Rivista pro natura n 59,inverno2018 Ticino - I misteri delle migrazioni - Pro Natura Ticino
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2 EDITORIALE Alla ricerca di un altrove Tutto si muove, tutto si sposta, ani- dell’altrove per vivere; conoscenza, in- mali, organismi vegetali. Lontano, in formazioni tramandate o memoria per un lontano tra continenti, o vicino, continuare ad esserci o prodursi come presso casa. Per motivi vari, identifi- specie; certezza del potenziale di mo- cabili e comprensibili. Con tragitti e bilità e di accrescimento di cui si di- percorsi diversi, osservabili e persino spone in quel determinato momento e misurabili. Così ci racconta e spiega luogo per partire, cambiare, ritornare. questo numero che ha scelto come as- Le migrazioni sono anche la dimen- sunto le migrazioni. Non riesce però a sione umana di un’avventura multi- Silvano Toppi, giornalista e economista (foto: toglierci - tanto che lo si dichiara nel millenaria, sono la preistoria e la storia Silvano Toppi). titolo - il mistero dell’incredibile o la dell’umanità. La Geonatura si accom- fascinazione dell’inimmaginabile, ciò pagna alla Geostoria e non ha senso che la Natura riserva ancora per sé dire chi abbia appreso dall’altra, anche sulle migrazioni, meravigliando e in- se i latini annotavano che l’uomo è terrogando gli uomini, spesso distratti “l’unica scimmia migratrice”. Si può o gretti. solo constatare che i motivi sono gli “Migrare” ha radice indoeuropea e il stessi e persino i modi sono analoghi. significato originale è “cambiare”. Non Anche perché le migrazioni sono re- è superfluo rilevarlo. La migrazione è gole di natura. Anche se gli uomini, a Impressum una dimensione della mobilità, ma non differenza degli animali, erigono bar- Bollettino trimestrale di Pro Natura Ticino è solo spostamento fisico, perlopiù co- riere per reprimere le migrazioni strittivo (per cause ambientali, stagio- “dell’altro”, ritenuto usurpatore. Non Editrice: nali, alimentari, riproduttivo-funzio- ci riescono per le migrazioni delle idee, Pro Natura Ticino c.p. 2317 nali), tanto da sostenere che non c’è del cambiamento. 6500 Bellinzona libertà nell’atto dell’emigrare. C’è an- Forse potrebbe essere proprio la Na- Tel.: 091 835 57 67 che cambiamento, rispetto a ciò che si tura, compagna della Storia, a farci pronatura-ti@pronatura.ch lascia, si trova o si ritrova. Non è que- prendere le distanze da fenomeni di www.pronatura-ti.ch sta la meraviglia delle migrazioni e attualità, fatti di barriere e muri. CCP: 65-787107-0 forse il centro del mistero? Perché tutto Redattrice responsabile: presuppone che ci sia stata ricerca Silvano Toppi Martina Spinelli Commissione redazionale Christian Bernasconi, Andrea Persico, Paola Pronini Medici, Baldassare Scolari, Silvano Toppi, Luca Vetterli Produzione e stampa: Vogt-Schild Druck, Derendingen Tiratura: 3000 Disegno pagina 8-9: Indice Flavio Del Fante Di migrazioni ce ne sono tante... 3 Foto: Affascinanti odissee e viaggi colossali 4 Andrea Persico se non indicato altrimenti Complessa da studiare e difficile da capire 7 1000 e 1 ostacoli 8 Prima e ultima di copertina: 300 cicogne a Magadino! 11 Pettegole e piovanelli maggiori alle Bolle di Magadino (foto di Gianni Marcolli) Senza frontiere? Sì, no, dipende... 13 In breve 14 © Pro Natura Ticino Attività giovanili 15 Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
CONOSCERE Di migrazioni ce ne sono tante…… Anche in questo fenomeno la diversità non manca! La migrazione può essere primaverile o autunnale, altitudinale o latitudinale, a lungo o corto raggio, dettata dalla fame o dalla riproduzione. Gli animali selvatici hanno bisogno di emigrazione o esodo, nella quale non spostarsi per compiere il loro ciclo vi- si ha un ritorno al punto di partenza. tale; dalle tane ai luoghi di ristoro, dai nascondigli alle aree di riproduzione, Non solo animali dai quartieri estivi verso quelli inver- Anche gli organismi vegetali si spo- nali. Gli spostamenti possono essere stano. Evidentemente con strategie dif- giornalieri, stagionali o occorrere una ferenti che richiedono più tempo e più sola volta nella vita, possono essere di generazioni, ma anche le piante hanno pochi metri o migliaia di chilometri. compiuto “migrazioni” importanti e In quali casi possiamo parlare di vere regolari nel corso dei secoli, per esem- e proprie migrazioni? pio seguendo il ciclo delle glaciazioni. Per conquistare terre lontane le strate- Dalle vette alla pianura gie sono diverse, c’è chi sfrutta acqua Durante l’estate i cervi preferiscono e vento per disperdere i propri semi, brucare e riprodursi nei pascoli di chi invece sfrutta la mobilità degli ani- montagna, ma in inverno, quando il mali. cibo scarseggia, si abbassano fino a quasi raggiungere la pianura. Questi Conquista di nuove terre spostamenti verticali tra quartieri estivi Gli organismi si spostano anche a e invernali sono regolari e stagionali, causa del riscaldamento climatico e ed è un fenomeno conosciuto come della globalizzazione. Le condizioni migrazione altitudinale. Non sono gli ambientali cambiano e le specie si unici: anche diverse specie di uccelli adattano, è così per esempio che in di alta quota in inverno si abbassano, Europa sta arrivando lo sciacallo do- come