POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con

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POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
POLLINI E ALLERGIE:
I RIMEDI EFFICACI
PER STARE BENE IN
PRIMAVERA

      In collaborazione con:
POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
Le persone che soffrono di allergia ai pollini
possono manifestare sensibilità a uno o a più
tipi di piante e, con una maggiore frequenza,
alle graminacee.

Sintomi tipici?
Naso che cola e starnuti a raffica!

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POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
A CURA DI

                          Il dr. Renato Ariano è responsabile, dal 2001, della Sezione di Ae-
                          robiologia, Ecologia e Prevenzione Ambientale dell’A.A.I.I.T.O.
                          (Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani Territoriali e
                          Ospedalieri) e gestisce il sito www.pollinieallergia.net sul qua-
                          le viene pubblicato settimanalmente il Bollettino del polline.
                          Specializzato in Allergologia e in Pneumologia, esercita la
                          propria attività a Bordighera, in Liguria, e ha svolto e continua
                          svolgere attività scientifica e di ricerca in campo internistico e
                          allergologico, con la pubblicazione di 210 lavori su riviste na-
  Dr. Renato Ariano
                          zionali ed estere e n. 6 monografie.

  Il dr. Lorenzo Cecchi è Allergologo presso la SOS di Allergolo-
  gia e Immunologia di Prato - USL Toscana Centro.
  È Presidente Designato dell’A.A.I.I.T.O. (Associazione Allergo-
  logi ed Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri) e da oltre
  15 anni si occupa del ruolo dell’ambiente nelle malattie allergi-
  che e, in particolare, dell’effetto dei cambiamenti climatici sui
  pollini allergenici e dei meccanismi molecolari con cui questi
  provocano rinite e asma.
  È autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste internazionali.
                                                                       Dr. Lorenzo Cecchi

                          Il dr. Giuseppe Pingitore si occupa da molti anni sia di malattie
                          dei bambini che di malattie allergiche, anche degli adulti.
                          Fa parte della Società Italiana di Allergologia e Immunologia
                          Pediatrica, in qualità di componente del Consiglio Direttivo. Il
                          dr. Pingitore è laureato a Firenze e specializzato in Allergolo-
                          gia a Roma e in Pediatria a Modena. Ha partecipato a molti
                          congressi in qualità di relatore ed è autore di varie pubblicazio-
                          ni su argomenti di pediatria e allergologia.
Dr. Giuseppe Pingitore

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POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
Pazienti.it in collaborazione con
                 A.A.I.I.T.O.
Il polline è un piccolo grande miracolo della Natura. Esso è fonte
di vita per le piante e le erbe che lo liberano durante le loro sta-
gioni di fioritura, al fine di permettere la fecondazione e prose-
guire il ciclo della vita nel mondo vegetale.

Purtroppo, la dispersione del polline in atmosfera, soprattutto ad
opera del vento, produce anche la possibilità del loro ingresso
nelle vie respiratorie dei soggetti allergici, i quali finiscono per
soffrire di starnuti, naso otturato o gocciolante, prurito nasale,
congiuntiviti, asma bronchiale e, a volte, anche fastidiose der-
matiti.

L’iniziativa di Pazienti.it di produrre questo e-book su “Pollini e
Allergie” è molto utile e lodevole, al fine di diffondere notizie edu-
cazionali relative a queste patologie.

Come Responsabile della Sezione di Aerobiologia, Ecologia e
Prevenzione Ambientale dell’A.A.I.I.T.O. (Associazione Allergo-
logi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri) sono molto
favorevole a questa iniziativa e all’inizio di una collaborazione
tra A.A.I.I.T.O. e Pazienti.it in campo educazionale sanitario.

A.A.I.I.T.O. ha sempre mantenuto, tra i propri obiettivi principali,
quello di diffondere una cultura allergologica nella popolazione,
al fine di una maggiore consapevolezza di queste patologie. Si
stima, attualmente, che in Italia ci siano circa 10 milioni di per-
sone con allergia, pari a più del 20% della popolazione. A questo
proposito A.A.I.I.T.O. svolge costantemente questa attività edu-
cazionale, attraverso i propri siti web:

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POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
www.allergicamente.it
  www.aaiito.it
  www.pollinieallergia.net

Questo ultimo sito, oltre a diffondere periodicamente informa-
zioni sulle allergie da pollini, presenta tutto l’anno il Bollettino
del Polline di tutte le regioni d’Italia, con la situazione attuale e
la previsione per la settimana seguente.

In questa maniera, i pazienti riescono a seguire in diretta gli
andamenti delle presenze dei pollini in atmosfera nelle loro zone
di residenza e possono provvedere tempestivamente alle tera-
pie specifiche e a quelle preventive, rivolgendosi ai loro medici.

Recentemente dal sito è pure scaricabile una specifica App
METEO ALLERGIE, che fornisce direttamente sul cellulare il
Bollettino del polline della propria zona, differenziando le specie.
L’App fornisce anche un diario di autovalutazione clinica che il
paziente può correlare con le presenze dei pollini a cui è sensibi-
le e può eventualmente inviarla, via cellulare, al proprio medico
di fiducia per farsi consigliare.

All’e-book “Pollini e allergie”, l’AAIITO ha voluto affiancare, per
chi volesse approfondire gli argomenti relativi alle allergie pro-
curate dai pollini, un Piccolo Atlante delle piante e dei pollini
allergenici. Il materiale non è troppo specialistico e fornisce ai
pazienti tutti gli elementi essenziali per il riconoscimento delle
piante maggiormente “a rischio” per i soggetti allergici.

Renato Ariano
Medico Allergologo in Bordighera (IM)

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POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
Piccolo Atlante
          erbe e piante allergeniche
GRAMINACEE

Questa famiglia è una delle più diffuse in tutto il mondo. Rac-
chiude al suo interno circa 5.000 generi e quasi 8.000 specie, sia
spontanee sia coltivate, ai fini dell’alimentazione umana.

Sono presenti dal livello del mare fino a più di 3.000 metri di
altezza. I loro fiori possono essere semplici spighette oppure
infiorescenze più complesse, come pannocchie. La loro fioritura
decorre da fine marzo a settembre. L’impollinazione è anemofila
(per opera del vento) con rilascio di ampie quantità di granuli
pollinici in atmosfera.

Solo nei cereali si verifica un’autoimpollinazione e i granuli polli-
nici liberati sono di numero molto inferiore. È la famiglia vegeta-
le che produce il maggior numero di allergie.

Tra i generi più comuni in Italia ricordiamo:

   Lolium perenne (logliarello): anch’essa utilizzata per il foraggio.
Infiorescenza a spiga eretta, lunga circa da 5 a 15 cm.
Fiorisce da marzo a fine settembre.

    Pianta e polline di Lolium perenne

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Poa pratensis (erba dei prati): spontanea nei prati, diffusa dal
livello del mare sino ad oltre 2.000 metri di altezza. Utilizzata per
il foraggio degli animali. Infiorescenza a pannocchia, lunga sino
a 20 cm. Fiorisce tra fine aprile e inizio settembre.

