PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - ISTITUTO COMPRENSIVO "Piaget - Majorana" - Triennio 2019 2022 - Istituto ...
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “Piaget – Majorana” PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Triennio 2019 - 2022
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Piaget – Majorana” di Roma, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; - il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di indirizzo prot. 3471 II 5 del 12/10/2018; - il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 06/12/18; 2 - il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 07/01/2019; - il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’Ufficio Scolastico Regionale competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. del ; - il piano è pubblicato nel portale Scuola in chiaro http://www.miur.gov.it/- /scuola-in-chiaro e caricato sulla piattaforma SIDI Completano il documento, in allegato: il Piano di Miglioramento 2019-2022, l’Atto di Indirizzo del DS, il Protocollo di valutazione, il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI)
Indice 1. Premessa Le azioni del PTOF 5 Le connotazioni del PTOF 5 2. Autovalutazione e pianificazione Il Rapporto di Autovalutazione 7 3 Le azioni di miglioramento 8 3. Orientamento strategico Pianificazione collegiale dell’offerta formativa triennale 10 Finalità educative 11 Processi di condivisione della mission 12 4. Un curricolo per competenze Obiettivi prioritari 13 Il Curricolo verticale 14 Verso una programmazione per competenze 16 Un ambiente di apprendimento innovativo 17 5. Gestione del piano educativo Scansione delle attività e quadri orari 18 6. L’offerta formative Attività progettuali 20 Le attività integrative in orario extrascolastico 26 Le attività integrative in orario scolastico 27 Erasmus + 27 Progetto Implementazione lingue straniere e certificazione 28 Viaggi d’istruzione e uscite didattiche 30 Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti 30 Attività e progetti di orientamento 31 Attività di accoglienza e di inclusione per gli studenti di origine straniera 32 Altre iniziative di formazione rivolte agli studenti 33 7. La valutazione degli apprendimenti
L’azione valutativa 34 Valutazione degli alunni nella Scuola Primaria 35 Valutazione degli alunni nella Scuola Secondaria I grado 35 Interventi di recupero 36 La valutazione degli alunni con BES 37 Criteri di ammissione alla classe successiva 37 Esami di Stato 37 4 La certificazione delle competenze 38 8. Inclusione degli alunni con BES Il Protocollo per l’inclusione 39 Inserimento scolastico alunno diversamente abile (L. 104/92) 40 Inserimento scolastico alunno con disturbo evolutivo specifico (L. 170/10) 43 Inserimento scolastico dell’alunno con BES non in possesso di diagnosi 45 9. Funzionigramma d’Istituto 46 10. Determinazione dell’organico d’Istituto 52 11. Il fabbisogno di infrastutture e di attrezzature materiali Risorse disponibili 54 PON – Piano Operativo Nazionale 54 Il Piano Nazione per la Scuola Digitale 55 Una scuola 2.0 56 12. Attività di formazione del personale scolastico 57 13. Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica 60 14. PTOF, Enti locali, territorio 61 Allegati Atto di Indirizzo del DS Piano di Miglioramento Protocollo di valutazione Protocollo per l’inclusione degli alunni con BES
1. Premessa 1.1 Le azioni del PTOF Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. Definito sulla base dell’Atto di Indirizzo che il DS ha rivolto al Collegio dei Docenti, così come previsto dal comma 14 della Legge 107/2015, il PTOF: esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa 5 è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e valorizza le relative professionalità mette in atto il Piano di Miglioramento elaborato nel Rapporto Autovalutazione elabora il Potenziamento dell’Offerta Formativa promuove finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale programma le attività formative rivolte al personale docente e ATA presenta il fabbisogno di: posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia; potenziamento dell'offerta formativa; del personale ATA; di infrastrutture, attrezzature e materiali 1.2. Le connotazioni del PTOF Dimensione triennale La dimensione triennale del PTOF rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro intrecciati: - i l primo illustra alle famiglie e agli alunni l’offerta formativa, i servizi attivi e le linee pedagogiche che si è scelto di adottare a breve termine; - i l secondo è una proiezione verso il futuro, disegna l’identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento e descrive i processi di miglioramento continuo che si intendono realizzare. Il PTOF è dunque un documento dinamico, che definisce l’orientamento dell’istituzione scolastica, tenendo presenti la sua storia, la realtà contestuale in cui opera, le risorse economiche e professionali disponibili. Coerenza Nella redazione del PTOF si è cercato di garantire il più possibile la coerenza rispetto all’intero impianto formativo dell’Istituto e all’insieme di documenti di analisi e di monitoraggio disponibili: i dati messi a disposizione dal MIUR, l’analisi effettuata nel RAV (Rapporto di
Autovalutazione), le esigenze emerse dal territorio, i bisogni formativi degli alunni e del personale scolastico, i traguardi definiti dalle Indicazioni Nazionali del 2012, l’Atto di indirizzo del MIUR per l’anno 2018. Tale coerenza si deve tradurre in un’efficace finalizzazione delle energie disponibili al raggiungimento degli obiettivi che l’intera comunità scolastica ha individuato come prioritarie. Trasparenza Il PTOF è un documento destinato all’utenza, è pubblicato sul Portale Unico della Scuola (commi 136-138 L. 107/2015), per cui si è cercato di produrre un documento centrato sugli aspetti nodali dei servizi che si intende offrire, non tralasciando i processi di gestione, in 6 particolare la connessione dell’impiego delle risorse professionali e finanziarie con i risultati attesi. Partecipazione L’intera Comunità dell’I.C. “Piaget-Majorana” è stata coinvolta nel processo di miglioramento e nell’elaborazione del presente PTOF. In particolare il DS, anche con l’ausilio del Nucleo Interno di Valutazione, ha cercato di: f avorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità scolastica, promuovendo momenti di confronto, di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero processo di miglioramento; v alorizzare le risorse interne, individuando e responsabilizzando le competenze professionali più utili in relazione ai contenuti delle azioni previste nel Piano di Miglioramento; i ncoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni che introduca nuovi approcci al miglioramento scolastico, basati sulla condivisione di percorsi di innovazione; p romuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del processo di miglioramento, prevenendo un approccio di chiusura autoreferenziale.
