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SOMMARIO ● PERCHÉ L’ORO DEL SUD? 5 ● ORIZZONTI FUTURI 7 ● ECONOMIA 8 ● CENTRI COMMERCIALI 12 Offerta ● CENTRI COMMERCIALI 18 Investimenti ● I CENTRI COMMERCIALI NEL SUD ITALIA 22 La parola ai proprietari. Differenti esperienze a confronto. ● CENTRO SICILIA 23 Le radici nel luogo ● FORUM PALERMO 26 Il segreto per cogliere le opportunità ● GRAN SHOPPING MONGOLFIERA (Molfetta) 29 Come investire in asset di successo ● LA CARTIERA 32 La gestione è la chiave ● METROPOLIS 35 Incontro e Identità ● FOOD & BEVERAGE 38 ● CONCLUSIONI 41 © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 3
PERCHÉ L’ORO DEL SUD? Silvia Gandellini Director Retail Investment Properties, Italy L’ oro è ricchezza, luce, calore. L’oro è il Sud d’Italia, una terra ricca di cultura, circondata dal mare, la Bella Italia che tutto il mondo ci invidia. Questo report nasce dall’esigenza di raccontare l’area meridionale dell’Italia suggerendo una diversa lettura, per contrastare quel pregiudizio, non sempre fondato, che quotidianamente percepiamo. E cosa c’è di meglio che ascoltare l’esperienza di chi ha fatto un investimento nel Sud? Lasciamo allora parlare alcuni protagonisti che hanno avuto una storia di successo. Il report è rivolto a tutti gli investitori attivi in Italia, sia a coloro che conoscono già il settore dei centri commerciali sia a quanti ancora guardano con diffidenza a questo settore. Negli ultimi dieci anni, gli investimenti immobiliari retail sono cresciuti notevolmente e, in questo scenario positivo, i centri commerciali sono stati i veri protagonisti, rappresentando circa il 55% del volume totale del settore in Italia (media annua sul lungo periodo). Ma il mercato immobiliare italiano, se confrontato con altre realtà europee, è ancora molto piccolo e per poter competere con altri mercati ha bisogno di aumentare la massa critica. Spesso gli investitori più opportunistici ci chiedono suggerimenti sulla strategia di allocazione del capitale. Alle domande “Dove investire?”, “Come aumentare la massa gestita?” o “Quali investimenti ci possono dare buoni ritorni”? La mia risposta spesso è di analizzare centri commerciali che abbiano i fondamentali giusti, ovvero che abbiano radici solide in un terreno fertile. Questi aspetti non sono facilmente apprezzabili ma sono il risultato di analisi approfondite di un mix di fattori che caratterizza il centro commerciale: il bacino gravitazionale di riferimento in termini di offerta esistente e futura, il posizionamento del centro in termini di size e di brand, la performance, la sostenibilità dei canoni e le opportunità di crescita. Certo l’Italia sconta ancora dei ritardi storici e culturali che hanno impedito una reale unificazione economica del territorio e sicuramente ancora oggi permangono delle differenze tra le regioni centrali e settentrionali e quelle meridionali. Se volessimo attribuire dei diversi livelli di rischio al Paese, sicuramente le regioni del Sud sarebbero più deboli ma ciò rappresenterebbe per gli investitori anche un’opportunità di investimento con ritorni maggiori, data l’attuale compressione dei rendimenti sui centri “prime”. Così come esistono differenze tra le aree geografiche in ciascun paese europeo, anche in Italia è comune trovare differenze a livello regionale, provinciale e comunale. Ci sono tuttavia delle realtà virtuose anche nel Sud Italia, come dimostrano gli oltre 2,5 miliardi di Euro investiti nel settore dei centri commerciali negli ultimi dieci anni. A testimonianza di ciò i cinque protagonisti di questo report raccontano le loro storie di successo. Il nostro invito è quindi di andare oltre i pregiudizi e guardare alle opportunità che il Meridione può offrire. Cinque interviste, cinque operatori internazionali che hanno vinto la loro scommessa nel Sud e che presentano i loro investimenti in quattro regioni, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La loro testimonianza dimostra che, se analizzate bene, le operazioni nel Sud non solo sono possibili ma rappresentano anche un’occasione da non perdere. Il centro commerciale, non-lieu per eccellenza nel passato, oggi e nelle regioni del Sud in particolare, si trasforma, diventando un luogo di incontro per la comunità e creando una realtà imprenditoriale capace di valorizzare il territorio. Voglio ringraziare Jerry Boschi, Alberto Deiana, Luca Maganuco, Mario Pellò e Corrado Trabacchi per la loro partecipazione a questo progetto e auspichiamo che questo piccolo contributo possa creare una crepa nella barriera dei pregiudizi che spesso accompagna il nostro Sud Italia. © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 5
ORIZZONTI FUTURI I l mercato immobiliare italiano sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti. Rispetto ai cicli passati oggi il mercato locale è sempre più globale, influenzato dalle politiche economiche mondiali e dai mercati finanziari: è più soggetto alla volatilità e quindi ad una continua incertezza. In questo nuovo ciclo i player internazionali sono diventati più importanti rispetto al passato. A tal proposito basti pensare a come sta cambiando l’origine del capitale che investe nel settore immobiliare italiano: nel periodo 2005-2011 il capitale straniero ha rappresentato mediamente poco meno del 30% del volume totale annuo mentre nel 2012-2015 la percentuale è salita al 71%. Non solo i capitali ma anche il prodotto sta cambiando o perlomeno evolvendo e/o maturando. In questo nuovo scenario, CBRE Italia, forte della sua expertise globale e della radicata presenza nel territorio ha come obiettivo quello di supportare gli investitori nelle loro scelte d’investimento, aiutandoli a meglio decifrare l’incertezza generale e ad individuare il target giusto per la loro strategia. Ed il prodotto giusto. Oggi uno dei freni all’ulteriore espansione del mercato in Italia è la mancanza di prodotto. Ed è proprio di prodotto che parleremo in questo report, in particolare di centri commerciali. L’industria dei centri commerciali è importante per tante ragioni tra cui il crescente valore che sta assumendo negli investimenti immobiliari: negli ultimi 10 anni infatti, il volume investito nel settore dei centri commerciali ha rappresentato circa il 20% del volume totale degli investimenti immobiliari in Italia, con picchi del 40% nel 2012 e 2014 quando sono passati di mano grandi portafogli immobiliari. Perché il centro commerciale? Perché è un prodotto d’investimento core con caratteristiche meno volatili rispetto ad altre asset class: maggiore flessibilità nei contratti di locazione, maggiore trasparenza legata alla disponibilità mensile dei fatturati dei retailer, rischio di vacancy contenuto, presenza di una o più ancore che stabilizzano i flussi di cassa, maggiore offerta di prodotto per investitori istituzionali grazie alla maggiore diversificazione geografica. “ La domanda degli investitori oggi è diretta verso immobili di qualità, affittati a buoni conduttori che siano in grado di garantire ” un flusso di ricavi sicuro nel tempo. © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 7
