COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori

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COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
consumatori
                                                       il mensile dei soci coop
coop adriatica edizione bologna n° 7 settembre 2014

                                                              COM’È PROFONDO
                                                                 IL MARE...

                                                      Ogni anno al mondo si consumano 160 milioni di tonnellate di pesce
                                                        e prodotti ittici. L’impegno Coop nella sfida per la sostenibilità

                                                                43   Alla Coop puoi dare
                                                                     una mano per la scuola
                                                                     Dal 19 al 21 settembre in 46 punti vendita
                                                                     la raccolta di matite, colori, blocchi da disegno,
                                                                     per sostenere la cultura e la creatività degli alunni
                                                                     di oltre 2 mila classi
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
Siamo fatti per parlare

                                                               1 per Tutti!

                                                                                                                                                                                                                 PVOC
                                                                                                                                                                                                         SI A COO E ENTRO
                                                                                                                                                                                                       AS                 IL
                                                                                                                                                                                            P

                                                                                                                                                                                                                                               30
                                                                                                                                                                                                  PE

                                                                                                                                                                                                                                                  SETT
                                                                                                                                                                                       I SOCIO COO

                                                                                                                                                                                                                                                      EMBRE 2014
                                                                                                                                                                                  SE SE

                                                                                                                                                                                                    DI TRAFFICO US
                                                                                                                                                                                                              ON
                                                                                                                                                                                                 TELEFONICO GBIO
                                                                                                                                                                                                    IN OMAG

                                                                                                                                                                   1 cent al minuto
                                                                                                                                                                   verso tutti.
                                                                                                                                                                   Tariffa al secondo
                                                                                                                                                                   con scatto alla risposta di 10 cent

                                                                                                                                                                   SMS a 10 cent
                                                                                                                                                                          se sei socio Coop e passi
       CHIAMATE A 1 CENT VERSO TUTTI                                                                                                                               a CoopVoce ricevi 30€
                                                                                                                                                                   di traffico telefonico
        Promozione valida per chi passa a CoopVoce                                                                                                                 bonus in omaggio
        entro il 30 Settembre 2014
        nei punti vendita di Coop Adriatica.

                                           Scopri le offerte CoopVoce su
                                           www.coopvoce.it

Condizioni della promozione. La promozione “1 per Tutti”, sottoscrivibile dal 08/09/14 al 05/10/14 per chi porta il numero in CoopVoce, permette di chiamare ad 1 cent al minuto ed inviare SMS a 10 cent verso tutti i numeri nazionali di rete mobile (sono escluse
le numerazioni a sovraprezzo ed il traffico roaming). La tariffazione è al secondo ed è previsto uno scatto alla risposta di 10 cent. In più, per coloro che sottoscrivono questa promozione è possibile attivare l’offerta “Web 1 Giga senza limiti” al costo di 4€ al
mese. Inoltre, coloro che portano il proprio numero in CoopVoce entro il 30 Settembre 2014 e sono Soci Coop Adriatica, usufruiscono di 30€ di traffico telefonico bonus in omaggio. Il bonus è utilizzabile verso tutti e senza vincoli, con l’esclusione delle chiamate
internazionali. Ogni socio potrà beneficiare del bonus solo su due numeri. La promozione non è compatibile con le altre iniziative che prevedono un accredito di bonus. Per maggiori dettagli su tutte le offerte visita il sito www.coopvoce.it.
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
SOMMARIO
    consumatori
                                                                                                                                    coop adriatica
                                                                                        sommario                                 Le40
                                                                                                                                   pagine di
                                                                                                                                             Arriva la carica
        seguici su facebook                                                                                                                  dei Super Vitamini
        e su www.consumatori.e-coop.it

                                                                                                                                     43 Alla Coop puoi dare
                                                                                                                                             una mano per la scuola
  6 Il mare, risorsa da difendere
        Cresce il consumo di pesce e prodotti ittici nel mondo: 160 milioni
        di tonnellate in un anno. La sfida della sostenibilità è decisiva                                                            45 S-Cambia Cibo
                                                                                                                                             contro lo spreco

                                                                                                                                    46 A Bologna e Venezia
14 Acqua, la bolletta dai mille prezzi                                                                                                       torna “Ad alta voce”
        Quanto si paga nelle città italiane per il servizio idrico?
        Ce lo spiega una indagine di Federconsumatori

20 Se i poveri sono sei milioni
        Raddoppiate nel giro di pochi anni le persone che vivono in condizione
        di estrema difficoltà. Come aggredire questo nodo drammatico
                                                                                                                              Coop Adriatica Numero Verde 800 857 084

  4 Lettere a                                                      13 Mangiar     pesce                                             23 Perché    mangiamo?
         Consumatori                                                  DI EUGENIO DEL TOMA                                              D I MASSIMO MONTANARI

  6 Il mare, risorsa                                              19 S.o.s. ai privati                                             30 Pesce povero, tante
         da difendere                                                      per la cultura                                                    delizie da scoprire
         DI DARIO GUIDI                                                    DI MARIO TOZZI                                                    DI HELMUT FAILONI

 14 Acqua, la bolletta                                           26 Prima di tutto                                                 34 Scoprire    Berlino
         dai mille prezzi                                                  il benessere                                               DI GIUSEPPE ORTOLANO
         DI CLAUDIO STRANO

                                                                 28 Barbecue, la passione                                          36 Energia      di comunità
20 La vignetta                                                             dei serial grill... er                                     DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO
         DI ELLE KAPPA                                                     DI CLAUDIO STRANO

                                                                                                                                   36 Mostre, libri e dischi
25 Coop e l'educazione                                                                                                                       Intervista a Zibba
         al consumo                                                                                                                          DI G. OLDRINI E P. PACODA

Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it
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Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici,
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Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.
Consegnato alle poste a partire dal 11/09/2014. Il numero di luglio-agosto è stato stampato in 2.275.922 copie
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
consumatori
4                                                                                                           settembre 2014

                                                                   L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:
                                                                   redazione Consumatori, viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna
                                                                   fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it

                  Coop, un "semaforo" sbagliato
Ho letto del "semaforo" introdotto in Inghilterra sulle confezioni per mettere in guardia
i consumatori dai prodotti non salutari. Qual è la filosofia di questa scelta che ho visto
non essere condivisa dal governo italiano?
Serena bortoloti - ascoli

Risponde Claudio Mazzini                                           Inoltre l’indicazione a “semaforo” non riconosce al cibo
responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia:   quel ruolo sociale e culturale che va ben oltre al compito
                                                                   di mero carburante per il corpo.
Lo scorso anno il governo inglese ha introdotto un                 Per queste ragioni anche il governo italiano si è schie-
nuovo codice informativo per classificare gli alimenti in          rato decisamente contro questo tipo di etichettatura
base al contenuto nutrizionale. Una sorta di “semaforo”            che potrebbe ostacolare la libera circolazione delle merci
che compare sulla confezione, nell'intento di mettere              e nuocere gravemente ai prodotti DOP e IGT (come
sull'avviso chi acquista un prodotto, dove i colori rosso          ad esempio formaggi, salumi, ecc.) che avrebbero tutti
giallo e verde indicano la maggiore o minore presenza dei          il semaforo rosso, ma che sono riconosciuti a livello co-
nutrienti: in verde gli alimenti ritenuti sani, che possono        munitario come alimenti di alta qualità e di cui l’Italia è
essere consumati senza limiti, in giallo gli alimenti da           il primo produttore europeo. Parmigiano, olio extraver-
mangiare con attenzione e in rosso gli alimenti da consu-          gine d’oliva, prosciutto crudo e tutti i salumi e formaggi
mare con estrema moderazione.                                      della nostra tradizione gastronomica, secondo questa
I promotori di questa etichettatura, pur consapevoli che           classificazione rigida risulterebbero nutrizionalmente
questa nuova classificazione non incrementerà le cono-             “insalubri”.
scenze dei consumatori sui valori nutrizionali del cibo,           Sul tema della corretta alimentazione, Coop si è mossa
mirano ad aumentare la consapevolezza sulla neces-                 già dagli anni '70 inserendo le indicazioni nutrizionali
sità di compiere scelte alimentari più salutari. Con               nelle etichette dei prodotti e con importanti campagne
questo modello, il rischio però, per chi vede il semaforo          e attività, in collaborazione con autorità pubbliche e del
rosso sulla confezione, è che sarà spinto a lasciarlo sullo        mondo scientifico. Dal 2008, inoltre, con la nuova eti-
scaffale senza entrare nel merito del valore del prodotto.         chettatura nutrizionale, sono state inserite, sul fronte
L’iniziativa inglese, ora in discussione anche in Fran-            principale della confezione, delle icone che evidenziano la
cia, ha riscosso diverse critiche, molte delle quali venute        percentuale della copertura giornaliera di energia, grassi,
dagli stessi nutrizionisti, che partono dalla convinzione          acidi grassi saturi, zuccheri e sale per porzione nonché
che non esiste in assoluto un cibo che faccia male ed uno          un’icona di movimento che sensibilizza sull’importanza
che faccia bene, perché molto dipende dalla dieta com-             dell’attività motoria.
plessiva, dalle quantità realmente mangiate e da altri             Come Coop siamo convinti che sia necessario infor-
fattori. Indicazioni così nette come quelle introdotte in          mare e non spaventare i consumatori, che vi sia un
Inghilterra, non dovrebbero essere riferite ai singoli ali-        problema legato all’obesità, in particolare infantile, ma
menti, ma all'alimentazione nel suo complesso, partendo            la strategia è quella di promuovere stili di vita e alimen-
proprio dagli stili di vita e dal consumo calorico effettivo       tari più sani, non di demonizzare il singolo alimento o
di ogni persona.                                                   nutriente.