2. Autovalutazione e pianificazione Il comma 14 della legge 107 prevede che sia allegato il Piano di Miglioramento dell’istituzione scolastica così come scaturito dal RAV - Rapporto di Autovalutazione. Il PDM ha una naturale corrispondenza con i contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono speculari agli obiettivi di processo individuati nel RAV e tengono conto dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico e dell’Atto di Indirizzo del MIUR. 7 2.1 Il Rapporto di Autovalutazione Il processo dell’attribuzione dell’autonomia alle scuole continua con l’avvio della valutazione del sistema di istruzione secondo l’art. 6 del D.P.R. 80/2013, che vede gli istituti coinvolti in un impegnativo processo di autovalutazione al fine di migliorare sempre di più l’efficacia del processo di insegnamento- apprendimento. Con il RAV ogni scuola è chiamata a valutare annualmente gli aspetti positivi del proprio sistema, da mantenere e consolidare; altresì deve esaminare i propri elementi di criticità in relazione ai quali progettare le future azioni di miglioramento.1 L’insieme dei risultati emersi dal sistema valutativo costituisce una base concreta per rilevare il ruolo svolto dal sistema formativo della Scuola, verificando anche quanto l’istituzione favorisca la realizzazione dei diritti fondamentali di cittadinanza. La restituzione dei risultati sull’autovalutazione della Scuola è suddivisa in: analisi del contesto, valutazione dei processi didattici, valutazione dei processi gestionali e valutazione degli apprendimenti. La valutazione d’Istituto rappresenta, quindi, uno strumento professionale prezioso per i docenti e per tutti gli operatori interni in quanto costituisce: un feed-back sulla propria azione una base per la revisione delle proprie scelte, partendo proprio dal confronto della visione interna con termini di riferimento esterni. Tale rendicontazione ha lo scopo di: fornire una guida all'azione di sviluppo consentire un controllo sistematico dei risultati valorizzare l'identità della scuola coinvolgere direttamente tutti gli operatori promuovere un'azione di miglioramento. Al fine di monitorare le diverse azioni pianificate per il raggiungimento dei traguardi prefissati, l’Istituto propone: questionari ai genitori e agli alunni per valutare la "soddisfazione dell’utenza"; questionari a tutto il personale della scuola per valutare il "clima organizzativo" ed esamina le possibili proposte di cambiamento la partecipazione dei genitori alle manifestazioni della Scuola i rapporti con il territorio
il numero degli alunni nuovi iscritti. 2.2 Le azioni di miglioramento La promozione di autovalutazione e valutazione, insieme, costituisce la condizione decisiva per il miglioramento della scuola, poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell’aderire a tale prospettiva, la scuola esercita la sua autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle Indicazioni Nazionali, entro un processo condiviso, anche nella prospettiva del confronto con le scuole e i sistemi di istruzione europei. 8 In tale ottica la nostra Scuola ha elaborato il suo Piano di Miglioramento, tenendo conto delle priorità espresse nel RAV: PRIORITÀ E TRAGUARDI Esiti degli studenti Descrizione della priorità Descrizione del traguardo Consolidamento delle Miglioramento del 30% esiti competenze di base in competenze di base, matematica, italiano e inglese potenziamento comprensione del testo e problem solving Risultati scolastici attraverso metodologie didattiche innovative Raggiungere una maggiore Implementare attività didattiche a omogeneità tra e nelle classi. classi aperte con scambio dei docenti e sviluppo moduli paralleli Potenziamento delle competenze Stesura curricolo competenze chiave di cittadinanza e di trasversali e attivazione percorsi Competenze chiave e autovalutazione apprendimento per UDA/moduli. di cittadinanza Valutazione finalizzata certificazione competenze Motivazioni della scelta delle priorità sulla base dei risultati dell’autovalutazione La scuola pone come priorità il miglioramento degli esiti nelle competenze di base. Il raggiungimento di tale traguardo presuppone necessariamente una rilettura dell'organizzazione didattica dell’IC, attraverso: a. un orario funzionale che garantisca una didattica trasversale (lezioni a classi aperte per lo sviluppo di moduli); b. l’organizzazione di attività di recupero e potenziamento (moduli pomeridiani, attività di peer education, attività integrative, progetti PON); c. l’utilizzo di risorse, metodologie e materiali didattici innovativi; d. il consolidamento della qualità delle prove comuni e della loro corrispondenza agli obiettivi prefissati; e. un'efficace analisi dei processi e degli esiti di valutazione, perché possano incidere sulla rimodulazione della didattica. Una particolare attenzione sarà riservata al potenziamento: delle capacità autovalutative dell'alunno, necessarie per una maggiore consapevolezza nel proprio percorso formativo; di alcune competenze sociali e civiche (capacità di creare rapporti positivi con gli altri, costruzione del senso di legalità, sviluppo dell’etica della responsabilità, rispetto delle regole).
