Prospettive economiche globali per il 2021 - Invesco

Pagina creata da Greta Landi
 
CONTINUA A LEGGERE
Prospettive economiche globali per il 2021 - Invesco
Prospettive economiche globali per il 2021
                   Questo documento è riservato ai Clienti Professionali e ai Soggetti Collocatori
                   in Italia, e non ai clienti finali. È vietata la distribuzione.

John Greenwood     Panoramica
Chief Economist
                   Il 2020 è stato dominato dalla pandemia di Covid-19, che ha inizialmente colpito la Cina
Adam Burton        a gennaio e febbraio durante le festività per il Capodanno cinese, in occasione del quale
Senior Economist   fabbriche e uffici di tutto il Paese sono di norma chiusi anche per due settimane. Grazie
                   a questa coincidenza, il danno economico è stato inferiore a quello che la Cina avrebbe
                   altrimenti subito. Ciò nonostante, il lockdown nella città di Wuhan è proseguito sino
                   ad aprile. Alla fine di febbraio, Nord America ed Europa sono stati investiti anch’essi
                   dall’epidemia che, dopo aver causato lockdown in Europa, si è gradualmente diffusa in
                   gran parte dei Paesi sviluppati ed emergenti. La prima pandemia su scala mondiale da
                   molti decenni ha così richiamato alla memoria l’influenza spagnola del 1918-1919.

                   Sul piano delle prospettive economiche, tre sono i fattori importanti: (1) l’impatto e la
                   durata dei continui lockdown e del conseguente danno alle economie; (2) la scala e la
                   struttura delle politiche di stimolo economico attuate durante la crisi sanitaria e (3) la
                   rapidità e l’efficacia dello sviluppo e della distribuzione in tutto il mondo di un vaccino
                   efficace per combattere l’epidemia.

                   1. L
                       ’impatto dell’epidemia e dei lockdown si è fatto principalmente sentire nella
                      popolazione anziana e nel settore dei servizi, in particolare sulle attività che
                      richiedono la presenza in persona come intrattenimento dal vivo, ristoranti, hotel,
                      viaggi e servizi personali come i saloni di bellezza. In generale, sono state pertanto
                      maggiormente penalizzate le economie con popolazioni in età più avanzata e le
                      economie più dipendenti dai servizi che dalla produzione manifatturiera. Alcune
                      di queste economie subiranno danni permanenti – i cosiddetti “scarring effect” –
                      a causa dei quali dopo la pandemia una parte dei posti di lavoro o delle capacità
                      necessarie in epoca pre-pandemica non incontrerà più lo stesso grado di domanda.

                   2.	La scala e la velocità di implementazione delle misure monetarie e fiscali concepite
                       per gestire le regressioni economiche causate dall’epidemia sono state senza
                       precedenti. Secondo l’IMF Fiscal Monitor di ottobre 2020, “Le misure governative
                       miranti ad attutire il colpo assestato dalla pandemia hanno raggiunto l’iperbolica
                       cifra di 12 trilioni di dollari USA in tutto il mondo.”
3.	Vi sono numerosi vaccini in varie fasi di sviluppo e test. Sembra molto probabile
                                                          che nel primo semestre del 2021 sarà disponibili su ampia scala un vaccino efficace,
                                                          anche se per mantenere l’immunità saranno necessarie più dosi. In prospettiva,
                                                          la ripresa del settore dei servizi in tutto il mondo dipenderà essenzialmente dallo
                                                          sviluppo di un vaccino efficace che infonda nella gente fiducia a viaggiare e a stare
                                                          nuovamente insieme agli altri.

                                                      Al momento nelle principali economie europee come Germania, Francia, Italia, Spagna
                                                      e Regno Unito sono in corso nuovi lockdown nazionali (non locali), mentre negli Stati
                                                      Uniti si registrano nuovi picchi di contagi giornalieri e pertanto non vi è alcun segnale
                                                      di immediata ripresa.

                                                      Ciò significa che nel quarto trimestre del 2020 il PIL reale potrebbe subire cali, per
                                                      poi seguire una traiettoria incerta nel 2021. Il prossimo anno potrebbe iniziare
                                                      con un primo trimestre debole nell’emisfero settentrionale dovuto alla persistenza
                                                      dell’epidemia, seguito da rimbalzi relativamente forti nel secondo e terzo trimestre,
                                                      soprattutto in caso di disponibilità di un vaccino. Le riprese nel 2021 saranno sostenute
                                                      dalle politiche di stimoli monetari e fiscali su ampia scala attuate da banche centrali e
                                                      governi di tutto il mondo sviluppato.

                                                      Per questa ragione, la ripresa nelle economie sviluppate, una volta controllata
                                                      l’epidemia, sarà molto più forte della ripresa anemica, inferiore alla media, registrata
                                                      dopo la crisi finanziaria globale (GFC). Dieci anni fa, banche e famiglie dovettero
                                                      risanare i bilanci raccogliendo capitali e/o riducendo i debiti e pertanto non poterono
                                                      sfruttare i bassi tassi d’interesse per ampliare l’indebitamento e la spesa. Questa
                                                      volta non esiste tale problema. Anzi, grazie all’incoraggiamento delle autorità
                                                      monetarie e regolatorie, l’aggregato monetario ampio e il credito hanno in linea
                                                      di massima registrato una crescita robusta nelle economie primarie. Ciò spiega la
                                                      notevole esuberanza dei mercati azionari e immobiliari. Tale quadro si traduce quasi
                                                      invariabilmente in una forte crescita della spesa, che però avverrà solo una volta
                                                      ampiamente superati incertezze e distanziamento sociale.

