Rassegna Stampa 2019 - Keyline
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Rassegna Stampa 2019
RASSEGNA STAMPA
Testata Il Gazzettino
Uscita 18 dicembre 2019
18-DIC-2019
18-DIC-2019
da pag. 16
Dir. Resp.: Roberto Papetti da pag. 16 foglio 1 / 2
Dir. Resp.: Roberto Papetti foglio 1/2
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18-DIC-2019
da pag. 16
Dir. Resp.: Roberto Papetti foglio 2 / 2
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Keyline S.p.A. 2
RASSEGNA STAMPA
Testata Radio Veneto 1
Uscita 16 dicembre 2019
Keyline S.p.A. 3
RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 16 dicembre 2019
Keyline S.p.A. 4
RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 14 novembre 2019
Keyline S.p.A. 5
RASSEGNA STAMPA
Testata TrevisoToday.it - QdpNews.it
Uscita 14 novembre 2019
Keyline S.p.A. 6
RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 12 novembre 2019
Keyline S.p.A. 7
RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 25 ottobre 2019
Keyline S.p.A. 8
RASSEGNA STAMPA
Testata La Nuova Venezia
Uscita 11 ottobre 2019
Keyline S.p.A. 9
RASSEGNA STAMPA
Testata L’azione.it
Uscita 30 settembre 2019
Keyline S.p.A. 10RASSEGNA STAMPA
Testata Qdpnews.it
Uscita 28 settembre 2019
Keyline S.p.A. 11RASSEGNA STAMPA
Testata Trevisotoday.it
Uscita 29 settembre 2019
Keyline S.p.A. 12RASSEGNA STAMPA
Testata Città CIOFS-FP
IN PRIMO PIANO
Quasi un’intervista
Uscita 17 Settembre 2019
N. pagine 1/4
effetto viola
L’Altalena rossa - Keyline e la sorprendente vita di una donna di fabbrica - è il libro edito dalla Rubbet-
tino, che racconta di Mariacristina Gribaudi. Una lettura dal fascino di un romanzo, coinvolgente come una avventura.
Immaginarsi di porre delle domande al testo e riceverne risposte può effettivamente sembrare un’idea strana. Di fatto, lo
scorrere delle pagine consente di avvicinarsi alla esperienza di vita della protagonista, a quella della sua famiglia, delle
Imprese in cui ha lavorato, cui ha dato impulso e fondato. Consente di cercarne il senso, raccogliere i valori, misurarne la
determinazione e scoprirne il messaggio per il nostro tempo ed in particolare per i giovani e per l’Italia. È quanto abbiamo
voluto ricercare in questa breve presentazione dell’opera che chiamiamo ‘intervista’.
L
a prospettiva attraverso cui ci avviciniamo al testo è dinamica e il vissuto di Mariacristina. Una ricchezza di in-
prevalentemente pedagogica. Obiettivo dell’articolo teressi, di progettualità, di inventiva, di affetti e di amici-
è rendere omaggio ad una donna eccezionale e insie- zie, di attenzioni umane, di capacità di cogliere un bisogno,
me molto normale in tutti gli impegni e compiti che la vita una necessità e di intervenire. Mariacristina è una donna di
le ha richiesto. Ed è anche un motivo di gratitudine per il fabbrica: siamo o no gente di fabbrica, ricorda ai familiari e ai
contributo che Mariacristina offre al Centro di Formazio- collaboratori nei momenti difficili. Ma è anche una donna
ne Professionale CIOFS-FP di Vittorio Veneto e per aver di famiglia, una donna attenta agli altri, che sa godere e
accolto la nostra richiesta di ospitare nella Keyline uno dei 4 dare spazio nel contesto della sua comunità familiare ed in
laboratori nel contesto della XXXI edizione del Seminario di quello della fabbrica. Pronta ad offrire amicizia, attenzione
Formazione Europea. umana, permettere intese, chiede collaborazione per risol-
vere problemi.
Il racconto
Ci viene in aiuto l’approccio narrativo che Adriano Mora-
I luoghi
glio, ormai esperto in questo genere, adotta per accompa- L’altalena, la casa, la grande cucina, il grande tavolo della
gnare il racconto di questa eccezionale vita. Le dimensioni mensa e dell’incontro, dove si condivide, ci si mette al cor-
che l’Autore prende in considerazione sono osservate e de- rente, si conoscono le cose di famiglia e ci si ritrova insieme.
scritte in un presente storico che ne lascia percepire una Anche i ragazzi attorno al grande tavolo familiare, devono
contestualità e contemporaneità che illumina la personalità imparare, conoscere e, forse, un giorno assumere le redini
Nell’articolo i corsivi sono riferiti al testo del libro con alcune citazioni di pagina.
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Testata Città CIOFS-FP
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e le responsabilità del patrimonio che gli adulti potranno Grandi Cucine e nella Keyline.
consegnare loro. Usseglio è il posto delle vacanze della fa- Il lavoro alla Gricar coinvolgeva la mamma anche nel pe-
miglia Gribaudi quando era a Torino e ancora oggi, dove riodo delle gravidanze. Poiché l’abitazione era affianco alla
l’altalena rossa è stato il ‘luogo’ della serenità e dei sogni di fabbrica, mamma Anna Maria ha fatto un patto con Ma-
bambina. Sono luoghi emblematici di una vita, quella di riacristina, 7 anni, di badare alla sorellina Carla, neonata.
Mariacristina. Il patto: sollevare la tapparella della finestra per avvisarla
Nella casa di Usseglio, nonno Domenico aveva costruito quando la sorellina si svegliava. Era il segnale per salire ad
quell’altalena per i bambini, robusta e sicura, lui ci sa fare allattarla.
con queste cose. È di colore rosso. Mariacristina ne era quasi la Anche in Veneto, alla Mareno Grandi Cucine, la mamma ha
padrona e passava lunghi pomeriggi a dondolarsi: vedo tutto continuato a seguire una parte delle attività. E non ha ab-
il mondo alzarsi e abbassarsi attorno a me. E le montagne, lassù, mi bandonato l’impegno a Torino dove periodicamente si reca-
sembra di andarle a toccare quando salgo, salgo, salgo. va per l’attività commerciale della Gricar. Così la reciprocità
L’altalena, l’altalena rossa, è un po’ la metafora per questa della vita familiare e dell’impresa continua a richiedere ai
lettura quasi un bilancio della sua vita. Le ha permesso di membri della famiglia una assidua presenza in fabbrica.
osservare, meditare, dialogare con la natura, perché lasciar- Mariacristina ha appreso e sperimentato contestualmente
si cullare dalla natura che ci avvolge è anche meditare, con- la vita della famiglia e la vita dell’azienda. E anche se il
templare. A Usseglio, Quando fa bel tempo, qui, le stelle brillano periodo degli studi le ha consentito spensieratezza e liber-
“
nel blu scuro del cielo e lassù, a sinistra, tà affrancandola dal punto di vista di
spicca una montagna, la Lera: è meravi- È contestualmente possibili attenzioni alla vita dell’im-
gliosa di notte! E col pensiero volo in alto
come quando sto sull’altalena che mi porta
una scuola di presa, la fabbrica è stata sempre pre-
sente nelle relazioni familiari e nelle
in su... (14). imprenditorialità, di preoccupazioni anche per i lavoratori
Mariacristina da queste esperienze economia, di impegno sociale, impegnati nel progetto produttivo che
ha accolto spazi di libertà per anda-
re oltre, oltre le nuvole, oltre i pro-
di solidarietà che nasce si evolveva.
blemi. Una libertà che ha sempre dalla maturazione umana, L’apprendimento
custodito, che le hanno permesso dall’amore per la propria e la formazione della vita
di creare, osare, progettare, credere terra, per la propria famiglia, Il suo primo interesse tuttavia, non
e accogliere gli eventi della vita. La
per il lavoro, è stato quello di lavorare nell’azien-
”
casa stessa un ‘luogo’ dove sentirsi a da di famiglia, la sua prospettiva era
proprio agio, dove riposare la mente per l’uomo. piuttosto quella di diventare maestra.
