JAMBO BWANA - Viaggi Avventure nel Mondo
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
http://www.viaggiavventurenelmondo.it/viaggi/9415 RACCONTI DI VIAGGIO | Iran RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar JAMBO BWANA Da un Tanzanzibar discovery Testo e foto del coordinatore Giovanni Paolo Solaini Jambo, Viaggio affascinante, intenso, unico. Connubio di adattamento (docce spesso fredde, servizi Siamo partiti il primo giorno carichi di zaini, perfetto tra esplorazione della natura più selvaggia, fatiscenti), ma che regala allo stesso tempo stress, preoccupazioni; siamo tornati stanchi, astrazione dalla realtà quotidiana, immersione in emozioni indimenticabili, in tutta la loro intensità; sporchi, cambiati, felici. L’infinito del Serengeti forme, colori, paesaggi, cieli, sguardi, sorrisi che e la seconda a Zanzibar, che scorre velocissima, negli occhi, la forza Masai nei muscoli, l’habari rimangono indelebili nei ricordi; e completo relax metabolizzando le esperienze uniche vissute in gani nell’anima, l’hakuna matata nella mente. su bianchissime spiagge circondate da acque di Tanzania, in angoli di paradiso incontaminato. Un po’ di quegli sguardi intensi, di quei colori, mille colori. di quelle forme ci appartengono, ora, e ci Formula molto equilibrata tra la prima parte in Dopo aver superato i controlli ci prepariamo per accompagneranno sempre. Tanzania, impegnativa (sveglia presto, montaggio prendere l’ultimo volo, Dar es Salaam-Kilimanjaro, Bahati nzuri, Giovanni Paolo e smontaggio tende quotidiano, lunghi percorsi e qualcuno ne approfitta per comprare una SIM su strade dissestate), che richiede forti capacità locale (circa 15 USD per 2 GB senza chiamate; 152 - Avventure nel mondo 1 | 2019
RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar 25 USD con chiamate non internazionali). Atteriamo autisti, ma anche eccellenti compagni di viaggio e puntuali alle 12.00 e all’uscita dell’aeroporto preparate guide. incontriamo l’autista della Parks Adventure, che ci Dopo aver lasciato in hotel le sacche con gli attende con un pullimno. In circa 2h raggiungiamo indumenti necessari solo per Zanzibar (che il Mc Ellys Hotel ad Arusha. Prima di partire avevo riprenderemo l’ultimo giorno in Tanzania, prima di concordato di pernottare al Tourist Inn, ma pare che prendere il volo per Zanzibar), ci dividiamo nelle 3 la Parks Adventure abbia avuto qualche problema jeep (tutte con tetto sollevabile; due da 6 posti, una con la prenotazione e ci hanno dovuto dirottare al Mc da 8 posti, compreso autista) e partiamo intorno alle Ellys, di simile qualità. Appena arrivati, incontro Frank 12 –ci stiamo già abituando alla lentezza dei tempi della Parks Adventure, con cui ci eravamo scambiati africani e al fatto che gli orari diverse mail prima della partenza. Dopo alcuni difficilmente vengono rispettati; ogni operazione convenevoli e il check-in per tutti i partecipanti, richiede generalemnte più tempo del previsto. raccolgo insieme al cassiere la prima cassa comune del viaggio e la cassa trasporti, che ci serviranno per saldare il conto con la Parks Advenure. Prima del saldo, discutiamo tutti i punti con l’addetto della Parks Adventure e ripassiamo il programma. I conti sono esattamente quelli concordati pre-partenza. Successivamente incontriamo il cuoco, Mcharo. Con lui si apre una negoziazione sull’importo della spesa/ pax/ giorno: mi propone 20 USD, chiudo a 13 USD/ pax compresa acqua (circa 2l/ pax/ giorno) e mi faccio promettere la preparazione di alcuni piatti tipici (ugali, banana fritta, ...). Sono ormai le 17 e siamo pronti per andare a mangiare, quando un partecipante si rende conto di aver perso il passaporto. Mando il gruppo all’ottimo Riguardo i bagagli: è importante, ancora in Italia, Kahn’s barbecue insieme al cuoco (non è infatti preparare tutti i partecipanti al fatto che minimizzare raccomandabile aggirarsi da soli, conviene sempre il volume del bagaglio è fondamentale. Lo spazio essere accompagnati da qualcuno di locale) e nelle jeep è infatti limitato e caricare i bagagli sopra rimango in hotel con il partecipante e la sorella per il tetto delle jeep non permette di poterlo alzare. risolvere il problema. Fortunatamente riusciamo a Dopo circa 1h arriviamo all’ingresso del Tarangire risolvere la questione nell’arco di un paio d’ore (e National Park (NP), mangiamo il nostro primo lunch numerose telefonate): il passaporto gli era caduto box (scatola di plastica con un panino, un uovo nel pullmino e l’autista ce lo ha riportato in hotel (gli sodo, un pacchetto di biscotti, un succo di frutta) e abbiamo lasciato 20 USD come mancia). Finalmente ci prepariamo per il primo game drive. La ragazza raggiungiamo gli altri e ci uniamo a loro per la cena: con intolleranze è costretta a mangiare crackers menù fisso a 8 USD, bevande escluse. Carne mista e poco altro in quanto, contrariamente a quanto alla brace, chapati, riso e verdure in abbondanza. avevamo stabilito con il cuoco, non le è stata Concludiamo la serata in hotel e assaggiamo preparata una box ad hoc. Consiglio: repetita iuvant, la prima birra locale, la Kilimanjaro. Andiamo a per cui non fatevi problemi a ripetere diverse volte letto presto dopo una giornata e mezzo di voli e lo stesso concetto ad autisti e cuoco, in modo che spostamenti impegnativi. La notte è più fredda di effettivamente soddisfino le vostre richieste. A volte quanto ci aspettassimo, intorno ai 13-15 gradi, ma è capitato che non accadesse anche