                                                      Per contro, in Cina e in altre regioni dell’Asia orientale, la maggior parte delle economie
                                                      è sulla via di una ripresa costante, seppure non spettacolare, favorita da modeste
                                                      riduzioni dei tassi d’interesse e dalle diminuzioni dei coefficienti di riserva obbligatoria.
                                                      Tuttavia, poche di esse hanno ritenuto necessario ricorrere a misure straordinarie
                                                      come il quantitative easing (QE) e alcune, come la Cina, sono state frenate dal desiderio
                                                      delle autorità di continuare a ridurre l’indebitamento nell’economia.

                                                      L’Asia ha indubbiamente contenuto meglio l’epidemia, ma ora e nel 2021 avrà
                                                      probabilmente ancora difficoltà a far virare in positivo l’economia in un quadro in
                                                      cui la domanda di esportazioni asiatiche è meno esuberante che in una tipica ripresa
                                                      trascinata dalle esportazioni. Le economie come Cina e Giappone dovrebbero riportare
                                                      una buona crescita della domanda interna, ma le esportazioni – loro tradizionale punto
                                                      di forza – registreranno una ripresa più lenta.

Tabella 1				                                                                                                                                  (%)
Consenso e previsioni di Invesco per il 2020 e il 2021

				 Stima 2020                                                                                                   Previsione di consenso 2021
					                                                                                                                     (Previsione Invesco)

Consensus Economics		                                 PIL reale        Inflazione CPI		 PIL reale                                  Inflazione CPI
USA		                                                      -4,0                    1,2                     3,7       (3,8)        2,0        (2,2)
Zona euro		                                                -7,5                    0,3                     5,3       (4,5)        0,9        (1,0)
Regno Unito		                                            -10,1                     0,9                     5,7       (6,0)        1,5        (1,2)
Giappone		                                                 -5,7                    0,0                     0,6       (2,5)        0,7        (0,2)
Canada		                                                   -5,8                    0,7                     4,9       (5,0)        1,7        (2,0)
Cina		                                                     2,3                     2,8                     7,9       (7,5)        2,0        (2,0)
India		                                                    -9,7                    5,5                    10,9      (10,8)        4,4        (3,5)

Fonte: Consensus Economics. Data del sondaggio: 12 ottobre 2020.

02       Prospettive economiche globali per il 2021
Stati Uniti

     Le prospettive per gli Stati Uniti saranno determinate dall’equilibrio         Benché le spese in consumi totali siano diminuite da 13,354 trilioni
     tra due forze opposte. Da una parte, la scala dei supporti monetari            di dollari USA a 12,917 trilioni tra il quarto trimestre del 2019 e il
     e fiscali combinati forniti dalla Federal Reserve (Fed) e dal governo          terzo trimestre del 2020, nello stesso periodo le spese in servizi
     federale è a nostro giudizio più ampia delle politiche equivalenti             sono scese dal livello annuo di 8,584 trilioni di dollari USA a soli
     attuate da qualunque altra economia primaria. L’entità degli                   7,925 trilioni. Le spese in beni durevoli e non durevoli si sono mosse
     stimoli monetari è meglio spiegata dall’aumento di una misura                  in netta controtendenza, salendo rispettivamente da 1,811 a 2,026
     dell’aggregato monetario ampio come l’M2, che dalla fine di                    trilioni di dollari USA e da 3,070 a 3,140 trilioni di dollari USA.
     febbraio è salito di 3,2 trilioni di dollari USA (20,7%). Gli stimoli
     fiscali federali per l’economia – in misure di supporto immediato,             È estremamente difficile formulare previsioni subito dopo le
     differimenti di imposte e altre garanzie o forme di liquidità –                elezioni statunitensi, ma sembra certo che – a prescindere
     dall’inizio della crisi ammontano nel complesso a 3,061 trilioni di            dall’indirizzo politico – il Congresso attuerà ulteriori misure
     dollari USA (ossia il 14,3% del PIL 2019). Abbiamo già osservato               di supporto fiscale entro la fine dell’anno o a gennaio. Nel
     l’impatto fenomenale sui mercati degli asset: per esempio, lo                  frattempo la politica monetaria della Fed rimarrà estremamente
     S&P500 è salito di oltre il 55% dal minimo del 23 marzo, mentre                accomodante su tre fronti: mantenendo il tasso dei Fed Fund allo
     i prezzi delle abitazioni, quali lo S&P Case-Shiller 20-City Index,            0,1%; continuando a iniettare liquidità nell’economia mediante il
     sono aumentati del 5,2% nel corso dell’anno.                                   QE e altre linee di credito all’attuale ritmo di 120 miliardi di dollari
                                                                                    USA al mese; fornendo indicazioni prospettiche di mantenimento di
     Le indicazioni prospettiche della Fed implicano a loro volta che il            bassi tassi d’interesse a breve termine fino a quando il mercato del
     tasso dei Fed Fund sarà tenuto all’attuale livello dello 0,1% almeno           lavoro abbia raggiunto la “massima occupazione” e l’inflazione sia
     fino al 2023. Poiché le stesse forze che dettano i prezzi degli                pari o superiore all’obiettivo del 2%.1 A nostro avviso le iniezioni di
     asset influenzano anche le spese in beni e servizi, nel momento                liquidità nei mesi marzo-luglio sono state così abbondanti che, pure
     e nella misura in cui le autorità sanitarie USA iniziano a superare            in assenza di ulteriori interventi della Fed, l’economia potrà contare
     l’epidemia, l’impatto ritardato sulla spesa delle consistenti                  su un ampio potere di spesa almeno fino alla metà del 2021.
     iniezioni di moneta e credito potrebbe essere enorme.
                                                                                    Grazie agli interventi della Fed, del governo federale e del
     D’altra parte, a causa della mancata elaborazione di una risposta              sistema bancario, la quantità di moneta in mano pubblica, o M2,
     nazionale omogenea alla pandemia da parte dell’amministrazione                 è aumentata all’incredibile ritmo annuo del 33,2% tra marzo e
     Trump uscente, gli Stati Uniti registrano ancora tassi di                      settembre e del 24,1% su base annua alla fine di settembre. Anche
     contagio molto elevati e profonde turbative in settori chiave                  qualora la crescita M2 ritornasse ad appena il 6% annuo nel periodo
     come compagnie aeree, hotel e ospitalità, nonché un’ampia                      in chiusura a marzo 2021, secondo le nostre stime la crescita M2
     gamma di servizi personali. Di conseguenza, è emerso un                        su base annua rimarrebbe comunque elevata, pari al 14%.
     grado elevato di incertezza tra consumatori e imprese circa
     l’opportunità di spendere o risparmiare, nell’eventualità di un                Dopo l’aumento del 33% del PIL reale nel trimestre luglio-settembre,
     ulteriore peggioramento della situazione. Dati statistici dettagliati          ci aspettiamo un rallentamento – o addirittura un calo – nel trimestre
     dimostrano che le fasce a reddito superiore hanno drasticamente                ottobre-dicembre del 2020, associato alla seconda ondata
     tagliato le spese, mentre quelle a reddito inferiore – avendo minori           pandemica, a un debole inizio del 2021, seguito da una forza
     spazi di manovra – hanno evidenziato una notevole dipendenza                   decisamente maggiore nel secondo, terzo e quarto trimestre. Nel
     dai piani di supporto governativi. Al contempo una percentuale                 complesso, per il 2021 ci aspettiamo una crescita del PIL reale
     ragguardevole di questi lavoratori, che operano in servizi con                 USA del 3,8%. Al contempo, l’inflazione rimarrà probabilmente
     basse retribuzioni, è stata messa in cassa integrazione o licenziata.          contenuta al 2,2% nel 2021 sulla scia dei precedenti cali dei
                                                                                    prezzi del petrolio e delle continue battute d’arresto della spesa
     L’impatto estremamente diversificato dell’epidemia sulla spesa è               in servizi, ma potrebbe iniziare ad aumentare nel 2022.
     chiaramente dimostrato dal radicale cambiamento della composizione
     delle spese in consumi personali USA (in termini reali ed estratti dal PIL).