e il cuore. Un punto di arrivo, anche Le piacevano tanto i bambini, stava
per Mariacristina. volentieri con loro e sapeva intrattenerli. I sei figli che ha ac-
compagnato e accompagna, hanno il suo impegno costante,
Una fabbrica che ‘profuma’ di acciaio e di famiglia il suo affetto, l’attenzione educativa per la loro crescita e la
La capacità imprenditoriale, Mariacristina l’ha respirata nel configurazione della personalità di ciascuno. Mariacristina
contesto familiare. Già dal frammento di vita trascorso a sostiene che ha dovuto imparare sperimentando i tanti no
Torino, ha vissuto la dimensione della fabbrica come impe- avuti dalla sua mamma! Ha dovuto imparare da questi, per-
gno di lavoro per tutta la sua famiglia. La mamma lavorava ché i “no”, non l’indifferenza, aiutano a crescere. Sono un messaggio
nella fabbrica di cucine economiche che è stata già del non- positivo che la vita ti vuole dare, magari lo spunto necessario per dire:
no Domenico, la Gricar. io farò diversamente. Oppure: hai ragione tu… (121). Sostiene che
Con la necessità del trasferimento in Veneto, nella zona det- chi sa relazionarsi con i bambini è capace di essere attenta a tutto e a
ta Inox valley, la Gricar diede le basi per la fondazione della tutti (37).
Mareno Grandi Cucine. Nella Gricar ha lavorato anche la non- Nel suo cammino di crescita, Mariacristina ha dovuto pro-
na Giovanna, la mamma Anna Maria. Il papà Carlo ne ha vare l’oblio della vita e del suo primo progetto di maestra
assunto poi la responsabilità e la decisione del trasferimento e dell’università a Venezia, alla Cà Foscari dove, contagiata
della famiglia in Veneto. Già dai tempi di Torino il papà dal lavoro in fabbrica, aveva scelto il corso di economia. E
accompagnava qualche volta Mariacristina nell’officina del qui a Venezia dove aveva conosciuto Francesco, l’amore for-
nonno. Senti che profumo di acciaio lavorato? le diceva, e lei non te e assoluto, ha sperimentato il dolore per la sua morte sulla
lo dimenticherà più, quel profumo, e lo ritroverà nella Mareno montagna. Questa perdita ha annullato ogni sua risorsa. Sì,
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ma le ha anche fatto sperimentare l’attenzione discreta e generazioni, le viene la richiesta di collaborazione nella ge-
presente dei suoi genitori: Mariacristina vieni a Caorle, sta un stione di questa realtà. Una collaborazione che darà a Mas-
po’ con noi... su... - e il papà - Vieni Mariacristina, andiamo a fare simo Bianchi la capacità di staccarsi dal gruppo canadese
un giro in bicicletta. E qui la proposta: Mariacristina che cosa ne di cui la SILCA ormai fa parte: ricominciare a ridare vita
dici? Abbiamo bisogno di te (…) credo che potrebbe farti bene lavorare all’azienda di famiglia avendone conservata la titolarità. In
con me. Lui sa che il mondo della produzione, la fabbrica, questa vicenda, non poco dolorosa viene colta l’occasione
l’ha sempre affascinata. Incoraggiato dalla mamma Anna, dalla vendita della Keyline, la fabbrica di chiavi a Lovadina.
ha trovato il modo di arrivare al cuore, di coinvolgerla e Mariacristina ritrova in questa collaborazione l’intesa che
offrirle una possibilità di ripresa: sì, papà, verrò a lavorare con te ha sperimentato nella sua famiglia tra mamma Anna Maria
(44). L’intesa tra mamma e papà ha vinto, come nelle diver- e papà Carlo. Ogni problema e decisione ha richiesto la loro
se contingenze della fabbrica. Una sintesi della più genuina consultazione e collaborazione di genitori e responsabili di
pedagogia. azienda. È quanto man mano accadrà tra Mariacristina e
Portandosi nel cuore il regalo di Francesco, Mariacristina si Massimo fino a condurli al loro matrimonio. Nella fonda-
avvia in questa prospettiva di vita nuova. Un grandissimo zione della Keyline ricoprono a turno di tre anni in tre anni,
gesto d’amore quello di Francesco, l’averla fatta maturare il ruolo di amministratore unico: Co-fondatori, co-impren-
alla velocità della luce dopo aver condiviso con lei l’amore per ditori, co-responsabili della Keyline. Fa effetto nel report del
l’arte, per la natura, per le montagne. Guardare, ammirare 2017 leggere la chiusura di esercizio con un fatturato di 32
e respirare nel profondo i silenzi, sentire l’aria fresca della milioni di euro. E fa effetto guardare il frontespizio della
neve… Questo mondo interiore, questa capacità di medita- fabbrica a Conegliano, in via Camillo Bianchi 2, con i suoi
re la natura e l’arte le hanno consegnato una competenza colori e la definizione in inglese: Keyline Innovators by design |
dell’anima che le consentirà di accogliere più avanti negli Since 1770 (93). La fabbrica ormai dà lavoro a 150 persone.
anni, l’invito del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: il ri-
lancio della fondazione dei Musei Civici Venezia. Accoglie l’in- La dimensione imprenditoriale della famiglia
vito! Lo farò gratuitamente. È il mio modo di restituire a Venezia e La Gricar, la Mareno Grandi Cucine, la Casa di Sven ed anche la
alla vita un po’ di ciò che mi hanno dato. (126) Fondazione Musei Civici Venezia portano il nome della famiglia
Una grande parte nella ripresa e nella vita di Mariacristina Gribaudi. La Keyline, dove Mariacristina alterna l’incarico
l’ha avuta Roberto. Facevano parte dei giovani di Coneglia- di amministratore unico con Massimo Bianchi suo marito,
no all’epoca. Ritrovatisi si sono frequentati per due anni. La continua per l’ottava generazione a portare il nome della
discrezione di Roberto, il rispetto, la delicatezza d’animo, famiglia Bianchi legata alla antica fabbrica di chiavi, la SIL-
la bontà, l’hanno conquistata, si innamorano e il 27 mar- CA. Nomi che hanno un significato per le famiglie titolari,
zo dell’ 84 celebrano le nozze al municipio di Conegliano. per l’investimento del loro lavoro, della loro vita; un signifi-
Diventano genitori di quattro figli: Carlo, Alessandro, Gia- cato per i loro ragazzi, se vorranno accoglierne l’impegno,
como, Mariacristina jr. In questo periodo Mariacristina ha
dovuto rallentare la sua presenza in fabbrica e Roberto era
molto preso dal lavoro. La sua presenza si fa meno frequen-
te, non riesce a godere i suoi bambini e Mariacristina speri-
menta la solitudine. È arriva la rottura ma rimane l’intesa e
il rapporto di vicinanza in tutto il contesto familiare.