                Le virtù del karkadè
Vorrei maggiori informazioni sul karkadè da me utilizzato spesso al posto del tè...
Gianni belgrani - cremona

Il karkadè si ottiene dall'Hibiscus sabdariffa, pianta             ogni giorno, abbassa la pressione arteriosa e il coleste-
della famiglia delle malvacee. Si consumano sia i fiori            rolo. Da recenti studi, portano ad un miglioramento
che le foglie essiccate, sia crude che cotte, mentre i             della steatosi epatica.
fiori sono dissetanti e ricchi di vitamina C, diuretici,           Dall'infusione dei petali secchi dei fiori di ibisco si
antisettici urinari. In infuso o in decotto, consumato             ottiene una bevanda rinfrescante e dissetante, lieve-
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
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mente acidula, gradevolmente agrumata e dall'incon-              giungere il succo di limone fino ad arrivare ad un pH
fondibile colore rosso intenso. Inoltre essendo una              minore di 4. Per controllare, è utile procurarsi una
malvacea, come la malva e l’altea, la pianta contiene le         cartina tornasole da immergere nel liquido per mi-
mucillagini che esercitano un’azione lenitiva e protet-          surarne l’acidità (un rotolino costa pochi euro ed è
tiva sui tessuti interni dell’organismo, indicata per tutti      sufficiente per molti vasetti).
i tipi di infiammazione. Nonostante la presenza dei              Dopo aver selezionato, lavato e tagliato la frutta,
tannini che rendono il karkadè astringente, le mucilla-          aggiungere lo zucchero e gli altri ingredienti della
gini, quando vengono a contatto con l’acqua, formano             ricetta, quindi portare a ebollizione mescolando
un massa gelatinosa che aiuta meccanicamente l’eva-              di continuo ed eliminando l’eventuale schiuma.
cuazione svolgendo un’azione dolcemente lassativa.               Quando il composto inizia ad addensarsi, abbassare
                                                                 la fiamma per evitare che lo zucchero “caramellizzi”.
                                                                 Terminata la cottura, riempire i contenitori a caldo
        Marmellate fatte in casa                                 fino a 1-2 centimetri dal bordo. Per evitare che il ve-
                                                                 tro si rompa, mantenere i vasetti al caldo fino all’in-
In estate con tanta frutta a disposizione,                       vaso, quindi mettere un disco di carta oleata sopra
mi piace preparare marmellate ma                                 la marmellata, chiudere i barattoli, capovolgerli e la-
spesso leggo che ci sono rischi igienici,                        sciarli raffreddare.
                                                                 Nelle marmellate, la frutta si addensa grazie al conte-
legati a muffe o altro per le preparazioni                       nuto di pectina che durante la cottura si trasforma in
casalinghe...                                                    gelatina. La pectina è una sostanza naturale presente
                                                                 soprattutto nella buccia, nei semi e nel torsolo. Non
anna renza chetoni - pisa                                        tutti i frutti ne contengono lo stesso quantitativo, par-
Nel preparare le marmellate, occorre tenere presenti             ticolarmente ricchi sono: mele e arance, mentre kiwi,
due fattori: l’acidità e la quantità di zucchero. Ecco           meloni e cocomeri ne sono quasi privi. Per la prepara-
come procedere per evitare rischi e problemi. Se la              zione si può utilizzare la pectina estratta dalla frutta
frutta non è sufficientemente acida, è necessario ag-            oppure quella disponibile in commercio.

                                                         Benessere in Slovenia
                                                         VACANZE AUTUNNALI
                                                         1/9/2014 - 26/10/2014
                                                                                                             10 % DI SCONTO
                                                                                   PREZZO REGOLARE               SOCI COOP
                                 -15 %                                             1 x mezza pensione        1 x mezza pensione
                                  D I SCONTO                  Prezzo in Euro:          a persona *                a persona*
                                                menti
                              sui tutti i tratta ggi          HOTEL PARK ***        già a partire da          già a partire da
                                            m as sa
                              del centro
                               e bellezza “Hiša
                                                    na        camera doppia         42,00 EURO                37,80 EURO
                                     travniku”                                      già a partire da          già a partire da
                                                              VILA HIGIEA ****
                                                              camera doppia         44,00 EURO                39,60 EURO
                                                              HOTEL VITA ****       già a partire da          già a partire da
                                                              camera doppia         46,00 EURO                41,40 EURO
                                                         REGALO: un bagno termale (20 min) alle Terme Secolari.
                                                         VANTAGGI PER I BAMBINI: GRATIS (permanenza e colazione) un bambino
              Terme Dobrna, Dobrna, Slovenia             fino ai 6 anni e un bambino fino ai 14 anni in camera con almeno un adulto
t: 00386 3 78 08 110 / e: info@terme-dobrna.si           (adulta persona paga il supllemento per camera singola).
                   www.terme-dobrna.si                   * Minimo 2 notti.
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                                                 ambiente

Al mondo ogni anno si consumano quasi 160 milioni di tonnellate di pesce
e prodotti ittici. Il 28,8% delle specie è sovrasfruttato e nel Mediterraneo la
situazione è ancor più grave. Boom dell'acquacoltura, ma c'è ancora tanto da fare...

il mare
risorsa da difendere

di dario guidi
         Partiamo dall’ultimo da-    quella data specie.                     filiera che porta il pesce sulle no-
to, quello più recente, diffuso a    Il concetto è simile al tasso di na-    stre tavole, per evitare che le scel-
fine giugno dalla Commissione        talità per gli umani. Se ogni coppia    te che si fanno oggi si trasformino
europea. Un vero e proprio gri-      fa due figli (a due ne subentrano       nell’impossibilità di mangiare le
do d’allarme riferito al mare Me-    due), la popolazione resta stabile.     stesse cose per le generazioni che
diterraneo perché le cifre dicono    Se una coppia fa un figlio solo la      verranno.
che nel mare di casa nostra il 96%   popolazione cala, se i figli sono tre
delle specie di fondale è sogget-    aumenta.                                Il 28,8% delle specie
ta a uno sfruttamento eccessivo,     Dunque anche se mangiar pesce           ittiche è sovra sfruttato
mentre per gli stock di acque in-    fa bene e il pesce sta sempre più       Se il dato di un mare chiuso e re-
termedie (come sardine, acciu-       entrando tra i consumi abituali         lativamente piccolo come il Me-
ghe, ecc.) il sovra sfruttamento è   degli abitanti del nostro pianeta, il   diterraneo è quello che abbiamo
del 71%. Sovra sfruttamento di       punto su cui occorre concentrare        visto, spostando lo sguardo su una
uno stock significa che ogni pesce   l’attenzione è che, come per altri      dimensione globale occorre rifar-
pescato non viene sostituito da un   tipi di consumi (alimentari e non       si ai dati della Fao, l’agenzia delle
altro pesce e dunque progressiva-    solo), occorre porsi con forza il       Nazioni Unite che si occupa pro-
mente si va verso l’esaurimento di   tema della sostenibilità di tutta la    prio di cibo e alimentazione, che
                                                                                               continua a pagina 9 >
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
consumatori
  settembre 2014                                                                                                                                                             7