     Figura 1                                                                                                             PCE totale
     Spesa per consumi personali USA: calo della spesa in servizi                                                         Servizi
     in parte compensato dalla spesa in beni                                                                              Beni (durevoli e non durevoli)

     2016                            2017                       2018                         2019                        2020

                                                                                                                                                      125

                                                                                                                                                      120

                                                                                                                                                      115

                                                                                                                                                      110

                                                                                                                                                      105

                                                                                                                                                      100

                                                                                                                                                        95

                                                                                                                                                        90
     Fonte: Refinitiv al 12 novembre 2020. (Miliardi di USD, a prezzi concatenati 2012). (Q1 2016 = 100).

03   Prospettive economiche globali per il 2021
Zona euro

     Dopo il calo del 3,8% e 11,8% nel primo e secondo trimestre del            agevolati se le banche li destinano a imprese o famiglie (ma non
     2020, il PIL reale dell’area euro ha registrato un forte rimbalzo          a mutui ipotecari). Il 30 ottobre l’importo TLTRO totale in essere
     del 12,7% nel trimestre luglio-settembre, recuperando circa la             era pari a 1.753 miliardi di euro.
     metà della contrazione del primo semestre dell’anno. Tuttavia, in
     estate e all’inizio dell’autunno i tassi di contagio da coronavirus        Benché questi strumenti abbiano nel complesso ampliato il
     sono aumentati, richiedendo un’intensificazione delle misure               bilancio della BCE di poco più di 2 trilioni di euro (da 4,704 a
     di contenimento come il distanziamento sociale. In ottobre e               6,776 trilioni di euro) da metà marzo, il dato deludente è che
     novembre sono stati imposti lockdown regionali o nazionali in gran         l’aggregato monetario ampio nell’area euro M3 ha registrato un
     parte dell’area euro. A conferma della recrudescenza dell’epidemia,        aumento inferiore a 1 trilione di euro (passando cioè da 13,476
     recenti hard data, risultati di sondaggi e indicatori ad alta frequenza    a 14,180 trilioni di euro), ovvero salendo dal 5% annuo pre-Covid
     prefigurano tutti un calo dell’attività economica nel trimestre            al 10,4% su base annua in settembre 2020 (Figura 2).
     ottobre-dicembre.
                                                                                Il principale limite del PEPP riguarda le controparti degli acquisti
     Gli sviluppi economici nei vari settori continuano inoltre a evidenziare   BCE. Ancora una volta, come nel caso dei precedenti programmi
     disomogeneità. L’attività nei settori dei servizi è di nuovo in            di acquisto, la BCE continua ad acquistare gran parte dei titoli
     via di rallentamento poiché questo è il settore più colpito dalle          del PEPP dalle banche anziché da enti non bancari; ciò significa
     nuove restrizioni alla mobilità e alle attività sociali. In prospettiva,   che queste operazioni non creano direttamente nuovi depositi
     l’incertezza legata all’evoluzione della pandemia è destinata ad           né iniettano denaro nel sistema bancario. Si affida alle banche
     attutire la forza della ripresa del mercato del lavoro, dei consumi        per concedere prestiti e pertanto la crescita monetaria risulta
     e degli investimenti. Come tendono a dichiarare i funzionari della         notevolmente inferiore a quella che si sarebbe registrata qualora la
     Banca Centrale Europea (BCE), i rischi per le prospettive di crescita      BCE avesse acquistato titoli da investitori istituzionali non bancari.
     dell’area euro per il 2021 sono chiaramente orientati al ribasso.
                                                                                Ciò nonostante, malgrado questo limite, l’economia dell’area euro
     Si pone il seguente interrogativo: le misure monetarie e fiscali           dovrebbe continuare a essere supportata da condizioni monetarie
     quanto devono dimostrarsi d’aiuto ed espansionistiche per                  favorevoli (nel senso di crescita M3) e dall’atteggiamento pro-
     volgere le prospettive da una prevalenza di rischi al ribasso a un         crescita della BCE e delle autorità di vigilanza. Queste forze
     quadro di forza, una volta controllata l’epidemia?                         continueranno a contare di più di qualsiasi proposta fiscale o
                                                                                programma di emissione obbligazionaria a livello UE.
     Sul fronte monetario la BCE ha già portato il tasso di
     rifinanziamento principale allo 0% e il tasso sui depositi a -0,5%,        A settembre l’inflazione headline annuale nell’area euro è scesa
     limitando la propria capacità d’azione in quest’area. Tuttavia, a          a -0,3% da -0,2% di agosto, a fronte dell’evoluzione dei prezzi
     marzo è stata annunciata l’attuazione del Programma di acquisto            dell’energia, dei beni e servizi industriali al di fuori dell’energia.
     per l’emergenza pandemica (PEPP), rivolto ai titoli del settore            In considerazione delle dinamiche dei prezzi del petrolio e della
     pubblico e privato (inclusi titoli di Stato greci). A giugno 2020 il       temporanea riduzione dell’IVA tedesca, l’inflazione headline è
     piano originario da 750 miliardi di euro è stato ampliato di 600           destinata a rimanere negativa fino all’inizio del 2021. Le pressioni
     miliardi e portato a un totale di 1.350 miliardi di euro. Il 30 ottobre,   sui prezzi rimarranno a loro volta contenute nel breve termine a
     il PEPP della BCE ammontava a 627,6 miliardi di euro. Gli acquisti         causa della debolezza della domanda, soprattutto nei settori del
     si basano sullo “schema di sottoscrizione del capitale” (o quota di        turismo e legati ai viaggi, nonché delle minori pressioni salariali
     capitale della BCE sottoscritta dalle banche centrali nazionali) e         e dell’apprezzamento dell’euro. Una volta attenuatosi l’impatto
     continueranno fino a quando il Consiglio Direttivo ritenga che la          della pandemia, la ripresa della domanda – supportata da politiche
     fase di crisi Covid-19 sia stata superata e, in ogni caso, almeno fino     monetarie e fiscali accomodanti – eserciterà pressioni rialziste
     alla fine di giugno 2021, reinvestendo i pagamenti di capitale dai         sull’inflazione a medio termine. Gli indicatori basati sul mercato e i
     titoli in scadenza come minimo sino alla fine del 2022.                    parametri fondati sui sondaggi riguardo alle aspettative d’inflazione
                                                                                a lungo termine rimangono pressoché invariati a bassi livelli.
     Il terzo strumento utilizzato dalla BCE consiste nelle operazioni
     mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO), nel                 Per il 2021 ci aspettiamo una crescita del PIL reale del 4,5% con
     cui quadro la BCE concede finanziamenti alle banche a tassi                un’inflazione di appena l’1%.