Nuovi progetti
Mariacristina è spinta alla ricerca di una nuova possibilità
di impegno. Nel contesto delle amicizie e delle conoscenze e
nei suoi viaggi in Scandinavia, si affaccia l’idea di commer-
cializzare i mobili tipici di quella regione noti per la loro
comodità, razionalità e solidità. Nasce la Casa di Sven con
diversi punti di esposizione e di vendita. Inoltre da Massimo
Bianchi titolare della SILCA, la fabbrica di chiavi da otto
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IN PRIMO PIANO - l’intervista IN PRIMO PIANO - effetto viola
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per il territorio, per le persone che vi hanno lavorato, vi mente sanabile se non a lungo termine con politiche ade-
lavorano e collaborano; non ultimo per il servizio reso. Il guate. La chiusura dei conti della Keyline, evidenzia la pro-
significato ultimo ed essenziale è nella forza della famiglia, blematicità verso una perdita di oltre un milione e mezzo.
nell’amore per la Terra, per il lavoro, per la vita delle persone, Le banche, improvvisamente irrigidite, chiedono il rientro
per la crescita sociale ed economica. È qui l’impegno e il dai crediti. Non è stato nascosto nessun problema e il fattu-
messaggio di papà Carlo patrimonio della famiglia. rato risulta in crescita, tuttavia occorre affrontare la situa-
Così per Mariacristina e Massimo, l’ingresso di Giulio, figlio zione di carenza della liquidità: tirare la cinghia, pianificare
di Massimo, alla Keyline è un momento di grande gioia e i risparmi, il contenimento dei consumi e dell’energia nei
soddisfazione, non è scontato (109). L’emozione per Maria- minimi dettagli, per riuscire a far fronte all’imprevedibile.
cristina si raddoppia quando vede affacciarsi al suo ufficio Per sopravvivere ed evitare il tracollo finanziario, Mariacri-
il musetto di Carlo. stina, sulla fine del 2006, ha dovuto vendere i negozi della
Casa di Sven, la sua azienda. Nella Keyline non è stato fatto
L’ambiente della fabbrica ricorso ad ore di cassa integrazione. Ma, quello che assolu-
Papà Carlo teneva molto, nella fabbrica, ad un ambiente tamente non doveva essere toccato sono le spese per la Ri-
di relazioni e scambi tra i collaboratori. Non amava chia- cerca e Sviluppo, le spese per la formazione. Questo aspetto
mare ‘dipendenti’ le persone che lavoravano come lui nella avrebbe garantito la ripresa dell’azienda e il superamento
fabbrica. Per lui la fabbrica deve essere un posto confortevole per chi della crisi. Obiettivo, di fatto, raggiunto. Il mantenimento di
lavora in azienda. (…) aumentare l’occupazione della Mareno (…) è uno sviluppo della tecnologia ha condotto al superamento
una responsabilità che sente vivamente legata al suo fare impresa. (…) della crisi e al bilancio del 2017. Non si è rinunciato a ciò
Vuole garantire il benessere per sé e per tutti (45). Come lui, anche che è essenziale per tutti: il bisogno di una continua forma-
i suoi dipendenti hanno bisogno di famiglia, di vita per sé zione. Sempre nel 2006 Mariacristina ha ripreso gli studi
e per i familiari! Come Adriano Olivetti: penso la fabbrica per interrotti a Venezia e grazie alla possibilità di frequentare
l’uomo, non l’uomo per la fabbrica. lezioni online con l’Università di Lugano ha scritto una tesi
Non è sempre facile tuttavia trasferire il clima di benesse- di economia e si è laureata. Non per essere chiamata dotto-
re, dialogo, collaborazione voluto e promosso dalla famiglia ressa, sostiene, ma per accrescere le competenze necessarie
Gribaudi e Bianchi nel contesto della fabbrica, ma bisogna per una gestione corretta e sana della fabbrica. Così si sono
perseguirlo come sostiene papà Carlo: puoi inventare i prodotti salvati tanti posti di lavoro e un patrimonio di grande valore
migliori e più concorrenziali, ma se non hai dietro la forza e la passione per il territorio (97 - 100).
di chi lavora, non arriverai al tetto.
Massimo e Mariacristina all’avvio della Keyline hanno speri- Conclusioni
mentato la distanza degli impiegati. È stato immediato l’im- Il libro è il racconto autobiografico della vita di Mariacri-
pegno per aiutare i collaboratori a sentire personalmente stina. È contestualmente una scuola di imprenditorialità, di
l’appartenenza al cammino della fabbrica. Di fatto, dopo economia, di impegno sociale, di solidarietà che nasce dalla
l’acquisto della Keyline, il tentativo di rendere più collabora- maturazione umana, dall’amore per la propria terra, per
tivo l’ambiente, si è rivelato uno schiaffo. La festa dell’estate la propria famiglia, per il lavoro, per l’uomo. Mariacristina
ha trovato pochissime adesioni. Nessuno scoraggiamento! non ama definirsi manager. È una donna di fabbrica dove
Ancora una volta siamo ripartiti. Mariacristina è convinta che la fabbrica costituisce un valore e un bene sociale e dove l’e-
come una famiglia ha bisogno di una madre, anche una fab- conomia imprenditoriale assume una dimensione di solida-
brica ha bisogno di uno spirito materno per favorire l’organizzazione rietà, di crescita comune, di benessere dei concittadini. Un
(…) per rendere i rapporti più umani, per superare le barriere (96). modello di fabbrica tutto italiano quello dell’impresa fami-
liare, che ha contribuito a risollevare il nostro Paese. Questo
La crisi: mai abbandonare la formazione modello, corroborato dalla operatività della famiglia offre
La Keyline nel 2006 ha dovuto, anch’essa, misurarsi con la una forza operativa e morale che merita attenzione e soste-
crisi che già serpeggiava ed ha condotto al fallimento di gno politico.
numerose fabbriche. Il motore dell’economia mondiale si Grazie Mariacristina per questa scuola di Vita, di famiglia,
è fermato. Il credit crunch prodotto dal crollo della Lehman di fabbrica.
Brothers ha aperto, anche nel nostro Paese, una crisi difficil-
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Testata Qdpnews.it
Uscita 18 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 17RASSEGNA STAMPA
Testata L’Azione.it
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Keyline S.p.A. 18RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 12 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 19RASSEGNA STAMPA
ALIA AL LAVORO Testata P&C L’Italia al lavoro L’ITALIA AL LAV
Uscita Luglio 2019
L’ITALIA AL LAVORO
Narrar
Narrare i valori con i musei aziendali
mersiva il brand LaCimbali coinvolge con
testimonianze di clienti e dipendenti, tecno-
Quand
Narrare i valori con i musei aziendali
logia, profumo di caffè, design e invenzione.
Quando l’impresa si mette
Quando l’impresain
Teche espositive interattive permettono di
mostra
si mette
scoprire creazioni di latte art, il richiamo
allo storico Cimbalino e pannelli futuristici
in mostra Elisa Maras
che illustrano l’iter progettuale della nuova Elisa Marasca
bali coinvolge con
Elisa Marasca
macchina superautomatica S30. Sono semp
dipendenti, tecno- Il museo ospita anche MUMAC Academy, Sono sempre più numerose le aziende che per raccontare la propria
esign e invenzione.
Accademia della Macchina per Caffè, pun- storia dann
ive permettono di storia danno vita ai musei d’impresa. In Italia se ne contano più di
e art, il richiamo
Sono sempre più numerose le aziende che per raccontare la propria
to di riferimento internazionale per la for- 60: esempi di storytelling fuori dal comune, ma legati alla tradizione 60: esempi
pannelli futuristici
ttuale della nuova
mazione di appassionati e professionisti del antica di mettere in mostra quanto di meglio si può offrire. E così antica di m
a S30.
UMAC Academy,
storia danno vita ai musei d’impresa. In Italia se ne contano più di
mondo del caffè.
oltre a svelare parte di sé, le organizzazioni creano nuove forme di oltre a svel
Tutto questo fa di MUMAC una testimo-
na per Caffè, pun-
zionale per la for- 60: esempi di storytelling fuori dal comune, ma legati alla tradizione
nianza viva e rappresentativa di un settore
comunicazione con i clienti (e i potenziali consumatori) e aumentano
il legame con il territorio. Siamo andati a visitare tre musei d’impresa:
comunicazi
e professionisti del
produttivo globalmente riconosciuto come
MAC una testimo-
antica di mettere in mostra quanto di meglio si può offrire. E così
emblema della cultura italiana e dell’eccel-
l’Officina della Scrittura di Aurora Penne, il MUMAC, Museo della il legame c
macchina per caffè di Gruppo Cimbali e il Museo della Chiave Bianchi l’Officina de
ativa di un settore
riconosciuto come oltre a svelare parte di sé, le organizzazioni creano nuove forme di
lenza del Made in Italy, elementi che gra-
1770 di Keyline.
aliana e dell’eccel- zie ai musei d’impresa verranno valorizzati Una parte del Museo della Chiave Bianchi 1770 macchina p
elementi che gra-
erranno valorizzati
comunicazione con i clienti (e i potenziali consumatori) e aumentano
sempre di più.
