Politica dell'OMA sulla Sicurezza alimentare mondiale sostenibile

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Politica dell'OMA sulla Sicurezza alimentare mondiale sostenibile
Politica dell’OMA
             sulla
Sicurezza alimentare mondiale
         sostenibile
 Bisogni e contributi degli agricoltori

   Coordinata dal Segretariato Internazionale in collaborazione con

       il Gruppo di Lavoro dell’OMA sulla Sicurezza Alimentare

                  Approvata dal Consiglio Direttivo

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Gli agricoltori sono fondamentali per raggiungere una sicurezza alimentare sostenibile. Ciò che
viene prodotto dagli agricoltori rappresenta il presupposto per conseguire l’Obiettivo di
Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite numero 2.

Nel 2009, la FAO ha illustrato le molteplici sfide che il settore agricolo dovrà affrontare nel XXI secolo:

-       L’aumento della popolazione mondiale implica una maggiore produzione di alimenti, mangimi e
fibre. La manodopera rurale è limitata, pertanto si richiede un numero maggiore di materie prime per
una potenziale espansione del mercato delle bioenergie

-        L’agricoltura deve contribuire allo sviluppo globale dei Paesi in via di sviluppo che dipendono
dall’agricoltura

-     L’agricoltura deve adottare dei metodi di produzione più efficaci e sostenibili e ad adattarsi al
cambiamento climatico

Gli agricoltori sono consapevoli delle responsabilità che queste sfide comportano e se ne prendono
carico. Tuttavia, l’eliminazione della fame e la riduzione della povertà per i 10 miliardi di persone che
entro il 2050 abiteranno il pianeta è una responsabilità dell’intera società.

È evidente, tuttavia, che gli agricoltori sono in prima in linea per far fronte a queste sfide, ma necessitano
di quadri normativi e politici appropriati.

Pertanto, la voce degli agricoltori deve essere ascoltata. Gli organi decisionali devono tenere conto della
diversità e dei bisogni concreti del settore agricolo.

1.      Nutrire il pianeta: una sfida globale

800 milioni di persone circa soffrono la fame nel mondo (OSS/SDGs-NU, 2016). Parallelamente, il
sovrappeso e l’obesità sono in aumento in tutto il pianeta, anche nei Paesi in via di sviluppo. La
popolazione mondiale è in crescita e, secondo le Nazioni Unite, raggiungerà i 10 miliardi di persone
entro il 2050 (NU, 2015). Sebbene il numero delle persone che soffrono la fame sia diminuito, altre
problematiche, tra cui la volatilità dei prezzi, i cambiamenti climatici, la crescita demografica, i conflitti
politici e la scarsità delle risorse naturali, influiscono sulla sussistenza della popolazione povera.
Dunque, al fine di garantire la sicurezza alimentare, servono ulteriori sforzi.

L’Obiettivo n° 2 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS/SDG 2) mira a porre fine alla fame, garantire
la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile in tutto il
pianeta, entro il 2030. Per raggiungere tali obiettivi, ogni Paese deve attuare misure concrete.

Gli abitanti delle zone rurali sono i più colpiti dalla povertà (FAO), eppure, sono proprio queste persone,
a ricoprire un ruolo fondamentale nella risoluzione del problema (IFAD.org), in quanto gran parte di loro
è dedita all’agricoltura e alla produzione alimentare, fattore indispensabile per far fronte alla sfida della
sicurezza alimentare. Di conseguenza, gli agricoltori sono una figura chiave anche per il raggiungimento
dell’Obiettivo n°1 degli OSS (SDGs): Sconfiggere la povertà. A tal fine, occorre rafforzare il ruolo degli
agricoltori in materia di povertà e sicurezza alimentare e coinvolgerli, congiuntamente ai loro
rappresentanti, sia nella fase di stesura delle politiche sia nella loro messa in atto.

