Rampicante", tragedia pop. Il nuovo romanzo di Davide Grittani

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Rampicante", tragedia pop. Il nuovo romanzo di Davide Grittani
Ecco    “La     rampicante”,
tragedia   pop.   Il   nuovo
romanzo di Davide Grittani
Da una storia vera, una delle pubblicazioni più attese di
questa stagione narrativa. Venerdì 30 novembre, ore 19, Ubik.
L’autore incontra il pubblico della sua città per la prima del
suo nuovo libro

Prendono parte alla presentazione, il disegnatore Mario Milano
e il direttore di LiberAria, Giorgia Antonelli

Ci siamo meritati tutto ciò che abbiamo avuto? È
l’interrogativo che resta al termine della lettura de La
rampicante, secondo il parere della scrittrice più importante
del panorama italiano, Dacia Maraini, tra le tante personalità
della cultura che hanno sottolineato il valore di questo
romanzo incentrato sull’importanza del dono e sulla perversa
casualità della fortuna. Davide Grittani, giornalista e
scrittore, venerdì 30 novembre, alle ore 19, nello spazio live
della libreria Ubik di Foggia, incontra per la prima volta il
pubblico della della sua città in occasione del suo terzo
libro edito da LiberAria, tra le pubblicazioni più
interessanti di questa stagione narrativa. Una storia
realmente accaduta (agli inizi degli anni Novanta) che
l’autore ha ricostruito recuperando per intero fatti e
misteri, mescolando con cura una trama d’altri tempi a
personaggi e circostanze dei nostri giorni: una tragedia pop
dai tratti shakespeariani, definita dal noto critico Furio
Colombo come un “gioco straordinario di situazioni, frasi,
parole”. Durante l’incontro, il noto disegnatore Mario Milano
eseguirà dal vivo un ritratto ispirato ad uno dei personaggi
principali del romanzo. Prende parte alla presentazione, anche
la direttrice editoriale di LiberAria, Giorgia Antonelli.
Dialoga con Davide Grittani, il direttore artistico della
Rampicante", tragedia pop. Il nuovo romanzo di Davide Grittani
libreria, Michele Trecca.

La rampicante (novembre, 2018). Nelle Marche, sospese tra
Medioevo e terzo Millennio, la storia di una famiglia
apparentemente come tante. Riccardo è un figlio che si ribella
alle logiche del branco; Edera è una “bambina rampicante” che
sente delle voci (nella testa) e inconsapevolmente dispensa
saggezza; Sor Cesare è un padre che esercita la propria
egemonia comprando l’affetto di chi lo circonda. “La
rampicante” è un viaggio dentro sé stessi che sovrappone tutti
gli strati della tragedia shakespeariana: la verità, l’amore,
l’inganno, l’avidità, la paura, la vendetta. Un crescendo di
emozioni che, spiando dentro la scatola nera di una famiglia
qualsiasi, scortica le deformazioni di una società, fatta di
ipocrisia, che ignora il proprio destino. Fino a quando “la
rampicante” riporta le cose al loro posto. Davide Grittani ha
scritto un romanzo sull’importanza del dono, su com’è
difficile riconoscerlo, su com’è arduo meritarlo e infine su
com’è categorico dimenticarlo. Una trama fitta e avvincente
sull’incapacità, degli uomini, di rendersi conto del
privilegio che gli è stato concesso attraverso la vita: un
argomento prezioso,    espresso   attraverso   una   scrittura
autentica.

Davide Grittani. Nato a Foggia, e
                                ̀ giornalista e scrittore. Dal
2006 al 2016 ha curato la prima mostra internazionale della
letteratura italiana tradotta all’estero, Written in Italy,
che ha raccolto ed esposto (in 16 Paesi di tutti i Continenti)
una biblioteca di oltre 3200 traduzioni in rappresentanza di
800 autori italiani dal 200 ad oggi, 56 lingue e 24 alfabeti:
per Written in Italy si è aggiudicato il Premio Maria Grazia
Cutuli 2010. Ha pubblicato i romanzi Rondò. Storia d’amore,
tarocchi e vino (Transeuropa 1998) e E invece io (Biblioteca
del Vascello 2016, Torino) presentato in concorso al Premio
Rampicante", tragedia pop. Il nuovo romanzo di Davide Grittani
Strega 2017. Della sua scrittura e delle sue attività si sono
occupati a vario titolo Alessandro Piva, Giorgio Barberi
Squarotti, Giampaolo Rugarli, Dacia Maraini, Ettore Mo,
Corrado Augias, Marcello Sorgi, Wanda Marasco, Andrea
Purgatori, Massimo Canalini, Fabio Geda, Roberto Pazzi,
Stefano Petrocchi, Mario Sansone e Furio Colombo. La
rampicante (LiberAria Editrice 2018, Bari) e  ̀ il suo terzo
romanzo.

