PREMIO DONA: le voci dei protagonisti - 26 Novembre 2014 - Unione Nazionale ...

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PREMIO DONA: le voci dei protagonisti
      26 Novembre 2014

      Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

      Roma, 26 novembre 2014 – Questa mattina, in occasione dell’ottava edizione del Premio
      Vincenzo Dona, abbiamo ascoltato la voce di alcune fra le imprese protagoniste. Ecco cosa
      hanno dichiarato ai microfoni dell’Unione Nazionale Consumatori:

      “It’s time to share (è tempo di condividere). Per questo si parla di sharing economy, un
      nuovo paradigma che coinvolge i consumatori, promette nuovi scenari alle imprese, ma
      anche alla società, non solo una forma di risparmio dettata dalla crisi (come sostengono i
      suoi detrattori), ma un diffuso atteggiamento solidale e sostenibile che si sta sviluppando
      oltre ogni aspettativa e che stimola crescente interesse da parte dei consumatori e tanta
      voglia di saperne di più”. Queste le parole di Massimiliano Dona, Segretario generale
      dell’Unione Nazionale Consumatori, per presentare l’ottava edizione dell’evento
      consumeristico più importante dell’anno.

      Gianfranco Torriero, Vice Direttore generale ABI, ha dichiarato: “Investire sui giovani,
      sulla scuola e quindi sulla formazione universitaria, costituisce oggi più che mai una scelta
      non solo obbligata in una competizione sempre più globale, ma il modo migliore per creare
      solide condizioni di sviluppo per le nuove generazioni e per il nostro Paese in generale.
      In questo senso il mondo bancario italiano continua a percorrere una strada che sappiamo

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essere quella più giusta e solida; quella cioè rispondente ad una più generale
      responsabilità sociale che trova anche nella dimensione economica italiana riscontri
      sempre più tangibili.
      E’ su queste basi che si colloca il nostro rinnovato impegno per il Premio di laurea che
      l’Unione Nazionale Consumatori promuove da anni con notevole efficacia”.

      “Il mondo associativo di AIDEPI -ha dichiarato Mario Piccialuti, direttore dell’Associazione
      che rappresenta e tutela le aziende del mondo del dolce, della pasta e dei cereali da prima
      colazione – ha da sempre una capacità di cogliere i cambiamenti in atto in tema di
      innovazione, che sia di prodotto o di modalità di comunicazione. Molte aziende, sia del
      mondo dolciario che della pasta, hanno creato un filo diretto con i propri consumatori, non
      solo tramite il canale delle vendite on line ma anche attraverso i social network, come pure
      attraverso numeri verdi dedicati, rafforzando un legame che contribuisce a dare credibilità
      e affidabilità al marchio. Aidepi crede nel diretto coinvolgimento dei consumatori ad un
      mercato più maturo e che affida ad essi un ruolo più centrale e più attivo. Attraverso
      progetti digitali, ad esempio con il blog http://ore17.merendineitaliane.it/ , l’Associazione
      favorisce l’engagement di nuovi protagonisti nel mondo della comunicazione,
      coinvolgendoli direttamente con le aziende ma anche favorendo il sempre proficuo
      scambio di idee tra i consumatori”.

      Matteo Stifanelli, Country Manager Airbnb Italia, ha così commentato: “La Sharing
      Economy permette di trarre il massimo da quello che già si ha, è una trasformazione del
      modo di vivere le risorse. Se penso ad Airbnb, guardo a tutte quelle persone che hanno
      deciso di condividere la propria casa, e il valore generato per chi ospita e per le piccole
      economie all’interno dei quartieri non è solo economico ma è anche emotivo e culturale.
      Questo è qualcosa che non può essere misurato.
      Proprio per l’importanza che hanno, i nostri host sono considerati parte di Airbnb stessa,
      una community fatta di persone di qualsiasi età e nazionalità che ogni giorno decide di
      aprire le porte della propria casa e di condividere ciò che hanno di più prezioso. Airbnb è
      sempre vicina a loro, fornendo supporto, suggerimenti e incontrandoli di persona
      periodicamente. Loro sono Airbnb, noi li ascoltiamo, parliamo e traiamo dai loro feedback i
      giusti input per migliorare. Ma la nostra community non è fatta solo da chi ospita, è fatta
      anche da chi viaggia, e attraverso le recensioni gli host stessi possono migliorare i propri
      servizi o più semplicemente capire che stanno facendo bene il loro lavoro. Quello che
      stiamo sperimentando da anni in Airbnb è che alla base di un servizio che funziona ci
      devono essere persone felici e pronte a dare il loro supporto perché si sentono parte di
      qualcosa di più grande e soprattutto importanti per chi le ascolta”.

