Speciale Vinitaly L'anima della terra in 100 etichette - Marco De Bartoli

Pagina creata da Fabio Villa
 
CONTINUA A LEGGERE
Speciale Vinitaly L'anima della terra in 100 etichette - Marco De Bartoli
Speciale Vinitaly

L’anima della terra
in 100 etichette
I frutti della vite sono lo strumento più affascinante e autentico per raccontare la storia e i sapori
di un luogo. Forbes ha selezionato le aziende e i vini capaci di interpretare al meglio questa ambizione
DI LUCA GARDINI
E ANDREA GRIGNAFFINI

                       I
                             mbottigliare l’espressione di un territorio       giusta, perché significa avere la capacità di leggere
                             in un determinato periodo storico, ecco la        correttamente il territorio e la sua vocazione
                             vera sfida di chi produce vino. Ciò che può       enoica, senza forzarne le potenzialità. Facendo in
                             trasformare questo mestiere da semplice           modo che la vite diventi lo strumento migliore per
                       artigianato in forma d’arte. Ed è vero che spesso       raccontare quel territorio, nel modo più genuino
                       il migliore artista è chi raggiunge la perfezione       possibile. I vini di questa selezione hanno appunto
                       nell’essenzialità. La storia del vino è piena di        questa ambizione. Raccontano storie diverse
                       esempi. Questa selezione nasce dalla stessa             di territori differenti nella maniera più fedele
                       esigenza di autenticità: identità, qualità, ricerca     possibile: territori a volte floridi e fiorenti, nati per
Luca Gardini
                       della massima espressione di un terroir, dalla          la produzione del vino, a volte remoti e avventurosi,
                       vigna alla bottiglia. Si fa tanto parlare (e spesso     strappati alle avversità climatiche o a collocazioni
                       straparlare) di vini naturali, principi biologici o     teoricamente non idonee, eppure altrettanto
                       biodinamici, senza contare che la vite, che è un        capaci di emozionare. Che è il motivo principale, a
                       infestante, e la fermentazione, ovvero il processo da   nostro avviso, per cui si ama tanto questa bevanda
                       cui si ottiene il vino, non esistono spontaneamente     benedetta dagli dèi. E proprio in occasione di
                       in natura. Eppure l’uomo può, a seconda della           Vinitaly 2019, dal 7 al 10 aprile a Verona, Forbes
                       propria coscienza, guidare o accompagnare               ha voluto stilare la sua classifica delle 100 migliori
                       questo percorso. La seconda maniera è quella            etichette, italiane e straniere. F

                                                                                                               APRILE, 2019 FORBES | 129
Focus
AUDARYA
Cannonau Di Sardegna Doc                 Bellavista
“Audarya” 2017                           CAPOLAVORI DI FRANCIACORTA

                                        L
Al naso è molto intenso, marasche
                                                a storia della famiglia Moretti si intreccia nel 1977 con quella
sotto spirito e nota balsamica, di
                                                di Erbusco, incastonata nell’incantevole paesaggio della
macchia mediterranea. Alla bocca
                                                Franciacorta, terra perfetta per produrre bollicine. “Investire
è salmastro e iodato, ma insieme
morbido e dai tannini arrotondati.
                                         partendo da ciò che offre la terra per dare radici al futuro”: sogna di
                                         fare dell’ottimo vino per gli amici, Vittorio Moretti, e trasforma in
BELLAVISTA                               azienda la piccola attività vitivinicola di proprietà della famiglia. Pochi
Franciacorta Docg “Vittorio              ettari sulla collina morenica Bellavista, da cui si gode un panorama
Moretti” 2011                            unico. Con lungimiranza imprenditoriale, Vittorio si dedica all’acquisto
Blend di proporzioni variabili tra       di nuovi vigneti, che oggi hanno raggiunto 198 ettari vitati. Il brevetto
Chardonnay e Pinot nero, per             di una bottiglia propria, inconfondibile, è del 1978. Tre anni dopo, l’incontro con l’enologo Mattia
un perlage delicatissimo, naso           Vezzola, che subito entra a fare parte dell’azienda, un momento determinante per la definizione dello
elegante, frutti a polpa gialla e        stile Bellavista. Di qui a poco la cantina diverrà una delle realtà più importanti della spumantistica
cedro candito, bella spalla acida,       italiana e internazionale. Oggi al timone c’è Francesca Moretti (nella foto), giovane enologa che ha
beva generosa, con l’effetto finale      studiato sul campo e ha saputo rinnovare l’immagine e il marchio dell’azienda, mantenendo un
di una lunghissima, armonica             perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione. S.T.
persistenza.

BELPOGGIO
Brunello di Montalcino Docg 2014       imperioso, regale e profondo,         mango. Le sensazioni si riprendono    CA’ DEL VENT
Profumo ampio, fruttato, con           caratterizzato da intensi aromi di    anche in assaggio, lasciando spazio   Brut “Pensiero” 2014
una punta di speziato. Molto           miele, di frutta matura spolverata    ad un finale molto sapido.            Nell’assemblaggio del brut,
elegante, tannini morbidi e grande     di spezie. È giustamente ancora                                             i Pinot neri vinificati in bianco sono
persistenza.                           vinoso ma già fine e austero, ricco   BUSSOLETTI LEONARDO                   stati miscelati agli Chardonnay più
                                       di note iodate e di cuoio.            Ciliegiolo Di Narni Igt “Ràmici”      sapidi, dando un vino di grande
BIANCAVIGNA                                                                  2016                                  identità, così atipico che può
Conegliano Valdobbiadene Docg          BRAIDA DI GIACOMO BOLOGNA             Al naso è intenso, con note di mora   spiazzare al primo assaggio, ma
Brut Nature “Rive Di Ogliano” 2017     Barbera d’Asti Docg “Bricco           di gelso, ciliegia, prugna e pepe     dotato di grande evoluzione nel
Naso naturalmente fruttato, di         dell’Uccellone” 2016                  bianco. In bocca è secco, caldo,      bicchiere e ottima freschezza.
frutti a polpa bianca, su cui spunta   Naso mentolato, fruttato, con         morbido, di buona tannicità.
una traccia iodata. Alla bocca è       sentori legnosi. La bocca è                                                 CA’ LA BIONDA
cremoso, orizzontale, con bella        compatta, elegante, di grande         CA’ DEL BOSCO                         Amarone della Valpolicella
croccantezza.                          persistenza.                          Franciacorta Docg Riserva             Classico Docg “Ravazzòl” 2015
                                                                             “Annamaria Clementi” 2009             Bell’Amarone che utilizza effetti
BILLECART-SALMON                       BROGLIA                               Perlage dorato, naso di frutta a      di apertura al naso su toni
Le Clos Saint-Hilaire 2002             Gavi Del Comune Di Gavi “Bruno        polpa bianca e biancospino. Bocca     classici di sottobosco, cannella e
Dal leggendario Clos di un ettaro di   Broglia” 2017                         gastronomica, con note di erba        alloro. A seguire una splendida
Pinot Noir, il gioiello della maison   Naso fine con sferzate di mela e      appena sfalciata. Elegante, ampio e   beva compatta. Finale intenso e
Billecart-Salmon è un nettare          frutta tropicale, in particolare il   molto sapido il finale.               persistente, con sferzate di frutta
                                                                                                                   sotto spirito.