nonostante l’hotel ci fornisce le coperte necessarie. diversi solleciti. Fortunatamente si è trattato di episodi circoscritti e secondari. Dopo aver pagato Day 3 – 06 agosto ’18 l’ingresso al parco , emozionatissimi (per quasi La prima mattina africana ci accoglie con inaspettati tutti è la prima esperienza in un safari) entriamo e nebbia e freddo. Do appuntamento al gruppo alle avvistiamo fin da subito numerosi animali. Per primi 9.30 avendo già fatto colazione, mentre io e un paio vediamo un gruppo di stanchi gnu, poi babbuini che di partecipanti (compresa una ragazza intollerante non si fanno il minimo problema ad attraversare la a latte e uova) ci troviamo alle 8 per andare con il strada con le jeep in movimento. E’ poi il momento cuoco Mcharo a fare la spesa al mercato di Arusha. di un gruppetto di elefanti, alcuni placidamente stesi Questa spesa coprirà gran parte dei futuri pasti. al sole, altri lentamente in movimento alla ricerca di L’esperienza del mercato è suggestiva, e stare cibo. Dopo poco, avvistiamo diverse giraffe solitarie, dietro a Mcharo risulta spesso ostico: capire i prezzi in tutta la loro imponenza e maestosità. Siamo tutti è difficile e lui si muove rapido e disinvolto tra le entusiasti di questo primo game drive, in cui abbiamo caotiche bancarelle addossate l’una all’altra. Per modo di vedere, tra gli altri, anche numerose zebre e velocizzare la cosa, ci fa accompagnare da un suo diverse specie di uccelli. amico, che ci guida quando lo perdiamo. Dopo circa 3h usciamo dal parco e ci dirigiamo nella Tornati in hotel ci ricongiungiamo al gruppo, che nel vicina Mto Wa Mbu, dove montiamo le tende nel frattempo si è attivato per finire di comprare le SIM giardino del Wild Fig Campsite, un ottimo lodge con locali, e incontriamo i tre autisti: Simba, Lohay, e piscina (che alcuni di noi sfruttano) che ci mette a William. Fin da subito, si dimostrano molto simpatici disposizione anche due camere per bagagli e docce e disponibili. In seguito si riveleranno non solo ottimi (calde). Montiamo le tende piuttosto rapidamente Avventure nel mondo 1 | 2019 - 153
RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar nonostante si tratti della prima volta per la maggior si è improvvisata in un divertente balletto che ci ha Concludiamo la mattinata tornando al punto di parte dei partecipanti. Consumiamo l’ottimo pasto coinvolto e divertito, assaggiato birra e vino appena partenza, dove troviamo diverse donne e alcuni preparato da Mcharo nel patio del campeggio e, appena prodotti, visitato una tribù di artisti del legno bambini. All’improvviso, iniziano una divertente dopo un paio di birre (acquistate precedentemente (e comprato alcune creazioni) ed un laboratorio di danza che mano a mano ci coinvolge tutti, anche con l’aiuto del cuoco), andiamo tutti a dormire, dipinti. Alex ci comunica più volte che i proventi del coloro che inizialmente si limitavano a filmare la stanchi ma molto felici e soddisfatti della prima tour andranno a beneficio dell’intera comunità, e che scena. Dulcis in fundo, i 3 cacciatori ci mettono alla giornata africana. quindi possiamo scattare tutte le foto che vogliamo. prova con archi e frecce: proviamo sulla nostra pelle Finito il tour, ci riaccompagna al campeggio, dove quanto sia ardua l’impresa del centrare un bersaglio. smontiamo rapidamente le tende per partire alla Anche gli autisti si uniscono alla sfida, sfoggiando volta dell’Eyasi Campsite: decisamente più spartano inaspettate doti balistiche. Nel complesso, tutte del primo, ma fa a tutti un’ ottima impressione in le attività, sebbene un po’ turistiche e “pre- quanto l’aspetto wild era fortemente ricercato da confezionate”, sono state apprezzate molto da tutto tutto il gruppo. Montiamo le tende al crepuscolo su un il gruppo, che è rimasto entusiasta soprattutto del terriccio polveroso. Il camping è immerso nel niente; balletto e dall’accensione del fuoco. La prima parte accanto a noi solo terra, acacie e l’infinito africano. della caccia è stata forse un po’ lunga. Doccia tiepida per tutti, poi cena (con applausi per Si è fatto tardi: torniamo al camping, facciamo un Mcharo, che ci cucina un’ottimo spaghetto ad un non brunch e, dopo aver smontato le tende ed averle meglio specificato ragù) seduti sul telone acquistato caricate sulle jeep, partiamo alla volta del lago al mercato di Arusha il primo giorno. Finita la cena, ci Eyasi. Lungo la strada, su richiesta ci fermiamo ad raccogliamo intorno al fuoco di un altro gruppo e una scuola locale. Parliamo, giochiamo, balliamo e continuiamo a conoscerci meglio. A farci da cornice, cantiamo con i bambini. Doniamo alcuni pastelli e Tarangire National Park la prima volta celeste che ci lascia a bocca aperta. palloncini (con il senno di poi, meglio non portarli Riconosciamo via Lattea e costellazioni. perchè potrebbero essere pericolosi se non si capisce come utilizzarli). Ognuno lascia un’offerta Day 4 – 07 agosto ’18 a propria discrezione (in totale raccogliamo 345 Sveglia alle 6.30 e partenza puntuali alle 8, dopo una USD). Lasciamo i bambini commossi, con sentimenti rigenerante colazione a base di pancake, nutella, contrastanti; nessuno parla, nelle jeep, per la prima marmellata, toast e frittata preparata da Mcharo. parte del viaggio che ci conduce alla seconda tribù. La prima tappa è il parco presso il lago Manyara Inevitabile porsi domande e confrontare la nostra (330 kmq, di cui 230 di lago), tra i principali in realtà con la loro. Quegli