il picchio muraiolo o il sordone. rato e che le osservazioni di locusta Altre specie invece hanno strategie di- egiziana arrivano fino in cima alle no- verse e restano in altitudine. stre valli. Anche il commercio tra- sporta clandestini che da soli non sa- Esodi di massa rebbero mai arrivati in Europa. In Ci sono specie animali che vivono in questi casi però, non si può parlare di modo sedentario per diversi anni, ma vera e propria migrazione. in condizioni ambientali particolari, possono compiere grandi spostamenti. Andata e ritorno È il caso di alcune locuste africane che Le migrazioni in senso stretto sono so- in concomitanza con dei picchi nella litamente intese come gli spostamenti densità di popolazione e di conse- che gli animali compiono in modo re- guente scarsità di risorse, modificano golare e stagionale, lungo rotte precise il loro comportamento (e non solo) e e su distanze che possono essere im- diventano gregarie. È così che sciami portanti, seguiti da un ritorno verso le di dimensioni enormi (da 1 a 1000 zone di partenza. Come la migrazione Km2) si spostano in modo erratico per degli uccelli verso l’Africa o quella del migliaia di chilometri, provocando in- rospo verso il suo stagno nativo. genti danni alle coltivazioni. Una mi- grazione particolare, chiamata anche Martina Spinelli Gruppo di storni e un cormorano (foto: Gianni Marcolli). Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
4 CONOSCERE Affascinanti odissee e viaggi colossali I cervi sono ottimi nuotatori in grado di attra- versare anche un lago o un fiume (foto: La migrazione è un fenomeno impressionante, misterioso e affasci- Gianni Marcolli). nante, molto complesso da indagare. Uccelli, mammiferi, pesci e in- setti, grandi e piccoli, viaggiano avanti e indietro per compiere il loro ciclo vitale. Scopriamo insieme alcuni esempi osservabili anche sul no- stro territorio. Grandi mandrie o stormi che si radu- Fenomeno esotico? nano e si spostano in modo coordinato Quando si parla di migrazioni vengono per poi sparire verso mete sconosciute: alla mente le mandrie di erbivori afri- uno spettacolo incantevole che ha ispi- cani che si spostano sulla terra arida e rato poeti e scrittori di tutti i tempi. attraversano fiumi pieni zeppi di coc- codrilli, i grandi stormi di oche che Mistero scientifico volano in formazione a V in Nord Un fenomeno intrigante anche per na- America o i salmoni che risalgono i turalisti e ricercatori scientifici poiché fiumi del Canada. complesso da studiare e difficile da Si tratta di immagini sensazionali che comprendere. Ancora nel XVIII secolo ricordiamo probabilmente dai docu- il grande Linneo credeva che in au- mentari più famosi. La migrazione de- tunno le rondini s’immergessero nelle gli animali non avviene però solo in paludi gelate, da dove riaffioravano in paesi lontani; anche nel cielo, nei fiumi primavera in forma di anfibio. Una teo- e nei boschi del nostro territorio è pos- ria, quella della trasmutazione delle sibile osservare questo spettacolo affa- specie, che trova origine addirittura scinante. Stormi di migliaia di rondini nel pensiero di Aristotele, forse il alla foce della Maggia, cicogne in for- primo a riportare considerazioni sulle mazione a V sopra le Bolle di Maga- migrazioni degli uccelli. Da allora il dino, cervi che attraversano a nuoto il tema delle grandi migrazioni ha inte- fiume Ticino, farfalle che superano le ressato il modo scientifico ed è tuttora Alpi e centinaia di rospi in marcia verso oggetto di centinaia di articoli e studi la Leggiuna. Il nostro piccolo Cantone ogni anno. ci regala scorci di viaggi colossali. Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
CONOSCERE 5 Dal Ticino all’Africa mentre l’anguilla compie la migrazione Anche se “una rondine non fa prima- “inversa”. Le femmine di questo pesce vera”, tradizionalmente questa specie dalla forma affusolata vivono la loro è il simbolo della bella stagione, poiché vita nei fiumi e nei laghi dell’Europa, il suo ritorno coincide con la fine di mentre i maschi restano in prossimità marzo. Arriva per riprodursi nelle no- degli estuari. Una volta raggiunta la stre stalle o sotto i portici delle zone maturità sessuale, le anguille femmine rurali per poi ripartire tra settembre e discendono i fiumi per raggiungere i ottobre con l’arrivo delle prime piogge maschi nelle acque salmastre e in au- autunnali. E dove vanno? Si tratta di tunno cominciano un viaggio di 7'000 un migratore a lungo raggio ovvero km verso i tropici, attraversano il mar che trascorre l’inverno nell’Africa sub- Mediterraneo e poi l’oceano Atlantico sahariana, con le popolazioni nordiche per arrivare infine nel Mare dei Sar- che si spingono fino al Sud Africa men- gassi. Gli adulti che giungono a desti- tre quelle del Sud Europa si fermano nazione sono stremati ma pronti a nell’Africa centrale. Studi recenti sulla compiere l’ultimo atto della loro esi- popolazione del Piano di Magadino stenza: la riproduzione. Sarà solo la Molti storioni, qui un giovane, vivono nel confermano che le nostre rondini pre- generazione seguente, trasportata dalla mare e migrano nei fiumi per deporre le loro feriscono svernare a cavallo dell’equa- corrente del Golfo, a tornare verso uova. Sebbene per alcune specie di storione