                                                                                                                   CA’ RUGATE
 Carobbio                                                                                                          Soave Classico Doc “Monte
 LA RINASCITA DI UNA TENUTA NOBILE                                                                                 Fiorentine” 2017

L’
         innamoramento per la famosa Conca d’Oro, a Panzano in                                                     Naso di pesca, pompelmo, bocca
         Chianti, tra Firenze e Siena, sorta di benedetto anfiteatro                                               pulitissima, boccata intensa.
         naturale, orograficamente e geologicamente perfetto per                                                   Un vino che, c’è da scommettere,
 la produzione vitivinicola, porta Carlo Novarese, di mestiere                                                     sarà ancora più buono tra un anno
 industriale del settore tessile, a svolgere un filo rosso fatto di                                                o due.
 emotività e memoria per ridare vita a questa tenuta abbandonata,
                                                                                                                   CANTINA DI SOLIERA
 originaria del ’400. È il 1985. Ora, con i figli Alessandra e Alberto,
                                                                                                                   Lambrusco di Sorbara Dop
 quei 50 ettari tra antichi vigneti, olivi e boschi, sotto la guida del
                                                                                                                   “Il Trovador” 2017
 direttore Dario Faccin (nella foto), hanno superato la 25esima vendemmia con grande spolvero. 70mila              Bel colore rubino brillante,
 le bottiglie prodotte, che vanno ad allietare i consumatori di mezzo mondo, soprattutto del Nuovo, con            ha profumi ricchissimi, dalla frutta
 referenze importanti. Sangiovese e Merlot su tutti, ovviamente, per originare un Chianti dal bel frutto           rossa al melograno, dalla foglia
 equilibrato, con naso speziato e interessante, che in bocca è armonico, vellutato, un abbraccio deciso            di pepe al sentore di sottobosco.
 che assomiglia alla mano di un amico sulla spalla. Ma anche, a sorpresa, un ottimo Pinot Bianco. La               Palato molto intenso, succoso ed
 conferma, se mai ce ne fosse bisogno, delle grandi risorse di un territorio benedetto dagli dèi enoici.           energico, ma soprattutto
                                                                                                                   di grande spinta iodata.

130 | FORBES APRILE, 2019
SPECIALE VINITALY

                                                                                                                     particolare la ciliegia. Al palato
  Cantine Marisa Cuomo                                                                                               risulta confortevole, pieno,
  L’AVVENTURA EROICA DEI BIANCHI IN COSTIERA                                                                         corposo e con buona acidità.

  N
            el 1980 si poggiano le basi per una delle leggende dell’enologia italiana: Andrea Ferraioli              Tannini morbidi e finale dove le
            regala alla futura sposa Marisa (nella foto) le vigne ereditate                                          erbe aromatiche e il tabacco sono
            dal padre Raffaele. Nasce così la Marisa Cuomo, 10 ettari                                                decisamente protagoniste
  strappati avventurosamente all’invasività del territorio, che in Costiera
                                                                                                                     COMM. G.B. BURLOTTO
  Amalfitana significa rocce a strapiombo sul mare del Golfo di Salerno,
                                                                                                                     Barolo Docg “Monvigliero” 2015
  da Ravello a Scala, lungo i fiordi che arrivano ad Amalfi. 500 metri di
                                                                                                                     Inizialmente si avvertono aromi
  altezza, terrazzamenti e allevamenti, rigorosamente a pergola, vigne
                                                                                                                     floreali supportati da sensazioni
  vecchie (tutte a piede franco, ovverosia pre-fillossera). Un piccolo                                               mentolate. Boccata molto larga,
  compendio di ampelografia territoriale, varietà sconosciute ai più                                                 iodata e minerale.
  come Fenile, Piedirosso, Ginestra, Pepella. Una viticoltura estrema,
  definita a volte eroica, capace di regalare alcune delle espressioni più                                           DAMILANO
  elevate di vini bianchi italiani. Il Fiorduva e il Furore su tutti, salmastri,                                     Barolo Docg “Cannubi” 2015
  agrumati, sanno di macchia mediterranea e sono splendidi e assolati                                                Naso di erbe aromatiche, ciliegia
  come la terra da cui provengono.                                                                                   sotto spirito. In bocca è sapido,
                                                                                                                     spinto da un’ottima spalla tannica,
                                                                                                                     Gran finale balsamico.