sguardi, così intensi, così Tanzania per biodiversità (380+ tipi di uccelli, oltre troppo adulti per l’età che hanno, accompagneranno ad elefanti, bufali, sebre, giraffe, leoni, babuini, molti dei dialoghi nei giorni successivi. ippopotami, facoceri, ...). Appena entrati nel parco (inizialmente molto lussurreggiante in termini di flora, contrariamente al precedente Tarangire, piuttosto spoglio e popolato principalmente da baobab e acacie) avvistiamo una grande quantità di babbuini Bike Tour con Alex Goodluck sul ciglio della strada e arrampicati sugli alberi, e ci fermiamo per diverse foto di rito. A colpirci, in Day 5 – 08 agosto ’18 particolare, è una mamma che allatta il piccolo. Sveglia alle 5, il tempo di qualche biscotto e Avvistiamo diversi altri animali (principalmente partiamo per visitare due tribù. La prima, gli Hazdabe uccelli) prima di giungere al lago e fermarci presso (o Tindiga), è una popolazione di cacciatori che si una pozza da cui emergono alcuni ippopotami. I mostra fin da subito molto cordiale. Ci raccogliamo movimenti sono spesso impercettibili, e difficilmente attorno ad un fuoco già acceso e iniziamo a capirne riusciamo a scorgere animali fuori dall’acqua. E’ usi e costumi. Diamo sfogo agli obbiettivi delle comunque molto interessante. nostre macchine fotografiche, mentre gli Hazdabe Scuola Locale (rigorosamente tutti maschi) preparano archi e Rientriamo al campeggio per pranzare, gavette alla frecce. Rimaniamo colpiti dal loro modo di parlare e mano, e partire leggermente in ritardo per il bike dalla caratteristica “lingua click”(consonanti prodotte Lasciata la scuola raggiungiamo il lago Eyasi: tour organizzato con Alex Goodluck, una simpatica facendo schioccare la lingua contro il palato), che un’infinita distesa di acqua marroncina incorniciata guida locale che potete contattare direttamente al cercano di insegnarci. Appena pronti, ci fanno in un paesaggio spettacolare. Purtroppo avvisitiamo +255 782 851 262. Per 20 USD/ pax abbiamo visto cenno di seguirli. Partiamo così all’inseguimento un solo fenicottero (bianco, peraltro), ma siamo una fittissima piantagione di banane (compresa la di 3 cacciatori di età diverse (uno è poco più che comunque tutti molto felici di essere circondati da banana rossa), visitato una casa locale la cui famiglia adolescente), a loro volta all’inseguimento di prede tanta naturale bellezza. di piccola dimensione (prevalentemente scoiattoli e uccellini). Sono armati solo di arco e frecce (di diversi Scattiamo numerose foto e ripartiamo diretti alla tipi, a seconda della preda che hanno di fronte) e tribù dei Taturu, noti artigiani principalmente di in un paio d’ore riescono ad uccidere almeno 4 metalli. Arrivati, assistiamo alla fabbricazione di un uccellini, che ci mostrano fieramente. Finita la caccia monile di ferro a nostra scelta e le donne del posto ci ci mostrano come accendere un fuoco con la tecnica mostrano come viene lavorato il grano per renderlo dell’asticella sfregata: semplicità e rapidità con cui il farina: le ragazze del nostro gruppo vengono invitate fuoco viene appiccato lascia tutti a bocca aperta. A a provare la tecnica, che si rivela più faticosa del colpirci è anche il sapore dell’uccellino appena cotto previsto. Apprendiamo che sono proprio i Taturu a (letteralmente, gettandone il corpo tra le fiamme), rifornire gli Hazdabe delle punte per le frecce. sorprendentemente buono Lago Manyara 154 - Avventure nel mondo 1 | 2019
RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar dobbiamo rimpinguare la spesa dopo aver cambiato i dollari necessari in scellini. Acquistiamo beni primari necessari per le giornate successive in cui sarà difficile approvvigionarsi, dato che ci troveremo in luoghi remoti e difficilmente raggiungibili. Ne approfittiamo per comprare anche uno scatolone di birra per la serata. Ci dirigiamo velocemente a Ngorongoro e non troviamo coda al gate. Una breve sosta prima di entrare e siamo già emozionatissimi. Raggiungiamo il Simba Campsite, ottima posizione e servizi puliti (anche se doccia fredda); il prato facilita un rapido Ngorongoro montaggio delle tende (ormai siamo tutti esperti). Il grande albero al centro del camping e i diversi Day 7 – 10 agosto ’18 uccelli che circolano liberamente nelle vicinanze Ci svegliamo alle 5.30 e smontiamo rapidamente lo rendono alquanto suggestivo. Sappiamo che le tende. Facciamo colazione e partiamo il camping non è recintato, ma la cosa non ci immediatamente alla volta del Serengeti. Come preoccupa. La discesa al cratere è emozionante concordato la sera precedente con gli autisti, ci quasi quanto la vista dal punto panoramico, che ci fermiamo a visitare un villaggio masai (50 USD/ lascia senza fiato: la più vasta caldera ininterrotta jeep). Il capo tribù, riscossa la cifra pattuita, raduna Taturu al mondo, 20 km di diametro, si apre davanti ai la tribù che inscena un balletto piuttosto studiato. nostri occhi. Pensare che quello spettacolo naturale Successivamente, uomini e donne vengono divisi e Dopo una lunga giornata, arriviamo infine a Karatu, , a 2300 metri di altitudine, sia l’habitat di oltre 30k tra uomini facciamo una gara di salto. Ci dividiamo piccola città povera poco raccomandabile durante grandi mammiferi che vi risiedono tutto l’anno, rende poi in gruppetti di 4 persone, ad ognuno dei quali le ore notturne. Come da accordi, ci dirigiamo al il tutto ancora più spettacolare ed intrigante. Durante è affidata una guida. Visitiamo in sequenze