      Martin Angioni, Country manager Amazon Italia, ha dichiarato: “Amazon ha puntato sin
      dall’inizio su quegli elementi che nel lungo periodo sono importanti per i
      clienti: ampia selezione di prodotti, prezzi bassi e rapidità delle consegne. Per offrire la
      stessa customer experience ai clienti italiani, siamo in Italia da 4 anni, festeggiati proprio
      in questi giorni, impieghiamo oltre 1.000 persone sui tre siti di Milano (HQ italiano), Castel
      San Giovanni (FC) e Cagliari (customer service). Offriamo una selezione di oltre 1.100.000
      articoli fisicamente presenti nel nostro centro logistico, in oltre 15 categorie
      merceologiche, che possiamo consegnare nel giro di poche ore su Milano e 24 ore in tutta
      Italia. Si tratta del servizio “Spedizione Sera” che consente di consegnare la sera stessa gli
      ordini fatti entro mezzogiorno: 742.000 prodotti disponibili in 39 codici postali dell’area
      milanese, con l’obiettivo di estendere ulteriormente questo servizio.
      Offriamo anche un servizio “Spedizione Mattino”, che consente di recapitare gli stessi
      prodotti entro le 12.00 del giorno dopo a 1.273 codici postali, che rappresentano il 37%

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della popolazione italiana. La nota “ossessione” verso il cliente di Amazon non ha mancato
      di estendersi anche al campo della lettura digitale. Questo ambito è infatti in forte crescita
      grazie al lancio di Kindle, dal 2011 venduto anche in Italia. Dal Kindle store è
      possibile scaricare oltre 90.000 eBook in lingua italiana e centinaia di migliaia di titoli in
      lingue straniere in 60 secondi, a qualsiasi ora del giorno e della notte!”.

      Italo Bussoli, Segretario Generale e Vice Presidente Assofranchising ha dichiarato:
      “Ricercare, innovare e sperimentare nel mondo imprenditoriale è sinonimo di vitalità che il
      mercato attento dei consumatori oggi più di ieri percepisce come un’esigenza
      imprescindibile e verso la quale è disposto a partecipare attivamente attraverso i mezzi di
      condivisione delle esperienze oggi a disposizione di tutti.
      Il consumatore è quindi parte stessa del processo virtuoso che porta un’impresa ad
      adoperarsi affinché il nuovo sia una parte importante del suo business. Il franchising è
      campo di prova privilegiato per imprese e settori sempre nuovi, che proprio grazie
      all’esperienza pregressa delle case madri, i franchisor, possono arrivare sul mercato già
      strutturate e successivamente rinnovarsi e cogliere le esigenze dei singoli consumatori
      tramite l’azione quotidiana e diretta dei franchisee, i punti vendita affiliati, presenti sul
      territorio, in una sfida continua a migliorarsi che porta il franchising ad essere il sistema
      per una proposta di qualità standardizzata al consumatore”.