CANTINE MARISA CUOMO                   efebica, delicatissima e lunare,         CASTELLO DI ALBOLA                   DIEVOLE TOSCANA
Costa d’Amalfi Doc Furore Bianco       siderale nell’acidità sferzante e        Chianti Classico Docg Gran           Chianti Classico Docg Riserva
“Fiorduva” 2017                        nel tannino fitto e setoso. Un vino      Selezione 2015 “Il Solatio”          “Novecento” 2015
Iodato, minerale, persistente. Sa di   unico nel suo genere.                    Dal naso, fine sentore di amarena    Vino intenso e vibrante, ma anche
albicocca e scorza di cedro candito.                                            sotto spirito e spezie. Bocca di     di ottima beva. Al naso sentori di
                                       CAROBBIO                                 leggiadra pienezza e compattezza     piccoli frutti rossi e cardamomo
CANTINA PRODUTTORI SAN                 Chianti Classico Docg 2017               di beva.                             che si riprendono anche nella
MICHELE APPIANO                        Il melograno, presente sia al naso                                            boccata. Di grande persistenza.
Alto Adige Doc “Appius” 2014           sia in bocca, leviga e rende vivace il   CASTELLO DI MONSANTO
Netto, agrumato, con sfumature         vino. Leggermente balsamico con          Chianti Classico Docg 2017           DOLFO
di camomilla. In bocca bella spinta    finiture di eucalipto.                   Naso fresco, lavanda, ginepro,       Brut Nature “Spirito” 2013
minerale e finale compattissimo.                                                mirtillo, lieve affumicatura sullo   Uno spumantizzato made in
                                       CASANOVA DI NERI                         sfondo. Buona beva, tannini molto    Slovenia sorprendente per
CANTINA TRAMIN                         Brunello di Montalcino Docg              arrotondati.                         qualità e compattezza del
Alto Adige Doc Chardonnay              “Cerretalto” 2013                                                             manufatto finito. Siamo a Ceglo
Riserva “Troy” 2015                    Distintivo già al naso, con              CIACCI PICCOLOMINI D’ARAGONA         (Zegla in sloveno), confine
Sapori e odori degli alpeggi           tratti salini e minerali molto           Brunello Di Montalcino Docg          italiano, territorio rinomato
montani. Nitore, croccantezza del      marcati, bocca iodata ma anche           “Pianrosso” 2013                     per la vocazione vitivinicola.
frutto e grande spinta salina.         ampiamente confortevole e                Profumi intensi e complessi di       Uno chardonnay/pinot nero di
                                       appagante.                               frutta matura a bacca rossa, in      naso agrumato e ricco di frutta
CAPANNA
Brunello di Montalcino Docg
Riserva 2013
Mix di toni di erbe selvatiche e         Dievole
zenzero candito. Il protagonista è       COME DIO COMANDA

                                         U
il frutto scuro, rappresentato dalla              na storia lunga mille anni quella di Dievole, antica tenuta
mora fresca. Tannini salati                       a Castelnuovo Berardenga, non lontano da Siena. Il nome
                                                  Dievole deriva da “Dio vuole” e appare per la prima volta su un
CAPARSA                                  contratto, redatto dal notaro Bellundo nel 1090, che stabilì nel prezzo
Chianti Classico Docg Riserva            di due capponi, tre pani e sei denari lucchesi d’argento l’affitto annuale
“Caparsino” 2015
                                         di una vigna nella valle divina, a Dievole, appunto. Qui, circondata
Naso floreale, beva verticale,                                                                                            Stefano Capurso, direttore
                                         da stradine e sentieri, poderi e boschi, si produce la Docg del Chianti
succosa e guidata da una bella                                                                                            generale di Dievole
                                         Classico, affiancata da un eccellente olio extravergine d’oliva Dop con la
spalla acida e tannini arrotondati
                                         stessa denominazione. L’obiettivo, negli 80 ettari, è recuperare il carattere
CAPPELLANO                               dei vitigni storici autoctoni toscani e trasferirlo nel bicchiere con il massimo rispetto per l’autenticità
Barolo Docg “Piè Fraco Otin              del terroir e dell’identità della varietà. Un patrimonio dalla lunga storia che Dievole vuole tramandare
Fiorin” 2013                             intatto alle prossime generazioni. La nuova proprietà argentina ha da qualche anno ridato slancio al
Il profumo rimanda a Serralunga:         prodotto con importanti investimenti. I vini prodotti a marchio Dievole sono il Chianti Classico Docg,
è rarefatto di frutta rossa, di rose     Novecento Chianti Classico Riserva Docg, il Chianti Classico Gran Selezione Vigna di Sessina Docg,
e violette, di storie balsamiche         Campinovi Bianco Toscana Igt e il Vin Santo, e la Grappa.
di menta e anguria. Una bellezza

                                                                                                                               APRILE, 2019 FORBES | 131
Focus
                                                                                                                        sciroppata, datteri, uno spunto
  Enio Ottaviani                                                                                                        di spezie esotiche. Sapore pieno,
  FARE VINO PER GLI AMICI                                                                                               vellutato e appagante.

 E
         nio Ottaviani (nella foto, secondo da sinistra con Massimo
         Lorenzi, Marco e Milena Tonelli)è una cantina a conduzione                                                     FRANZ PICHLER
         familiare collocata a Rimini, a pochi chilometri dal mare, ma                                                  Riesling Smaragd Ried Kollmitz
  è anche e soprattutto un grande progetto vitivinicolo, capace di unire                                                2017
  abilità comunicative, tipicamente romagnole, a un lavoro impeccabile                                                  Ampio, spesso e godurioso
                                                                                                                        ma anche dritto, verticale e
  di qualità e sostanza portato avanti nei 12 ettari di vigna. Salvaguardia
                                                                                                                        persistente. Blend di miele
  e lavoro di spessore sia sui territoriali, se vogliamo anche desueti,
                                                                                                                        d’acacia, pompelmo, rosa, lieve
  come il Pagadebit, sia su internazionali come Riesling, Chardonnay,
                                                                                                                        tocca affumicato al naso, al
  Sauvignon, per poi arrivare all’apoteosi con l’amatissimo Sangiovese,                                                 palato è sapido ma soprattutto
  in tutte le sue sfumature. Vini caratterizzati dall’impronta salmastra                                                generoso, ricco, un abbraccio
  dei territori di San Clemente di Rimini, ma anche pensati e ragionati per una bella idea di convivialità,             confortevole e una pulizia della
  riassunta nel motto “facciamo vino per gli amici”. Del resto il desco romagnolo non è rinomato a caso.                beva memorabile.
  Prodotti finali beverini senza essere banali, freschi, dalla bella spinta acida e dalla spiccata iodatura.
                                                                                                                        FRITZ HAAG
                                                                                                                        Brauneberger Riesling Kabinett
                                                                                                                        2017
gialla, grande spinta iodata alla       ENIO OTTAVIANI                             FERRARI F.LLI LUNELLI                Questo vino rispecchia la
bocca, una bellissima bollicina,        Romagna Sangiovese                         Trento Rosé Doc “Giulio Ferrari      grande identità della Mosella.
clamorosa con il pesce crudo, di        “Dado” 2017                                Riserva del Fondatore Rosé” 2006     Al naso alloro, lampone giallo e
qualsiasi tipo.                         Naso di rosa, alloro e cappero, beva       In bocca sentori agrumati            cardamomo. Boccata complessa.
                                        consistente, di grande eleganza e          complessi, ma anche confortevoli,    Notevole pulizia e acidità.
DOM PERIGNON                            dal retrogusto dissetante, di buccia       con note iodate e tocchi di
Vintage 2008                            d’arancia.                                 liquirizia. L’attacco alla bocca è   GIACOMO CONTERNO
Ultima indimenticabile fatica                                                      intenso con una buona persistenza    Barolo Docg Riserva “Monfortino”
di Richard Geoffroy alla guida          FATTORIA LE PUPILLE                                                             2014
della maison, un’annata                 Igt Toscana Syrah “Le Pupille” 2015        FIORENTINO                           Aromi iniziali di rosa, fragola e
difficile che in questo fifty-fifty     All’assaggio, naso sovrastato              Irpinia Aglianico Doc “Celsì” 2013   ciliegia che culminano con note
chardonnay-pinot si rivela di un        da pepe e rabarbaro. Boccata               Naso speziato e molto variegato,     balsamiche. In bocca, il sorso ha
fascino irresistibile, naso maturo      complessa, dal finale balsamico.           con chiara traccia mentolata         dinamismo e lunghezza. Tannini di
e saggio più che adolescente                                                       e affumicata su un bouquet di        grande flavor.
e irrequieto, riflessivo più che        FATTORIA ZERBINA                           petali di viola. Bocca consolante
pungente, bocca succosa,                Romagna Albana Passito Docg                e accogliente, di ottima densità.    GIAN PAOLO
minerale e dalla lunghezza              “Scacco Matto” 2015                        Tannini morbidi e buona              E GIOVANNI CAVALLERI
ineguagliabile.                         Naso con camomilla, chinotto               persistenza di beva.                 Franciacorta Docg “ Collezione
                                        ligure, agrume candito. La                                                      Esclusiva 2008 Giovanni Cavalleri”
DOMAINE DES LAMBRAYS                    sorsata riprede le sensazioni              FLORIO                               2008
Puligny Montrachet Premier Cru          olfattive. Il finale ricorda il miele di   Doc Marsala “Donna Franca”           Naso magnifico, potente e
“Clos du Cailleret” 2015                corbezzolo.                                Olfatto quasi edibile, frutta        prepotente, con bella spinta
Un naso esotico di frutta a polpa
gialla, note moderatamente
boisé, beva sapida, dissetante,
giustamente generosa e di ottima
persistenza al palato.                   Frescobaldi
                                         ECCELLENTI SEDUZIONI

