Respiratorio Funzione e struttura dell'apparato - U.O. MEDICINA INTERNA OSPEDALE UMBERTO I ENNA

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Respiratorio Funzione e struttura dell'apparato - U.O. MEDICINA INTERNA OSPEDALE UMBERTO I ENNA
Funzione e struttura dell’apparato
          respiratorio
        U.O. MEDICINA INTERNA
       OSPEDALE UMBERTO I ENNA
     AMBULATORIO DI PNEUMOLOGIA
             DOTT. G. IRACI
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OBIETTIVI

Conoscere la normale forma
anatomica e la funzionalità
respiratoria

Conoscere e riconoscere le
principali patologie
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Il polmone è l'organo essenziale per la respirazione.

La sua principale funzione è di trasportare l’ossigeno al sangue e di
cedere anidride carbonica all’esterno.

L’aria, cioè l’ossigeno, raggiunge i polmoni attraverso la trachea e i bronchi;
questi sono condotti che diventano via via più piccoli sino a terminare in
piccolissime sacche chiamate alveoli.
E’ proprio a questo livello che l’ossigeno passa nel torrente circolatorio
entrando in contatto con la superficie dei globuli rossi. Queste cellule
rappresentano il veicolo per trasportare il prezioso gas a tutti gli organi
fornendo un’ importante fonte di nutrimento.
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Ventilazione

Per Ventilazione s’intende il movimento dell’aria
dall’ambiente esterno (atmosfera) verso il sistema
tracheo-bronchiale e la distribuzione dell’aria
all’interno di questo sistema verso le unità
polmonari preposte agli scambi gassosi (O2 e CO2).
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FINALITA’ DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA

Scopo essenziale della funzione respiratoria è lo
SCAMBIO GASSOSO.
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ANATOMIA FUNZIONALE

La struttura di un organo è consona ad una determinata funzione.
L'apparato respiratorio è composto da una serie di organi cavi e canaliformi:
le VIE AEREE, e dai POLMONI, che sono gli organi in cui avvengono gli scambi gassosi
tra aria e sangue.

Le via aeree comprendono:
CAVITA' NASALI
FARINGE
LARINGE
TRACHEA                            Dotati di anelli cartilaginei che li mantengono
GROSSI BRONCHI                     aperti.
BRONCHIOLI
BRONCHIOLI TERMINALI
BRONCHIOLI RESPIRATORI
DOTTI ALVEOLARI
SACCHI ALVEOLARI                   Costituiscono l’ACINO POLMONARE
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APPARATO RESPIRATORIO

                           organizzazione generale

            vie aeree                                         polmone

                                             • scambio gassoso: l’ossigeno può muoversi
organi cavi per il passaggio dell’aria
                                               dall’aria al sangue venoso e viceversa
durante la respirazione
                                               per l’anidride carbonica
(naso, faringe, laringe, trachea, bronchi)
                                             • filtra i materiali tossici della circolazione
                                             • metabolizza alcuni composti
                                             • serbatoio per il sangue
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Distinguiamo quindi nelle vie aeree:

1 ) Una PARTE CONDUTTIVA = dalla TRACHEA ai
BRONCHIOLI TERMINALI.

2 ) Una PARTE DI SCAMBIO o ZONA RESPIRATORIA costituita
dai BRONCHIOLI RESPIRATORI dai DOTTI ALVEOLARI e dai
SACCHI ALVEOLARI
A partire dalla trachea le vie aeree formano un sistema di arborizzazione
intricato (si ramificano in media circa 16 volte ) che trasporta i gas
dall'aria fino alla superficie alveolare dei polmoni.

Una struttura ossea ( a livello delle cavità nasali ), o cartilaginea
( nella trachea e nei grossi bronchi), mantiene la parte superiore
delle vie aeree costantemente aperta ( pervia ) per facilitare il
passaggio dell'aria.