Una parte del Museo della Chiave Bianchi 1770 1770 di Ke
ompetitività
ilCultura
legamecome levacon il territorio. Siamo
di competitività
la chiave nei secoli: chiavi di ogni tipologia
re ilandati
la chiave nei secoli:
legame achiavi
visitare
con il territorio.diSono
ogni tre dimusei
glitipologia
obiettivi tutti i museid’impresa:
Valorizzare la storia aziendale, promuovere il ruolo culturale e sociale delle imprese e potenzia-
aziendali presenti in Italia, oltre
anchi 1770 è il mu-
pa, un’azienda in-
l’Officina della
Il Museo della Chiave Scrittura
Bianchi di
1770 è il mu-
e dimensione esaltano l’artigianalità delle
mani che le hanno prodotte e descrivono un
seo aziendale di Keyline Spa, un’azienda in-
Aurora60 al
e dimensione Penne,
momento,esaltanoill’artigianalità
un numero
MUMAC,
in costante
Museo
crescita.
delle della
Monica Amari, esperta in politiche e processi culturali e docente universitaria, nel suo libro Valorizzare la s
maniIche le hanno prodotte e descrivono un
ne e produzione di
catrici meccaniche
lla tecnologia delle
macchina per caffè di Gruppo
percorso antico quanto l’antropologico biso-
novativa nella progettazione e produzione
gno di mantenere al sicuro beni e segreti”.
Quello che si può percorrere all’interno del
di Cimbali
percorso
“musei antico ecome
quanto
di impresa” ill’antropologico
Museo della
biso-a tuttiChiave
una categoria di musei Bianchi
musei delle aziende. La cultura della tecnica tra arte e storia usò per la prima volta l’espressione re il legame co
gli effetti: “Nel 1997, quando uscì il libro,
60 al momento
chiavi e macchine duplicatrici meccaniche gno di mantenere al sicuro beni enon segreti”.
der.
eyline, la famiglia 1770 di Keyline.
Museo della Chiave Bianchi 1770 è un viag-
ed elettroniche e leader nella tecnologia delle
gio intorno al mondo: del Continente afri-
l’impresa
considerata
Quello
nel panorama
che si può quasipercorrere
culturale
un’antagonista”,
era aveva un ruolo da protagonista ma, al contrario, era
del “L’azienda, invece, deve essere considerata Monica Amar
racconta Amari.
all’interno
tinuare la propria cano si possono ammirare serrature in legno
chiavi auto con transponder. Il successo delle aziende, Museo un soggetto culturale
della Chiave perché la1770
Bianchi propria attività
è un viag-nasce dall’ingegno dell’uomo. Oggi i musei azien- I musei delle az
di attività nel key del Mali e lucchetti Tuareg a decorazione dali hanno una valenza estetica, storica e funzionale: mostrano i punti di forza delle imprese di
70 dal mastro di Con l’acquisizione
geometrica; dell’Europa, da cuidiprovengono il valore delle persone
Keyline, la famiglia gio intorno al mondo: del Continente afri- “musei di impr
cui raccontano la storia, soprattutto delle medie e piccole imprese che sono il cardine della nostra
tramandata di pa- la maggior parte degli oggetti esposti, sono
Bianchi ha deciso di continuare la propria cano forza
si possono ammirare
produttiva. Ma la loroserrature
importanza, inalegno
mio parere, è soprattutto nella capacità di formazione l’impresa nel p
osì è nato il Museo
oria di ormai otto Valorizzare la storia aziendale, promuovere il ruolo culturale e sociale delle imprese e potenzia-
originari i reperti più antichi della collezione
tradizione
risalenti all’imperoplurisecolare di attività nel key
romano; del Continente del Mali
per le enuove
lucchetti Tuareg
generazioni, a decorazione
dato che l’innovazione è sempre figlia del passato. I musei di impresa considerata qu
ori del ferro, quello
a di Cibiana di Ca- re il legame con il territorio. Sono gli obiettivi di tutti i musei aziendali presenti in Italia, oltre
asiatico sono presenti invece differenti tipo-
business, iniziata nel 1770 dal mastro di
logie di lucchetti, molto diffusi in Iran, Cina,
dovrebbero
geometrica; insegnare a ‘fare
dell’Europa,
neità, interattivo
da cui
e coinvolgente.
impresa’, con un linguaggio adatto ai giovani e alla contempora-
provengono
Auspico anche Il successo
di un turismo delle aziende, un soggetto cul
chiavi Matteo Bianchi e oggetti
tramandata di pa- la maggior parte degli oggetti esposti, sonola crescita industriale, un circuito
dali hanno una
uno e quello utiliz-
hiavi di ogni forma 60 al momento, un numero in costante crescita.
Nepal e India. Non mancano infine
di origine americana, tra cui la più piccola
dre in figlio fino a oggi. Così è nato il Museo
museale che posa essere valorizzato al pari dei circuiti museali
originari
i l v apiù
l o rtradizionali”.
e delle persone
Dal 1idicembre
reperti più2017,antichi
infatti, della
i museicollezione
delle imprese sono stati inseriti nella rete dei luoghi d’arte cui raccontano
avanguardia.
2013 e ospitato nel- Monica Amari, esperta in politiche e processi culturali e docente universitaria, nel suo libro
macchina duplicatrice in esposizione. Tutta
Bianchi,
la collezione èper stataportare la storiae di ormai otto
da poco digitalizzata risalenti all’impero
nazionali romano;
dal Ministero delculturali.
dei Beni Continente In Italia sono numerosi gli esempi virtuosi di musei forza produttiv
o Keyline di Cone-
viso, espone la più I musei delle aziende. La cultura della tecnica tra arte e storia usò per la prima volta l’espressione
ora è disponibile anche online grazie al nuo-
generazioni di imprenditori del ferro, quello
vo sito web (www.museodellachiave.it).
asiatico sono presenti
d’impresa. invece differenti
Persone&Conoscenze tipo-
ne ha scelti tre che sono riusciti a unire innovazione, tradi-
per le nuove ge
forgiato
Altri veicolinella primasono fucina di Cibiana di Ca- logie zione e amore per
di lucchetti, l’arte:
molto l’Officina
diffusi della Scrittura
in Iran, Cina, di Aurora Penne, il MUMAC, Museo della
avi d’Europa e qua-
lucchetti, serrature “musei di impresa” come una categoria di musei a tutti gli effetti: “Nel 1997, quando uscì il libro,
di innovazione gli eventi
culturali organizzati all’interno di Keyline,
dore in provincia di Belluno e quello utiliz- Nepal macchina per caffè di Gruppo Cimbali e il Museo della Chiave Bianchi 1770 di Keyline.
e India. Non mancano infine oggetti
dovrebbero ins
ovenienti da tutto il
l’impresa nel panorama culturale non era aveva un ruolo da protagonista ma, al contrario, era
come la mostra L’arte in fabbrica. La chiave, Mariacristina neità, interattiv
e epoche storiche, a zato oggiuna
la serratura, percollettiva
dare vita a chiavi
che nel 2018 ha di ogni forma
Gribaudi, di origine americana,
Un percorso tra cui
nella storia la più
della piccola
scrittura
no ai giorni nostri.