                                         U
ELVIO COGNO                                       n omaggio alle signore, che non potranno che
Barolo Docg “Ravera” 2015                         apprezzare, è Aurea Gran Rosé (un blend di Syrah
Naso intenso, mentolato, con                      e Vermentino), la igt Toscana 2016 che Lamberto
richiami di frutta a bacca rossa. Le     Frescobaldi (nella foto), presidente di Marchesi Frescobaldi,
sensazioni si ripresentano in bocca,     porterà al Vinitaly per rappresentare l’eccellenza e l’esclusività
anche se in questa fase il frutto        dell’azienda. Un nuovo seducente capitolo nella storia dei
rosso aumenta. Tannini saporiti.         grandi vini italiani, grazie alla professionalità e all’esperienza di un gruppo che firma un anno record,
                                         il 2018, con 119 milioni di ricavi e una crescita del 13% rispetto ai 105 milioni del 2017, grazie
EMIDIO PEPE                              soprattutto all’export (il 70% va in 90 paesi del mondo, con +27%) ma anche ad una sorprendente Italia,
Montepulciano D’Abruzzo Doc              +14%. Tra le novità, l’apertura della cantina di Masseto ad aprile e, sempre con un occhio al mondo
“Emidio Pepe” 2017                       femminile, l’avere affidato - per l’11esima edizione di Ornellaia Vendemmia d’Artista - a Shirin Neshat,
Al naso note di frutta rossa sotto       americana di origini iraniane, l’interpretazione del carattere di Ornellaia 2016 con tema “La Tensione”. Il
spirito e richiami speziati. In bocca    progetto, nato nel 2006, vede ogni anno un artista contemporaneo firmare un’opera d’arte per la tenuta
piacevole freschezza e buona             Frescobaldi e una serie di etichette in edizione limitata. S.T.
sapidità.
PEOPLESPECIALE VINITALY

                                                                                                                        JOSEF FISCHER
 La Collina dei Ciliegi                                                                                                 Grüner Veltliner Smaragd Ried
                                                                                                                        Steiger 2017
 DALLA FINANZA ALLA TERRA

