Ponte sullo Stretto di Messina: una storia infinita - Amazon S3
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Ponte sullo Stretto di Messina: una storia infinita Qualche giorno fa il premier, Matteo Renzi, è tornato a parlare della ‘grande opera delle opere’ italiane: il Ponte sullo Stretto di Messina. Si tratta di uno dei progetti mai realizzati dalla storia più lunga, addirittura secolare, periodicamente richiamato come priorità dai Governi delle più disparate coloriture politiche. Per avere un’idea dei vari ‘stop-and-go’ che la caratterizzano, abbiamo voluto ripercorrere, punto per punto, questa ‘storia infinita’. Intanto, che cosa intendiamo per Ponte sullo Stretto di Messina? Il Ponte sullo Stretto di Messina comprende una serie di progetti di ingegneria civile per la realizzazione di un ponte sospeso tra la Sicilia e la Calabria, con sede stradale e ferroviaria, a campata unica. Il progetto complessivo prevede: • 3.300 metri lunghezza della campata centrale • 3.666 metri lunghezza complessiva con campate laterali • 60,4 metri larghezza dell’impalcato • 399 metri altezza delle torri • 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione • 5.320 metri lunghezza complessiva dei cavi • 1,26 metri diametro dei cavi di sospensione • 44.323 fili d’acciaio per ogni cavo di sospensione • 70/65 metri di altezza di canale navigabile centrale per il transito di grandi navi • 533.000 metri cubi di volume dei blocchi d’ancoraggio. A che punto eravamo Il 29 luglio 2011, la concessionaria Stretto di Messina S.p.A.
aveva approvato il progetto definitivo consegnato dal contraente generale Eurolink S.C.p.A. Per dare il via ai lavori mancava solo l’approvazione definitiva del Cipe, ma interveniva un decreto legge del Governo Monti che imponeva, come condizione obbligatoria per rinnovare la concessione, un accordo aggiuntivo tra il contraente generale e la società concessionaria, da ratificare entro il 1° marzo 2013. Non essendo stato raggiunto l’accordo nel termine previsto, il contratto di appalto ha perso la sua efficacia, la concessionaria è stata messa in liquidazione e la realizzazione dell’opera si è bloccata. La proposta tecnica del progetto con contraente generale Eurolink © Ponteurolink.it Leggi anche: Ponte Morandi a Genova: prestigiosa opera di ingegneria o no? Parla l’ing. Brencich La storia infinita 1866. Il Ministro dei Lavori Pubblici Jacini incarica l’ingegnere Alfredo Cottrau di studiare un progetto di ponte
tra Calabria e Sicilia. 1870. L’ingegner Carlo Navone propone l’idea di allacciamento sottomarino di 22 km. 1883. Un gruppo di ingegneri delle ferrovie elabora un progetto di ponte sospeso, articolato in cinque campate. 1909. Dopo il catastrofico terremoto di Messina del 1908, viene pubblicato uno studio geologico della zona. 1921. L’ingegner Emerico Vismara presenta uno studio di galleria sotto lo stretto di Messina. 1934. Il generale del genio navale Antonino Calabretta, presenta un progetto di ponte tra Punta Faro e Punta Pezzo. 1935. Il comandante Filippo Corridoni suggerisce la posa di un enorme tubo d’acciaio sottomarino per il transito ferroviario e veicolare. 1952. L’ingegnere statunitense David B. Steinman, su incarico dell’associazione dei costruttori italiani in acciaio (Acai), redige il progetto preliminare di un ponte lungo 2988 metri, in tre balzi con due piloni alti 220 metri sopra il livello dell’acqua e per 120 metri sotto il mare, con una luce centrale di 1524 metri. 1955. Viene costituito da Finsider, Fiat, Italcementi, Pirelli, Italstrade, il Gruppo Ponte Messina S.p.A. per promuovere studi ingegneristici e ambientali finalizzati alla realizzazione di un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il Continente. 1957. L’architetto Armando Brasini propone un progetto di ponte a più campate sospese su piloni emergenti da isole artificiali. 1968. La legge n. 384 conferisce ad Anas, Ferrovie dello Stato e Cnr l’incarico di acquisire ulteriori elementi di giudizio circa la fattibilità dell’impresa. 1969. Il Ministero dei lavori pubblici bandisce un “Concorso internazionale di idee” per un progetto di attraversamento stabile stradale e ferroviario dello stretto. 143 i progetti presentati, 12 i premi assegnati, 6 primi premi ex aequo di 15 milioni di lire e 6 secondi premi ex aequo di 3 milioni di lire. Stanziati 3 miliardi e 200 milioni di lire per gli studi