          Pianta e polline di Poa pratensis

   Cynodon dactylon (erba canina): spontanea, in tutte le regioni
italiane. Infiorescenza composta da 3 a 5 spighe sottili.
Fiorisce tra giugno e settembre.

 Pianta e polline di Cynodon dactylon

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Dactilys glomerata (erba mazzolina): spontanea, infiorescenza
a pannocchia, lunga da 8 a 12 cm.
Fiorisce da fine aprile a settembre, è presente soprattutto nelle
regioni italiane settentrionali e centrali.

          Pianta e polline di Cynodon dactylon

   Anthoxantum odoratum (paleo odoroso): diffusa dalla pianura
sino a 1500 metri di altezza. Infiorescenza a pannocchia, lunga
fino a 7 cm. Fiorisce da marzo fino ad agosto.

            Pianta e polline di Antoxantum odoratum

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I granuli pollinici di graminacee costituiscono la principale cau-
sa di pollinosi in Italia. Nel Nord Italia, la prevalenza può arrivare
tra il 70 e l’85%, al Centro Italia si attesta tra il 60 e il 70% e al
Sud e Isole si aggira tra il 30 e il 40%.

I pollini delle graminacee presentano un’alta cross-reattività tra
di loro. Questo significa che i pazienti allergici ai pollini di grami-
nacee, generalmente, reagiscono a tutte le specie della famiglia.

           Calendario fioritura Graminacee in Italia

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POLLINI E ALLERGIE: I RIMEDI EFFICACI PER STARE BENE IN PRIMAVERA - In collaborazione con
La sintomatologia presentata dai pazienti può essere inizial-
mente limitata a congiuntivite o a rino-congiuntivite, ma non
sono rare le forme asmatiche, soprattutto in occasione di espo-
sizioni intense per motivi professionali e/o residenziali.

Una causa di intensa diffusione degli allergeni pollinici può
essere provocata dal taglio meccanico dell’erba che crea una
sorta di “aerosol” pollinico. L’ampia cross-reattività che esiste
in questa famiglia vegetale comporta una stagionalità sintoma-
tologica alquanto estesa, che può decorrere da marzo sino a
settembre.

Le fluttuazioni stagionali possono essere frequenti, con conse-
guenti ripercussioni sulla sintomatologia dei pazienti. Questo è
cagionato dal fatto che le Graminacee comprendono numerose
specie, ognuna delle quali ha un proprio periodo di fioritura che
spesso non coincide con quello delle altre, pur verificandosi nel
periodo globale che tutte le comprende.

Inoltre, alcune specie di Graminacee hanno un secondo perio-
do di fioritura. Infine, la fioritura di queste piante dipende molto
dalle variazioni di temperatura, che possono diversificarsi anche
di molto da un anno all’altro. La possibilità che la sintomatologia
allergica possa insorgere anche con basse concentrazioni polli-
niche è dovuta al fatto che, in caso di elevata umidità, gli allerge-
ni pollinici possono essere liberati in aria con un meccanismo di
shock osmotico.

Queste particelle allergeniche che misurano pochi micron pos-
sono essere molto numerose ed essere aerotrasportate dalle
correnti aeree. Le loro dimensioni ridotte (0,6-2,5 millimicron) ne
rendono possibile l’ingresso nelle vie aeree profonde, con possi-
bilità quindi di crisi asmatiche.

Immunoterapia specifica: numerosi lavori scientifici dimostra-
no l’efficacia di questo tipo di terapia, sia tradizionale sia sublin-

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guale, nella pollinosi da Graminacee. È stata anche dimostrata
la capacità della immunoterapia specifica di prevenire l’asma
da Graminacee e la persistenza del suo effetto anche a lungo
termine.

PARIETARIA

La parietaria, Parietaria officinalis (detta anche vetriola comune),
è un'erba perenne poco ramificata, che può crescere fino a 100
cm e presenta foglie ovali o lanceolate, grandi (5-10 cm) e può
presentarsi dal livello del mare fino a 900 m di altitudine.
Fiorisce dalla prima primavera fino all'autunno.

È anche molto diffusa la Parietaria judaica (erba muraiola o
vetriola), erba perenne infestante che cresce nei terreni secchi e
incolti, nelle fessure dei muri, sulle macerie. Questa erba presen-
te in tutta la penisola. Il fusto è erbaceo, ramificato dalla base,
spesso di colore rossastro, non supera di solito i 40 cm. Le sue
foglie sono pure lanceolate semplici, lunghe 2-3 cm. Gli stami
sono piegati verso l’interno e con il disseccamento si distendo-
no verso l’esterno liberando il polline.

Il periodo di pollinazione è molto ampio, con massimi di concen-
trazione in primavera e da metà estate all’inizio dell’autunno.

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Il granulo pollinico della Parietaria è tri- o tetraporato, 14-19
µm di diametro, molto leggero, facilmente aerodiffuso e possie-
de un alto potenziale allergenico.

La prevalenza della sensibilizzazione al polline di Parietaria, in
Italia, è maggiore al Sud e Isole e nella riviera ligure, raggiungen-
do il 60-80% dei pollinosici. Al Centro la prevalenza è minore
(40%) ed ancora inferiore al Nord (30%).

Caratteristiche della pollinosi da Parietaria, rispetto alle altre,
sono quelle di produrre spesso crisi asmatiche (circa nel 50%
dei casi), di avere un periodo di manifestazioni assai esteso,
tanto da farla considerare quasi una pollinosi perenne, almeno
al Sud. Infine, tende a presentare più frequentemente delle altre
fenomeni di mono-sensibilizzazione.

La dose soglia che causa lo scatenamento delle crisi allergiche,
sembra avvenire alla quota di 30 granuli per metro cubo.

Esistono numerosi lavori che dimostrano l’efficacia della desen-
sibilizzazione specifica per la pollinosi da Parietaria, sia in età
pediatrica che adulta, con persistenza della remissione sintoma-
tologica dopo anni dalla sospensione.

              Calendario fioritura Parietaria in Italia

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ARTEMISIA

L’artemisia o assenzio selvatico (Artemisia vulgaris) è un’erba
perenne, della famiglia delle Composite molto diffusa. Cresce
lungo le strade, nei prati, in radure di boschi, lungo i torrenti, in
zone ruderali, soprattutto in terreni ricchi di azoto. È presente in
tutte le regioni, dalle più settentrionali fino alle mediterranee, dal
livello del mare fino al piano montano.
La fioritura è estivo-autunnale.

Vi sono diverse specie di denominate volgarmente artemisia
come A. absinthium (assenzio vero) A. verlotorum, A. annua, A.
genipi. Il fusto erbaceo cresce fino a 120 cm, ramificato, a volte
rossastro; le foglie sono semplici, alterne, con odore aromatico.
I fiori, di colore giallo-bruno, sono riuniti in piccoli capolini di 3-6
mm disposti in racemi formanti una pannocchia. Le artemisie
solitamente producono grandi quantità di polline, altamente
allergenico, con picchi massimi di concentrazione tra i primi di
agosto e fine settembre. Il periodo è sovrapponibile con quello
di ambrosia.