 U
                                                                                                                        Molta ricchezza per questo
           n businessman con il fiuto innato per gli affari e una passione
                                                                                                                        eccezionale grüner veltliner
           autentica per il vino. È Massimo Gianolli (nella foto), il
                                                                                                                        abbondante, distinto e molto
           vulcanico patron de La Collina dei Ciliegi, 45 ettari di vigne                                               generoso. Effetto d’apertura di
 e lussurreggianti ciliegeti (da qui la denominazione del marchio) nel                                                  grande impatto, naso fresco e
 borgo di Erbin, sulle colline della Valpantenashire, tra 500 e 700 metri. La                                           nitidissimo di pompelmo rosa e
 cantina, nata nel 2005 su un terreno di proprietà della famiglia da oltre                                              sedano rapa, ma è la boccata a
 50 anni, conta oggi 23 etichette suddivise in tre collezioni (Pop, Classica,                                           impressionare. Attacco intenso,
 Cru) e più di 210 riconoscimenti internazionali. Dalla trasformazione di                                               beva grassa, ampia e lunga nel
 uve autoctone sono nati rossi prestigiosi, decisi e intensi come l’Amarone,                                            finale che arriva direttamente
 il Corvina, il Valpolicella Superiore, il Valpolicella Superiore Ripasso, e bianchi, più freschi e delicati,           nell’ipofisi.
 come il Lugana e il Garganega. Prenotata en primeur l’annata 2015 del nobile Amarone, tra le migliori
 negli ultimi decenni. Pronte al debutto in bottiglia 18 barrique da 225 litri del valore di 25mila euro                KISTLER
 ciascuna, personalizzate per appassionati acquirenti top secret. L’ultima sfida di Gianolli? Ambiziosa:                Chardonnay “Les Noisetiers” 2016
 “Fare il vino più buono del mondo”. Dopo un anno di analisi, La Collina dei Ciliegi ha presentato                      Una trama fitta di pera,
 ufficialmente i primi sei ettari di “Super Valpantena”, che daranno vita all’atteso Cru extra Doc. S.T.                camomilla, confit di limone,
                                                                                                                        spezie e fiori secchi fusi in
                                                                                                                        un sorso sensuale e setoso,
                                                                                                                        multidimensionale e stratificato,
iodata a sorreggere una corretta       minerale, con una bellissima           IL MARRONETO                              di splendida opulenza nelle sue
grassezza e presenza aromatica,        trama agrumata che l’arricchisce e     Brunello di Montalcino Docg               note cremose. Un sorso lussuoso
molto erbacea sullo sfondo.            completa.                              Riserva “Madonna delle Grazie”            e godibile, tale da poter essere
Bocca rotonda, croccante, di                                                  2013                                      abbinato ai piatti più complessi,
grande persistenza.                    HAUNER CARLO                           Naso articolato che parte con toni        o solo a sé stesso.
                                       Malvasia delle Lipari Doc              nitidi di sottobosco, aromi fruttati,
GIORGIO MERCANDELLI                    “Selezione Carlo Hauner” 2016          e sferzate di salamoia.                   LA COLLINA DEI CILIEGI
”Lanthano” Rosso 2013                  Il naso è ricchissimo,                 La bocca è energica, tesa e di            Amarone della Valpolicella Docg
Una filosofia produttiva basata        incredibilmente erbaceo,               grande bevibilità. Finale molto           “l’Amarone” 2015
su un rapporto uomo-vigna-uva          camomilla, miele d’acacia.             persistente.                              Naso di foglia di pepe, piccoli
vino senza alcuna intermediazione      La sorsata è avvincente, con un                                                  frutti di sottobosco e ciliegie sotto
meccanica o tantomeno chimica.         tono marcato e pieno a guidare il      J. HOFSTÄTTER                             spirito, boccata ampia, rotonda e
Alla degustazione si cristallizza la   tutto.                                 Alto Adige Doc Sauvignon                  fruttata. Lungo e profondo il finale.
memoria dell’acqua che ne è la                                                “Oberkerschbaum”
componente principale. Il Lanthano     I SABBIONI                             Naso stratificato, subito agrumi a        LIBRANDI
Rosso ne è l’esempio vivido e          Romagna Sangiovese Superiore           polpa gialla e rosa, molta acidità.       Cirò Doc Rosso Classico Superiore
pulsante.                              Oriolo “Oriolo” 2017                   Poi una nota balsamica ed                 Riserva “Duca Sanfelice” 2015
                                       Naso sottile e agrumato, violette e    erbacea insieme.                          Naso balsamico, floreale, sferzate
GIOVANNI ROSSO                         scorza di arancia. Bocca verticale     Palato molto intenso, grasso,             di ginepro. Palato sontuoso,
Barolo Docg “Cerretta” 2015            e scorrevole. Ottimamente sapido,      croccante e dalla bellissima              molto raffinato, morbidamente
Naso prepotente, petali di viola ma    con un frutto vivace.                  spinta iodata.                            persistente.
anche una spiccata nota balsamica,
alla beva molto teso, netto,
corposo ma elegante.
                                         Marchesi Mazzei
GRACI                                    ALL’ORIGINE DEL CHIANTI

                                        I
Etna Rosso Doc Arcurìa “Sopra il             l Castello di Fonterutoli ha una storia talmente innervata nella zona
Pozzo” 2015
                                             del Chianti da risultarne addirittura l’iniziatrice: l’avo Ser Lapo
Al naso, il vino risulta elegante e
                                             Mazzei è infatti ritenuto l’autore del primo documento conosciuto
complesso con aromi di piccoli
                                         per l’uso della denominazione Chianti. Era il 1400, e da allora la Cantina
frutti di bosco e agrumi canditi.
Al palato, la bella freschezza è
                                         dei Marchesi Mazzei (nella foto Francesco e Filippo, amministratori
sostenuta da una componente              delegati) lavora per arrivare dov’è al momento presente: tre realtà,
minerale equilibrata.                    Fonterutoli in Chianti Classico, Belguardo in Maremma, Zisola a Noto.
                                         Vitigni come Nero d’Avola, Sangiovese, Merlot, Vermentino, Grillo,
GUIDO MARSELLA                           Catarratto, ma anche uvaggi rari come l’Alicante diventano vini che
Fiano Di Avellino Docg “Guido            s’imprimono facilmente nella memoria, bottiglie icone. Prodotti caratterizzati dallo spessore denso,
Marsella” 2016                           quasi edibile, dal naso complesso e maturo, mai sgarbato, e dall’eleganza finale alla sorsata. Una mano
Naso di sfalcio di campo, agrumi         non eccessiva ma di personalità e di evidente competenza tecnica, criteri cui non sono estranei i ferrei
e mandorla sbucciata. La boccata         principi di biodiversità e sostenibilità che uniscono le idee nella gestione delle vigne, da nord a sud.
è compatta, densa, dissetante,
Focus
                                                                                                                      OASI DEGLI ANGELI
 Pommery                                                                                                              Kupra 2015
 CON BOCUSE D’OR, 30 ANNI INSIEME                                                                                     Kupra o Kurni, è l’amletico dubbio