DOPO 7 ANNI DI RECESSIONE IL PIL ECONOMIA TORNA A CRESCERE ANCHE NEL SUD L’ economia italiana è finalmente entrata nel ciclo positivo, lasciandosi alla spalle oltre cinque anni di recessione profonda. Nel 2015 il Pil è cresciuto dell’0,8%, il valore più alto da tre anni. Pur se lentamente, l’economia continuerà a crescere nel periodo 2016-2017, con il Pil atteso intorno all’1,0%. La domanda interna è stata il motore principale della crescita, favorita da una combinazione di fattori come la riforma del mercato del lavoro e le recenti iniziative di politica fiscale. Ciò si è riflesso positivamente sulle vendite al dettaglio che hanno raggiunto un tasso di crescita medio annuo di quasi il 2% nel 2015, dopo essere rimaste stabili nel 2014. Questa tendenza è stata favorita dalla maggiore fiducia dei consumatori, ancora al suo livello più alto dal 2011. La ripresa iniziata nel 2015 ha interessato tutte le aree geografiche coinvolgendo anche le regioni del Mezzogiorno. Infatti, dopo sette anni di recessione, il Pil nel Sud è tornato positivo, +0,2% rispetto al 2014 ed il miglioramento dovrebbe proseguire nei prossimi anni, con il Pil atteso in crescita dello 0,6% annuo. In particolare, Sardegna, Calabria e Abruzzo sono le regioni del Sud con prospettive di crescita superiori alla media della macroarea meridionale. Variazione media annua del Pil: 2016-2020 Italia Sud Italia Sicilia Sardegna Puglia Molise Campania Calabria Basilicata Abruzzo 0% 0,2% 0,4% 0,6% 0,8% 1,0% 1,2% Fonte: Oxford Economics, Marzo 2016 8 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
MIGLIORANO I CONSUMI E LE VENDITE TORNANO A SALIRE N elle regioni del Sud i consumi hanno trainato la crescita nel 2015, facendo registrare un +0,6% rispetto al 2014. Abruzzo e Sardegna hanno mostrato performance superiori alla media di area nel 2015. Anche per i prossimi anni è confermata una crescita media annua dei consumi simile per le regioni del Sud. Il miglioramento nei consumi si è riflesso sul trend delle vendite che sono cresciute del 1,4% nel 2015 rispetto al 2014 nelle regioni del Sud. Puglia, Sardegna e Abruzzo sono state le regioni in cui il trend delle vendite nel 2015 è stato migliore rispetto alla media della macro area. Le prospettive per i prossimi anni sono positive, con la crescita media annua intorno allo 0,6% nel periodo 2016-2020. Variazione media annua vendite regionali 2009-2015 Vs 2016-2020 Italia 2016-2020 Sud Italia 2009-2015 Sicilia Sardegna Puglia Molise Campania Calabria Basilicata Abruzzo (2,0%) (1,5%) (1,0%) (0,5%) 0% 0,5% 1,0% 1,5% Fonte: Oxford Economics, Marzo 2016 © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 9
I NUMERI DEL SUD POPOLAZIONE TURISMO PATRIMONIO ARTISTICO • La maggior parte dei frequentatori dei • Il turismo è sicuramente la ricchezza • Un terzo dei beni tutelati dall’UNESCO in centri commerciali in Italia, ha un’età maggiore del Mezzogiorno. Italia (16) si trova nelle regioni del Sud e compresa tra 25 e 44 anni. • La spesa dei viaggiatori stranieri nel 2015 è nelle Isole. • L a popolazione del Sud risulta più giovane aumentata del 10,4% rispetto al 2014, • Sicilia, Campania, Puglia e Sardegna rispetto a quella delle altre regioni: maggiore rispetto alle altre aree geografiche. sono tra le principali regioni italiane per 37,4% dai 15 ai 44 anni contro il • Basilicata, Sardegna, Puglia e Molise sono concentrazione di patrimonio artistico. 36% della media nazionale. le regioni che nel 2014 hanno registrato • Se ben gestito, questo può diventare un • L a fascia di età superiore a 64 anni nel un maggiore aumento degli arrivi stranieri driver ancora più importante nel futuro Mezzogiorno è invece minore, il 21% rispetto alla media italiana. per attrarre maggiori flussi turistici da rispetto al 22% della media italiana. intercettare nel bacino di riferimento, •C ampania, Calabria e Sicilia le regioni aumentandone così la capacità di spesa. più giovani. +10,4% 2015 su 2014 Popolazione 31% siti più giovane Fonte: ENIT, Istat UNESCO nel Sud e Isole Fonte: UrbiStat, Istat sul totale Italia Fonte: UNESCO MERCATO RESIDENZIALE EXPORT DISOCCUPAZIONE • Prosegue la ripresa del mercato • Le esportazioni sono un driver importante • La disoccupazione rimane il punto debole residenziale, compravendite aumentate per il Mezzogiorno. delle regioni del Sud con un tasso al 2015 del 2,6% nel 2015. • Il settore agroalimentare guida la crescita, pari al 20%, superiore alla media • L a dinamica negativa dei prezzi delle nel 2015 il 15,5% dell’export F&B ha nazionale ma inferiore al 22,1% abitazioni si è attenuata, in calo del avuto origine nel Sud. del tasso di disoccupazione della Spagna. 1,4% nel Sud Italia. •N el 2015 l’export nel Meridione è cresciuto • Migliorano le prospettive per i prossimi 4 del 10,2%, la crescita maggiore tra tutte anni. le aree geografiche della penisola. • Le regioni più dinamiche nel 2015 sono +2,6% 2015 state Basilicata, Abruzzo, Molise e Calabria. 16,8% al 2020 su 2014 Fonte: Eurostat, Oxford Economics Marzo 2016 Fonte: Banca d’Italia +10,2% 2015 su 2014 Fonte: Istat 10 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
TASSO DI DISOCCUPAZIONE 2016-2020 11,9 10,2 14,3 10,2 20,3 20,6 17,5 18,2 13,9 17,5 12,1 14,9 22,0 18,9 21,0 18,3 2016 2020
788 CENTRI COMMERCIALI IN ITALIA CENTRI COMMERCIALI | OFFERTA PER UNA GLA DI 14,2 MILIONI DI MQ: DEI 26 CENTRI PIÙ GRANDI, 9 SONO NEL SUD E NELLE ISOLE ● II centri commerciali nel Sud e nelle Isole rappresentano il 23% dello stock nazionale (numero di unità). ● Il numero di centri piccoli è il 68% del totale in Italia, percentuale inferiore nelle regioni del Sud e delle Isole in cui rappresenta il 60%. ● I centri grandi rappresentano il 26% a livello nazionale, il 36% nelle regioni del Sud ed il 30% nelle Isole. ● La dotazione di centri regionali e super regionali è maggiore nelle regioni del Centro, Sud ed Isole rispetto al Nord. 7% 8% 14% 33% 35% 22% PICCOLI GRANDI 5.000 - 20.000 20.000 - 40.000 MQ GLA MQ GLA 19% 534 25 207 16% 25% 21% Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole 12% 17% 16% 10% SUPER REGIONALI 41% REGIONALI 40.000 - 80.000 17% > 80.000 10% MQ GLA MQ GLA 41 6 50% 27% *Nota: Per la definizione dello stock è stata utilizzata la definizione dei centri commerciali introdotta dal ICSC e adottata anche dal CNCC: Super-Regionale: GLA maggiore di 80.000 ma; Regionale: GLA maggiore di 40.000 mq e minore di 80.000 mq; Grandi: GLA maggiore di 20.000 mq e minore di 40.000 mq; Piccoli: GLA maggiore di 5.000 mq e minore di 20.000 mq. 12 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