tore. Milioni e milioni di individui si l’Europa e a riconquistare i fiumi: un siano conosciute delle popolazioni che vivono radunano a dormire su una collina in viaggio che dura 3 anni. sempre in acqua dolce, nella maggior parte Nigeria, vicino al confine con il Ca- dei casi è necessario che i corsi d’acqua non merun. Chissà quali sono i fattori e i Farfalle in viaggio presentino ostacoli alla loro migrazione. vantaggi che portano a questi impres- La vanessa atalanta è una grande far- Sotto: rondine pronta a spiccare il volo (foto: sionanti assembramenti. falla dai colori abbastanza vivaci. È Paolo Laffranchi). una specie piuttosto comune e molti Dai paesi nordici al Ticino di noi l’hanno sicuramente già osser- Dal Ticino c’è chi parte, chi resta e… vata, pochi però sanno che si tratta di chi arriva. Se per alcune specie di uc- una migratrice. Infatti, anche alcune celli le condizioni ambientali del no- specie di farfalle, seppur fragili ed ef- stro inverno non convengono, altre in- fimere, compiono lunghi spostamenti. vece trovano quel che cercano, per Ogni anno in primavera l’atalanta co- esempio laghi non ghiacciati o faggiole lonizza l’Europa Centro-settentrionale nei boschi. È il caso di molti anatidi arrivando da sud e, in autunno, la di- come codoni, morette e moriglioni che scendenza di questi arrivi primaverili lasciano i laghi del Nord Europa per migra di nuovo verso le aree mediter- venire ad alimentarsi nei nostri. O della peppola, parente stretto del frin- guello, che arriva in massa e, negli anni di grande produzione di faggiole, può formare dormitori di milioni d’in- dividui. Attirando l’attenzione e la cu- riosità di tutta la popolazione, come fu il caso dell’inverno 2004-05, quando 1,5-3 milioni di peppole si raggruppa- rono nella vicina valle Vigezzo cre- ando un flusso ininterrotto di uccelli in transito per ore sul nostro territorio. Queste migrazioni verso sud, che però non si spingono oltre il Sahara, sono dette migrazioni a corto raggio. Verso il mare tropicale Il salmone parte dal mare per risalire lungo i corsi d’acqua dolce per ripro- dursi nello stesso luogo in cui è nato, Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
6 CONOSCERE Migrazioni da record • Sterna codalunga: detiene il record della “via migratoria più lunga”. Nidifica lungo le coste del Mar gla- ciale artico ma poi passa il resto dell’anno nell’Antartico. Da Nord a Sud e ritorno percorrendo un volo di oltre 70'000 Km. • Balena grigia: campionessa di mi- grazione tra i mammiferi con un viaggio tra la costa pacifica russa e quella messicana di 22'500 Km in 171 giorni (andata e ritorno). • Gnu: nel parco del Serengeti oltre un milione di individui migrano su un percorso ciclico di 800 Km. L’università di Berna sta studiando la migra- zione della vanessa atalanta usando una ranee e l’Africa settentrionale per tra- coli e ostacoli lungo tutto il tragitto. combinazione di avvistamenti annunciati dai scorrervi l’inverno fino alla primavera La migrazione di “andata” è sicura- cittadini, analisi di isotopi stabili e tecniche di seguente. mente più percettibile ai nostri occhi marcatura e ricattura. Se osservi un’atalanta Si tratta di una migrazione meno fla- perché gli individui sono sincronizzati segnala il numero di individui, la direzione e grante ai nostri occhi, perché viene ef- e si muovono in massa, mentre il ri- l’altezza di volo su www.ornitho.ch . fettuata in modo solitario, ma resta torno è diluito nel tempo e dunque Destra. Un rospo in migrazione. pur sempre un’impresa sbalorditiva meno appariscente. per un insetto. Non è la sola specie di farfalla a com- Un mondo di emozioni piere viaggi impressionanti. Infatti in La migrazione è un comportamento Europa anche la vanessa dei cardi ef- animale che supera i confini politici e fettua queste migrazioni e in America connette continenti, paesi e ambienti la farfalla monarca, compie appari- tra di loro. Un fenomeno ancora in scenti migrazioni in massa, con centi- gran parte misterioso per la scienza naia di milioni d’individui che dal Mes- perché complesso da studiare. Ma è sico si spostano fino al Canada soprattutto uno spettacolo naturale af- meridionale e ritorno. fascinate da osservare in quanto ci concede immagini differenti dalla quo- Invasione di principi tidianità, ci trasmette il cambiamento Il rospo, anche se decisamente meno delle stagioni, stimola il nostro imma- elegante rispetto a uccelli o farfalle nei ginario e ci regala emozioni. suoi spostamenti, presenta pure lui un Da appassionata di ornitologia, mi ral- comportamento migratorio a tutti gli legro al ritorno dei rondoni, mi stupi- effetti. Ogni anno a marzo, quando le sco all’arrivo insolito dello storno roseo temperature ritornano sopra i 5 gradi, e mi impressiono nel vedere centinaia si sveglia dal suo torpore invernale e di rondini in migrazione. Per accor- parte: dal bosco si dirige verso lo sta- gersi di alcuni movimenti bisogna gno d’origine per accoppiarsi, deporre avere occhio, ma nella maggior parte le uova e poi tornare indietro. Un viag- dei casi basta un discreto spirito d’os- gio ciclico e regolare che, pur limitan- servazione. dosi a poche centinaia di metri o alcuni L’invito è di guardarsi attorno e godersi chilometri, si rivela essere comunque lo spettacolo. un’odissea per la sua taglia, con peri- Martina Spinelli Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