Le priorità necessariamente riguardano gli esiti degli studenti (Risultati scolastici, Risultati nelle prove standardizzate nazionali, Competenze chiave europee, Risultati a distanza). I traguardi sono di lungo periodo (3 anni) e riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità. Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Gli obiettivi di processo su cui l’I.C. intende agire per raggiungere le priorità individuate sono: Curricolo, progettazione e valutazione Sviluppare maggiori capacità di comprendere e risolvere situazioni problematiche, 9 secondo una didattica per competenze (OCSE-PISA, Europa 2020) Ricercare nuove modalità didattiche (peer education, role play, problem solving, cooperative learning), con un maggior utilizzo di risorse digitali Ambiente di apprendimento Organizzare l’orario per consentire lo sviluppo trasversale di una didattica per competenze (classi aperte, piccoli gruppi) Utilizzare risorse e materiale didattico innovativo Inclusione e differenziazione Prevedere una formazione finalizzata alla predisposizione di materiali di programmazione e valutazione per DSA e BES Continuità e orientamento Potenziare lo strumento di rilevazione a distanza degli ex alunni ed estenderlo fino al secondo anno di scuola superiore Progettare percorsi formativi in continuità con le scuole di diverso ordine del territorio Orientamento strategico e organizzazione della scuola Consolidare il dialogo tra Staff di Presidenza, Funzioni Strumentali e Nucleo di autovalutazione, con riunioni periodiche di monitoraggio Costituire un gruppo di progettazione per i bandi esterni Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Attivare processi di formazione/aggiornamento dei docenti che siano coerenti con le reali necessità, laboratoriali e didatticamente efficaci Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Implementare la rete territoriale delle scuole e delle altre agenzie formative presenti sul territorio per realizzare progetti didattici Avviare una sperimentazione del registro elettronico, predisponendo la dotazione informatica necessaria
3. Orientamento strategico 3.1 Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale L’Atto di Indirizzo del DS ha così definito l’orientamento strategico del Piano: - c onfermare la costruzione di un Curricolo d’Istituto verticale inclusivo che miri a innalzare i livelli di istruzione e di competenza di tutti gli alunni nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento; contrastare la dispersione scolastica; potenziare 10 l’inclusione scolastica e il diritto al successo formativo di tutti gli alunni, valorizzando stili e modalità affettive e cognitive individuali; personalizzare le esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito - orientare in modo sempre più efficace i percorsi formativi offerti nel PTOF allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, riconducibili a specifici ambiti disciplinari (competenza alfabetica funzionale, competenza multilinguistica, competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria, competenza digitale) e a dimensioni trasversali (competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare, competenza in materia di cittadinanza, competenza imprenditoriale, competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale); - organizzare un ambiente di apprendimento stimolante che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, operatività e creatività, in particolare attraverso metodologie didattiche attive e laboratoriali (problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà); - privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento e in questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui le aule sono dotate. - promuovere situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari, lavoro in gruppo, realizzazione di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); - favorire lo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l’adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze sociali (assegnazione di ruoli e responsabilità, attività di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, collaborazione e lo spirito di gruppo); - promuovere il raccordo tra attività di ampliamento dell’offerta formativa e il curricolo d’istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità e competenze; - favorire la realizzazione di attività inserite all’interno di curricolo per
competenze verticali in raccordo con tutti gli ordini dell’Istituto e le scuole secondarie di II grado del territorio; - prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare il più possibile l’interazione con le famiglie e con la comunità locale; privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, evitando il ricorso al voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con esercizi assegnati mirati. 11 3.2 Finalità educative Il nostro Istituto si impegna per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, proponendo un percorso di formazione centrato su: le indicazioni più attuali provenienti dalle teorie delle Scienze dell’Educazione, in merito alla psicologia, pedagogia, didattica, metodologia e trasmissione della didattica; il rispetto delle potenzialità individuali e attitudinali di ciascun alunno, predisponendo diverse ed adeguate opportunità di apprendimento; il raggiungimento degli obiettivi culturali e formativi di competenze, abilità e conoscenze; il raggiungimento dei traguardi disciplinari ed educativi; la consapevolezza di un comportamento responsabile, riflessivo e rispettoso di sé, delle cose e degli altri attraverso l’educazione alla convivenza civile e alla legalità; lo sviluppo formativo integrato e la gestione della padronanza culturale delle informazioni. Tenendo conto anche del recentissimo Atto di Indirizzo del MIUR (Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca), pubblicato il 04/08/17, l’Istituto Comprensivo “Piaget-Majorana” ha individuato le seguenti linee guida dell’offerta formativa: favorire lo sviluppo affettivo-sociale e cognitivo degli alunni nei processi di crescita personale e culturale attraverso la maturazione del senso di cittadinanza e di un pensiero critico; garantire a tutti gli alunni il diritto allo studio e il successo formativo, rispettando i tempi e gli stili di apprendimento, attraverso un’efficace trasmissione dei contenuti disciplinari e un’adeguata valutazione degli apprendimenti; innalzare il livello di istruzione e di competenza di tutti gli studenti, con riguardo alle competenze linguistiche e logico-matematiche, perché siano capaci di padroneggiare le conoscenze ed utilizzarle in contesti diversi; rendere la scuola un ambiente “dell’essere – del fare- del saper essere”, utilizzando metodologie interdisciplinari finalizzate ad un apprendimento globale e una maturità affettiva e di pensiero; educare alla legalità e alla convivenza democratica non solo come valore, ma soprattutto come metodo per formare persone libere; vivere le diversità come valori altamente qualificativi;