Il granulo di polline ha un diametro di 18-24 µm, con aspetto al
microscopio ottico echinato (con punte).

               Pianta e polline di Artemisia

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Le specie della famiglia delle Composite che possono produrre
sensibilizzazioni di tipo allergico sono abbastanza poche, in re-
lazione alla numerosità della famiglia. L’Artemisia vulgaris è una
di queste.

La prevalenza delle sensibilizzazioni riferisce un 25% al Nord,
un 15% al Centro e 10% al Sud e Isole. Sono infrequenti le mono
sensibilizzazioni.

Esistono cross reattività con altre Composite, come l’Ambrosia,
e con altri generi come le Graminacee. La sintomatologia può
insorgere nella fine estate o all’inizio dell’autunno.

L’immunoterapia specifica è efficace anche in queste forme di
allergie respiratorie.

       Calendario fioriture Artemisia in Italia

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AMBROSIA

Il genere Ambrosia annovera circa 40 specie di erbe annue o pe-
renni, spesso aromatiche, presenti soprattutto del Nord America,
ma più recentemente diffuse anche in Europa.

È diffusa in tutto il mondo, (USA Canada, Asia, Sud America,
Australia, Asia minore, Giappone Europa), nelle regioni pianeg-
gianti a clima continentale. Cresce su suoli a vegetazione rada o
dove è stata rimossa la vegetazione originaria, non sopporta la
concorrenza di una vegetazione densa. Gli spazi prediletti sono i
terreni incolti o parzialmente coltivati, i terreni ghiaiosi e sabbio-
si, ricchi di azoto; infatti, la diffusione maggiore di Ambrosia in
Europa si registra nei terreni alluvionali dei grandi fiumi.

In Italia, in particolare, le specie più diffuse sono Ambrosia
artemisifolia presente nelle regioni settentrionali nelle zone
ruderali, nei terreni incolti, terrapieni, massicciate ferroviarie e
Ambrosia maritima lungo i litorali sabbiosi. Sono da ricordare,
anche se meno diffuse, Ambrosia coronopifolia nelle regioni del
centro-nord e, Ambrosia tenuifolia e Ambrosia trifida. Il fusto è
ampiamente ramificato e può crescere fino ad oltre 150 cm. Le
foglie sono semplici, generalmente acuminate. I fiori sono riuniti
in piccoli capolini.

Il polline è di piccole dimensioni piccolo, 15-24 µm di diametro,
tricolporato, caratteristica la sua esina microechinata. L’Ambro-
sia produce molti pollini molto aerodinamici facilmente traspor-
tati anche a lunga distanza.

Il periodo di fioritura inizia generalmente nella seconda metà di
luglio, per poi raggiungere i picchi di fioritura più elevati tra ago-
sto e settembre e terminare all’inizio di ottobre. È uno dei pollini
più aggressivi dal punto di vista allergenico e può causare forme
di asma gravi.

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Pianta e polline di Ambrosia

Questa pianta infestante, di origine nord-americana, è giunta in
Italia all’inizio del 1900 (Piemonte), con modalità poco chiare e
si è rapidamente sviluppata. In alcune regioni del nord Italia, l’al-
lergia ad ambrosia interessa oltre un terzo dei soggetti allergici
mentre nelle regioni del centro e del sud, dove la pianta è meno
diffusa, l’incidenza tende a diminuire sensibilmente. In genere
sono rare le mono-sensibilizzazioni e la positività ad ambrosia è
riscontrabile in soggetti con allergia estesa ad altri allergeni.

La prevalenza di sensibilizzazioni cutanee sarebbe del 30% al
Nord del 7% al centro e 2% al Sud e Isole. La prevalenza del-
la pollinosi, in Lombardia, può arrivare al 12-15%. Frequenti i
sintomi asmatici associati a rinite ed oculorinite. Dal Marzo
1999, Regione Lombardia ha emanato un Decreto (n° 25522 del
29.3.1999) per contenere e limitare l’espansione dell’ambrosia
nel territorio lombardo.

La pollinazione dell’Ambrosia avviene in tarda estate ed inizio
autunno. Presenta cross reattività con l’Artemisia.
Possibili anche le reazioni crociate con alcuni alimenti come
cicoria, tarassaco, camomilla, banana, castagna, sedano, prez-
zemolo, carota, finocchio e miele. Gli allergeni di questo polline
sono stati identificati e sono circa una decina.

Il vantaggio dell’immunoterapia specifica rispetto al trattamento
farmacologico consiste nella sua efficacia a lungo termine.
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Calendario fioritura Ambrosia in Italia

FARINACCIO SELVATICO

Il Farinaccio selvatico (Chenopodium album) è un’erba infestante
che cresce nelle zone ruderali e incolte. Queste specie sono ad
impollinazione anemofila, senza raggiungere elevatissime con-
centrazioni atmosferiche ma posso diffondersi a distanza.

Il fusto, di tipo erbaceo, arriva sino a 150 cm, le foglie sono ovate
o lanceolate, i fiori a spiga. Il polline presenta molti pori e il dia-
metro è di 25-33 millimicron con esina microechinata.

La fioritura avviene nel periodo tardo-estivo. C’è cross reattività
con altre specie come Salsola kali e Kochia scoparia.

                                                  Pianta e polline di Chenopodium album

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Calendario fioritura Farinaccio selvatico in Italia

MERCORELLA

La Mercorella (Mercurialis annua) è un’erba spontanea e infe-
stante, presente nei terreni asciutti e incolti, aree rurali, giardini,
vigneti, boschi di latifoglie. È molto diffusa in tutta Europa cen-
tro-meridionale, dalla pianura sino alla fascia montana.

La fioritura è perenne, tutto l’anno. I pollini vengono diffusi per
via anemofila con discrete quantità di polline, ma soprattutto
in primavera ed estate. Il fusto è erbaceo sino a 40 cm, le foglie
lanceolate, i fiori in glomeruli.

Rare le monosensibilità e i soggetti possono presentare anche
altre sensibilizzazioni ai pollini e questo può confondere la dia-
gnosi.

                                               Pianta e pollini di Mercurialis annua

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Principali specie
               arboree allergeniche
CIPRESSO

Il cipresso (Cupressus sempervirens) è un albero sempreverde
molto diffuso in tutta l’area del Mediterraneo, dove è coltivato
per scopi ornamentali, come frangivento e per il rimboschimen-
to.

Questa pianta raggiunge facilmente 20-30 m di altezza e si
estende fino a circa 800 m di altitudine. Altre specie molto diffu-
se sono il Cupressus arizonica, il Cupressus macrocarpa e il Cha-
maecyparis lawsoniana (cipresso di Lawson).