L o sviluppo di nuovi centri nelle regioni del Meridione è iniziato più tardi rispetto alle altre aree geografiche e ha mostrato un trend crescente dal 2003 al 2007, per poi rallentare come conseguenza della crisi del credito che ha colpito tutti i mercati senza eccezioni geografiche, rallentando gli sviluppi immobiliari quasi ovunque. Evoluzione dei nuovi centri commerciali completati, numero di unità 30 25 20 15 10 5 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Resto d’Italia Italia Meridionale e Insulare © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 13
UNO STOCK GIOVANE RISPETTO AL RESTO DEL PAESE M olti dei progetti in pipeline nel 2007 sono stati sospesi o annullati così contribuendo a mantenere sbilanciata la distribuzione dello stock regionale, come emerge dalla densità dei centri commerciali per 1.000 abitanti, anche in confronto agli altri paesi europei. Densità di centri commerciali per 1.000 abitanti, GLA >10.000 mq mq GLA 700 600 500 400 300 200 100 0 Portogallo Norvegia Finlandia Irlanda Spagna Austria Nord Ovest Danimarca Svizzera Nord Est UK Olanda Francia Italia Centro Isole Sud Germania Belgio Fonte: CBRE Research, H1 2015 Europa Italia Oggi, favoriti dalla lenta ripresa economica e dal miglioramento delle condizioni del credito, anche gli sviluppi di nuovi centri commerciali stanno lentamente ripartendo, pur se in modo molto selettivo. Secondo le stime CBRE, risultano in costruzione circa 73 mila mq di nuovi centri commerciali nelle regioni meridionali, compresi in due progetti, dato decisamente inferiore ai 355 mila mq di GLA in costruzione nelle regioni del Centro e del Nord. 14 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
Nonostante la penetrazione di centri commerciali nella popolazione sia inferiore alla media e a quella delle province del Nord e del Centro, da un’analisi condotta su un campione di centri commerciali in Italia, risulta che la frequentazione e le visite sono maggiori nei centri del Sud. SUD NOR D 130 133 visite/mq GLA visite/mq GLA Anche i livelli di spesa media per visita (escludendo l’àncora alimentare) sono allineati con la media italiana, come emerge dal grafico. Spesa media per visita in funzione della dimensione della galleria (Exc. Iper) Spesa media per visita E 30 E 25 E 20 E 15 E 10 E5 0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 GLA GALLERIA (mq/esclusa àncora alimetare) Centri commerciali al Nord Centri commerciali al Sud Fonte: Urbistat, campione di CC GLA > 24.999 mq © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 15
Graduatoria delle province del Sud per GLA di centri commerciali maggiori di 10.000 mq ogni 1.000 abitanti Superiore alla media italiana PROVINCIA DENSITÀ CENTRI COMMERCIALI Inferiore alla media italiana per 1.000 abitanti ITALIA 204 CAMPOBASSO 490 CHIETI 450 PESCARA 378 CATANIA 375 CAGLIARI 368 MATERA 347 CATANZARO 301 CASERTA 276 TERAMO 265 L’AQUILA 262 BARI 255 SASSARI 248 OLBIA-TEMPIO 235 BRINDISI 223 BENEVENTO 216 RAGUSA 207 SIRACUSA 186 REGGIO DI CALABRIA 181 AGRIGENTO 162 VIBO VALENTIA 153 PALERMO 142 NAPOLI 130 LECCE 130 COSENZA 123 BARLETTA-ANDRIA-TRANI 121 SALERNO 110 NUORO 107 TARANTO 107 TERNI 103 MESSINA 83 FOGGIA 81 CROTONE 75 CALTANISSETTA 73 ORISTANO 65 AVELLINO 55 POTENZA 27 Fonte: CBRE Research 16 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
FATTURATI E CANONI IN LEGGERO AUMENTO O sservando fatturati e canoni nei centri commerciali, il trend positivo delle vendite nel 2015, + 3-4% annuo nel campione di gallerie commerciali gestite da CBRE, ha avuto un impatto sui fatturati: l’indice di benchmark CBRE ha infatti messo in evidenza un incremento del fatturato annuo del 4,5% nel 2015 rispetto al 2014, posizionandosi su un valore di 3.314 €/mq. Anche i canoni dopo una contrazione progressiva dal 2011, nel 2015 hanno mostrato un leggero aumento: +2,8% rispetto al 2014 come registrato dall’indice di benchmark dei centri commerciali CBRE. Si tratta del maggior incremento dal 2012, attestandosi a 332 €/mq/ anno. Indice di benchmark per i fatturati nei centri commerciali €/mq 3.314 3.225 3.170 3.110 2012 2013 2014 2015 Fonte: CBRE Italy, Italian Retail Benchmark Index Indice di benchmark per i canoni nei centri commerciali €/mq/anno 344 337 323 332 2012 2013 2014 2015 Fonte: CBRE Italy, Italian Retail Benchmark Index © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 17
“ CENTRI COMMERCIALI | INVESTIMENTI IMMOBILIARI Eccesso di liquidità, tassi di rendimento mai così bassi, volatilità ed incertezza: ecco gli elementi che contraddistinguono questo ciclo di mercato. E cosa significa per il settore immobiliare? ” EUROPA (TOTALI CRE*) ITALIA (TOTALI CRE) • Nuovi investitori, nuove fonti di capitali, più • L’Italia sta beneficiando dei trend globali, ma equity = +7% rispetto al 2007. non abbastanza: +55% rispetto al 2014 ma il 10% inferiore al picco del 2007. 275 Miliardi di Euro nel 2015 8,1 Miliardi di Euro nel 2015 * CRE: Commercial Real Estate SETTORE RETAIL IN ITALIA SETTORE CENTRI COMMERCIALI IN ITALIA • Il settore retail invece, dopo il picco nel 2014 ha mostrato una flessione di quasi • I volumi investiti in Italia nel settore dei centri la metà del volume del 2015. commerciali hanno rappresentato il 51% del totale retail, in contrazione rispetto al 73% del 2014 (1,9 Miliardi di Euro). 1,4 Miliardi di Euro nel 2015 700 Milioni di Euro nel 2015 Le aspettative per il 2016 sono positive per il settore retail e dei centri commerciali. Infatti, il graduale miglioramento dell’economia, con i consumi e le vendite in leggera crescita, sta rafforzando la fiducia degli investitori in tutti i segmenti del settore retail, che si conferma più anticiclico rispetto ad altri settori poichè legato ad una domanda, quella dei consumatori, meno volatile. E in un momento di estrema volatilità e di minacce come quello attuale, ciò rappresenta una protezione dal rischio immobiliare nel lungo periodo. 18 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