educare alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente; collaborare con le famiglie per la realizzazione di un “Progetto Educativo” e di un “Patto Formativo” incentrato su: - il rispetto verso l’adulto e i pari; - l’uso corretto delle varie forme di “comunicazione”; - la comprensione e il rispetto delle norme; - il riconoscimento e il valore delle cose; - l’autonomia; - la collaborazione e un’adeguata competizione; - l’uso critico e consapevole dei media; 12 - la sensibilizzazione verso il “bello”. realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva. 3.3 Processi di condivisione della mission Per il raggiungimento degli obiettivi, la scuola compie scelte operative, facendo leva su una gestione aperta all’innovazione metodologico-didattica. Le azioni sono concordate e pianificate in riunioni per sezioni, per ambiti disciplinari, per interclassi e collegiali che si svolgono a settembre prima dell’inizio delle lezioni, sulla base anche di sollecitazioni e proposte emerse durante incontri informali di alcuni docenti al termine dell’anno scolastico, che hanno lo scopo di riconsiderare a posteriori l’esperienza dell’anno, esaminandone punti di forza e criticità, per avvalersi dei primi e intervenire sulle seconde. Gli strumenti utilizzati per pianificare le azioni e raggiungere gli obiettivi proposti sono: il PTOF con i suoi allegati (regolamento d'Istituto, patto di corresponsabilità, regolamento visite e viaggi, Piano Annuale dell'Inclusività); il Piano annuale delle attività dei docenti; il Piano annuale visite e dei viaggi; il Piano annuale del personale ATA; il Programma Annuale. Il monitoraggio delle attività avviene in itinere attraverso incontri periodici dei gruppi di lavoro (disciplinari, interdisciplinari, finalizzati, staff di Presidenza, Collegio, Consigli di Classe e di Interclasse). A conclusione delle attività il gruppo di lavoro per l'autovalutazione raccoglie i dati e li elabora in una relazione finale. Il Programma Annuale è verificato periodicamente da organi preposti e confermato dalla relazione del DSGA. La missione dell'Istituto e le priorità sono declinate nel PTOF; eventuali variazioni sono annualmente discusse e deliberate nei competenti organi collegiali (Collegio dei Docenti e Consiglio d'Istituto), rese note alle famiglie e al territorio attraverso il sito istituzionale della scuola, la piattaforma Scuola in Chiaro e il Portale Unico del MIUR, gli incontri assembleari con la componente genitori degli organi collegiali. Inoltre, nei mesi precedenti le iscrizioni sono effettuati incontri di apertura e di presentazione dell'Istituto (La scuola si presenta e gli Open day), opportunamente pubblicizzati presso tutto il territorio di riferimento.
4. Un curricolo per competenze 4.1 Obiettivi La definizione degli obiettivi prioritari costituisce una chiave di lettura delle intenzionalità del nostro Istituto circa l’ampliamento dell’offerta formativa. Il riferimento normativo è costituito dalle priorità previste dal comma 7 della legge 107: a. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue comunitarie; b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 13 c. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; e. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per il diritto allo studio degli alunni (MIUR - 18 dicembre 2014); k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per
classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario; m. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; n. individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; o. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; 14 p. definizione di un sistema di orientamento. 4.1 Il Curricolo verticale Il documento, parte integrante del PTOF, è frutto di un processo di ricerca, riflessione, studio in cui si sono confrontati tutti i docenti dei due ordini di scuola dell’Istituto, partendo dalle Nuove Indicazioni Nazionali del 20121, in cui si afferma: “Il curricolo di Istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità di istituto” Rispetto al programma tradizionale, il curricolo è dinamico e risponde all’esigenza di mettere al centro l’alunno con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze e di fornirgli strumenti concettuali adatti a leggere in modo critico un mondo in continuo cambiamento. Alla base del Curricolo ci sono quindi: ottica di sviluppo di competenze e non solo acquisizione di saperi; passaggio dalle materie (i contenuti) alle discipline (che includono i metodi e gli strumenti per far evolvere il sapere vissuto e il sapere riflesso); visione dinamica della conoscenza; centralità del discente: attenzione ai bisogni cognitivi e affettivi, al bagaglio conoscitivo ed esperenziale, valorizzazione delle differenze; attenzione al clima e a un ambiente di apprendimento favorevole alla scoperta; valorizzazione della dimensione sociale; apprendimento centrato sul fare (didattica laboratoriale) e sulla consapevolezza di come si impara; monitoraggio e (auto-)valutazione in itinere secondo criteri condivisi Nel tentativo di concretizzare un curricolo rispondente ai bisogni degli alunni e del contesto socio-culturale di riferimento, capace di garantire il diritto ad un percorso formativo organico e completo e che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale, si è ritenuto necessario definire il coordinamento dei curricoli dei due ordini scolastici (primaria e secondaria di I grado) e riprogrammare l’apprendimento nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità. 1 Il 22 febbraio 2018 il Comitato Scientifico Nazionale per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ha presentato il documento Indicazioni Nazionali e nuovi scenari 2018, in cui sono riproposte e rilette le tematiche già affrontate nelle precedenti Indicazioni Nazionali del 2012, dando maggiore importanza al tema della cittadinanza, trasversale a tutte le discipline.