 A
          nche quest’anno Pommery, guidata in Italia da Mimma Posca                                                   che spesso si pone l’appassionato:
          (nella foto) è stata partner ufficiale, con le sue grandi cuvées, del                                       Kupra quest’anno, da uve di
                                                                                                                      bordeaux, parente stretto della
          Bocuse d’Or a Lione, prova della passione e dell’impegno che
                                                                                                                      grenache francese. Un colore
 la maison dimostra per l’alta cucina. Nella grande sfida culinaria in cui                                            insolitamente evoluto corrisponde
 ciascun candidato doveva sorprendere per espressività e forza gustativa                                              al naso a note di incenso e cuoio.
 della ricetta, l’edizione 2019 della manifestazione gastronomica ha visto                                            Il sorso è sfaccettato e rarefatto
 al primo posto la Danimarca, affiancata sul podio da Svezia e Norvegia.                                              di liquirizia, spezie e noce,
 Durante il concorso Vranken-Pommery ha ospitato i suoi clienti                                                       lunghissimo e perfettamente
 nell’esclusivo Espace des Chefs, dove sono stati proposti in degustazione                                            integrato.
 Brut Apanage, dal fascino ricercato, e Brut Apanage Blanc de Blancs, da
 una selezione di 17 Grands Crus di Chardonnay. S.T.                                                                  ORLANDO ABRIGO
                                                                                                                      Barbaresco Docg “Montersino”
                                                                                                                      2016
                                                                                                                      Una lievissima traccia vanigliata-
                                                                                                                      tostata poi sovrastata dall’incisività
LODI CORAZZA                          succosa, vivace e salata. Finale       MONTE ROSSA                              del frutto. In bocca, dualità di
Colli Bolognesi Pignoletto Classico   molto lungo.                           Franciacorta Docg Riserva                sensazioni dolci e salate accostate
Superiore Docg “Zigant” 2017                                                 Dosaggio Zero “Cabochon                  da una notevole mineralità.
Sa di sambuco e agrumi a              MIANI                                  Doppiozero” 2012
polpa gialla al naso. La bocca è      Merlot “Filip” 2013                    Cabochon si presenta radioso,            ORNELLAIA
larga, piena, fruttata e con bella    Una stoffa rosso rubino cangiante      colore paglierino intenso, naso          Bolgheri Doc Superiore 2016
iodatura.                             e impenetrabile, materica e            profondo e vibrante, pennellate di       Al naso note di cassis
                                      consistente, che porta in dote         pompelmo rosa e kiwi. In bocca           accompagnate da sussurri
MARCHESI MAZZEI                       storie di frutti piccoli neri e        la bollicina è croccante e il finale     balsamici. In bocca, si riprendono
Chianti Classico Docg Riserva         rossi, ben maturi, e un naso           perfetto, lievemente mandorlato.         le stesse sensazioni olfattive,
“Ser Lapo” 2016                       più orizzontale che verticale,                                                  anche se, dal medio sorso e oltre,
Compatta, intensa e prepotente        ampissimo, dove si susseguono          MONTEVETRANO                             il frutto diventa leggermente
versione di Classico dedicata         note di erba medica, nepitella,        Igt Colli Di Salerno                     più scuro, acquistando una
all’avo dei marchesi cui si deve la   cannella, tabacco e terra. L’entrata   “Montevetrano” 2016                      complessità elegante. Finale
denominazione del Chianti. Naso       al palato è serica e portentosa.       Al naso un frutto sconcertante,          mentolato e minerale. Tannino
scolpito, pepe nero, frutti rossi,                                           sottobosco, petali di viola ed erbe      teso.
bocca densa, ampia, compatta.         MICHELE LA LUCE                        officinali. Sorso salino, tesissimo.
                                      Aglianico Del Vulture Docg                                                      PACHER HOF
MARCO DE BARTOLI                      “Le Drude” 2012                        MUSSO                                    Dolomiti Igt “Private Cuvée
Vino Perpetuo “Vecchio                Grande complessità di erbe             Barbaresco Docg “Pora” 2016              Andreas Huber” 2016
Samperi”                              aromatiche al naso, ampia              Naso balsamico, ciliegia sotto           Spinta balsamica fortissima già
Note aromatiche di frutta in          pienezza di palato, rotonda,           spirito, mirtillo, fragoline di bosco.   al naso. La bocca è verticale, con
confettura con richiami balsamici.    gustosa.                               La bocca appaga la parte speziata.       dorsale intensamente acida, poi sul
Palato di grande struttura e
morbidezza.

MARIO MARENGO                           Sella & Mosca
Barolo Docg “Bricco delle Viole”        LA MEGLIO SARDEGNA

                                       O
2015                                             ltre un secolo è trascorso da quando due visionari imprenditori
Al naso, note affumicate che
                                                 piemontesi iniziarono a bonificare le terre sulle quali si
ricordano il tabacco. Alla beva,
                                                 estendono oggi gli oltre 540 ettari dei vigneti dell’azienda, poco
grande spinta tannica, con lontani
                                        lontana da Alghero: l’ingegnere Sella, nipote dello statista Quintino,
richiami di liquirizia.
                                        e l’avvocato Mosca. Ogni vino prodotto racconta di quell’impresa
MARJAN SIMČIČ                           pionieristica, dai Cannonau ai Vermentino fino ai Carignano e ai
Sauvignon Blanc Opoka 2016              Torbato, antico bianco riproposto dopo un lavoro di ricerca durato
Sauvignon che gioca sull’eleganza       molti anni. E per narrare un’altra storia, quella della notte magica di San
e mai sulle note verdi, qui solo di     Giovanni (23-24 giugno) quando un marinaio, un pugile, un eccentrico
supporto in chiave balsamica e          e un uomo ingiustamente accusato di essere un bandito si incontrarono ad Alghero e, saltando il fuoco,
rinfrescante. Pesca bianca al naso      diventarono compari, è stato chiamato lo stilista sardo Antonio Marras (nella foto), che ha vestito le
nitidissima, poi ancora tocchi di       quattro nuove bottiglie della cantina con il suo stile inconfondibile. Dal 2016, il proprietario di Sella &
pompelmo e frutto della passion.        Mosca è Terra Moretti, che ha acquisito da Campari, per 62 milioni di euro, il 100% del capitale sociale.
In questa fase la parte balsamica       Un rilancio su cui Vittorio Moretti, uomo votato alla terra, ha investito e crede fortemente. S.T.
ha i contorni della salvia. Bocca
SPECIALE VINITALY

                                                                                                                 affatto caricaturale, ma talmente
 Tenuta Le Potazzine                                                                                             profonda e magnetica da
 COME UN VOLO DI CINCIALLEGRE                                                                                    renderla indimenticabile.