  Produzione mondiale e utilizzo dei prodotti ittici in milioni di tonnellate (dati Fao)

                                                                          155,7

                                                                                           158
                                                          148,1
                                           145,8

                                                                                                                                                          136,2
                            143,1
             140,7

                                                                                                                                               131,2
                                                                                                                                    128,2
                                                                                                                       123,7
                                                                                                            120,9
                                                                                                 117,3
                                                                                                                                                                     Per
                                                                                                                                                                     consumo
                                                                                                                                                                     umano

                                                                  93,7
  90,8

                                                                                  91,3
                     90,1

                                    90,1

                                                   89,1

                                                                                                                                                                     Per uso

                                                                                     66,6
                                                                                                                                                                     non
                                                                                                                                                                     alimentare
                                                                     62
                                       55,7
                        52,9

                                                      59
       49,9

                                                                                                                                                   24,5
                                                                                                     23,4

                                                                                                                22,2

                                                                                                                                                              21,7
                                                                                                                           22,1

                                                                                                                                        19,9
                                                                                                 2007       2008        2009         2010      2011       2012
                                                                                                                                                                     Consumo
                                                                                                                                                                     pro capite
       2007            2008           2009           2010            2011           2012

                                                                                                                                      18,5

                                                                                                                                                            19,2
                                                                                                                                                 18,7
                                                                                                   17,6

                                                                                                             17,9

                                                                                                                         18,1
                                                                                                                                                                     in kg
         Pescati                    Acquacoltura                  Totale

100
 90                                                                        Specie ittiche                                       Sfruttamento risorse
80                                                                         sovra sfruttate 28,8%                                nel mondo
70                                                                                                                              Nel mondo il 28,8% delle risorse
60                                                                                                                              ittiche è sovra sfruttato.
50
                                                                           Specie sfruttate                                     Nel Mediterraneo, secondo i dati
40
                                                                           al massimo 61,3%                                     Ue, è sovra sfruttato il 96% delle
30                                                                                                                              specie di fondale e il 71% di quelle
20
                                                                                                                                di acque intermedie
                                                                           Specie sotto
 10                                                                        sfruttate 9,9%
  0
      1974           1978       1982          1986        1990           1994            1998    2002       2006       2011

  Coop per la "pesca sostenibile"
  Un nuovo logo per aiutare le scelte dei consumatori
                      A raccontare l’impegno Coop                                                   garantiscono la sostenibilità dei processi di pe-
                      per la tutela delle risorse itti-                                             sca, i cui loghi comparivano sui nostri prodot-
                      che nei mari di tutto il mondo,                                               ti. Penso a Dolphin safe o a Friend of the sea.
                      sarà d’ora in poi un unico logo,                                              Ma esistono anche altri schemi di certificazio-
                      in cui alla silhouette di tre pe-                                             ne importanti e qualificati con cui intendiamo
                      sci in campo azzurro, si unisce                                               collaborare. Si va dall’Msc (Marine stewardship
  la scritta “Pesca sostenibile”. Questo marchio                                                    council) che lavora sulla sostenibilità, all’Alaska
  che comparirà tanto su etichette e confezioni, è il                                               seafood marketing institute specializzato sulla
  riassunto di un impegno Coop che dura ormai da                                                    pesca del salmone. In termini concreti, trovar-
  anni e che ora compie un ulteriore passo avanti.                                                  si di fronte a tanti marchi diversi che pur qua-
  “La decisione di introdurre questo marchio sul-                                                   lificati rischiano di essere poco comprensibili al
  la pesca sostenibile – spiega Claudio Mazzini,                                                    consumatore che se li trova di fronte, ci ha in-
  responsabile sostenibilità, innovazione e valo-                                                   dotto a fare un passo avanti. E cioè a realizza-
  ri di Coop Italia – vuole prima di tutto aiutare il                                               re un nostro marchio che riunifichi tutti gli altri,
  consumatore a fare una scelta consapevole e in-                                                   assumendoci così la responsabilità di un lavoro
  formata su ciò che acquista. Da anni siamo im-                                                    iniziato ormai da 15 anni, per garantire la soste-
  pegnati su questo fronte e ci siamo trovati a                                                     nibilità e la qualità dei prodotti che sono legati
  collaborare con diversi enti di certificazione che                                                al nostro marchio”.
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
8                                                   primo piano ambiente

                                                                                           LE REGOLE
                                                                                           PER IL CONSUMATORE
                                                                                           b controllare se il pesce che si
                                                                                                compra ha un qualche marchio
                                                                                                di certificazione
                                                                                           b informarsi comunque sulla
                                                                                                provenienza del pesce che
                                                                                                si vuole acquistare ed
                                                                                                eventualmente sulle modalità
                                                                                                di pesca
                                                                                           b	
                                                                                             non comprare pesci di taglia
                                                                                                troppo piccola

                                                                                           PER SAPERNE DI PIÙ
                                                                                           SULLE CERTIFICAZIONI
                                                                                           http://friendofthesea.org
                                                                                           http://www.msc.org
                                                                                           http://www.earthisland.org
                                                                                           http://www.ecosystemsafetuna.com
                                                                                           http://www.alaskaseafood.org

Rispetto al pescato cresce il peso dell'acquacoltura nel mondo in milioni di tonnellate
160                                                                                         Il grafico evidenzia come
140                                                                                         il peso di quanto deriva
120
                                                                    acquacoltura            dall'acquacoltura, che nel 2012
                                                                    66,6 mil./tonn.         valeva 66,6 milioni di tonnellate
100                                                                 nel 2012                di prodotti ittici, contro i 91,3
80                                                                                          milioni che derivano dalla pesca,
                                                                                            sia aumentato progressivamen-
60                                                                                          te negli anni
40
                                                                    pescato
                                                                    91,3 mil./tonn.         Fonte: Fao
20                                                                  nel 2012
 0
 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2012

cos'è l'acquacoltura
il boom mondiale di un settore
L’acquacoltura consiste nell’allevamento di organismi                Si tratta di un’attività che, se dal punto di vista
acquatici (marini o d’acqua dolce), il cui ciclo di sviluppo         commerciale è posta in relazione con la pesca, sotto il
viene controllato dall’uomo sia in ordine alla                       profilo giuridico e delle normative (europee e nazionali)
riproduzione e alimentazione, sia attraverso interventi              è invece considerata attività agricola. L’acquacoltura, a
sull’habitat. Tale attività è finalizzata all’aumento della          livello mondiale, secondo la classificazione fatta dalla
produzione di pesci, crostacei, molluschi e vegetali                 FAO (Food and Agricolture Organization) riguarda 250
acquatici che, a causa dello sfruttamento indiscriminato             specie, di cui solo 65 vengono commercializzate in Italia.
delle risorse marine, la pesca tradizionale non è più in             Di queste le più diffuse sono la trota – per la cui
grado di assicurare. A livello mondiale oggi                         produzione, in Europa, l’Italia è seconda solo alla Francia
l’acquacoltura vale la produzione di 66,6 milioni di                 – la spigola, l’orata, il cefalo, i mitili, le vongole, le
tonnellate di prodotti ittici (contro i 91,3 della pesca).           ostriche e l’anguilla.
Considerate le piante acquatiche e le alghe anch’esse                In Italia gli impianti più importanti di vallicoltura sono
allevate in acqua, il volume dell’acquacoltura raggiunge i           ubicati soprattutto nel nord del Paese e in particolare in
90 milioni di tonnellate.                                            Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
consumatori
settembre 2014                                                                                                         9