2.      Gli agricoltori possono fornire delle soluzioni

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Gli agricoltori producono alimenti, mangimi e fibre. Forniscono e gestiscono le terre coltivabili alle future
generazioni, dato che si occupano di preservare l’integrità dei suoli. Disponendo delle conoscenze
necessarie, la comunità agricola è desiderosa di produrre alimenti in modo ancora più efficiente,
concentrandosi sulla sostenibilità delle risorse naturali. La tecnologia e l’innovazione concorreranno ad
ottimizzare ulteriormente l’impiego efficiente delle risorse.

Il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia alla produzione alimentare mondiale. Pur
essendone fortemente colpiti, gli agricoltori hanno la chiave per affrontare la sfida del clima. La comunità
agricola, infatti, non può esimersi dal fare tutto il possibile per mitigare tali effetti e adattarvisi, al fine di
mantenere il potenziale produttivo e la produttività della terra. In tal senso, le tecnologie e l’innovazione
rivestono un ruolo di primo piano, poiché permettono agli agricoltori un ulteriore sviluppo e un controllo
adeguato delle sementi e degli allevamenti di bestiame.

Pertanto, gli enti pubblici hanno il dovere di fornire politiche e supporto opportuni, così da permettere
agli agricoltori di produrre cibo in maniera sostenibile e efficiente.

A tale proposito, gli agricoltori contribuiscono e continueranno a contribuire alla disponibilità alimentare,
servendosi di tutti i tipi di sistemi agricoli, di piccole e grandi dimensioni, convenzionali e organici, nel
Nord e nel Sud del Mondo, usando le risorse naturali in maniera sostenibile adattandosi a qualsiasi
contesto locale e a tutte le condizioni naturali.

Senza gli agricoltori la sicurezza alimentare, la stabilità dell’approvvigionamento di cibo e l’accesso alle
derrate alimentari non sarebbero possibili. Per tale motivo, è necessario che vengano tenuti in
considerazione nelle formulazione di definizioni, obiettivi e misure da adottare.

3.      Condizioni attuali e sfide dell’agricoltura

Gli agricoltori di tutto il mondo devono farsi carico di una serie di sfide comuni. Innanzitutto, è necessario
che dalle attività agricole si ricavino profitti equi. Le zone rurali hanno spesso scarse capacità di
sostentamento rispetto agli agglomerati urbani. L’abbandono delle aree rurali e la carente redditività
delle attività agricole spingono i giovani ad allontanarsi dal mondo dell’agricoltura, in cerca di altre
opportunità. Promuovere l’entrata dei giovani nel settore agricolo costituisce una sfida di portata globale.
L’attuale modello di sviluppo non farà che comportare la mancanza di professionisti motivati, in grado
di produrre alimenti sani e sicuri negli anni a venire. Analogamente, la volatilità dei prezzi e l’instabilità
politica causeranno una diminuzione degli investimenti nell’innovazione e del trend di aumento della
produttività.

Le sfide più importanti che il settore agricolo deve affrontare:

•       Diminuzione del valore aggiunto degli agricoltori e dei prezzi al produttore

•       Volatilità dei prezzi e fluttuazione del mercato nelle catene alimentari vulnerabili

•       Dipendenza da investitori, commercianti e industrie di trasformazione

•       Diminuzione degli introiti degli agricoltori in corrispondenza di un aumento del costo della vita.

•       Vulnerabilità ai cambiamenti climatici

•       Diritti di proprietà incerti che generano un mancato accesso ai servizi finanziari, in particolare al
        credito e agli input di produzione

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•       Scarso accesso alla terra causato dall’aumento dei prezzi e dell’accresciuta domanda di terreni
        agricoli da parte di non addetti all’agricoltura

•       Difficoltà di accesso a conoscenze, servizi di consulenza e tecnologie

•      Debole empowerment femminile, malgrado le donne rivestano un ruolo importante nella
produzione alimentare

•       Scarso coinvolgimento degli agricoltori, in particolare delle donne e dei giovani, nei processi
        decisionali a qualsiasi livello

•       Notevole invecchiamento degli agricoltori, dovuto alle migliori opportunità che altre professioni
offrono ai giovani

