CSV FC - Assiprov sabato, 15 febbraio 2020
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CSV FC - Assiprov sabato, 15 febbraio 2020 Prime Pagine 15/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 3 Prima pagina del 15/02/2020 15/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 4 Prima pagina del 15/02/2020 15/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 5 Prima pagina del 15/02/2020 ambiente e protezione civile 14/02/2020 Cesena Today 6 Col caldo anomalo cresce il rischio di incendi boschivi: scatta l' allerta 14/02/2020 Forli Today 7 Inverno anomalo, ora anche il rischio incendi boschivi: scatta l' allerta 15/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 44 Quinto Cappelli 8 Ripristinata dopo la frana la pista dei Monti Gemelli csv e scenario locale 14/02/2020 Cesena Today 9 Dalla scuola dell' infanzia alla nonnina centenaria, il viaggio della "letterina del sorriso" 14/02/2020 Cesena Today 10 "Prendersi cura di una persona anziana", ecco un incontro con gli esperti 14/02/2020 Cesena Today 11 Torna l' aperitivo musicale in favore di Avsi 15/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5 12 L' arte sposa la solidarietà: parte degli incassi alla Caritas 15/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 10 13 Gli studenti del Master in fundraising per le organizzazioni non profit salute e assistenza 15/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 44 Vincenzo D' Altri 14 Avis, premia i suoi donatori Sul podio c' è Marcello Grassi volontariato 15/02/2020 Avvenire Pagina 10 ANTONIO MARIA MIRA 15 Basta ghetti, i soldi ci sono 15/02/2020 Avvenire Pagina 23 LORENZO ROSOLI 17 Immigrati, accogliere bene conviene
[ § 1 § ] sabato 15 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] sabato 15 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 3 § ] sabato 15 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 4 2 2 8 4 4 § ] venerdì 14 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Col caldo anomalo cresce il rischio di incendi boschivi: scatta l' allerta L' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ricorda che, in ogni caso, prima di procedere agli abbruciamenti, è obbligatorio darne comunicazione ai Vigili del Fuoco Pericolo incendi boschivi in Emilia-Romagna fino a giovedì 27 febbraio per la perdurante assenza di piogge e le temperature insolitamente miti di questo "strano" inverno. Le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media del periodo, oltre ad alcuni focolai registrati nei giorni scorsi in alcune zone del territorio regionale, hanno infatti indotto l' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a deliberare l' attivazione della fase di "attenzione" per il rischio incendi nei boschi. Il provvedimento è stato firmato dal direttore dell' Agenzia, Rita Nicolini, dopo una riunione operativa che si è svolta questa mattina a Bologna alla quale hanno partecipato i rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, del Comando Regione Carabinieri Forestale e di Arpae Emilia-Romagna. Le condizioni del terreno e le temperature che, stando alle previsioni meteo, si manterranno sopra le medie stagionali anche nei prossimi giorni, il tutto associato all' assenza di piogge e a locali raffiche di vento, favoriscono infatti l' innesco di focolai di incendio e la loro propagazione. L' Agenzia regionale di protezione civile si raccomanda di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di stoppie, legname e altri residui vegetali durante i lavori agricoli e forestali. Vanno considerate, inoltre, le eventuali ordinanze più restrittive emanate da singoli Comuni. Gli abbruciamenti non sono vietati, ma severamente disciplinati. Il regolamento forestale regionale, all' articolo 58, infatti recita che "l' abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli () deve terminare entro le quarantotto ore successive al momento in cui viene dato l' avviso, il terreno su cui si effettua l' abbruciamento deve