CONOSCERE 7 Complessa da studiare e difficile da capire Perché gli animali migrano? Dove vanno? Ma soprattutto come fanno a sapere la rotta e come orientarsi lungo la strada? Eccovi alcune in- formazioni su quanto scoperto sinora e quali misteri sono ancora da risolvere. Il campo di studio della migrazione è ultimi 10 anni con i geolocalizzatori, Cosa sono i geolocalizzatori? molto vasto. Le rotte percorse, le stra- dispositivi leggerissimi che permettono Questi apparecchi registrano l’inten- tegie utilizzate, i meccanismi fisiologici di studiare anche la migrazione dei sità della luce e forniscono così infor- o i sensi coinvolti sono differenti a se- piccoli uccelli (vedi riquadro). mazioni sull’ora dell’alba, del conda della specie e del gruppo ani- tramonto e la durata del giorno. male. Dopo tanti anni di ricerca e no- Come conoscono la strada? Questi parametri variano a seconda nostante gli indubbi progressi conosci- In alcuni casi questa domanda trova della latitudine e della longitudine, tivi, sono ancora molte le domande una facile spiegazione nell’apprendi- indicando dunque le rotte migrato- che non hanno ottenuto risposte. mento sociale. Il tragitto verso i luoghi rie. Lo svantaggio di questa tecnolo- Scopriamo insieme cosa sappiamo og- di riproduzione o tra quartieri invernali gia è che i dati non sono trasmessi gigiorno. ed estivi è infatti un sapere trasmesso in tempo reale ma registrati in una di generazione in generazione. È il caso piccola memoria che bisogna recupe- Perché migrano? dei cervi, dove la femmina capobranco rare dagli uccelli di ritorno alla pri- Al contrario di quello che normalmente conduce il gruppo verso i pascoli di mavera seguente. si pensa, non è l’arrivo del freddo a bassa quota, o di molti cetacei che vi- far partire gli uccelli o altri animali. I vono in gruppi matriarcali. Anche al- motori principali della migrazione cuni uccelli devono imparare dai geni- sono: la disponibilità di risorse alimen- tori o dagli individui più esperti di loro: tari e la riproduzione. è il caso dell’ibis eremita. Va sottoli- A far scendere di quota cervi e camosci neato però che in molte altre specie la è la ricerca di cibo. Le anguille si pre- partenza dei giovani non coincide con parano a partire una volta raggiunta quella degli adulti. L’esempio più la maturità sessuale. La rondine invece estremo è quello del cuculo: deponendo si alimenta di piccoli insetti che cattura le uova nel nido di altre specie (paras- in volo e, poiché in inverno questa ri- sitismo di cova), le generazioni non en- sorsa alimentare non è sufficiente- trano in contatto e gli adulti tornano a mente abbondante da noi, si trasferisce sud ben prima dei giovani. In questi laddove essa non manca. Mentre in casi (e sono la maggior parte) sembra primavera, è il richiamo della riprodu- che la direzione in cui partire sia innata zione a farla tornare. e la strada sia “scritta” nel genoma. Dove vanno? Come si orientano? Lo studio delle rotte migratorie ha fatto Questa è la domanda che ha dato più passi da gigante negli ultimi decenni. grattacapi al mondo scientifico. È la Una volta le rotte venivano tracciate più difficile perché le tecniche di orien- sulla base del conteggio in differenti tamento si basano su una combina- luoghi e dall’osservazione d’individui zione di meccanismi e sulla percezione marcati. Con l’avvento dei radar si è di segnali per noi irrilevanti, come il potuto conoscere il flusso di uccelli nel magnetismo terrestre. In quest’ambito cielo e la loro altitudine; successiva- molto resta da scoprire. mente grazie ai trasmettitori via satel- All’istintiva e innata ricerca di un am- lite si è potuto seguire l’intero viaggio biente adatto alle loro esigenze, le far- degli animali più grandi come elefanti, falle intraprendono i loro viaggi se- balene e cicogne. In ornitologia la guendo il nord magnetico. grande rivoluzione è arrivata solo negli (segue a pagina 10) Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
8 CONOSCERE 1000 e 1 ostacoli Bracconaggio Da una stima della LIPU, Lega italiana Impianti eolici Inquinamento luminoso protezione uccelli, sono oltre 25 milioni Le pale eoliche sono posizionate per ra- Molte specie sono attive di notte e al cre- gli uccelli che vengono abbattuti annual- gioni di efficienza in quei punti che sono puscolo e si orientano anche grazie alle mente dai bracconieri nel bacino medi- strategici anche per il passaggio di mi- stelle. La luce artificiale degli agglomerati terraneo. Un numero impressionante che gratori a lungo raggio come pipistrelli, è molto intensa e in diverse situazioni incide fortemente sulle popolazioni di uccelli e alcune specie di insetti. Benché impedisce il naturale orientamento e molte specie, in particolare quelle mi- grazie a speciali accorgimenti sia possi- comportamento di molti animali. Si tratta nacciate di estinzione come ad esempio bile rallentare o fermare le pale durante di un tema molto attuale che abbiamo il capovaccaio. Si tratta di un ostacolo il passaggio di questi animali, in molti ampiamente approfondito nella nostra non naturale contro cui è purtroppo dif- casi non è