Francesco              Sole,
“L’aggiustacuori”… tra i più
seguiti sul web
Un libro di vita, di emozioni, d’amore.Venerdì 23 novembre,
ore 19, alla Ubik. L’autore dei best-seller “Ti voglio bene” e
“#ti amo” editi da Mondadori. Producer, scrittore, conduttore
tv e “influencer” con milioni di follower. Per la prima volta
nella città di Foggia

C’è un ragazzo speciale che di giorno aggiusta telefonini e la
sera scrive poesie mentre parla con le stelle. Per ascoltarle
meglio ha montato un’altalena sul tetto di casa sua. Loro lo
chiamano “Piccolo Poeta” e ormai questo è diventato il suo
nome. Il Piccolo Poeta ha un segreto: nel suo negozio lui non
aggiusta solo i cellulari. Uno degli autori più amati dai
giovanissimi lettori, “influencer” tra i più seguiti in
assoluto (soltanto su Facebook la sua pagina ha superato i due
milioni di follower), per la prima volta incontra il pubblico
di Foggia, venerdì 23 novembre, alle ore 19, nello spazio live
della libreria Ubik. A pochi giorni dall’uscita nazionale,
Francesco Sole presenta il suo nuovo libro, L’aggiustacuori
Rampicante", tragedia pop. Il nuovo romanzo di Davide Grittani
(Mondadori, 2018): un romanzo che è anche una raccolta di
poesie o, per dirla con l’autore: “un libro di vita, di
emozioni e, soprattutto, d’amore”. L’incontro è libero e
aperto a tutti, ma per assicurarsi un posto a sedere, con
possibilità di firma-copie e foto con l’autore, è necessario
prenotare o acquistare prima, presso la libreria Ubik di
Foggia, il libro protagonista della presentazione.

L’aggiustacuori (Mondadori, novembre 2018). Ad alcuni clienti,
quelli più tristi e ammaccati, aggiusta anche la vita. Per
compiere questa magia gli bastano cento poesie: non una di
più, non una di meno. Una al giorno per cento giorni. Le invia
sul cellulare di chi ne ha bisogno per aiutarlo a riflettere,
per riordinare le sue priorità o riconquistare la fiducia
smarrita; per fargli ritrovare l’amore, che sia per qualcuno,
per se stesso o per la vita. Il Piccolo Poeta si accorge
subito quando un cliente ha bisogno di essere salvato,
dopotutto sono centinaia di anni che dal suo palazzo scrive
poesie e aggiusta cuori. Lo capisce sbirciando dentro i loro
cellulari, che come scrigni custodiscono pensieri, desideri,
insomma le emozioni più intime e nascoste. Sceglie tutte
persone che hanno bisogno di qualcosa ma non sanno
precisamente cosa, persone che possono fare delle sue poesie
l’uso migliore. Usarle per vivere, amare, curarsi,
innamorarsi, chiedere scusa. Eppure, anche lui ha bisogno di
essere salvato. L’ha capito grazie a tre storie, tre vite che
ha aggiustato e che, alla fine, incredibilmente, hanno
aggiustato lui. Ha capito che deve partire per ritrovare la
sua Anna, senza la quale non può più vivere. Prima di iniziare
il suo viaggio, però, ci lascia queste cento poesie, che sono
come una mappa, o delle istruzioni per ricostruirsi. Affinché
anche noi possiamo usarle per aggiustarci, per capirci, per
uscire dal bozzolo e diventare farfalle. E diventare la
migliore versione di noi stessi.
Rampicante", tragedia pop. Il nuovo romanzo di Davide Grittani
Francesco Sole. Producer, scrittore, conduttore tv e
influencer, nasce nel 1992 a Modena. Il suo esordio risale al
2013, quando irrompe sulla rete con una serie di cortometraggi
che ottengono in breve tempo milioni di visualizzazioni. Dopo
pochi mesi l’approdo in televisione alla conduzione del
programma “Tu si Que Vales”. Lancia poi un nuovo formato di
comunicazione che diventa presto il suo emblema: frasi
motivazionali scritte sui post-it, raccolte nel libro Stati
d’animo su fogli di carta (Mondadori, 2014). Nel cinema è
Fausto Brizzi a tenerlo a battesimo, inserendolo nel 2015 nel
cast di Forever Young. L’anno seguente pubblica con Mondadori
il suo primo romanzo, Mollato cronico, e nel 2017 esce la
prima raccolta di poesie Ti voglio bene (Mondadori) che
diventa in pochi mesi un bestseller. Nel 2018 replica il
successo con una seconda raccolta, intitolata #ti amo
(Mondadori).