      Così è intervenuto Assolatte: “Assolatte esprime i più sinceri complimenti all’Unione per
      questa iniziativa, come sempre al passo con i tempi. Assolatte rappresenta e tutela le
      imprese protagoniste della old economy, un modello che tuttora manda avanti il nostro
      Paese. Con 2000 imprese sul territorio, il settore della trasformazione del latte è il leader
      dell’agroalimentare italiano. Lavoro diretto e indotto garantiscono il reddito a oltre
      100mila persone. Le nostre industrie raccolgono ogni giorno il latte di tutte le stalle
      italiane, 32milioni di litri. Abbiamo portato i nostri prodotti in tutto il mondo, rendendoli i
      portabandiera del made in Italy. Prodotti che traggono la loro forza dal passato, dalle
      tradizioni, dalle origini.
      Al contempo questi risultati sono stati raggiunti coniugando la tradizione con
      l’innovazione: innovazione di processo per garantire la massima sicurezza alimentare,
      innovazione delle ricette per incontrare i gusti in continua evoluzione, innovazione dei
      modelli distributivi per portare latte, yogurt, formaggi e burro in tutti i punti vendita
      dell’Italia e del mondo.
      Come sempre, gli imprenditori lattiero caseari sanno prendere il meglio dal passato e dal
      presente. Con questo incontro, l’UNC saprà indicarci gli strumenti del futuro, nella
      considerazione che un consumatore più evoluto, più informato e attento nelle scelte saprà
      riconoscere e premiare la qualità dei nostri prodotti”.

      Gaetano Colabucci, Presidente Assosalute, ha affermato: “Per Assosalute, ‘Innovazione’
      significa principalmente saper parlare ai consumatori, in una logica di sviluppo e
      promozione di un evoluto concetto di salute. In questo quadro, Internet ha ridefinito i
      parametri dell’informazione sanitaria, moltiplicando a dismisura le fonti di informazione e
      la loro possibilità di condivisione, ma al tempo stesso ponendo tutto sullo stesso piano,
      senza fornire alcun evidente strumento per ‘verificare’ la qualità e l’affidabilità delle
      informazioni presenti in rete.
      Questa è la sfida che pongono i nuovi consumatori, e che Assosalute ha colto avviando il
      progetto ‘SemplicementeSalute’ che, senza rinunciare ad essere ‘radicati’ sul territorio, a
      contatto diretto con la gente, vuole ‘portare su Internet’ quei fattori di credibilità e di
      affidabilità della cultura sanitaria, affinché all’innovazione tecnologica e comunicativa
      corrisponda un altrettanto rinnovamento e sviluppo della cultura sanitaria che, in due

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parole, significa Benessere Sociale.

      Questo il commento di Federico Sannella, Responsabile Relazioni Esterne di Birra Peroni:
      “Oggi la sfida è essere all’altezza di un consumatore consapevole, sempre più attento, non
      più fruitore passivo. Un consumatore che interviene, suggerisce e condivide pareri e
      opinioni, aiutando a orientare le scelte dell’azienda. Tutto ciò apre uno scenario nuovo, nel
      quale il nostro prodotto diviene spunto di dialogo e partecipazione. Noi abbiamo intitolato
      il nostro ultimo Rapporto di Sostenibilità ‘Insieme, dalla Terra alla Tavola’, che vuol dire
      vivere la nostra attività in maniera condivisa, con i nostri partner e con i nostri
      consumatori, per migliorare sempre di più e soddisfare le aspettative di tutti. Per questo
      siamo particolarmente contenti di poter partecipare a questo incontro dell’Unione, che
      coglie questa tendenza e ci invita a riflettere sul tema della condivisione e sui nuovi
      rapporti tra mercato e consumatori”.

      Alessandro De Toffol, Marketing and communication Manager Emilione.it, ha dichiarato:
      “La fotografia che oggi andiamo insieme a scattare fa parte di un grande percorso per
      imprese e consumatori. In questo viaggio ‘le parole del nuovo’ non solo ci raccontano gli
      sviluppi di un mercato oggi motrice di un’intera economia, ma testimoniamo ciascuna un
      ulteriore passo avanti verso una nuova cultura imprenditoriale b2c che riconosce nel
      valore delle relazioni che da sempre caratterizzano il nostro Paese congiuntamente a
      prodotto e servizio, il punto di partenza di ogni strategia integrata, di ogni scelta
      imprenditoriale e di ogni futura value proposition.
      In particolare la parola CloudStore rappresentata oggi da Emilione.it, racchiude l’obiettivo
      e l’impegno di offrire all’utente un’esperienza di relazione -prima che acquisto- in armonia
      con la sua persona a prescindere dal canale fisico o digitale, dal device e dalla app
      utilizzati. Questo grazie ad una piattaforma comportamentale volta a portare la relazione
      human to human in qualsiasi contesto, offrendo così all’utente un ‘movimento completo’,
      vero desiderio del prosumer di oggi e di domani”.