regole cercasi                                                 Tonno rosso
in alto mare                                                   salvezza vicina?
Nonostante gli sforzi (e anche gli importanti risultati        Uno degli allarmi di cui a gran parte dei consumatori,
ottenuti) sul piano del rispetto delle regole e delle          anche non particolarmente attenti alle cose della
certificazioni degli standard di pesca, alcuni problemi        pesca, sarà capitato di sentir parlare negli ultimi anni
rimangono specie relativamente alle grandi flotte di           è quello relativo al tonno rosso. Una specie a rischio
pescherecci. Parliamo di barche di decine e decine di          estinzione nel Mediterraneo per l’eccesso di catture
metri che consentono di lavorare e congelare in grandi         effettuate.
quantità il pesce appena pescato. Queste navi possono          Dalla mobilitazione di tante associazioni e
stare in mare per diverse settimane e pescano spesso           dall’impegno concreto di tanti soggetti (tra cui Coop,
oltre le 200 miglia nautiche dalla costa. Se più vicino        prima in Italia ad aver sviluppato su questo una
a riva valgono le norme fissate dai singoli paesi (e i passi   apposita campagna), la cattura e poi la vendita del
avanti fatti in molti casi sono importanti), quando si         tonno rosso è stata in larga parte bloccata.
pesca fuori da queste zone, il problema del rispetto delle     “È una crisi su cui lavoriamo da 15 anni – spiega
regole diventa molto più complicato, anche perché,             Marco Costantini del Wwf – e possiamo dire che un
nonostante la Convenzione sul diritto del mare del 1994,       percorso molto positivo è stato fatto. A novembre
non esiste una autorità che possa far rispettare gli           del 2014 saranno disponibili i nuovi dati sulle
accordi internazionali.                                        popolazioni marine e vedremo cosa emergerà. Quel
Altri temi delicati sono quelli delle condizioni di lavoro     che già ora credo si possa dire è che siamo vicini alla
degli equipaggi e poi quello delle tecniche di pesca, in       possibilità di uscire da una situazione di crisi”.
particolare quelle con reti a strascico o reti derivanti che   Un esempio di come la possibilità di cambiare le
distruggono i fondali e comportano la cattura di molti         cose esista.
animali spesso uccisi inutilmente.

annualmente rileva lo stato di sa-        tutti i livelli, di azioni coordinate   quelli europei e del nord Ameri-
lute delle risorse ittiche del piane-     che consentano di invertire la rot-     ca. Per completare il quadro e ca-
ta. Ebbene nel rapporto del 2014,         ta”. Perché anche se la sensibilità     pire il livello di formidabile pres-
la Fao certifica come il livello di       dei consumatori è aumentata (co-        sione che si sta esercitando sulle
stock di pesce sfruttati in maniera       me vedremo dopo) e tante cam-           risorse ittiche complessive, è im-
eccessiva è del 28,8%. Si tratta di       pagne si sono sviluppate su questi      portante ritornare al quadro d’in-
una cifra che pur con andamenti           temi, ancora molto resta da fare.       sieme fornito dalla Fao. Detto
non sempre lineari, vede una pro-         Però deve esser chiaro che inver-       che per un 28,8% dei tipi di pesce
gressione molto rilevante rispetto        tire la rotta è possibile perché la     siamo al sovra sfruttamento, per
al 10% del 1974, nel senso che, da        stessa Commissione Europea,             un altro 61,3% di specie siamo
allora, è quasi triplicata.               assieme ai dati sul Mediterraneo,       in pieno sfruttamento, il che si-
Il picco più negativo si è avuto nel      ha diffuso anche quelli su mar          gnifica una popolazione che resta
2008 con un 32,5% di specie pe-           Baltico, mare del Nord e Atlan-         stabile e dunque non consiglie-
scate in eccesso. Poi c’è stato un        tico nordorientale. Ebbene qui,         rebbe di aumentare i livelli di pe-
piccolo recupero, ma guai a pen-          grazie a piani rigorosi sulle cat-      scato. Solo per un 9,9% delle spe-
sare di abbassare la guardia. Oggi        ture possibili, che hanno coin-         cie siamo a un livello di cattura
nel mondo (dato 2012) si pesca-           volto in primo luogo gli stessi         che ha ancora margini per poter
no ogni anno 91,3 milioni di ton-         pescatori e a controlli successivi,     crescere.
nellate di pesce. Di cui 82,6 mi-         la quantità di specie sovra sfrut-
lioni di tonnellate in mare e 11,1        tate si è ridotta drasticamente         Il boom dell'acquacoltura
milioni in acque interne come             dall’86% al 41%.                        Tutto questo rappresenta però
fiumi e laghi.                            A proposito di queste cifre, va         solo la metà dei volumi relativi
“Il re è nudo – spiega Marco Co-          detto che si tratta di calcoli com-     al consumo di pesce. Infatti, con
stantini, responsabile del pro-           plessi e difficili, non disponibili     una crescita davvero esponenzia-
gramma mare del Wwf – nel sen-            nella stessa misura su tutte le aree    le, agli animali pescati in mare va
so che le cifre degli organismi           del pianeta, ma comunque frutto         sommata la quota di animali alle-
mondiali ci mettono davanti alla          di un lavoro sempre più attento         vati con la tecnica dell’acquacol-
necessità di un impegno forte a           ed esteso, specie per i paesi come      tura. Dall’acquacoltura (di cui
                                                                                                    continua a pagina 10 >
COM'È PROFONDO IL MARE - Coop consumatori
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pesce, consumi mondiali in crescita
Quasi 20 chili a testa. Ma in Italia...
I dati sul consumo di pesce a livello mondiale              che la Coldiretti nel 2013 siamo tornati dopo diversi
segnano un costante aumento. Secondo la Fao, dai            anni sotto ai 20 chilogrammi a testa. Ma soprattutto,
9,9 chili a testa annui di fine anni ’60 si è passati ai    la strategia di spending review delle famiglie ha
17,6 chili del 2007 e via via sino ai 19,2 chili del        penalizzato il pesce fresco rispetto a prodotti
2012 (ultimo dato disponibile). Questa crescita è più       inscatolati o conservati. In questo quadro spicca il
forte nei paesi in via di sviluppo e specie in Cina.        dato in controtendenza dei negozi Coop dove invece il
Ovviamente, anche per la sua importanza nel                 consumo di pesce fresco continua ad avere il segno
contribuire a una alimentazione sana ed equilibrata,        più. A livello europeo i più grandi consumatori di
il consumo di pesce è stimolato e considerato               pesce sono i portoghesi che spendono 264 euro a
positivamente.                                              testa in un anno, seguiti dagli spagnoli con 245 euro.
In questo quadro, specie per colpa della crisi              Al terzo posto noi italiani con 159 euro, seguiti dai
economica che dura ormai da diversi anni, il dato           francesi con 152 euro, svedesi con 143 e greci con 111,
italiano si mostra in controtendenza anche                  mentre la media Ue è di 105 euro. Per la cronaca la
rispetto ad altri paesi europei. Sia secondo l’Ismea        Germania è penultima con 59 euro di spesa pro capite.

... ne importiamo per 4 miliardi e più
Per far capire meglio come vanno le cose per                   euro, ma ne importa per 465 milioni. E lo stesso schema
l’industria ittica tricolore va evidenziato che il             si ripete in tanti altri casi: per calamari e calamaretti ne
fatturato complessivo del settore è in calo: meno              esportiamo per 10,5 milioni di euro, ma ne importiamo
4,7% nel 2013 su un 2012 che aveva segnato un                  per 272 milioni; per gamberi e gamberetti ne esportiamo
meno 9,5% sul 2011. Va poi aggiunto che comunque               per 22 milioni e ne importiamo per 189 milioni,
nel settore ittico abbiamo storicamente una bilancia           esportiamo orate per 10,6 milioni e ne importiamo per
commerciale in saldo decisamente negativo, nel 2013            110 milioni. Anche per mitili e cozze, dove vantiamo una
per quasi 3 miliardi e 700 milioni di euro. L’Italia           importante produzione, a fronte di un export di 9,8
infatti esporta pesce e prodotti ittici per circa 550          milioni di euro, c’è una importazione di 22,1 milioni.
milioni di euro, ma ne importa per 4 miliardi e                Dunque la probabilità che il pesce che mangiamo, a casa
240 milioni.                                                   o al ristorante, venga da paesi stranieri (magari
Per fare un esempio riferito ad alcune specie e prodotti,      comunque del Mediterraneo come la Spagna o la
l’Italia esporta tonno già inscatolato per 115 milioni di      Grecia), è molto alta.