     Figura 2                                                                                       Attività totali della BCE (trilioni di euro, sx)
     Il bilancio della BCE ha registrato un’espansione maggiore rispetto a M3                       Aggregato monetario M3 (milioni di euro, dx)

           2015                     2016               2017                     2018                 2019                  2020

     7                                                                                                                                            15

     6                                                                                                                                            14

     5                                                                                                                                            13

     4                                                                                                                                            12

     3                                                                                                                                            11

     2                                                                                                                                            10
     Fonte: Refinitiv al 12 novembre 2020.

04   Prospettive economiche globali per il 2021
Regno Unito

     Nel contesto globale della pandemia di Covid-19 il Regno Unito          Come abbiamo evidenziato nelle precedenti prospettive
     ha registrato performance relativamente mediocri in rapporto ad         economiche, l’incertezza associata a tali trattative commerciali
     altre economie. In base ai decessi totali, il Regno Unito si colloca    ha avuto un impatto significativo sulle spese in investimenti nel
     al quinto posto nel mondo, ma scende al quindicesimo in termini         Regno Unito, come attestato dal calo dei tassi di crescita reale di
     di morti totali pro capite. Dopo un lockdown dell’economia              tali spese dopo il referendum Brexit. Fino a quando sia raggiunto
     iniziato a marzo 2020 e durato vari mesi, la crescita dei contagi       un accordo commerciale completo e dettagliato con l’UE, le
     e i decessi sono notevolmente diminuiti all’inizio dell’estate. La      imprese continueranno a risentire dell’incertezza e la crescita del
     strategia è a quel punto passata da lockdown nazionali (con il          PIL reale rimarrà al di sotto dei livelli tendenziali.
     corrispondente danno all’attività economica) a un sistema di
     “test, tracciamento e isolamento” per combattere l’epidemia a           Come già ricordato, all’inizio della pandemia di Covid-19 a marzo
     livello locale. Questa strategia è purtroppo fallita e in settembre     2020, si è registrata una corsa alla liquidità che ha visto gli
     è stato introdotto un sistema locale di vari livelli di restrizioni     investitori abbandonare gli asset più rischiosi a favore di strumenti
     sociali; il 5 novembre 2020 l’Inghilterra ha iniziato un secondo        più sicuri e liquidi (cash e Gilt). Il sistema bancario ha risposto in
     lockdown nazionale della durata di 27 giorni, che avrà un impatto       modo appropriato: la BoE e le banche commerciali hanno infatti
     significativo sul PIL reale del 4° trimestre del 2020 e potrebbe        attuato una notevole espansione dei rispettivi bilanci. Questo
     essere prolungato nel 2021.                                             processo ha determinato una significativa accelerazione del tasso
                                                                             di crescita dell’aggregato monetario ampio. Il tasso di crescita della
     Le autorità fiscali e monetarie britanniche hanno risposto in modo      misura ufficiale (M4) dell’aggregato monetario ampio è salito dal
     estremamente rapido alla recessione scatenata dalla pandemia di         4,3% su base annua a febbraio 2020 all’11,9% di settembre 2020
     Covid-19 con una serie di pacchetti volti a supportare l’economia       e anche la nostra misura di crescita dell’aggregato monetario è
     reale durante la regressione. I primi contagi (in tale fase) sono       aumentata in modo analogo. A novembre il comitato di politica
     stati rilevati alla fine di febbraio 2020 e a fine marzo 2020 sono      monetaria della BoE ha deciso di incrementare di nuovo gli acquisti
     state ampliate le politiche sia monetarie che fiscali. Sul fronte       di asset per supportare ulteriormente la crescita della moneta e
     monetario, le linee di credito utilizzate nel sistema bancario          del credito nel 2021.
     commerciale dal settore privato non finanziario hanno raggiunto
     un totale di circa 60 miliardi di sterline; la Bank of England (BoE)    Per riguarda il 2021, il percorso della crescita economica è incerto,
     ha deciso di acquistare altri Gilt (200 miliardi di sterline) a marzo   essenzialmente a causa dell’imprevedibilità del coronavirus. La
     2020 e ulteriori tranche a giugno (100 miliardi di sterline) e          politica monetaria rimarrà estremamente accomodante e la spesa
     novembre (150 miliardi di sterline). Sul versante fiscale, sono         nominale comincerà a rafforzarsi nel momento e nella misura in
     stati concessi finanziamenti a fondo perduto e prestiti alle imprese    cui sarà prodotto e distribuito un vaccino.
     colpite dai lockdown in combinazione con l’istituzione di un piano
     di cassa integrazione per i disoccupati, che a novembre 2020            Per il Regno Unito, ci aspettiamo una crescita del PIL reale del 6% e
     copriva quasi 10 milioni di cassintegrati.                              un’inflazione dell’1,2%, seppure con un margine di errore elevato.