      Ecco la dichiarazione di Enel: “Sensibilità ambientale, consapevolezza dei rischi legati al
      riscaldamento globale e la crescente minaccia alla sicurezza energetica internazionale
      spingono le utility come Enel a ricercare soluzioni innovative nella rete elettrica, nello
      sviluppo della produzione di energia verde, nella diffusione della domotica e nella
      promozione di comportamenti razionali nell’uso dell’energia.
      Fare dell’Italia un laboratorio di innovazione tecnologica per Enel significa puntare
      sull’efficienza energetica: in questo ambito le utility possono svolgere un ruolo
      fondamentale facendo leva in maniera efficace sul rapporto consolidato con il cliente,
      l’accesso alle tecnologie, la consapevolezza sulle opportunità di risparmio e la capacità
      finanziaria, e proporsi come fornitori di strumenti e servizi integrati. Inoltre Enel dà
      continuità e sviluppo ad un processo già in corso che interessa la rete di distribuzione con
      i progetti dedicati alle Smart Grid e Smart City, le rinnovabili, le nuove tecnologie
      applicate alle diverse fonti di energia, il miglioramento delle performance operative degli
      impianti”.

      Giuseppe Macchia, Vice president smart mobility Eni Enjoy, ha dichiarato: “La sharing
      economy è parte integrante della ‘cultura del nuovo’ e sta diventando un paradigma
      sempre più centrale nelle vita delle persone, la possibilità di utilizzare un bene senza

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doverlo per forza acquistare. Una nuova idea che prescinde dalla ‘crisi’ che attanaglia il
      paese.
      La sharing economy (che spazia dalle case, ai parcheggi, dagli orti urbani alle biciclette,
      fino ad arrivare alle auto) è in realtà un paradigma molto più dirompente, incentivato
      dall’esplosione delle tecnologie digitali, in cui l’accesso prende il sopravvento sul
      possesso”.

      Luca Colombo, Country Manager Facebook italia, riflettendo sull’importanza della
      condivisione, ha dichiarato: “Social per Facebook significa prima di tutto
      condivisione, come la nostra missione stessa esplicita: rendere il mondo sempre più aperto
      e connesso e offrire a un numero sempre maggiore di persone il potere di condividere e di
      esprimere ciò che è importante per loro.
      In un mondo guidato dall’innovazione digitale e dalla sempre maggiore diffusione di
      dispositivi ‘mobile’, il consumatore ricopre un ruolo centrale. Facebook collabora in Italia e
      nel mondo con istituzioni, associazioni ed esperti e si impegna quotidianamente a essere
      una piattaforma realmente al servizio delle persone, pronta a coglierne le richieste e
      soddisfare le loro esigenze, all’interno di un ambiente sempre più sicuro e protetto”.