 U
          na concreta narrazione familiare, la cantina nata dalle
                                                                                                                 RHYS TERRACE
          idee di Gigliola (a sinistra nella foto) e Giuseppe Gorelli,
                                                                                                                 Alesia Santa Cruz Mountains
          montalcinesi doc, ribattezzata a questa maniera dal
                                                                                                                 Chardonnay 2016
 nomignolo locale (un dialettismo per indicare le diffusissime, in                                               Un calice regale, che dispensa
 zona, cinciallegre) con cui la madre di Gigliola chiamava le nipoti                                             generosamente note di pera,
 Viola e Sofia (al centro e a destra nella foto). L’azienda prende forma                                         agrumi ed essenze citriche in una
 nel 1993, quando nasce Viola, con un ampliamento all’arrivo della                                               leggera cornice fumosa e orientale.
 secondogenita, per giungere agli attuali cinque ettari a Brunello, su                                           Al palato è concentrato e teso,
 un totale di sette vitati. Territorio benedetto, a 500 metri sul livello                                        l’acidità succosa e tattile si fa via
 del mare, una bellissima cura dedicata alla vigna, con politica                                                 via assai più sapida, consistente e
 meno interventista possibile, vendemmie manuali, affinamenti                                                    acuta, di pietre spezzate.
 non invasivi, per arrivare in bottiglia con vini caratterizzati dalla
 pienezza di frutto, Brunello, Brunello Riserva, Rosso di Montalcino, tutti fraternamente caratterizzati.        RIECINE
 Vibranti, intensi ma non invasivi, arrotondati e regali. Proprio come un volo di cinciallegre.                  Chianti Classico Docg 2017
                                                                                                                 Petali di viola e piccolo sottobosco
                                                                                                                 al naso, un tocco di ginepro. In
palato si amplia, con uno spettro    e fruttato, di lampone e pesca        POMMERY                               bocca le sensazioni sono molto
floreale e agrumato finissimo.       gialla. In bocca, tensione            Champagne Brut “Cuvée Louise”         simili, fiori e sferzate di melograno.
                                     e profondità bilanciate da un         2002
PALLADINO                            finale salino e leggermente           Naso incisivo, molto floreale         RIZZI
Barolo Docg “Parafada” 2015          agrumato.                             con sfumature di pasta di             Barbaresco Docg “Pajorè” 2016
Naso molto speziato. La fragolina                                          mandorle, bollicine croccanti,        Piacevolissime sfumature di
di bosco dona dolcezza al gusto      POGGIO DI SOTTO                       ampio e molto iodato al palato,       dolcezza già al naso, affumicatura,
ma è temperata dal ribes e dal       Brunello di Montalcino Docg 2014      con sentori di piccoli frutti         liquirizia ma anche violetta e
tannino polveroso.                   Naso fine ed elegante, beva           rossi e una grande spinta acida       fragoline di bosco. Grande beva.
                                     possente ma insieme compatta,         che ne prolunga la persistenza
PETROLO                              senza nessuna superficialità,         all’infinito.                         ROAGNA
Val d’Arno di Sopra Doc              testimone di un grande                                                      Barbaresco Docg “Crichët
“Galatrona” 2016                     potenziale d’invecchiamento.          RADIKON                               Pajé”2010
Sentori di mirtilli, mora,                                                 Merlot 1999 (0,5l)                    Vino incredibile e rarissimo,
e sottobosco dal finale              POLVANERA                             Una delle più espressive,             prodotto in meno di mezzo ettaro
ammandorlato. In bocca è fresco,     Primitivo Doc Gioia Del Colle         irriverenti interpretazioni di uno    da pochi filari di ceppi anziani
equilibrato e persistente            “Polvanera 17 Vigneto Montevella”     dei vitigni più famosi al mondo,      messi a dimora nella zona più
                                     2015                                  eppure nuovo in questa veste.         alta dell’anfiteatro del Pajé, nel
PIETRADOLCE                          Naso molto boschivo, ginepro,         Figlio di una lunga macerazione       Barbaresco. I profumi si schiudono
Terre Siciliane Igt “Vigna           un sentore di carruba. Il palato è    sulle bucce e maturato in grandi      e sbocciano come un fiore, di rosa
Sant’Andrea” 2015                    sontuoso: morbido e di grande         botti di rovere, sfodera il velluto   in particolare, che vira verso sentori
La trasposizione liquida del         persistenza.                          tipico del vitigno in una maniera     balsamici speziati e officinali. Al
Carricante (antico vitigno
autoctono) sulle alte e ripide
pendici dell’Etna: nasce così,
da una rigorosa selezio                Villa Dora
ne parcellare di un vigneto

                                      T
                                       UN PICCOLO GIOIELLO DI BIODIVERSITÀ
pre-phylloxera (con questa
                                                  erzigno, tre chilometri da Pompei, Parco nazionale del
espressione ci si riferisce a
                                                  Vesuvio. Un piccolo paradiso naturale caratterizzato dalla
vigneti ultra-centenari che sono
sopravvissuti all’infestazione del
                                                  biodiversità, otto ettari di vigneto a 250 metri sul livello del
parassita omonimo nell’800) e                     mare, ma anche cinque di oliveto di oltre 60 anni a fare da
dalla maturazione in un’unica          contorno, in una tenuta che è un piccolo gioiello per esposizione,
botte di rovere da 20 hl questo        terreno, clima. Attecchisce in questo milieu straordinario il progetto di
vino magmatico, abitato da             Vincenzo Ambrosio (nella foto), che nel 1997 decide di dedicare la sua
sbuffi di pietra focaia, frutta        vita alla viticoltura, in una tenuta che porta il nome della moglie Dora.
tropicale ed erbe aromatiche,          Ora l’azienda viene condotta in collaborazione con i figli Giovanna,
reificato da un sorso pietroso ed      Alberto e Francesca, anche se fin dagli albori le idee sono state cristalline. Ricerca del minimo impatto
energico.                              ambientale in vigna, quindi intenti biologici, impianti preesistenti ma recenti, quasi tutti degli anni
                                       ’80, lavoro esclusivo sui territoriali, anche rari come il Piedirosso e poi Coda di Volpe, Falanghina,
PODERE FORTE                           Aglianico. Vini sapidi, molto minerali, compiuti in loro stessi fin dalla prima produzione, datata 2001, a
Orcia Doc “Petrucci Melo” 2016         cui da sempre si affianca una produzione olearia qualitativamente rimarchevole.
Un vino verticale dal naso dritto
Focus                                                                                                                       SPECIALE VINITALY