Il fusto è eretto, con rami fino dalla base. Le foglie piccole e
squamiformi addossate al ramo. I fiori riuniti in coni giallastri di
circa 3 mm disposti all’apice dei rametti, mentre i femminili sono
grigio-verdi formati da 8-14 scaglie. Il polline è inaperturato,
sferoidale, 25-30 µm di diametro con esina sottile ricca di gra-
nulazioni; il citoplasma assume una forma stellata al centro del
granulo.

Tutti i cipressi producono abbondanti quantità di polline e la
concentrazione può essere molto elevata.
Il periodo di fioritura del Cupressus sempervirens inizia in fine
gennaio primi di febbraio, subito dopo la pollinazione del Cupres-
sus arizonica, più precoce in quanto fiorisce già in dicembre-gen-
naio.

La fioritura prosegue per tutto marzo e solo da metà aprile inizia
a diminuire di intensità per esaurirsi quasi completamente a fine
maggio. Frequenti le cross-reattività con altre specie delle Cu-
pressacee come il ginepro, che fiorisce più tardi e altre conifere
come le Taxodiacee.
                                                                  19
Calendario fioritura cipresso in Italia

L’allergenicità delle Cupressacee è medio-alta, in aumento ne-
gli ultimi anni a causa della maggiore diffusione dei cipressi per
scopo ornamentale.

Una caratteristica dell’allergia nei confronti dei pollini di Cu-
pressaceae è quella di costituire uno dei rari casi di pollinosi
invernale. L’atipicità di questa situazione fa sì che questa forma
morbosa sia spesso confusa con forme di riniti virali, tipiche di
questa stagione, e ciò ha contribuito alla ritardata conoscenza
di questa allergopatia.

La famiglia delle cupressacee, che presenta al suo interno nu-
merose specie ampiamente cross reagenti tra di loro, così come
è avvenuto in precedenza per le Graminacee, può essere consi-
derata come un gruppo omogeneo con fioriture sovrapposte ed
embricate, che partono dal mese di novembre e possono giun-
gere sino ad aprile inoltrato. Il lungo periodo di fioritura e i note-
voli picchi di concentrazione giustificano l’ampia prevalenza di
sensibilizzazioni. In Italia la prevalenza media è del 18,4% (Nord:
9%; Centro: 28%; Sud: 20%).

La sintomatologia è caratterizzata soprattutto da oculoriniti
(nell’80% dei casi), non rari però casi di asma e anche dermatiti.

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Immunoterapia: esistono oramai numerose evidenze di effi-
cacia e di tollerabilità dell’immunoterapia sia sottocutanea che
sublinguale.

                 Piante e pollini di cipresso

BETULLA

La betulla (Betula alba) è un albero deciduo che può crescere
fino a 15- 20 m di altezza, da 500 fino a 2000 m di altitudine lun-
go tutto l’arco alpino e sull’Appennino settentrionale e centrale.
È una pianta molto utilizzata per consolidare i pendii. Oramai e
assai spesso utilizzata in tutte le città anche come pianta orna-
mentale.

La specie più frequente, in Italia, è la betulla bianca (Betula
pendula). Presenti, in Italia, anche la betulla pubescente o pelosa
(Betula pubescens), la Betula aetnensis che cresce sull’Etna, la
betulla nana (Betula nana), più rara. Le foglie sono acuminate,
dentellate. I fiori maschili sono riuniti in lunghe infiorescenze
pendule di 3- 6 cm (amenti). Liberano grandi quantitativi di polli-
ne tra fine marzo e maggio. Il polline è piccolo, con un diametro
                                                                   21
di 18-28 µm, con tre pori sporgenti ed esina microechinata.
Frequenti sono le cross-reattività con ontano (Alnus spp.), che
appartiene alla stessa famiglia, e con nocciolo e carpini che
appartengono alla famiglia delle Corylaceae.

            Pianta e polline di Betula alba

L’allergenicità da Betulacee è molto diffusa nel Nord Europa
ma, negli ultimi anni, ha visto anche aumentare la propria fre-
quenza anche in Italia a causa dell’aumentato numero di piante
di Betulacee inserite nell’ambiente, soprattutto per motivi indu-
striali (la produzione di cellulosa), ma anche a fini ornamentali e
decorativi in giardini pubblici e ville private.

La sensibilizzazione al polline di Betulla raggiunge una preva-
lenza del 33% al Nord, del 13% al Centro e del 5% al Sud, quasi
sempre in associazione con altre sensibilizzazioni.

La sintomatologia è rinitica o rinitico-asmatica e perdura circa
2- 3 settimane, durante il periodo di fioritura. I pazienti presenta-
no cross-reattività clinica con pollini di specie affini, come Alnus
e Corylus.

22
L’immunoterapia specifica si è dimostrata efficace.

         Calendario fioritura Betulla in Italia

BETULLA

La specie più comune è l’Alnus glutinosa (ontano comune o nero)
che vive in tutte le regioni, in terreni molto umidi e ricchi di sali,
in boschi e sulle sponde dei corsi d'acqua. In Italia vi sono anche
altre specie come Alnus incana (ontano bianco), Alnus viridis (on-
tano verde), Alnus cordata (ontano napoletano). Gli ontani sono
alberi, a volte arbusti, che possono raggiungere l’altezza di 20-25
m e sono diffusi dal piano basale fino oltre i 1000 m di altitudine.
Il fusto è eretto, con corteccia verde-bruno lucida. Le foglie
sono alterne, semplici, obovato-ellittiche. I fiori maschili riuniti
in lunghi amenti pendenti di 5-10 cm, i femminili riuniti in piccoli
amenti eretti.

                                                                   23
La fioritura è tra fine gennaio e aprile, prima della comparsa
delle foglie; l’ontano verde fiorisce nella tarda primavera, tra
fine maggio e giugno. La pianta produce e immette in atmosfera
numerosissimi granuli di polline molto aerodinamici che posso
diffondersi anche a notevoli distanze.

Il polline è tetra o pentaporato, oblato, 22-34 µm di diametro con
esina microechianta.

La prevalenza di sensibilizzazioni a questo polline è del 34% al
Nord, del 26% al centro e del 4% al Sud e Isole. È difficile una
valutazione dell’importanza di questa pollinosi isolata in quanto
presenta un’ampia cross-reattività con Betulacee, Fagacee e
Corylacee per cui i soggetti sensibilizzati possono presentare
una sintomatologia anche in periodi in cui la pianta non fiorisce
ma sono presenti i pollini delle altre piante.

              Pianta e polline di Ontano

24
NOCCIOLO

Il nocciolo (Corylus avellana) è un arbusto deciduo alto fino a
7-8 m che cresce spontaneo dalle zone pianeggianti fino ad
oltre 1500 m di altitudine. Può raggiungere sino 9 m di altezza.
è molto diffuso in tutta Europa, tranne che nelle regioni a clima
più freddo.

È largamente coltivato in molte regioni per il suo frutto (noc-
ciola) con seme commestibile. Il fusto è eretto, ramificato dalla
base con corteccia grigio-bruna e chioma globosa. Le foglie
sono semplici, alterne, tondeggianti, appuntite e base cuorifor-
me, seghettate. I fiori sono unisessuali, i maschili riuniti in amen-
ti pendenti giallo-marroni lunghi 6-10 cm, i femminili piccoli con
stimmi piumosi rossi.