I limiti entro cui il Collegio dei Docenti si è mosso per la produzione di questo percorso unitario scandito da obiettivi graduali e progressivi sono stati rappresentati dalle Indicazioni Nazionali del 2012 e dalle Competenze chiave di cittadinanza (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE del 2006) Competenze chiave europee Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale 15 Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Tali competenze possono essere acquisite dagli studenti attraverso le conoscenze e le abilità che sono riconducibili a quattro assi culturali: Le competenze linguistiche e comunicative sono patrimonio comune a tutti i contesti di Italiano Inglese apprendimento e costituiscono una cornice di Tedesco/Spagnolo Asse dei Linguaggi Musica riferimento culturale generale per i saperi afferenti sia ai quattro assi culturali, sia alle discipline di Arte e immagine indirizzo Religione E’ mirato all’acquisizione di saperi e competenze che pongono lo studente nelle condizioni di acquisire una corretta capacità di giudizio, sapersi orientare Asse Matematico consapevolmente nel mondo contemporaneo Matematica Tecnologia applicando i principi e i processi matematici di base, per sviluppare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui. L’asse scientifico-tecnologico rende gli studenti Scienze Asse scientifico- consapevoli dei legami tra scienza e tecnologia, della Tecnologia loro correlazione con il contesto culturale e sociale, Educazione fisica tecnologico con i modelli di sviluppo e la salvaguardia dell’ambiente. Contribuisce a riconoscere, nell'evoluzione dei Storia Geografia processi produttivi, le componenti scientifiche, Asse storico- economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno sociale determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti, locali e globali, sia ai mutamenti delle condizioni di vita. I “saperi-insegnamenti”, aggregabili attorno ai 4 assi culturali, costituiscono inoltre l’essenza contenutistica pluridisciplinare e metodologica per lo sviluppo di:
Costruzione del sé e imparare a imparare dell’identità personale progettare agire in modo autonomo e responsabile Rapporto con la realtà risolvere i problemi Competenze trasversali naturale e sociale acquisire ed interpretare l’informazione individuare collegamentie relazioni Relazione con gli altri: comunicare collaborare e partecipare 16 Competenze consapevolezza e controllo dei propri processi di apprendimento metacognitive Nel Curricolo d’Istituto le competenze chiave di cittadinanza sono state declinate in competenze disciplinari, per ognuna delle quali sono stati individuati dimensioni e indicatori ed è stata elaborata la rubrica valutativa, in cui sono indicate le caratteristiche salienti della prestazione attesa. Il Curricolo d’Istituto si articola quindi in: discipline e aree disciplinari - Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari e la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline) che le scuole possono delineare nella loro autonomia con peculiari modalità organizzative. traguardi per lo sviluppo delle competenze - Posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai sei a quattordici anni, essi indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno. obiettivi di apprendimento - Il Curricolo verticale fissa, per ogni annualità, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni, in un’ottica di progressione verticale delle conoscenze (ambiti disciplinari per la scuola Primaria, discipline per la scuola Secondaria di 1°grado) e che rispetta i processi di sviluppo e i ritmi di apprendimento dell’alunno nei diversi ordini di scuola. 4.2 Verso una programmazione per competenze Nell’ultimo triennio l’azione didattica si è orientata al conseguimento dei seguenti obiettivi: rendere il curricolo verticale uno reale strumento per raggiungere l’unitarietà dei contenuti, dei metodi e dell’organizzazione interna di Istituto; tradurre il curricolo stesso in un’efficace programmazione per competenze che valorizzi il successo formativo. Progettare percorsi didattici funzionali al raggiungimento di traguardi di competenze significa capovolgere l’usuale azione didattica che ha come punto di partenza i contenuti
disciplinari e le abilità/conoscenze ad essi sottese. I saperi codificati ed i contenuti tradizionali devono, al contrario, diventare oggetti a partire dai quali l'alunno costruisce le competenze. L’organizzazione dell’Unità di apprendimento per competenza prevede l’individuazione dell’obiettivo formativo, del nucleo fondante disciplinare, delle abilità/conoscenze e dei contenuti funzionali al raggiungimento di tale competenza, nonché della metodologia e dei criteri di verifica/valutazione. Tale modello didattico segue la seguente scansione: proposta di una situazione-problema - Occorre proporre una situazione problematica concreta e significativa per l’allievo, cioè costruita a fini didattici in funzioni di saperi e di saper fare che si vogliono far acquisire o vicino a situazioni che si possono 17 incontrare nella vita quotidiana. primo tentativo di soluzione del problema e sua condivisione - Gli allievi tentano la soluzione del problema