Una mucosa riveste le pareti delle vie aeree superiori, allo
scopo di riscaldare ( attraverso una ricca vascolarizzazione ),
umidificare ( con il vapore acqueo e con secrezioni ghiandolari
) e filtrare ( per mezzo di ciglia ), l'aria inspirata prima che essa
giunga nell'area respiratoria.
Le vie aeree superiori, oltre alla funzione conduttiva, svolgono anche
una funzione di DEPURAZIONE DELL’ARIA, in quanto l’aria che
respiriamo è sempre ricca di pulviscolo, il quale viene trattenuto da
apposite ciglia presenti in alcune cellule della mucosa che riveste le
vie aeree. Le ciglia si muovono ritmicamente verso la faringe per
portare nell’esofago le particelle di pulviscolo inalate, che vengono
deglutite ed eliminate con le feci. Oltre alle cellule cigliate nella
parete delle vie aeree sono presenti cellule produttrici di muco.
POLMONI

Gli organi principali dell'apparato respiratorio sono i
polmoni che si espandono e si contraggono; la loro rete di
vie respiratorie porta a minuscole sacche, gli alveoli,
dove l'ossigeno entra nel sangue e l'anidride carbonica
viene espulsa: avviene lo SCAMBIO DI GAS
I polmoni sono gli organi in cui avvengono gli scambi
gassosi tra aria e sangue. Sono organi pari, suddivisi in lobi.

     Uno a destra diviso in tre lobo polmonari.
     Uno a sinistra con due lobi.
PLEURA

I polmoni sono rivestiti da due membrane sottili.

Pleura Viscerale quella adiacente al polmone,
Pleura Parietale quella adiacente alla gabbia
toracica.
Le due membrane sono continuative e
contengono un liquido lubrificante detto Cavo
Pleurico di circa 2-3 litri.
PLEURA

I polmoni sono avvolti nella PLEURA: la pleura è una membrana
sierosa, costituita da un unico strato di cellule molto appiattite, che
posa, per mezzo di una membrana basale, su di una sottile tonaca
propria, formata da un intreccio di fibre collagene ed elastiche. Si
divide in due foglietti: foglietto VISCERALE che riveste il
parenchima ( tessuto ) polmonare, e foglietto PARIETALE che si
estende sulle pareti della loggia polmonare nella gabbia toracica.
PLEURA
GABBIA TORACICA
GABBIA TORACICA

La gabbia toracica è una struttura ossea formata
da 12 coste che si articolano con lo sterno e la
colonna vertebre dorsale.
DIAFRAMMA
DIAFRAMMA

Il diaframma è un muscolo respiratorio con
movimento ritmico permette l'espansione dei
polmoni.

Assieme al diaframma lavorano muscoli accessori
come muscoli intercostali e muscoli del collo.
ANATOMIA

✓VIE RESPIRATORIE O AEREE
(naso – faringe – laringe – trachea)

✓POLMONI
( bronchi – bronchioli – alveoli)

✓PLEURE
(parietale e viscerale)

✓   GABBIA TORACICA

✓   DIAFRAMMA
VIE AEREE
     Le vie aeree sono divise in:

     VIE AEREE SUPERIORI
Nasofaringe: porzione posteriore del
                naso
Orofaringe: porzione posteriore della
               bocca

      VIE AEREE INFERIORI
            Trachea
             bronchi
VIE AEREE SUPERIORI
 Nasofaringe:
  Aria inspirata nel naso passa alla faringe fino alla
trachea e polmoni.

  Orofaringe:
  Aria inspirata nella bocca passa alla faringe fino
alla trachea e polmoni

Sono punti d'ingresso di aria nel nostro corpo e viaggia lungo la faringe.

  Le ciglia del naso (peli) puliscono, scaldano e inumidiscono l'aria per
proteggere le vie respiratorie dei polmoni, che sono particolarmente
sensibili.
FARINGE

• Lungo 15 cm che si trova nella parte
  posteriore della gola, è un passaggio
  per il cibo e per l'aria.