COMPRESSIONE DEI RENDIMENTI PER CENTRI PRIME E GOOD SECONDARY G li acquirenti di centri commerciali oggi continuano ad essere sia investitori core sia investitori opportunistici in cerca di rendimenti più elevati. In Italia, come nel resto d’Europa, la progressiva riduzione dei prodotti prime ha spinto gli investitori a guardare ad un prodotto definito good secondary – dominante nel suo bacino e con performance buone- il cui valore è cresciuto, riducendo il gap con i centri prime, a 100 bps. Nel corso del 2015 la crescente competizione ha portato i rendimenti netti, a 5,0% per i centri prime e 6,0% per i good secondary. A dicembre 2015 abbiamo chiesto ad un panel di investitori la loro previsione sui rendimenti di centri commerciali nel 2016 e la maggior parte degli intervistati si aspetta un’ulteriore compressione dei rendimenti good secondary e prime. Quale sarà la tendenza dei rendimenti immobiliari nel 2016? Centri commerciali 43% 35% 22% Prime Centri commerciali 49% 31% 20% Good Secondary 0% 20% 40% 60% 80% 100% In calo Stabile In aumento Fonte: CBRE Investor Survey 2016, Italy “ Quasi il 50% si aspetta un’ulteriore contrazione per i centri good secondary ed il 43% una contrazione sui centri prime. Le recenti turbolenze sui mercati finanziari e la crescente volatilità potrebbero però rallentare il trend di compressione nel corso del 2016 e si potrebbe assistere nuovamente ad una crescita del divario tra i due rendimenti. © 2016 CBRE, Spa. ” L’Oro Del Sud | 19
PUGLIA E SICILIA AL 7° E 8° POSTO NELLA GRADUATORIA REGIONALE PER VOLUME DI INVESTIMENTO NEL SETTORE RETAIL M a dove sono localizzati gli investimenti in centri commerciali in Italia? Osservando l’evoluzione degli investimenti in centri commerciali negli ultimi dieci anni, la distribuzione regionale è stata abbastanza omogenea, seguendo quella che è la distribuzione dello stock: le regioni meridionali e le Isole hanno attratto circa il 20% del totale investimenti in centri commerciali, simile al 23% della concentrazione di centri commerciali nella stessa area (numero unità). Distribuzione degli investimenti in centri commerciali per area geografica in Italia, 2004-2015 15% 21% 6% Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole 30% 28% Fonte: CBRE Research Dalla graduatoria delle regioni con il maggiore volume di investimenti nel settore retail con focus nei centri commerciali, emerge che nelle regioni del Sud c’è un’incidenza maggiore di investimenti in centri commerciali rispetto alla media italiana sul totale investimenti retail: quasi il 90% contro il 55% nazionale. Investimenti nel settore retail per regione, 2004-2015 MILIONI DI EURO 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 Friuli Venezia Giulia Trentino Alto Adige Emilia Romagna Lombardia Campania Sardegna Piemonte Calabria Toscana Abruzzo Umbria Marche Liguria Veneto Puglia Sicilia Lazio 0 Altri investimenti retail Investimenti in centri commerciali Fonte: CBRE Research 20 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
NUOVI SVILUPPI DRIVER DEGLI INVESTIMENTI NEL CICLO PASSATO O sservando l’evoluzione degli investimenti in centri commerciali nelle regioni del Sud Italia si evince una correlazione positiva tra nuovo stock creato e numero degli investimenti fino al 2012: infatti i primi investimenti immobiliari nel settore dei centri commerciali hanno coinvolto lo sviluppatore e l’investitore, soprattutto negli anni dal 2004 al 2007, quando ancora la percezione del Paese era abbastanza unitaria. Dal 2007 il volume degli sviluppi è diminuito e così gli investimenti immobiliari: il peggioramento della crisi economica e del credito ha deteriorato la fiducia degli investitori verso l’Italia almeno fino alla fine del 2012. Successivamente la situazione è migliorata e gli investitori, soprattutto internazionali, sono tornati ad investire massicciamente in Italia ma non ancora nelle regioni del Sud. I pionieri in questo senso, sono stati alcuni investitori istituzionali come Antirion per conto di Enpam che ha acquisito un portafoglio di tre centri commerciali di cui uno in Puglia, ECE, specialista tedesco che ha acquistato un centro a Salerno, Blackstone che ha acquisito un portafoglio da Degi comprensivo di un centro in Puglia e Tristan comprando un portafoglio di 4 centri da Altarea che ne comprende uno in Sicilia. Evoluzione degli investimenti in centri commerciali nelle regioni del Sud e Isole (asse verticale destro per i volumi e sinistro per le unità) e di nuovi sviluppi (asse verticale sinistro) Volumi investiti Nuovo stock Sud e Isole Numero investimenti Sud e Isole 305 MILIONI DI EURO 20 300 NUMERO UNITÀ 18 300 16 14 250 12 200 10 150 8 6 100 4 50 2 0 0 2004 2005 2006 2007 bili ca • 2008 Q • 2009 • 2010 n • 2011 • 2012 • 2013 • 2014 • 2015 Fonte: CBRE Research s des i IIQ one ECE lan stic tive rio SII mo meri DS ari e kst ,O r o me e, na IGD ton lac , IG i Im Pra ECE aile do lter ,B cks RIO ret tori GA M) Bla un sti CO P& PA ed Inve CP, ond (EN tan LF sgr BN Tris on tiri An © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 21
L’ORO DEL SUD I CENTRI COMMERCIALI NEL SUD ITALIA LA PAROLA AI PROPRIETARI DIFFERENTI ESPERIENZE A CONFRONTO
CENTRO COMMERCIALE SICILIA CENTRO SICILIA LE RADICI NEL LUOGO “La nostra idea è di creare valore nel territorio dove scegliamo di operare. Per dare valore aggiunto ai nostri progetti, puntiamo alle relazioni con il territorio coinvolgendo la pubblica amministrazione, i professionisti e le insegne locali.” Alberto Deiana, Responsabile Commerciale-Sviluppo di Gruppo Cualbu GRUPPO CUALBU è una società di sviluppo immobiliare operativa sul territorio italiano e specializzata in opere di ingegneria civile, industriale e commerciale. In Italia il gruppo è particolarmente attivo nelle regioni del Meridione con una lunga storia di successi alle spalle e nuove idee in cantiere. L’area commerciale integrata di Centro Sicilia, che comprende il centro e il retail park, è stata inaugurata nel 2011. Gruppo Cualbu, attuale proprietario, ha seguito tutto il life-cycle dell’asset, dal concept iniziale fino all’inaugurazione, proponendo sul mercato della provincia catanese un format con ottime performance in un bacino altamente competitivo. © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 23
PERIODO DI COSTRUZIONE 2009-2011 ANNO DI APERTURA 2011 FATTURATO 2015 (yoy change %) + 9,5% FOOTFALL 2015 (yoy change %) + 3,6% FOOTFALL 2015 (milioni) 5,3 VACANCY SU GLA 9,0% GLA TOTALE 41.094 mq GLA GALLERIA 32.345 mq GLA IPERMERCATO 8.749 mq NEGOZI 140 BACINO D’UTENZA (30 minuti) 873.468 abitanti TURISTI* COMUNE CATANIA 527.100 TURISTI* PROVINCIA DI CATANIA (milioni) 1,8 TURISTI* REGIONE SICILIA (milioni) 14,5 Fonte: Virtual Market *Presenze turistiche