      Questa la dichiarazione di Federalimentare: “L’Industria alimentare investe il 2% del
      fatturato in analisi e controllo di qualità e sicurezza, l’1,8% in ricerca e sviluppo formale ed
      informale di prodotti e processi innovativi, oltre il 4% in nuovi impianti, automazione, ICT
      e logistica, per un totale di circa 9 miliardi di euro annui.
      Fra i temi dell’innovazione nel settore alimentare, una parte importante viene orientata
      dalle principali tendenze di consumo: la naturalità e la freschezza dei prodotti, il tessuto, il
      colore, il gusto ed i contenuti organolettici, la ricettazione e le tante sue riformulazioni, il
      porzionamento e la presentazione con il servizio integrato, le valenze nutrizionali e
      salutistiche, la funzionalità, l’occasione ed il luogo di consumo. Basti pensare che circa un
      quarto (24%) del fatturato dell’agroalimentare è costituito proprio da prodotti per i quali
      l’innovazione, anche incrementale, costituisce un fattore essenziale e che incorpora il
      maggiore valore aggiunto: si tratta della gamma del cosiddetto tradizionale evoluto, ovvero
      sughi pronti, oli aromatizzati, condimenti freschi, surgelati, etc., e dei veri e propri nuovi
      prodotti, ossia alimenti ad alto contenuto salutistico e di servizio.
      Se consideriamo le tendenze in atto nei modelli di consumo alimentare, questa
      componente di prodotti più ‘evoluta’ è destinata ad aumentare il proprio peso rispetto al
      cosiddetto alimentare classico (pasta, conserve, formaggi, vino, olio), che attualmente
      costituisce circa due terzi del fatturato totale del settore (66%), mentre il rimanente 10% è
      rappresentato dai prodotti a denominazione di origine e, in misura molto minore, dai
      prodotti biologici. Se il mercato interno comincia perciò a dimostrare che la ricerca e
      l’innovazione sono una delle leve del progresso, quello internazionale ci dice che senza
      capacità d’innovazione il rischio di finire fuori mercato diventa sempre più concreto,
      soprattutto per le nostre commodity”.

      “Per Giflex, ha dichiarato Michele Guala, presidente di Giflex, Associazione italiana dei

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produttori d’imballaggio flessibile, il titolo del convegno ‘Cresce la cultura del nuovo’ può
      essere preso come slogan del gruppo.
      Il nostro lavoro come associazione, ma anche come singole aziende, è da sempre
      improntato alla ricerca delle innovazioni che permettano ai nostri clienti, per la maggior
      parte provenienti dal settore dell’industria alimentare e della grande distribuzione
      organizzata, di fornire ai consumatori prodotti sempre più vicini alle loro esigenze di tutti i
      giorni.
      In questa ricerca innovativa il punto focale è rappresentato dalla sicurezza dei
      consumatori che devono essere certi di poter acquistare prodotti con imballi che
      garantiscano la salubrità dei cibi e nello stesso tempo diano le giuste garanzie di
      conservazione degli alimenti stessi senza poi a fine vita costituire un problema per
      l’ambiente.
      La crescita della cultura delle nostre aziende rappresenta lo strumento migliore per poter
      valorizzare il nostro prodotto e per affrontare nuove sfide garantendo in assoluto la
      sicurezza dei consumatori”.

      Roberto Battaglia, Responsabile Cultura e Sviluppo dell’innovazione Area Chief Innovation
      Officer Intesa Sanpaolo, riflettendo sul binomio cultura-innovazione, ha
      affermato:“Cultura e innovazione rappresentano un insieme sempre più inscindibile.
      Diffondere la cultura del nuovo è ormai una priorità che il mondo della ricerca e le
      organizzazioni in generale, devono collocare nella propria agenda. Tutto ciò serve a far
      progredire se stesse, ma ancor più un sistema Paese che ha quanto mai bisogno di trovare
      nuovi stimoli e nuove idee.
      Intesa Sanpaolo è fortemente impegnata in questa direzione. La recente nascita del Centro
      per l’Innovazione testimonia l’importanza che il nostro Gruppo attribuisce alla ricerca e
      alla realizzazione di nuove opportunità di crescita per i nostri clienti. A questo si
      accompagna l’impegno a divulgare la conoscenza dei fenomeni che stanno attraversando
      la società come fonte di ispirazione per chi, soprattutto nel mondo delle imprese, è alla
      ricerca di nuove vie di sviluppo. In questo senso la consolidata collaborazione con le
      Associazioni dei consumatori rappresenta un pilastro fondamentale. L’iniziativa ‘Cresce la
      cultura del nuovo’ di Unione Consumatori va proprio in questa direzione”.

