Report Webinar "COVID-19 Overcoming the Pandemic" Camera di Commercio Italiana in Cina - Pechino, 30/03/2020 - Ucimu
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Report Webinar “COVID-19 Overcoming the Pandemic” Camera di Commercio Italiana in Cina Pechino, 30/03/2020 UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE DIREZIONE MARKETING Marzo 2020
Claudia Tovaglieri ha partecipato lunedì 30 marzo alle 16.00, ora di Pechino, al terzo webinar organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, dal titolo “COVID-19 Overcoming the Pandemic”, moderato da Romina di Martino, of f ice manager dell’uf f icio CCIC di Guangzhou. Obiettivo del webinar: f ornire strumenti e indicazioni a supporto delle aziende per il dopo pandemia. Sono disponibili le slide dei relatori. Il webinar, tenutosi sulla piattaf orma Zoom, ha registrato 70-75 partecipanti. Di seguito l’agenda del webinar e alcune considerazioni emerse nei vari interventi. Agenda: Initial remarks by Emanuele de Maigret, Head of the Economic and Commercial Office of the Embassy of Italy in the PRC Il dott de Maigret ha ricordato e sottolineato che l’Ambasciata Italiana a Pechino è a disposizione delle imprese con le sue prof essionalità a benef icio delle imprese (dalla proprietà intellettuale ai temi doganali a quelli macroeconomici e consigli di accesso al mercato ). L’Uf f icio Commerciale dell’Ambasciata è impegnato in prima linea per f avorire l’invio di materiale sanitario, ventilatori e mascherine dalla Cina, con voli organizzati con il supporto Neos, per f ar arrivare il materiale che la Protezione Civile ha acquistato in Cina. La seconda edizione della Survey, presentata nell’intervento successivo, costituisce uno strumento utile anche per l’Ambasciata e altri enti che operano nel settore per capire il sentiment, le criticità e le proposte che la Camera e i suoi associati f anno nei conf ronti delle istituzioni. Si pone grande attenzione ai suggerimenti dal Sistema Italia. L’Ambasciata è a disposizione per aiutare a f ar convog liare materiale e donazioni alla Protezione Civile in l’Italia. Il dott. De Maigret risponde ad una domanda sul blocco degli stranieri: le misure in atto resteranno f inché le autorità cinesi ritengono ci sia pericolo. La priorità è non f ar entrare casi dall’estero e nel contempo attuano misure per f ar ripartire economia. Nuovi f ocolai pregiudicherebbero la ripresa economica. Nessuno sa f ino a quando resteranno chiusi i conf ini. CICC Survey II presentation by Davide Cucino, CICC Chairman Il Presidente della CCIC, dott, Cucino, ha presentato i risultati della seconda edizione della survey dal titolo “The impact of COVID-19”, f ollow-up della prima di f ebbraio 2020. La seconda survey si è svolta tra il 18 e il 24 marzo 2020, raccogliendo 180 risposte (188 primo survey dal 13 al 19 f ebbraio) da parte di azienda soci CCIC collocate principalmente nella parte orientale della Cina (67,21%), di cui il 44,44% a Shanghai dove è più presente il comparto manif atturiero, segue la parte nord della Cina con 17,23% e il sud 14,11%. Il settore manif atturiero è il più rappresentato con 47,22%. Tra i rispondenti il 28,89% ha meno di 10 dipendenti. Executive summary: I membri CCIC sono ancora convinti che ci sarà un impatto rilevante sul loro business: il 28% si aspetta un impatto sul revenue globale di oltre il 30%; una su due, il 49%, si aspetta diminuzione oltre 20% sul revenue in Cina. Siamo in una f ase di normalizzazione delle aziende che hanno ripreso le attività (più della metà) ma vedono una riduzione della domanda interna e ci si aspetta una diminuzione della domanda anche delle case madri. Molti hanno ripreso le attività in f retta. Nel periodo di crisi si sono applicate f orme di lavoro f lessibile, telelavoro, e alcuni hanno usuf ruito delle f erie annuali. Per il 70% dei rispondenti c’è preoccupazione per la ridotta domanda da parte dei consumatori nei prossimi sei mesi e per il 46,7% la dif f icoltà legata alle prolungate limitazioni di viaggio. Più della metà dei rispondenti sperano che il governo italiano, oltre a misure interne, dia un segnale f orte per supportare gli investimenti esteri, in particolare verso la Cina. Da parte della Camera, i soci si aspettano aiuto nell’accesso alle inf ormazioni su politiche di incentivo e eventi per aiutare e supportarne la ripresa. Il 40% dei membri CCIC in Cina non è mai rientrato in Italia, il 22,78% è tornato e non sa quando ripartirà per la Cina, mentre il 2,78 % non torna. Uno su 4 ancora deve rientrare. Il 75% dei rispondenti ha riaperto gli uf f ici/l’azienda prima del 21 f ebbraio. Le misure del g overno cinese attuate per contenere l’epidemia che hanno rappresentato i più grandi ostacoli alla riapertura sono state: q uarantena obbligatoria per gli impiegati, dif f icoltà per molti lavoratori a tornare verso luoghi di lavoro , autorizzazioni del governo, dif ficoltà a reperire materiale di protezione.