     Tutto il periodo dell’emergenza pandemica di Covid-19 è stato
     gravato dallo spettro della Brexit e le trattative commerciali tra
     il Regno Unito e l’UE sono ancora in corso. L’esito più probabile
     continua a essere un accordo commerciale “leggero” che dovrà
     essere perfezionato a fronte della prosecuzione delle trattative
     nei prossimi anni.

     Figura 3                                                                                      Proxy dell’aggregato monetario ampio (sx)
     La crescita della moneta e del credito nel Regno Unito si è rafforzata                        M4 (sx)
     durante la pandemia (% su base annua)                                                         CPI (dx)

             2010         2011          2012      2013     2014        2015       2016        2017        2018        2019        2020

     14                                                                                                                                         6
     12
                                                                                                                                                5
     10
     8                                                                                                                                          4
     6                                                                                                                                          3
     4
     2                                                                                                                                          2
     0                                                                                                                                          1
     -2
                                                                                                                                                0
     -4
     -6                                                                                                                                        -1
     Fonte: Macrobond al 12 novembre 2020.

05   Prospettive economiche globali per il 2021
Giappone

     In Giappone gli eventi chiave del 2020 sono stati due: l’impatto          La causa di tale divario è la seguente: la BoJ ha acquistato
     della pandemia a partire da marzo e le dimissioni del Primo               gran parte dei titoli nel quadro del programma QQE da banche,
     Ministro Abe per motivi di salute il 16 settembre, sostituito             anziché da enti non bancari, proprio come la BCE.
     dal Segretario Capo di Gabinetto Yoshihide Suga. Non appena
     insediato, Suga ha prontamente rilevato la continuità delle sue           Tuttavia, a partire da marzo, si sono registrati due cambiamenti
     politiche economiche con quelle di Abe.                                   significativi – a livello di BoJ e di banche – che hanno creato la
                                                                               prospettiva di una repentina virata. Primo: la BoJ ha raddoppiato
     In un discorso alla Dieta tenuto il 26 ottobre, ha sottolineato           i prestiti diretti alle banche da 49 trilioni di yen di febbraio a
     l’importanza del contenimento del Covid-19, in combinazione               108 trilioni di yen a ottobre. Secondo: le imprese hanno fatto
     con misure intese a promuovere la crescita economica. Pur                 ampio utilizzo delle linee di credito concesse dalle banche
     non riproponendo esplicitamente le “tre frecce” di Abe, Suga              commerciali in marzo, aprile e maggio e gli asset totali delle
     ha ribadito il desiderio di rinvigorire l’economia giapponese con         banche giapponesi hanno registrato un balzo di 20-30 trilioni di
     riforme strutturali – la terza freccia – quali il miglioramento della     yen al mese (190-285 miliardi di dollari USA). Il risultato di tali
     mobilità del lavoro e la digitalizzazione (inclusa la creazione           cambiamenti è che al momento la crescita M2 è salita dal 3,3% su
     di un Nuovo Ministero della Digitalizzazione). Compiendo una              base annua di marzo al 9% di ottobre.
     svolta significativa rispetto alla precedente amministrazione
     Abe, ha inoltre proposto misure per rendere l’economia                    Ritornando alla politica fiscale, il 10 novembre il Ministro
     giapponese più verde, annunciando per esempio l’obiettivo di              dell’Economia Nishimura ha annunciato una nuova manovra
     conseguire la neutralità carbonica entro il 2050. Il suo discorso,        di bilancio supplementare, da presentare alla Dieta prima della
     anziché presentare un progetto altisonante di trasformazione              fine dell’anno e focalizzata sulla transizione verso una società
     dell’economia giapponese, è stato caratterizzato da concreti              “verde”. L’entità non è stata definita, ma i decisori del partito
     programmi di breve termine per l’implementazione di ogni                  politico al governo hanno prospettato nuove spese comprese tra
     elemento del suo piano.                                                   10 e 30 trilioni di yen (95-286 miliardi di dollari USA). Tali cifre
                                                                               vanno ad aggiungersi ai 2,2 trilioni di dollari USA già stanziati
     Sui fronti più tradizionali della politica monetaria e fiscale, ha        in due pacchetti di stimoli all’inizio dell’anno. In combinazione
     lasciato Kuroda a capo della politica monetaria della Bank of Japan       con le precedenti misure in materia di spese fiscali, differimenti
     (BoJ) e continuato la serie di manovre di bilancio supplementari          di pagamenti di imposte e tasse previdenziali, oltre ad altre
     iniziata dal suo predecessore per gestire la crisi Covid-19.              garanzie e linee di credito, il supporto fiscale giapponese
                                                                               all’economia creerà un deficit pubblico complessivo che secondo
     La politica monetaria sotto la guida di Haruhiko Kuroda,                  i calcoli del FMI raggiungerà il 14,2% del PIL nel 2020.
     Governatore della BoJ nominato da Abe, è stata contraddistinta
     da un’enorme espansione del bilancio della BoJ a oltre il 120% del        Alla luce del temporaneo aumento della crescita monetaria e
     PIL nel quadro dell’ambizioso programma di “Quantitative and              degli aiuti fiscali all’economia, ci aspettiamo una crescita del PIL
     Qualitative Easing” (QQE). Tuttavia, malgrado la politica attuata         reale del 2,5% nel 2021, con un’inflazione ancora al di sotto della
     l’inflazione è rimasta costantemente al di sotto dell’obiettivo           media, allo 0,2%.
     del 2% stabilito per l’inflazione dei prezzi al consumo core (ossia
     esclusi i prezzi degli alimentari freschi). A nostro avviso, il motivo
     fondamentale di tale fallimento è che durante i primi sette anni
     del mandato di Kuroda (marzo 2013 – marzo 2020) la crescita
     media dell’aggregato monetario (M2) è stata solo del 3,3% annuo
     rispetto al 6% annuo richiesto per un’inflazione del 2%, secondo i
     nostri calcoli.