La fioritura inizia a fine dicembre e si protrae fino a marzo, pri-
ma della comparsa delle foglie. Il polline è tri-porato, di 19-28 µm
di diametro con esina scabrato-micro-echinata. Ogni pianta pro-
duce elevatissime quantità di polline durante i mesi invernali, i
picchi di fioritura più elevati avvengono in febbraio-inizio marzo.

La pollinosi da nocciolo fornisce una sintomatologia molto
precoce, nei primi mesi dell’anno, che poi tende a perdurare nel
tempo, a causa della cross reattività con i pollini di betulla, onta-
no e carpino, che fioriscono anche fino a maggio. Le percentuali
di sensibilizzazioni sono del 34% al Nord, del 16% al centro e del
4% al Sud e Isole.

Frequenti le reazioni crociate con altre corilacee, nonché con
ontano e betulla. Questa caratteristica può far prolungare il pe-
riodo sintomatologico dei pazienti fino alla primavera.
La desensibilizzazione specifica può essere efficace.

                                                                   25
Pianta e polline di Corylus avellana

CARPINO BIANCO E CARPINO NERO

Il carpino bianco (Carpinus betulus) è un albero deciduo ampia-
mente presente, in Italia, nelle regioni centro-settentrionali in
pianura e raggiunge, sulle alture, fino ad oltre 1000 m di altitu-
dine. È meno presente al sud e assente nelle isole. Altra specie
molto diffusa in tutte le regioni italiane, isole comprese, è il
carpino nero, Ostrya carpinifolia (carpino nero).

La pianta può crescere fino a 20 m di altezza, ma a volte viene
allevato come arbusto per costituire siepi. Il fusto, eretto con
corteccia grigio-brunastra e ampia chioma arrotondata. Le foglie
sono semplici, alterne, ovato-oblunghe con apice acuminato, di
colore verde scuro. I fiori sono unisessuali, i maschili riuniti in
amenti di circa 2-5 cm, pendenti, cilindrici, verdastri mentre quel-
li femminili sono più corti, eretti, con brattee trilobate, disposti
all'apice dei rametti.

Il polline del carpino bianco è relativamente grande, con un
diametro 30-40 µm, 3-4-5-porato, con esina scabrata. Fiorisce da
fine marzo a tutto maggio, seguendo di 1-2 settimane la pollina-
zione del carpino nero.

26
Il polline di questa specie cross reagisce con quelli di betulla,
nocciolo e ontano per cui i soggetti ad esso sensibilizzati pos-
sono presentare sintomatologia anche se esposti a queste altre
piante. La prevalenza di questa pollinosi è diversa nelle varie
regioni italiane: va dal 33% segnalato nelle regioni del Nord, al
14% delle regioni del centro e al 2% nelle regioni del Sud.
L’immunoterapia specifica si è dimostrata efficace.

             Pianta e polline di carpino

OLIVO

L’olivo (Olea europaea) è un albero sempreverde che può raggiun-
gere l’altezza di 10-15 m, può essere presente dal livello del mare
fino a 600-700 m di altitudine.

Questa pianta è intensamente coltivata in tutte le regioni cen-
tro-meridionali, ma è presente anche in regioni settentrionali
climaticamente favorite, come la Liguria. Viene anche utilizzato
spesso come pianta ornamentale.

Il fusto è irregolare, contorto, sinuoso. La chioma si presenta
ovale, allargata. Le foglie sono semplici, opposte, lanceolate, di
colore grigio-verde sulla pagina superiore e biancastre-argentee

                                                                 27
sulla pagina inferiore. I piccoli fiori, ermafroditi, presentano una
corolla bianca e sono riuniti in pannicoli ascellari (mignole).
Il granulo pollinico è piccolo (16-26 µm di diametro) con una
caratteristica esina reticolata.

Il periodo di massima fioritura è generalmente limitato a poche
settimane comprese tra fine aprile e fine giugno, con la possibi-
lità di crisi asmatiche, causate da elevati picchi pollinici.

La sensibilizzazione al polline di olivo, mediamente, interessa
circa il 10% dei soggetti allergici, con punte del 30-40% nelle
regioni dove la coltivazione di questa pianta è più estesa.

Questa pollinosi è tipica del Sud, Isole a Liguria, dove la pianta
è coltivata intensivamente. Le mono-sensibilizzazioni a questo
polline sono molto rare. È tipico, per la pollinosi da Olea, la pos-
sibilità di anni di alternanza di quantità di pollini, quindi con anni
maggiormente critici per i pazienti e anni più “miti” correlati con
le diverse concentrazioni annuali. Si possono verificare casi di
cross reattività con altre specie della stessa famiglia, soprattut-
to frassini (Fraxinus excelsior, con fioritura invernale, e Fraxinus
ornus, con fioritura primaverile) e ligustro (Ligustrum vulgare, con
fioritura estiva).

È dimostrato che la immunoterapia specifica funziona, con cicli
prestagionali.

              Pianta e polline dell’Olea europaea

28
Calendario della fioritura dell’olivo in Italia

FAGGIO

Il faggio è un genere di piante della famiglia delle Fagacee che
comprende specie arboree e arbustive con altezze dai 15 – 20 m
ai 35-40 m. La specie più diffusa è rappresentata da Fagus syl-
vatica ed è presente fino a 2000 m di altitudine. È presente lungo
tutto l’arco alpino e sugli Appennini fino alla Sicilia, manca in
pianura Padana. Viene spesso usato come ornamentale soprat-
tutto nelle forme a foglie rosse.

Il fusto è diritto e fittamente ramificato, corteccia grigio-chiara e
liscia, chioma globosa e densa. Le foglie sono semplici, alterne,
ellittiche con margini cigliati, lucenti. I fiori sono unisessuali: i
maschili sono riuniti in amenti tondeggianti giallastri e pendenti
da sottili peduncoli, i femminili sono riuniti a coppia e avvolti in
un involucro.

Il polline è tricolporato, sferoidale, 40-45 µm di diametro con
esina sottile leggermente rugosa. La fioritura avviene in contem-
poranea con l’emissione delle foglie, tra inizio di aprile e metà
giugno, e libera generalmente limitate quantità di polline e con
notevoli variazioni di anno in anno e generalmente con picchi
                                                                   29
ogni tre anni.

Le concentrazioni di polline, in stagione, non sono mai troppo
elevate, tuttavia, a seconda della maggiore presenza sul territo-
rio possono anche divenire significative negli anni di maggiore
pollinazione. Per questo è considerato a moderata allergenicità.
Cross reattività sono tuttavia possibili con betulacee (betulla),
corylacee (nocciolo) e altre fagacee (querce e castagno).

Le mono-sensibilizzazioni sono rare, mentre più frequenti sono
le associazioni di sensibilizzazione, nello stesso paziente, con
Graminacee e Parietaria, per cui, sovrapponendosi il periodo di
fioritura, non è sempre facile definirne la responsabilità clinica.
Le statistiche portano una prevalenza di sensibilizzazioni del 7%
per il Nord, del 15% per il Centro e del 5% per il Sud e Isole.