La supply chain è ritornata a operare regolarmente (per il 39% del campione) o opera parzialmente (per il 54%). Alla domanda se la società in Cina avesse ristrutturato la propria supply chain a causa dell’outbreak in Italia/Europa, il 78%% ha detto di no, però al momento della domanda non erano ancora in essere le misure stringenti in Italia. Le attività della maggior parte dei rispondenti sono tornate alla normalità ma per circa un terzo dei rispondenti non si può dire lo stesso per le vendite. Il 9,44% dice che il ritorno alla normalità si avrà a partire dalla f ine di aprile, l’8,33% alla f ine di maggio. Indipendentemente a questo, c’è f orte preoccupazione sull’impatto del COVID-19 sulle revenues sia a livello globale sia per azienda in Cina, e c’è corrispondenza tra le percentuali di impatto sulle revenue globali e quelle in Cina con decrescita dal 10% al 30% che comprendono il 75% delle risposte. Le più preoccupate sono le aziende di piccole dimensioni, le società di servizi, nei B2B e le trading companies, e quelle collocate nelle aree Shanghai e Jangsu, interessate dal comparto manif atturiero per il business. Vi è anche f orte preoccupazione per l’outbreak in Italia: l’80% ritiene che ci sia impatto rilevante o meno su attività da f are in Cina. Sulla base dell’esperienza in Cina, il 44% dei rispondenti consiglia il lock down nazionale anche in Italia, d’accordo nel prendere le stesse misure adottate in Cina. Più della metà dei soci spera che il governo cinese dia maggiore sostegno f iscale a f avore delle aziende straniere. Le preoccupazioni maggiori risiedono nella domanda ridotta dei clienti e nella dif f icoltà di servirli a causa delle limitazioni logistiche. Cosa può f are la CCIC secondo i rispondenti: raccogliere inf ormazioni su politiche locali per sussidi e incentivi, condivisione delle stesse su piattaf orme per i soci, realizzazione di eventi per rilanciare il business italiano in Cina. Presentation by Marco Ferioli, Head of Hong Kong and APAC Region of SACE SIMEST Il dott. Ferioli ha f ornito una panoramica degli strumenti a disposizione delle aziende italiane per supportarle nell’emergenza COVID-19. Le misure volte alla gestione dell’emergenza si possono raggruppare in due macro aree: 1) Increased resources: provvedimenti volti ad aumentare la capacità di disponibilità di risorse per le aziende sia sotto f orma di f ondi che di garanzie, f inanziamento di attività a medio lungo termine, f inanziamenti per esigenze di capitale circolante, e messa in disponibilità di plaf onds per acquirenti stranieri. 2) More flexibility and efficiency: maggiore f lessibilità e ef f icientamento di accesso al credito, pacchetto di moratorie e dilazioni di pagamento, ecc. Sintesi delle misure dedicate alle aziende: Cassa Depositi e Prestiti gestisce dal 2014 una Piattaf orma Imprese per f avorire l’accesso a nuovi f inanziamenti a sostegno delle imprese, attraverso le banche italiane partner, tramite cui i f ondi di provvista sono a condizioni vantaggiose rispetto a condizioni di mercato. Nell’ambito di questo prodotto, CDP ha messo a disposizione delle banche italiane una provvista a tassi calmierati per un importo di 3 miliardi di euro, al f ine di f avorire la concessione di nuovi f inanziamenti alle PMI e alle Mid -cap italiane per f inanziamenti f ino a 10 anni. Altra misura è un plaf ond Mid-Large Corporate, per f ornire liquidità alle medie e grandi imprese italiane f ino a 10 miliardi di euro con rilascio di garanzie f ino all’80% del valore dei f inanziamenti erogati