                   LARINGE

 La laringe si trova nel collo al di sotto e
davanti alla faringe.
  E' l'ingresso che protegge i polmoni e
contiene le corde vocali.
  Negli uomini, parte della laringe si vede
nel cosidetto “Pomo di Adamo
LARINGE

La laringe è costituita da due parti di cartilagini, una
tiroidea una cricoidea alla sommità della trachea e da
due lembi di tessuto, le corde vocali, che si allungano
tra esse.

Se le corde vocali sono aperte, l'aria le attraversa
silenziosamente. Se sono unite, l'aria le fa vibrare,
dando vita ad un suono.
TRACHEA

           Un duro e flessibili tubo lungo 12cm.
            A livello dell'angolo sternale, dove si
          incontrano il manubrio e il corpo dello
          sterno.
            La trachea si divide in due grandi vie
          respiratorie, i bronchi principali,
          destro e sinistro.
TRACHEA

La trachea è composta da anelli cartilaginei a forma di C
che mantengono aperte le vie aeree.

La trachea è rivestita all'interno da una mucosa ricoperta
da piccoli processi piliformi chiamati ciglia.
Questi spingono continuamente i materiali estranei verso
l'esterno dalle vie respiratorie in direzione.
Nell'atto della deglutizione del cibo, l'entrata della
trachea viene normalmente chiusa dalla epiglottide.
Se un corpo estraneo entra in trachea determina il
soffocamento.
Intervento del V.d.S: Manovra di Heimlich
BRONCHI

   I bronchi si dividono in due parti:
   Bronco destro
   Bronco sinistro
BRONCHIOLI

 I bronchioli conducono l'aria
all'interno delle sacche alveolari.
ALVEOLI

• Gli alveoli sono sacche con pareti
  così sottili che i gas le attraversano.
•   Nei polmoni ci sono circa 300
  milioni di alveoli, che forniscono
  un'area per lo scambio dei gas
  grande come un campo da tennis.
ALVEOLI

      COME ENTRA L'OSSIGENO NEL SANGUE

  L'ossigeno passa dalle pareti degli alveoli e dei
capillari circostanti al sangue; entra nei globuli rossi,
legandosi a una sostanza chimica chiamata emoglobina.
L'anidride carbonica lascia il plasma (la parte liquida del
sangue) ed entra negli alveoli.
MOVIMENTI RESPIRATORI

Il polmone segue la gabbia toracica durante i
movimenti respiratori, e ciò consente il rinnovarsi
dell’aria negli alveoli.
I movimenti respiratori sono INSPIRAZIONE ed
ESPIRAZIONE.
POLMONI

   CHE COSA FA ESPANDERE E CONTRARRE I POLMONI

I polmoni si affidano ai muscoli circostanti per espandersi e
contrarsi. I muscoli intercostali muovono la gabbia toracica,
facendo dilatare il petto mentre entra aria, o rilassando per
costringere i polmoni a farla uscire, mentre la gabbia toracica
scende e rientra. Intanto il diaframma (muscolo tondeggiante
sotto i polmoni) si contrae per far entrare l'aria nelle vie
respiratorie, o si rilassa e si solleva per farla uscire.
POLMONI
       COME FUNZIONA LA RESPIRAZIONE

        INSPIRAZIONE – ARIA ENTRA

L'ara ispirata entra dalle narici e dalle labbra
La trachea trasporta l'aria inspirata nei polmoni.
I muscoli si contraggono per sollevare e spostare in
avanti la gabbia toracica.
I polmoni si espandono, aspirando aria.
Il diaframma si contrae e si sposta verso il basso.
POLMONI

     ESPIRAZIONE – ARIA ESCE

• L'aria espirata è spinta verso l'alto
dalla trachea e dalla gola
• I muscoli si rilassano e la gabbia
toracica rientra, spostandosi verso il
basso
• I polmoni si rimpiccioliscono per
spingere fuori l'aria
• Il diaframma si rilassa e scatta
verso l'alto.
INSPIRAZIONE

 L’inspirazione determina un aumento di volume della gabbia
 toracica e del polmone, con conseguente diminuzione della
 pressione all’interno delle vie aeree