preliminari. 1971. La legge n. 1158 autorizza la creazione di una società di diritto privato a capitale pubblico, concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento stabile viario e ferroviario. 1978. Presentato un progetto redatto dal Gruppo Ponte Messina S.p.A., che prevede una soluzione a campata unica di 3.300 m. 1981. Costituita la concessionaria Stretto di Messina S.p.A. a cui partecipano finanziariamente l’Italstat e l’Iri con il 51% e Ferrovie dello Stato, Anas, Regione Siciliana e Regione Calabria in percentuali uguali del 12,25% ciascuno. 1982. Il Gruppo Lambertini presenta un progetto di ponte strallato con due pile nel mare, eliminando le campate di riva. 1984. Il ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, Claudio Signorile, annuncia che “il ponte si farà entro il 1994”. 1985. Definita una convenzione fra Stretto di Messina S.p.A., Anas e Fs. 1986. Presentato un nuovo studio di fattibilità, con i progetti, i costi e l’affidabilità relativi a tre tipologie di soluzioni: in sotterraneo, in mare, in aria. La soluzione aerea a luce unica viene valutata come tecnicamente realizzabile ed economicamente conveniente Il presidente dell’Iri Romano Prodi dichiara che il ponte è una priorità e che i lavori saranno stati ultimati nel 1996. 1987. Il Consiglio di Amministrazione delle Fs delibera in favore della soluzione del ponte sospeso a campata unica di 3300 m. 1992. Bettino Craxi promette in campagna elettorale che tornando a Palazzo Chigi costruirà il Ponte. Viene presentato il progetto preliminare definitivo, comprendente le relazioni tecniche, previsioni di spesa, tempi di esecuzione, e la valutazione d’impatto ambientale, a firma dell’ingegnere inglese William Brown. 1997. Il progetto è approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
2001. I candidati alle elezioni legislative Silvio Berlusconi e Francesco Rutelli annunciano durante la campagna elettorale il loro sostegno politico alla proposta di costruzione del ponte. 2003. Il progetto preliminare, ulteriormente modificato, viene approvato dal Cipe con la valutazione positiva di compatibilità ambientale. Stipulato un accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Economia, Regione Calabria e Regione Siciliana, Anas, Rete Ferroviaria Italiana e Stretto di Messina S.p.A., con gli impegni tecnici e finanziari dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera. Il Ponte è inserito tra i 18 progetti prioritari a livello europeo da rendere operativi entro il 2020. 2004. Il Parlamento Europeo approva il Piano per lo sviluppo delle Reti Transeuropee di Trasporto (Ten-t), che prevede la realizzazione del Ponte. Siglati i protocolli sindacali relativi alla sicurezza dei cantieri e alla formazione professionale. Certificato il sistema in qualità per le gare d’appalto ad evidenza pubblica. 2005. L’Associazione Temporanea di Imprese Eurolink S.C.p.A., capeggiata da Impregilo S.p.A. vince la gara d’appalto come contraente generale per la costruzione del ponte con un’offerta di 3,88 miliardi di euro. Il Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere e la Società Stretto di Messina sottoscrivono un protocollo d’intesa per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nella realizzazione del Ponte. 2006. Impregilo S.p.A. firma il contratto per la progettazione finale e la realizzazione dell’opera con il Contraente Generale, il Project Management Consultant, il Monitore Ambientale e il Broker Assicurativo a seguito della conclusione di quattro gare internazionali avviate tra il 2004 ed il 2005. La legge n. 286 stabilisce che il Ponte non è una priorità nel programma di Governo, differendo nel tempo ogni decisione sulla realizzazione dell’opera. 2007. Il Governo Prodi intende ritirare l’appalto e annullare