Stupro,     pedofilia     e
comportamento      sessuale
violento
Protagonista l’autorevole psicologa e psicoterapeuta, esperta
in materia di violenza di genere. Marina Valcarenghi, dieci
anni di psicoanalisi in carcere

Sabato 17 novembre, dalle ore 10, presso la sede della Scuola
di Formazione Psicoanalitica. Nel capoluogo dauno, un
seminario gratuito a cura de Il Ruolo Terapeutico – Gruppo di
Foggia

Il comportamento sessuale violento analizzato da una delle
personalità scientifiche maggiormente versate nel campo, da
oltre dieci anni protagonista di un intervento psicoanalitico
che non ha precedenti in Italia, realizzato negli istituti
penitenziari e rivolto ai detenuti colpevoli di reati di
stupro e pedofilia. È l’ambito di discussione al centro di
questo nuovo seminario gratuito organizzato da Il Ruolo
Terapeutico – Gruppo di Foggia, in programma sabato 17
novembre, dalle ore 10 alle ore 13, nelle aule della sede
della Scuola di Formazione Psicoanalitica di Foggia, in via
Fania n. 10. Marina Valcarenghi, psicologa e psicoterapeuta,
esperta stimata e riconosciuta in materia di violenza di
genere, incontra professionisti e interessati per parlare
della sua straordinaria esperienza professionale realizzata
nei reparti di isolamento maschile delle strutture
penitenziarie, di cui ha scritto anche in una importante
pubblicazione dal titolo Ho paura di me – il comportamento
sessuale violento (Bruno Mondadori).

L’appuntamento con la psicoterapeuta milanese, cui va il
merito istituzionale di aver ottenuto nel 1994 il diritto di
rendere possibile il trattamento psicoanalitico in carcere,
rientra nella serie di iniziative denominate “Incontro al
Ruolo”: attività culturali proposte periodicamente dal gruppo
di professionisti di Foggia, in linea con l’impostazione e la
filosofia di intervento de Il Ruolo Terapeutico, attivo ormai
da dieci anni nel capoluogo dauno con seminari e incontri
gratuiti con esperti di settore. “È una psicoterapeuta che non
si dedica solo allo studio professionale privato – fa sapere
il responsabile della Scuola di Psicoterapia del Ruolo di
Foggia, Pierluigi Ciritella – ma si impegna ad andare lì dove
la sofferenza umana e il disagio sono tanto visibili quanto
poco affrontanti, e il carcere è uno di questi luoghi. È una
voce autorevole che si discosta da quella informazione
sommaria e psicologicamente impresentabile che spesso fa da
padrona su queste tematiche e siamo onorati di averla come
ospite in uno dei nostri seminari”. Autrice di numerose
pubblicazioni – l’ultima, L’anoressia (Moretti&Vitali, 2018) –
Marina Valcarenghi ha fondato, nel 1988, a Milano, la Libera
scuola di terapia analitica (LiSTA, che ha diretto fino al
2014), e l’associazione di psicoanalisti per lo studio e la
psicoterapia della violenza (VIOLA, che ha diretto fino al
2015). Vice presidente dell’Ordine degli psicologi della
Lombardia dal 1999 al 2006, ha svolto attività di analisi in
piena autonomia nei reparti di isolamento maschile degli
istituti di Opera e di Bollate, dando profondità alla propria
esperienza “laddove il disagio è più evidente e meno
considerato”, intervenendo sia sui detenuti colpevoli e sia
sulle vittime.

La Scuola di Formazione Psicoanalitica a cura de il Ruolo
Terapeutico – Gruppo di Foggia è attiva nel capoluogo dauno
dal settembre del 2016, come attestato dal Decreto del MIUR
del 26.04.2016 sulla Gazzetta Ufficiale n° 113 del 16.05.2016.
Propone un iter formativo della durata quadriennale, rivolto
a laureati in psicologia e in medicina iscritti (o in via di
iscrizione) ai rispettivi Ordini Professionali, al termine del
quale è previsto il rilascio del Diploma di specializzazione
in Psicoterapia ai sensi dell’art.17 comma 96 della lg.
127/97. In questi due anni e mezzo di attività, la Scuola di
Formazione Psicoanalitica di Foggia, con l’attivazione dei
corsi di specializzazione in Psicoterapia, è diventata un
punto di riferimento non solo per la Capitanata, ma anche per
quelle aree territoriali in cui non è presente un polo
scientifico riconosciuto a livello ministeriale – Molise,
Basilicata, Irpinia e resto della Puglia. Oltre ai futuri
psicoterapeuti, inoltre, per quanto riguarda la sua parte
pratica (discussione in gruppo di casi e situazioni cliniche),
il Ruolo Terapeutico – Gruppo di Foggia organizza anche corsi
e momenti formativi per gli operatori delle relazioni di aiuto
desiderosi di formarsi nella competenza relazionale:
insegnanti, educatori, logopedisti, assistenti sociali (info:
e-mail scuola@ilruoloterapeutico.fg.it; telefono: 0881.720215,
segreteria    telefonica;     o   334.2514321.    Sito   web:
www.ilruoloterapeutico.fg.it/scuola-psicoterapia.html. Pagina
Facebook: “Il Ruolo Terapeutico-Gruppo di Foggia”
(https://www.facebook.com/ilruoloterapeuticofoggia