dalle banche. Nell’ambito decreto Cura Italia, all’art 57, si dice che le esposizioni assunte da CDP in f avore delle banche possono essere assistite dalla garanzia dello Stato, rilasciata f ino ad un massimo dell’80% dell’esposizione assunta. Sempre in tale articolo viene istituito un f ondo a copertura delle garanzie dello Stato con dotazione di 500 milioni euro. Tra le misure disposte da SACE, legate sia ad attività di export sia all’internazionalizzazione, si citano: • Iniziativa dedicata a tutte le imprese con f inanziamenti a medio -lungo termine garantiti da SACE. SACE, con rif erimento ai f inanziamenti bancari che hanno benef iciato della propria garanzia, concederà una moratoria per i f inanziamenti a medio lungo termine per un periodo f ino a 12 mesi sulle esposizioni in essere e/o l’eventuale adesione a misure di maggior f avo re promosse dall’Associazione Bancaria Italiana (“ABI”), ovvero da singole banche. • Iniziativa dedicata a tutte le PMI italiane. SACE ha predisposto un plaf ond di 500 milioni di euro dedicato a supportare le esportazioni di beni e servizi delle PMI verso alcuni paesi (premio applicato pari al “Minimum Premium Rate” (in linea con la policy OCSE), non verranno applicati costi per la valutazione di af f idabilità della controparte). • 1,5 mild per f inanziamento capitale circolante per PMI f atturato export minimo del 10% e che al 31/12/2019 si trovavano in una situazione di equilibrio f inanziario . SACE mette a disposizione un
plaf ond di 1,5 miliardi di euro per il rilascio di garanzie f ino al 50% al sistema bancario per agevolare l’erogazione di nuovi mutui di breve termine f inalizzati al f inanziamento del circolante Tra le misure SIMEST vi sono: • Rif inanziamento del Fondo 394, gestito da SIMEST per conto del MAECI per 400 milioni di euro. Si tratta di nuove risorse che aumenteranno di 400 milioni la capacità da parte di SIMEST di rif inanziare iniziative di internazionalizzazione delle imprese italiane • moratoria sui pagamenti che prevede la possibilità di sospendere f ino a 12 mesi il pagamento della quota capitale e degli interessi delle rate in scadenza nel corso dell’anno 2020 • Le aziende, colpite dall’emergenza, che avevano richiesto a SIMEST Finanziamenti Agevolati per progetti di internazionalizzazione: o se le iniziative oggetto del f inanziamento sono state rinviate: moratoria di 6 mesi dei termini per la presentazione di documentazione e rendicontazione; posticipo di 6 mesi dei periodi di pre-ammortamento e ammortamento del prestito concesso; o se le iniziative oggetto del f inanziamento sono state cancellate: eliminazione della maggiorazione del 2%, prevista per le revoche, per la parte di rimborso del f inanziamento delle spese non ef f ettuate. Prossima realizzazione: costituzione di una sezione separata del Fondo 394/81 che permetterà co - f inanziamenti a f ondo perduto f ino al 50% dei f inanziamenti agevolati attualmente concessi. Altri strumenti per clienti di SACE FCT e contraenti di SACE BT. Latest tax incentives policies by Lorenzo Riccardi, Managing Partner, RsA Asia (Shanghai) Il dott. commercialista Riccardi ha illustrato gli incentivi adottati dal governo cinese in relazione all’emergenza sanitaria. Ogni paese si muove in modo similare, seppur con “importi” diversi, ma gli obiettivi sono analoghi. Le aree di azione di Italia e Cina sono: tutela lavoratori (durante periodo COVID-19 e successivo), tutela delle aziende nel cercare di contenere e ridurre costi ed evitare licenziamento, f ocus e protezione di determinati