diverse: Sundown Campsite, dove avevo prenotato, tramite la discesa, come riportato da alcuni partecipanti, una casa masai, di cui colpisce il minuscolo ingresso la Parks Adventure, 8 bungalow. Avevamo infatti pare davvero di scendere lungo una valle incantata, difficilmente intuibile data l’altezza media della deciso con il gruppo, prima di partire dall’Italia, di al cui centro dimora, imperioso, il lago Magadi, popolazione; una scuola, presso cui rimaniamo solo spezzare il ritmo delle tende e approfittare di una caratterizzato da acque basse che lo rendono ideale alcuni minuti, giusto il tempo di notare una grande doccia calda e una sistemazione più comoda. per fenicotteri e gru coronate, che avvistiamo in “tip box” esposta in primissimo piano; uno spazio Con grande sorpresa, appena arrivati, ci viene lontananza. Vediamo in successione zebre, struzzi, espositivo pieno di monili, braccialetti e statuette, comunicato dal gestore del camping che non ci gnu, antilopi e gli immancabili babbuini. A colpirci che ritroveremo simili a Stone Town. La visita risulta sono più bungalow. Mostro mail (fortunatamente non è solo l’incredibile varietà di animali e il fatto tuttavia piacevole e ci insegna molto sui Masai, su stampate) che provano inconfutabilmente gli di avvistarli spesso in gruppi misti, ma anche la loro stile di vita, le loro tradizioni e la loro recente accordi presi. Purtroppo però i bungalow sono cornice del cratere che ci circonda a 360 gradi e che apertura verso il resto del Paese, testimoniata già stati assegnati ad altri e sembra non esserci forma, insieme al cielo, scorci unici. Continuiamo ad per esempio dall’inviare i bambini nelle scuole alternativa alle tende (previo pagamento della avvistare e fotografare giraffe, diversi tipi di uccelli, (relativamente) vicine. differenza con i bungalow pagati anticipatamente facoceri, sciacalli e tante zebre. Ad un certo punto alla Parks Adventure). Ribadisco che non si tratta di avvistiamo un leone maschio, fieramente seduto un problema di soldi, ma di scelta: il gruppo vuole in mezzo alle sterpaglie. Scattano jeep e macchine i bungalow come concordato. La vicenda va avanti fotografiche. Giusto il tempo di alcuni scatti, e ci per un po’, con il capo degli autisti, Simba, che ci rendiamo conto che dalla parte opposta 4 leonesse propone un’alternativa decisamente non all’altezza e 2 leoni maschi stanno risalendo un rigagnolo del prezzo pagato. Nonostante mi venga detto che d’acqua. Si soffermano a guardare verso le jeep: si tratta dell’unica alternativa disponibile, cerchiamo noi rimaniamo immobili a scrutarli, senza fiato. Sulla su tripadvisor e ne troviamo una poco distante via del ritorno scorgiamo alcuni ippopotami presso che sembra molto valida. Coadiuvati da Lohay una piccola laguna. Ci godiamo un tramonto unico (autista estremamente professionale ed onesto) che mentre risaliamo il cratere e torniamo al camping. conosceva il proprietario del Ngorongoro Campiste, Passiamo una gelida notte (circa 3-5 gradi) tra il riusciamo a prenotare per tutto il gruppo, nonostante riparo della cucina e un grande fuoco imbastito Villaggio Masai presso Ngorongoro Simba non sembri particolarmente felice della nostra dai driver di un truck di un gruppo di una ventina scelta. Il camping, infatti costa 45 USD/ pax/ notte di spagnoli in tour tra Tanzania e Kenia. Ci offrono a fronte dei 25 USD pagati preventivamente alla l’ormai noto Konyagi (cognac locale) e parlando Terminata la visita partiamo verso il Serengeti. Parks Adventure. Parlo quindi direttamente con Mr spaziamo dalla difficoltà nel prendere la patente in Ancora una volta siamo fortunati e non troviamo code Don al telefono, che dopo essersi scusato un paio Tanzania alla differenza di stile di vita tra l’hakuna- all’ingresso del parco. Capiamo subito l’etimologia di volte per il disguido (che ha causato un paio d’ore matata way che abbiamo imparato a conoscere e lo (Serengeti significa letteralmente “pianura di attesa all’intero gruppo), accetta di pagare la stress delle nostre giornate lavorative. L’infinita volta sconfinata”): davanti a noi si presentano praterie che differenza. Alloggiamo quindi in camere di alto livello celeste sopra di noi, che ammiriamo lungamente, paiono infinite, interrotte solo da sporadiche acacie nella struttura molto bella. L’ottima cena preparata ci ispira enormemente, e andiamo a dormire felici, ad ombrello (ci viene detto che ne esistono di 47 da Mcharo corona la giornata: si merita gli applausi oltre che affumicati dal potente fuoco. Poco prima tipi), e numerosi animali. Avvistiamo principalmente di tutti. di tornare in tenda avvistiamo una iena e il driver elefanti, bufali e giraffe, ma anche ippopotami, con cui stavamo parlando ci informa: occhi gialli giraffe, impala e gli immancabili gnu. Coronato dal Day 6 – 09 agosto ’18 nella notte possono essere pericolosi in quanto tramonto, lo spettacolo è ancora più vivo e unico. Ci troviamo con i partecipanti alle 9.45 avendo già appartengono a carnivori; occhi rossi ad erbivori. Pensiamo a questo mentre ci dirigiamo al Seronera fatto colazione per partire alla volta di Ngorongoro. Public Campsite. Arrivati al campeggio, montiamo Io, invece, ho appuntamento con Mcharo alle 8: Avventure nel mondo 1 | 2019 - 155
RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar Day 9 – 12 agosto ’18 Day 10 – 13 agosto ’18 Ci svegliamo alle 6, rapida colazione e alle 6.30 Ci svegliamo intorno alle 8, consapevoli che ci siamo già sulle jeep. Sappiamo che raggiungere aspetteranno almeno 4/5h delle ormai consuete il Mara River, al confine con il Kenia, richiederà strade sterrate prima di raggiungere un luogo che alcune ore, e che la levataccia dovrebbe consentirci ci è stato descritto come magnifico: il lago di Natron. di intercettare la migrazione degli gnu. Partiamo Facciamo colazione, e in tempi ormai molto rapidi entusiasti. Il tragitto per raggiungere il Mara River si smontiamo le tende. rivela, per la particolarità del paesaggio e copiosità Intorno alle 12:30 ci fermiamo a Wasso, piccola Serengeti di animali, praticamente un game drive. Durante il cittadina tra la polvere, e mangiamo il lunch box. percorso avvistiamo migliaia di gnu in branchi. Non Ripartiamo dopo circa un’ora. Il viaggio è lungo, le tende, facciamo una doccia fredda e dopo cena di rado attraversano anche le strette strade sterrate ma risulta piacevole, sia per la compagnia sia beviamo alcune birre prima di addormentarci, cullati che percorriamo. Accanto a loro numerose zebre, ma per il paesaggio che vediamo fuori dai finestrini da insoliti rumori e da una strana sensazione di anche tante giraffe (stavolta in gruppo) ed elefanti (durante il tragitto, stavolta, non possiamo alzare sicurezza, nonostante il camping non sia recintato e (memorabile la scena di un piccolo a cui la madre il tetto e sporgerci, in quanto è occupato dai abbiamo avvistato una ventina di babbuini aggirarsi insegna ad attarversare un ponte). borsoni). Mano a mano che ci avviciniamo al lago vicino alle docce poco prima. Dopo un paio d’ore arriviamo al fiume, poco di Natron il paesaggio diventa più arido, secco, profondo data la stagione secca. Proviamo alcuni quasi desertico. L’imponente e quasi mistico Doinyo Day 8 – 11 agosto ’18 spot, ma non c’è traccia degli gnu. Ci appostiamo Lengai rimane sullo sfondo, ad incorniciare un Ci svegliamo alle 7 e alle 8 siamo operativi: ci dietro alcune acacie in un punto che ci viene detto paesaggio unico, molto diverso da tutti quelli visti in aspetta il game drive al Seronera, la parte principale essere strategico. Dopo poco, vediamo avvicinarsi, precedenza. Ci fermiamo in uno spettacolare punto e più suggestiva del Serengeti. Le aspettative non sul lato opposto, un centinaio di gnu, che sembrano panoramico (lago di Natron da una parte, Ol Doinyo vengono deluse: avvistiamo elefanti, zebre, gnu, però titubanti e non attraversano il fiume. Dopo Lengai dall’altra), dove scattiamo numerose foto e gazzelle, facoceri, struzzi, diversi tipi di uccelli, un po’ ci rendiamo conto del motivo: un enorme compriamo alcuni braccialetti e monili da donne e enormi bufali, solitarie giraffe. Fiero ed elegante, in coccodrillo, più simile ad un enorme sasso ai nostri bambini Masai, che circondano letteralmente le posa su una roccia, è poi la volta di un magnifico inesperti occhi, scruta la riva, pronto ad attaccare. nostre jeep appena arriviamo. Abbiamo poco tempo ghepardo, che ci delizia per alcuni minuti: riusciamo Vedendoli andare via, rimaniamo un po’ contrariati. per raggiungere il camping Natron Campsite, ottimo a vederlo estremamente da vicino in diverse Attendiamo ancora un’ora ma non avvistiamo altri per posizione (domina la valle sottostante, si vede posizioni, mentre scruta l’orizzonte in cerca di una gnu. Ci allontaniamo di poco e pranziamo con la distintamente il vulcano) e strutture (numerose preda. Rimaniamo affascinati dal suo portamento, consueta lunch box preparata la sera prima da docce calde e bagni). Piantiamo rapidamente le finchè sparisce dal nostro campo visivo in mezzo Mcharo. Torniamo alla nostra postazione, ma per tende riparati dal vento (quasi assente, qui) e su alla savana. Le emozioni non finiscono qui: poco mezz’ora non avvistiamo niente. Ad un certo punto una superficie erbosa, molto più comoda rispetto ai dopo avvistiamo 4 magnifici leoni, a cui riusciamo le jeep ripartono velocemente: gli autisti si sono terricci cui ci eravamo abituati ne giorni precedenti. ad avvicinarci moltissimo. La nostra presenza non accorti che poco più in là diversi gnu hanno guadato Nel frattempo ci raggiungono le due guide Masai che li infastidisce, rimangono seduti, in tutta la loro il fiume. Siamo molto delusi quando ci rendiamo ci accompagneranno nell’avventuroso trekking alle maestosità, mentre ne riprendiamo ogni angolatura conto di esserci persi uno spettacolo unico, e ed è gole, bellissima esperienza per tutti i partecipanti. con le nostre macchine fotografiche. già quasi ora di tornare al campeggio (ci separano Dopo un’intera giornata immersi in un’Africa da circa 3h di viaggio). Sulla via del ritorno, avviene documentario, raggiungiamo il Lobo Public Campsite. l’insperato ed inaspettato: centinaia di gnu si Pochi metri prima di arrivare notiamo un gigantesco preparano ad attraversare il fiume, e stavolta lo bufalo sul ciglio della strada: l’autista ci suggerisce fanno per davvero, senza indugi. La scena dura una di stare molto attenti perchè in quella zona ce ne buona mezz’ora durante la quale abbiamo modo e sono diversi. Prestiamo particolare attenzione tempo di sbizzarrirci con le macchine fotografiche. quando ci avventuriamo, poco più tardi, nei dintroni Torniamo al Lobo Public Campsite poche ore più del camping per raccogliere la legna necessaria per tardi, soddisfatti, felici ed appagati. E’ già buio: un fuoco la sera. Il camping gode di una posizione una doccia fredda al volo e siamo pronti per una magnifica, ma