La Gente del Sud di Raffaello
Mastrolonardo Puglia, terra
di un grande romanzo-mondo
Una saga familiare che parte nel 1895 e arriva sino ad oggi,
ambientata nelle Murge. Domenica 18 novembre, ore 19, alla
Ubik. Lo scrittore pugliese presenta il suo nuovo libro edito
da Tre60

L’autore di “Lettera a Lèontine”, caso editoriale 2010,
incontra per la prima volta i lettori della libreria di Foggia

                              La storia individuale di una
famiglia, quella locale della Puglia pietrosa delle Murge e
quella con la “S” maiuscola che va dall’agosto 1895 e arriva
sino ai nostri giorni: un intreccio che è un mondo, un
romanzo-mondo che ha, già nel titolo, il fascino delle grandi
narrazioni. Gente del Sud (Tre60, 2018) è il nuovo libro di
Raffaello Mastrolonardo, scrittore pugliese autore del
precedente Lettera a Lèontine, pubblicato nel 2008 dalla
pugliese Besa e, a forza di passaparola dei lettori,
ripubblicato da Tea nel 2010, tanto da diventare un vero e
proprio caso editoriale nazionale. Domenica 18 novembre, alle
ore 19, lo scrittore presenta il suo nuovo romanzo nello
spazio live della Ubik di Foggia, portando davanti ai lettori
di Piazza U. Giordano la storia di una famiglia, com’è il
sottotitolo del libro, ma anche di una terra, la Puglia,
ricalcando nella sostanza la celebre frase di William Faulkner
secondo cui “Il passato non muore mai, non è nemmeno passato”.
A conversare con l’autore, il direttore artistico della
libreria, Michele Trecca.

Gente del Sud. Storia di una famiglia (Tre60, 2018; pagine:
680). Agosto 1895, è tornato il colera. Romualdo Parlante,
medico spaventato dalla virulenza del male, impone a sua
moglie Palma, incinta del quarto figlio, di tornare
immediatamente con gli altri bambini, nel loro paese d’origine
in Puglia, dove troveranno rifugio in casa dei genitori di
lui: Bastiano e Checchina. È così che la luce della
letteratura si accende sulla famiglia Parlante, protagonista
di questo romanzo fluviale, che grazie all’intraprendenza del
patriarca Bastiano sta emergendo dall’oscurità della storia,
ritagliandosi un posto sul piccolo, assolato e povero
palcoscenico di quella terra insieme dura e ricca che è la
Puglia. La storia degli uomini e delle donne della famiglia:
Aniello, Costanzo e soprattutto Cipriano, il bambino che Palma
portava in grembo fuggendo da Napoli, Vincenzina, Gelica,
Reginella… La storia dei Parlante s’intreccia con quella
tumultuosa dell’Italia: gli anni Dieci del ‘900; l’avventura
coloniale e la prima guerra mondiale, in cui i giovani maschi
della famiglia si gettano con slancio; gli anni dei primi,
duri scontri sociali e poi l’avvento del fascismo; l’apertura
al nuovo e le avvisaglie della modernità; la tragedia della
seconda guerra mondiale e la fine di un mondo; poi la
ricostruzione e il boom economico; i giorni nostri: un secolo
intero carico di novità, sfide e       drammi che i Parlante
affronteranno sempre con coraggio, determinazione, ambizione.
Frutto di anni di lavoro, Gente del Sud racconta le molte
incarnazioni che l’amore assume nella vita: l’amore
appassionato, capace di superare ogni ostacolo e convenzione,
l’amore per la propria sposa o il proprio sposo, per i figli,
per la propria terra, per la «roba», per il proprio Paese e le
proprie idee. Un romanzo-mondo capace di riaccendere la
passione per le narrazioni senza tempo. La celebrazione di una
terra difficile e bellissima, la Puglia.