          Foglie e polline di Faggio

30
Allergia ai pollini?
      Tutti i sintomi del disturbo

I sintomi respiratori dell’al-    non allergici, sono invece
lergia ai pollini                 del tutto innocui (sensibi-
                                  lizzazione). Nell’allergico,
Come si diceva, l’allergia ai     il sistema immunitario si
pollini, o pollinosi, può esse-   mette in moto quando en-
re davvero una seccatura          tra in contatto con gli anti-
da sopportare, in partico-        geni presenti nei granuli di
lar modo in primavera e in        polline: si scatena, dunque,
estate.                           l’infiammazione dopo esse-
                                  re entrati in contatto con
In questo periodo, quando         l’allergene inalato durante
tutti trascorrono piacevo-        la respirazione.
li giornate all’aria aperta,
inebriandosi dei primi raggi      È anzitutto importante rico-
di sole o del caldo estivo,       noscere a quali piante si è
magari gustando un buon           allergici. Potrebbero essere
gelato al parco, gli allergici    tutte, molte, o solo alcune:
preferiscono passare i loro       conoscendo l’antigene a
giorni in casa, per evitare       cui si è sensibili, sarà più
i fastidiosissimi disturbi        facile cercare di evitare
dell’allergia.                    quelle zone dove esso è più
                                  presente durante il periodo
Ma perché si scatena              della fioritura.
l’allergia ai pollini?
                                  I pollini sono liberati da
Il soggetto diventa aller-        piante erbacee e alberi per
gico perchè sviluppa una          consentire la loro riprodu-
iper-produzione di IgE spe-       zione, essenziale per non
cifiche nei confronti di an-      far estinguere gli abitanti
tigeni che, per i soggetti        del regno vegetale: è quindi
                                  opportuno che non si ab-

                                                             31
battano piante, come ad esem-         si parla di congiuntivite allergi-
pio gli ulivi, solo per il problema   ca, contraddistinta, a sua volta,
dell’allergia, in quanto il polline   da alcune specifiche manife-
trasportato dal vento può pro-        stazioni, tra cui:
venire anche da piante lontane
alcuni chilometri. Piuttosto, oc-     •   Lacrimazione abbondante e
corre imparare a riconoscere i            bruciore.
sintomi dell’allergia ai pollini,     •   Prurito alle palpebre, che si
per cercare di stare lontani da           arrossano e si gonfiano.
questo tipo di vegetazione du-        •   Fotofobia, ovvero forte fa-
rante la fioritura e riuscire così        stidio verso le fonti lumino-
a tutelarsi.                              se.

Tra i sintomi possibili della pol-    Il naso è anch’esso coinvolto,
linosi vi sono anzitutto l’asma       con sintomi evidenti:
bronchiale e la rinite allergica,
collegate spesso tra loro: naso       •   Starnuti frequenti e a volte
e bronchi fanno parte della               in serie.
stessa via aerea e frequente-         •   Prurito al naso, intorno alle
mente sono coinvolti insieme              labbra o sul palato.
durante un episodio di allergia.      •   Naso chiuso e congestione.
                                      •   Muco abbondante, liquido e
Tra gli altri sintomi vi sono             trasparente.
quelli che riguardano gli occhi;      •   Percezioni olfattive ridotte.

32
Infine, se sono interessate le       (detti panallergeni) verso cui si
altre vie respiratorie, possono      è allergici: si tratta della cosid-
comparire disturbi quali:            detta SOA, la Sindrome Orale
                                     Allergica, generalmente non
•   Dispnea                          pericolosa con sintomi limitati
•   Senso di costrizione al tora-    a labbra, bocca e faringe.
    ce
•   Tosse secca                      Altri sintomi, meno diffusi, ma
•   Asma o crisi asmatiche           comunque possibili, di una pol-
•   Sibili al torace                 linosi, sono:

Colpa dei pollini? Le ma-            •   Cefalea frontale
nifestazioni   inaspettate           •   Malessere
                                     •   Stanchezza cronica
dell’allergia
                                     •   Difficoltà di pensiero e di
                                         concentrazione
Oltre a quelli elencati, possono
                                     •   Rush, dermatite, orticaria
anche esservi altri sintomi che
accompagnano l’allergia al pol-
                                     Se dunque cominciate ad av-
line; molti di questi hanno a che
                                     vertire qualcuno di questi fa-
fare con la mucosa della bocca
                                     stidi durante una passeggiata
e delle labbra o con le prime vie
                                     all’aria aperta, attenzione: po-
deputate alla deglutizione:
                                     trebbe trattarsi proprio di aller-
                                     gia!
•   Gonfiore o prurito delle lab-
    bra
                                     Per capirlo, basterà sottoporsi
•   Bruciore in gola o sul palato
                                     a una semplice test allergico
•   Disfagia e difficoltà varie di
                                     (prick test o prove allergiche),
    deglutizione
                                     un esame indolore e non in-
                                     vasivo che potrete effettuare
A volte, questi sintomi posso-
                                     presso l’allergologo, speciali-
no insorgere anche dopo aver
                                     sta che sarà anche in grado di
mangiato alcuni tipi di verdu-
                                     proporvi rimedi e trattamenti
ra o di frutta aventi antigeni
                                     per ritrovare il benessere.
comuni con quelli dei pollini

                                                                     33
Sindrome orale allergica             congiuntivite, broncospasmo e
                                     sintomi gastrointestinali.
I pazienti affetti da pollinosi
possono presentare, oltre ai         Le prime segnalazioni di que-
sintomi classici, rappresentati      sta sindrome sono state riferite
da riniti, oculoriniti e asma an-    a soggetti affetti da sensibiliz-
che questa sindrome. Questa          zazione a Betula dopo assun-
avviene solo nel 20% circa dei       zione di mele. In seguito, sono
pazienti pollinosici ed è rap-       stati identificati degli allergeni
presentata da manifestazioni         presenti in tutto il mondo vege-
cliniche che insorgono pochi         tale e, per questo, chiamati pa-
minuti (o anche pochi secon-         nallergeni, con la caratteristica
di) dopo l’assunzione di alcuni      di essere distrutti dalla cottu-
cibi, in particolare frutta e ver-   ra e dalla digestione gastrica.
dura.                                Per questa ragione, le reazioni
                                     sono generalmente localizzate
I sintomi sono rappresentati da      alla bocca e si verificano sol-
edema delle labbra e turgore         tanto con gli alimenti vegetali
del palato, associati a bruciore     crudi.
e prurito locale intenso.
                                     I principali panallergeni re-
                                     sponsabili della sindrome orale
                                     allergica sono le proteine della
                                     famiglia PR-10 e la profilina.
                                     Le proteine della famiglia PR-
                                     10 sono presenti nei pollini di
                                     betulla, nocciolo, carpino e al-
                                     tri alberi e in tutti gli alimenti
                                     vegetali, in particolare, è fre-
Le manifestazioni possono es-        quente la reazione con la frutta
sere lievi ma possono anche          cruda e con frutta secca con
estendersi alla glottide, con        guscio (nocciola, arachidi).
edema locale e stridore inspi-
ratorio. Possono poi estender-
si ad altri distretti con compar-
sa di rinite con starnutazione,

34
Primavera, tempo di allergie: i rimedi
migliori per respirare a pieni polmoni!

Allergia alle graminacee:
prevenirla si può!                    In primis, è necessario modifi-
                                      care alcuni comportamenti, per
Etciù! Perchè arrendersi all’al-      far sì che si entri il meno possi-
lergia ai pollini? Parliamo, dun-     bile in contatto con l’allergene.
que, di prevenzione.                  Ecco alcuni validi consigli.