essere circoscritto e isolato con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco, si deve procedere () in assenza di vento e in giornate particolarmente umide (), raggruppando il materiale in piccoli cumuli". Soprattutto si raccomanda di non effettuare abbruciamenti quando il vento è forte e, se è proprio necessario, è vivamente consigliato di limitarsi alle prime ore del giorno. L' Arma dei Carabinieri intensificherà i controlli. La situazione sarà nuovamente valutata mercoledì 19 febbraio. L' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ricorda che, in ogni caso, prima di procedere agli abbruciamenti, è obbligatorio darne comunicazione ai Vigili del Fuoco. Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero verde 800841051. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 4 2 2 8 4 5 § ] venerdì 14 febbraio 2020 Forli Today ambiente e protezione civile Inverno anomalo, ora anche il rischio incendi boschivi: scatta l' allerta L' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ricorda che, in ogni caso, prima di procedere agli abbruciamenti, è obbligatorio darne comunicazione ai Vigili del Fuoco Pericolo incendi boschivi in Emilia-Romagna fino a giovedì 27 febbraio per la perdurante assenza di piogge e le temperature insolitamente miti di questo "strano" inverno. Le persistenti condizioni di tempo secco, con temperature nettamente superiori alla media del periodo, oltre ad alcuni focolai registrati nei giorni scorsi in alcune zone del territorio regionale, hanno infatti indotto l' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a deliberare l' attivazione della fase di "attenzione" per il rischio incendi nei boschi. Il provvedimento è stato firmato dal direttore dell' Agenzia, Rita Nicolini, dopo una riunione operativa che si è svolta questa mattina a Bologna alla quale hanno partecipato i rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, del Comando Regione Carabinieri Forestale e di Arpae Emilia-Romagna. Le condizioni del terreno e le temperature che, stando alle previsioni meteo, si manterranno sopra le medie stagionali anche nei prossimi giorni, il tutto associato all' assenza di piogge e a locali raffiche di vento, favoriscono infatti l' innesco di focolai di incendio e la loro propagazione. L' Agenzia regionale di protezione civile si raccomanda di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di stoppie, legname e altri residui vegetali durante i lavori agricoli e forestali. Vanno considerate, inoltre, le eventuali ordinanze più restrittive emanate da singoli Comuni. Gli abbruciamenti non sono vietati, ma severamente disciplinati. Il regolamento forestale regionale, all' articolo 58, infatti recita che "l' abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli () deve terminare entro le quarantotto ore successive al momento in cui viene dato l' avviso, il terreno su cui si effettua l' abbruciamento deve essere circoscritto e isolato con mezzi efficaci ad arrestare il propagarsi del fuoco, si deve procedere () in assenza di vento e in giornate particolarmente umide (), raggruppando il materiale in piccoli cumuli". Soprattutto si raccomanda di non effettuare abbruciamenti quando il vento è forte e, se è proprio necessario, è vivamente consigliato di limitarsi alle prime ore del giorno. L' Arma dei Carabinieri intensificherà i controlli. La situazione sarà nuovamente valutata mercoledì 19 febbraio. L' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ricorda che, in ogni caso, prima di procedere agli abbruciamenti, è obbligatorio darne comunicazione ai Vigili del Fuoco. Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero verde 800841051. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 4 2 2 8 4 9 § ] sabato 15 febbraio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Ripristinata dopo la frana la pista dei Monti Gemelli Eseguito l' intervento sulla strada forestale interrotta da quasi due anni e che collega San Benedetto in Alpe alla località ai confini con Premilcuore Quinto Cappelli di Quinto Cappelli Nei giorni scorsi si sono conclusi i lavori di ripristino di un tratto della pista forestale San Benedetto in Alpe-Monti Gemelli, grazie a un intervento messo in atto dal Servizio regionale Area Romagna. I lavori, dal costo di 60mila euro, sono stati eseguiti dalla ditta Mmp di Mirco e Moreno Porcellini di Galeata, con la direzione del Servizio Area Romagna. Nella primavera del 2018 si era verificata una frana (addirittura la seconda per ampiezza a livello regionale) su un' estesa porzione del versante destro del Fosso dell' Abeto, in località Piandastura, nel territorio comunale di Portico e San Benedetto, lungo la pista forestale che da San Benedetto in Alpe conduce ai Monti Gemelli. La frana aveva interessato terreni demaniali, trascinando a valle anche due tornanti della pista forestale e causando quindi l' interruzione della strada Caprincolle- Bucine, che garantiva l' accesso ai Monti Gemelli e al Parco Nazionale Foreste Casentinesi, zona di grande rilevanza ambientale e turistica, ai confini fra i comuni di Portico e Premilcuore. «Per ripristinare la viabilità - spiegano i tecnici responsabili del progetto -, il Servizio Area Romagna dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, in accordo con l' Ufficio Gestione demanio forestale dell' Unione dei Comuni della Romagna forlivese-Unione Montana e con il Comune di Portico, hanno redatto un progetto per il ripristino della viabilità del tratto di strada danneggiato, che ha previsto la posa di un idoneo piano stradale e la regimazione delle acque superficiali nell' area interessata». Aggiunge con soddisfazione il sindaco di Portico e San Benedetto, Maurizio Monti: «Una viabilità senza ostacoli è molto importante, perché aiuta a mantenere vitali i territori di montagna, oltre a garantire i collegamenti in occasione di eventuali situazioni emergenziali, come ad esempio gli incendi. Conseguentemente, ringraziamo il Servizio Area Romagna e l' Unione dei Comuni della Romagna forlivese - Unione montana, per l' impegno profuso nel venire incontro alle insistenti richieste dell' amministrazione comunale». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 4 2 2 8 4 7 § ] venerdì 14 febbraio 2020 Cesena Today csv e scenario locale Dalla scuola dell' infanzia alla nonnina centenaria, il viaggio della "letterina del sorriso" Una mamma racconta la bella iniziativa: "Le hanno chiamate 'lettere del sorriso' perché hanno il potere di regalare un attimo di serenità alle persone che soffrono" "Sono mamma di due bambini che frequentano la scuola dell' infanzia di Ronta e faccio parte del gruppo Facebook 'Calligrafia and handlettering Italia', nato per condividere la passione per la calligrafia e per diffondere la cultura dello 'scritto a mano'. Comincia così la lettera di una mamma che segnala una bella iniziativa che vede protagonista la scuola dell' Infanzia di Ronta, a Cesena. "Per il secondo anno consecutivo questo gruppo, di cui faccio parte come appassionata di calligrafia, ha aderito all' iniziativa benefica natalizia proposta dall' Associazione Veronica Sacchi di Milano. Un' iniziativa che consiste nello scrivere o disegnare rigorosamente a mano delle letterine che vengono poi distribuiti, con l' aiuto dei volontari "dal naso rosso", nei reparti ospedalieri e nelle strutture che ospitano pazienti costretti, spesso per gravi motivi di salute, a stare lontano dalla propria casa e dai propri affetti. Le letterine quindi sono destinate a persone anziane, persone che affrontano chemio e vivono giorno per giorno. Ma anche a bambini, ai loro genitori ai quali anche il più piccolo sostegno può donare tanta forza". Spiega la mamma: "Le hanno chiamate 'lettere del sorriso' perché hanno il potere di regalare un attimo di serenità alle persone che soffrono. Ho pensato di proporre l' iniziativa ai maestri della scuola dell' infanzia di Ronta, certa che l' avrebbero accolta con entusiasmo. E