Raffaello Mastrolonardo. Pugliese, lavora da diversi anni come
manager in banca. Nel 2005 ha pubblicato la raccolta di poesie
Emozioni. Ha pubblicato i romanzi Lettera a Léontine (Besa
2008 e Tea 2010) e La scommessa (Tea 2013).

Maria     Teresa    Infante
all’università del Crocese
                                 Venerdì 9 novembre, presso
                                 l’Aula Magna dell’Università
                                 del Crocese -Scuola di
                                 Tradizioni-Assessorato alla
                                 P.I. del Comune di Foggia,
                                 Maria Teresa Infante ha
incontrato gli alunni del “Crocese”, nelle ore di lezione dei
docenti Giorgio Pellicano e Angelo Capozzi.

Ha presieduto l’incontro l’Assessore alla P. I. Claudia Lioia,
la quale si è complimentata con l’azione culturale e sociale
dell’Università del Crocese, invitando, nel contempo,       il
Crocese, ad una maggiore presenza sul territorio.

Sono stati letti brani del romanzo di M.T. Infante, nonché
 alcune poesie che sono a corredo del libro.

Il tema, che è poi anche il titolo del romanzo da lei scritto,
“Il Richiamo”, vuole trattare la condizione psicologica di un
moderno dauno, che dopo essere stato per quarant’anni a
Torino, ritorna al Sud per la morte del padre e qui, in una
vera e propria resa dei conti con se stesso e col suo passato,
si riappropria delle radici che, comunque, in tanti anni, lo
avevano tenuto legato alla sua terra di cui ora ne “scopre” i
grandi valori e la bellezza.

Il contenuto del romanzo è stato molto apprezzato, perché in
linea con i programmi della nostra Scuola.

Il dibattito che ha fatto seguito alla presentazione
dell’argomento, ha messo ben in evidenza che la “scoperta”, da
parte del protagonista, della grandezza del nostro territorio
e della sua storia, non deve essere un’operazione di tipo
nostalgico, ma di riconoscimento della ricchezza delle proprie
radici per poter affrontare il nuovo, il mondo moderno,
lontanissimo da quello tradizionale.

Ma la vera forza della proposta di M. T. Infante scaturisce
dal suo lavoro letterario, per certi versi un vero capolavoro.
La sua scrittura è efficace, gradevole; altalenante tra una
prosa-poetica e una poesia-narrata.

La sua è una lettura che stupisce, che in alcuni momenti ci
lascia senza fiato per la bellezza del suo narrato.

M.T. Infante ci ha svelato che il romanzo lo ha scritto di
getto, in una condizione di catarsi ed è proprio di quella
catarsi che si nutre il lettore del suo romanzo.

L’Assessore Lioia, avrebbe dovuto abbandonare l’evento per
altri impegni, ma affascinata dall’opera di Maria Teresa è
rimasta fino alla fine, complimentandosi con l’autrice per
sua bravura, per la sua arte.

La pluripremiata Infante non è più una semplice promessa della
letteratura dauna, ma una certezza, un punto di riferimento
insostituibile, un vanto per la nostra terra di Capitanata.
Il   Signore                       in   giallo
dell’editoria                     italiana da
Ubik
                                      Appuntamento a cura del
                                      gruppo di lettura “A
                                      qualcuno        piace…
                                      Giallo”. Luca Crovi,
                                      “L’ombra del campione”

Domenica 11 novembre, ore 19, alla Ubik. Continua il “treno”
di eventi per festeggiare gli 11 anni della libreria. Uno dei
massimi esperti del genere presenta il suo romanzo pubblicato
nella prestigiosa collana Rizzoli Noir

                                “Se sei un giallista e non ti
ha mai intervistato Luca Crovi, non conti niente”. Lo scriveva
una giornalista in un articolo di Repubblica di qualche anno
fa, quando l’autore non aveva ancora pubblicato un proprio
romanzo in questo amatissimo ambito letterario. Già all’epoca,
infatti, si parlava di lui come “il Signore in giallo
dell’editoria”, forte delle sue esperienze da conduttore
radiofonico su Radio2, che lo hanno portato a intervistare il
gotha del thriller mondiale, da James Ellroy a Stephen King,
passando per Andrea Camilleri e Luis Sepùlveda. Con L’ombra
del campione, pubblicato nella nuova e prestigiosa collana
Rizzoli Noir, Luca Crovi passa dall’altra parte della
barricata e, dopo diversi saggi dedicati allo stile narrativo
per cui è considerato uno dei massimi esperti in Italia,
propone il suo primo, vero romanzo di genere. Domenica 11
novembre, pertanto, alle ore 19, lo scrittore incontra per la
prima volta i lettori di Foggia nello spazio live della
libreria Ubik. A presentarlo, il lettore Claudio Sottile del
gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo.