La gabbia toracica aumenta il proprio volume ad opera dei
MUSCOLI INSPIRATORI

DIAFRAMMA, INTERCOSTALI ESTERNI, SCALENI
e STERNOCLEIDOMASTOIDEI.
Il DIAFRAMMA si inserisce sulle coste più basse,
sullo sterno e sulla colonna vertebrale.
Data la sua forma a “ cupola ”, quando si contrae si
appiattisce e si abbassa, e va ad aumentare il diametro
verticale della gabbia toracica.
I MUSCOLI INTERCOSTALI ESTERNI sono inseriti tra coste
adiacenti, e vanno dall’alto in basso e da dietro in avanti.
La costa si comporta come una leva di III° tipo, che ha il fulcro da
un lato, sulla colonna vertebrale.
Se la potenza è applicata in un punto vicino al fulcro, la resistenza è
grande.
Quando il muscolo si contrae, la costa si innalza, perchè il punto in
cui è applicata la potenza nella costa inferiore è più lontano dal
fulcro, e quindi la costa inferiore oppone una minore resistenza.
I muscoli intercostali esterni aumentano il diametro
anteroposteriore e il diametro laterale o trasverso. della gabbia
toracica.
ESPIRAZIONE

In eupnea l’espirazione è un fenomeno passivo,
dovuto al rilassamento dei muscoli inspiratori.
L’aria esce dai polmoni perchè si instaura un
gradiente di pressione contrario a quello che si ha
all’inizio dell’inspirazione.
L’espirazione può diventare attiva per vari motivi ( tosse, soffio, ecc. ).
Intervengono allora i MUSCOLI ESPIRATORI INTERCOSTALI
INTERNI e ADDOMINALI ( Retto dell’addome, obliquo interno ed
esterno, trasverso dell’addome).
I MUSCOLI INTERCOSTALI INTERNI sono esattamente l’opposto di
quelli interni, sia come inserzione sia quindi in relazione al ruolo.
I MUSCOLI ADDOMINALI favoriscono l’espirazione provocando la
spremitura delle masse intestinali, che fa innalzare il diaframma, con
conseguente diminuzione del diametro verticale e del
volume della gabbia toracica.
La respirazione è sostenuta dall’attività dei muscoli
respiratori: a riposo l’espirazione è un atto passivo
Fisiologia della respirazione

aumento di volume all’interno dei polmoni
Per Ventilazione s’intende il movimento dell’aria
dall’ambiente esterno (atmosfera) verso il sistema
tracheo-bronchiale e la distribuzione dell’aria
all’interno di questo sistema verso le unità
polmonari preposte agli scambi gassosi (O2 e
CO2): gli alveoli.
FENOMENI RESPIRATORI
Durante l'inspirazione, per intervento attivo della
muscolature inspiratoria, si ha un aumento del volume toraco
- polmonare
In seguito all'aumento di volume toraco-polmonare, in
accordo con la legge di Boyle ( PV=K ), diminuisce la
pressione all'interno del sistema alveolare, e di conseguenza si
crea un gradiente pressorio per cui la pressione alveolare
è minore di quella atmosferica.
A causa di tale gradiente si crea un flusso di aria che proviene
dall'ambiente esterno e, attraverso le vie respiratorie, raggiunge gli
alveoli.
L'aria non giunge istantaneamente agli alveoli, perché deve vincere
resistenze opposte. Vinte queste resistenze il flusso di aria
incrementa sempre di più, fino ad annullare il gradiente pressorio,
e cioè la pressione alveolare diviene uguale a quella atmosferica. A
questo punto, annullandosi il gradiente, si annulla il flusso di aria.
L'aria, come tutti i fluidi, si muove da zone di alta a
zone di bassa pressione. Pertanto, per far si che entri ed
esca dai polmoni, si deve stabilire un gradiente pressorio
tra l'atmosfera e gli alveoli: senza un gradiente pressorio
non ci sarà flusso.
In condizioni normali, l'inspirazione è resa possibile da
una pressione alveolare inferiore a quella atmosferica.