è molto selvaggio e le facilities sono Ol Doinyo Lengai & Lago di Natron rigenerante cena, consumata nella modesta cucina decisamente spartane (una sola doccia fredda; nel della struttura (fuori fa troppo freddo e tira troppo bagno maschile non è presente il lavandino). vento). Dopo cena incrociamo altri due gruppi di ANM, Partiamo dal camping verso le 16:30, al limite con cui ci intratteniamo fino a circa mezzanotte, per riuscire a completare il trekking con la luce. Il in compagnia di alcune birre, strategicamente percorso è piuttosto semplice, anche se alcuni punti prenotate la sera precedente. richiedono maggiore attenzione; siamo comunque sempre supportati dalle due guide, che ci aiutano nei passaggi più impegnativi e per guadare il torrente che scorre tra le due sponde. Tutti i partecipanti indossano scarpe anfibie o hanno a portata di mano scarpe da scoglio, che si rivelano fondamentali. Dopo Seronera circa un’ora arriviamo alle cascate e facciamo un rinfrescante e rigenerante bagno: un sollievo dopo tanti giorni tra la polvere! Rimaniamo circa mezz’ora, La magnifica vista e sensazione di libertà totale poi è tempo di tornare indietro prima che faccia buio. hanno la meglio sul gruppo, che si sente più che Poco prima di giungere al camping ci affiancano compensato per l’inevitabile adattabilità a cui è numerosi bambini che cercano di venderci alcuni sottoposto. La sera, fredda e ventosa, come ormai braccialetti. di consueto da diversi giorni, ci raduniamo intorno al Dopo le docce (e tanto Jungle/ Autan!) siamo pronti fuoco accesso con l’aiuto di Mcharo, e ci attardiamo Migrazione degli Gnu presso Mara River per cenare sull’ormai consueto telone azzurro, che a parlare e a fissare il cielo, incantati. 156 - Avventure nel mondo 1 | 2019
RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar disponiamo tra le tende. E’ un giorno speciale: All’arrivo ognuno cambia parte dei i propri USD ancora ad ammirare il fenomeno della marea che Giorgia, una ragazza del gruppo, compie 31 anni. Mi in scellini (può convenire, specialmente per le a poco a poco ha mangiato la maggior parte della ero accordato da giorni con Mcharo per acquistare spese extra, come bevute o snack in spiaggia) e spiaggia, quando, verso le 15:30, dobbiamo ripartire. le candeline e per preparare una torta. Approvato preleva in caso di necessità –ho informato tutti i Sulla via del ritorno concordiamo con Mohammed all’unanimità decidiamo anche di concederci partecipanti delle spese che affronteremo durante un fuori programma: gli proponiamo di farci da una cena a base di ugali e barbecue di agnello il nostro soggiorno a Zanzibar. Appena atterrati guida nelle strette e caratteristiche vie di Stone (concordata alcuni giorni prima; abbiamo dovuto vediamo immediatamente l’autista che ci ha inviato Town. Accetta e per 30 USD ci fa da Cicerone, aggiungere 50 USD). In cucina, la preparazione Iddi, secondo gli accordi presi. Dopo una breve mostrandoci i principali siti storici (Palazzo del della torta è commovente: si vede che raramente presentazione andiamo insieme in pullmino all’hotel, Sultano, casa di Freddie Mercury, cattedrale di San cuoco e autisti hanno usato le candeline, e faticano il Safari Lodge, piuttosto pulito ed accogliente. Giuseppe), e accompagnandoci tra i negozietti che a montarle. Diamo loro una mano e usciamo a Incontro velocemente Iddi, che fin da subito si popolano le affollate stradine. Rimaniamo affascinati festeggiare Giorgia con canti, balli, l’immancabile dimostra non solo molto affidabile, ma anche dall’architettura di una città che rappresenta un Konyagi (diluito con succo di frutta per i meno disponibile nel venire incontro alle nostre esigenze crocevia culturale tra Arabia, Persia, India, ed Europa, temerari) e tantissima energia (nonostante la (concordiamo di saldare il conto pattuito dall’Italia e comprendiamo come mai sia stata dichiarata stanchezza). l’ultimo giorno prima di partire, in modo da avere la patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. E’ poi il momento del discorso dei driver e del cuoco, massima flessibilità nel decidere a quali escursioni Sono ormai le 18 quando rientriamo in hotel, e del nostro nei loro conftonti: si tratta della nostra tra quelle discusse il gruppo deciderà di partecipare). prepariamo i bagagli e ripartiamo alla volta di ultima sera insieme. Realizziamo che lo slogan Ci dicono che i ristoranti stanno per chiudere, per cui Jambiani. Arriviamo sulla costa orientale con il buio, della Parks Adventure “Come as a visitor leave as ci affrettiamo a raggiungere il Forodhani Gardens, ma subito ci rendiamo conto che il Visitors Inn è un a Friend” è più che uno slogan: ci sentiamo molto che offre spiedini e kebab in pieno stile street food a resort di qualità (piscina sul mare, camere grandi vicini a tutti i driver (a Simba, il capo degli autisti, prezzi ragionevoli. L’atmosfera è carina, la qualità del con bagni enormi; doccia calda; ristorante e facilities simpaticissimo ed estroverso, sempre pronto alla cibo media. Data l’ora e la zona, decidiamo di farci di tutto rispetto). Prima di arrivare, prenotiamo battuta – spesso in italiano- e ad un brindisi; a Lohay, accompagnare da una delle guardie dell’hotel, che il Kim’s Restaurant, localino molto accogliente e per la sua professionalità, preparazione ed integrità si intrattiene con noi durante la cena. Raggiungiamo dall’atmosfera familiare che ci propone un ottimo –è stata una guida preziosa; a