     Figura 4                                                                                                          Aggregato monetario M2
     La crescita M2 del Giappone è stata troppo bassa per raggiungere                                                  CPI: headline, tutte le voci
     l’obiettivo di inflazione (% su base annua)                                                                       Obiettivo del 2,0%

     2013                2014                2015        2016                2017           2018             2019            2020

                            Aumento                                                                            Aumento                          10
                          delle imposte                                                                      delle imposte
                           sui consumi                                                                        sui consumi                        8

                                                                                                                                                 6

                                                                                                                                                 4

                                                                                                                                                 2

                                                                                                                                                 0

                                                                                                                                                 -2
     Fonte: Refinitiv al 12 novembre 2020.

06   Prospettive economiche globali per il 2021
Mercati emergenti

     Le economie dei mercati emergenti (ME) hanno subito un calo                  La crescita monetaria e del credito (sostenuta dai finanziamenti
     minore durante il picco della pandemia di Covid-19, rispetto                 delle banche commerciali) ha registrato solo un modesto
     alle economie avanzate; secondo l’indice della crescita ME                   incremento nel 2020, passando da circa l’8,5% annuo al 10,5%
     dell’Institute for International Finance (IIF), la crescita è scesa          annuo a settembre 2020. Di conseguenza, la Cina non registrerà
     al 2,4% annuo a maggio 2020. La ripresa nei ME è stata                       un boom ciclico alimentato dal credito simile a quello del 2016-
     relativamente robusta; a luglio 2020 la regione ha infatti                   2017, ma un ritorno piuttosto lento a una crescita tendenziale,
     ripreso a crescere registrando un tasso di oltre il 5% annuo ad              con ogni probabilità nel 2° semestre del 2021.
     agosto 2020 (ultimo dato disponibile). Le maggiori contrazioni
     dell’attività economica sono state registrate nella regione EMEA,            Nel corso del 2020 le valute dei ME si sono indebolite in misura
     mentre l’Asia (trainata dalla Cina) ha registrato il calo più basso          diversa e il deprezzamento medio rispetto al dollaro USA si è
     del tasso di crescita dell’attività economica.                               aggirato intorno al 10%. Si tratta di un altro caso di corsa alla
                                                                                  liquidità dovuto al fatto che gli investitori hanno venduto asset
     I flussi di capitali da non residenti (sia azionari che di debito)           rischiosi dei ME a favore di strumenti liquidi più sicuri. La Fed
     hanno evidenziato una ripesa dopo il pesante sell-off a marzo                ha reagito in modo appropriato immettendo dollari USA sul
     2020. Alla fine di marzo, i non residenti ritiravano azioni dai ME           mercato, incrementando l’aggregato monetario ampio USA di
     al ritmo di circa 2 miliardi di dollari USA al giorno e titoli di debito     oltre 3 trilioni di dollari da marzo 2020 e fornendo swap in USD
     a un ritmo intorno a 800 milioni di dollari al giorno. Il sentiment          a 14 banche centrali. A fronte dell’indebolimento del dollaro
     degli investitori è significativamente mutato dopo che le banche             USA, le valute dei ME tenderanno a rafforzarsi nel medio termine
     centrali hanno iniziato a soddisfare la domanda di titoli più sicuri         (salvo poche eccezioni come la lira turca e il peso argentino,
     e più liquidi, aprendo così la strada a una ripresa dei flussi da non        valute di due Paesi in cui la crescita della moneta e del credito è
     residenti verso i ME. In linea di massima, i Paesi che hanno avuto           ancora eccessivamente elevata).
     maggiore successo nel controllare il Covid-19 hanno beneficiato
     di riprese più robuste e più rapide dei flussi da non residenti. I           Le prospettive per le economie dei ME nel 2021 sono pertanto
     flussi verso la Cina e la Corea del Sud sono stati consistenti.              relativamente ottimistiche, alla luce dell’indebolimento del dollaro
                                                                                  USA e dei progressi sulla via di un vaccino contro il Covid-19.
     Per quanto riguarda la Cina (la cui ripresa è in pratica in anticipo
     di un trimestre rispetto agli Stati Uniti), la crescita ha cominciato a
     riportarsi ai livelli tendenziali attorno al 5-6% annuo. Il nostro indice
     dell’attività economica cinese ha evidenziato una crescita dell’1,2%
     su base annua a settembre 2020 e prospetta una traiettoria
     chiaramente rialzista verso livelli di crescita tendenziali.