INTERVISTA a Alberto Deiana D: Il Centro Sicilia di Catania è stato inaugurato nel giugno 2011. Siete contenti del risultato dopo 5 anni dall’apertura? R: Sì, siamo molto contenti della performance dei primi 5 anni di vita dell’area commerciale integrata che comprende Centro Sicilia e il parco commerciale. I risultati positivi si riscontrano stabilmente su tutti i fronti, dall’incremento del numero di utenti, al fatturato, fino alle relazioni che si sono create con il territorio. D: Sappiamo che il centro sta crescendo molto bene, ritiene che ci sia ancora un potenziale inespresso? R: Il nostro obiettivo è che Centro Sicilia diventi il polo di attrazione commerciale leader nella provincia di Catania. Inizia proprio ora la fase migliore per il centro: entro giugno, sia la galleria che il parco commerciale saranno fully let. La commercializzazione coinvolgerà operatori di primario livello, sia nazionali che internazionali con presenza esclusiva in Sicilia. Questo è sicuramente un punto di forza e un potenziale in cui crediamo e su cui vogliamo continuare a investire. Un ulteriore punto di forza è rappresentato dalla sostenibilità dei canoni d’affitto: l’idea è di evitare di avere tenant con effort rate non equilibrati. Questo elemento, unito alla costante crescita di performance del Centro Sicilia, ci fa ritenere che ci sia ancora un margine interessante per un possibile upside dei canoni. D: Centro Sicilia è uno dei centri più importanti di Catania, come è cresciuto differenziandosi dall’offerta esistente? R: Centro Sicilia è il polo attrattivo più importante dell’area di Catania. Per mantenere questo primato puntiamo moltissimo su un’attività di marketing strutturato e volto a differenziare il nostro prodotto dall’offerta che lo circonda. Attraverso un’attenta campagna di marketing cerchiamo di dare ai nostri visitatori un messaggio di esclusività, di particolarità rispetto alla concorrenza e di costante rinnovamento. Creiamo senso di appartenenza. D: Che tipo di consumatore è il cittadino catanese? R: Il cittadino catanese è un consumatore molto esigente e molto attento alle innovazioni. Per questo motivo cerchiamo di creare un’offerta ad hoc in linea con le caratteristiche del bacino. D: Il gruppo Cualbu ha sviluppato centri commerciali in molte città italiane. Tuttora siete molto attivi sullo sviluppo. Dove vedete le migliori opportunità? R: La nostra idea è “creare valore nel territorio dove si sceglie di operare”. Con la nostra attività di sviluppo puntiamo alle relazioni con il territorio e alla creazione di valore per le realtà locali, cercando di collaborare e coinvolgere al meglio professionisti, pubblica amministrazione e insegne. Siamo convinti che queste attività, unite alla corretta scelta della location, a progetti architettonicamente e commercialmente di qualità, contribuiscano in modo determinante a dare valore costante nel tempo alle operazioni che facciamo. E come dimostra la nostra storia, questo è un vantaggio per gli investitori che acquisiscono i nostri asset. Per noi il Sud ha da sempre un grande potenziale di crescita sia in termini di risorse umane, che di territorio, che di cultura. Al momento abbiamo due sviluppi commerciali in corso nell’area a Napoli e nella provincia di Caserta.
CENTRO COMMERCIALE SICILIA FORUM PALERMO IL SEGRETO PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ “La nostra decisione di puntare su Palermo è stata guidata dalla possibilità di realizzare un centro commerciale di grandi dimensioni in una città tra le 8 maggiori d’Italia in termini di abitanti e dove l’offerta commerciale risultava relativamente bassa; vi erano in questo progetto tutti i presupposti per ottenere ottimi ritorni, come di fatto è accaduto.” Luca Maganuco, Managing Director di Multi Italy MULTI ITALY è parte di Multi Corporation, azienda leader nella gestione, sviluppo e proprietà di centri commerciali e outlet in tutta Europa e Turchia, con sede in Olanda. Dal 2013, è entrata a far parte del Gruppo Blackstone ed è ora leader italiano nel settore real estate con un portafoglio di 13 asset. Forum Palermo è stato inaugurato nel 2009 e Multi Italy ha seguito l’intero progetto, dalla costruzione all’attuale gestione. Il centro è diventato in breve tempo un punto di riferimento per la comunità e si distingue per essere stato il primo grande centro commerciale urbano sviluppato nel capoluogo siciliano. 26 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
ANNO COSTRUZIONE 2009 ANNO ACQUISIZIONE 2009 FATTURATO 2015 (yoy change %) + 8,0% FOOTFALL 2015 (yoy change %) + 2,0% FOOTFALL 2015 (milioni) 9 VACANCY SU GLA nulla GLA TOTALE 49.000 mq GLA GALLERIA 40.200 mq GLA IPERMERCATO 8.800 mq NEGOZI 124 BACINO D’UTENZA (30 minuti) 881.521 abitanti TURISTI* COMUNE DI PALERMO 970.300 TURISTI* PROVINCIA DI PALERMO (milioni) 3,1 TURISTI* REGIONE SICILIA (milioni) 14,5 Fonte: Virtual Market *Presenze turistiche
INTERVISTA a Luca Maganuco D: Il centro commerciale Forum Palermo è stato inaugurato nel 2009, voi avete seguito tutto il ciclo di vita dell’asset, dallo sviluppo alla gestione. Siete soddisfatti della performance? R: Siamo estremamente soddisfatti della performance di Forum Palermo che risulta annoverato a pieno titolo come undicesimo tra i centri commerciali più performanti d’Italia ed è il numero uno a Palermo, un risultato eccezionale, con una waiting list di tenant. Multi ha in programma di ottimizzare il centro con un’estensione, nuovi brand e rinforzando la food-court. D: Come si posiziona Forum Palermo rispetto alla competition? R: Forum è il centro commerciale di riferimento della città di Palermo e presenta un’offerta ampia e completa su tutte le categorie merceologiche, con un’occupancy pari al 100%. Ciò detto, l’approccio di Multi è di migliorare costantemente Forum Palermo e consolidare la posizione di market leader del centro: siamo molto attivi sul costante aggiornamento ed elevazione della tenancy ed estremamente attenti alla qualità di ambientazione e servizio che la “scatola” Forum Palermo offre ai propri clienti. D: Pensate ad un ampliamento? R: La possibilità di ampliare Forum Palermo è sicuramente molto interessante: il centro commerciale ha ottime performance e numerosi retailer nazionali e internazionali hanno manifestato interesse tanto ad aprire un punto vendita presso il nostro centro commerciale quanto ad ampliare i punti vendita già presenti. D: Come ha superato la crisi dei consumi? R: Come tutti gli asset core su scala nazionale, la performance di Forum Palermo è stata positiva nonostante la crisi dei consumi. Lo stile di asset management proattivo adottato da Multi in questi anni ha contribuito notevolmente a consolidare e difendere la performance positiva del centro commerciale. D: Come sono le relazioni con le autorità locali? R: Abbiamo instaurato ottimi rapporti con le autorità locali; il Comune di Palermo riconosce l’importanza e la pubblica utilità del centro commerciale