eriunito
Amministratrice Unica
41 tra i grandi nomi veneti delle arti di Keyline museale che po
i racconta attraver- considerata quasi un’antagonista”, racconta Amari. “L’azienda, invece, deve essere considerata
colore con tecnologie d’avanguardia.
visive, in un’ottica di dialogo tra la cultura
macchina
Officinaduplicatrice
della Scritturain èesposizione.
il primo museo Tutta
al mondo dedicato al segno, un luogo in cui viene
Dal 1 dicembr
ria, che narra di un Il Museo,
d’impresa inaugurato
e il territorio. nell’impor-
E proprio 2013 e ospitato nel- la collezione
raccontatoèe stata da poco
valorizzato tutto digitalizzata
ciò che è legatoe alla cultura della scrittura e, più in generale,
adre in figlio.
aziende, un soggetto culturale perché la propria attività nasce dall’ingegno dell’uomo. Oggi i musei azien-
tanza data da Keyline alla diffusione della
lo stabilimento produttivo Keyline di Cone- ora è aldisponibile
segno dell’uomo.
ancheIlonline
museo si trova al
grazie a Torino,
nuo- sopra la storica sede di Manifattura Penne nazionali dal M
ve Bianchi è un cultura della chiave, e non solo, ha permesso
ersone
di saperi”, spiega dali hanno una valenza estetica, storica e funzionale: mostrano i punti di forza delle imprese di
gliano
all’aziendain di provincia
essere scelta dadi Treviso, espone la più
Confindustria
Aurora, che nel 2019 ha raggiunto il traguardo dei 100 anni di attività.
vo sito web (www.museodellachiave.it).
L’idea risale al 2004, quando Cesare Verona, Presidente di Aurora Penne, decise di de-
d’impresa. Per
ica di Keyline, all’interno del progetto Open Future, che va-
completa collezione di chiavi d’Europa e qua- Altridicare
veicoliun di innovazione sono gli eventi zione e amore
i. “Il museo testi- cui raccontano la storia, soprattutto delle medie e piccole imprese che sono il cardine della nostra
lorizza le imprese dove la cultura è vista come museo al segno e alla scrittura, ai suoi strumenti, alle tracce del passato e a ciò che
macchina per c
ne tecnologica del- si
una2mila reperti
fondamentale leva tra chiavi, lucchetti, serrature
di competitività. culturali organizzati
rappresenta all’interno
lo scrivere oggi, con di Keyline,
occhio attento al futuro. Nello stesso anno nasceva l’Asso-
forza produttiva.
e macchine Ma la loro
duplicatrici provenienti da importanza,
tutto il comea lamio
mostra
ciazione parere,
AureaL’arte èe fabbrica.
Signain soprattutto
l’idea nella
La chiave,
di un’Officina capacità
Mariacristina
della Scrittura, di formazione
un progetto che prevede tutt’ora
per le nuove generazioni, dato
mondo e risalenti a diverse epoche storiche, che l’innovazione
a
Cesare Verona,
PERSONE&CONOSCENZE N.139
la serratura, unaè collettiva
43
la creazione di sempre
una ‘Cittadellafiglia
che nel del
del
memorie della cultura industriale di Torino.
2018passato.
segno’ destinata
ha al I
Gribaudi,musei
pubblico e al di impresa
territorio,
Amministratrice Unica
per conservare le Un percorso
partire dal I secolo d. C. fino ai Presidente
giorni nostri.di Aurora riunito 41 tra i grandi nomi veneti delle arti
dovrebbero insegnare a ‘fare Penne impresa’, con “Ho unsempre linguaggio
pensato che Auroraadatto
facesseai giovani
parte della di
storiaed’Italia, pari di altre grandi azien- Officina della
alla alcontempora-
Keyline
Nella collezione la chiave si racconta attraver- visive, in un’ottica di dialogo tra la cultura raccontato e v
neità, interattivo
so una storia e coinvolgente.
ultracentenaria, che narra di unAuspico anche
d’impresa e il la crescita
territorio. di un turismo
E proprio l’impor- industriale, un circuito al segno dell’u
museale che posadiessere
saper fare tramandato padre invalorizzato
figlio.40 altanza
pari data
PERSONE&CONOSCENZEdei
N.139circuiti museali più tradizionali”.
da Keyline alla diffusione della Aurora, che ne
“Il Museo della Chiave Bianchi è un cultura della chiave, e non solo, ha permesso
Dal 1 dicembre 2017, infatti,
vero e proprio scrigno di saperi”, spiega
i musei delle imprese sono stati
all’azienda di essere scelta da Confindustria
inseriti nella rete dei luoghi d’arte L’idea risale a
nazionali dal Ministero dicare un mus
l’Amministratrice Unica didei Beni culturali.
Keyline, Indel
all’interno Italia sono
progetto Open numerosi
Future, chegliva-esempi virtuosi di musei
Mariacristina Persone&Conoscenze
rappresenta lo
d’impresa. Gribaudi. “Il museo testi- ne ha scelti
lorizza tre che
le imprese dove sono
la culturariusciti a unire innovazione, tradi-
è vista come
ciazione Aurea
monia, infatti, l’evoluzione tecnologica del- una fondamentale leva di competitività.
zione e amore per l’arte: l’Officina della Scrittura di Aurora Penne, il MUMAC,Cesare Museo Verona,
della la creazione di
macchina per caffè di Gruppo Cimbali e il Museo della Chiave Bianchi 1770 di Presidente Keyline. di Aurora memorie della
Penne “Ho sempre p
PERSONE&CONOSCENZE N.139 43
Un percorso nella storia della scrittura
Keyline S.p.A. 20
Officina della Scrittura è il primo museo al mondo dedicato al segno, un luogo in cui viene
40 PERSONE&CONOSCENZE N.139
raccontato e valorizzato tutto ciò che è legato alla cultura della scrittura e, più in generale,
al segno dell’uomo. Il museo si trova a Torino, sopra la storica sede di Manifattura PenneRASSEGNA STAMPA
Testata Trevisotoday.it
Uscita 07 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 21RASSEGNA STAMPA
Testata Qdpnews.it
Uscita 07 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 22RASSEGNA STAMPA
Testata Gazzetta del Mezzogiorno Basilicata
Uscita 04 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 23RASSEGNA STAMPA
Testata Nuova del Sud
Uscita 03 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 24RASSEGNA STAMPA
Testata Quotidiano del Sud ed Basilicata
Uscita 03 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 25RASSEGNA STAMPA
Testata Oltrefreepress.com
Uscita 04 Luglio 2019
Keyline S.p.A. 26RASSEGNA STAMPA
Testata MAG n.122 (legalcommunity.it)
Uscita Maggio 2019
VIVE LA DIFFÉRENCE!
M Mariacristina Gribaudi colpisce
per tante ragioni. Alcune sono
ovvie: essere madre di sei
ragazzi, amministratore delegato
di un’azienda (la Keyline) e
consigliera d’amministrazione
di enti importanti, presidente
della Fondazione Musei Civici di
Venezia, tutto insieme, fa ancora
un certo effetto (non vedo l’ora
che si superi questa fase, ma per
le donne è ancora così).
Le altre ragioni per cui
colpisce sono più interessanti.
Mariacristina, se le si chiede di
cosa è orgogliosa, non menziona
le sue numerose “medaglie”,
ma l’aver ereditato dal padre il
rispetto per le persone e le cose, il
saper mostrare attenzione a chi è
in difficoltà e la preoccupazione
di non sprecare nulla.
È una donna resiliente,
sorridente e sempre positiva,
che dice di non rimpiangere
nemmeno gli errori commessi:
fanno parte della vita. La sua
è certamente una di quelle da
GRIBAUDI:
cui si può imparare qualcosa.
La racconta anche in un libro,
“L’altalena rossa”, con l’aiuto del
giornalista Adriano Moraglio.