L'aria esce dai polmoni quando la pressione alveolare è
sufficientemente elevata rispetto alla pressione
atmosferica da vincere la resistenza al flusso delle vie
aeree di conduzione.
Fisiologia della respirazione

                    La pressione pleurica diventi ancora più negativa
                    (sino a valori di - 10 cmH2O a fine inspirazione)

                      aumento di volume all’interno dei polmoni

                   viene a crearsi, pertanto, un gradiente tra la pressione
                   a livello della bocca che è atmosferica, e la pressione
                   pleurica che è sub-atmosferica.

Questo gradiente pressorio è la pressione transpolmonare
Durante la fase espiratoria, cessando la
 contrazione dei muscoli inspiratori, la
 pressione pleurica ritorna gradualmente ai
 valori normali (comunque resta sub-
 atmosferica) e la pressione alveolare diventa
 positiva (sopra-atmosferica):

si crea, quindi, un gradiente pressorio tra alveoli
(Pressione sopra-atmosferica) e bocca (Pressione
atmosferica) ed inizia il flusso espiratorio (in senso
caudo-craniale).
LA RESPIRAZIONE
La respirazione è costituita da due fasi:
inspirazione ed espirazione.

L’inspirazione è una fase attiva nella quale il
muscolo diaframma si abbassa, aumenta il volume
del torace, espande i polmoni e consente all’aria
di raggiungere gli alveoli polmonari.
L’espirazione è, invece, una fase passiva nella
quale il semplice rilassamento dei muscoli respiratori
consente l’espulsione dell’aria.

Per entrambe le fasi è possibile aumentare i volumi d’aria spostati
impiegando forzatamente tutta la muscolatura respiratoria.
Meccanica respiratoria

            Gli atti respiratori, in condizioni di riposo, sono automatici ed involontari: permettono
            di introdurre dai 7 agli 8 litri d’aria al minuto.

            l’attività dei muscoli respiratori modifica il volume della cavità toracica, mentre il
            movimento dei polmoni è passivo

                  INSPIRAZIONE                                                   ESPIRAZIONE

         momento attivo della respirazione                            fase passiva, determinata dall’elasticità
       determinato da un doppio meccanismo                            della parete toracica e dei polmoni che
                                                                          tornano alle dimensioni iniziali

     diaframma                               contrazione muscoli inspiratori
                                             le coste si innalzano e la gabbia
aumentare il diametro                           toracica si amplia in senso
verticale della gabbia toracica.                    sagittale e frontale                   allungamento cavità toracica
                                                                                             e suo aumento di volume
Il fine ultimo

Gli organi principali dell'apparato respiratorio sono i
polmoni che si espandono e si contraggono; la loro rete
di vie respiratorie porta a minuscole sacche, gli alveoli,
dove l'ossigeno entra nel sangue e l'anidride carbonica
viene espulsa: avviene lo SCAMBIO DI GAS
I bronchioli sboccano in minuscole sacche simili ad acini d'uva chiamate alveoli.
Ogni alveolo è circondato da una rete di capillari sanguigni ed è rivestito
all'interno da uno strato umido di cellule epiteliali. Solo circa 0,2µm separano
l'aria contenuta negli alveoli dal sangue dei capillari. E' qui che avviene lo
scambio gassoso tra l'aria contenuta negli alveoli e il sangue dei capillari.
Il controllo della respirazione

  Il centro del respiro nel cervello regola la nostra
respirazione, persino quando dormiamo, con l'aiuto di
recettori situati in alcune delle grandi arterie.
  Essi monitorano il livello dell'anidride carbonica nel
sangue, che si alza quando siamo attivi, e
comunichiamo al cervello se abbiamo bisogno di
respirare più velocemente per liberarci di essa.
PARAMETRI RESPIRATORI