•       Politiche inefficienti e malgoverno

4.      Cosa bisognerebbe fare?

4.1.    Stabilità nel commercio e prezzi adeguati

Garantire agli agricoltori l’accesso al mercato significa dar loro l’opportunità di vendere i propri prodotti.
L’accesso ai mercati locali, nazionali e internazionali è fondamentale per incentivare l’aumento della
sicurezza alimentare. In tal modo, il reddito scaturirebbe dalla produzione e si promuoverebbe un
aumento della stessa, in termini di produttività e specializzazione. Tuttavia, l’equità dei prezzi per i
prodotti agricoli è la conditio sine qua non per garantire tale incentivo, nonché un modo per promuovere
l’imprenditoria.

Principali requisiti

•       Prezzi e margini equi e trasparenti per la produzione e i servizi agricoli

•       Ripartizione equa tra gli attori della catena alimentare del valore aggiunto e dei rischi

•       Compenso equo per i servizi ecologici pubblicamente attesi

•       Collaborazione leale durante tutte le fasi della catena del valore

•       Contesto favorevole per le cooperative di proprietà degli agricoltori

•       Accesso stabile e responsabile ai mercati locali, nazionali e internazionali

•       Supporto per migliorare lo stoccaggio e la conservazione dei prodotti (trasformazione alimentare
e industriale)

•       Misure di tutela moderate per garantire la stabilità e la sostenibilità delle coltivazioni delle
        potenzialità naturali

•      Accesso a prezzi trasparenti e informazioni di mercato, al fine di rispondere ai cambiamenti del
mercato globale

4.2.    Un’agricoltura più efficiente e professionale

Occorre garantire un ambiente favorevole per aumentare la produttività. Inoltre, per gli investimenti in
progetti agricoli è necessario assicurare la stabilità politica. Le organizzazioni di agricoltori e le

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cooperative agricole, con un’alta partecipazione delle donne e dei giovani nei processi decisionali,
possono apportare soluzioni valide per migliorare la produzione alimentare e accrescere la propria
professionalità. Tali organizzazioni possono generare vantaggi per gli agricoltori, sia in termini agricoli,
sfruttando sinergie, condividendo tecnologie e conoscenze, sia in termini politici, rappresentando gli
interessi degli agricoltori sul piano politico.

Principali requisiti

•       Investimenti in formazione, servizi di divulgazione, promozione dell’imprenditoria e ricerca
applicata

•       Istituzioni forti, garanti della certezza del diritto e dei diritti di proprietà

•       Supporto alle zone rurali al fine di sviluppare infrastrutture, sistemi di irrigazione e sementi

•       Ottimizzazione dei costi di produzione mediante la deregolamentazione

•       Migliorare l’accesso ai servizi finanziari

•      Promozione della cooperazione locale, delle cooperative agricole e delle organizzazioni di
promozione rappresentative

•       Empowerment delle donne e incentivi ai giovani per coinvolgerli nel settore agricolo

•       Promozione delle varietà di colture e allevamenti di bestiame, basate sulle condizioni locali

•       Valorizzazione di una cooperazione internazionale responsabile e coerente

4.3.    Crescita sostenibile della produzione agricola

Gli agricoltori dispendono dalle risorse naturali e pertanto sanno bene come sfruttarle in maniera
sostenibile. Per garantire le colture e la produzione alimentare alla popolazione in crescita, non si può
fare a meno di suolo, acqua e energia. In molte parti del mondo, gli effetti del cambiamento climatico
sull’agricoltura hanno ulteriormente sensibilizzato gli agricoltori sull’importanza dell’impiego efficiente
delle risorse. In mancanza di risorse sane, non esisterebbe alcuna continuità produttiva, né tantomeno
la sicurezza alimentare. Pertanto, una sicurezza alimentare sostenibile fa sì che i potenziali naturali di
tutte le regioni vengano sfruttati per produrre alimenti sani. Non sarebbe lungimirante ignorare le
esternalità ecologiche ed economiche.