così è stato. Hanno scritto e disegnato insieme ai bimbi della scuola più di quaranta letterine. Hanno spiegato ai giovanissimi artisti l' importanza di regalare un sorriso alle persone che soffrono. Si tratta di bambini dai 3 ai 5 anni, piccoli si potrebbe pensare, per capire una cosa così grande. Eppure nei loro occhi si è accesa una luce e nelle loro bocche un sorriso appena hanno capito che potevano aiutare qualcuno. I bambini sono magici, hanno un cuore grande, sono piccoli ma capaci di grandi sentimenti che regalano senza vergogna. La scuola dell' Infanzia di Ronta è stata protagonista di un aneddoto commovente. "Una delle letterine dei nostri bimbi infatti è stata recapitata ad una signora centenaria. Il ragazzo ha raccontato che grande emozione è stata vedere la gioia della vecchina mentre apriva il disegno fatto da un bimbo di cinque anni. Due generazioni lontanissime si sono incontrate in questa lettera fatta a mano in un' epoca in cui la scrittura è prevalentemente digitalizzata". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 4 2 2 8 4 6 § ] venerdì 14 febbraio 2020 Cesena Today csv e scenario locale "Prendersi cura di una persona anziana", ecco un incontro con gli esperti Se ne parlerà con l' Infermiera e Coordinatrice didattica del corso di Laurea in Infermieristica Giulia Paci Il Centro Risorse Anziani dell' ASP ha organizzato un evento di informazione e aggiornamento, dal titolo. "Prendersi cura di una persona anziana: l' osservazione e il monitoraggio dello stato di salute". Se ne parlerà con l' Infermiera e Coordinatrice didattica del corso di Laurea in Infermieristica Giulia Paci. L' incontro è aperto alla cittadinanza, operatori, assistenti familiari, volontari e familiari che si occupano di assistenza e lavoro di cura a domicilio . L' appuntamento è mercoledì 19 febbraio dalle 14,30 alle 16,30 in via Dandini 7, nella sede dell' ex-Roverella a Cesena. Su richiesta dei partecipanti verrà rilasciato un attestato di presenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 4 2 2 8 4 8 § ] venerdì 14 febbraio 2020 Cesena Today csv e scenario locale Torna l' aperitivo musicale in favore di Avsi Torna sabato 29 febbraio, ore 18, l' appuntamento a Villa Torlonia con l' Aperitivo musicale alla Torre in favore di AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale). Si ripresenta alla toore l' ensemble da camera "Family in Music", costituita dai componenti di una famiglia proveniente dal bellissimo paese di Vieste, nel Gargano. Cecilia al pianoforte, Emmanuele, Bernadette e Antonio ai violini, Raffaele al violoncello, iniziano lo studio della musica in tenera età sotto la guida dei celebri maestri Eddy Perpich e Lucia Passaglia e, fin dai primi anni di studio, si esibiscono in concerti e partecipano a concorsi nazionali e internazionali. Durante lo spettacolo dal titolo "Musica: espressione del cuore dell' uomo", il percorso si snoderà tra brani di musica classica e brani moderni scritti e ideati dai componenti del gruppo stesso. Segue un momento di apericena, durante il quale sarà anche possibile conoscere direttamente i protagonisti e gli organizzatori della serata. Il ricavato sarà devoluto alla "Campagna Tende 2019/2020 AVSI". In particolare quest' anno sarà sostenuto il progetto AVSI in Venezuela "Io non sono solo: Ciudadores360". Il progetto nasce all' interno dell' associazione Lavoro e Persona, fondata nel 2009 da Alejandro Marius con lo scopo di "promuovere il lavoro per promuovere la dignità di ogni essere umano". Sfidando la difficile situazione venezuelana, in cui la grave crisi sociale ed economica ha generato una forte abbassamento dell' occupazione soprattutto giovanile, l' associazione no profit forma ogni anno meccanici, falegnami, parrucchiere, cuochi e badanti "per essere protagonisti della propria vita e migliorare il Venezuela". Nel pieno della crisi del Paese, molti programmi internazionali concentrano l' aiuto verso i minori, ma pochi sono rivolti all' altissimo numero degli anziani rimasti soli, perché intere famiglie lasciano il Paese. Gli anziani sono dimenticati, perché vengono ritenuti già alla fine della vita ma è proprio in questo momento invece che occorre manifestare loro la gratitudine per una vita intera di lavoro. Cuidadores360 vuole formare assistenti domiciliari che si occupino degli anziani rimasti soli creando al tempo stesso una opportunità reale di lavoro per i giovani che vogliono rimanere in Venezuela. Gallery Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Bici. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 4 2 2 8 5 4 § ] sabato 15 febbraio 2020 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale L' arte sposa la solidarietà: parte degli incassi alla Caritas FORLÌ Parla forlivese il gesto solidale legato alla grande mostra "Ulisse, l' Arte e il Mito", appena avviata al San Domenico. Quest' anno, la Fondazione Cassa di Risparmio e l' associazione Mediaset Friends hanno, infatti, deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita dei biglietti d' ingresso alla realizza zione del progetto "Casa Beta nia". Promosso dalla Fondazione Buon Pastore di Forlì, prevede la riqualificazione dell' opera segno di Caritas nei locali diocesani di Santa Maria del Fiore, in via Ravegnana, per lo svolgimento delle prime accoglienze emergenziali di persone con disagio sociale, in particole i giovani a rischio di emarginazione. «Il progetto - dichiara il direttore Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro, Filippo Monari- oltre a sostenere la riqualificazione degli spazi di accoglienza, include il potenziamento delle funzioni di filtro del centro di ascolto, inserendo nel prossimo autunno anche il centro diurno con nuove proposte educative, di accompagnamento e inclusione delle persone accolte». P. G. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 4 2 2 8 5 3 § ] sabato 15 febbraio 2020 Pagina 10 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale PIANO RACCOLTA FONDI Gli studenti del Master in fundraising per le organizzazioni non profit FORLÌ «Da marzo a settembre 2020 uno studente del Master in Fundraising si mette al servizio della tua organizzazione non profit per creare un Piano di fundraising annuale, attentamente calibrato sulle tue esigenze e i tuoi obiettivi. Perché fare raccolta fondi non è un' attività che si improvvisa, non è semplicemente chiedere soldi in funzione di uno specifico obiettivo. Il fundraising è molto di più: è riflessione, progettazione e strategia. Significa fare una scelta di crescita e indipendenza, per far guadagnare alla tua organizzazione libertà e intraprendenza». A illustrare la prestigiosa iniziativa che si inserisce all' interno della 18ª edizione del Master in Fundraising del Multicampus di Forlì è il diretto Il direttore Valerio Melandri re Valerio Melandri. «Per i nostri studenti si tratta di una sfida lavorativa, di un tassello importante nel loro percorso di specializzazione. Per le organizzazioni non profit c h e intendono avvalersi dell' aiuto e dell' esperienza dei nostri ragazzi, è invece un' occasione preziosa per districarsi nella miriade di possibilità e metodi che offre il fundraising. Possiamo dire, con orgoglio, che ad oggi sono pervenute quasi 50 adesioni da parte di altrettante organizzazioni non profit del territorio eche alla luce delle insistenti quanto molteplici richieste di riaprire la finestra di opportunità per la presentazione delle domande, abbiamo deciso di fare in modo che anche altre organizzazioni interessate a questa preziosa opportunità di crescita e monetizzazione imprenditoriale, possano comunque iscriversi attraverso il sito del master in fundraising (www.master-fundraising.it) per la valutazione del proprio Piano di Raccolta Fondi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 4 2 2 8 5 0 § ] sabato 15 febbraio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) salute e assistenza Gambettola Avis, premia i suoi