L’ombra del campione (Rizzoli, 2018). C’era una volta la
Milano della ligéra, la città popolata dai contrabbandieri,
dai maestri del borseggio e dagli artisti dello scasso:
balordi intenti in malefatte più che in misfatti, persi
nell’eterno “guardie e ladri” con i “ghisa” e la “madama”.
Corre l’anno 1928 e da Roma Benito Mussolini, duce del
fascismo, dichiara guerra ai duri meneghini. Intanto, nella
regia questura in piazza San Fedele è di stanza un poliziotto
che legge Platone e va pazzo per la cassoeula. Lo chiamano il
“poeta del crimine”. Nelle spire della scighera, la spessa
bruma che punge i visi e gela i cuori, torna il commissario
Carlo De Vincenzi, già protagonista dei gialli di culto
firmati, a cavallo tra i Trenta e i Quaranta, dallo scrittore
Augusto De Angelis. Al poliziotto tocca fare i conti con
l’anima più profonda della Capitale morale: quella che trema
ai boati di bombe attribuite agli anarchici e sogna dietro
alle magie del suo Peppìn, l’eroe dell’Ambrosiana, registrato
all’anagrafe col nome di Meazza Giuseppe. Sarà il commissario
a svelare i misteri che aleggiano intorno alla vita del
campione, mentre dovrà vedersela con i piccoli, grandi enigmi
di una malavita stracotta come la busecca e romantica come un
riflesso al tramonto sull’acqua dei Navigli. Con questa
sofisticata commedia noir, Luca Crovi esegue un dribbling
magistrale celebrando una leggenda del genere, un’icona dello
sport più amato dagli italiani e il fascino di una Milano
smarrita nella nebbia del passato.

Luca Crovi. Nato a Milano, è redattore alla Sergio Bonelli
Editore, dove cura attualmente le serie del commissario
Ricciardi e di Deadwood Dick. Ha collaborato con diversi
quotidiani e periodici tra cui “il Giornale”, e realizzato la
monografia Tutti i colori del giallo (2002), divenuta nel 2003
trasmissione radiofonica su Radio2. Ha sceneggiato storie a
fumetti da testi di Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Andrea
G. Pinketts e Joe R. Lansdale. Tra le sue pubblicazioni
ricordiamo Noir. Istruzioni per l’uso (2013) e Giallo di
rigore (2016). È l’inventore della rassegna Milano Calibro
Noir. L’ombra del campione è il suo primo romanzo.

Cinque autori, cinque case
editrici indipendenti e un
premio deciso dagli studenti
                                                    “Leggo
                                                    QuINDI
                                                    Sono”:
                                                    altro
                                                    giro,
                                                    nuove
                                                    storie. I
                                                    cinque
                                                    titoli
                                                    finalisti
de “Le giovani parole 2019”
Questa mattina, al Teatro U. Giordano, oltre 400 studenti per
la premiazione 2018 Annunciata la nuova cinquina rivolta agli
alunni-giurati delle scuole di Capitanata

 “Ricevere questo affetto ripaga di tutte le fatiche e le
attese della scrittura, sono felicissimo”. Un emozionato
Antonio Schiena ha ricevuto il premio Leggo QuINDI Sono–Le
giovani parole 2018, esito delle preferenze ricevute lo scorso
anno scolastico dagli oltre 500 studenti di Capitanata che lo
hanno votato, presenti questa mattina, lunedì 29 ottobre, al
Teatro U. Giordano di Foggia. Lo scrittore, autore del romanzo
Non contate su di me (Watson Editore), originario del Gargano
ma da molti anni residente nella capitale, ha ricevuto la
targa-libro LQS dal presidente della Fondazione Monti Uniti,
Aldo Ligustro (il cui ente patrocina e sostiene la
manifestazione prevedendo per il vincitore anche un importante
riconoscimento economico), e dal presidente dell’associazione
di volontariato culturale, Michele Trecca.

La premiazione ha segnato la conclusione della precedente
edizione del concorso-progetto (la terza) e l’inizio ufficiale
della nuova avventura targata 2018/2019, di fatto scandita
dalla presentazione dei cinque nuovi titoli di questa quarta
edizione. Il libraio della Ubik di Foggia, infatti, Salvatore
D’Alessio, ha rivelato al pubblico, in anteprima nazionale, la
cinquina che gli studenti delle scuole leggeranno nel corso
del nuovo anno scolastico, incontrando poi ciascun autore a
partire da gennaio 2019. I cinque titoli finalisti di Leggo
Quindi Sono-Le giovani parole 2019 sono: Dario Levantino, Di
niente e di nessuno (Fazi Editore); Valeria Caravella, Il
maggiore dei beni (Nowhere Books), Leonardo Palmisano, Tutto
torna (Fandango Libri), Peppe Millanta, Vinpeel degli
orizzonti (Neo edizioni) e Massimo Cacciapuoti, La notte dei
ragazzi cattivi (minimum fax).