sia come luogo d’incontro ed elemento aggregante per i cittadini di Palermo, che come realtà che ha garantito un posto di lavoro stabile a migliaia di persone. Di conseguenza il loro approccio nei nostri confronti è positivo e soprattutto negli ultimi due anni abbiamo creato un clima di quotidiana collaborazione. A riprova dell’ottimo legame con le Istituzioni locali, la realizzazione e inaugurazione a fine dicembre 2015 di una nuova linea tramviaria che collega il centro di Palermo al centro commerciale intitolando la fermata di riferimento “Forum Palermo”; una continua riqualificazione del territorio e un forte miglioramento nella viabilità che vedrà un’ulteriore ottimizzazione con l’apertura di nuove vie di accesso anche per le auto che raggiungono Forum Palermo. D: Trovate molta differenza nella performance di questo centro rispetto al Nord? R: La grande differenza che vedo sul mercato italiano è tra la performance dei centri core e gli altri centri. I centri core generano risultati positivi a prescindere dall’area geografica in cui sono siti, e Forum Palermo fa parte a pieno titolo di questa categoria. D: Quali sono le maggiori soddisfazioni e le maggiori difficoltà che si incontrano nella gestione di un centro commerciale nel Meridione rispetto a un centro commerciale nel Nord Italia? R: I consumatori del Meridione hanno un approccio mediamente più “caldo” rispetto a quelli del Nord Italia: i primi sono più portati a vivere un senso di appartenenza al centro commerciale e a visitarlo con maggiore frequenza. D’altro canto, la capacità di spesa al Nord è maggiore, e quindi molto spesso per ottenere fatturati analoghi al Sud serve incrementare il numero di visitatori. Quanto descritto rispecchia le differenze culturali ed economiche tra Nord e Sud, ma questo non va letto in chiave negativa: si tratta di due mercati con dinamiche differenti che vanno approcciati con strategie tailor made. In ambo i mercati si possono raggiungere ottimi risultati e grandi soddisfazioni. D: Oggi diversi investitori non sono ancora convinti di acquistare un centro nel Meridione. Cosa vi ha spinto a investire? R: Forum Palermo risulta essere un ottimo investimento, lo notiamo dall’interesse che continuamente riscuote. Questo conferma la bontà della nostra decisione di investire in questa parte dell’Italia. 28 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
CENTRO COMMERCIALE PUGLIA GRAN SHOPPING MONGOLFIERA COME INVESTIRE IN ASSET DI SUCCESSO “Gran Shopping Mongolfiera aveva tutte le caratteristiche per essere classificato come un core asset, aveva già qualche anno di fatturati consolidati, brand primari nella galleria e buoni fondamentali.” Corrado Trabacchi, Investment Director di Orion Capital Managers ORION CAPITAL MANAGERS è una società europea di investimenti immobiliari con sedi in Inghilterra, Spagna, Francia e Italia. Il gruppo promuove fondi di investimento di immobili commerciali per conto di investitori da tutto il mondo. In Italia, Orion Funds è proprietaria di diversi asset dove la quota maggiore è rappresentata da centri commerciali. Orion nel 2011 ha acquistato il 50% di Gran Shopping Mongolfiera, centro situato a Molfetta in provincia di Bari, un asset con caratteristiche di primario standing, rivolto a un bacino d’utenza caratterizzato da città medio piccole. © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 29
ANNO COSTRUZIONE 2008 ANNO ACQUISIZIONE 2011 FATTURATO 2015 (yoy change %) + 3,4% FOOTFALL 2015 (yoy change %) + 3,6% FOOTFALL 2015 (milioni) 6 VACANCY SU GLA 1,2% GLA TOTALE 35.000 mq GLA GALLERIA 28.000 mq GLA IPERMERCATO 7.000 mq NEGOZI 110 BACINO D’UTENZA (30 minuti) 726.482 abitanti TURISTI* COMUNE DI MOLFETTA 13.200 TURISTI* PROVINCIA DI BARI (milioni) 1,6 TURISTI* REGIONE PUGLIA (milioni) 13,4 Fonte: Virtual Market *Presenze turistiche
INTERVISTA a Corrado Trabacchi D: Avete acquistato il centro nel 2011, annus horribilis per l’economia italiana, quali sono stati i driver che hanno condotto all’acquisizione di questo asset? R: Nel 2011 cercavamo investimenti sicuri per il nostro fondo. Gran Shopping Mongolfiera aveva tutte le caratteristiche per essere classificato come un core asset, aveva già qualche anno di fatturati consolidati, brand primari nella galleria e buoni fondamentali anche rispetto al bacino d’utenza. Per questo motivo lo abbiamo considerato un investimento interessante e abbiamo deciso di procedere con l’acquisizione. D: Perché avete scelto di comprare il 50%? R: La scelta è stata guidata principalmente dalla dimensione dell’investimento per il nostro Fondo. Talvolta, quando si valuta l’acquisto di asset con valori superiori a un certo importo, si preferisce prenderne metà per diversificare il rischio. Gran Shopping Mongolfiera è stato il nostro primo investimento nel Sud Italia. D: Rispetto al 2011 il centro ha cambiato il suo ruolo nel bacino di riferimento? R: Fin dall’apertura, Gran Shopping Mongolfiera è riuscito ad affermarsi come centro dominante nel bacino d’utenza. Dopo l’acquisizione, ha mantenuto la sua posizione primaria. Il centro si rivolge a un bacino composto prevalentemente da città di media grandezza come Molfetta, Trani, Barletta, Bisceglie e Giovinazzo, solo il 15% dell’utenza arriva da Bari. In un contesto così piccolo, la mancanza di una high street cittadina è per noi un motivo di grande vantaggio perché diventiamo il punto di riferimento per lo shopping di buona parte della popolazione residente. D: Quali sono state le maggiori soddisfazioni di questa acquisizione? R: La soddisfazione maggiore è stata la capacità di tenuta del centro commerciale durante la forte crisi che ha colpito il Paese. Abbiamo comprato il centro nel 2011, al culmine della crisi economica, sono stati anni difficili ma siamo riusciti a ottenere delle buone performance sia rispetto al fatturato che all’occupancy che non è mai scesa sotto il 97%. D: Qual è la vostra exit strategy? R: La liquidità al Sud è inferiore rispetto al Nord ma per un prodotto core come Gran Shopping Mongolfiera, l’exit non rappresenta un problema. Al momento non abbiamo in programma la vendita del centro visto che il nostro fondo beneficia di ritorni costanti. D: Con uno sguardo agli investimenti nel settore retail, avete in programma altri investimenti nel Sud Italia? R: Stiamo valutando prodotti in tutta la penisola, compreso il Sud. Per noi è sempre molto importante condurre un’analisi molto dettagliata sulla macroeconomia dell’area e sui punti di forza specifici dei singoli asset. Questo ci permette di capire se l’investimento abbia senso e ogni caso è diverso rispetto agli altri. Su questo, non facciamo differenze tra il Nord e il Sud.