     Figura 5                                                                                                       Indice della crescita dei ME (%
     Le economie dei mercati emergenti hanno registrato una forte ripresa                                           variazione a 3 mesi, a un tasso
                                                                                                                    annualizzato destagionalizzato)

     2006                 2008                2010         2012                 2014           2016             2018             2020

                                                                                                                                                   12

                                                                                                                                                    9

                                                                                                                                                    6

                                                                                                                                                    3

                                                                                                                                                    0

                                                                                                                                                    -3

                                                                                                                                                    -6

                                                                                                                                                    -9
     Fonte: calcoli Macrobond e Invesco al 12 novembre 2020.

07   Prospettive economiche globali per il 2021
Materie prime

     La crescita dell’aggregato monetario ampio e del credito è esplosa       Il 20 aprile 2020 i contratti futures sul petrolio hanno
     in molte economie del mondo, incluse le quattro maggiori economie        incredibilmente virato in negativo a causa delle limitazioni
     da noi analizzate e la Cina. Ciò è in netta contrapposizione con i       logistiche allo stoccaggio della consistente offerta e della pesante
     tassi di crescita della moneta e del credito osservati nell’ultimo       contrazione della domanda, scendendo a -38 dollari USA al barile
     ciclo economico (tra il 2009 e il 2019), nel corso del quale i tassi     nel corso della giornata (Figura 6).
     di crescita sono di norma rimasti tra lo 0% e il 5% su base annua.
     La mancata crescita monetaria ha provocato tassi di aumento              Le prospettive per l’oro (che segue il meccanismo di trasmissione
     anemici dei prezzi delle materie prime in senso lato nella fase di       e il ciclo economico) dovrebbero articolarsi in due fasi: nella prima
     ripresa successiva alla crisi finanziaria globale, un quadro destinato   i tassi d’interesse nominali a lungo termine dovrebbero cominciare
     a capovolgersi nel medio termine nella ripresa attuale.                  a salire in modo costante, con un conseguente aumento dei
                                                                              rendimenti reali a mano a mano che l’economia supera l’attuale
     Poiché gli stimoli monetari storicamente consistenti hanno               contesto deflazionistico. In questa prima fase, l’oro dovrebbe
     incrementato i saldi di cassa, i prezzi degli asset hanno in linea       registrare sottoperformance relative, senza però necessariamente
     di massima registrato una forte ripresa e i prezzi delle materie         subire cali di prezzo in termini assoluti. Nella seconda fase, le
     prime hanno fruito di questo rally. Dal minimo toccato il 24 aprile      aspettative di inflazione si rafforzeranno a un ritmo più rapido
     2020, l’Indice S&P GSCI Commodity Total Return è aumentato               rispetto ai rendimenti obbligazionari nominali a causa dello
     poco più del 40% a mano a mano che i saldi di cassa eccedenti            straordinario aumento del tasso di crescita dell’aggregato
     sono confluiti negli asset rischiosi e il desiderio di detenere          monetario ampio e del credito. Questo fenomeno inflazionistico
     strumenti liquidi sicuri è diminuito. Alcune materie prime,              inizierà probabilmente nel 2022 (in funzione di una soluzione della
     in particolare il legname, hanno registrato enormi aumenti               pandemia di Covid-19) a mano a mano che gli investitori riportano
     dei prezzi nel 2020: i prezzi del legname sono infatti più che           la liquidità verso livelli più normali. In questa seconda fase, l’oro
     raddoppiati rispetto ai minimi del 2 aprile 2020.                        potrebbe registrare sovraperformance significative.

     Il 2020 è stato un anno turbolento per il mercato petrolifero.
     I prezzi del petrolio hanno iniziato il 2020 in calo, principalmente
     gravati da timori di recessione, preoccupazioni per il commercio
     ed eccesso di offerta derivante dalla produzione di GNL negli
     Stati Uniti. La pandemia di Covid-19 si fa soprattutto sentire
     sulla spesa al consumo e sulla domanda aggregata, cui il mercato
     petrolifero è estremamente sensibile e i prezzi del petrolio sono
     pertanto crollati nel momento in cui la diffusione globale della
     pandemia è diventata evidente.

     Figura 6                                                                                                     Petrolio (USD per bbl, sx)
     Le risposte globali alla pandemia hanno impatti diversi sui prezzi del petrolio e dell’oro                   Oro (USD per oncia Troy, dx)

              2015                     2016            2017                   2018               2019                2020

     100                                                                                                                                    2200
     80
                                                                                                                                            2000
     60
                                                                                                                                            1800
     40
     20                                                                                                                                     1600
     0
                                                                                                                                            1400
     -20
                                                                                                                                            1200
     -40
     -60                                                                                                                                    1000
     Fonte: Macrobond al 12 novembre 2020.

08   Prospettive economiche globali per il 2021
Conclusione

                                                           Se il 2020 è stato dominato dalla pandemia, dai lockdown e
                                                           dai consistenti programmi di governi e banche centrali volti a
                                                           superare gli effetti delle regressioni economiche, il 2021 sarà
                                                           probabilmente caratterizzato (1) dalla velocità di distribuzione
                                                           di vaccini efficaci e (2) dagli effetti di trasmissione delle enormi
                                                           misure di stimolo.