settori (turismo, trasporti, accomodation, catering), criterio geograf ico (per esempio la provincia di Hubei ha incentivi diversi dalle altre), attenzione delle autorità per incentivi da f ebbraio a giugno, riduzione af f itti, f ocus su riconversione industriale (società attive nel contrastare e prevenire emergenza hanno inc entivi diversi), attenzione alle PMI. Focus lavoratori e contributi previdenziali: I contributi previdenziali che la Cina ha deciso di esentare sono pensione, disoccupazione e inf ortuni. VI è distinzione tra la piccola e grande impresa: le PMI possono essere esentate dal pagamento di questi tre pilatri per un periodo non superiore a cinque mesi, da f ebbraio a giugno 2020; le grandi imprese possono dimezzare il pagamento dei tre contributi da f ebbraio a aprile 2020. Per le aziende particolarmente colpite è possibile chiedere una dilazione dei pagamenti contributivi f ino a 6 mesi. Inoltre le aziende possono ridurre f ino al 50% il contributo per l’assicurazione medica per un periodo non superiore a cinque mesi. Ogni provincia ha attuato provvedimenti in periodi diversi in base alla propria situazione e budget. Stima di calcolo: considerando un lavoratore a Shanghai con uno stipendio mensile di RMB 10.000, la riduzione dei contributi sociali è signif icativa, da RMB 3.420 a RMB 1.275 di contribuzione mensile. Vi è una riduzione del costo del lavoro è pari al 16%, che passa da RMB 13.420 a RMB 11.275. Se invece i mesi di esenzione sono 5, si ha una riduzione di RMB 10.725. Vi sono incentivi maggiori per aziende di piccola dimensione, perciò un buon numero di società italiane che operano in Cina può benef iciarne. Oltre al f attore economico, c’è un tema inerente al posticipo delle scadenze f iscali per i mesi di f ebbraio e marzo. Le perdite f iscali in Cina generalmente possono essere recuperate in 5 anni, ma per le aziend e gravemente colpite da COVID-19 (nei settori trasportation, catering, accomodation, tourism), il periodo per riportare le perdite nel 2020 viene esteso f ino a 8 anni. L’adeguamento annuale per il calcolo del contributo sociale è posticipato di tre mesi, da aprile a luglio 2020. Altro aspetto importante sono gli af fitti. Se si è proprietari di immobili è possibile applicare per un’agevolazione f iscale sull’anno 2020. Le PMI possono ridurre o essere esentate dal pagamento dell’af f itto di un immobile di proprietà dello stato usato per scopi produttivi, secondo le disposizioni locali (a Shanghai esente f ebbraio e
marzo; a Pechino solo marzo). I proprietari privati di immobili sono invitati a ridurre l’af f itto o a esentare l’af f ittuario dal pagamento. Convert your business f rom of f line to online channels by Andrea Fenn, CEO Fireworks Quando parliamo di online è necessario pensare ad un trend di lungo termine. Vengono espositi tre punti f ondamentali: 1. Make digital a log term plan: come per il retail, è dif f icile pensare di avere subito un ritorno dell’investimento nell’online. Costruire un buon e-commerce non basta, deve anche essere visibile e in Cina il costo di acquisizione è pressante. Con “costo di acquisizione” si intende quanto mi costa portare un consumatore nel mio e-commerce e f argli acquistare qualcosa, con “average revenue per user” si intende quanto paga il consumatore per me. Se il costo di acquisizione è maggiore di quanto lui mi dà sto perdendo soldi. In Cina il mercato è inf lazionato, complesso e saturo e per f arlo f unzionale dobbiamo pensare solo a lungo termine. La crescita di valore avviene nel tempo così il costo di acquisizione si abbassa perché il consumatore ormai mi conosce. 