palato colpisce una trama fittissima   SKERK                                  ed erbaceo, con una sfumatura           capolino la sapidità di quintali di
di tannini e salienze percettive       Igp Venezia Giulia Malvasia 2016       di camomilla. La bocca ha giusta        frutta a buccia gialla, una bellissima
inarrestabili. Travolgente.            Cascata di frutta al naso: purea       acidità e tannini, ma soprattutto       visita guidata in agrumeto.
                                       di albicocca, cedro candito, una       lignaggio di estrema eleganza.
RONCO DEI TASSI                        traccia balsamica e resinosa. Alla                                             TORRE SAN MARTINO
Dop Collio Malvasia 2018               bocca un’esplosione. Colore, luce,     TENUTA SAN GUIDO                        Sangiovese Modigliana “Vigna
Una piacevolissima                     densità di beva. Una magia.            Bolgheri Doc Sassicaia “Sassicaia”      1922” 2016
tridimensionalità di frutto,                                                  2016                                    Naso di frutta rossa ed erbe
che è sia caldo e suadente             SOTTIMANO                              Sorso fluido, per la facilità di beva   aromatiche, alla boccata è teso,
sia astringente e tannico.             Barbaresco Docg “Cottá” 2016           così come per la finitura complessa.    elegante, screziato di note di
Chiaro spunto erbaceo al naso.         Ricchissimo al naso, frutti rossi,     L’eleganza è ulteriormente              melograno e ribes. Tannini sapidi
Bellissima persistenza di beva.        agrumi, bella astringenza e un         enfatizzata, soprattutto sul finale,
                                       richiamo di erba falciata. In bocca    da tocchi speziati e tannini acidi.     TREDIBERRI
SANTA BARBARA                          niente leggerezza, ma tannini          Ottima persistenza in bocca.            Barolo Docg 2015
Verdicchio Dei Castelli Di Jesi        strutturati.                                                                   Bel naso sapido e aromatico, con
Docg Riserva “Stefano Antonucci”                                              TENUTA SAN LEONARDO                     buona mineralità. Beva iodata e
2017                                   TEMENT                                 Trentino Riesling Renano Doc 2015       corposa. Tannini morbidi.
Salino, agrumato, teso e intenso       Ehrenhausen Muschelkalk 2017           In assaggio si mostra agrumato,
al naso. Un tono minerale e di         Sauvignon caratterizzato piuttosto     intenso e minerale al naso ma           UBERTI
salgemma che ritorna alla beva,        dalla definizione del frutto che       anche coccoloso, con retrogusto         Franciacorta Docg Extra Brut
dove tutto è piacevole e ripetibile.   dall’invadenza del gusto. Naso         di miele d’acacia. Bellissima           “Quinque - Cuvée 5 Vendemmie”
                                       sottile, ananas, mango, boccata        la persistenza di beva, con in          Giallo orzo, perlage compatto.
SELLA & MOSCA                          altrettanto delicata ma appagante,     sovrappiù lo spunto iodato              Al naso sentori di prugne a
Vermentino di Sardegna Doc             che riesce a chiudere su note di       del frutto.                             polpa gialla. Al palato altrettanto
“Ambat” 2017                           grande mineralità senza sovrastare                                             largo, croccante, con chiarissima
Sentori al naso di melone e pesca      la tessitura aromatica fine ed         TENUTA SANT’ANTONIO                     impronta iodata e persistenza
gialla con sferzate di mandorla.       elegante.                              Amarone della Valpolicella Docg         sontuosa, tesa all’infinito.
In bocca grande spinta salmastra                                              “Selezione Antonio Castagnedi”
che dona ottima rotondità e bella      TENUTA DI FESSINA                      2015                                    VALENTINI
persistenza.                           Etna Bianco Doc                        Dapprima naso di vaniglia, ciliegia     Trebbiano D’abruzzo Doc 2014
                                       “A’ puddara” 2016                      e prugna. Sfumature più morbide         Grande apertura e ampiezza
SINE QUA NON                           Naso smaccatamente territoriale,       che il vino mostra, soprattutto nel     aromatica. Infusione di tè, frutta
Syrah “Trouver L’arene” 2015           con note di macchia mediterranea,      finale, di canditi e rabarbaro. Beva    a polpa gialla, erbe e spezie.
Prodotto con una percentuale di        pietra lavica, cedro candito, fiori    sublime. Tannini saporiti.              Grandissimo equilibrio tra acidità
grappolo intero, un nettare dal        di camomilla. Il palato è fremente,                                            e mineralità.
colore nero-porpora con intensi        iodato, con forte spinta minerale.     TENUTA ULISSE
sentori di cassis, prugne, anice,      Bell’equilibrio e bella persistenza.   Abruzzo Pecorino Dop “Nativae”          VILLA DORA
violetta, salvia, cemento bagnato                                             2016                                    Lacryma Christi del Vesuvio
e, sul finale, una copiosa traccia     TENUTA LE POTAZZINE                    Naso intenso, di profondità             Rosso Doc “Forgiato” 2015
ematica fumé. Turgido al palato,       Brunello di Montalcino Docg 2014       minerale e sorretto da una bella        Traccia molto minerale sia al
è croccante di frutta e vibrante di    Un frutto di grande ricchezza,         fioritura in giallo. Bocca ampia,       naso, con sfumature di liquirizia
tannini maturi, fini e tondeggianti.   nitido e intenso. Il naso è vibrante   croccante, molto iodata. A fare         e frutti rossi, sia al palato. Ampio,
                                                                                                                      potente, non eccessivamente
                                                                                                                      ruvido, buon equilibrio tra
                                                                                                                      freschezza e persistenza.
 Zonin

 U
 UN MODELLO DA ESPORTAZIONE                                                                                           WILLI SCHAEFER
            n’azienda che non avrebbe bisogno di presentazioni, essendo una delle più importanti realtà               Graacher Domprobst Riesling
            vitivinicole italiane. Punta di diamante anche, soprattutto, per la crescita del movimento                Kabinett 2017.
            enoico italiano all’estero, oggi la splendida realtà guidata da Francesco, Domenico e Michele             Un vino che al naso ricorda l’oliva
            Zonin (da sinistra nella foto) è organizzata in dieci tenute, di cui nove in Italia (in Piemonte,         verde e il cedro. In assaggio si
 Lombardia, Veneto, Friuli, Toscana, Puglia, Sicilia) considerate a maggiore vocazione vitivinicola, e                percepisce la nota selvatica, in
 che rappresentano piccoli modelli di integrazione delle coltivazioni con il paesaggio. Più una negli                 particolare quella del rosmarino.
                                                 Usa, la Barboursville Vineyards in Virginia, 500 ettari,
                                                 di cui 90 vitati, per un totale di duemila ettari coltivati          ZILLIKEN
                                                                                                                      Rausch Riesling Kabinett 2018
                                                 a vite, un team di agronomi, enologi e operatori da fare
                                                                                                                      Naso compatto con sferzate
                                                 impallidire, senza rinunciare a un convinto imprinting di
                                                                                                                      di pompelmo e pepe rosa.
                                                 artigianalità e prossimità al lavoro in vigna, con peculiarità
                                                                                                                      In assaggio la presenza di
                                                 differenti a seconda del territorio di produzione. Una               frutta gialla, in particolare la
                                                 commercializzazione che ha creato un modello per                     pesca, è supportata dal finale
                                                 territori e mercato. In tre parole, una storia di successo.          ammandorlato. Lunghissimo. F
Puoi anche leggere