                                                           Nel 2020 gli unici strumenti cui i governi hanno potuto ricorrere
                                                           per reprimere l’epidemia sono consistiti in varie forme di
                                                           distanziamento sociale, lockdown od ordinanze di smart working,
                                                           oltre a notevoli restrizioni a molte attività economiche, in
                                                           particolare servizi come viaggi, ospitalità e attività che creano
                                                           assembramenti come per esempio teatri, concerti dal vivo ed
                                                           eventi sportivi in stadi. Non sorprende che le conseguenze
                                                           economiche siano state pesantissime causando le maggiori
                                                           flessioni mai registrate. Nel 2021 prevediamo che l’attenzione
                                                           si sposterà sullo sviluppo e sulla distribuzione di vaccini efficaci
                                                           allo scopo di rilanciare i settori depressi. La distribuzione di
                                                           quantitativi adeguati di dosi di vaccino richiederà probabilmente
                                                           gran parte del primo semestre del 2021, il che significa che
                                                           possiamo aspettarci un ritorno a una sorta di normalità solo nel
                                                           secondo semestre dell’anno.

                                                           Tuttavia, una volta che vi sia una percezione diffusa di ritorno alla
                                                           normalità e consumatori e imprese di servizi abbiano riacquistato
                                                           fiducia, ci aspettiamo una significativa trasformazione del contesto
                                                           economico, in netto contrasto con il lungo periodo di crescita
                                                           anemica e inferiore alla media seguito alla crisi finanziaria globale.
                                                           L’entità di stimoli messi in atto sotto forma di espansione monetaria
                                                           e della spesa fiscale ha toccato livelli record ma finora l’unico
                                                           effetto osservato è stato l’enorme – e per molti – sorprendente
                                                           risalita dei mercati azionari globali. Nel secondo semestre del 2021
                                                           ci aspettiamo la fase successiva del processo di trasmissione, in cui
                                                           famiglie e imprese cominceranno a spendere i risparmi accumulati
                                                           nel 2020. Ciò significa che consumi, investimenti e occupazione
                                                           sono destinati a recuperare a un ritmo decisamente più rapido
                                                           rispetto a quello di una tipica fase post-recessione, generando
                                                           così un rimbalzo sorprendentemente robusto.

                                                           In teoria, dovrebbe esservi una terza fase del processo di
                                                           trasmissione: l’impatto sull’inflazione dei prezzi al consumo.
                                                           Tuttavia, non ce lo aspettiamo prima del 2022. Questo effetto
                                                           potrebbe inoltre essere ritardato sia perché consumatori e
                                                           imprese si mantengono prudenti e preferiscono conservare
                                                           maggiori disponibilità di denaro a titolo precauzionale nel timore
                                                           di nuove fasi pandemiche, sia perché le banche centrali e i
                                                           decisori politici operano in modo tale da limitare o neutralizzare
                                                           l’impatto degli stimoli del 2020. Per il momento preferiamo
                                                           pertanto non essere troppo dogmatici in merito al possibile esito
                                                           dell’inflazione ma ci limitiamo a osservare che, in assenza di
                                                           qualche freno, permangono rischi di inflazione che dovrebbero
                                                           essere monitorati.

                                                           John Greenwood
                                                           Chief Economist

                                                           Adam Burton
                                                           Senior Economist

                                                           novembre 2020

1	
     “Il Comitato ha deciso di mantenere il target
     range del tasso dei Fed Fund allo 0 – 0,25 per
     cento e ritiene che sia opportuno mantenerlo
     fino a quando le condizioni del mercato del lavoro
     abbiano raggiunto livelli compatibili con quella
     che il Comitato considera la massima occupazione
     e l’inflazione sia salita al 2 per cento e in grado
     di superare moderatamente il 2 per cento per
     qualche tempo.” Dichiarazione del FOMC,
     5 novembre 2020.

09          Prospettive economiche globali per il 2021
Rischi associati all’investimento

Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono oscillare (in parte
a causa di fluttuazioni dei tassi di cambio) e gli investitori potrebbero non ottenere
l’intero importo inizialmente investito.

Informazioni importanti

Questo documento è riservato ai Clienti Professionali e ai Soggetti Collocatori in Italia,
e non ai clienti finali. È vietata la distribuzione.

Tutti i dati sono al 31/10/2020, tratti da fonti Invesco, salvo altrimenti indicato.

Le opinioni espresse da persone o dall’azienda si basano sulle condizioni di mercato
correnti, possono differire da quelle di altri professionisti dell’investimento e sono
soggette a modifiche senza preavviso.

Il presente documento è di natura commerciale e non intende costituire una
raccomandazione d’investimento in un’asset class, un titolo o una strategia particolare.
Non vigono pertanto gli obblighi normativi che prevedono l’imparzialità delle
raccomandazioni di investimento/strategie d’investimento né i divieti di negoziazione
prima della pubblicazione. Le informazioni fornite hanno finalità puramente illustrative
e non devono essere considerate raccomandazioni di acquisto o vendita di titoli.

La presente pubblicazione ha carattere meramente informativo ed è rivolta ad un uso
esclusivamente interno al soggetto destinatario. Non contiene offerte, inviti a offrire o
messaggi promozionali, rivolti al pubblico o a clienti al dettaglio, finalizzati alla vendita
o alla sottoscrizione di prodotti finanziari. È vietata la diffusione, in qualsiasi forma,
della pubblicazione e/o dei suoi contenuti. Invesco non potrà in nessun caso essere
ritenuta responsabile per l’eventuale diffusione al pubblico e/o a clienti al dettaglio
della presente documentazione, né per eventuali scelte di investimento effettuate in
relazione alle informazioni in essa contenute.

La decisione di investire in azioni di un fondo deve essere effettuata considerando
la documentazione d’offerta in vigore. Questi documenti (Documento contenente le
Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID) specifico per fondo e classe, prospetti e
relazioni annuali/semestrali) sono disponibili sul sito www.invesco.it.

Il presente documento è pubblicato in Italia da Invesco Management S.A.,
President Building, 37A Avenue JF Kennedy, L-1855 Luxembourg, regolamentata
dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier, Luxembourg.
EMEA9669/2020
Puoi anche leggere