È vero, non esiste un modo            10 rimedi migliori contro
davvero efficace per evitare di       le allergie ai pollini
entrare in contatto con i pollini:
uscendo di casa, passeggian-          Ci sono dei piccoli trucchetti,
do anche solo per andare al la-       molto semplici, da mettere in
voro, l’aria ricca di questi aller-   pratica per contrastare l’attac-
geni entra nei polmoni e causa        co dei pollini, che a volte sem-
i fastidi, a volte anche condizio-    bra invincibile!
nando la respirazione.
                                      Partiamo con ordine.
Eppure, qualcosa è possibile
fare e la scienza medica viene        1. Consultate i calendari polli-
in aiuto.                                nici (periodi di fioritura).
Parlando con uno specialista             Conoscere l’esatto periodo
in allergologia, dopo aver ese-          in cui la/le pianta/e a cui si
guito tutti i test necessari per         è allergici emette pollini può
diagnosticare la specie bota-            essere prezioso! Se sapete
nica che provoca l'allergopatia          di dover trascorrere del
(come il prick test), è possibi-         tempo fuori casa nel periodo
le impostare una sorta di pro-           in cui rischiate di entrare in
gramma preventivo, con lo sco-           contatto con l’allergene a
po di limitare la manifestazione         voi nemico, cominciate ad
dei sintomi.                             assumere i farmaci contro

                                                                     35
l’allergia subito prima del-        to. Inoltre, nei giorni in cui
     lo scatenarsi dei sintomi!          il clima è secco, ventoso e
                                         soleggiato, la concentra-
2. Evitate, per quanto possibi-          zione del polline nell’aria
   le, le passeggiate in aper-           è più alta: se proprio vo-
   ta campagna, nei prati, nei           lete uscire, non scegliete
   giardini, o in luoghi dove è          una giornata con queste
   stata da poco falciata l’er-          condizioni     atmosferiche.
   ba.
   Anche le attività sportive         4. Usate i condizionatori ade-
   all’aperto, nei periodi del-          guatamente.
   la fioritura, non dovreb-             In casa e in ufficio, predili-
   bero     essere    praticate.         gete condizionatori o gene-
                                         ratori di anioni, che limitano
3. Prestate attenzione ad orari          la concentrazione dei pol-
   e clima.                              lini nell’aria che respirate.
   La concentrazione dei pol-            L’aspirapolvere da utilizzare
   lini è maggiore tra le 10.00          in ambiente domestico e la-
   e le 16.00. In questa fascia          vorativo è quello con filtro
   oraria, non aprite le finestre        HEPA. In auto, se provvista
   per far ventilare la casa o           di aria condizionata, instal-
   l’ufficio; tenete chiusi i fine-      late un filtro antipolline, ri-
   strini delle auto, e cercate          cordando la sostituzione e la
   comunque di non trascor-              manutenzione dello stesso.
   rere il vostro tempo all’aper-

36
5. Portate gli occhiali da sole.        delle piante e degli alberi a
   Ricordate di indossare gli           cui siete allergici. In genere,
   occhiali da sole all’aria            il mare è un luogo perfetto
   aperta o, se avete gli oc-           per trascorrere sereni giorni
   chiali da vista, optate per un       di ferie, poiché la concen-
   paio con lenti fotocromati-          trazione di pollini è dav-
   che: se l’occhio è protetto          vero bassa. Occhio però:
   dalla luce del sole, i sintomi       se la pianta da evitare è la
   oculari associati all’allergia       parietaria, meglio preferire
   saranno meno importanti.             i monti; questo arbusto in-
                                        fatti si trova più sulle coste,
6. Usate mascherine antipol-            ed è del tutto assente sopra
   vere.                                i 1.000 metri di altitudine.
   Se lavorate all’aperto, la pri-
   ma regola per proteggersi         8. Non stendete il bucato all’e-
   dai pollini è quella di indos-       sterno.
   sare apposite mascherine.            Dimenticate l’abitudine di
   Evitate comunque le attivi-          stenere i panni ad asciu-
   tà all’aria aperta e il giardi-      gare all’aperto: il polline si
   naggio, quando sono pre-             attacca facilmente ai tes-
   visti i picchi della fioritura.      suti di biancheria, lenzuola,
                                        asciugamani e indumenti
7. Fate attenzione ai luoghi di         vari, specialmente quando
   villeggiatura.                       sono bagnati. Fate asciu-
   Quando vi trovate a sceglie-         gare il bucato dentro casa
   re la meta delle prossime            e, se siete preoccupati per
   vacanze, ricordate di veri-          l’eccessiva umidità, utiliz-
   ficare l’eventuale presenza          zate un deumidificatore.

                                                                    37
9. Fate docce frequenti e cam-       10. Non bevete alcolici e non
   biate spesso abiti.                   fumate.
   Se avete trascorso parec-             L’alcol aumenta la produ-
   chio tempo all’aperto, me-            zione di muco e dilata i vasi
   glio optare per una doccia            sanguigni: se siete preda di
   appena rientrati in casa. La-         un attacco allergico, dun-
   vare i capelli, cambiare gli          que, bere non farà altro che
   abiti e sostituire le lenzuola        aumentare la congestione
   di frequente sono tutte buo-          al naso. Anche il fumo an-
   ne abitudini per stare alla           drebbe decisamente evita-
   larga il più possibile da even-       to, poiché irrita ancora di
   tuali pollini che possono es-         più occhi, naso e bocca, già
   sersi appiccicati ai tessuti          provati dall’allergia in corso.
   durante il giorno. Attenzio-
   ne anche agli amici anima-
   li, sul cui pelo può trovarsi
   del polline raccolto durante
   la passeggiata quotidiana.

Ricapitoliamo...
1. Consultate i calendari pollinici.
2. Evitate luoghi dove sia stata da poco falciata l’erba.
3. Prestate attenzione a orari e clima.
4. Usate i condizionatori adeguatamente.
5. Portate gli occhiali da sole.
6. Usate mascherine antipolvere.
7. Fate attenzione ai luoghi di villeggiatura.
8. Non stendete il bucato all’esterno.
9. Fate docce frequenti e cambiate spesso abiti.
10. Non bevete alcolici e non fumate.