Ma a ricevere un premio, questa mattina, è stata anche
l’autrice e disegnatrice Paola Camoriano, il cui graphic novel
Il ritrovo degli inutili (Tunué) è stato il libro più
apprezzato dal gruppo di lettura della Casa Circondariale di
Foggia che, nel corso dell’edizione uscente, ha incontrato i
cinque autori selezionati grazie al progetto Lib(e)ri dentro
organizzato dal CSV Foggia. A premiarla, la responsabile delle
attività Annalisa Graziano: oltre alla targa, l’autrice
vercellese ha ricevuto anche un racconto inedito scritto da un
detenuto del gruppo di lettura, corredato da una lettera di
accompagnamento nella quale si sottolinea lo straordinario
valore del “libro come evasione”, soprattutto in contesti di
privazione. Inoltre, gli assessori all’Istruzione e alla
Cultura del Comune di Foggia, Claudia Lioia e Anna Paola
Giuliani, insieme con la dirigente dell’Ufficio Scolastico
Provinciale, Maria Aida Episcopo, hanno premiato “per la
partecipazione appassionata” i dirigenti delle scuole
protagoniste dell’edizione uscente e di quella entrante (“B.
Pascal”, “C. Poerio”, “O. Notarangelo- G. Rosati” di Foggia;
“G. T. Giordani” di Monte Sant’Angelo, e “P. Giannone” di San
Marco in Lamis). Infine, riconoscimenti anche per il CSV
Foggia e per la Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”
(entrata quest’anno tra i partner della manifestazione).

A leggere alcune pagine dei nuovi romanzi in concorso,
magistralmente guidati e intervistati dal giornalista e autore
Tony di Corcia, sono stati alcuni studenti delle scuole
coinvolte: gli oltre 400 “colleghi” presenti hanno potuto così
ascoltate, in anteprima, gli incipit delle cinque nuove storie
in partenza dal binario Leggo Quindi Sono, ancora una volta
selezionate tra case editrici indipendenti (la parola “QuINDI”
nasce dalla fusione Qui-INDIPENDENTI). I titoli, infine, sono
già disponibili in uno spazio LQS allestito nella libreria
Ubik e proposto, per tutto l’anno scolastico, con il 15% di
sconto sul prezzo di copertina: agli studenti, per partecipare
e leggerli tutti e cinque, basterà comprarne uno solo,
esprimendo poi, al termine del giro di presentazioni nelle
scuole in programma da gennaio ad aprile 2019, il libro
vincitore.
Presentata la nuova edizione
del progetto “Leggo Quindi
Sono”
                                       Giorno    29   Ottobre
                                       presso    il    Teatro
                                        Giordano di Foggia si è
                                        tenuta la premiazione
                                        dell’ultima edizione
                                        del progetto Leggo
                                        Quindi      Sono.     I
vincitori sono stati Antonio Schiena e Paola Camoriano
rispettivamente con i propri libri “Non contate su di me” e
“Il ritrovo degli inutili”. Un evento molto interessante sotto
molti punti di vista in cui sono intervenuti anche degli
studenti di varie scuole facendo un “talk” con gli autori e
ponendo loro delle domande. Oltre agli autori sono state
premiate le scuole che hanno partecipato e persone
appartenenti al comune di Foggia come Claudia Lioia e Maria
Episcopo. Sono stati inoltre presentati i nuovi 5 libri che
sono: Di niente e di nessuno, Il maggiore dei beni, Tutto
torna, Vinpeel degli orizzonti e La notte dei ragazzi cattivi.
Giornata    Europea                               della
Giustizia Civile
                    Oggi, 26 novembre 2018, le classi 3^B e
                    3^C dell’istituto I.T.E.T. Blaise Pascal
                    hanno preso parte alla Giornata Europea
                    della Giustizia Civile presso l’Aula di
                    Corte d’Assise del tribunale di Foggia.

Erano presenti a spiegare lo scopo di tale giornata il dott.
Buccaro, il dott. Laronca (procuratore aggiunto della
giustizia penale), il professore universitario Impaniatello,
l’avvocato Palomba (Consiglio dell’ordine degli avvocati di
Foggia), l’avvocato Gianfranco d’Andrea (presidente della
Camera Civile), la dott.ssa Bianco Mariapia (dirigente dei
servizi di cancelleria).