parliamo anche nella scheda in          crostacei. Lo sviluppo dell’acqua-      tecniche utilizzate, alla gestione su
queste pagine), sono infatti sta-       coltura è legato proprio alla ricer-    basi scientifiche dei progetti”.
ti ricavati, nel 2012, 66,6 milioni     ca di una maggior sostenibilità         “È però indubitabile – spiega Pao-
di tonnellate di prodotto di cui        della filiera legata al consumo di      lo Bray, fondatore di Friend of the
molto più della metà viene dalla        pesce nel mondo. Ma anche qui           sea – che, essendo l’acquacoltura
Cina (seguita da Indonesia e In-        occorre avere attenzione. “L’ac-        una tecnica relativamente recente,
dia). Erano 49 i milioni di tonnel-     quacoltura è uno strumento che          nel giro di 20 anni si sono registra-
late prodotti nel 2007 (dunque un       non può essere considerato co-          ti passi avanti notevoli, riducendo
+ 35% in 6 anni). Acquacoltura          munque come una soluzione –             gli impatti. E ancora molto si può
significa specchi delimitati di ac-     spiega Marco Costantini del Wwf         fare”. E difatti per l’acquacoltura
qua, in mare vicino alla costa, ma      – perché ha un suo impatto e dun-       come per la pesca esistono certi-
anche in laghi o fiumi, in cui ven-     que occorre avere attenzione al-        ficazioni di qualità e sostenibilità
gono allevati pesci, molluschi o        la sostenibilità degli impianti, alle   sempre più diffuse.
consumatori
settembre 2014                                                                                                        11

I tipi di pesce più consumati nel mondo                                                       Fonte: Unione Europea

 Tipi di pesce                consumo pro capite*                % pescato                   % allevato
 Tonno                                   2,14                        100                            0
 Merluzzo                               1 ,96                         98                            2
 Salmone                                 1,72                          2                           98
 Merlano nero                           1,64                         100                            0
 Aringa                                  1,18                        100                            0
 Mitili                                  1,16                         10                           90
 Nasello                                0,94                         100                            0
 Sgombro                                0,87                         100                            0
 Pangasius                              0,80                           0                          100
 Gamberetti                             0,75                          46                           54
 Sardine                                 0,71                        100                            0
 Calamaro                               0,70                         100                            0

Nel mondo il 62% dei consumi totali di prodotti ittici è concentrato su 12 specie che sono proposte in questa
tabella. Per salmone, mitili e pangasio quasi tutto il prodotto deriva da acquacoltura.

*valori in kg

Uno dei problemi che si porta die-      dalle tecniche di pesca (come davvero tanti, quantità difficili an-
tro l’acquacoltura è che per nu-        quella con le reti a strascico) che che solo da immaginare – spiega
trire i pesci in larga parte si usano   danneggiano i fondali.                Marco Costantini del Wwf –. Per
conserve e prodotti a base di pe-                                             questo sembra difficile pensa-
sce. Fatte le debite proporzioni, si    Marchi di certificazione              re al rischio di esaurire una risor-
ripropone un tema simile a quel-        e campagne aiutano                    sa come questa. Io però faccio un
lo degli impatti derivanti dal con-     Come visto, la scatoletta di tonno esempio partendo da mia figlia.
sumo di carne. Infatti nel 2012         che apriamo, così come la soglio- Per lei sino a poco tempo fa conta-
su 158 milioni di tonnellate di         la o il branzino che ci cuciniamo, re sino a 10 era pensare a qualcosa
prodotti ittici complessivamente        dietro di sé raccontano proble- di davvero grande. In poco tempo
prodotti al mondo (91,3 pescati         mi piuttosto complessi. Problemi il limite si è spostato, è diventato
e 66,6 provenienti da acquacol-         nella cui gestione occorre cercare 50, poi 100 e così via. Anche noi
tura), 21,7 milioni di tonnellate,      di tenere insieme le esigenze ali- dobbiamo ricordarci, quindi, che
cioè poco meno del 14%, non è           mentari di milioni dei 7 miliardi una cosa che sembra enorme e
stato destinato all’alimentazione       di abitanti del pianeta, il fatto che lontana, può presto diventare fa-
umana. A parte una quota desti-         la pesca sia una potente industria, miliare. Non dico questo per spa-
nata a oli e creme, il resto è diven-   ma anche il lavoro e la fonte di so- ventare, ma per dare stimoli a un
tato mangime per altri pesci.           stentamento per milioni di perso- impegno che deve essere di tutti,
“Va detto – spiega ancora Paolo         ne specie nei paesi più poveri (sui inclusi i consumatori, che devono
Bray – che la quantità di alimenti      4,72 milioni di barche da pesca guardare alle certificazioni, chie-
utilizzata nell’acquacoltura è sta-     esistenti al mondo, la Fao stima dere a chi vende loro un prodotto
ta ridotta progressivamente negli       che il 79% sia sotto ai 12 metri).    da dove viene, non comprare pe-
anni, grazie all’evoluzione delle       Poi, non certo da ultimo viene il sci di taglia troppo piccola, chie-
tecniche e dei prodotti utilizzati”.    tema della sostenibilità, cioè del dere prodotti di stagione. Per ca-
D'altro canto l’acquacoltura, che       governare questi processi salva- pirci, informarsi vuol dire che a
ovviamente si adatta ed è possi-        guardando le risorse per il futu- volte il pesce che mangiamo al ri-
bile solo per alcuni tipi di pesci,     ro e tutelando la biodiversità. “I storante e che pensiamo venga dal
elimina tutti i problemi derivanti      pesci che nuotano nei mari sono Mediterraneo è stato sostituito da
                                                                                                  continua a pagina 13 >
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consumatori
settembre 2014                              primo piano ambiente                                                      13

pesce pescato magari in Atlantico,
al largo delle coste africane o chis-
sà dove. Magari è ottimo pesce,                        alfabeto alimentare
certificato e buono, ma è bene sa-
pere tutte queste cose”.
L’ultimo tassello di questa no-            di   Eugenio del Toma
stra ricostruzione legata al mon-          presidente onorario dell’Associazione
do della pesca a livello mondia-           italiana di dietetica e nutrizione clinica
le contiene le note più positive.
Perché, a fronte dei dati preoccu-
panti che abbiamo visto sul sovra
sfruttamento di buona parte delle
risorse ittiche, già da diversi anni
si è sviluppata l’azione di associa-
                                           Mangiar pesce,
zioni ambientaliste e gruppi di            vi spiego perché fa bene
cittadini, tesa proprio a promuo-
vere e sollecitare una pesca più
sostenibile e attenta.                             Alcuni anni prima che dilagassero in Europa le preoccupazioni
Una delle conseguenze di questo         sulla “mucca pazza”, una delle più prestigiose riviste mediche (The Lancet)
ampio movimento è lo sviluppo           aveva pubblicato una rassegna sui pregi nutrizionali dei pesci, concluden-
di una serie di certificazioni sulle    do con la frase: “Un maggior consumo di pesce può risultare particolar-
modalità di pesca, che si sono dif-     mente utile per la salute umana”.
fuse in tutto il mondo.                 Infatti, gli studi pubblicati negli ultimi decenni hanno confermato l’atten-
                                        dibilità scientifica di quel suggerimento. Al punto che le raccomandazioni
Proprio l’italiano Paolo Bray,
                                        delle linee-guida nutrizionali dei Paesi più evoluti concordano ormai
vant'anni fa fondatore di Friend        nell’incoraggiare il consumo del pesce, proponendo a chiunque
of the sea e dirigente di               almeno due o tre pasti settimanali a base di pesce. Perciò, non accontentia-
Dolphin safe è stato uno dei            moci di riscoprire il pesce soltanto nei ristoranti specializzati ma consumia-
protagonisti di questa crescita         molo più spesso, anche a casa e nella forma più economica di “pesce azzur-
positiva e importante: “Come            ro”. Senza offendere il palato dei buongustai ricordiamoci che non esistono
Friend of the sea oggi certifi-         riserve da parte della medicina neppure sulla validità nutrizionale del
chiamo oltre 400 aziende di 50          pesce surgelato o di allevamento, certamente meno costoso ma più ricco di
paesi diversi. I risultati ottenuti     pregi nutrizionali di ostriche o aragoste.
in questi decenni sono stati im-        La “carne” dei pesci va considerata, per quanto riguarda il contenuto pro-
portanti e positivi. Oggi il 95%        teico, allo stesso livello delle altre carni con analogo valore biologico ma
delle industrie mondiali è certi-       con il vantaggio di una più facile masticazione e di una migliore dige-
ficata Dolphin safe, il che signi-      ribilità. Questa caratteristica ne ha motivato da parte dei medici, in ogni
                                        tempo, la prescrizione preferenziale per anziani, bambini o malati. Oggi, ci
fica migliaia e migliaia di questi      interessa ancora di più che, a parità di aminoacidi, nessun altro alimento di
animali, che prima venivano uc-         origine animale permette, come il pesce, di contenere l’apporto di
cisi perché finivano nelle reti du-     grassi saturi, rifornendoci nel contempo di un pregiato gruppo di gras-
rante la pesca di altre sepcie co-      si polinsaturi, noti come “omega3”.
me il tonno, vengono ora salvati        Il grasso dei pesci, in primo luogo del pesce azzurro ma anche dei pro-
ogni anno. La sensibilità verso la      dotti di acquacoltura e in particolare delle trote, oltre a fornire i progenitori
certificazione è più forte nei pae-     biochimici di una complessa famiglia di prodotti attivi nella vasodilatazio-
si occidentali, dove anche catene       ne e vasocostrizione delle arterie, influisce favorevolmente sulla viscosità
della grande distribuzione come         del sangue, sulla coagulazione e sulla stessa permeabilità ed elasticità del-
Coop esigono il rispetto di stan-       le pareti cellulari. Nell’invecchiamento o in situazioni particolari (obesità,
dard precisi. Ma anche nei paesi        diabete, diete squilibrate) alcuni derivati dell’acido linolenico non possono
                                        più essere ricavati dal capostipite chimico alla velocità e nei quantitativi
in via di sviluppo o emergenti,
                                        ottimali. Perciò, mangiare una porzione di pesce un paio di volte a settima-
l’attenzione cresce. Dunque la          na può rifornirci anche di quei nutrienti intermedi dal nome impronuncia-
strada imboccata può produrre           bile (eicosapentaenoico, docosaesaenoico, ecc.), capaci di riequilibrare i
ulteriori risultati e l’attenzione      rapporti fra le varie frazioni grasse del sangue e di ridurre l’ipertri-
dei consumatori e dell’opinione         gliceridemia (ma non l’ipercolesterolemia!). Il pesce non è un farmaco
pubblica è decisiva. Ma guai ad         ma può fornirci naturalmente degli utili principi attivi senza dover ricorrere
abbassare la guardia”. ●                agli integratori del commercio. ●
14                                      primo piano consumi e diritti