possibile evitare collisioni. rivista n° 35 “Buio”. ficile lottare. Meteorologia Problemi nelle regioni di arrivo Sbarramenti idraulici Le perturbazioni meteorologiche sono In molti luoghi dove svernano uccelli o L’anguilla era presente in quasi tutti i un problema naturale che obbligano i insetti partiti dalle nostre latitudini, la nostri fiumi, ma oggigiorno sulla sua migratori a deviazioni o a un maggior vita non è così semplice. In alcuni casi rotta trova ancora troppi ostacoli come sforzo per mantenere la rotta. Gli animali gli uccelli possono diventare cibo per le dighe, paratìe e arginature insormontabili risolvono spesso questo problema fa- popolazioni locali. In altri i migranti ri- che le impediscono di migrare libera- cendo una pausa a terra. Le Bolle di Ma- trovano un ambiente non idoneo a causa mente. Con il rinnovo di molti impianti gadino sono in Ticino un’area di sosta di perturbazioni umane come la defore- è fortunatamente diventata prassi co- privilegiata e per questo sono così im- stazione o l’agricoltura intensiva. mune la costruzione di speciali scale di portanti. rimonta e discesa. Anche se molti pro- gressi sono stati fatti, restano numerosi ostacoli da eliminare. Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
CONOSCERE 9 Cavi sospesi Un gran numero di tralicci e cavi dell’alta tensione costellano valli, creste e valichi Cambiamenti climatici Malattie alpini. Si tratta di trappole molto insi- Il riscaldamento globale sta già procu- Molti animali ammalati o deboli possono diose perché di notte i cavi non sono fa- rando diversi grattacapi a chi deve mi- non riuscire ad affrontare i lunghi viaggi cilmente visibili e le collisioni risultano grare. Tra i principali problemi vi sono che li attendono. Altri invece si amma- in genere fatali, in particolare agli uccelli quelli di tipo alimentare: temperature e lano durante la migrazione, che richiede di grossa taglia o a quelli che volano a pioggie con cicli alterati perturbano il un impegno fisico non indifferente, e bassa quota. I cavi sotterranei o in galle- ritmo di molte specie di insetti e di non riescono nell’impresa. La tranquillità ria sono una buona soluzione ma a causa piante, riducendo in molti posti la di- e la disponibilità di cibo nei luoghi che dei costi elevati non vengono general- sponibilità di alimenti per chi affronta precedono la migrazione sono capitali mente presi in considerazione. lunghi viaggi. per partire in piena forma. Deflussi discontinui Vie di comunicazione Recinzioni A causa degli impianti idroelettrici i rila- Si tratta per lo più di ostacoli a migra- La fauna condivide con noi il territorio sci di acqua nei fiumi subiscono delle zioni di corto raggio, come quella di an- ma purtroppo l’uomo troppo spesso non variazioni giornaliere e stagionali non in fibi, rettili, piccoli o grandi mammiferi. ne tiene conto. Barriere di ogni tipo in- sintonia con quanto avverrebbe in na- Oggi si cerca per quanto possibile di in- tralciano e complicano le capacità di spo- tura. Molti pesci che depongono le loro tegrare delle strutture di passaggio ma stamento degli animali. Spesso ci sono uova nei fiumi, hanno quindi grossi pro- in molti casi la situazione è di difficile alternative, mentre altre volte semplice- blemi ad adattarsi a queste condizioni e soluzione. Bisogna quindi pensare alla mente le barriere non hanno senso. Ne specie quali la trota o il temolo hanno mobilità della fauna quando progettiamo abbiamo parlato nella rivista n°36 “Odis- popolazioni molto precarie e faticano a per migliorare la nostra. see faunistiche” scaricabile o ordinabile riprodursi con successo. dal nostro sito pronatura-ti.ch.
10 CONOSCERE (da pagina 7) infatti più acqua rispetto a quella di Il rospo comune si sposta seguendo i carboidrati e proteine, permettendo segni territoriali e lo specifico odore di pertanto di ridurre il bisogno di abbe- alghe delle proprie acque d’origine, verarsi lungo il tragitto. mentre altri anfibi nel mondo si la- Altri animali subiscono modifiche mor- sciano guidare dai richiami dei conge- fologiche importanti. Durante le mi- neri, dal campo magnetico o dalla po- grazioni anguille e salmoni passano sizione della luna e delle stelle. Gli dalle acque dolci a quelle salate (e vi- uccelli usano un sistema combinato ceversa) e prima di partire devono pre- tra stelle e campo magnetico per orien- pararsi a questo drastico cambiamento. tarsi e nel corso della vita vi integrano L’anguilla subisce modifiche morfolo- anche riferimenti geografici. Pure i ce- giche incredibili: gli organi digestivi tacei sono sensibili al campo magne- vengono riassorbiti – non si nutrirà tico, ma possono fare capo anche ad più lungo la strada – mentre gli organi altri segnali per determinare il loro si- riproduttivi si sviluppano. Le locuste stema di navigazione come il rileva- africane che migrano in massa sono mento della struttura dei fondali me- morfologicamente differenti da quelle diante il biosonar o la percezione degli stanziali della stessa specie: sono più stimoli termici e gustativi delle cor- robuste e hanno ali più sviluppate. renti. Quando le densità di popolazione sono elevate i ferormoni inducono queste Quando partono? modifiche che le rendono più adatte a Gli uccelli hanno un orologio