donatori Sul podio c' è Marcello Grassi Vincenzo D' Altri GAMBETTOLA All' assemblea Avis di domani il super donatore che sarà premiato con diploma di benemerenza in oro con smeraldo è Marcello Grassi, che ha al suo attivo 100 donazioni. Aveva da poco compiuto 18 anni quando divenne per la prima volta donatore di sangue, e da allora ha sempre continuato, sottoponendosi a 4 donazioni all' anno. Oggi Marcello Grassi ha 53 anni, titolare di una piccola azienda a Gambettola, va fiero del traguardo raggiunto: «Oltre a fare un atto di altruismo verso chi ha bisogno di sangue essere donatore è anche un fatto di salute, perché donare fa bene al fisico. L' assemblea annuale della sezione Avis di Gambettola, in attività dal 1987, si svolgerà domani mattina nella sala Fellini, in corso Mazzini, con inizio alle 9,30. Prima i donatori si ritroveranno in chiesa per la messa in suffragio dei defunti. Il presidente Lucia Zammarchi terrà la relazione morale e il tesoriere Romina Casadei presenterà il bilancio economico. Oltre a Grassi verranno premiati Luciano Raggini, Antonio Simone, Graziella Venturini (75 donazioni); Stelvio Ceccarelli, Luca Cola, Roberto Fabbri, Katia Ambra Pollini, Luciano Pollini (50 donazioni); Cesare Bentivegni, Nazario Calbucci, Giovanni Ciani, Alessandra Mancini, Roberto Marinelli, Roberto Patrignani, Alan Guidi (24 donazioni); Matteo Consani, Italo Conti, Michela Corrias, Alessandro Falsi, Andrea Guardigli, Marika Lombardi, Marcello Magnani, Matteo Pier Antoni, Marcello Piraccini, Domenico Romanino, Monica Zanotti (16 donazioni) e Romina Casadei, Matteo Fabbri, Gabriele Morigi, Giovanni Santucci, Milena Sanulli, Andrea Venturini (8 donazioni). Vincenzo D' Altri © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 4 2 2 8 5 1 § ] sabato 15 febbraio 2020 Pagina 10 Avvenire volontariato Basta ghetti, i soldi ci sono Cinque milioni (più due) all' anno per risanare le baraccopoli degli stagionali Dalle pieghe della Legge di bilancio spuntano risorse che aspettano d' essere impiegate ANTONIO MARIA MIRA Fondi per superare i ghetti e sanare il degrado delle aree a maggior presenza di immigrati. E un primo passo sulla questione della residenza dei senza dimora, denunciata da mesi dalle associazioni di volontariato. Sono le piccole ma importanti novità sul fronte dell' accoglienza. Passate in sordina, ma segno di una maggiore e concreta attenzione del governo, e in particolare del ministero dell' Interno. Partiamo dai soldi. Un decreto del ministero dell' Economia del 30 dicembre 2019, in attuazione della Legge di bilancio 2020, prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, gestito dal Dipartimento per le libertà civili e l' immigrazione del Viminale e destinato a "Spese per il completamento degli interventi strutturali volti ad assicurare idonee condizioni logistiche e il superamento di criticità igienico-sanitarie degli insediamenti spontanei di stranieri, anche in relazione allo svolgimento di attività lavorativa stagionale". Si tratta in particolare di Castel Volturno, del Foggiano, di Rosarno e San Ferdinando. E proprio i due Comuni calabresi sono destinatari di un ulteriore finanziamento, previsto dall' articolo 1, comma 318 della Legge di bilancio. È un finanziamento di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, per consentire l' ammodernamento e lo sviluppo dell' area del retroporto di Gioia Tauro. Risorse finalizzate alla realizzazione di opere di riqualificazione nell' ambito della viabilità, dei trasporti, della logistica e del decoro urbano. Sono proprio queste ultime parole a interessare l' area dove si trovava l' indegna baraccopoli e ora la nuova tendopoli, come ci spiega il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi: «Con questi fondi potremo finalmente rimuovere i rifiuti, i resti della baraccopoli abbattuta nel marzo 2019. Ci servono 350mila euro e spero che li avremo presto. Abbiamo poi presentato un piano di interventi per il superamento del