il contratto con la Impregilo, ma il Ministro dei Trasporti Antonio Di Pietro, insieme all’opposizione di centrodestra, si oppone procedendo ad accorpare la Stretto di Messina S.p.A. all’Anas, per evitare il pagamento di penali per oltre 500 milioni di euro alle società appaltanti per la mancata esecuzione dei lavori. 2008. Il Governo Berlusconi III annuncia di volere riprendere nuovamente l’iter del progetto di costruzione del ponte. Il Cipe riconferma la pubblica utilità del Ponte. 2009. Il Governo dichiara che i lavori inizieranno l’anno successivo, 2010, e si concluderanno nel 2016. Il Cipe delibera uno stanziamento di 1,3 miliardi di euro, confermato dalla legge n. 102, che nomina un Commissario Straordinario. La Stretto di Messina S.p.A. ordina al Contraente Generale Eurolink l’avvio delle attività per la costruzione del Ponte. Partono i lavori per la deviazione della tratta ferroviaria tirrenica sulla costa calabra e su quella siciliana. 2010. La Stretto di Messina S.p.A. riceve dal contraente generale Eurolink il progetto definitivo del ponte e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Si tratta di oltre ottomila elaborati progettuali che confermano tutte le impostazioni tecniche e i costi di costruzione del progetto preliminare. L’architetto Daniel Libeskind viene incaricato di progettare le principali strutture architettoniche connesse al ponte. 2011. Il Cda della Stretto di Messina S.p.A. approva il Progetto Definitivo. Il costo dell’opera è salito da 6,3 miliardi di euro a 8,5 tenuto conto delle richieste degli Enti locali. Firmati accordi tra le parti interessate per la gestione delle terre movimentate e le procedure di espropriazione. La Camera dei Deputati approva una mozione che impegna il governo “alla soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina”. Il Governo, tuttavia, ribadisce che il ponte si farà. L’Unione Europea non include il ponte sullo stretto tra le opere pubbliche destinate a ricevere finanziamenti comunitari.
2012. Completata a Villa San Giovanni la prima opera propedeutica al Ponte, la variante della linea ferroviaria Cannitello-Villa San Giovanni. Il ministro dell’Ambiente del governo Monti, Corrado Clini, dichiara che “il governo vuole chiudere il prima possibile le procedure aperte anni fa dai precedenti governi”. Successivamente, il governo Monti delibera di prorogare di due anni, i termini per l’approvazione del progetto definitivo del ponte. La Legge n. 221 stanzia 300 milioni per il pagamento delle penali per la non realizzazione del progetto e dispone che Stretto di Messina S.p.A. e il general contractor Eurolink devono stipulare entro il 1º marzo 2013 un atto aggiuntivo al contratto vigente, alla luce della corrente situazione economico finanziaria italiana, pena la fine della concessione. 2013. L’atto aggiuntivo non viene stipulato entro la scadenza prevista, quindi il contratto di appalto fra Stretto di Messina S.p.A. ed Eurolink decade. Un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nomina un Commissario Liquidatore della Stretto di Messina S.p.A. Eurolink dovrà essere indennizzata con il pagamento delle prestazioni contrattualmente previste e già eseguite più una somma pari al 10%, per un ammontare di 45 milioni di euro. 2016. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi rilancia l’idea della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Leggi anche: Un aerobus sullo Stretto di Messina: la proposta di due ingegneri Approfondimenti
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