interno spostarsi in massa. che si basa sulla durata dei giorni ri- spetto alla stagione. In autunno, la di- Notte o giorno? minuzione della luce indica agli uccelli Ci sono specie che preferiscono mi- migratori, attraverso una cascata or- grare di giorno e altre di notte. Ogni monale, che è ora di accumulare ri- strategia ha i suoi vantaggi e inconve- Un gruppo di gruccioni in migrazione sul serve di grasso e l’inquietudine migra- nienti. Falchi, rondini e rondoni mi- Piano di Magadino. Grazie ai geolocalizzatori toria li assale. grano di giorno, mentre molti altri uc- di ultima generazione (capaci di registrare in- Le diverse specie non migrano tutte celli, come l’allodola, lo fanno di notte. tensità di luce, temperatura, altitudine di volo nello stesso periodo: ci sono quelle che Ogni strategia ha i suoi vantaggi: di e attività dell’uccello) si è scoperto che que- lasciano il luogo di riproduzione già notte si evitano molti predatori, l’aria sti gruppi sono stabili e gli individui restano in agosto e quelle che partono solo in fresca rende il volo molto più facile e insieme per tutto il periodo di svernamento ottobre. Questo vuol dire che l’orologio ci si può orientare grazie alle stelle; di (foto: Orlando Ostinelli). interno è “regolato” differentemente a giorno si possono sfruttare correnti di seconda della specie, adattato in fun- aria calda per lasciarsi trasportare e zione della disponibilità alimentare dei utilizzare i riferimenti geografici. luoghi di riproduzione, di sosta e di svernamento. Un timing perfetto. Affascinanti incognite Un mondo davvero affascinante, an- Come si preparano? cora colmo di incognite dove il sapere La migrazione richiede molte energie è in continua evoluzione: ogni anno si e gli animali devono prepararsi fisica- scoprono novità sui meccanismi fisio- mente a questi lunghi spostamenti. Gli logici, le strategie e le rotte migratorie. uccelli entrano in uno stato di “iperfa- Non finiremo mai di essere affascinati, gia” durante il quale possono aumen- di indagare curiosi e, si spera, di mi- tare drasticamente il loro peso. Alcune gliorarci per non ostacolare queste specie possono raddoppiare la massa forze della natura tanto preziose per corporea in una sola settimana. Le la vita del pianeta. scorte sono immagazzinate sotto forma di grasso: la loro combustione produce Martina Spinelli Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
CON GLI ALTRI 11 300 cicogne a Magadino! Uccelli e aeroplani si contendono il cielo sopra le Bolle di Magadino. La convivenza pacifica tra aeroporto e riserva naturale è possibile tro- vando insieme dei compromessi. Basta smettere di negare il problema e iniziare a discuterne! Il 21 agosto 2018 il più grande stormo Convenzione di Ramsar quale area di di cicogne mai osservato in Svizzera sosta per gli uccelli migratori di im- (più di 300 individui) fa scalo alle Bolle portanza internazionale. di Magadino, sui prati da fieno adia- Le cicogne, come altre categorie di uc- centi alla pista asfaltata dell’aerodromo: celli, sono un rischio concreto per i pi- una buona sosta nella migrazione verso loti in caso di collisione. La taglia degli sud per riposare, alimentarsi e prendere uccelli così come la velocità dell’aero- peso prima di ripartire. I prati presso plano sono fattori che concorrono ad le Bolle offrono infatti una buona di- aumentare il rischio. Ma anche il tipo sponibilità di prede. di propulsione è importante: i motori a reattore (piccoli jet) sono fra i più a Il lancio dei petardi utilizzati per il controllo Subito scacciate rischio, una collisione con il malcapi- delle piste e le cicogne in fuga (foto: Martina Le cicogne non sono state purtroppo tato uccello può provocare l’arresto o Spinelli). Sotto: grande stormo di cicogne sui bene accolte: con lanci di appositi pe- addirittura lo scoppio delle turbine; le prati dell’aeroporto (foto: Sandra Lagattolla). tardi (misure di “bird control”), le au- fasi di decollo e atterraggio sono ov- torità aeroportuali sono prontamente viamente le più delicate. Il gestore intervenute per farle sloggiare, come dell’aerodromo è responsabile affinché documentato da diversi testimoni. questo rischio sia il più basso possi- Nella fuga, lo stormo si è suddiviso e bile. le cicogne sono partite disordinata- Come evitare il problema? Non si in- mente, chi verso sud, chi verso nord, stallano nuovi aeroporti in vicinanza con un grande dispendio e spreco di di aree attrattive per gli uccelli e si in- energie in una stagione, quella migra- terviene per allontanare quelli che si toria, in cui queste sono particolar- avvicinano alle piste esistenti. Queste mente preziose. le direttive. Dal 2016, l’utilizzo di pe- tardi di vario tipo per scacciare gli uc- A tutela dell’aviazione celli da Magadino è regolare, così il 21 Quanto accaduto lo scorso agosto evi- agosto scorso si è intervenuti di nuovo, denzia una volta di più le difficoltà di purtroppo senza mai coordinarsi con i convivenza tra l’aeroporto di Maga- responsabili della riserva, senza dun- dino e la riserva naturale delle Bolle, que mai tener conto delle esigenze di unica riserva naturale del Canton Ti- conservazione e protezione degli uc- cino iscritta dalla Confederazione nella celli sancite a livello internazionale.