CENTRO COMMERCIALE C A M PA N I A LA CARTIERA LA GESTIONE È LA CHIAVE “Non esistono differenze di exit tra Nord e Sud, attraverso la nostra gestione, i centri commerciali diventano core asset. La nostra gestione è una garanzia per gli investitori.” Jerry Boschi, Managing Director-Development, ECE Projektmanagement ECE è un retail specialist tedesco, leader in Europa nel settore dei centri commerciali. Nel 2011 è entrato nel mercato italiano acquisendo il centro commerciale Megalò e nel 2015 ha completato l’acquisizione di La Cartiera a Pompei in provincia di Napoli. «Entrambi i centri sono compresi nei nostri fondi, che hanno proprietà in Germania, Danimarca, Austria oltre all’Italia. Rispetto agli altri asset, i centri italiani rappresentano una piccola parte che però sta mostrando ottimi risultati. Sia La Cartiera che il centro commerciale Megalò sono in crescita. I due centri mostrano una crescita maggiore anche in confronto all’indice annuale del CNCC.» 32 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
ANNO COSTRUZIONE 2012 ANNO ACQUISIZIONE 2015 FATTURATO 2015 (yoy change %) + 8,9% FOOTFALL 2015 (yoy change %) + 3,2% FOOTFALL 2015 (milioni) 7,6 GLA TOTALE 30.500 mq GLA GALLERIA 28.300 mq GLA IPERMERCATO 2.200 mq NEGOZI 116 BACINO D’UTENZA (30 minuti) 1.336.532 abitanti TURISTI* COMUNE DI POMPEI 204.000 VISITATORI DEL SITO ARCHEOLOGICO DI POMPEI 2015 3 milioni (+12% sul 2014) TURISTI* PROVINCIA DI NAPOLI (milioni) 11,4 TURISTI* REGIONE CAMPANIA (milioni) 17,7 Fonte: Virtual Market, Soprintendenza Pompei dati 2015 *Presenze turistiche
INTERVISTA a Jerry Boschi D: Credete nelle potenzialità del Meridione? R: Crediamo nelle potenzialità dell’asset. Quando valutiamo l’acquisto di un centro commerciale ci basiamo sulle caratteristiche specifiche del centro e sul suo bacino d’utenza, che è indipendente dalla posizione geografica. La performance storica del centro, il layout, la composizione dei tenant e la tipologia, oltre alle altre potenzialità del bacino, sono indicatori fondamentali per la nostra scelta. In particolare oggi i proprietari di centri commerciali sono molto attenti alla qualità dei retailer presenti nel centro, soprattutto se internazionali e questo vale per ogni centro, a prescindere dalla location. D: È un dato di fatto che il Sud soffra di un gap rispetto al Nord in termini di economia. Pensa che ciò comporti un diverso approccio nella gestione di un centro commerciale? R: No. Le competenze necessarie per gestire sul lungo periodo un centro commerciale sono le stesse. I property e gli asset manager devono studiare delle azioni sul lungo periodo da applicare giorno per giorno, che siano tagliate su misura sulle caratteristiche specifiche del singolo centro. Per gestire al meglio un centro commerciale è importante conoscere il proprio bacino d’utenza. Ogni centro esige una gestione tagliata su misura e questo vale per ogni regione italiana. D: Qual è la vostra exit strategy per La Cartiera? R: Il fondo ECE ha una durata che va da 5 a 10 anni. Durante questo periodo, ECE cercherà di consolidare e rafforzare le performance e l’attrattiva del centro così da suscitare interesse per un’ampia platea di investitori istituzionali. Molti di questi investitori hanno investito con ECE in passato e considerano il nostro coinvolgimento come asset manager, una garanzia per il successo futuro del centro. Attraverso la nostra gestione, i centri commerciali diventano degli istitutional product. I prodotti che acquistiamo diventano core asset per investitori con piani a lungo termine, non speculativi. D: Qual è l’elemento di successo di La Cartiera ? R: Gli elementi di successo si possono riassumere in quattro punti: • Un bacino molto popoloso che ha una dotazione insufficiente di offerta di retailer nazionali e internazionali, outlet per il food and beverage e altri servizi; • Un layout efficiente e un ambiente piacevole; • Un eccellente mix merceologico; • Una gestione proattiva e attenta del centro. Oltre all’ancora alimentare, in un bacino di portata provinciale come quello di La Cartiera, la vera locomotiva è l’offerta retail identificata in alcuni marchi internazionali che diventano dei veri e propri driver per il centro. Proprio nell’ambito della nostra gestione attiva di La Cartiera, per il 2017 abbiamo una parte di contratti di locazione in scadenza e per questo stiamo attivando un piano di ri-commercializzazione che comporterà una revisione del mix merceologico della galleria. D: Le regioni del Meridione possono quindi offrire possibilità interessanti agli investitori? R: Il Sud Italia, con oltre 20 milioni di abitanti, comprese Sicilia e Sardegna, ha circa 200 centri commerciali con superficie superiore ai 5.000 mq di GLA. Molti di questi centri vengono gestiti con successo e di conseguenza rappresentano dei buoni asset immobiliari in cui investire: questa potrebbe essere un’opportunità interessante sia per gli investitori nazionali che internazionali. Inoltre la gestione dei centri nelle regioni del Sud è agevolata anche da una minore concorrenza all’interno del bacino: se da una parte la mancanza di prodotto potrebbe risultare uno svantaggio, dall’altra può diventare un’occasione per coloro che vogliono investire nel Meridione. 34 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
CENTRO COMMERCIALE CALABRIA METROPOLIS INCONTRO E IDENTITÀ “Da un’indagine condotta sui nostri profili social, emerge tra i commenti degli adolescenti che Metropolis è uno dei luoghi più menzionati come punto di ritrovo.” Mario Pellò, Head of Investment, TH Real Estate TH REAL ESTATE è una società di investimenti specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari, nata nel 2014 dalla fusione tra TIAA CREF e Henderson Global Investors. Attivi in Italia dal 2000, sono focalizzati nel settore retail con operazioni che nel corso degli anni hanno interessato centri commerciali, factory outlet e high street. Nel 2006 hanno acquistato il centro commerciale Metropolis di Rende (CS) che, sotto la loro gestione, è stato ampliato e ristrutturato. © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 35
ANNO COSTRUZIONE 1997 ANNO ACQUISIZIONE 2006 FATTURATO 2015 (yoy change %) + 8,7% FOOTFALL 2015 (yoy change %) - 3% FOOTFALL 2015 (milioni) 6,5 VACANCY SU GLA nulla GLA TOTALE 24.890 mq GLA GALLERIA 20.390 mq GLA IPERMERCATO 4.500 mq NEGOZI 80 BACINO D’UTENZA (30 minuti) 248.617 abitanti TURISTI* COMUNE DI RENDE 72.550 TURISTI* PROVINCIA DI COSENZA (milioni) 2,3 TURISTI* REGIONE CALABRIA (milioni) 8 Fonte: Virtual Market *Presenze turistiche