degrado dell' area. I fondi ci serviranno per rifare alcune strade e installare l' illuminazione. Un servizio per gli immigrati e per tutti i cittadini ». Si sana così il vuoto creato dopo lo smantellamento della baraccopoli. L' allora ministro Salvini, esultando per lo sgombero, aveva annunciato i finanziamenti sia per i rifiuti che per il superamento del degrado. Mai arrivati. Fino ad ora, con un nuovo ministro. I due milioni serviranno anche a ristrutturare il campo container per l' accoglienza dei migranti in contrada Testa dell' Acqua di Rosarno, realizzato nel 2010 e senza gestione da anni. E per rendere finalmente utilizzabili, sempre a Rosarno, le sei palazzine, 250 posti letto per i braccianti immigrati, completate Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 4 2 2 8 5 1 § ] sabato 15 febbraio 2020 Avvenire volontariato nel 2018 ma mai abitate. Un cambio di rotta. Anche se ora serviranno progetti per spendere bene i fondi. Ricordiamo che nel giugno 2017 il go- verno Gentiloni aveva istituito la figura del commissario straordinario per le aree di Castel Volturno, Foggiano e San Ferdinando. Dopo un anno non erano stati confermati dal governo Lega-M5s, riportando le competenze ai prefetti. Ora arrivano i fondi. E anche un' importante precisazione: da mesi la Caritas e altre associazioni denunciavano la difficoltà ad ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno per chi non aveva una residenza, ma molti Comuni non procedevano all' iscrizione anagrafica degli immigrati senza dimora, come chi vive in un ghetto. Il che impediva regolari contratti di lavoro o addirittura il rinnovo, ma anche affittare una casa, accedere a molti servizi per sé e la famiglia. Avvenire ne ha scritto più volte, raccogliendo le preoccupazioni degli operatori, in particolare nel Foggiano e nel Reggino. Ed è stato proprio il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, ex prefetto di Foggia, a porre la questione al ministero. A dicembre il Dipartimento per le libertà civili e l' immigrazione ha dato indicazioni sull' iscrizione anagrafica per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per protezione internazionale. E ha evidenziato che «ai sensi della disciplina anagrafica, nei registri della popolazione residente sono iscritti, indistintamente e con gli stessi effetti, sia coloro che hanno fissato la residenza nel Comune, sia coloro che sono senza fissa dimora e che nel Comune stesso hanno stabilito il proprio domicilio. Pertanto, il requisito dell' iscrizione anagrafica è da intendersi assolto nel caso di iscrizione delle persone senza fissa dimora nel registro della popolazione residente». È il famoso "domicilio fittizio". Finalmente chiarezza ma non risolutiva. Restano infatti fuori sia i richiedenti asilo, sia i titolari dei permessi speciali. L' ennesima conseguenza negativa del decreto Salvini. Un' ulteriore conferma dell' urgenza della sua profonda correzione. RIPRODUZIONE RISERVATA L' EMERGENZA Finanziati per 3 anni interventi strutturali per migliorare le condizioni logistiche e igienicosanitarie degli insediamenti precari di stranieri. La possibilità per i Comuni di iscrivere in anagrafe i senza dimora. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 4 2 2 8 5 2 § ] sabato 15 febbraio 2020 Pagina 23 Avvenire volontariato Immigrati, accogliere bene conviene LORENZO ROSOLI Sono 77 in diocesi di Milano e 400 in tutta la Lombardia le persone che le Caritas hanno «salvato» dal decreto Sicurezza Molti di loro hanno trovato un' occupazione e sono alle soglie dell' autonomia grazie ai corsi di formazione e alle borse lavoro Sono 77 in diocesi di Milano e oltre 400 in tutta la Lombardia i migranti che il decreto Sicurezza ha escluso dal sistema pubblico di accoglienza e che le Caritas diocesane hanno deciso di continuare a ospitare nei propri centri, sostenendo - a proprie spese - il loro cammino verso l' integrazione e l' autonomia. Lo rende noto Caritas Ambrosiana facendo il punto