 È cresciuto del 6,3% negli ultimi due anni (15 euro) l'esborso per le famiglie
 italiane. Quella per il servizio idrico integrato è una spesa diversissima da città
 a città, una giungla di piani tariffari su cui gravano investimenti pagati e mai
 realizzati e dispersioni idriche pari a un terzo. Un sistema, dice il rapporto
 di Federconsumatori, che dovrebbe cambiare alla svelta. Vediamo in che modo

acqua
la bolletta
dai mille
prezzi

di Claudio Strano

          L'acqua è una ma le bol-     Isernia. Davvero pochi. Nel mez-          (+78,6% contro +22,8% dell'in-
lette sono un'infinità, più care ne-   zo esatto, Bologna.                       dice dei prezzi, dati Istat) pur ri-
gli ultimi due anni (mediamente        Il capoluogo emiliano "centra"            manendo l'Italia uno dei paesi
del 6,3%, pari a 15 euro) e senza      con 241 euro la spesa media de-           europei dove l'acqua risulta meno
una logica apparente. L'oro blu lo     gli italiani per il servizio idrico in-   cara. Ma anche i redditi – vien da
paghi quattro volte di più se sei di   tegrato, una spesa composta da 5          dire – sono meno elevati e la di-
Pisa rispetto a un milanese, e male    voci (quota fissa, costi per i servi-     soccupazione è ai massimi livelli.
ti va comunque se vivi in Toscana.     zi acquedottistici, di fognatura,         Insomma, come se non bastasse
Dai 381 euro di Pisa e i 379 euro      depurazione più l'l'Iva) che risul-       siamo all'ennesima voce che rinca-
di Siena e Grosseto – calcolati per    ta ancora in crescita con un co-          ra a fronte di una giungla tarif-
una famiglia di tre persone con un     sto a metro cubo di 1,60 euro. Se         faria difficile da giustificare, an-
consumo medio di 150 metri cu-         consideriamo l'ultimo decennio,           che per via di una strutturazione
bi all'anno – si scende infatti fino   l’aumento medio è stato triplo            dei prezzi abbastanza omogenea
agli 88 euro di Milano e agli 86 di    rispetto al valore dell’inflazione        su scala nazionale. Ciononostante
                                                                                                  continua a pagina 16 >
consumatori
settembre 2014                                                                                                    15

Una risorsa da non sprecare. Ecco come
Accorgimenti e comportamenti virtuosi per ridurre i consumi
record degli italiani (che sono di 172 litri al giorno a testa)

Si scrive dispersione idrica e si legge tubature                 all’anno. Lo sciacquone rappresenta il 20% del
colabrodo: secondo il rapporto di Legambiente                    consumo giornaliero di acqua di una famiglia.
(Ecosistema Urbano 2013) mediamente il 33%                  3•Q   uasi il 40% del consumo ìsi gioca nella scelta tra
dell’acqua immessa nei condotti (per tutti gli usi) va           la doccia e la vasca dove il bagno risulta più
persa. Il problema è particolarmente sentito al Sud              rilassante ma tre volte più dispendioso: circa 150
(42%) e al Centro (33%), mentre va meglio il Nord                litri di acqua! Per ridurre i consumi idrici anche
con percentuali di perdite al di sotto della media               scegliendo la doccia, adottiamo il sistema della
nazionale (27%). Undici sono i capoluoghi che                    interruzione rapida del flusso (da mettere sul
disperdono oltre la metà dell’acqua immessa nelle                soffione che momenteneamente si blocca) o gli
tubature: L’Aquila e Cosenza (68%), Latina (62%),                aereatori tra rubinetteria e flessibile.
Gorizia (56%), Salerno, Avellino e Pescara (55%),           4 • Usiamo lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico
Grosseto (54%), Catania (53%), Palermo e Potenza                 ed evitando, magari, il prelavaggio. Ogni scarico
(52%). Accando alla dispersione idrica c'è il tema               equivale a circa 10 litri di acqua.
degli sprechi che per quanto si stiano riducendo, vede      5 • Quanta acqua scorre a vuoto mentre aspettiamo
storicamente gli italiani, grandi consumatori di acqua           che diventi calda? Possiamo allora raccoglierla in
potabile ( 172 litri al giorno secondo l'Istat), ai primi        un recipiente e usarla nel water o per altri scopi.
posti assoluti nel mondo. Come limitare l'uso               6•R   ipariamo i rubinetti che sgocciolano, possono
eccessivo di una risorsa così preziosa per l'uomo ma             sprecare fino a 100 litri di acqua al giorno. E
non illimitata? Vediamolo insieme con alcuni consigli.           chiudiamoli mentre ci laviamo i denti o ci radiamo.
Seguendoli, si arriva a risparmiare fino a 50 mila litri    7 • Innaffiamo il giardino alla sera o al mattino presto
di acqua in un anno.                                             quando c'è una minore evaporazione. E
                                                                 possibilmente con impianti di irrigazione a goccia o
1•A  pplichiamo ai rubinetti il rompigetto, un                  a nebulizzazione. Ancora meglio riciclare l'acqua
    semplice dispositivo che, miscelando l’acqua con             piovana o di risciacquo delle verdure o quella dello
    l’aria, può ridurre i consumi anche del 50%. Costa           scolo della pasta.
    uno o due euro!                                         8 • Lavando l'auto con acqua corrente sprechiamo
2 •	Usiamo lo sciacquone con il sistema a doppio                fino a 150 litri d’acqua. Se usiamo due secchi, uno
    pulsante, con lo stop o interrompendo noi il                 per il lavaggio e uno per il risciacquo, possono
    tiraggio: si risparmiano così anche 20.000 litri             bastare 30 o 40 litri.
                                                               Fonti: Altroconsumo e siti web specializzati
16                                        primo piano consumi e diritti