INTERVISTA a Mario Pellò D: Dopo 10 anni state vendendo un portafoglio europeo che comprende il centro commerciale Metropolis. Qual è il ruolo dell’asset nel portafoglio? R: In questi 10 anni Metropolis ha mostrato delle ottime performance. Nonostante il peso dell’asset nel portafoglio sia limitato, ha giocato un ruolo importante rappresentando quasi un driver di interesse per gli investitori. Certo, il Sud a volte spaventa ma, in questo caso Metropolis è stato visto come la vera opportunità del portafoglio, anche da parte di retail specialist tedeschi. In generale, possiamo dire che il portafoglio ha riscosso molto successo. D: Quali sono state le maggiori soddisfazioni di questa acquisizione? R: Attraverso la nostra gestione siamo riusciti ad aumentare notevolmente il valore dell’immobile e questo per noi è motivo di grande orgoglio. Da un punto di vista operativo invece siamo molto soddisfatti della gestione del cantiere per la riduzione dell’ipermercato. Siamo riusciti a creare una nuova parte di galleria senza chiudere il centro nemmeno per un giorno. È stato un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutti e si è concluso nei tempi e senza alcuna contestazione. C’è stato un forte coinvolgimento sia da parte nostra, che dei fornitori che dell’impresa costruttrice affinché tutto andasse per il meglio. A tal proposito in base alla mia esperienza posso dire che lo stesso coinvolgimento emotivo non l’ho mai riscontrato nelle regioni del Nord. D: Rispetto ad altri proprietari intervistati voi avete posto un particolare accento sul rapporto con il territorio. In questi 10 anni come è stato il vostro rapporto con le autorità locali? R: È andata molto bene, abbiamo instaurato un rapporto di proficua collaborazione con le autorità locali. All’inizio è stato importante far capire il nostro obiettivo: non volevamo essere visti come gli “stranieri” bensì, volevamo capire la realtà locale e creare valore per il territorio. In una realtà come quella della provincia di Cosenza, tra le più virtuose della regione Calabria, il centro commerciale Metropolis ha rappresentato una grande opportunità per la cittadinanza sia in termini di occupazione che di indotto economico. Abbiamo deciso che fosse importante lavorare con partner locali con cui abbiamo instaurato rapporti molto professionali e soddisfacenti per entrambe le parti. Il rapporto con il territorio è molto forte, Metropolis nel tempo è diventata una delle realtà imprenditoriali più importanti della zona, un luogo di incontro per la provincia, una vera e propria piazza dove le persone si incontrano e amano trascorrere il proprio tempo libero. Da un’indagine condotta sui nostri profili social è emerso dai commenti degli adolescenti, che il centro è uno dei luoghi più menzionati come punto di ritrovo. Questo ci rende molto orgogliosi e conferma il grande lavoro di marketing e di social media che viene fatto per creare un’esperienza indimenticabile. D: Che tipo di consumatore è il cittadino cosentino? R: Nonostante un reddito pro-capite inferiore, i consumi nei centri commerciali nel Sud Italia sono migliori rispetto al Nord. I consumatori sono molto più attratti dai brand di alto livello e chiedono di alzare il livello dei retailer con marchi internazionali e di tendenza. In particolare abbiamo notato che i nostri consumatori spendono molto nel vestiario e nelle calzature per i bambini e questa è sicuramente una caratteristica su cui puntare. D: Credete che ci sia un problema di exit negli investimenti nel Sud? R: Il problema dell’exit vale per tutte le operazioni, senza distinzione geografica. L’investitore deve essere abbastanza furbo da capire il momento di inversione del ciclo prendendo al balzo l’occasione per uscire. Oggi il ciclo immobiliare è molto più breve quindi questa operazione è ancora più difficile ma è importante capire che l’exit non riguarda il Nord o il Sud e sta all’investitore individuare la giusta strategia. In un ciclo negativo di mercato l’asset management conta poco, l’aspetto importante è dato dal prezzo. D: Considerate il Sud un’area di successi? R: Per noi il Sud Italia rappresenta un’opportunità. Rispetto al Nord le condizioni macroeconomiche non sono ideali e alcuni investitori sono più pronti di altri ma le opportunità ci sono e bisogna saperle cogliere. © 2016 CBRE, Spa. L’Oro Del Sud | 37
FOOD & BEVERAGE D a un’indagine condotta nel 2015 da CBRE su un campione di 22.000 consumatori in 22 paesi europei, Turchia, Sud Africa e Emirati Arabi Uniti, emerge che nei prossimi anni la quota di consumatori che sceglierà di recarsi in un centro commerciale solo per mangiare passerà dal 30% al 50%. Il driver principale sarà l’offerta di Food & Beverage varia, di qualità e soprattutto di cibi sani e che proponga un concetto nuovo di vivere il momento in cui ci si ferma a mangiare, anche in un centro commerciale. Ecco perché, conclude il report, nel futuro, affinché un centro sia sostenibile, la GLA della galleria da destinare al F&B dovrà essere non inferiore al 20-25%. Oggi in Italia questa percentuale è inferiore al 10%. Abbiamo chiesto ai cinque intervistati la loro opinione E IANA ● CENTRO D SIC TO E R D: Qual è la vostra IL B strategia per il F&B? IA AL R: Per noi il F&B è una componente importante del centro in quanto crea convivialità e rappresenta il driver dell’esperienza. La nostra strategia prevede un’attenzione particolare a tutto ciò che riguarda la “shopping experience”. Vogliamo completare l’area della food court con uno spazio dedicato agli eventi così che il consumatore sia sempre più invogliato a visitare il nostro centro come luogo di incontro e di scambio sociale e culturale. Inoltre puntiamo molto sulla valorizzazione delle realtà locali. A tal proposito vorrei raccontarvi uno dei progetti a cui stiamo lavorando, il recupero della Terrazza Peroni nell’ex fabbricato industriale dello stabilimento Peroni a Napoli. Vogliamo far rivivere l’antico birrificio attraverso un grande progetto di valorizzazione urbana in chiave conservativa inserendo tra le diverse insegne, un produttore di birra locale che ha aperto il suo primo punto vendita proprio all’interno di un centro commerciale campano. Il successo di questo format è legato soprattutto all’idea di creare prodotti artigianali in luoghi tipicamente destinati al consumo portando la tradizione millenaria U CO ● FORU della birra in un contesto moderno come quello del centro AN M PA commerciale. Cito questo esempio perché per noi AG è importante coniugare tradizione e modernità M LE e aiutare anche gli operatori locali a D: Quanto pesa la food court A RM valorizzare le proprie eccellenze sul centro commerciale? Pensa che LUC attraverso un concept moderno. sia una delle formule su cui puntare O per aumentare la performance del centro? R: L’importanza delle food court come elemento di attrazione per i centri commerciali è in costante aumento, soprattutto in progetti come Forum Palermo dove annoveriamo tra i tenant un cinema che per il quarto anno consecutivo si è posizionato al primo posto nella propria categoria a livello nazionale. Siamo fermamente convinti che questo trend sarà in costante ascesa nei prossimi anni. In generale, l’ottimizzazione e l’ampliamento delle food court è uno dei driver principali nei business plan che abbiamo predisposto per i 3 anni a venire in tutti i centri del nostro portafoglio: abbiamo in programma investimenti per elevare l’appeal delle nostre food court sia in termini di ambientazione che in termini di contenuti/offerta. 38 | L’Oro Del Sud © 2016 CBRE, Spa.
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