      Federico Barilli, Segretario Generale di Italia Startup, soffermandosi sul termine startup,
      ha dichiarato: “Startup è una parola relativamente nuova. Che sta entrando sempre più
      nel lessico e nel vissuto delle persone (chi non conosce qualcuno che, anche a causa della
      crisi, non si sta mettendo in proprio o chi non ci sta pensando?). Come associazione ne
      abbiamo recensite 2.716 nel 2014 (erano 1.227 solo un anno fa) e le startup finanziate
      sono cresciute del 74% (dalle 113 del 2013 a quasi 200 del 2014). Inoltre, abbiamo voluto
      dare un volto alla parola startup e l’abbiamo definita ‘giovane impresa innovativa ad alto
      potenziale di crescita’. Giovane, perché nata da poco e non solo per anagrafe di chi la
      fonda. Impresa, perché costituita e registrata. Innovativa, perché porta un modello, un
      processo o un prodotto che porta innovazione. Ad alto potenziale perché, se il modello è
      convincente e la selezione è stata dura – come è anche nel nostro ecosistema – gli

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investimenti disponibili sono consistenti. Per l’Italia si aggiunge l’opportunità, già attiva, di
      imprese mature – soprattutto del made in Italy – che investono in startup innovative. È una
      contaminazione che viene definita nel gergo internazionale Open Innovation. Altra parola
      inglese. Che, unita a startup, per il nostro sistema può significare futuro, crescita e nuova
      occupazione”.

      Gianni Bientinesi, Direttore Relazione Clienti e Studi di Mercato di Leroy Merlin Italia, ha
      dichiarato: “In un contesto in continua evoluzione come quello in cui oggi viviamo, siamo
      sempre più convinti che per le aziende sia il momento di aprirsi per coinvolgere in modo
      attivo i propri referenti.
      Leroy Merlin, per sua natura, è già orientata verso questa nuova modalità di fare impresa
      con il chiaro obiettivo di condividere le competenze per sviluppare maggiore potenzialità
      innovativa, incrementando la competitività e la produttività.
      In quest’ottica abbiamo dunque deciso di promuovere e sostenere diverse iniziative, tra le
      quali l’Osservatorio sulla Casa, un progetto che ha l’ambizione di costruire assieme alle
      persone quello che sarà il nuovo modo di abitare di domani. Per farlo siamo partiti dai
      Giovani, il primo vero motore per la crescita di domani.
      Crediamo infatti che sia importante cominciare oggi a co-costruire il futuro che vogliamo,
      mettendo al centro le persone: perché solo dal confronto e lo scambio possiamo arricchire
      la nostra visione per ottenere risultati innovativi ed in linea con i bisogni concreti espressi
      dai consumatori e dal mercato”.

      “Cresce la cultura del nuovo che è ormai diventato il New Normal” ha dichiarato Giovanni
      Fantasia, Amministratore Delegato di Nielsen Italia. “Anche i consumatori italiani si sono
      evoluti, hanno reagito al difficile contesto economico e, anche grazie allo sviluppo della
      tecnologia, sono diventati ‘smartshopper’. Sono sempre più informati, alla costante ricerca
      del rapporto qualità – prezzo e, soprattutto, aperti a nuove modalità di coinvolgimento:
      interagiscono con le aziende, con altri utenti, utilizzano il mobile nel loro processo
      d’acquisto e sono propensi all’e-commerce e a una shopping experience multicanale dentro
      e fuori dal punto di vendita. La strategia multi-channel si è naturalmente evoluta in omni-
      channel, in cui realtà online e offline sono in continuo scambio. Non esiste più una netta
      demarcazione tra off-line e on-line quando si crea l’identità del brand e si fa pubblicità,
      quando il cliente si informa e scambia opinioni su prodotti e servizi, e infine quando il
      consumatore acquista. Il vecchio e-Commerce si è naturalmente evoluto in ‘everywhere-
      Commerce’”.

      Francesca Rizzo, CEO di SEiD-Security and Identity Sistem ha dichiarato: “Secondo i
      dati dell’Organizzazione mondiale della sanità almeno un farmaco su dieci, nel mondo,
      risulta essere falso, contraffatto o illegale: sono dati allarmanti che dimostrano l’esigenza
      di intervenire sul fenomeno, da una parte con una legislazione più severa, dall’altra,
      fornendo ai consumatori gli strumento adatti per riconoscere un falso. L’etichetta SEiD,
      con la sua tecnologia innovativa, semplice ed economica, mira proprio a fornire a chi
      acquista un farmaco tutte le informazioni di cui ha bisogno, in qualsiasi momento e senza
      costi aggiuntivi, fugando qualsiasi dubbio sulla provenienza e l’autenticità del prodotto.
      Per rendere decisivo il passaggio alla new health è fondamentale aumentare il grado di
      sicurezza dei consumatori: farmaci codificati SEiD vuol dire, farmaci sicuramente originali
      e garantiti dal produttore”.