utilizzando conoscenze ed abilità derivate da precedenti esperienze scolastiche e/o personali. Le proposte di soluzione vengono condivise dalla classe e, con la mediazione dell’insegnante, viene scelta quella che meglio di altre permette l’approccio a nuove conoscenze e/o strumenti risolutivi. svolgimento di moduli disciplinari con consolidamento degli aspetti tecnici e loro valutazione - L’insegnante svolge i contenuti relativi all’unità e verifica l’acquisizione delle conoscenze ed abilità ad essi sottese tramite prove di misurazione. soluzione della situazione problema iniziale - Gli allievi, guidati dall’insegnante, comprendono l’utilità delle nuove conoscenze ed abilità acquisite per la soluzione del problema iniziale e lo risolvono, consolidando poi le stesse tramite il necessario allenamento. estensione della valutazione a nuove situazioni problema - Viene proposto, come prova di competenza, un compito autentico che, pur “contestualizzato” nell’ambito operativo sperimentato, abbia caratteristiche di rielaborazione e non di riproduzione. valutazione del compito autentico – Essa avviene tramite la rubrica valutativa individuata per ciascuna competenza. 4.3 Un ambiente di apprendimento innovativo Nel modello didattico appena illustrato è fondamentale il ruolo del docente, che deve creare situazioni che permettano all’allievo di costruire a partire da esse le proprie competenze: è necessario a tal proposito proporre contenuti scolastici non decontestualizzati ma che siano lo strumento che consente di “trattare” una situazione, creare cioè ambienti di apprendimento. Nel complesso di questa revisione metodologica, il nostro Istituto prevede un'attenta progettazione dei piani di lavoro per dipartimenti ed assi culturali, valorizzando gli stili cognitivi dei singoli studenti e prevedendo l'uso costante delle nuove tecnologie per avvicinare i diversi codici comunicativi generazionali e sviluppare processi didattici innovativi. Viene privilegiata il più possibile una didattica di tipo laboratoriale, nell’attuazione di alcuni percorsi formativi. Le attività si articoleranno anche per gruppi di alunni e consentiranno di realizzare percorsi personalizzati, sulla scorta dei bisogni formativi emergenti. Saranno operate verifiche periodiche per gli opportuni adeguamenti dell’organizzazione didattica.
5. Gestione del piano educativo 5.1 Scansione delle attività e quadri orari In entrambi gli ordini di scuola le attività didattiche si svolgono su 5 giorni settimanali e l’anno scolastico è diviso in due quadrimestri: 1° quadrimestre con termine al 31 gennaio di ogni anno e 2° quadrimestre fino al termine delle lezioni (come da calendario regionale). Nella Scuola Primaria è possibile scegliere tra le seguenti opzioni: SCUOLA PRIMARIA 18 Tipologia Classi Orario settimanale dal lunedì al venerdì PRIME e SECONDE ore 8.30 - 16.30 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì TERZE – QUARTE - QUINTE ore 8.20 - 16.20 2 rientri pomeridiani settimanali due giorni 8,30 - 13,30 30 ore settimanali fino alle 16.30 venerdì 8,30 - 12,30 1 rientro pomeridiano settimanale tre giorni 8,30 - 13,30 27 ore settimanali * fino alle 16.30 venerdì 8,30 - 12,30 * attualmente solo una classe segue questa tipologia La scuola offre un servizio di pre e post scuola privato, rispettivamente in orario 7.30–8.25 e 16.25–18.00. Il servizio viene attivato secondo le richieste dell’utenza ed è a pagamento, in quanto effettuato da esperti esterni. L’organizzazione oraria nella Scuola Primaria dipende dall’organico assegnato dal MIUR, pertanto l’orario di insegnamento nelle classi varia con diverse tipologie di rotazione dei docenti: 8.30 – 10.20 Attività didattica 10.20 – 10.35 Intervallo 10.35 – 12.30 Attività didattica 12.30 – 14.00 Mensa e intervallo 14.00 – 16.30 Attività didattica
SCUOLA SECONDARIA Orario 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì ore 8.15 - 14.15 Italiano/Storia/ Geografia 9 ore Approfondimento lingua italiana 1 ora Matematica/scienze 6 ore Tecnologia 2 ore I Lingua straniera (Inglese) 3 ore II Lingua straniera (Tedesco) 2 ore (sezioni A - C - F) 19 II Lingua straniera (Spagnolo) 2 ore (sezioni B – D – E – G – H – I) Arte e imagine 2 ore Musica 2 ore Scienze motorie e sportive 2 ore Religione 1 ora L’attività didattica nella Scuola Secondaria si svolge secondo il seguente orario: 1a ora 8:15 – 9:15 2a ora 9:15 – 10:05 10:05 – 10:15 Intervallo 3a ora 10:15 – 11:15 4a ora 11:15 – 12:05 12:05 – 12:15 Intervallo 5a ora 12:15 – 13:15 6a ora 13:15 – 14:15 Per il raggiungimento degli obiettivi prioritari definiti nel RAV e nell’Atto di Indirizzo è prevista l’adozione di forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa, dispositivi previsti dal Regolamento dell’Autonomia (DPR 275/99). In particolare l’Istituto intende adottare le seguenti modalità di organizzazione riferibili al tempo scuola e alla relativa programmazione: a) il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 5, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie; b) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante una diversa articolazione del gruppo classe (classi aperte, piccoli gruppi di recupero e di potenziamento).