                Frequenza respiratoria – atti respiratori al minuto

   ETA'                FREQUENZA            BRADIPNEA                 TACHIPNEA
                       RESPIRATORIA

NORMALE
LATTANTE                   30 - 40                  < 30                 > 40
BAMBINO
(1 – 5 ANNI )               25 - 30                 < 25                 > 30
BAMBINO
( 6 – 14 ANNI )             20 - 25                 < 20                 > 25
ADULTO
                           15 - 20                  < 16                 > 20
L’aria non entra
direttamente negli
alveoli ma fluisce lungo
l’albero respiratorio
Per garantire queste funzioni è indispensabile
l’apporto dell’intera struttura toracica, la cui
dinamica permette l’efficace distensione polmonare
e quindi l’ideale riempimento alveolare di ossigeno
per un perfetto scambio gassoso.
COSA SUCCEDE QUANDO RESPIRIAMO?
E’ stato calcolato che, ad ogni inspirazione,
immettiamo in torace circa mezzo litro di aria e
normalmente in un minuto, compiamo dai 12 ai
16 atti respiratori.
LA VENTILAZIONE POLMONARE

                               I VOLUMI POLMONARI

Durante la respirazione tranquilla il volume di aria inspirata, detto VOLUME
CORRENTE, è normalmente di 500 ml.

Se si compie una inspirazione forzata massima, la quota di aria aggiuntiva
inspirata rispetto al volume corrente è detta VOLUME DI RISERVA
INSPIRATORIA, ed è la quota di aria che si riesce ad introdurre
massimamente oltre al volume di una normale inspirazione, circa 2500 ml.

Se si compie una espirazione forzata massima, la quota di aria aggiuntiva espirata,
rispetto al volume corrente espirato in eupnea, è detta VOLUME DI RISERVA
ESPIRATORIA, ed è la quota di aria che si riesce ad espellere massimamente oltre al
volume di una normale espirazione circa 1000 ml.
La quota di aria che rimane nei polmoni al termine di una
espirazione forzata è detta VOLUME RESIDUO, ed è la quota di
aria che non si riesce ad espellere dai polmoni (circa 1200 ml).

La quota di aria che rimane nei polmoni al termine di una
espirazione forzata è detta CAPACITÀ FUNZIONALE
RESIDUA (CFR): è il volume di gas che rimane nei polmoni alla
fine di una normale espirazione (circa 2500-3500 ml).
SPIROMETRO
E' uno degli strumenti usati per determinare
capacità vitale e volumi respiratori, eccetto il
volume residuo.
Da quando John Hutchinson nel 1846 mise a
punto il primo apparecchio per l'esecuzione
della spirometria; questo test di valutazione
della funzionalità respiratoria si è
rapidamente diffuso per la sua facilità di
esecuzione da parte dei soggetti collaboranti e
la sua estrema utilità pratica nella corretta
valutazione e gestione del paziente con
problemi respiratori.

Hutchinson coniò il termine di “Capacità vitale”
(VC) , cioè la capacità per la vita, perché egli
capì che la compromissione di questa cruciale
misura era predittiva di mortalità prematura.
Definizione di spirometria

    La spirometria è un test fisiologico che
    misura come un individuo inspira ed espira
    volumi di aria in funzione del tempo

Il segnale principale misurato nella spirometria
può essere sia il volume sia il flusso
La spirometria è oggi un test altamente
   standardizzato e facilmente eseguibile anche in
   ambulatorio. Il paziente stesso può addirittura
   effettuare a domicilio il proprio monitoraggio
   spirometrico con l'ausilio di piccoli spirometri
   portatili di semplice utilizzo e di facile lettura.

La spirometria è la misura disponibile più riproducibile e
obiettiva della limitazione del flusso aereo, ed è necessaria
per fare diagnosi di certezza di broncopneumopatia cronica
ostruttiva (BPCO).
La spirometria permette anche di effettuare una
classificazione di gravità della limitazione del flusso aereo.
La spirometria, questa
sconosciuta ovvero dopo 150 anni
dalla nascita questo esame deve
entrare nella routine del medico
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