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Ecco la dichiarazione di Eric Gerritsen, Executive Vice President Communication & Public
      Affairs Sky Italia: “L’impatto del digitale nell’ecosistema delle comunicazione e
      dell’intrattenimento sta trasformando i modelli di consumo, mettendo il cliente sempre più
      al centro : oggi ha più possibilità di scelta, più capacità di far sentire la propria voce, più
      consapevolezza del proprio ruolo. Siamo in un processo di empowerment del consumatore,
      che stimola le aziende a sviluppare una maggiore cultura del servizio al cliente”.

      Queste le parole di Angelo Trocchia, Chairman di Unilever Italia, che ha focalizzato
      l’attenzione sul rapporto fra aziende e consumatori: “Con l’avvento dei social network,
      tutte le aziende hanno dovuto ripensare al rapporto con i propri consumatori; è iniziata
      una nuova epoca in cui la trasparenza, il confronto e lo scambio di idee sono diventate il
      cuore della relazione nonché in alcuni casi anche il punto di partenza per l’innovazione di
      prodotto. In Unilever ad esempio lo abbiamo sperimentato quest’anno decidendo di
      rilanciare sul mercato il Winner Taco dopo aver ascoltato per più di due anni le
      conversazioni dei nostri consumatori sul web. Ma non si tratta solo di social network, il
      successo di altri nostri progetti come il Magnum Store in cui il consumatore può creare in
      negozio il proprio Magnum preferito, o lo Unilevershop.it , il nostro sito di e-commerce
      pieno di offerte per rispondere alle differenti esigenze di differenti consumatori, ci
      dimostrano come nel futuro il consumatore diventerà sempre più parte attiva nella fase di
      creazione, produzione e commercio del prodotto”.

      Lorenzo Paolini, Amministratore Delegato e Vice Presidente Sounth Europe & MEA Area
      Whirlpool Europe ha dichiarato: “L’innovazione tecnologica è da sempre l’elemento
      distintivo dei prodotti Whirlpool ma ad essa cerchiamo di coniugare un design funzionale e
      alcuni aspetti più emozionali che ci derivano dall’osservazione attenta degli stili di vita
      emergenti e dei trend in divenire legati al consumatore. Lavorando in questo modo, siamo
      stati in grado, più di 20 anni fa, di sviluppare un’esclusiva tecnologia 6° Senso che si è poi
      costantemente evoluta diventando oggi ‘Live’ perché permette ai consumatori di interagire
      da remoto con gli elettrodomestici, aggiungendo valore ai device che già possiedono
      migliorando al tempo stesso l’esperienza d’uso degli elettrodomestici, che diviene così
      sempre più intuitiva.
      Il nostro progetto ‘Smart Domo Grid’, che stiamo conducendo in via sperimentale su
      alcune famiglie di Brescia, rappresenta l’avanguardia di questa tecnologia: il focus è
      sull’utilizzo più razionale dell’energia per le utenze domestiche attraverso l’uso di un’app
      con funzionalità demand/response. I primi risultati sono molto interessanti ed
      incoraggianti e ci spingono a continuare a lavorare in questa direzione”.

      Per ulteriori informazioni:
      Sonia Galardo, addetta stampa
      Unione Nazionale Consumatori

Unione Nazionale Consumatori                       -8/9-                                         03.08.2021
Tel: 06-32600239
      Mobile: 333-2347747
      e-mail: sonia.galardo@consumatori.it

      Simona Volpe, addetta stampa
      Unione Nazionale Consumatori
      Tel: 06-32600239
      Mobile: 327-4761405
      e-mail: simona.volpe@consumatori.it

Unione Nazionale Consumatori                 -9/9-   03.08.2021
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