2. Break business silos: cioè come usare i big data. Il modo per monetizzare meglio i dati raccolti non deriva dall’utilizzo del traf f ico pubblico ma di quello privato, cioè dalle relazioni che già esistono con i nostri consumatori. Le aziende sviluppano soluzioni per gestire i dati in maniera centralizzata. 3. Connect online and offline: non sparirà l’of f line. Non si parla di riconversione ma di “touch point”, cioè toccare il consumatore sia con l’online che con l’of fline. In Cina la presenza di QR code aiuta. Quiz: Sul totale delle vendite in Cina, quante sono vendite online? Il 35%. È una percentuale gigante se paragonato al resto nel mondo (USA solo 10%, in EU 8%), ma parliamo ancora di meno della metà. Il business of f line rappresenta ancora la grande maggioranza in Cina e l’online ha enormi prospettive di crescita. Medical precautions f ollowing COVID-19 by Dr. Lavarra Francesco, Head of Adult Interventional Cardiology & Director of Cardiology Department, Jilin Heart Hospital Dr. Lavarra, laureato in medicina all’Università di Milano, specializzato in cardiologia, ha illustrato le precauzioni mediche nel tempo COVID-19. Se tutto il mondo avesse chiuso nello stesso momento per 40 giorni, questa malattia non ci sarebbe più. In Europa sono previsti, alle stime attuali, tra i 60 e i 70 mila morti, e i 200 mila negli USA. In Cina per limitare l’esposizione al virus e diminuire il contagio si d evono seguire alcune indicazioni: misurare la temperatura quotidianamente, isolare i casi sospetti, usare la mascherina, evitare luoghi af f ollati e lavare le mani ma questo è valido anche per l’esterno. La severità delle autorità cinesi e i provvedimenti per chiudere i conf ini sono provvedimenti utili che dovrebbero essere presi altrove. La dif ferenza tra il numero dei malati e il numero dei morti per esempio tra Italia e Germania è dovuto al f atto che non abbiamo protetto adeguatamente le f igure sanitarie che sono stati per alcuni veicoli di malattia in Italia e Spagna. Si stanno lanciando una serie di terapie sperimentali con molecole antivirali e speriamo che avere presto risultati soddisf acenti. A Shanghai si usano anche raggi UV per sterilizzare i mezzi di trasporto. Quanto sopravvive il covid? Ora ci sono dati certi: la resistenza dipende dalla superf icie, può durare da poche ore f ino a un paio di giorni nelle migliori condizioni. Il virus è sensibile a aumenti di temperatura e umidità quindi speriamo che con l’avvicinarci della bella stagione possa ridursi la carica inf ettiva. La Germania, dove la mortalità è più bassa, ha quasi tre volte il numero di letti di terapia intensiva dell’Italia. Se la chiusura delle aziende, scuole e altri luoghi può incidere sulla vita di tutti i giorni, in tempi di crisi questo può salvarci. Si dimostra che in caso di nessun intervento di protezione (curva gialla) viene sf ondato il livello massimo di capacità del sistema sanitario, nel caso di misure protettive (curva blu) il sistema regge anche se la curva si spalma su più tempo. Tale scenario si è già verif icato per l’inf luenza spagnola nel 1918 nelle città in cui non erano stati imposti i distanziamenti sociali. Anche in Italia è possibile vedere la dif f erenza tra il numero di casi medi al giorno prima e dopo le misure restrittive. È importante capire che tutto quello che lasciamo oggi, per poche settimane, in termini di contatto e dal punto di vista economico, solo un vantaggio nel medio e lungo termine.