La Giornata Europea della Giustizia Civile è particolarmente
importante nei riguardi dei rapporti con il diritto civile
poiché non è un concetto a noi non lontano, estraneo alla vita
ma può, piuttosto, entrare nella vita dei singoli, talvolta,
in modo dirompente.

È stata mostrata la faccia della magistratura, come una delle
tante facce di un prisma che vede il suo esercizio come
“misericordia”.

Le altre facce sono rappresentate, appunto, da tutti i ruoli
svolti dalle istituzioni presenti al convegno.

Ognuna di loro ha esplicato nel modo più semplice ed efficace,
per un pubblico che non usufruisce abitualmente di un
linguaggio tecnico, le loro funzioni e l’importanza di
quest’ultime.
Perché, prima di essere avvocati, procuratori, professori,
presidenti, si è prima uomini.

Ma la magistratura è donna.

Cinque autori, cinque case
editrici indipendenti e un
premio deciso dagli studenti
                                            Torna    “Leggo
                                            QuINDI Sono – Le
                                            giovani parole”
                                            Premiazione dei
                                            vincitori       e
                                            lancio     nuova
                                            edizione

Lunedì 29 ottobre, ore 10, Teatro Giordano. Il concorso per le
scuole di Capitanata L’autore Antonio Schiena riceve il premio
2018. Premio speciale a Paola Camoriano

 Riparte dagli oltre 500 studenti-giurati dell’edizione 2018
la manifestazione “Leggo QuINDI Sono–Le giovani parole”,
iniziativa che porta gli alunni delle scuole superiori di
Capitanata a leggere, incontrare e votare il miglior autore
tra cinque selezionati tra le case editrici indipendenti
italiane (la parola “QuINDI” nasce proprio dalla fusione Qui-
INDIPENDENTI). Saranno loro, ancora una volta, a riempire gli
oltre 400 posti del Teatro U. Giordano di Foggia in occasione
della cerimonia di premiazione dell’ultimo vincitore del
concorso-progetto. Lunedì 29 ottobre, infatti, alle ore 10, il
giovane scrittore Antonio Schiena, il cui romanzo Non contate
su di me (Watson Edizioni) è stato il più votato dagli
studenti, riceve il premio Leggo QuINDI Sono–Le giovani parole
2018, ritrovando così le cinque scuole del territorio dauno
(“B. Pascal”, “C. Poerio”, “O. Notarangelo- G. Rosati” di
Foggia; “G. T. Giordani” di Monte Sant’Angelo, e “P. Giannone”
di San Marco in Lamis). Oltre alla targa LQS, l’autore
riceverà anche un riconoscimento economico da parte della
Fondazione Monti Uniti di Foggia, che sostiene e patrocina
l’intera iniziativa, rappresentata      per   l’occasione   dal
presidente Aldo Ligustro.

La manifestazione, inoltre, per il secondo anno di fila,
prevede anche un premio speciale esito del lavoro svolto
insieme con il gruppo di lettura della Casa Circondariale di
Foggia che, nel corso dell’edizione uscente, ha incontrato i
cinque autori selezionati grazie al progetto Lib(e)ri dentro
organizzato dal CSV Foggia: i detenuti coinvolti, pertanto,
hanno indicato nel graphic novel Il ritrovo degli inutili
(Tunué) il libro che li ha maggiormente colpiti, riconoscendo
nell’autrice e disegnatrice Paola Camoriano la loro beniamina.
E sarà proprio quest’ultima, nella mattinata al Teatro U.
Giordano, a ricevere il riconoscimento realizzato dal gruppo
di lettura della Casa Circondariale, rappresentato dalla
responsabile delle attività Annalisa Graziano.

Dopo la premiazione, pertanto, avrà luogo la presentazione al
pubblico, in anteprima nazionale, della nuova cinquina di
romanzi valida per questa quarta edizione di “Leggo QuINDI
Sono–Le    giovani   parole”,    selezionata     dai   membri
dell’associazione di volontariato culturale Leggo QuINDI Sono,
composta da librai, lettori, docenti e, da quest’anno, anche
dai bibliotecari della Biblioteca Provinciale “La Magna
Capitana”. All’evento di lunedì 29 ottobre, oltre ai
rappresentanti della libreria Ubik (partner della
manifestazione), Michele Trecca e Salvatore D’Alessio, e ai
dirigenti degli istituti scolastici coinvolti, prenderanno
parte gli assessori alla Cultura e alla Pubblica Istruzione
del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani e Claudia Lioia, il
direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Maria Aida
Episcopo, e la direttrice della Biblioteca, Gabriella Berardi.
La conduzione dell’evento è affidata al giornalista e
scrittore Tony di Corcia
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