Gli agricoltori sono pronti a contribuire alla necessaria espansione di una produzione alimentare
sostenibile. Ciò nonostante, il quadro normativo può rivelarsi ostile a tale propensione. La legislazione,
ovviamente, deve essere al servizio della sostenibilità, tuttavia, se le norme e i costi non vengono
adottati a livello globale, gli agricoltori da soli non possono sostenerne gli aggravi. È necessario un
approccio globale.

Principali requisiti

•       Sostegno di una produzione alimentare basata sull’utilizzo efficiente delle risorse, mediante un
        uso sostenibile delle risorse naturali in tutti i Paesi

•       Promozione degli investimenti nell’agricoltura sostenibile e nei sistemi di produzione sostenibili

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•        Competitività degli agricoltori, nel massimo rispetto dell’ambiente

•        Incremento della spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo sull’agricoltura e promozione
dell’innovazione

•        Definizione di condizioni finanziarie volte ad uno sviluppo efficace e alla resilienza

•        Formazione e servizi di divulgazione, destinati in particolare per le donne in agricoltura

•        Promozione di colture adatte al cambiamento climatico, garantendo un’ampia varietà

•       Valorizzazione dell’uso efficiente dell’energia e riduzione delle emissioni di gas serra per unità
produttive

•        Coerenza tra le pubbliche aspettative sulla sostenibilità e i prezzi dei prodotti agricoli

4.4.     Maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica

L’agricoltura rappresenta il futuro dell’umanità: non c’è alcun futuro, senza l’agricoltura. La sicurezza
alimentare dipende dagli agricoltori, ciò nonostante quest’onere non può ricadere esclusivamente sulla
comunità agricola. A tal fine, si richiede una maggiore promozione di misure innovative volte alla
creazione di occupazione, in modo da incentivare tutti i nuclei familiari dislocati su territori coltivabili di
piccole o grandi dimensioni, il che non si tradurrebbe solo nell’aumento della sicurezza alimentare per
ogni individuo, ma anche in una più ampia sensibilizzazione e in un’alimentazione sana. Per il
raggiungimento di questo obiettivo, la società deve investire nell’istruzione pubblica e sensibilizzare la
popolazione su quali siano i benefici e le difficoltà e sull’importanza della partecipazione attiva di tutti. È
fondamentale che i giovani e le donne siano motivati ad avviare la propria carriera nel settore agricolo.
In tal senso, il settore agricolo deve offrire borse di studio volte al conseguimento di titoli in campo
agricolo.

5.       Conclusione – gli agricoltori sono la soluzione alla sicurezza alimentare

In conclusione, la sicurezza alimentare sostenibile deve e può essere incentivata. I soggetti più colpiti
dall’insicurezza alimentare sono gli agricoltori e le donne impegnate in agricoltura, in particolare i piccoli
agricoltori che rappresentano la maggioranza nelle zone rurali di molti Paesi. Pertanto, gli agricoltori
devono essere coinvolti nei processi decisionali relativi alla sicurezza alimentare, a livello locale,
regionale, nazionale e globale. È fondamentale dare la giusta importanza ai bisogni e al coinvolgimento
dei giovani, i nostri agricoltori di domani. Gli agricoltori svolgono un ruolo di primo piano in materia di
sicurezza alimentare, poiché conoscono a fondo le modalità per migliorare la produzione alimentare
sostenibile. L’OMA lavorerà in questo senso, in stretta collaborazione con le organizzazioni
internazionali e i governi nazionali.

Fonti:

United Nations (2015). Probabilistic Population Projections based on the World Population Prospects:

The 2015 Revision. Population Division, DESA. http://esa.un.org/unpd/ppp/http://esa.un.org/unpd/ppp/
visited: 19.07.2016

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UN-SDG. (2016). Goals: Goal 2: End hunger, achieve food security and improved nutrition and
promote sustainable agriculture. 19.07.2016. United Nation. Von
http://www.un.org/sustainabledevelopment/hunger/ visited: 19.07.2016

FAO, 2006: Definition of Food Security: http://www.fao.org/forestry/13128-
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