HR and talent recruitment management by Rosanna Terminio, Managing Partner of AsecorpChina Business Consulting La crisi COVID-19 ci ha f atto capire i limiti a livello di protocolli interni all’azienda relativa alla comunicazione e gestione della crisi. Chi ha vissuto prima tale crisi in Cina, ora dà suggerimento all’headquarter in Italia su cosa f are. E’ importante che le Risorse Umane diventino una f unzione strategica perché le persone sono chi detiene la conoscenza dei processi e le relazioni f uori dall’azienda. Qualsiasi disastro è una questione di persone e quindi è importante prevedere e identif icare i potenziali rischi che portano ad una crisi ed essere pronti al recupero. La presenza dell’HR è importante nella gestione della crisi perché è da qui che scaturiscono i valori aziendali, con conseguenti impatti nella f ase di recupero della crisi. L’HR ha un importante ruolo di inf ormazione e comunicazione. Cosa deve f are il manager: comunicazione, f lessibilità, supporto psicologico, motivazione, coinvolgimento, eventuali conf litti creati. È importante come si gestisce la crisi per tenere il talento e f ar sì che le persone partecipino attivamente. Certif icate of Force Majeure: a guideline to apply f or it by Vittorio Franzese, Legal Advisor at Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners Avv. Franzese ha presentato le linee guida per la richiesta del certif icato f orza maggiore. La def inizione di “f orza maggiore”, secondo le General Rules of the Civil Law e Contract Law, richiama una circostanza imprevedibile, irrimediabile e inevitabile. Vi sono diversi criteri che la corte cinese può considerare tra cui: l’evento ha causato ef f etto diretto sul f allimento della perf ormance o del raggiungimento degli obiettivi del contratto, se la parte che ha invocato la f orza maggiore è ef f ettivamente inadempiente e se questa ha posto in essere tutti i mezzi a sua disposizione per rimediare agli ef f etti; se l’inadempimento risulta dell’evento in sé (epidemia) o se risulta dalle misure atte a contenere l’evento da parte delle varie istituzioni. Il Certif icato di Forza Maggiore viene emesso dal CCPIT che accerta che vi è stata una situazione che ha reso quella prestazione impossibile o parzialmente impossibile o più lenta da ef f ettuare. Il Certif icato viene emesso a f avore di imprese che a seguito dello scoppio sono state af f ette o impattate dall’ef f etto. Si sono emessi per quanto riguarda i contratti commerciali internazionali. CCPIT ha emesso il primo Certif icato il 2 f ebbraio a un produttore di componenti automobilistici in Huzhou, e da allora ne sono stati emessi 10.000 a f ronte di RMB 100 miliardi di valore di contratti. Ci sono due vie per richiedere il “Novel Coronavirus Force Majeure certif icate”: online e of f line. • Per l’application online si accede al sito del CCPIT (http://www.rzccpit.com/), si immettono le inf ormazioni rilevanti, si registra account, si seleziona Commercial Certif icates e il tipo di certif icazione per “Novel Coronavirus Epidemic Certif icate” e si indica se si necessita della traduzione del certif icato, si caricano poi i materiali a supporto dell’emissione del certif icato in pdf . Una volta esaminato il materiale, CCPIT trasmette l’esito all’applicante. Documenti da allegare a supporto possono essere: annunci emessi dalle autorità per chiusure, o notif iche che riguardano ritardi o cancellazioni da parte di enti trasportatori, contratti con spedizionieri da cui si evince che la prestazione preliminare è stata impo ssibile, dichiarazioni doganali, ecc. Quanto tempo è necessario? Pochi giorni (1-3 giorni lavorativi): per l’immediatezza, è necessario selezionare “Immediate issuance” ed ad un costo maggiore si ottiene il certif icato entro un giorno lavorativo. • Per l’application of f line si può procedere telef onicamente e inviare documenti via posta o email. È necessario controllare la legge applicabile nel contratto, la clausola contrattuale relativa alla f orza maggiore (nel common law generalmente non è presente la f orza maggiore; nel civil law si può applicare anche se nel contratto non viene richiamata la f orza maggiore, perché comunque è prevista dalla legge), e f ornire evidenza che ci sono state circostanze che hanno provocato l’impossibilità di ef fettuare la prestazione. Mentre CCPIT ha dichiarato che i certif icati sono accettati da più di 200 paesi nel mondo, questo tipo di certif icato è dif f icile che abbia peso a livello internazionale. È quindi un elemento necessario ma può non essere suf f iciente. La seconda parte del webinar è stata dedicata a tre case studies da parte delle aziende Venchi Greater China, Technoalpin China, Sapici (Zhuhai) Chemical Company Limited. Case study 1 by Marco Galimberti, Managing Director of Venchi Greater China Come ha reagito un’azienda di commercio al dettaglio: implementazione delle misure di sicurezza sia in maniera indipendente sia in seguito agli obblighi imposti dai proprietari degli spazi commerciali, mettendo a disposizione hand sanitizer, misurando la temperatura, usando guanti, entrata f ino a massimo 4 clienti, ecc. Non sono quindi stati chiusi i negozi Venchi, tranne quelli nelle località dove la chiusura è stata imposta. Si è