12 CON GLI ALTRI Il ruolo della riserva rumorosi (jet ed elicotteri): il loro pas- La grande produttività in biomassa ani- saggio ha un impatto eccessivo, non male e vegetale della riserva naturale consente alla riserva di svolgere il suo delle Bolle di Magadino attira molti ruolo e non è dunque conciliabile con animali sulle paludi e i prati circo- i valori del sito tutelati a livello nazio- stanti. Quasi 300 specie di uccelli tro- nale e internazionale. vano qui un habitat favorevole e una grande disponibilità di cibo, sia in pe- In difesa degli uccelli riodo di riproduzione, sia in periodo La Fondazione Bolle di Magadino, in migratorio e invernale. Durante la mi- stretta collaborazione con Pro Natura, grazione, gli animali abbisognano di WWF e Ficedula-BirdLife, da anni sostare e nutrirsi abbondantemente per chiede che la gestione del rischio di accumulare una buona riserva di ener- collisione fra aerei e uccelli, così come gie per proseguire ed affrontare il loro le altre tematiche di potenziale con- lungo viaggio. Determinante durante flitto, siano affrontate in modo coordi- la sosta non è soltanto la disponibilità nato. Concordando le possibilità di di cibo, ma anche la tranquillità per azioni, adottando misure tollerabili, ri- potersi dedicare alla sua ricerca. spettando precise condizioni, si torne- rebbe a muoversi nella legalità e si evi- Impatto delle attività aviatorie terebbero errori clamorosi e impatti L’efficacia della sosta può essere veri- gravi. Anche dopo gli eventi del 21 ficata misurando l’evoluzione della agosto si è ribadita la richiesta e la ne- massa corporea degli individui durante cessità di trovare una soluzione che la giornata: la sera gli uccelli devono permetta la convivenza tra la riserva e essere più pesanti che al mattino. Que- l’aerodromo. sto indicatore è misurato al momento La pressione sempre maggiore in ter- dell’inanellamento sui passeriformi mini di sicurezza aerea, la tendenza (nelle Bolle eseguito in primavera). del mercato aeroportuale a promuo- Grazie ad esso si è potuto dimostrare vere i piccoli jet privati per clientele come durante le giornate di bel tempo, benestanti e le decisioni prese unilate- a causa dei numerosi sorvoli della ri- ralmente dalle autorità aeroportuali ri- serva con piccoli aerei, gli uccelli in schiano di mettere in pericolo il patri- sosta ne sono spaventati e invece di monio avifaunistico della riserva delle cercare il cibo e nutrirsi, si nascondono Bolle. Non sarà certo minimizzando il spaventati. Per questo motivo il pros- problema e sottacendolo che esso po- simo regolamento di esercizio dell’ae- trà essere affrontato e risolto in modo rodromo prevede che i sorvoli della ri- ragionevole a vantaggio di tutti. serva dei piccoli apparecchi in periodo Una questione spinosa: le associazioni migratorio evitino le prime ore del mat- per la natura e tutti coloro che hanno tino (ore più importanti per l’alimen- a cuore le Bolle hanno un ruolo fon- tazione degli uccelli). Altra musica in- damentale da svolgere. vece per gli apparecchi veloci e Nicola Patocchi Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
CONOSCERE 13 Senza frontiere? Sì, no, dipende… Gli animali – non solo quelli che sanno volare, anche quelli che si spostano nuotando, camminando, strisciando – non sempre le percepiscono, non ne- cessariamente le rispettano. I semi delle piante tanto meno. Ed è per certi versi ciò che vogliamo: basti pensare ai progetti volti ad agevolare la risalita dei pesci in alcuni fiumi transnazionali (come la Breggia), o ai progetti Inter- Reg per la costruzione di un reticolo ecologico transfrontaliero, ben noti nel canton Ginevra, ma anche in Ticino. Frontiere aperte dunque, con obiettivi ecologici. Anche in ambito commerciale, per ra- Barriera a Tijuana tra Messico e Stati Uniti (foto: Cesar Bojorquez, flickr.com, CC BY). gioni più venali, rendiamo permeabili le nostre frontiere: il mercato globale chiama, la liberalizzazione impone, gli Dal fronte di guerra alle nuove frontiere economiche accordi internazionali seguono. Il com- mercio di piante, animali, e prodotti In un mondo-mercato che si vuole l’Ottocento ed è la base del principio agricoli frutta miliardi; comporta dei senza frontiere e in cui difatti il ter- delle nazionalità. Nella seconda metà rischi, ovvio, noti o ancora ignoti, cer- mine “mobilità” ha assunto una con- del Novecento si indebolisce il ruolo tamente non irrilevanti, legati agli or- notazione positiva (come “flessi- militare della frontiera e si rafforza ganismi patogeni che possono valicare bilità”), si continuano ad erigere quello politico ed economico. Nel clandestinamente le frontiere o alle po- muri-frontiera: tra Stati Uniti e Mes- 1948, durante la guerra fredda, la Di- tenzialità invasive delle specie stesse. sico, dal 1994 in poi, ma anche alle chiarazione universale dei diritti La comunità internazionale ha promul- frontiere europee, per fare solo due dell’uomo stipulava già l’idea di li- gato norme per impedire la propaga- esempi recenti. Per usare le parole di bertà di circolazione; nella seconda zione degli organismi dannosi (di qua- Nelly Valsangiacomo, cattedra di Sto- parte del Novecento, con il trattato di rantena); le regole, tuttavia, ostacolano ria contemporanea all’Università di Schengen, si giunge all’abolizione il commercio e comportano costi ele- Losanna, si potrebbe dire che è l’edili- delle frontiere interne dell’Unione Eu- vati, per cui la loro definizione è il zia a farla da padrona nelle politiche ropea e al rafforzamento di quelle frutto di un compromesso economico. migratorie; le frontiere non sono le esterne. Negli ultimi decenni, il muta- Quanto siano calcolati i rischi non è stesse per tutti: per alcuni esistono ap- mento del ruolo dello stato ha portato dato sapere. Abbiamo avuto assaggi pena, per altri sono invalicabili, re- ad una ricomposizione dello spazio, di Drosophila Suzukii, di Xylella fasti- spingono, uccidono. Sulle onde di Rete alla costituzione di istituzioni sovra- diosa, Reynoutria japonica,… la lista Due (In altre parole, 17.02.2017), nazionali, a frontiere che non sono sarebbe lunghissima e continuerà a Nelly Valsangiacomo aveva catturato più