6. L’offerta formativa 6.1 Attività progettuali Il Curricolo d’Istituto è integrato da attività progettuali che contribuiscono a realizzare le finalità educativo-didattiche e arricchiscono l’offerta formativa. Tali attività risultano armonicamente inserite nella programmazione educativa e didattica di ciascuna classe, favoriscono i collegamenti interdisciplinari e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dell’alunno. I progetti sono proposti dai dipartimenti disciplinari o dai singoli docenti, sono valutati dalla 20 Commissione PTOF che ne verifica l’aderenza con gli obiettivi educativi e formativi dell’Istituto, prima di sottoporli all’approvazione del Collegio. Le attività sono monitorate (in itinere e alla loro conclusione) dal referente di progetto, in collaborazione con la Commissione di Autovalutazione, per verificarne l’efficacia e misurarne la ricaduta in termini di abilità e competenze acquisite. Le attività progettuali proposte ai nostri alunni sono raccolti in repertori, uno per ciascun ordine scolastico, raggruppati per ambiti, in base agli obiettivi formativi definiti dal comma 7 della Legge 107: Ambito Obiettivi formativi valorizzazione e potenziamento delle competenze Linguistico-espressivo linguistiche L1 e L2 potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel Artistico-espressivo cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni potenziamento delle competenze matematico-logiche e Scientifico-tecnologico scientifiche; sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità Storico-antropologico ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il Cittadinanza attiva dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con Sport e salute particolare riferimento all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica. Inclusione potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo
studio degli alunni con bisogni educativi speciali; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana Orientamento imparare ad autovalutarsi in modo critico; acquisire una piena conoscenza di se stessi in termini di competenze, attitudini, interessi, potenzialità; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica Le singole classi possono realizzare progetti specifici in base alle scelte didattiche degli 21 insegnanti. Essi vengono inseriti nella programmazione annuale, di cui sono parte integrante. Alcuni progetti sono ricorrenti nei diversi anni scolastici. Titolo Ordine di Collaborazioni Attività previste scuola Le due biblioteche presenti nel nostro Istituto svolgono una costante azione di promozione della lettura attraverso: partecipazione alle iniziative di Libriamoci, Festa dei libri, Io leggo perchè; Biblioteche Comune realizzazione di vetrine tematiche e/o maratona di lettura in Progetto Primaria e Associazioni del occasione della Giornata della Biblioteca secondaria territorio di memoria (27 gennaio) e della promozione della Legalità; lettura Premio Maronta, concorso rivolto agli alunni delle classi terze della scuola secondaria, chiamati a realizzare un lavoro di grafica e/o di scrittura creativa su un tema scelto ogni anno dalla commissione giudicatrice. Progetto di orientamento, educazione alla lettura consapevole, di grafica Rana Major Secondaria giornalistica, finalizzato alla realizzazione del giornale d’istituto, che sarà pubblicato in versione cartacea e digitale sul sito. Progetto di approfondimento linguistico e Scuola Oxford di continuità con le scuole primarie del territorio. primaria University Press Le fasi del progetto sono le seguenti: Spelling Bee (classi V) promozione dello Spelling Bee Contest 2016 Contest presso le scuole territorio; Scuola Elimination round – gare da svolgersi in classe e tra le classi Secondaria Spelling Bee Contest - gara tra gli (classi I) alunni qualificati e appartenenti alle scuole aderenti
Gli studenti parteciperanno a una simulazione dell‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite in cui approfondiranno i temi della agenda politica internazionale indossando i panni di ambasciatori e diplomatici. Nel rivestire questo ruolo, gli studenti “delegati” svolgeranno le attività tipiche della diplomazia: terranno discorsi, prepareranno bozze di risoluzione, IMUN negozieranno con alleati e avversari, Secondaria Italian Model United United Network risolveranno conflitti ed impareranno a (classi III) 22 Nations muoversi all’interno delle committees adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite, confrontandosi in lingua inglese con studenti provenienti da tutte le regioni italiane. La preparazione alla simulazione prevede due incontri pomeridiani di quattro ore cad. al Delegate Training Course i cui lavori saranno diretti e coordinati dallo staff board di United Network e dalle docenti referenti della scuola. Proposte didattiche in cui l’osservazione, l’esplorazione della natura e dell’ambiente, la ricerca e la Primaria e AGESCI documentazione si conciliano con Basi aperte secondaria l’esplorazione in città e con la scoperta delle tracce di umanità e dei suoi trascorsi storici e culturali. Un team di biologi e fisici allestiranno un piccolo laboratorio attrezzato per lo svolgimento di lezioni ed esperimenti