IL MIO SEGRETO? Come sei arrivata dove sei oggi?
Sono nata a Torino nel 1959 da
una famiglia di imprenditori.
LA RESILIENZA È stato mio padre, reduce di un
campo di prigionia in Germania,
a farmi amare la fabbrica, dove
mi ci portava alla domenica per
ascoltarne il silenzio e respirare
di odile robotti * il profumo dell’acciaio. Dopo
Keyline S.p.A.82 | MAG 122 27RASSEGNA STAMPA
Testata MAG n.122 (legalcommunity.it)
Uscita Maggio 2019
VIVE LA DIFFÉRENCE!
a chi è in difficoltà, la
preoccupazione di non sprecare
nulla. E poi sono orgogliosa di
essere l’erede, con mio marito
Massimo, della storia della
famiglia Bianchi iniziata nel
lontano 1770, il più antico family-
business nel settore delle chiavi
al mondo.
Cosa ti ha permesso di avere
successo?
La resilienza. Una virtù che ho
coltivato correndo le maratone
e facendo surf con miei figli.
Della serie: mi piego, ma non mi
spezzo. Come l’acciaio. La vita ti
aver lasciato l’azienda di famiglia come la moglie del titolare. Nel presenta mille prove: le ho fino
e aver gestito un’attività di giro di un po’ di tempo sono stata ad oggi superate tutte grazie al
importazione di mobili dal Nord riconosciuta per quello che ero, mio essere resiliente.
Europa, nel 2002 ho accettato ovvero Mariacristina Gribaudi.
la sfida lanciatami da mio Che cosa ho fatto? Nulla di Un consiglio che daresti a te
marito, Massimo Bianchi, erede straordinario: ho cercato di stessa da giovane?
di una famiglia attiva da sette esprimere il mio modo di essere, Non ho rimpianti. Certo di errori
generazioni nella produzione di il mio talento, la mia diversità. ne ho commessi, come tutti. Ma
chiavi e macchine duplicatrici, La mia leadership è stata gli errori fanno gli uomini e le
di fondare la Keyline, di cui riconosciuta naturalmente. donne. Per questo rifarei pari
oggi sono amministratrice, pari quello che ho fatto.
alternandomi di 6 anni in 6 anni È diversa da quella maschile?
proprio con lui. In cosa? Un errore che le donne devono
Noi donne siamo più evitare?
Nel frattempo hai avuto anche determinate. È lo spirito di Fare la guerra alle altre donne.
la tua vita… conservazione della specie. Ci Gli uomini sono molto più
Da ragazza sono diventata spinge il dovere di far crescere solidali tra loro. Sarà forse
donna, moglie, e madre di sei i figli, assicurando loro da dovuto a un sano cameratismo,
figli. Agli impegni in azienda mangiare. Questo ci porta ad ma se uno di loro è in difficoltà
ho affiancato una fitta attività adattarci più facilmente, anche cercano di aiutarlo. Noi no. Ed è
nel mondo sociale e culturale, nelle situazioni di difficoltà. la nostra debolezza.
diventando nel 2015 presidente Teniamo alla nostra dignità,
della Fondazione Musei Civici di ma non ne facciamo un punto Un consiglio alle giovani donne?
Venezia ed entrando a far parte di cieco orgoglio. Siamo più Non aspettate qualcosa perché
di consigli di amministrazione disponibili a rimetterci in gioco, vi spetta per diritto o in quanto
di importanti istituzioni, come come accade ogni volta che quota rosa. Conquistatelo.
Ca’ Foscari e il Crédit Agricole magari rientriamo al lavoro dopo Esprimetevi per ciò che siete,
FriulAdria. una maternità. date spazio al vostro talento.
Vi sarà riconosciuto. E se non
Cosa significa per te leadership Di cosa sei orgogliosa? sarà così, abbiate il coraggio di
femminile? Di due cose. Di mio padre. Lui andarvene, aprendo la porta ad
Quando sono entrata in che ha vissuto la dura esperienza altre esperienze.
Keyline, che in quanto azienda del campo di prigionia a Cottbus,
metalmeccanica era in larga mi ha insegnato il rispetto per * Amministratore Unico Learning
prevalenza maschile, ero vista le persone e le cose, l’attenzione Edge
Keyline S.p.A. MAG 122 | 83 28RASSEGNA STAMPA
Testata Qdpnews.it
Uscita 30 Giugno 2019
Keyline S.p.A. 29RASSEGNA STAMPA
Testata Il Gazzettino
Uscita 30 giugno 2019
Keyline S.p.A. 30RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 30 giugno 2019
Keyline S.p.A. 31RASSEGNA STAMPA
Testata Treviso Today
Uscita 30 giugno 2019
Keyline apre una nuova sede nella penisola
scandinava. L’azienda di Conegliano, global
player nel mercato mondiale di chiavi e
macchine duplicatrici, ha messo a segno un
nuovo colpo acquisendo le quote di maggio-
ranza di Adax AB, società svedese operante
da oltre 10 anni nel settore della distribuzi-
one e servizio di macchine duplicatrici e
chiavi. Nel board della nuova filiale, che as-
sumerà il nome di Keyline Scandinavia AB,
entrerà anche Elena Bianchi, sales manager
di Keyline, oltre a Mariacristina Gribaudi
che assumerà la carica di Presidente.
L’accordo siglato con Gustav Elvenger, direttore e socio di Adax, è il frutto di un pluriennale rapporto
lavorativo instauratosi negli anni tra l’azienda di Conegliano, facente parte del Gruppo Bianchi 1770,
e la società importatrice e distributrice svedese. Grazie alle sinergie che verranno messe in atto si
prevede nel prossimo triennio uno sviluppo pari a circa 2 milioni di euro. Alla vigilia dell’importante
anniversario dei 250 anni, che sarà celebrato nel 2020, il gruppo Bianchi con la sua azienda leader,
Keyline, consolida la presenza sul mercato europeo. Dopo l’acquisizione della quota di controllo di
Luso Chav Lda, maggior distributore del Portogallo, tocca all’area scandinava rappresentata dai mer-
cati di Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca.
“Assumendo il controllo di queste aziende, che erano già nostri partner commerciali – spiegano
l’amministratrice unica Mariacristina Gribaudi e il direttore generale Massimo Bianchi – rafforziamo
la rete di filiali nel mondo entrando direttamente in contatto con il cliente duplicatore di chiavi, cosa
che ci permette di intercettare meglio le esigenze particolari adeguando poi in tempi più veloci i
nostri prodotti”.
Keyline S.p.A. 32RASSEGNA STAMPA
Testata Il Gazzettino di Treviso,
Il Gazzettino di Padova
Uscita 13 giugno 2019
13-GIU-2019
da pag. 9
Dir. Resp.: Roberto Papetti foglio 1 / 2
www.datastampa.it Tiratura: 0 - Diffusione: 11398 - Lettori: 113000: da enti certificatori o autocertificati 6026
Superficie: 34 %
Keyline S.p.A. 33RASSEGNA STAMPA
Testata Il Gazzettino
Uscita 13 giugno 2019
13-GIU-2019
da pag. 17
Dir. Resp.: Roberto Papetti foglio 1
www.datastampa.it Tiratura: 58651 - Diffusione: 53714 - Lettori: 557000: da enti certificatori o autocertificati 6026
Superficie: 10 %
Keyline S.p.A. 34RASSEGNA STAMPA
Testata La Tribuna
Uscita 13 giugno 2019
13-GIU-2019
da pag. 14
Dir. Resp.: Paolo Possamai foglio 1 / 2
www.datastampa.it Tiratura: 12034 - Diffusione: 9694 - Lettori: 134000: da enti certificatori o autocertificati 6026
Superficie: 70 %
Keyline S.p.A. 35RASSEGNA STAMPA
Testata repubblica.it
Uscita 12 maggio 2019
N. pagine 1/3
Donna Impresa è Mariacristina Gribaudi, 60 anni, amministratrice unica di Keyline: progetta e produce chiavi, duplicatrici
meccaniche, elettroniche e digitali. E' leader nella tecnologia di clonazione delle chiavi per auto dotate di transponder,
con un bilancio consolidato di 30 milioni di euro e 120 dipendenti.
di PATRIZIA CAPUA
gioco da zero, non avevamo velleità internazionali,
oggi siamo il terzo competitor al mondo”. Con le
cinque aziende controllate dal Gruppo Bianchi 1770,
che ne distribuiscono i prodotti, Keyline è leader
nell’industria della sicurezza a livello internazion-
ale. Fabbricazione tutta italiana e filiali negli Usa, a
Shanghai e in Germania, la recente acquisizione di
Keyline Portogallo, gli uffici di rappresentanza di Uk
e Giappone e una rete internazionale di rivenditori.