sul «Fondo di solidarietà per gli esclusi dall' accoglienza », avviato nel marzo 2019 in diocesi di Milano che, in quasi un anno, grazie al contributo di cittadini e fondazioni benefiche, ha raccolto 560mila euro. Con queste risorse - e quelle stanziate in aggiunta da Caritas Ambrosiana - è stato possibile non abbandonare al loro destino quei 77 migranti, fra cui 29 minori, altrimenti destinati dal decreto Sicurezza a finire in strada. Una storia di «disobbedienza civile» realizzata nella piena legalità, quella compiuta da Caritas Ambrosiana e dalle altre Caritas diocesane. Che ha visto la Chiesa e il terzo settore promuovere sicurezza, coesione sociale, bene comune. Al contrario della politica e delle istituzioni. Tutto comincia col cosiddetto «decreto Salvini» dell' ottobre 2018, convertito in legge nel dicembre successivo, secondo il quale «i titolari di permesso per motivi umanitari e coloro che hanno ricevuto il nuovo permesso per protezione speciale non possono più essere accolti nel nuovo sistema di accoglienza ex Sprar», ricorda un comunicato di Caritas Ambrosiana. Il risultato? Le prefetture iniziano a chiedere agli enti gestori dei centri di allontanare i migranti che non hanno più titolo per rimanervi. La risposta delle Caritas? Chiedere alle cooperative che gestiscono il sistema d' accoglienza convenzionato con le prefetture di non eseguire gli allontanamenti richiesti e di proseguire, piuttosto, i percorsi di integrazione avviati, con copertura dei costi da parte delle Caritas stesse. Così è accaduto in diocesi di Milano grazie (anche) al «Fondo per gli esclusi dall' accoglienza». Ne hanno beneficiato, come detto, 77 titolari di permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. Tutte persone, dunque, alle quali lo Stato aveva riconosciuto il diritto a restare in Italia, ma negando loro il diritto all' accoglienza nei centri convenzionati con le prefetture. «A un anno di distanza - tira le somme Caritas Ambrosiana - su 48 adulti rimasti nelle strutture 20 hanno già trovato un lavoro, alcuni in modo autonomo, altri al termine dei corsi di formazione e delle borse lavoro offerte loro all' interno del 'Progetto per gli esclusi dall' accoglienza'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 4 2 2 8 5 2 § ] sabato 15 febbraio 2020 Avvenire volontariato Inoltre tutti i 14 migranti single ospiti e più della metà delle famiglie (14 su 24) si stanno preparando a lasciare i centri di accoglienza grazie a percorsi di autonomia ben avviati». Ma questo è solo un capitolo dell' impegno della diocesi di Milano nell' accoglienza dei migranti. In convenzione con il pubblico ci sono le 268 persone accolte nei Cas - i Centri di accoglienza straordinaria gestiti da cinque cooperative in convenzione con le prefetture, all' interno di strutture di proprietà delle cooperative stesse, delle parrocchie e di privati - e le 526 persone accolte nel sistema Siproimi, ex Sprar - come il decreto Sicurezza ha ribattezzato i progetti d' accoglienza affidati ai Comuni, 24 in diocesi di Milano, gestiti da tre cooperative in piccoli alloggi di proprietà di parrocchie o di singoli cittadini. C' è poi tutto il capitolo dell' accoglienza extra convenzioni, realizzata con fondi propri. Che non comprende solo il «Progetto esclusi dall' accoglienza», con i suoi 77 beneficiati, ma anche le 18 persone accolte con i corridoi umanitari - progetto coperto da fondi Cei dell' otto per mille con il contributo di Caritas Ambrosiana - e i 14 giovani fra i 18 e i 29 anni ospitati dai Comboniani a Venegono Superiore ( Varese) nell' ambito del progetto «Accoglienza naufraghi », anche questo sostenuto da Cei e Caritas Ambrosiana. RIPRODUZIONE RISERVATA Due i canali che hanno preso forma nell' accoglienza dei migranti: uno convenzionato con il pubblico, l' altro con fondi interamente privati E la solidarietà della gente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
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