assistito ad un’ottima risposta da parte del personale cinese Venchi per la continuità del lavoro e grande prof essionalità nel prendere seriamente le misure di sicurezza. Su un totale di 26 shop in Cina, 22 sono rimasti aperti sempre. L’unico negozio che ha sof ferto molto è stato quello di Tianjin in quanto all’interno di un outlet riaperto solo il 25 marzo ma con limite all’ingresso di 7.000 persone. La ripresa sta avvenendo ad eccezione di Pechino, che è ancora soggetta a gravi restrizioni. Shanghai e Guangzhou sono le città più dinamiche. Per Hong Kong, il calo degli af f ari è stato meno marcato di quello della Cina, ma la ripresa non è ancora avvenuta. Inoltre la seconda ondata dovuta al rilassamento generale ha portato un ulteriore colpo all'economia locale. Case study 2 by Alberto Zapparoli, Technical Director at Technoalpin China Technoalpin produce sistemi per innevamento programmato. L’uf f icio principale in Cina si trova a Yanjiao (Hebei) e ne stanno aprendo uno nell’area di Zhanzhakou sempre in Hebei. In Cina hanno 50 dipendenti. La Municipalità aveva prolungato le f estività del capodanno cinese f ino a 12 f ebbraio, poi si sono attivati per riaprire il prima possibile stilando un piano epidemico e un report giornaliero con gli spostamenti dei dipendenti; il 17 f ebbraio hanno riaperto uf f icialmente, dapprima solo il personale residente a Yanjiao, successivamente anche gli altri lavoratori sono rientrati dopo la quarantena. Dal 25 di f ebbraio quasi tutti in Uf f icio e qualche cantiere è ripartito anche se maggior parte rimane chiuso. Per gli espatriati solo uno è rientrato in Cina il 16 marzo. Situazione attuale della ditta dopo 40 giorni dalla riapertura: amministrazione e vendite operative al 100%, progetti operativi al 20% (ricominciati solo i progetti olimpici Yanquing e Chongli, essendo i principali appaltatori), produzione attiva per il 20%, af tersales 20% (qualche contratto di manutenzione), supporto dalla casa madre 0% (conf ini chiusi). Principali problemi: ritardi nei pagamenti da parte di clienti, dif f icoltà degli spostamenti a causa di limitazioni dei movimenti all’interno della Cina e la quarantena in Hebei per chi si sposta da una zona all’altra (un tecnico f a una visita di 1 giorno ma poi deve f arne 14 di quarantena), a livello di f ornitori sono aperti quasi tutti ma vi sono problemi di logistica che aumentano i tempi, problemi per le f orniture dall’estero (import da Italia e da Austria). Futuro in Cina: per metà maggio tutte le loro operazioni in Cina ripartiranno e vi saranno meno restrizioni di movimento; a livello di vendita si spera che il governo dia supporto ai i clienti pubblici visti i progetti olimpici, per i clienti privati ci sarà f orte f lessione perché hanno avuto diminuzione del f atturato del 90%; a livello di gruppo, la sede in Italia è chiusa e anche la maggior parte delle altre società del gruppo nel mondo sono chiuse, non è possibile quindi ricevere in Cina materiale, parti di ricambio e tecnici, non ci sono v oli e f ermi i nuovi visti. Case study 3 by Raphael Cooper, General Manager at Sapici (Zhuhai) Chemical Company Limited SAPICI è un’azienda di prodotti chimici (vernici per metallo, plastica e legno e adesivi imballaggi). Entrati nel mercato cinese nel 1986 e in 2006 hanno aperto lo stabilimento a Zhuhai. Sapici China produce l’85% per il mercato locale e il 15% per l’export. Anche loro hanno allungato, obbligatoriamente, le f erie f ino al 9 f ebbraio, poi hanno costituito un “team pandemia” per def inito regolamenti e linee guida per operare in sicurezza (misurare temperatura 3 volte al giorno, creata area per persone con alta temperatura, ecc). Le attività si sono riprese completamente il 17 f ebbraio; sono stati i primi nel loro settore ad aprire, tuttavia i clienti hanno riaperto solo a marzo. Per quanto riguarda il budget 2020, si prevede una riduzione del 40-50% alla f ine dell’anno. Segue breve sessione di Q&A principalmente su durata (non def inita) della chiusura dei conf ini e sulla gestio ne del personale. 01/04/2020 MKTG/AN.CT
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