Torinese, l’infanzia a Usseglio, vicino al capoluo-
go, terza di quattro fratelli, Mariacristina Gribaudi
aveva i nonni materni che lavoravano il marmo in
Toscana e a Torino, e quelli paterni che avevano ini-
Per lei che è surfista, l’onda perfetta è ora. La cav- ziato nel 1920 a fare le cucine economiche a legna
alca con tutto il carico delle cose fatte e lo sguardo a cui era seguita l’industrializzazione con suo padre
rivolto al futuro. Mariacristina Gribaudi, 60 anni a Carlo fondatore della Mareno Grandi cucine. “Non
giorni, è al comando di Keyline, azienda di Coneg- mi sono mai posta il problema se lavorare o no, sono
liano Veneto, in provincia di Treviso, cardine strate- cresciuta vedendo le donne lavorare, a casa mia lo
gico del Bianchi 1770 Group, che progetta e produce facevano tutte, il mio modello erano madri di figli
chiavi, duplicatrici meccaniche, elettroniche e digi- che hanno sempre dato il loro contributo all’attività
tali, leader nella tecnologia di clonazione delle chi- dei mariti. Mia madre Anna seguiva il commerciale.
avi per auto dotate di transponder, con un bilancio Gli uffici della fabbrica erano nel condominio, quan-
consolidato di 30 milioni di euro. do la mia sorellina si svegliava tiravo su la persiana
L’ultimo prodotto della ricerca aziendale focalizzata e lei capiva che doveva venire ad allattarla”.
su nuove soluzioni per gli specialisti della sicurezza
Non si definisce una “donna di successo ma una
è la ‘duplicatrice 007’, sviluppata per la polizia anti-
donna resiliente. Ho sempre visto il bicchiere mez-
terrorismo a Roma.
zo pieno. E mi considero una persona privilegiata
Il suo vanto sono anche i giovani e le donne che ha prima di tutto perché sono la figlia di un sopravvis-
assunto, una presenza femminile che tocca il 40 per suto a un campo di concentramento”. Il padre era
cento dei 120 addetti, 150 se sommati ai distributori un giovane militare di 20 anni quando, per quanto
in cinquanta paesi del mondo e nei nuovi mercati non fosse di famiglia ebrea, fu deportato nel campo
come India, Corea del Sud, Perù, Argentina e Bra- di concentramento di Furstenberg, in Germania. “È
sile. Gribaudi è amministratrice unica in carica per tornato due anni dopo, a piedi, e ci ha messo sei
sei anni, in alternanza col marito Massimo Bianchi, mesi”.
rappresentante dell’ottava generazione di industri-
Non è la sola esperienza dolorosa della sua vita.
ali del key business, la più antica dinastia al mondo
Nel 1980 era a Venezia, a Ca’ Foscari, iscritta alla
in questo settore, fondatori della storica Silca, “fino
facoltà di Economia aziendale, e perde Francesco,
al mio arrivo fatta di soli uomini”. Quando Bianchi ha
il suo giovane fidanzato in un incidente dramma-
venduto la Silca nel 2001 al gruppo svizzero Kaba,
tico. “Stava facendo un’arrampicata in montagna in
Keyline era una piccola azienda che fatturava due
Val Comelico. Si è staccata una cima, due cordate
milioni e mezzo di euro ed era fornitore della Silca
diverse, sono morti in due travolti dalla slavina e a
stessa.
fianco c’era un sopravvissuto, un suo fratello di 15
La nuova sfida industriale per Mariacristina e Mas- anni. Sono rimasta legatissima alla famiglia, mi
simo nasceva con una start up, “ci siamo rimessi in considerano una figlia e una sorella”.
Keyline S.p.A. 36RASSEGNA STAMPA
Testata repubblica.it
Uscita 12 maggio 2019
N. pagine 2/3
Con questa perdita anche la sua vita si ferma. “Non fatto Erasmus in Cina e in Messico. Quattro dei nos-
riuscivo a fare più niente. Mio padre dice vieni a tri ragazzi stanno lavorando da noi, qualcuno nelle
lavorare da noi. Era il tipo di uomo che a Torino da filiali estere. C’è chi non è mai entrato o chi è entrato
ragazzina invece di accompagnarmi al Valentino mi e poi è uscito per fare altre esperienze. Due si sono
portava in fabbrica, voleva farmi ascoltare il silen- anche sposati”.
zio e il profumo dell’acciaio. Come primo impegno Nel 1996 l’azienda dei Gribaudi viene venduta
mi dà da riordinare una serie di archivi a cui teneva all’Aligroup della famiglia Berti. L’imprenditrice
moltissimo. Un po’ alla volta entro nella comunica- cambia registro e studia il progetto di importare
zione e nel marketing. Gli studi li ho ripresi più tardi. mobili antichi e oggetti dal Nord Europa. Una curi-
So cosa vuol dire rinascere dalle ceneri”. osità nata da un viaggio in America, andando a visi-
tare in Pennsylvania la comunità degli Amish che
Da Torino l’azienda si trasferisce nel Veneto, “la zona
nel 1870 si spostano dal nord Europa in America per
di Conegliano era considerata la inox valley, era più
problemi religiosi. Nelle loro case gli oggetti sono
facile trovare la manodopera e i fornitori, l’attività
funzionali, estetici e razionali. “Scopro questo mon-
stava esplodendo e per l’industria di mio padre era il
do e vado in giro per Svezia e Finlandia a pescare nei
posto migliore”. Il 1984 è l’anno del matrimonio con
depositi. Nasce ‘Casa di Sven’, una serie di negozi
Roberto Alpago. “Non ero più la ragazzina di prima,
sparsi per l’Italia fino al 2007”.
desideravo una famiglia grande, nell’89 avevo già
tre figli, tutti voluti, Carlo, Alessandro e Giacomo e Dal 2002 Massimo Bianchi riparte acquisendo la
poi Mariacristina nel 1993, da me allattata in con- start up Keyline e chiede alla moglie di lavorare as-
temporanea con la neonata di un’amica carissima sieme a lui. “La proposta è di alternarci alla guida
morta di parto”. Il secondo matrimonio arriva nel come amministratori della società ogni tre anni.