William, detto Willy, poi in hotel i pochi partecipanti che hanno deciso di menù a base di pesce al prezzo fisso di 13 USD/ con il suo sorriso contagioso e la spensieratezza sacrificare il cibo per qualche ora in più di sonno. testa bevande escluse (N.B. occorre prenotare con cui affrontava ogni cosa) e al cuoco Mcharo, il prima possibile, meglio 1/2 giorni in anticipo, indispensabile durante tutti i safari. Day 12 – 15 agosto ’18 per assicurarsi le portate di pesce; il locale ha Ci svegliamo di buon’ora e alle 8.30, dopo una pochissimi coperti; organizza trasporto gratuito da Ci addormentiamo sotto il cielo stellato, sognando e sostanziosa colazione, incontriamo Mohammed e per il Visitors Inn). Lo preferiamo al buffet che ci ricordando tutto quello che abbiamo passato negli davanti all’hotel. Parla italiano perfettamente e sarà viene proposto all’arrivo in hotel, che ci era stato ultimi giorni, durante un viaggio incredibilmente la nostra per il tour delle 3 isole, escursione in barca sconsigliato. Torniamo in hotel dove ci aspetta un intenso. per vedere, nell’arco di una giornata (circa dalle 9 dala-dala, prenotato per raggiungere una festa che alle 15:30), 3 tra le più suggestive isole della costa a ci avevano consigliato all’hotel. La festa è carina, Day 11 – 14 agosto ’18 largo di Stone Town, distanti circa 30 minuti di barca amicizziamo anche con dei locali e alcuni Masai Sveglia alle 5: non abbiamo minimamente l’una dall’altra. Il porticciolo dista una decina di (veri o sedicenti tali, il mistero rimane), brindiamo al intenzione di perderci l’alba al lago di Natron, che minuti a piedi dall’hotel: appena arrivati noleggiamo ferragosto, a noi, alla Tanzania, all’hakuna matata. si rivela spettacolare, assolutamente allineata alle maschere e pinne (3 USD, o 2 USD solo maschere o Torniamo in hotel verso le 3.30, consapevoli della aspettative. Scattiamo numerose foto ai fenicotteri solo pinne), poi ci imbarchiamo in due barche da 8/9 sveglia la mattina successiva alle 8, per partire alle 9 rosa, all’alba tra vulcano e lago, alle guide Masai che persone l’una. La prima isola che visitiamo è Prison in direzione Kendwa, 2h più a nord. ci accompagnano, a noi. Island, dall’aspetto un po’ turistico (è presente anche Torniamo poi al campeggio, facciamo colazione, un lussuoso resort con piscina), ma comunque smontiamo le tende e partiamo alla volta di Arusha, piacevole. Circondata da un mare azzurro, presenta distante diverse ore di jeep. Torniamo all’hotel in cui al centro una prigione (oggi bar) che non è mai stata avevamo soggiornato la prima sera: recuperiamo le utilizzata. Poco distante si trova un allevamento di borse che avevamo lasciato con i vestiti destinati tartarughe giganti delle Seychelles, dall’origine a Zanzibar, compiliamo il modulo di soddisfazione incerta e controversa. Vederne così tante nello della Parks Adventure, diamo mance a driver e cuoco stesso posto, potersi avvicinare e poterle toccare (100 USD/ testa), li salutiamo per l’ultima e partiamo, è stata una bella esperienza, anche se dal sapore in pullmino, per il JRO Kilimanjaro airport, distante un po’ turistico. Abbiamo avuto modo di vedere circa 1h dal centro città. Partiamo con un lieve anche la più anziana (200 anni; l’età è facilmente ritardo alle 19:40, e dopo 1h atterriamo a Zanzibar, riconoscibile, in quanto è pitturata sul dorso) e Vista da Nakupenda a Stone Town. numerosi cuccioli, alcuni appena nati. Dopo un breve (e piuttosto insoddisfacente) snorkeling presso Bawe, seconda isola su cui non è possibile Day 13 – 16 agosto ’18 attraccare, raggiungiamo Nakupenda, una spledida Ci svegliamo secondo il programma, facciamo lingua di sabbia bianchissima circondata da un mare un’abbondante e ottima colazione a base di Spanish cristallino. Mentre Mohammed e i marinai montano omelette e partiamo, caricando i bagagli sul pullmino una suggestiva tenda (4 robusti bastoni e telo bianco che ci accompagnerà per tutta la giornata. Oggi è per riparare dal sole), scattiamo foto, visitiamo le il giorno del Safari Blue, escursione in barca che allegre bancarelle, facciamo bagni e camminiamo faremo prima di arrivare a Kendwa. Lungo la strada sulla lunga la distesa di sabbia. Poco dopo è pronto carichiamo la guida, Ali, e dopo poco arriviamo ad il pranzo: riso speziato, verdure e un prelibato polpo una minuscola spiaggetta dove ci aspetta un dhow, costtuiscono il piatto principale. Non mancano poi tipica barca a vela locale, che ci ospiterà tutti e Alba presso Lago di Natron frutta e dolce in abbondanza. Tutti vorrebbero restare 16 per le successive ore. Partiamo verso le 10 Avventure nel mondo 1 | 2019 - 157
RACCONTI DI VIAGGIO | Tanzanzibar accompagnati da una leggera pioggia che si dissolve tuttavia dopo meno di mezz’ora, come previsto da Ali. Noleggiamo le maschere (evitiamo le pinne) e dopo circa un’ora di navigazione, circondati da un mare di mille colori, dal verde, al blu, all’azzurro cristallino, raggiungiamo la prima isola, dove non attracchiamo, ma facciamo uno snorkeling che ci ripaga del precedente. Stavolta il fondale è molto bello (coralli, ricci marini) e popolato da tantissimi pesci colorati. Navighiamo poi verso un’altra isola, simile alla Lingua di Sabbia su cui avevamo pranzato il giorno precedente, ma decidiamo di non fermarci a causa del sovraffollamento e perchè vogliamo goderci un po’ di tempo sulla stessa isola, senza dover ripartire dopo poco. Andiamo quindi diretti all’ultima isola, e la scelta si rivela