38
Parliamo ora di                       ben tollerato; viene sconsiglia-
immunoterapia                         ta solo in pochi casi, come ad
                                      esempio se si sta seguendo un
Se ne parla tanto e pare essere,      trattamento a base di farmaci
in alcuni casi, la scelta più giu-    betabloccanti, o durante la ge-
sta per combattere le allergie:       stazione e nei bambini di età
parliamo di immunoterapia,            inferiore a 3 anni.
nota anche come terapia ipo-
sensibilizzante.                      L’immunoterapia può essere
                                      somministrata attraverso 2 vie:
In che modo agisce? L’immu-
noterapia specifica consiste          •   Sottocutanea, per iniezione.
nella somministrazione perio-         •   Sublinguale, con flaconcini
dica e ripetuta di piccole dosi           o compresse.
dello stesso allergene che cau-
sa i disturbi, opportunamente         Il trattamento può essere
purificato, al fine di aumentare      “pre-stagionale”, cioè il “vacci-
la tolleranza da parte del siste-     no” viene iniziato alcuni mesi
ma immunitario.                       prima del periodo dei sintomi e
                                      sospeso a ridosso o durante il
La cura, se considerata adatta        periodo di fioritura del polline.
dall’allergologo, a seconda dei
casi, ha una durata che varia         Questo schema può essere ri-
dai tre ai cinque anni, con l’o-      petuto, se risultato efficace,
biettivo di ridurre i sintomi della   tutti gli anni, per 3-5 anni.
sensibilità ai pollini. Importan-
te è seguire lo schema di tratta-     L’altro schema di trattamen-
mento consigliato dall’allergo-       to è quello “continuo”, cioè la
logo, assumendo regolarmente          somministrazione viene effet-
le dosi previste o sottoponen-        tuata con cadenza giornaliera,
dosi alle somministrazioni, per       settimanale o mensile e senza
non vanificare il successo della      interruzioni, per un periodo di
terapia.                              tempo che varia dai 3 ai 5 anni,
                                      secondo il giudizio dello spe-
L’immunoterapia è un tratta-          cialista.
mento sicuro e generalmente
                                                                    39
Solitamente, se si è sensibili agli allergeni stagionali, la cura da
seguire è quella pre-stagionale.

In entrambi i casi l’immunoterapia può essere interrotta, dopo un
periodo di un anno, se la sua efficacia non viene considerata suf-
ficientemente buona.

Quando usare i broncodilatatori?

Per aiutare il paziente a respirare, lo specialista può prescrivere e
consigliare dei farmaci broncodilatatori in spray.

A cosa servono? A distendere i bronchi, rilassare la muscolatura
liscia e dilatare le vie respiratorie. Come per ogni farmaco, è bene
utilizzarli con cautela: un uso eccessivo può provocare l’insorge-
re di effetti collaterali.

40
Vero o falso? I miti da sfatare
sui disturbi allergici

Parliamo di allergie, ponendoci i giusti interrogativi: sfatiamo i
falsi miti, per ritrovare tutte le informazioni corrette per prenderci
cura di noi!

Non rimane che da chiedersi: vero o falso?

Febbre da fieno? Meglio evitare le opere di giardinaggio e
non tagliare l’erba.
VERO, tagliando l’erba si favorisce la diffusione dei pollini
nell’aria.

Si può diventare soggetti allergici ai pollini anche a 70 anni.
VERO, è proprio il caso di dirlo: le allergie non hanno limiti
d’età.

Lo smog aiuta a combattere le allergie e ad avvertire meno
la presenza di pollini.
FALSO, lo smog non fa altro che peggiorare le allergie ai pollini.
Ahimè, l’aria delle metropoli non aiuta.

La pioggia ripulisce l’aria; dopo un temporale, infatti, si re-
spirano meno pollini.
FALSO, la pioggia è nemica degli allergici: essa, infatti, “frantu-
ma” i granuli di polline, rendendoli ancora più minacciosi per le
vie aeree.

                                                                    41
Mare o campagna? Se si è allergici ai pollini, la scelta giu-
sta è il mare!
VERO, la brezza marina allontana i pollini; su una spiaggia si
può respirare a pieni polmoni!

Meglio evitare viaggi in Umbria o in Toscana in primavera:
mete particolarmente ricche di pollini.
VERO, in queste regioni, i cipressi sono molto diffusi; attenzio-
ne, dunque, se si è soggetti allergici!

Le allergie passano, crescendo.
FALSO, gli anni passano, ma le allergie (soprattutto il raffred-
dore da fieno) restano! Diversi studi, infatti, dimostrano che l’età
non rende immuni ai pollini.

Correte via dal fieno!
FALSO, il fieno può contenere tracce di graminacee, ma non
pare essere collegato realmente ai disturbi allergici. Meglio co-
munque evitare la campagna per un po’!

La casa pulita aiuta a prevenire i fastidi dell’allergia.
FALSO, sì all’igiene in casa, ma senza esagerare! Secondo
alcune teorie l'eccessiva pulizia fa sì che il sistema immunitario
fatichi a imparare a distinguere gli stimoli dannosi.

Le allergie hanno un carattere ereditario: tale padre, tale
figlio?
FALSO, più che di ereditarietà è il caso di parlare di familiarità.
Esiste, infatti, una certa predisposizione ed è più facile trovare
individui allergici nella stessa famiglia.

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Pazienti.it                           dei contenuti e dei servizi propo-
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da AAIITO, Associazione Allergo-    no stato di salute delle persone,
logi Immunologi Italiani Territo-   indirizzando dall’allergologo,
riali e Ospedaliere, che punta a    soprattutto le persone che ne
fornire alle persone una guida      hanno realmente bisogno e infor-
pratica per:                        mando le altre su quali rimedi e
                                    accorgimenti possono adottare,
• Conoscere e quindi distinguere senza dover ricorrere a una visita
le differenti forme di allergie, a  da questo tipo di specialista, ma
partire dalla semplice classifica-  a volte da altri, come ad esempio
zione e spiegazione delle 5 princi- dermatologo o gastroenterologo.
pali “gruppi di allergie”: respira-
torie, alimentari, da farmaci, da   • Distribuire consigli pratici, in
veleni di imenotteri e dermatolo- semplici FAQ (Frequently Asked
giche o cutanee.                    Question) frutto dell’esperien-
                                    za pluriennale degli allergologi
• Spiegare e chiarire chi è e cosa AAIITO, costruite grazie al dialogo
fa e dove si può trovare lo specia- quotidiano con i loro pazienti.
lista in allergologia.
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• Spiegare la differenza in campo      possibile consultare:
allergologico tra ciò che è scien-
tificamente validato e attendibile     www.allergicamente.it
(dai test diagnostici alle terapie),   https://www.facebook.com/AAII-
e quello che non ha valenza            TOAllergicamente/
scientifica e che, quindi, deve
essere evitato, perché o costoso e
inefficace o addirittura dannoso.

• Facilitare il riconoscimento e
le diagnosi delle patologie al-
lergiche, fornendo descrizione
dei sintomi, dei possibili esami e

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