le differenze in euro appaiono ma- Costo del servizio idrico nei capoluoghi di provincia
stodontiche da città a città, e, di- (media annua in euro per una famiglia di 3 persone che consuma 150 m3)
cono in tanti, andrebbero livellate
almeno su base regionale riducen-                             241 la media nazionale - Bologna
do l'eccessiva frammentazione
nella gestione del ciclo dell'acqua.
Ma soprattutto andrebbero ridot- 239          	Asti
                                          238 	Lecco
                                                                                      249 	La Spezia
                                                                                      254 	Vercelli
te, sostengono tutti, tranne i mila- 232 Belluno                                      255 	Ascoli, Fermo
nesi, ovviamente, e più in genera- 229 	Torino                                             e Piacenza
le i lombardi (a Monza spendono 227 	Novara                                           257 	Ancona
128 euro, a Varese 132), né si pos- 220	Modena                                        260 	Vicenza e Padova
sono lamentare quelli di Cosenza          217	Matera                                  269 Bari, Barletta,
                                          213	L'Aquila e Pescara                      	Andria, Trani, Brindisi,
(110 euro) o di Imperia (133 eu- 206	Mantova                                               Foggia, Lecce,
ro) secondo una mappa che ridi- 203 Brescia e Cuneo                                   	Taranto e Trieste
segna un'Italia a mosaico, come 198	Treviso                                           278 	Rimini
impazzita.                                195 Bergamo                                 303 	Rovigo
A fornirci i dati aggiornati al 2013 193	Pordenone                                    308 Biella
è la XIII indagine nazionale a 190	Cremona e Verona                                   310 	Genova e Parma
                                          185	Venezia                                 314 	Ravenna
campione sulle tariffe firmata da 183	Roma                                            316 	Macerata
Federconsumatori, Centro ri- 147	Savona e Udine                                       330 	Reggio Emilia
cerche nazionale economiche, 133	Imperia                                                   e Ferrara
educazione, formazione (Creef). 132	Varese                                            344 	Cesena e Forlì
Il suo lavoro è stato di monitorare 129	Alessandria                                   359 	Pesaro e Urbino
112 città capoluogo di provincia.         88   Milano                                 381 Pisa
E meno male che hanno procedu- fonte: Creef Federconsumatori 2014
to per capoluogo, poiché "all'inter-
no di una stessa provincia – anno-
ta Mauro Zanini, responsabile EFFETTI DEL REFERENDUM
del Creef ed esperto in materia –
avremmo trovato anche cinque,
                                         l'acqua come bene comune
sette, dieci sistemi tariffari diversi". La battaglia per l’acqua come bene comune è diventata il paradigma di un
                                         altro modello di società. Ma volendo rimanere strettamente legati ai fatti la
                                         questione scaturita dai due referendum del 12 e 13 giugno 2011, in cui il 54%
Una storia travagliata                   degli elettori votò contro la privatizzazione del sistema idrico, è stata
L’estrema differenziazione si allar-     anzitutto quella di dar seguito alla volontà espressa. A fare da controllore
ga ai tempi del servizio (dall’allac-    oggi c'è il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua cui aderiscono
ciamento ai reclami) ed è il porta-      oltre 80 reti nazionali e più di 1.000 realtà territoriali nonché centinaia di enti
to di una storia travagliata del ciclo   locali. Mobilitazioni e campagne, compresa quella di “obbedienza civile”,
dell'acqua, con migliaia di piccoli      mirano ad applicare gli esiti referendari dal basso, qualora le istituzioni
                                         risultino inadempienti. Il panorama è vario e articolato. Alcune città, tra cui
acquedotti sparsi lungo lo stivale,      Ferrara, hanno ridotto la partecipazione pubblica nelle multiutility, altre
assetti idrogeologici i più vari, di-    come Reggio Emilia, Napoli e Palermo hanno imboccato la strada della
verse fonti di approvvigionamen-         ri-pubblicizzazione, in tanti altri casi perm nulla è cambiato. La diatriba ruota
to, una rete di condutture obsoleta      soprattutto attorno alla quota di “remunerazione del capitale investito”,
(di proprietà dei Comuni, in crisi       abrogata dal 2° quesito referendario. I cittadini pagando la bolletta dell’acqua
di liquidità) con dispersioni idri-      non avrebbero più dovuto foraggiare i profitti delle grosse società controllate
                                         dai Comuni e quotate in borsa, come Publiacqua, Acea, Hera, ecc. È andata
che mediamente del 33% – dati
                                         davvero così? No, è il parere del Comitato Acqua bene comune che ha fatto
Cittadinanzattiva e Legam-               ricorso al Tar assieme a Federconsumatori perché alla fine del 2012 l’Aeegi,
biente – che in molti casi supera-       l’Autorità per l’energia elettrica il gas e l'acqua, ha inserito una nuova voce, il
no il 50% o 60% (vedi il box alla        “rimborso degli oneri finanziari”, che altro non sarebbe che una mascheratura
pagina precedente). Altri fattori        per continuare a garantire gli utili ai gestori. Il Tar della Lombardia ha respinto
da considerare sono i chilometri         tali accuse dicendo che il metodo tariffario transitorio definito dall’Autorità si
                                         basa sul cosiddetto "full cost recovery", ovvero sul criterio europeo della
di rete servita (è più facile rag-
                                         piena copertura dei costi, e la questione ora è davanti al Consiglio di Stato.
giungere le case a Milano e in al-       Nel frattempo tuttavia l'Autorità ha fatto restituire dai gestori ai cittadini
tre grandi città che non nei paesini     una parte delle tariffe indebitamente incassate nel periodo 21 luglio - 31
sperduti) e l'efficienza gestionale      dicembre 2011; "perché in contrasto con gli esiti del referendum".
consumatori
settembre 2014                                                                                                        17

(dalla captazione al trattamento          regionale. Vedremo.se sarà così.        La scomposizione
dell'acqua) la cui carenza impedi-        Di certo ci stiamo allontanando         della bolletta pagata
sce a volte persino la continuità         a passi svelti dalla logica degli Ato   dagli italiani per
della fornitura. Succede ad Enna,         (Ambiti territoriali ottimali) ora      il servizio idrico integrato
costretta a contingentare i consu-        accorpati e ridotti sensibilmente
mi per fasce orarie e a fronteggiare      dagli 89 che erano. E alcune delle
le emergenze con i cassoni sui bal-       novità introdotte vengono aper-
coni. Eppure davanti a sé ha solo         tamente apprezzate dalle associa-                 9% quota fissa
tre città che la pagano di più...         zioni di consumatori. Tra queste,                10% Iva
Sulla questione idrica pesano an-         l'addebitamento della quota per
                                                                                                      servizio di
che investimenti dichiarati e poi         gli investimenti "solo" ad opera                 13%          fognatura
mai eseguiti. "Abbiamo scoperto           ultimata!
che solo il 56% negli ultimi anni                                                                          servizio di
                                                                                           28%              depurazione
è stato realizzato – rivela Zanini        Aprendo la bolletta...
– la gente pagava preventivamen-          Prendiamo adesso, attenendoci
te per nulla e la bolletta anche per      alle medie, le singole voci di una               42%              servizio per
                                          bolletta. La quota fissa (ex nolo                               l'acquedotto
questo lievitava". Responsabilità
gestionali che l'ultima di una se-        contatore) rappresenta il 9% della
rie di riforme del sistema di gover-      spesa di una famiglia (21,9 euro).
nance, al decollo dopo ritardi ini-       Si va da un minimo di 2,79 euro
ziali, punta a risolvere.                 a Milano a un massimo di 82,2 a         nazionale di 78 metri cubi, la de-
In base a una legge del governo           Gorizia. "Alzando questa quota –        finizione della stessa spazia da un
Monti, il pallino è passato (dal 22       spiega Zanini di Federconsuma-          minimo di 20 metri cubi ad Asco-
dicembre 2011) a un'authority             tori – le aziende si coprono meglio     li e a Fermo, a un massimo di 250
nazionale, l'Autorità per l'energia       dei costi generali della gestione".     metri a Milano, che anche perciò
elettrica il gas e ora anche il siste-    La tariffa, invece, per il servizio     (oltre alla ricchezza del suo bacino
ma idrico (AEEGSI), la quale ha           acquedottistico si differenzia          idrico) se la passa bene! La tariffa
il compito di applicare le linee di       per fasce progressive di consumo        base si attesta sugli 0,80 euro/m3
indirizzo del ministero dell'Am-          e prevede una tariffa agevolata per     ma è sulle tariffe di eccedenza (da
biente e di definire i piani tariffa-     i consumi più bassi, una tariffa ba-    una a tre, con valori assai oscillan-
ri, per portare gradualmente il set-      se e da una tre tariffe per i consumi   ti) che si produce il maggior diva-
tore a una metodologia di calcolo         più elevati.                            rio sul territorio: un divario che
più omogenea. Il tramite è il co-         Questa fetta della torta, che rap-      vede il centro Italia sempre al di
siddetto Metodo Tariffario Nor-           presenta il 41% del totale della        sopra delle medie nazionali.
malizzato. Dopo due anni di regi-         spesa (98,8 euro), è quella che in-     E qui va aperta una parentesi per
me transitorio, dal gennaio scorso        cide maggiormente sul portafogli.       introdurre le tariffe pro-capite.
siamo in questa fase che dovrebbe         Va sottolineato che se la fascia age-   Oggi sono applicate solo in nove
produrre una tariffa unica su base        volata ha una dimensione media          città (tra cui Bologna, Modena,
                                                                                                    continua a pagina 19 >