vincente: siamo i primi ad arrivare su un’isola molto grande e suggestiva, che si ridurrà notevolmente quando ripartiremo, causa alta marea. Il pranzo che ci serve Ali è ottimo e ricco di pesce: Day 14 – 17 agosto ’18 inizlamente. Tornati a Stone Town, andiamo al porto, un’aragosta a testa, calamari e polpo, accompagnati Ci sevgliamo con calma (siamo ormai abituati al pole passiamo i vari controlli, imbarchiamo i bagagli più da patate, riso, e tanta frutta per finire. Siamo pole locale, letteralmente “tranquillo tranquillo”) , voluminosi e saliamo su un traghetto moderno e tutti estasiati. Passiamo il resto dellla giornata ognuno con il suo ritmo: abbiamo la giornata libera. molto pulito. All’arrivo a Dar-es-Salaam incontriamo fino alle 16 (orario dell’appuntamento per tornare) Tutti vogliono godersi la magnifica spiaggia lunga e l’autista che ci conduce allo Sleep Inn, hotel rilassandoci, vagando tra le bancarelle e visitando bianca di Kendwa, nessuno vuole fare un’escursione essenziale ma pulito. La stanchezza prevarica sulla l’enorme baobab poco distante dalla spiaggia. Ci l’ultimo giorno completo che passeremo a Zanzibar. fame di un terzo dei partecipanti; gli altri cenano a arrampichiamo e ne assaggiamo i frutti, è una bella La giornata trascorre in pieno relax tra partite a base di carne al Red Onion, all’interno del centro esperienza. beach volley, schiaccia-7 in acqua, passeggiate, commerciale City Mall. Il menù concordato soddisfa contrattazioni con insoliti Masai commercianti. tutti. Tornati in hotel sono in pochi a rimanere a Ripartiamo puntuali e in poco più di un’ora di mare Pranziamo tutti insieme al Kendwa Rock, il resort parlare prima di addormentarsi: tutti sappiamo piuttosto agitato raggiungiamo la terraferma. Ci accanto al nostro, dove iniziamo a raccogliere che alle 3.30 ci aspetta il pullmino che ci porterà cambiamo il costume rapidamente e saliamo sul informazioni per passare la serata. Ci viene proposta all’aeroporto in circa 1h. pullmino, che ci ha aspettato tutto il tempo. Partiamo una gita in barca dalle 16 alle 19 per 30 USD/ testa, quindi in direzione Kendwa ultima tappa del nostro open bar (negoziato poi a 20 USD), ma la cosa non ci soggiorno zanzibariano. Il Sunset si rivela un resort convince. Preferiamo informarci invece su eventuali Day 16 – 19 agosto ’18 di alto livello: camere grandi, spaziose, bagni belli feste in spiaggia (stranamente assenti). Capiamo Partiamo puntuali alle 3:30 e arriviamo in aeroporto, e dotati di docce calde; giardini curati; peronsale che la festa più gettonata è a Nungwi (30 minuti in dove superiamo i controlli e facciamo colazione, disponibile; servizio di laundry su richiesta; pullmino circa), presso il locale Istanbul: siamo tutti prima di partire lasciando definitivamente una terra bellissime strutture; ristorante e bar sulla spiaggia; d’accordo per andare, quindi ci organizziamo per il che ha lasciato in tutti noi un ricordo indelebile. biliardo; lettini, materassini e teli forniti di default. trasporto. Il resto del pomeriggio trascorre in maniera Stanchezza e ricordi hanno la meglio durante i due Per la cena facciamo allestire dal ristorante dell’hotel molto simile alla mattina. Il tramonto sul mare è voli (scalo al Cairo) che ci separano da Roma, ultima un suggestivo tavolo sulla spiaggia ed ordiniamo spettacolare e rimaniamo in spiaggia il più possibile. tappa del nostro viaggio. alla carta: cibo piuttosto buono, location ottima. Poi, doccia e usciamo dal resort per mangiare al Atterrati, intoniamo per l’ultima volta Jambo Bwana, Ormai i tempi delle gavette e della polvere sono un Fisherman, ottimo localino di pesce che avevamo canto di benvenuto che ci ha accompagnati durante lontano ricordo, ancora molto vivo in noi, insieme alle prenotato per assicurarci un delizioso menù di pesce. tutto il viaggio, e che abbiamo eseguito con tutti, bellissime esperienze vissute. Passiamo la serata Proviamo poi la banana fritta ricoperta di cioccolato. dai driver in Tanzania alle guide a Zanzibar. Stupiti e sulla spiaggia dell’hotel, a parlare illuminati dalla Tornati in hotel ci aspetta, verso le 23:30 il pullmino divertiti, i presenti ci osservano mentre ci salutiamo volta celeste. che ci porterà all’Istanbul a Nungwi. Passiamo una per l’ultima volta, tra abbracci e promesse di bellissima serata nel locale all’aperto che si rivela rimanere in contatto e vederci presto. Siamo tutti molto carino. In pista molti Masai (o sedicenti tali) si consapevoli di aver vissuto una grande esperienza, cimentano in balli divertenti. difficilmente spiegabile a terzi che non l’abbiano Torniamo stanchi ma felici verso le 4. Alcuni di noi vissuta, che ci ha uniti davvero, anche cambiati, decidono di fare un breve bagno notturno per godersi forse. Anche chi ha preso questo viaggio come una al massimo l’ultima notte in un luogo incantevole. sfida personale mi ha confidato che lo ricorderà per sempre. . Day 15 – 18 agosto ’18 Ultima mezza giornata di mare e Zanzibar. Mattina tra relax in spiaggia, sontuose colazioni e pigre camminate. Alle 12 abbiamo appuntamento all’ingresso del resort: è ora di tornare a Stone Town per prendere l’ultimo traghetto della giornata diretto a Dar-es-Salaam. Lungo il tragitto (circa 2h) ci fermiamo all’ufficio di Iddi e saldiamo i conti: ci accorgiamo con sorpresa che ci ha applicato anche Safari Blue, Ultima Isola un po’ di sconto rispetto alle tariffe concordate 158 - Avventure nel mondo 1 | 2019
Puoi anche leggere