riguardanti alcune discipline scientifiche (zoologia, botanica, evoluzione, Secondaria Un camper per la astronomia, citologia ed istologia, Camper per la geologia). scienza Scienza Al termine dei tre giorni verranno lasciate delle linee guida per permettere alle classi, che hanno partecipato alle attività, la realizzazione di ricerche in ambito biologico che potranno essere pubblicate sul sito del Camper per la Scienza. Attività di potenziamento delle competenze logico-matematiche e di continuità didattica tra gli ordini scolastici È prevista la partecipazione alle seguenti Università attività: “Bocconi” gare matematiche Primaria e Giochi Matematici Università di Milano d’autunno Bocconi Secondaria Licei di zona campionati nazionali Bocconi gare Kangourou della matematica campionato d’Istituto - Premio E. Majorana
gare matematiche licei del territorio “Matematica senza frontiere” gare Istituto “Fanelli” di Ostia Ormai da anni la scuola partecipa alle iniziative formative per i docenti organizzate dalla prestigiosa Accademia dei Lincei, con l’obiettivo di innovare L’Accademia dei l’insegnamento e l’apprendimento della Lincei per la scuola matematica, basandoli sull’indagine Secondaria Accademia dei 23 razionale e sperimentale e sull’operatività Lincei Con la mente e con le più che sul nozionismo. I laboratori mani afferiscono a tematiche correlate all’apprendimento cooperativo. I gruppi classe saranno guidati nella stesura di una relazione di laboratorio da presentare all’Accademia. Iniziative di educazione ambientale per contribuire allo sviluppo, nelle giovani generazioni, di “comportamenti Educazione Tutte ISPRA responsabili ispirati alla conoscenza e al ambientale rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali”. Progetto di educazione alimentare articolato su tre ambiti: 1) Scienza in cucina, in particolare i processi chimico-fisici, le trasformazioni biologiche, le metodologie di cottura e conservazione dei cibi. 2) Abitudini alimentari, in particolare i principi nutritivi e la piramide alimentare, i principi di una sana e ARSIAL corretta alimentazione, i risvolti fisici e Agenzia Regionale psicologici della cattiva alimentazione, la Sapere i sapori Tutte Sviluppo e biodiversità Innovazione 3) Storia e tradizioni culinarie, per Agricoltura Lazio scoprire l’importanza del cibo per la civiltà umana attraverso la sua presenza nella religione, nell’arte, nella musica e nella letteratura. Attività previste: incontri con esperti esterni; laboratori; visite di aziende agricole e zootecniche, dell’Orto botanico; degustazioni e attività manipolative e/o sensoriali; attività espressive sulle tradizioni alimentari Il percorso didattico è orientato alla diffusione e all’alfabetizzazione musicale. La Musica risulterà il filo conduttore per Ass.ne culturale Art Sinfonie delle arti Primaria la comprensione di un linguaggio consulting universale che pian piano farà cadere le barriere linguistiche e sociali che i bambini si trovano ad affrontare, spesso
impreparati, per una vita interculturale e interrelazionale. L’arte del Teatro è la parte complementare della formazione che si vuole trasmettere agli alunni in un’ottica ricca di approfondimenti interdisciplinari: poesia, letteratura, arti figurative. Il progetto è incentrato sul tema del diritto d’asilo e si articola in un percorso che tocca i seguenti argomenti: guerre e persecuzioni, diritti umani, diritto d’asilo, donne rifugiate, bambini rifugiati, Finestre – Storie di Secondaria rifugiati in Italia, rifugiati famosi e società 24 Centro Astalli Roma rifugiati (classi III) interculturale. Il punto di forza del progetto è la possibilità per i ragazzi di conoscere un rifugiato, di ascoltare il racconto dell’esperienza dell’esilio dalla voce di chi l’ha vissuta in prima persona. Il progetto è incentrato sul tema del dialogo interreligioso per avvicinare i ragazzi alla conoscenza delle cinque principali religioni (Buddhismo, Cristianesimo, Ebraismo, Induismo e Islam). La tappa successiva è l’incontro in classe con un operatore della Fondazione Centro Incontri – Dialogo Secondaria Centro Astalli Roma Astalli e un testimone della religione che interreligioso si è scelto di approfondire. E’ un momento di incontro e di scambio, in cui i ragazzi sono solleciti a intervenire e a fare domande. Dopo l’incontro in classe, che resta il centro del progetto, la Fondazione Astalli offre alle classi coinvolte la possibilità di visitare un luogo di culto del territorio. Obiettivi del progetto sono: diffondere l’educazione fisica e l’attività motoria nella scuola primaria, a partire dalle classi IV e V, implementando il monte orario settimanale; promuovere i valori educativi dello sport come mezzo di crescita e di espressione individuale e collettiva Primaria CONI Il progetto prevede la figura del Tutor Sport di classe (classi IV – V) MIUR Sportivo Scolastico che: affianca l’insegnante un’ora a settimana per ogni classe, collaborando alla programmazione e alla realizzazione delle attività motorie; organizza i giochi di primavera (previsti nel mese di marzo tra le classi del plesso scolastico) e di fine anno scolastico (si svolgono a
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