istituzionali ma che spesso si rife- crescere. Frontiere come porte che la nostra attenzione disquisendo sul riscono alla realtà economica. Il Medi- sbattono, per ragioni economiche: in tema. La frontiera (che richiama il terraneo è oggi uno degli emblemi genere aperte, ma chiuse in fretta e fronte, in termini militari) indica un della frontiera diffusa tra la ricca Eu- furia, rischiando “un tot”. Un balletto limite non necessariamente ben defi- ropa e il Sud del mondo. La frontiera tra liberismo e protezionismo, tra glo- nito riferito all’idea di Stato. È a par- è dunque un’entità mobile e mutevole, balizzazione economica e sovranismi tire dalla fine del Settecento che la al tempo stesso di contatto e di sepa- nazionali, in cui è difficile identificare frontiera si precisa come ruolo di stru- razione, che cambia nella sua posi- una rotta. Forse un banale “ritorno” mento nella costruzione della co- zione, nella sua definizione ma anche alla legge del più forte. scienza nazionale, un concetto nella sua percezione e funzione so- geopolitico che si sviluppa poi durante ciale. Paola Pronini Medici Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
14 IN BREVE Nuovi inquilini La colonia di cormorani del lago Ceresio, con oltre 400 in- dividui, si è installata durante l’estate e l’inizio dell’autunno sulle rive del laghetto di Muzzano. La loro presenza non è passata inosservata: con il loro guano bianco hanno “colo- rato” gli alberi del dormitorio e un continuo andirivieni era osservabile tra il laghetto verso il golfo di Lugano e di Agno. Questi nuovi inquilini hanno suscitato anche qualche disagio tra la popolazione di Muzzano perché, complice la siccità e le temperature elevate, gli odori della colonia arri- vavano fino alla zona abitata. Pro Natura e le autorità com- petenti stanno valutando la situazione per comprendere l’impatto di questa specie nella riserva di Muzzano. Come appare il bosco ricoperto dal guano dei cormorani che hanno scelto questo luogo per passare la notte. Via libera per fauna selvatica Gli animali selvatici hanno bisogno di potersi muovere anche su piccola scala. Enormi campi di monocoltura rap- presentano per la fauna un ostacolo insormontabile, mentre in presenza di strutture come cumuli di legno, ammassi di sassi, alberi isolati, muretti a secco, siepi, l’ermellino, il riccio e tanti altri piccoli animali possono muoversi al sicuro e liberamente. La campagna di Pro Natura “Via libera per la fauna selvatica” promuove un paesaggio agricolo strut- turato affinché gli ambienti siano in rete tra di loro. Ermellino: foto di Samuel Morisoli, 2° premio del concorso fotografico di Pro Natura 2018. Lavoro nelle riserve Per garantire la sopravvivenza di specie e la qualità degli ambienti delle sue riserve, Pro Natura Ticino gestisce nu- merosi interventi. Eseguiti con l’accordo e la collaborazione dell’Ufficio della natura e del paesaggio, questi lavori coin- volgono professionisti del ramo come pure civilisti e vo- lontari. Ad esempio per favorire le orchidee in un nostro biotopo a Castro, si provvede a falciare l’erba a fine stagione affinché non si accumuli al suolo. A Muzzano, invece, bi- sogna falciare canneti e gestire siepi e stagni. Un lavoro continuo che dà però ottimi risultati. Civilisti all’opera al biotopo di Castro. Lo sfalcio avviene con partico- lare attenzione alle esigenze delle orchidee. Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
ZERO-SEDICI 15 Attività giovanili Come iscriversi alle uscite? Uccelli a pelo d’acqua Visitate il nostro sito: Febbraio, il mese più freddo... eppure Data: domenica 17 febbraio 2019. www.pronatura-ti.ch/escursioni ci sono uccelli che restano tutto il Luogo e durata: Bolle di Magadino, dove potete iscrivervi online. giorno con le zampe nell’acqua gelida. tutta la giornata. Attenzione: l’assicurazione è a ca- Riescono a farlo grazie al loro piumag- Partecipanti: da 10 a 17 anni, mas- rico dei partecipanti. Posti limitati. gio e ad adattamenti particolari e sem- simo 15 partecipanti. Agli iscritti sarà data conferma e ver- bra proprio che la temperatura non li Informazioni di dettaglio saranno co- ranno fornite indicazioni supplemen- disturbi. Vieni a osservare questi municate agli iscritti. tari. splendidi animali in compagnia di al- Prezzo: 10.- cuni abilissimi ornitologi e scoprirai uccelli di tutte le forme e colori che se ne stanno al sicuro sul pelo dell’acqua. Attività in collaborazione con Calidris. Creazioni di legno Il legno è un materiale fantastico che Data: sabato 13 aprile 2019. accompagna l’uomo da sempre. Utile Luogo e durata: Lumino, tutto il per scaldarsi, cucinare e per creare giorno. un'infinità di oggetti per ogni neces- Partecipanti: da 8 a 14 anni, massimo sità. 15 partecipanti. Con un semplice coltellino è possibile Informazioni di dettaglio saranno co- Corso “Naturiamo” 2019 intagliare bastoni, costruire flauti, bar- municate agli iscritti. per animatori natura chette, dadi, forchette, trottole, amuleti Prezzo: 10.- Aperto a tutti (dai 18 anni) il corso o semplici opere d’arte. Vieni a pro- Naturiamo, proposto in collabora- vare anche tu! zione con Cemea, WWF, CNVM e Sil- viva, fornisce gli strumenti di base Animale dell’anno: questo misterioso! per muovere i primi passi nel vasto L’animale dell’anno 2019 sarà un Data: fine settimana 1-2 giugno 2019. mondo dell’educazione ambientale. grande piccolo portento. Fa almeno Luogo e durata: Vallemaggia, dal po- Animatori, docenti o semplici appas- una cosa che molti altri animali non meriggio di sabato a domenica mat- sionati possono già da ora iscriversi fanno. È discreto ma si fa notare. Ha i tina. a questa formazione suddivisa in piedi per terra ma sa volare. Curiosi? Partecipanti: da 8 a 13 anni, massimo due moduli (dal 15, sera, al 19 Allora non attendete oltre e iscrivetevi 15 partecipanti. marzo e dal 9, sera, al 12 maggio). per venire a osservarlo dal vivo! Informazioni di dettaglio saranno co- www.pronatura-ti.ch/naturiamo L’uscita prevede una notte in tenda. municate agli iscritti. Prezzo: 50.- Giovani ornitologi alle Bolle di Magadino. Rivista Pro Natura Ticino, n° 59, inverno 2018
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