la campagna coop dal rUbinetto È meglio
Le fontanelle di una volta stanno                                                 prodotta dal trasporto della minerale
scomparendo dalle città per fortuna                                               (di cui siamo terzi consumatori al
rimpiazzate dai chioschi dell'acqua                                               mondo dopo Arabia Saudita e
pubblica che invece si moltiplicano.                                              Messico) e diminuendo l'impatto
Sono più che raddoppiati in un                                                    ambientale. Coop invita i cittadini a
biennio: dai 354 del 2011 agli 817 di                                             bere acqua del rubinetto, oppure la
fine 2013. Di queste casette                                                      minerale ma proveniente dalle fonti
dell’acqua 382 sono in Lombardia,                                                 più vicine al territorio. Per questo ne
126 in Piemonte, 134 in Emilia            anche Coop con la sua campagna          ha incrementato il numero nella sua
Romagna, 60 in Toscana, 44 in             "Acqua di casa mia" che, dal 2010,      acqua a marchio Coop, alleggerito il
Veneto, 8 in Friuli, 4 in Liguria e una   sensibilizza il cittadino a consumare   pet della bottiglia e operato una
in Puglia. A favore dell'"acqua del       in modo consapevole, riducendo          serie di altre scelte amiche
sindaco" si è apertamente schierata       l'emissione di anidride carbonica       dell'ambiente.
consumatori
settembre 2014                            primo piano consumi e diritti                                                   19

Napoli e Rovigo) ma quella di te-
ner conto dei componenti del nu-
cleo familiare è una tendenza in                          un pianeta da difendere
crescita e rappresenta, dice Feder-
consumatori – assieme alle carte
dei servizi sulla qualità, alla tariffa      di   Mario Tozzi
sociale e alla promozione di cam-            primo ricercatore Cnr - Igag
                                             e conduttore televisivo
pagne anti-spreco – "una battaglia
di civiltà". La tariffa pro-capite ser-
ve oltretutto a disincentivare gli
sperperi e in futuro, con la diffu-
sione programmata dei contatori
digitali (smart meter), permetterà
un controllo più preciso dei con-
                                             S.o.s. privati
sumi "reali" delle famiglie, utile an-       per il patrimonio culturale
che alla individuazione delle per-
dite nella rete domestica.                           Si dice, non del tutto correttamente, che circa il 40% del patrimonio
                                          artistico-monumentale si trovi in Italia e, certamente, nessuna nazione al
Picchi di morosità                        mondo possiede tanti siti classificati dall'Unesco come patrimonio
Le ultime due voci della bolletta         dell'umanità. Ma lo Stato italiano spende, per la protezione dei suoi siti monu-
prima dell'Iva riguardano il ser-         mentali, circa la metà di quanto spendono in media le altre nazioni europee.
vizio di fognatura, che incide            Come sperare che questo immenso patrimonio si conservi? E, soprattutto,
per il 13% sul totale (30,99 euro),       come si può immaginare che venga anche promosso, secondo quanto dettato
                                          dall'articolo 9 della nostra carta costituzionale?
e quello di depurazione che               Si deve pretendere, per prima cosa, che lo Stato impegni maggiori risorse: ma
vale il 28% del totale (67,1 euro).       intanto le mura di Roma e di Pompei crollano dopo ogni temporale, i
Sulla depurazione va detto che l'I-       monumenti vengono corrosi dall'inquinamento e aggrediti dalla speculazio-
talia ha ricevuto varie condanne          ne edilizia, come ci ricordano i casi emblematici di Agrigento e di Selinunte.
dalla Comunità europea e che c'è          Però, non solo accade che i finanziamenti restino desolantemente gli stessi nel
un bel po' da fare. Tra una cosa e        corso degli anni (quando non diminuiscono), ma la stragrande maggioranza
l'altra, si stima che il nostro pae-      dei visitatori e degli incassi dei siti archeologici italiani viene da due sole aree
se abbia bisogno di investimenti          monumentali, quella di Pompei e il Colosseo.
complessivi nei prossimi cinque           Se andiamo nel dettaglio, l'analisi risulta addirittura impietosa: Pompei attira
anni per 25 miliardi che non si           dieci volte più turisti di Paestum (circa 3 milioni all'anno contro circa
sa bene dove andare a prendere.           260.000) e il Vesuvio da solo (area di esclusivo pregio naturalistico e geologi-
                                          co) quasi quanto la stessa Pompei. Questo vuol dire che i denari sono appena
Preferibilmente non dalle tasche
                                          sufficienti per stipendi e manutenzione ordinaria, mentre per la promozione si
dei cittadini che indotti dalla cri-      fa assai poco.
si o per altre ragioni, come solleva      Come se visitare l'Italia rimanesse un atto dovuto, manco fossimo all'epoca del
Federutility (la federazione ita-         Grand Tour, il viaggio di iniziazione culturale dei giovani mitteleuropei dei
liana delle aziende di servizi idrici     secoli scorsi che ha formato Goethe, Stendhal, Andersen e tanti altri.
ed energetici, che parla di "scarsa       Ma oggi non è più così e, peraltro, l'Italia è il paese di vacanza più caro d'Euro-
propensione al pagamento" dovu-           pa e prima o poi i visitatori stranieri ne avranno abbastanza di spendere trop-
ta a malcostume o all’impossibi-          po per vedere poco e male (magari trovando chiusa Pompei per assemblea).
lità a “staccare” l’acqua ad utenze       L'unica soluzione possibile fa arricciare il naso a molti (compreso il sotto-
condominiali), la bolletta non la         scritto), ma non può essere rifiutata per motivazioni ideologiche: facilitare
pagano più. L'indice di morosità          ai privati la possibilità di intervenire con atti di mecenatismo e
si è infatti impennato nel giro di        sponsorizzazione nella promozione del patrimonio artistico-monu-
                                          mentale. Con defiscalizzazioni cospicue, i grandi gruppi privati italiani
un anno e mezzo, dal 4,3% (pari
                                          avrebbero maggior interesse a compiere quello che, in qualche modo,
a 860.000 famiglie) è quasi rad-          potrebbe anche essere considerato un loro dovere: contribuire all'immagi-
doppiato, con il Sud oltre la soglia      ne positiva del nostro paese. E c'è da augurarsi che lo facciano presto e
del 12% e il Nord che si barcame-         massicciamente, nonostante le resistenze di chi pretenderebbe solo inve-
na tra il 3 e il 3,5%. Molto più di       stimenti da parte statale e, mentre questi non arrivano (e non arriveranno),
quanto si registra nei settori del        si meravigliano che tutto vada in pezzi, purché non si venga infettati dalla
gas e dell'energia elettrica, che pu-     contaminazione del denaro privato. Non indicando nemmeno un'alternati-
re hanno bollette più salate.             va praticabile e paventando incomprensibili esautorazioni. ●
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