena” della società). “Una bella soddisfazione
arrivata al termine di uno sforzo notevole – spiega Bottos –
Per me e per Federico l’impegno è stato intenso: il corso è
stato uno dei primi ad essere svolto totalmente online nella
sua parte teorica ed è partito lo scorso 22 giugno. Per circa
quattro ore al giorno, tutti i giorni dal lunedì al sabato e
fino allo scorso 31 luglio, abbiamo seguito le lezioni on
line. Poi è stata la volta degli esami sul campo, l’ultimo dei
quali è stato celebrato sabato scorso presso il “Salaria
Sporting Village” di Roma sotto gli occhi dei professori
Ruggero Radice e Francesco Galloni”. Tutto il Football Club
Frascati ha applaudito i due allenatori, ma la formazione
all’interno del club tuscolano continua e nelle ultime ore
anche l’altro tecnico Cristiano Tonicello ha iniziato il corso
per ottenere il medesimo patentino Uefa C. Per Bottos (che
quest’anno ha preso in carico i Primi Calci 2012, lasciando i
“suoi” 2008 ad Alessandro Rodo) e Rumbo (che ha mantenuto il
suo gruppo 2008) è tempo di guardare avanti. “Per ciò che mi
riguarda, l’anno prossimo sono intenzionato a iniziare il
corso per l’ottenimento del patentino Uefa D che, assieme al
patentino Uefa C, mi varrà la “vecchia abilitazione” Uefa B.
Programmi per il mio futuro? Chiaramente quello di fare anche
un’esperienza nell’agonistica, ma senza lasciare il mondo del
settore di base che attraverso questi bambini regala
soddisfazioni incredibili”.
Real Valle Martella (calcio,
II cat.), Gabriele Mattogno:
“Sarà bello rigiocare con mio
fratello”
Zagarolo (Rm) – E’ uno dei nuovi volti della Seconda categoria
del Real Valle Martella. Gabriele Mattogno, centrale difensivo
classe 1987 ex Sporting San Cesareo, vuole contribuire a dare
solidità alla formazione prenestina che è annunciata come una
delle papabili protagoniste del suo girone. “Ma prima
dell’inizio del campionato tutti puntano a vincere, poi sarà
il campo a parlare” dice con grande pragmatismo Mattogno che
nel club del presidente Daniele Imola ritroverà suo fratello
Damiano. “E’ stato uno dei motivi che mi hanno spinto a
scendere di categoria, assieme alla voglia di ritrovare
qualche amico presente in questo gruppo. Il rapporto con mio
fratello? C’è una grande sintonia tra di noi e spesso basta
uno sguardo per intenderci, ma questo non implica che in mezzo
al campo non possano esserci discussioni, d’altronde io sono
un difensore centrale e lui un portiere quindi siamo colleghi
di reparto. Solo che io sono più grande di lui e ho più
diritto di insultarlo” sorride Gabriele Mattogno che poi parla
dell’impatto che ha avuto con la realtà del Real Valle
Martella: “Lo staff tecnico è giovane e competente, il gruppo
valido e con diversi elementi di qualità: sono convinto che ci
potremo divertire. Anche Imola è un presidente giovane e con
tanta voglia di fare, penso che ci siano le componenti giuste
per disputare una buona stagione”. Un punto di forza del Real
Valle Martella, oltre alla compattezza del gruppo, sarà quello
di poter tornare a giocare nella “città di competenza” dopo
due anni di esilio a Monte Compatri. “Il ritorno a Zagarolo e
il campo “Mastrangeli” potranno dare sicuramente qualche punto
in più, sperando che gli amici del club e gli appassionati del
territorio possano venire a vederci”. L’inizio del campionato
è fissato per il 25 ottobre, ma il Real Valle Martella
potrebbe esordire prima se la richiesta di partecipazione alla
Coppa Lazio di categoria verrà confermata dal comitato
regionale.
Grottaferrata calcio a 5
(serie C2), la scossa di
Immordino: “Voglio la serie B
in due anni”
Grottaferrata (Rm) – Il Grottaferrata calcio a 5 non lascia
nulla al caso. La società castellana doveva porre rimedio al
grave infortunio di Duarte e lo ha fatto siglando un altro
colpo di mercato da lasciare a bocca aperta: dalla Lazio (che
milita in A2) è arrivato l’universale classe 1992 Alessio
Immordino, che nelle intenzioni del Grottaferrata calcio a 5
dovrà essere punto di riferimento offensivo della squadra di
coach Simone Piscedda. “Arrivo qui con grandissime motivazioni
– dice l’ex giocatore di Lazio e Roma, per nulla spaventato
dal salto all’indietro in termini di categoria – La categoria
non mi spaventa e ho già giocato e vinto in passato a questi
livelli, come nell’anno con l’Aniene quando vincemmo trenta
partite su trenta: anche allora ci aspettavano tutti, è il
rischio delle squadre costruite per trionfare… Quello che
dobbiamo fare anche quest’anno col Grottaferrata calcio a 5”.
I programmi di Immordino sono chiari: “Lasciare la serie A non
è un grande problema: sognavo di vestire la maglia della
Lazio, ma ci siamo lasciati in maniera consensuale con la
società per una serie di diverse vedute e ho trovato questa
soluzione ottima. I pochi dubbi che avevo sono stati spazzati
via dopo aver parlato col presidente Manuel Masi, una persona
seria e di grandissime ambizioni. Il mio obiettivo è di
vincere la C2 quest’anno e la C1 il prossimo per tornare in
serie B in due stagioni”. L’universale si è già messo a totale
disposizione del gruppo e di coach Piscedda: “Il mister mi
conosce bene, abbiamo giocato assieme quando io ero più
giovane, ai tempi dell’Acquedotto: lui sa come valorizzarmi.
Il mio ruolo ideale è quello di laterale, ma la società mi ha
già fatto capire che serve un pivot e cercherò di dare loro
grandi soddisfazioni anche in quella zona di campo”. Immordino
conosce già diversi compagni di squadra: “Galante è un amico
da tempo, Bizzarri l’ho incrociato diverse volte e poi conosco
anche altri ragazzi: ci sono tutte le condizioni per fare
un’annata da protagonisti”.
Bracciano,   scuola:    bimba
positiva al test coronavirus.
Isolati 18 bambini e tre
operatori scolastici

BRACCIANO (RM) – Diciotto piccoli studenti della scuola
elementare Tittoni di Bracciano messi in isolamento dopo che
una bambina è risultata positiva al test del Covid. In
quarantena anche tre operatori scolastici.

“Dato l’aumento di casi di Covid sul nostro territorio, – ha
detto il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – abbiamo
ritenuto di dover necessariamente seguire alla lettera le
indicazioni della Asl Rm4, secondo cui è altamente
sconsigliata qualsiasi forma di potenziale assembramento e
sospendere qualsiasi evento pubblico fino a nuova
comunicazione. Siamo vicini alle famiglie, ai bambini e al
personale scolastico che devono affrontare l’isolamento con
l’auspicio che questo momento di pandemia finisca presto”.
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