1998 con Massimo Bianchi, padre a sua volta di due Una formula molto sfidante. Io sono quella sempre
bambini, Giulio ed Elena. “Che molto piccoli deci- disposta a uscire dalla propria zona di comfort”.
dono di passare lunghi periodi con noi. Sei figli in Decisionista però. Entra in punta di piedi e accanto
tutto. Per quanto il divorzio sia traumatico, perché è alle persone di lunga esperienza all’interno della
un progetto non riuscito, abbiamo fatto in modo da Keyline, mette nuove professionalità per creare uno
mantenere un bellissimo rapporto tra figli e rispet- spirito di appartenenza. Riuscendo a realizzare un
tivi genitori, che le case fossero dei ragazzi e che gli modello di convivenza tra mentalità diverse svi-
adulti ruotassero. Con un concetto completamente luppate su due piani: la old economy delle chiavi
diverso. I bambini avevano la centralità, anche per- tradizionali e la new economy fatta di macchine du-
ché erano tanti”. plicatrici e trasponder. “Aggiungi che l’Italia andava
verso una crisi che non era prevista. Pensavamo di
Anni di sforzi per bilanciare lavoro e famiglia l’hanno
avere il mondo in mano, non avremmo mai immagi-
resa una formidabile organizzatrice e tutte queste
nato. Per fortuna i segnali li abbiamo colti in antic-
competenze le ha portate in fabbrica. “Le donne che
ipo; dovevamo creare un nuovo modello di business,
hanno dei bambini devono essere viste come oppor-
cercare un posizionamento sul mercato e soprat-
tunità e non come una minaccia. Mi dicono spesso
tutto investire in ricerca e sviluppo. All’interno
i miei figli: ora vuoi organizzare il mondo, ma sono
dell’economia globale, con due grandi concorrenti,
talmente rapida a trovare le soluzioni, e questo è un
si doveva puntare sull’innovazione, con prodotti in
valore aggiunto; gestire sei figli è stata un’impresa
grado di superare i nostri rivali, che ci facessero
titanica. Certo mi sono avvalsa di aiuti esterni. Non
conoscere al mondo, fare del piccolo è bello il nos-
ho mai chiesto cosa vuoi mangiare oggi, per la mia
tro punto di forza. Mio marito è riconosciuto come
sopravvivenza c’era un approccio totalmente di-
massimo esperto del settore, io che non venivo dal-
verso. C’erano genitori che mi mandavano i loro figli
la vecchia guardia, ma con altre esperienze, avevo
unici e se li riprendevano educati, almeno così dice-
un approccio più flessibile”. Captare le esigenze es-
vano loro. Abbiamo fatto tanti viaggi in America, i più
terne: la strada verso cui si orienta Mariacristina si
grandi mi aiutavano con i più piccoli. Non dico che è
rivela presto quella giusta. “La vera svolta è stata
stato facile, ma certamente era un mio modo di af-
nei giovani e nelle donne che stavamo assumendo,
frontare e risolvere i problemi di tutta questa mia
che in quegli anni e tuttora sono sotto i 35 anni per
comunità. Più figli hai e meno gli puoi correre dietro.
il 70 per cento”.
Alla maturità ci sono arrivati tutti, poi ho detto sono
pronta a investire su ognuno di voi, però dovete por- L’alternanza in azienda non è facile, “siamo due
tare dei risultati. Sono andati a vivere da soli, hanno persone diverse, però complementari, è complicato
Keyline S.p.A. 37RASSEGNA STAMPA
Testata repubblica.it
Uscita 12 maggio 2019
N. pagine 3/3
prendere una decisione, saggiamente chi ha meno tuttologa, una facilitatrice sì. Ci sono dalla fine del
esperienza in una determinata situazione deve 2015 e mi hanno appena riconfermata per altri tre
fare un passo indietro, ma quando uno è ammin- anni”.
istratore, l’altro non va in vacanza. Ci concediamo
Fare sport è una passione, “lo ritengo un grande
dei periodi di formazione. Non significa lasciare la
elemento di sopravvivenza. Mi piace il surf, l’ho im-
fabbrica. Io, per esempio, studio. Mi sono laureata a
parato nel 1998 dai miei figli a San Diego, in Cali-
Lugano in Economia aziendale e due anni fa ho fatto
fornia, cavalco le onde. Metto sempre un paio di
un master senior executive alla London business
scarpe da corsa in valigia, pioggia, vento o neve e
school. Nell’ultimo cambio, che Massimo ha chiesto
vado. Ho ripreso negli ultimi anni. Sono cittadina del
di allungare a sei anni, lui si è molto impegnato in
mondo, abituata a stare dei periodi da sola e a la-
viaggi di lavoro per ampliare il raggio di ricerca e
vorare ovunque: questo non mi pesa, marcio a una
sviluppo. Noi lavoriamo con la sicurezza a livello
velocità diversa. Ho scritto un libro ‘L’altalena rossa’,
internazionale, servizi segreti, Scotland Yard. Vivi-
con Adriano Moraglio, un giornalista, per raccontare
amo tempi rischiosi. Teniamo presente però che in
le mie esperienze. Noi donne non siamo abituate a
Italia abbiamo delle skills in termini di competenze
focalizzarci, pensiamo sempre: cosa vuoi che abbia
sull’antiterrorismo che ci rendono unici al mondo al
da raccontare? Volevo fare la maestra, mi piacciono
pari di Israele, siamo bravi e non ce lo diciamo mai”.
tanto i bambini e gli anziani, ho più empatia con
Reputazione, immagine. “Siamo partiti da una pic- loro, gli adulti spesso mi annoiano. Forse la maestra
cola azienda poco conosciuta; siamo cresciuti e sin la sto facendo col mio modo di approcciare a questi
dal 2010 parliamo di welfare aziendale e di valori team di lavoro. Ho vissuto tanto, sono fortunata di
condivisi. La contaminazione tra mondi diversi, la essere venuta al mondo. Dormo con la luce accesa
vecchia azienda e le nostre idee funziona se riesce perché per stare al buio avrò un’eternità”.
ad arrivare al cuore delle persone e non appare
Il libro che ha letto di recente e che trova “tra i più
come una minaccia. Alla festa di Natale premiamo
belli in assoluto” è ‘L’educazione’ di Tara Westover, la
la fedeltà al lavoro del keybusiness”.
storia autobiografica di una giovane donna cresciu-
La stessa dinamica l’imprenditrice l’ha adottata ta in una famiglia mormone con sette figli che abita
anche per la Fondazione dei Musei civici di Venezia, in una zona montana nell’Idaho, con un padre che
dodici spazi espositivi permanenti tra cui il Palazzo rifiuta quasi ogni contatto con le istituzioni, scuola,
Ducale, di cui è presidente dal 2015 su proposta del ospedali, e costringe tutti a una vita di isolamento
sindaco della città lagunare Luigi Brugnaro. “È un e di lavoro per la sopravvivenza. Tara, l’autrice pro-
imprenditore, ci eravamo frequentati per anni nel tagonista, riuscirà lentamente a trovare uno spazio
mondo di Confindustria. Mi ha detto: mi piace il tuo di uscita da questo mondo chiuso e a costruirsi at-
modello di business. Proposta allettante, entrare traverso lo studio un’educazione che le darà una
in una struttura quasi pubblica, consolidata nella nuova vita. “Sto scrivendo appunti su ciò che vor-
mentalità e cambiarla secondo il mio modo. Se non rei fare nel futuro. Di certo coltivare la curiosità di
fossi così determinata non sarei riuscita nei miei in- conoscere mondi nuovi e diversi per continuare ad
tenti. Ero estranea al mondo dell’arte, ma appassio- essere quella che sono”.
nata e acquisto oggetti da sempre. Da statuto non
percepisco un euro, la considero una restituzione
al mio paese, come mi ha insegnato mio padre. Mi
sono guardata attorno e ho puntato a valorizzare,
consapevole di non sapere, le persone e il talento.
Il mio ufficio è un coworking, con frequenti riunioni
allargate. Ho applicato esattamente lo schema che
ho in fabbrica. In due anni abbiamo messo il wi-fi in
tutti i musei, parlato con le amministrazioni, creato
alleanze, un accordo grazie a H-Farm con la start up
Travel appeal, un progetto pilota con Unicef per uno
spazio gratuito per le famiglie che vogliono allattare
e cambiare un bambino, tavoli di coworking gratuiti.
Continuiamo a fare le mostre ma i musei sono di-
ventati uno spazio aperto alla città. Non sono una
Keyline S.p.A. 38Puoi anche leggere
